Modulo 1 Economia Aziendale PDF
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This document introduces the concept of economic problems, focusing on how human needs are met by businesses. It explores the interplay of businesses, consumers, and governments, contrasting different economic eras. The text showcases a range of economic ideas.
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Problema economico È il dilemma che da [sempre] l'uomo ha per soddisfare i propri **bisogni illimitati** BISOGNO ILLIMITATI che mutano in basa a fattore esterni: tempo: uomo primitivo aveva il bisogno di cacciare e proteggersi BISOGNI PRIMARI (nb: anche oggi abbiamo queste necessità ma in modi d...
Problema economico È il dilemma che da [sempre] l'uomo ha per soddisfare i propri **bisogni illimitati** BISOGNO ILLIMITATI che mutano in basa a fattore esterni: tempo: uomo primitivo aveva il bisogno di cacciare e proteggersi BISOGNI PRIMARI (nb: anche oggi abbiamo queste necessità ma in modi diversi) Aree geografiche: bisogni diversi in base al clima e al territorio circostante Per soddisfare queste necessità si svolgono le ATTIVITA' ECONOMICHE in cui sono protagonisti tre elementi fondamentali: famiglie, imprese e Pubblica Amministrazione PERCHE soddisfare questi bisogni è un problema? Perché le risorse che abbiamo a disposizione sono scarse rispetto alla quantità (illimitata) di bisogni che l'uomo ha, quindi si cerca di trovare delle soluzioni Esempio: il petrolio sta finendo ed è un elemento inquinante si stanno cercando di usare risorse alternative e più rinnovabili per sostituirlo, anche se con costi e risultati diversi Oggi siamo molto aiutati dalle tecnologie e della globalizzazione per venire incontro a queste necessità e risolvere queste problematiche A causa della scarsità delle risorse le AZIENDE hanno il compito di prendere le DECISIONI per soddisfare i bisogni dei consumatori, legati al loro benessere e alla loro sopravvivenza Altro compito importante della AZIENDA è capire di cosa i propri consumatori necessitano, per fare questo devono adattarsi e cambiare in base ai loro bisogni/ comportamenti quindi l'azienda deve STUDIARE attentamente i comportamenti del mercato, e un fattore determinante del successo si una attività è il TEMPO Le aziende che arrivano prima a soddisfare i bisogni dei consumatori sono quelle che riescono ad avere successo anche in caso di eventi catastrofici (COVID) (Durante la pandemia chi è riuscito a [convertire la sua attività adattandosi alla situazione] ne sono uscite più forti di prima e [chi non] è riuscito in questo processo ha [fallito)] Es: pizzerie che hanno iniziato a fare solo servizio d'asporto, camerieri diventati fattorini; chi ha iniziato una produzione di mascherine COME POSSONO RIUSCIRE A STUDIARE IL MERCATO E I CONSUMATORI? COME FANNO A SODDISFARE QUESTI BISOGNI CHE MUTANO IN CONTINUAZIONE? Tramite sondaggi, ricerche capiscono cosa ci piace, lo propongono e soddisfano così le nostre necessità Trovano una SOLUZIONE Nel tempo le SOLUZIONE sono state varie e diverse - ECONOMIA PRE-MODERNA: l'uomo aveva necessità di procurarsi il cibo che scarseggiava - ETA MODERNA: incremento popolazione e mancanza di lavoro nei campi Soluzione: invenzione dell'industria e creazioni di posti di lavoro Catena di montaggio Ford oltre a risolvere problema dell'occupazione risolvette anche la problematica della mobilità grazie all'invenzione dell'AUTOMOBILE che sostituì la carrozza - ETA CONTEMPORANEA: nascita di nuove problematiche dovute a bisogni nuovi condizionati dalla globalizzazione Aziende hanno aumentato la loro produzione per soddisfare le esigenze/dilemmi dei consumatori risorse sempre meno e distribuite non in maniera equa Per trovare le soluzioni gli operatori economici devono prendere delle DECISIONI RAZIONALI riguardo la distribuzione delle risorse che sono le conseguenze del cosiddetto Costo-opportunità: che possiamo tradurre come la rinuncia di una determinata soluzione per sostenerne un'altra diversa che non vuol dire che è la più corretta Es: investo sulla mia istruzione togliendo delle ore al mio lavoro Bisogni primari e secondari In passato l'uomo aveva bisogni primari come cibo e protezione ma con l'avanzamento tecnologico e la globalizzazione questi bisogni sono diventati più complessi come il bisogno ad essere istruiti alla sanità La complessità di questi bisogni è una conseguenza anche a nuovi desideri che sono sorti nel tempo nella vita dell'uomo e questo anche a causa di ritmi e input sempre più frequenti (ieri molto influente era la tv oggi i social e più nello specifico gli influencer) Il MARKETING è diventato un elemento fondamentale all'inteerno delle AZIENDE con cui provano a capire le nuove necessità del consumatore provandole anche ad influenzare grazie a sponsor per sbaragliare e vincere la concorrenza Es: lotta infinita tra coca-cola e pepsi con pubblicità persuasive e penalizzanti l'uno per l'altra L'insieme delle decisioni prese delle imprese per soddisfare i bisogni viene chiamata ATTIVITA' ECONOMICA Dovuta dalla relazione di tre elementi: BISOGNI-FINI-MEZZI Gli elementi fondamentali per soddisfare i BISOGNI sono **[i BENI]** che si dividono in: 1. **PRODOTTI** (beni tangibili, uno stesso bene anche se prodotto da diverse aziende ha più o meno le stesse caratteristiche) 2. **SERVIZI** (beni intangibili, ad oggi è il vero elemento su cui c'è competizione tra le aziende, infatti in consumatore oltre al bene vuole sapere cosa una attività commerciale puo offrirgli es: se devo comprare una macchina andrò dal concessionario che oltre a vendermi una macchina che mi piace (bene tangibile) mi offre un'assistenza e un trattamento che mi soddisfa) I prodotti si differenziano in base al loro **utilizzo** - Uso durevole: la macchina che mi dura anni e anni - Uso immediato: la sua utilità si "consuma" subito - Uso intermedio o produzione Chi produce questi beni per soddisfare i bisogni illimitati dell'uomo sole le AZIENDE che anch'esse si dividono i vari tipi: - Aziende di produzione: assemblaggio e produzione concreta del bene - Aziende di consumo: come le famiglie che hanno lo scopo di soddisfare i bisogni delle persone al loro interno - erogazione: settore terziario quelle dei servizi che hanno il compito di soddisfare i bisogni delle persone esterne Ad oggi abbiamo una divisione alternativa a quella precedente cioè: - **[aziende LUCRATIVE]**: con lo scopo di produrre ricchezza e utile - **[aziende NON LUCRATIVE]**: facendo in modo e maniera che le entrate siano pari alle uscite e si dividono ulteriormente in due categorie: - **PUBBLICHE**: stato, università, ospedali - **PRIVATE**: [fondazioni] (TELETON) che anche se private raccolgono fondi a sostegno di strutture, cause, problematiche, quindi investono il loro "guadagno" l'elemento che accomuna queste due tipi di azienda è l'UTILITA che esse comportano al consumatore, che non sempre deve essere misurato in maniera monetaria es: un'azienda mi vende un paio di jeans mi è stata utile in cambio di un compenso monetario es: scuola mi forma mi è stata utile perché ho acquisito nuove nozioni che mi faranno crescere intellettualmente in generale per UTILITA si intende la capacità di un bene (prodotto o servizio) a soddisfare un bisogno [produzione tecnica] implica la trasformazione dei fattori produttivi in entrata (input) in un prodotto in uscita (output), ciò comporta una trasformazione in senso fisico-merceologico. PRODUZIONE TECNICA ≠ PRODUZIONE ECONOMICA (non so spiegarlo) La [produzione di beni e l'erogazione di servizi] sono strettamente collegate ai **Fattori produttivi**, che sono gli [elementi essenziali] per che permettono alla azienda di produrre beni e servizi Quindi possiamo dire che un fattore è produttivo quando per ottenerlo l'azienda sostiene un COSTO EFFETTIVO (c'è un impiego di denaro) E/O FIGURATIVO (niente uscite di denaro da parte dell'azienda) I fattori produttivi per eccellenza, anche detti primitivi, sono: - TERRA: le risorse naturali - LAVORO: è l\'attività svolta dall'uomo quindi sia fisica che intellettuale - CAPITALE: i mezzi monetari per poter avviare l'attività produttiva A questi di aggiunge un quarto fattore, cioè l'IMPRENDITORE, quella figura che coordina gli altri fattori produttivi e prende le decisioni per far si che vengano impiegati nella miglior maniera possibile, grazie al suo KWOW HOW quindi al suo bagaglio di esperienze, conoscenze e abilità. I fattori produttivi si classificano in base alla: - FUNGIBILITA': a. GENERICO: fattore generico per eccellenza è il denaro che "trasformato" diventa fattore specifico b. SPECIFICO: servizi o prodotti che servono all'azienda per produrre altrettanti prodotti e servizi ma di output - UTILIZZABILITA': nel processo produttivo nel tempo c. Utilità pluriennale/durevole: rilasciano per lungo tempo utilità, partecipando più volte durante l'attività produttiva e mantenendo dopo l'uso le sue caratteristiche fisio-tecniche d. Utilità immediata/corrente: rilasciano nell'immediato l'utilità, partecipando solo una volta durante l'attività produttiva e perdendo dopo l'uso le sue caratteristiche fisio-tecniche - MATERIALITA/IMMATERIALITA e. MATERIALI: tangibili f. IMMATERIALI: intangibili Se uniamo la seconda e la terza classificazione troviamo un ulteriore classificazione - Fattori produttivi PLURIENNALI: MATERIALI (impianti) -- IMMATERIALI (marchi) - Fattori produttivi CORRENTI: MATERIALI (materie prime) -- IMMATERIALI (servizi+lavoro) La trasformazione del fattore generico DENARO in fattore specifico porto alla formazione dei costi d'acquisto ( quantità x prezzo) 2 tipi di costo d'acquisto: - COSTO ANTICIPATO I fattori produttivi costituiscono un costo per l'azienda, infatti l'imprenditore deve prendere decisioni su quali fattori produttivi investire in base al tipo di produzione e azienda vuole creare. Molte volte il costo che deve affrontare l'azienda è un costo anticipato, infatti Il fattore produttivo è presente in azienda prima del suo inserimento nel processo produttivo (acquisizione e investimento su impianti/macchinari quindi fattori pluriennali) - COSTO CONTESTUALE o PARALLELO Il fattore produttivo è acquisito e contestualmente utilizzato nel processo produttivo (Es. lavoro, servizi) Non tutti i fattori produttivi possono essere acquisibili grazie ad un'operazione di scambio (denaro-fattore produttivo), un esempio lampante sono le conoscenze, il KWON HOW, per lo svolgimento dell'attività economica, che viene acquisito grazie alle esperienze Infatti l'azienda si procura i fattori che le occorrono grazie a ***[processi di investimento], [produzione e apprendimento]*** I fattori produttivi tra di loro devono essere complementari, ciò significa che ogni fattore è indispensabile agli altri, questo perché devono dare vita alla struttura necessaria del'attività operativa I fattori produttivi hanno dei requisiti: quantità e qualità connotazione temporale disponibilità̀/utilità onerosità: cioè il costo che ha l'azienda per procurarsi i fattori produttivi vincolabilità\ esprimibilità in forma monetaria L'economia aziendale È la scienza (recente rispetto a molte scienze come può essere la medicina o matematica) che studia le tipologie di aziende in base alle attività svolte, le manifestazioni di vita e le condizioni d'esistenza attraverso la GESTIONE, l'ORGANIZZAZIONE e la RAGIONERIA (quindi la rilevazione) delle aziende stesse L'economia aziendale per essere considerata scienza deve possedere dei caratteri: 1. Unitaria, coordinata e integrata 2. Dinamica, relativa e transitoria 3. Finalizzata - Finalità economica: L\'azienda ha come obiettivo principale la produzione di beni e servizi per generare profitto, creare UTILITA nel lungo periodo - Organizzazione: È caratterizzata da una struttura organizzativa definita, che coordina le risorse umane e materiali per raggiungere gli obiettivi prefissati. - Sistematica: L\'azienda è vista come un sistema complesso, in cui interagiscono diverse funzioni (produzione, marketing, finanza, ecc.) in modo integrato. - Dinamismo: Deve adattarsi ai cambiamenti del mercato e dell\'ambiente esterno, innovando e rispondendo alle nuove sfide. - RELATIVA: L\'azienda non opera isolatamente, ma interagisce con il contesto economico, sociale e culturale in cui si inserisce. AZIENDA possiamo osservarla in tre momenti: **istituzione**: la nascita nella azienda start up...e può essere osservata sotto certi aspetti: - **Visione statica**: il cui l'azienda è l'insieme delle persone e beni per raggiungere un determinato fine - **Visione dinamica**: l'azienda è vista come l'insieme delle operazioni che vengono svolte - **Visione complessa**: visione dinamico-strutturale, in cui ritroviamo un mix tra le due visioni precedenti Ed è un altro economista italiano che nel 1960 da' la definizione di azienda vista sotto un punto di vista complesso GIANNESSI Che dice appunto che l\'azienda come un\'organizzazione economica, quindi un insieme di unità, caratterizzata dalla produzione di beni e servizi, finalizzata alla realizzazione di un profitto. Giannessi sottolinea l\'importanza della coordinazione delle risorse umane e materiali, evidenziando il ruolo dell\'azienda come sistema complesso che interagisce con l\'ambiente esterno. In sintesi, l\'azienda è vista come un\'entità economica autonoma, organizzata e orientata al mercato, che opera per soddisfare esigenze specifiche e generare valore. Questo pensiero si aggiunge a quello di Zoppa, non rivoluzionandolo ma riadattandolo a un'epoca e una chiave più moderna Ponendosi anche delle domande 1. Dove si trova l'azienda? 2. Che cosa la compone? forze interni (dipendenti, manager, direttori...) Forze sterne (competitor, clientela, fornitori...) 3. Che cosa fa? Realizza un'attività economica di produzione e consumo 4. Qual è il suo fine? Conseguimento dell'EQUILIBRIO ECONOMICO A VALORE NEL TEMPO (intendendo il più possibile, infatti non c'è "una data di scadenza") Il fine si raggiunge quando c'è una ADEGUATA REMUNERAZIONE DELLE RISORSE che uso per soddisfare i bisogni dell'uomo e anche QUANDO IL SOGGETTO ECONOMICO OTTIENE UNA GIUSTA REMUNERAZIONE UTILE Equilibrio economico può venire a mancare per varie cause durante la vita di una azienda, per esempio - I primi anni l'azienda può non conseguire un utile, in quanto deve rientrare nei costi sostenuti per creare l'azienda e solo tot tempo la maggior parte delle volte avviene - Un cambiamento repentino all'interno del mercato, quello che offro non è piu richiesto, la domanda del bene si è abbassata drasticamente e prima della risoluzione al problema potremmo incontrare uno squilibrio economico - Durante certi periodi temporali a causa di eventi catastrofici (covid, guerra, alluvione) in cui le aziende potrebbero far fatica a reperire materiale per la produzione o scambi con determinati paesi potrebbero interrompersi per tempo, trovare vie alternative - Aziende stagionali: periodi di chiusura bilancio a zero o negativo in quanto investono nell'attività per poi vedere un bilancio nel momento dell'apertura dell'attività - Investimenti sbagliati: strategia di attacca sbagliata o che non ha portato i risultati sperati dall'azienda su cui aveva investito, bisogna darsi tempo e scoprire cosa è andato storto e rimediare all'errore (fiat e competitor giapponesi- QUALITA) Un investimento che le aziende devono quasi obbligatoriamente affrontare oggi è la **qualità**, che deve andare dalla [qualità del prodotto] alla [qualità del servizio] offerto ai clienti Nascono cosi i principi di qualità: - Esigenze del cliente: per venirne incontro perché se cliente non è soddisfatto ne risente tutta l'azienda, pubblicità negativa ne viene a mancare - Collaborazione dei vari reparti, ma prima tra elementi di settori simili - Sforzo per il miglioramento da parte di ogni singola parte dell'Azienza, con riunioni e formazione del personale Vengono così a crearsi i **CIRCOLI DELLA QUALITA** sono gruppi di lavoro formati da dipendenti di un\'azienda che si riuniscono regolarmente per identificare, analizzare e risolvere problemi legati alla qualità e all\'efficienza dei processi aziendali. I circoli della qualità sono un\'importante strategia di gestione per migliorare continuamente i processi e i prodotti all\'interno di un\'azienda, promuovendo un approccio collaborativo e orientato alla soluzione di problematiche Anche la definizione di AZIENDA di Giannessi venne ulteriormente rielaborata \"Un sistema di forze economiche che realizza in condizioni di autonomia e di tendenziale durabilità, un\'attività economica consistente in un processo di produzione e di distribuzione di beni e/o servizi, con il fine di **[creare utilità]** a favore del soggetto aziendale e/o di altre collettività di riferimento \" L'azienda dovrebbe attuare questo progetto rispettando l'ambiente in cui opera, sfruttando si le risorse ma ma nello stesso tempo riuscirle a conservarle per le generazioni future ELEMENTI DISTINTIVI E CARATTERIZZANTI Gli elementi distintivi e caratterizzanti di un\'azienda possono essere riassunti nei seguenti punti: 1\. **Autonomia** L\'azienda opera in modo indipendente, prendendo decisioni strategiche e gestionali senza influenze esterne. 2\. **Finalità Economica** L\'obiettivo principale è la produzione di beni e servizi per generare profitto, soddisfacendo le esigenze del mercato. **3. Organizzazione** È strutturata in modo da coordinare le risorse umane, materiali e finanziarie. Questa organizzazione può includere diversi reparti e funzioni, come produzione, marketing e finanza. **5. Dinamismo** Deve adattarsi continuamente ai cambiamenti del mercato e dell\'ambiente esterno, innovando e rispondendo a nuove sfide e opportunità. **6. Interazione con l\'Ambiente** L\'azienda non opera in isolamento; interagisce con il contesto economico, sociale e culturale, influenzando e venendo influenzata da esso. **7. Risorse** Utilizza diverse risorse, tra cui capitale umano, finanziario e tecnologico, per svolgere le proprie attività e raggiungere i propri obiettivi. **8. Innovazione** La capacità di innovare e migliorare continuamente prodotti, servizi e processi è un elemento chiave per la competitività e la sostenibilità dell\'azienda. Questi elementi distintivi contribuiscono a definire l\'essenza di un\'azienda e ne guidano le operazioni quotidiane e le strategie a lungo termine. **Teorie** - MECCANICISTICA: teoria antica, azienda è vista come l'insieme di persone, beni, schemi a funzionamento determinato, principalmente chiuso di cui bisogna studiare gli algoritmi di regolamento; - ORGANICISTICA: teoria che fa un parallelismo con l'essere umano molto forte derivante dalla scuola toscana, che quindi vede la nascita, la crescita, la malattia, la cura la morte della azienda - CONTRATTUALISTICA: teoria del mondo anglosassone, che vede l'azienda come l'insieme dei contratti tra le varie parti di essa, quindi con il personale con i fornitori con le banche, proprio per questo per arrivare al fine, l'azienda deve stipulare una serie di contratti. È un approccio strettamente giuridico, 1. ciascuna persona/elemento apporto dei fattori produttivi, si confronta con i mercati nei quali si negoziano le condizioni produttive di sua competenza e sceglie l'azienda che meglio sia adatta alla proprie caratteristiche 2. il team: gruppo di persone all'interno dell'azienda che ha come compito di interagire con l'ambiente per portare risultati privati, cioè all'azienda stessa 3. la proprietà non è il controllo sull'azienda ma è l'insieme dei contratti che definisco la modalità di comportamento degli individui nell'azienda - SISTEMICA: (teoria che noi sposiamo) L\'azienda è vista come un sistema complesso in cui tutte le parti interagiscono tra loro, anche con gli elementi esterni. Ogni funzione ha un ruolo specifico e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Classificazione delle Aziende Le aziende possono essere suddivise sotto vari punti di vista: 1. In base alla tipologia, quindi a cosa producono: 1. [manifatturiere]: produzione di prodotti semilavorati o finiti (principalmente settore secondario), quindi l'input e i prodotti di cui di occupano sono diversi rispetto al prodotto finale che commercializzano/output (prodotti tangibili) [non manifatturiere]: erogazione di servizi o distribuzione/commerciali (settore terziario) (prodotti sia tangibili che intangibili) non trasformano gli input in output diversi ma ne possono accrescere l'utilità 2. in base alla dimensione: in base al volume di pro duzione che riesce a crreare con il normale impiego dei fattori produttivi 4. piccole medie grandi 3. in base alla proprietà 7. pubbliche private miste: soggetto pubblico più privati in italia ad oggi le aziende piu diffuse sono le aziende di piccole/medie dimensioni, a volte di stampo famigliare, queste aziende infatti rappresentano il 97/98% ma come facciamo a capire quali sono le picco/medie imprese? La Commissione Europea ha suddiviso le piccole e medie imprese (PMI) in base a criteri specifici per uniformare la loro definizione in tutto l\'UE. Questa classificazione si basa principalmente su tre parametri: 1\. Numero di Dipendenti - Microimprese: Fino a 9 dipendenti. - Piccole Imprese: Da 10 a 49 dipendenti. - Medie Imprese: Da 50 a 249 dipendenti. 2\. Fatturato Annuo - Microimprese: Fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro. - Piccole Imprese: Fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro. - Medie Imprese: Fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro. 3\. Attivo di Bilancio - Microimprese: Attivo di bilancio non superiore a 2 milioni di euro. - Piccole Imprese: Attivo di bilancio non superiore a 10 milioni di euro. - Medie Imprese: Attivo di bilancio non superiore a 43 milioni di euro. **[Obiettivi della Classificazione]** Questa suddivisione ha l\'obiettivo di: - Facilitare l\'accesso delle PMI ai finanziamenti e alle opportunità di mercato. - Promuovere politiche e programmi specifici per sostenere lo sviluppo delle PMI nell\'UE. - Garantire che le PMI possano beneficiare di normative e incentivi adeguati. Questa definizione uniforme aiuta a garantire che le PMI in tutta l\'Unione Europea possano essere supportate in modo coerente e mirato. La differenza tra PMI autonome, partner e collegate riguarda la loro struttura e le relazioni che intrattengono con altre aziende. Ecco una spiegazione di ciascuna categoria: 1\. PMI Autonome - Definizione: Sono imprese che operano in modo indipendente e non sono controllate da altre entità. - Caratteristiche: - Gestiscono autonomamente le proprie decisioni aziendali. - Non fanno parte di un gruppo più grande e non hanno legami di controllo con altre aziende. 2\. PMI Partner - Definizione: Sono imprese che collaborano con altre aziende attraverso accordi di partnership, ma mantengono la loro autonomia. - Caratteristiche: - Collaborano per raggiungere obiettivi comuni, come progetti di ricerca o sviluppo di prodotti. - Possono condividere risorse, conoscenze e competenze, ma non sono sotto il controllo reciproco. 3\. PMI Collegate - Definizione: Sono imprese che hanno legami di controllo o partecipazione azionaria con altre aziende. - Caratteristiche: - Una PMI collegata può essere controllata o influenzata da un\'altra azienda, che detiene una quota significativa delle sue azioni. - Le decisioni aziendali possono essere influenzate dalla società madre o da altre aziende del gruppo. Sintesi - Autonome: Operano indipendentemente. - Partner: Collaborano senza perdere autonomia. - Collegate: Hanno legami di controllo o partecipazione con altre aziende. Queste categorie aiutano a comprendere le diverse dinamiche e relazioni tra le PMI nel contesto imprenditoriale. **Soggetto aziendale** è l\'entità che esercita un\'attività economica, assumendo diritti e doveri nel contesto delle operazioni aziendali. La differenza tra il soggetto giuridico e il soggetto economico in un contesto aziendale è fondamentale per comprendere come le aziende operano e come vengono regolamentate. Ecco una spiegazione di ciascun soggetto: **1. Soggetto Giuridico** Si riferisce all\'entità legale riconosciuta dal diritto, che può essere un individuo o un\'organizzazione. Ha diritti e doveri legali, può stipulare contratti, possedere beni e essere soggetto a responsabilità legali. **2. Soggetto Economico** Si riferisce all\'entità che svolge attività economiche, producendo beni o servizi per il mercato, È focalizzato sull\'attività di produzione, scambio e consumo di beni e servizi. Può includere non solo le aziende, ma anche i consumatori e altri attori nel mercato. Sintesi delle Differenze - Soggetto Giuridico: Riguarda l\'aspetto legale e normativo dell\'entità, con diritti e doveri riconosciuti dalla legge. - Soggetto Economico: Riguarda l\'aspetto operativo e produttivo, focalizzandosi sulle attività economiche e sul valore creato. Queste distinzioni sono importanti per comprendere come le aziende funzionano sia nel contesto legale che in quello economico Approccio sistematico applicato all'azienda La teoria sistemica Di basa principalmente su due concetti: Il concetto di sistema: le combinazioni di più parti/elementi raggruppati in un tutto Il concetto di equilibrio dinamico: implica che, sebbene ci siano forze che tendono a stabilizzare il sistema, ci sono anche cambiamenti costanti che possono perturbare questo equilibrio. Le aziende devono quindi adattarsi continuamente per mantenere la loro competitività e prosperità. Questo approccio aiuta a comprendere come le decisioni aziendali devono essere flessibili e reattive ai cambiamenti dell\'ambiente circostante, piuttosto che essere basate su modelli statici. L'azienda è un sistema sociale, che si differenzia dai sistemi fisici e biologici. Possiamo dire che è l'espressione più completa del comportamento umano in campo economico, ma si differenzia dai gruppi sociali come la famiglia, le comunità scolastiche religiose da TRE ELEMENTI: 1. L'azienda è priva del legame volontaristico di tipo giuridico-morale 2. L'azienda crea ricchezza, nel senso che non si limita al consumo degli elementi naturali ma crea nuovi beni rivolti all'ambiente esterno 3. L'azienda manca di interessi e finalità comuni, infatti gli individui al suo interno perseguono finalità diverse a. I capitalisti (chi investe sull'azienda): si aspettano un risultato positivo dall'attività aziendale b. I lavoratori (la manodopera): si aspettano un compenso che però è svincolato dagli andamenti economici della gestione in quanto fattori produttivi considerare l'azienda come un sistema significa quindi che in essa esiste un complesso (assai numeroso e variegato) di elementi o componenti tra di loro interagenti sulla base di relazioni interne ed esterne. La conoscenza del sistema può riguardare la totalità o la parzialità dello stesso in ordine alle caratteristiche degli elementi e delle relazioni che li legano i caratteri del sistema azienda (le sue caratteristiche) gli elementi che compongono il sistema azienda sono le persone e i beni, quindi le risorse intese come fattori produttivi le relazioni che legano gli elementi sono molteplici e premettono di far funzionare la struttura aziendale i caratteri/caratteristiche del sistema azienda sono - Aperto: il sistema si dice aperto quando ha scambi e interazioni con l'esterno (cosa non presente nei sistemi meccanici) infatti esso fa parte di un ambiente in cui - Attinge inputs dall'esterno - Produce outputs - Contrasta processi di entropia ( il concetto di entropia viene utilizzato per descrivere il grado di disordine o incertezza all\'interno di un sistema organizzativo. Può riferirsi a vari aspetti, come la complessità delle operazioni aziendali, la variabilità dei mercati o l\'imprevedibilità delle preferenze dei consumatori) di tipo positivo, quindi attua atteggiamenti e posizioni diverse rispetto all'ambiente 1) passiva: azienda si adatta al cambiamenti 2) passiva l'azienda influenza con i suoi comportamenti l'ambiente e le forze esterne - Dinamico: il sistema è dinamico in quanto FUNZIONANTE, infatti le sue strutture devono sapersi adattare a modifiche nel tempo e ello spazio Il carattere dinamico dell'azienda si configura anche nella ricerca del mantenimento di un equilibrio - Complesso: se è elevata la molteplicità degli elementi e/o la molteplicità delle relazioni tra di essi. - Finalizzato: se l sistema ha la capacità di raggiungere un risultato/fine - Un equilibrio economico dinamico e durevole (proiezione interna) - Un favorevole rapporto tra attività aziendale e soddisfacimento dei bisogni umani (proiezione esterna) - Probabilistico: l'incertezza durante l'attività economica è sempre presente, infatti, l'azienda ha il compito di fare stime sugli obiettivi da raggiungere. i rischi che che minacciano il perseguimento di quest'ultimi sono molti e a volte condizionano proprio la sopravvivenza dall'azienda. - Cibernetico: l'azienda attua un (auto)regolamentazione per mantenere e conservare l'andamento delle operazioni dell'azienda, con due tipi di revisione: - Revisione consuntiva o di feed back: l'azienda solo dopo aver applicato essere arrivato al risultato dovuto alle decisioni prese in precedenza capisce se ha agito in maniere corretta o meno, agendo a posteriori e imparando dalle sue azioni - Revisione preventiva (più costosa per l'azienda ma la più efficace) l'azienda prima di arrivare la risultato fa ricerche e analisi in modo da capire se il procedimento che vuole attuare è quello giusto o meno, per evitare di imbattersi in complicanze alla fine del processo decisionale Complessità e probabilismo sono i caratteri che condizionano il coordinamento e le interrelazioni che legano gli elementi del sistema Il sistema azienda Le funzioni e i processi aziendali Azienda al suo interno: - Analizzando la sua visione sistemica All'inteno dell'azienda troviamo aspetti soggetti e oggettivi che la caratterizzano e che si influenzano tra di loro formando un SUB-SISTEMA OPERATIVO, parliamo di: 1. ***[Sub-sistema del MANAGEMENT (ASPETTO SOGGETTIVO)]*** in quanto è un aspetto condizionato tantissimo dall'uomo in quanto il manager è colui/colei che prende le decisioni all'interno dell'azienda, secondo le proprie idee Termine manage (gestione) l'ha introdotta per la prima volta PETER TRUCKER che negli ultimi anni del 1900 ha insegnato ai grandi presidenti e introdotto la figura del manager, descrivendone le caratteristiche, infatti il manager è colui che: pianifica, programma, gestisce , controlla il lavora e corregge 2. ***[Sub-sistema della PRODUZIONE ( ASPETTO OGGETTIVO)]*** Come si influenzano tra di loro? Il sub-sistema del management e quello della produzione all\'interno di un\'azienda sono interconnessi e si influenzano reciprocamente in vari modi. Ecco alcune delle principali interazioni: 1. **Pianificazione e Strategia** - Management: Stabilisce obiettivi strategici e pianifica le risorse necessarie per raggiungerli. - Produzione: Deve adattarsi a queste strategie, pianificando la produzione in base agli obiettivi di mercato e alle capacità produttive. **2. Controllo della Qualità** - Management: Definisce gli standard di qualità e implementa politiche per garantire che la produzione li rispetti. - Produzione: Implementa controlli di qualità durante il processo produttivo per assicurare che i prodotti soddisfino gli standard stabiliti. **3. Gestione delle Risorse Umane** - Management: Si occupa della selezione, formazione e motivazione del personale. - Produzione: La qualità e l\'efficienza della produzione dipendono direttamente dalle competenze e dalla motivazione dei lavoratori. **4. Innovazione e Miglioramento Continuo** - Management: Promuove una cultura di innovazione e miglioramento continuo. - Produzione: Deve essere aperta a nuove tecnologie e metodi produttivi per migliorare l\'efficienza e ridurre i costi. **5. Gestione dei Costi** - Management: Stabilisce budget e controlla i costi operativi. - Produzione: Deve operare all\'interno di questi budget, cercando di ottimizzare i processi per ridurre i costi senza compromettere la qualità. **6. Comunicazione e Collaborazione** - Management: Facilita la comunicazione tra i vari dipartimenti, inclusa la produzione. - Produzione: Deve fornire feedback al management riguardo a problemi operativi, necessità di risorse e opportunità di miglioramento. **7. Risposta al Mercato** - Management: Analizza le tendenze del mercato e adatta la strategia aziendale. - Produzione: Deve essere flessibile e in grado di modificare la produzione in base alla domanda del mercato. In sintesi, il management e la produzione sono interdipendenti: una gestione efficace è fondamentale per ottimizzare i processi produttivi, mentre una produzione efficiente fornisce feedback preziosi al management per migliorare le strategie aziendali, in quanto ripercorre l'intero processo aziendale al fine di interrogarsi sulle cause che determinano e condizionano le varie operazioni nella loro realizzazione. La sinergia tra questi due sub-sistemi è essenziale per il successo complessivo dell\'azienda. **Sub-sistema del management o decisionale**, è quello che da origine a qualunque risultato aziendale, infatti, grazie a questo individuiamo la relazione causa-effetto tra decisioni e operazioni È formato da altrettanti sottosistemi 1. Quello della ***PIANIFICAZIONE***: come posso combinare le risorse per raggiungere i miei obiettivi e risolvere il problema aziendale? Predisporre piani e fare una stima dei risultati, analizzare come dovrebbero svilupparsi le fasi per realizzare questi piani, previsione andamenti gestionali ed organizzativi, coerenza e unitarietà dei processi da intraprendere e attuazione. Non è sufficiente fare tutto questo infatti c'è bisogno di stabilire anche delle tempistiche di attuazione, una dimensione logica conoscitiva 2. Quello della ***ORGANIZZAZIONE E GESTIONE:*** struttura organizzativa, stile direzionale e meccanismi operativi (pianificazione, programmazione controllo, gestione personale e sistemi informativi 3. Quello del ***CONTROLLO***: verificare che i risultati ottenuti coincidano con gli obiettivi prefissati Nel sistema decisionale di un'azienda fondamentale è la **strategia** Ma che cos'è e da cosa è condizionata la strategia? Come termine ha origini antichissime, infatti di storia si parlava già nel passato in campo bellico. Infatti, i popoli antichi utilizzavano la strategia per attaccare e difendersi dai nemici Deriva dal greco *stregós* (condottiero di esercito) Era usata per capire **COME VINCERE** durante le guerre Già nella storia passata ci furono persone che parlavano di strategia, uno trai tanti fu *[SUN TZU]* che attraverso il suo libro "l'arte della guerra" offre una serie di insegnamenti sulle strategie, applicabili a vari settori dalla guerra all'economia Ad esempio - Conoscere il nemico e se stessi - Le strategie devono essere flessibili così da adattarsi alle circostanze - Pianificazione anticipata è essenziale - Utilizzo delle risorse in maniera efficiente è essenziale - La leadership è importante, nel nostro caso il leader deve saper guidare le sue truppe (manager -- collaboratori) Molte sono le definizioni di strategia, c'è chi la intende come un piano integrato unificato e ampio tale che riesca a raggiungere gli obiettivi; chi la considera come un insieme di politiche e piani che definiscono gli obiettivi e l'approccio alla sopravvivenza e al successo... Gli elementi comuni a tutte queste sono: - Esaminare l'ambiente nel quale si opera con scenari prospettici - Esplorare i trends e i possibili fattori che caratterizzano le modalità attraverso le quali si realizzano le lora attività - Raggiungere gli obiettivi a medio-lungo termine - Acquisizione e allocazione delle risorse per costruire inizialmente, poi difendere i vantaggi competitivi che un'azienda ha rispetto ai competitor - Sviluppo di azioni mirate a orientare: manager guida i collaboratori per far nascere in loro l'idea collettiva di BENE FUTURO DELL'AZIENDA Da cosa sono influenzate le strategie? Naturalmente i manager sviluppano le strategie da attuare tramite anche a caratteristiche personali di ognuno di loro ad esempio: - In base alle loro **[competenze]** - Alla loro **[cultura]**, intesa come approccio alla vita in base alle loro abitudini - Al loro **[intuito]**: cogliere l'innovazione prima degli altri - **[Lungimiranza]**: vedere oltre a ciò che gli altri non vedono/percepiscono - **[Propensione al rischio]**: variabile che non si può azzerare. Fattore super soggettivo influenzato dal carattere in primis e anche dalle esperienze (analisi delle alternative) Chi decide che strategia da attuare è il soggetto economico; quindi, il manager che la sceglie tenendo conto - degli **scenari prospettici**, fa ricerche si chiede: cosa accadrà? - della **storia economica**, analizzando le dinamiche delle tendenze/trend passate, non solo riguardo a problematiche economiche ma anche a livello umano (affiancare il giovane inesperto al veterano). L'aspetto umano è fondamentale da tener conto perché l'azienda va avanti se il personale è in un ambiente stimolante (in questo caso il giovane sarà stimolato ad imparare) e accogliente, solo così l'azienda va avanti - Della **swot analisys**, prospetto per capire degli aspetti negativi e positivi all'interno (punti di forza e debolezza) e all'esterno (opportunità e minacce) dell'azienda cosi da poter attuare vari piani di attacco e difesa sul la loro rotta di azione e anche per instaurare relazioni - Di un **orientamento strategico**: prendendo macro-scelte che definiscono l'azienda nel medio-lungo termine, influenza la gestione della strategia, DOVE VOGLIO ARRIVARE? **La struttura operativa-competitiva** collega in maniera salda la gestione strategica con quella corrente (azioni compiute durante l'anno) garantendo che gli obiettivi a lungo termine siano tradotti in azioni concrete e che le operazioni quotidiane siano allineate con la visione strategica dell\'azienda. Questo collegamento è fondamentale per il successo e la sostenibilità dell\'organizzazione. **Pianificazione strategica** Arriviamo così a definire cosa significa strategia/ pianificazione strategica: sforzo disciplinato col fine di produrre fondamentali decisioni e azioni che plasmano un'organizzazione Ponendosi più volte domande come cosa faccio e perchè? Questo perché l'ambiente muta in continuazione **Mission e vision aziendali** Definizione di Mission e Vision - Mission**:** Rappresenta lo scopo attuale dell\'azienda, descrivendo cosa fa, per chi lo fa e come lo fa. È il motivo per cui l\'azienda esiste. - Vision: Rappresenta l\'aspirazione ideale futura dell\'azienda, descrivendo dove vuole arrivare nel lungo termine e le caratteristiche che l'azienda dovrà assumere e sviluppare per raggiungere tali risultati strategici. È un\'immagine ideale del futuro. - Obiettivi a lungo termine - Valori fondamentali: i principi qualitativi e convinzioni che guidano l'operato aziendale, e che i collaboratori devono seguire - Ambiente esterno, l'impatto che si vuole ottenere nel mercato in cui si opera - Ispirazione: deve motivare a aspirare dipendenti clienti e stakeholders - Identità aziendale, cosa la differenzia Molte volte le aziende inseriscono la vision nei loro slogan; infatti, così è come vogliono che noi clienti ci ricordiamo di loro, ma alla fine la vera vision è quello che noi percepiamo: es: le poltrone sofà sono veramente di qualità come ci vogliono far passare? Vision deve essere SMART S: SPECIFICA M: MISURABILE A: ALLINEATA R: REALISTICA T: TEMPISTICA Due tra le più importanti finalità della pianificazione strategica, sono la individuazione della vision e mission, infatti influenzano e guidano la strategia aziendale. 1. ***Guida alla Strategia*** 1. Orientamento: La mission e la vision forniscono un quadro di riferimento per lo sviluppo della strategia aziendale, aiutando a definire obiettivi e priorità 2. Decisioni Strategiche: Le scelte strategiche devono allinearsi con la mission e la vision, garantendo che le azioni intraprese siano coerenti con l\'identità e le aspirazioni dell\'azienda. 2. ***Coerenza e Allineamento*** 3. Cultura Aziendale: Mission e vision influenzano la cultura aziendale, creando un ambiente in cui i dipendenti comprendono e condividono gli obiettivi strategici. 4. Motivazione: Una chiara mission e vision possono motivare i dipendenti, rendendoli più impegnati nel raggiungimento degli obiettivi strategici. 3. ***Comunicazione e Branding*** 5. Identità Aziendale: La mission e la vision comunicano l\'identità dell\'azienda ai clienti, agli stakeholder e al mercato, contribuendo a costruire il brand. 6. Strategia di Marketing: Le strategie di marketing e comunicazione devono riflettere la mission e la vision per essere efficaci e autentiche. 4. ***Misurazione del Successo*** 7. Indicatori di Performance: La mission e la vision possono servire come base per sviluppare indicatori di performance che misurano il progresso verso gli obiettivi strategici. In sintesi, mission e vision sono essenziali per la strategia aziendale poiché forniscono direzione, coerenza e motivazione. Senza una chiara mission e vision, la strategia può risultare disorientata e meno efficace nel raggiungere gli obiettivi a lungo termine dell\'azienda. Attraverso la *pianificazione strategica* vengono a crearsi dei veri e propri **sentieri strategici** che si vogliono abbracciare, questi vengono progettati e pensati dall'organo esecutivo dell'azienda cioè il CDA: consiglio d'amministrazione PROCESSO SEQUANZIALE DELLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA Il processo sequenziale della pianificazione strategica generalmente comprende i seguenti passaggi: - **Analisi della situazione**: Valutazione dell\'ambiente interno ed esterno, inclusi punti di forza, debolezza, opportunità e minacce (analisi SWOT). - **Definizione della missione e della vision**: Chiarire lo scopo dell\'azienda e le aspirazioni future. - **Stabilire obiettivi strategici**: Definire obiettivi chiari e misurabili che l\'azienda intende raggiungere. - **Sviluppo delle strategie**: Creare piani d\'azione per raggiungere gli obiettivi stabiliti, considerando risorse e tempistiche. - **Implementazione delle strategie**: Mettere in atto le strategie attraverso la mobilitazione delle risorse e l\'assegnazione dei compiti. - **Monitoraggio e valutazione**: Controllare i progressi rispetto agli obiettivi e apportare eventuali modifiche necessarie. - **Riflessione e adattamento**: Rivedere e adattare le strategie in base ai risultati ottenuti e ai cambiamenti nel contesto esterno. Questo processo è ciclico e può richiedere aggiustamenti continui per rimanere rilevante e efficace. Questo processo e pianificazione è influenzato da diversi fattori, tra cui i processi cognitivi, socio-organizzativi e politici. Ecco come ciascuno di questi aspetti può impattare la strategia: ***[1. Processi cognitivi]*** - **Percezione e interpretazione**: Le decisioni strategiche sono influenzate da come i leader percepiscono il mercato e le opportunità. Bias cognitivi possono portare a decisioni errate. - **Apprendimento e esperienza**: Le esperienze passate e l\'apprendimento organizzativo influenzano come un\'azienda affronta nuove sfide e opportunità. - **Mentalità e visione**: La mentalità dei leader (ad esempio, orientata al rischio o conservatrice) può determinare l\'approccio strategico dell\'azienda. ***[2. Processi socio-organizzativi,]*** capire i comportamenti dei soggetti - **Cultura aziendale**: La cultura influisce su come i dipendenti collaborano e innovano, influenzando l\'implementazione della strategia. - **Strutture organizzative**: La configurazione interna (gerarchica, matriciale, etc.) può facilitare o ostacolare il flusso delle informazioni e l\'esecuzione delle strategie. - **Relazioni interpersonali**: Le dinamiche tra i membri del team e i leader possono influenzare il consenso e la motivazione nell\'attuazione della strategia. ***[3. Processi politici]*** - **Potere e influenza**: Le alleanze e le rivalità politiche interne possono influenzare le decisioni strategiche, favorendo alcuni progetti rispetto ad altri all'interno di un consiglio di amministrazione, maggioranza vince - **Stakeholder e interessi**: Le pressioni da parte di azionisti, clienti e altri stakeholder possono plasmare le scelte strategiche, spingendo l\'azienda a rispondere a esigenze esterne. - **Regolamentazione e normative**: Le politiche governative e le normative possono limitare o favorire certe strategie, costringendo le aziende ad adattarsi. In sintesi, la strategia aziendale è il risultato di una complessa interazione tra processi cognitivi, socio-organizzativi e politici, che insieme modellano le decisioni e le azioni dell\'azienda. **Dinamiche tra strategia e struttura** Le dinamiche che si vengono a creare tra le strategie aziendali e i comportamenti organizzativi non sono sempre concordi. infatti, possiamo dire che difficilmente queste vanno d'accordo, perché spesso gli obiettivi ideati dal CDA o semplicemente le politiche aziendali sono troppo ambiziosi, dalla difficile realizzazione per la parte organizzativa dell'azienda quindi i soggetti come i dipendenti, i responsabili e i reparti ma c'e qualcosa che li riesce a tenere uniti/ farli incontrare? C'è una parte che condiziona in maniera maggiore l'altra? La soluzione è "semplicemente" trovare un punto d'incontro, anche chiamato sinergia, cioè un'area da massimizzare e controllare in cui le due aree si influenzano in maniera reciproca Ed è compito del manager trovare questa zona e applicare dei meccanismi operativi - Pianificazione e controllo strategico (parte della sfera SA) - Programmazione e controllo della gestione (CO) attività concreta per portare a termine l'obiettivo - Gestione delle risorse umane: questa gestione avviene in primo luogo stabilendo che tipologia di collaboratori necessito, come li recluto, formazione incentivazione per migliori performance - Sistemi informativi Si può quindi dire che le due sfere non possono non comunicare tra di loro infatti il successo dell'azienda è anche dovuto dalla comunicazione e il lavoro di squadra tra le due, condividendo gli obiettivi e guidati da un leader Pensiero strategico: come si sviluppa? Grazie a tre passaggi fondamentali si sviluppa il pensiero strategico 1. Ottenimento di informazione: analizzare cosa sta cambiando, verificarne e le implicazioni e riflettere su ciò che si conosce 2. Formulare delle idee: prevedere dove si sta andando , dove vogliamo andare( a che mercato vogliamo rivolgerci, quale target) e preoccuparsi del divario 3. Pianificare l'azione: creare piu scenari possibili, valutarne il senso e decidere come implementarle Come detto in precedenza si parte **dalla mission poi visione strategica** (almeno in ¾ anni) Poi si stilano gli **[obiettivi strategici]** da sviluppare durate il mandato del CDA **Le strategie** da formulare per raggiungerli **Obiettivi operativi** da realizzare annualmente coerentemente alle priorità strategiche A cosa servono gli obiettivi strategici? - Fornire un\'ampia descrizione di quanto l\'azienda spera di raggiungere nei prossimi 3/5 anni del mandato del cda. - Gli obiettivi strategici devono focalizzarsi **sull\'impatto (outcome**) ed oltre a riguardare l\'aspetto quantitativo (quota di mercato % detenuta; tasso di sviluppo delle vendite, ecc), sono per loro natura solitamente di tipo qualitativo (es. miglioramento temporale del tasso di fedeltà della clientela, riduzione delle lamentele, miglioramento della quota di clienti che restano insoddisfatti, ecc.) Le caratteristiche qualificative della gestione strategica - Impatto strutturale - Il cambiamento - Il riferimento a lungo termine - L'azione sulle risorse - Il riferimento all'azienda nella sua interezza **Il processo di pianificazione strategica** Il processo di pianificazione strategica è un ciclo continuo che richiede una costante interazione tra ideazione, decisione, realizzazione e controllo. Ogni fase è interconnessa e fondamentale per garantire il successo dell\'azienda nel raggiungere i propri obiettivi a lungo termine. 1. Ideazione 2. Decisione 3. Realizzazione 4. Attività direzionale 5. Attività operativa **1: IDEAZIONE:** comprendere l'obiettivo e capire il profilo strategico ATTUALE dell'azienda cosi da realizzare una diagnosi strategica dalla azienda inizialmente raccogliere informazione è fondamentale per identificare gli **input interni (punti forza e debolezza) ed esterni all'azienda (opportunità e minacce) (vedi approfondimento più avanti)** dopo la raccolta delle info si cerca di ideare degli obiettivi, creando più scenari/alternative cosi da costruire un profilo strategico PROVVISORIO ( non permanente a vita ma duraturo) **2: DECISIONE (Formulazione Strategica)** Valutazione delle opzioni: Analisi delle diverse strategie proposte, considerando fattori come costi, benefici e rischi POI Scelta della strategia: Decisione finale sulla strategia da adottare, allineata con la missione e la vision dell\'azienda e la più conveniente **3: REALIZZAZIONE** Pianificazione dettagliata: Sviluppo di piani d\'azione specifici per implementare La strategia scelta Assegnazione delle risorse: Allocazione delle risorse necessarie (finanziarie, umane, tecnologiche) per l\'attuazione. **4. ATTIVITÀ DIREZIONALE (Controllo Strategico)** Monitoraggio dei progressi: Valutazione continua dell\'implementazione della strategia e dei risultati ottenuti. Adattamento e correzione: Apportare modifiche alla strategia o alle operazioni in base ai feedback ricevuti e alle variazioni nel contesto. **5. ATTIVITÀ OPERATIVA (Controllo Strategico)** Esecuzione delle operazioni: Implementazione delle attività quotidiane necessarie per raggiungere gli obiettivi strategici. Valutazione delle performance: Misurazione dei risultati rispetto agli obiettivi stabiliti, con eventuali aggiustamenti. Questo avviene attraverso delle fasi logiche in cui non viene applicata nessuna azione se va tutto bene ma vengono applicate delle azione correttive in caso di risultati non sperati, questo per salvaguardare bgli obiettivi stessi Il **Budget**: strumento molto importante all'interno della pianificazione strategica, infatti con esso si programmano le allocazioni delle risorse, quanto capitale voglio investire su tale progeto/strategia Modello alla base della pianificazione strategica è il ***[MODELLO OPERATIVO E DI MISURAZIONE]*** Il modello operativo e di misurazione è fondamentale nella pianificazione strategica poiché fornisce un framework per l\'attuazione e la valutazione delle strategie. Ecco alcuni elementi chiave di questo modello: **1. Definizione degli obiettivi** Stabilire obiettivi chiari e misurabili che allineano le attività operative con la strategia complessiva dell\'azienda. **2. Pianificazione operativa** Sviluppare piani dettagliati che descrivono come raggiungere gli obiettivi strategici, inclusi tempi, risorse e responsabilità. **3. Indicatori di performance (KPI)** Identificare e utilizzare indicatori chiave di performance per monitorare i progressi e valutare l\'efficacia delle strategie implementate. **4. Monitoraggio e controllo** Stabilire sistemi di monitoraggio per raccogliere dati e informazioni sui risultati operativi, consentendo aggiustamenti tempestivi. **5. Feedback e adattamento** Utilizzare i dati raccolti per fornire feedback continuo, permettendo all\'azienda di adattare le strategie e le operazioni in risposta ai cambiamenti interni ed esterni. Questo modello è quindi importante perché consente di allineare le attività quotidiane con la visione strategica, garantendo che ogni livello dell\'organizzazione lavori verso obiettivi comuni. La misurazione dei risultati è cruciale per valutare il successo e per prendere decisioni informate per il futuro. **Input strategici interni ed esterni** L\'analisi degli input strategici interni ed esterni aiuta le aziende a **[identificare opportunità e minacce, oltre a valorizzare le proprie risorse e capacità.]** Questa comprensione è fondamentale per formulare strategie efficaci e sostenibili nel tempo. Questa consapevolezza avviene grazie ad un modello di analisi aziendale chiamato **swot analysis**, che possiamo considerare come una tabella a quadranti aperti diviso in quattro aree nella quali capiamo quali zone interne all'azienda sono "forti" e quali migliorabili e riguardo l'ambiente esterno ci fa capire le opportunità da cogliere ma anche i fattori da cui stare lontani perché potrebbero portare ad un fallimento La missione dell'azienda è quella di convertire i fattori negativi del diagramma in fattori positivi anche se non sempre è facile Swot analysis PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA ---------------- -------------------- OPPORTUNITA MINACCE Gli input strategici hanno un ruolo cruciale nella pianificazione e nell\'implementazione delle strategie aziendali sostenibili e durature nel tempo **Input Strategici Interni (fattori endogeni)** con cui condiziono l'ambiente **1. Risorse Umane:** - Competenze, esperienze e motivazione del personale. - Cultura organizzativa e clima aziendale. **2. Risorse Finanziarie:** - Budget disponibili e capacità di investimento. - Performance finanziaria storica e previsioni. **3. Tecnologia:** - Infrastrutture tecnologiche e capacità di innovazione. - Sistemi informativi e strumenti di analisi. **4. Processi Operativi:** - Efficienza e efficacia dei processi interni. - Capacità di produzione e gestione della supply chain. **5. Struttura Organizzativa:** - Gerarchia e modalità di comunicazione interna. - Flessibilità e adattabilità dell\'organizzazione. Come si analizzano? In base al valore aggiunto Alle competenze Analisi delle funzioni e dei processi **Input Strategici Esterni (fattrori esogeni**) da cui vengo condizionato **1. Mercato e Clienti:** - Tendenze di mercato e comportamenti dei consumatori. **2. Concorrenti:** - Analisi della concorrenza e delle loro strategie. Punti di forza e debolezza dei competitor. **3. Regolamentazione e Normative:** - Leggi e regolamenti che influenzano il settore e le Politiche governative e normative ambientali. **4. Economia e Trend Macro:** - Condizioni economiche generali (inflazione, tassi di interesse, ecc.). - Fattori socio-culturali e demografici. **5. Tecnologia Estera:** - Innovazioni e tecnologie emergenti nel settore. - Collaborazioni e alleanze strategiche con partner esterni. **Matrice SWOT: considerazioni operative** SWOT: approccio intertemporale di redazione (analisi, valutazione, verifica) in modalità ex ante, in itinere, ex post - **Ex ante**: analisi dello stato dell\'arte del contesto/scenario/area studio: indicazione della quantità e qualità delle componenti (naturali, semi naturali, antropiche) presenti e/o assenti; rapporti di relazione intercorrenti tra di esse (effettivi e/o potenziali) - **In itinere**: individuazione, valutazione e scelta delle possibili alternative di costruzione di ipotesi di intervento/non intervento e di strumenti operativi finalizzati agli obiettivi prefissati con adeguate motivazioni/giustificazioni operative - **Ex post:** verifica/controllo del perseguimento degli obiettivi in termini di efficienza procedurale ed efficacia (entità del/i risultato/i) Contenuti della matrice - Valutazione quantità e qualità, ruolo e peso relativo delle componenti/voci inserite nei diversi quadranti;\ Analisi condizioni di equilibrio e/o squilibrio; - Valutazione componenti morfo (struttura) - funzionali del contesi.\ spaziale; - Considerazione elementi presenti a confronto con quelli assenti - (stati e scenari effettivi e/o potenziali); - Costruzioni di scenari diversi di intervento (indicazioni, strumenti e dispositivi di progetto) rispetto all\'obiettivo generale di sostenibilità (multidimensionale) nei termini di incremento della qualità complessiva (percepita ed effettiva) della vita e/o recupero, valorizzazione, ottimizzazione nell\'uso e nella fruizione dello spazio (accessibilità) - Valutazione componenti in termini di rilevanza progettuale o di piano (politica, pianificazione); - Vincoli provenienti dalla normativa; - Ruolo del tempo (elementi che rimangono significativi operativi e/o componenti che perdono importanza e/o rilevanza in itinere - Verifica: analisi del/i risultati ottenuti (efficienza (modalità di ottenimento) e efficacia (valutazione entità del risultato) dei dispositivi utilizzati e del/i risultati ottenibili (nel tempo!!) /ottenuti - e/o non ottenuti); - Ricerca e valutazione delle ragioni, cause: errore di scelta, sovra e/o sotto valutazione delle componenti e/o dei dispositivi applicati) - Modifica adattamento eventuale dell\'intervento nel tempo; controllo intertemporale (valutazione nel medio e lungo periodo)\ dei risultati (positivi e/o negativi; - Flessibilità dell\'intervento nel suo complesso ai cambiamenti del contesto/scenari (es: evoluzione normativa); adattabilità, resilienza\ interna ed esterna L'Azienda viene inserita in un contesto competitivo, infatti, si trova all'interno e nel mezzo di mercati reali, finanziari e di un contesto sociale, da queste tre prendere e assimila input strategici esterni Gli input strategici provenienti da questi mercati permettono all\'azienda di: - Adattare la produzione e il marketing ai bisogni dei clienti e alle dinamiche della domanda\ (mercati di sbocco). - Ottimizzare la catena di approvvigionamento e ridurre i costi operativi (mercati di approvvigionamento). - Attrarre e trattenere talenti in base alle condizioni del mercato del lavoro. - Gestire la competizione tenendo sotto controllo le mosse dei concorrenti (arena competitiva). - Pianificare la crescita e gli investimenti in base al feedback e alle condizioni imposte dai finanziatori. L\'analisi strategica di questi input aiuta l\'azienda a prendere decisioni più informate e competitive. **Il sub-sistema della produzione:** Il sistema di produzione rappresenta il cuore operativo dell'azienda, il luogo dove le risorse (input) vengono trasformate in prodotti o servizi (output) tramite una serie di attività organizzate. Esso include tutte le fasi, dalla gestione delle materie prime fino alla realizzazione del prodotto finale. Per garantire un'efficienza ottimale, la produzione deve considerare variabili tecniche ed economiche. Tipologie di produzione: Ci sono diverse tipologie di sistemi produttivi: Produzione su commessa: Realizzata per soddisfare richieste specifiche dei clienti. Produzione per lotti: Si produce un certo volume di un prodotto e poi si passa a un altro lotto. Produzione in serie o a flusso continuo: Dove si realizzano grandi quantità di prodotti identici (es. automobili). Produzione just-in-time (JIT): Sistema che riduce al minimo le scorte, producendo solo ciò che è richiesto, quando è richiesto, eliminando sprechi. Processo produttivo: Questo termine si riferisce all'insieme delle operazioni necessarie per convertire i materiali in prodotti finiti. Include la gestione delle materie prime, la lavorazione, l'assemblaggio e il controllo della qualità. Automazione: In molte aziende moderne, il processo produttivo è altamente automatizzato, con l'uso di robot, sistemi di gestione computerizzata e software avanzati di pianificazione della produzione. Questo riduce gli errori, velocizza i tempi di produzione e abbassa i costi. Lean Production: La lean production (produzione snella) è una filosofia operativa che mira a ridurre gli sprechi e migliorare l'efficienza produttiva. Si concentra sull'eliminazione di tutto ciò che non aggiunge valore dal punto di vista del cliente. **Il sottosistema dei materiali e servizi:** Il sottosistema dei materiali e servizi è essenziale per garantire la continuità della produzione. Include la gestione di: Materie prime: Materiali non trasformati che vengono utilizzati nel processo produttivo (es. ferro, legno, ecc.). Materiali semilavorati: Prodotti parzialmente trasformati che richiedono ulteriori lavorazioni. Materiali di consumo: Prodotti che vengono utilizzati o consumati durante la produzione, come lubrificanti, carta, o elettricità. Gestione delle scorte: Una delle principali problematiche che le aziende affrontano è come gestire al meglio le scorte. Esistono diversi approcci: Scorta minima: Mantenere solo ciò che è strettamente necessario per evitare costi elevati di mantenimento. Scorta di sicurezza: Mantenere una quantità extra di materiali per far fronte a eventuali ritardi o interruzioni nella catena di approvvigionamento. Just-in-Time: Riduce al minimo le scorte, producendo solo ciò che è necessario, evitando eccessi e sprechi. **Il sottosistema dei beni strumentali:** I beni strumentali sono quei beni durevoli che vengono utilizzati nella produzione e non consumati nel breve termine, come macchinari, impianti, attrezzature. Essi sono essenziali per definire la capacità produttiva dell'azienda. Capacità produttiva: È la quantità massima di output che un sistema produttivo può generare in un certo periodo di tempo. La capacità produttiva dipende sia dalla tecnologia utilizzata che dall'efficienza con cui i beni strumentali vengono gestiti. Obsolescenza: Obsolescenza tecnica: Avviene quando un bene strumentale diventa tecnologicamente superato rispetto alle nuove tecnologie. Obsolescenza economica: Quando il costo di manutenzione e riparazione supera i benefici. Obsolescenza commerciale: Quando il mercato non richiede più i prodotti fabbricati con quei beni. Manutenzione: È cruciale per garantire la continuità operativa degli impianti. La manutenzione si divide in: Ordinaria: Operazioni regolari come pulizia, lubrificazione e ispezione. Straordinaria: Interventi eccezionali e più costosi, necessari per evitare guasti maggiori. **Il sottosistema del lavoro umano:** Il lavoro umano, sebbene in molte aziende moderne sia affiancato o sostituito dall'automazione, rimane un fattore chiave in molti settori. La gestione delle risorse umane deve bilanciare produttività, competenze e soddisfazione personale. Tipologie di lavoro: Labour Intensive: Aziende in cui il lavoro umano rappresenta una parte fondamentale del processo produttivo (es. artigianato). Capital Intensive: Aziende in cui la tecnologia e il capitale fisso hanno un peso maggiore rispetto al lavoro umano (es. industrie automobilistiche). Gestione delle risorse umane: Coinvolge diverse attività, tra cui: Selezione del personale: Assunzione in base alle competenze necessarie. Formazione: Continua formazione per migliorare le competenze. Valutazione e incentivazione: Sistemi di valutazione delle performance, che possono includere incentivi monetari e non monetari. **Il sottosistema del denaro:** Il denaro rappresenta l'energia vitale di un'azienda, permettendo di finanziare tutte le operazioni necessarie. Esso non partecipa direttamente alla produzione, ma è cruciale per il funzionamento dell'intero sistema. Pianificazione dei flussi di cassa: La gestione delle entrate e delle uscite è fondamentale per mantenere l'azienda liquida e in grado di pagare fornitori, dipendenti e altri obblighi finanziari. Fonti di finanziamento: Le aziende possono ricorrere a diverse fonti per ottenere liquidità: Autofinanziamento: Profitti reinvestiti all'interno dell'azienda. Capitale di debito: Prestiti da banche o obbligazioni. Capitale di rischio: Investimenti da parte di azionisti o venture capital. **Il sub-sistema informativo:** Il sistema informativo aziendale è essenziale per prendere decisioni informate e tempestive. Oggi, la gestione delle informazioni avviene attraverso piattaforme digitali integrate, come i sistemi ERP, che forniscono una visione completa delle operazioni aziendali e ha lo scopo di raccogliere, elaborare e distribuire informazioni per supportare le decisioni manageriali. Funzioni del sistema informativo: Raccolta e analisi dei dati: I dati raccolti da tutte le funzioni aziendali (vendite, acquisti, produzione, ecc.) vengono centralizzati e analizzati per supportare le decisioni strategiche. Supporto alla decisione: Il sistema fornisce ai manager le informazioni necessarie per decidere in modo strategico, come il monitoraggio delle prestazioni, la previsione delle vendite o la gestione del budget. Comunicazione interna ed esterna: Un buon sistema informativo permette la trasparenza tra i vari reparti aziendali e consente di comunicare tempestivamente con fornitori, clienti e investitori. documentare i fatti aziendali attraverso: Report operativi: Informazioni dettagliate sull'andamento delle operazioni quotidiane. Report finanziari: Bilanci e flussi di cassa per monitorare la salute finanziaria. Dashboard per la gestione: Strumenti visivi che permettono ai manager di avere una panoramica immediata delle principali metriche aziendali. Big Data e Business Intelligence: Le aziende moderne stanno adottando strumenti di business intelligence che consentono di estrarre insight significativi dai grandi volumi di dati (big data) raccolti, migliorando la capacità di previsione e ottimizzando i processi decisionali. 7\. L'apertura dell'azienda all'ambiente: L'azienda interagisce costantemente con il suo ambiente esterno, che comprende fornitori, clienti, concorrenti, istituzioni finanziarie e la pubblica amministrazione. Queste interazioni sono fondamentali per il funzionamento dell'azienda e influenzano le sue strategie. Quindi formato da tutti i soggetti che in via indiretta o diretta sono interessati alle vicende aziendali. Questi soggetti sono chiamati stakeholder. Fornitori: Gli accordi con i fornitori determinano la disponibilità e il costo delle materie prime e dei beni strumentali. La gestione della supply chain è cruciale per evitare interruzioni e mantenere i costi sotto controllo. L'evoluzione recente include l'uso di partnership strategiche e approvvigionamenti globali. Clienti: I clienti sono l'obiettivo principale dell'attività aziendale. L'azienda deve continuamente adattarsi ai cambiamenti nelle esigenze e nelle aspettative del mercato, utilizzando strumenti come ricerche di mercato, feedback dei clienti e analisi dei dati sui consumi. Concorrenti: La concorrenza può essere locale o globale. Le aziende devono monitorare costantemente le mosse dei concorrenti per adattare le loro strategie di prodotto, prezzo e distribuzione. Strumenti come l'analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) aiutano a valutare la posizione dell'azienda rispetto ai concorrenti. Finanziatori: Le banche, i venture capitalist e gli investitori forniscono il capitale necessario per finanziare l'espansione e le operazioni dell'azienda. Le relazioni con questi soggetti richiedono trasparenza e un'adeguata gestione delle performance finanziarie per garantire l'accesso a fonti di finanziamento vantaggiose. Pubblica amministrazione: Le aziende operano in un quadro di normative che ne regolano l'attività (fiscali, ambientali, sanitarie, ecc.). La conformità a queste normative è essenziale per evitare sanzioni e per costruire una buona reputazione aziendale. Negli ultimi anni, l'attenzione è cresciuta su aspetti come la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale d'impresa. Nell'ambiente in cui opera, l'azienda ha un ruolo centrale e crea interazioni tra gli altri attori del mercato Elemento centrale: AZIENDA Principali interazioni: - Fornitori di beni strumentali "a fecondità ripetuta" - Forniscono fattori produttivi "pluriennali" - Generano costi pluriennali per l'azienda - Fornitori di materie e servizi (fattori produttivi a "fecondità semplice") - Forniscono fattori produttivi a fecondità semplice - Generano costi di acquisto di materie e servizi per l'azienda - Clienti - Acquistano beni e servizi dall'azienda - Generano ricavi di vendita - Concorrenti - Non specificato, ma implicano competizione con l'azienda - Dipendenti - Forniscono prestazioni - L'azienda sostiene il costo del lavoro - Finanziatori di capitale di credito - Forniscono risorse finanziarie - L'azienda paga oneri finanziari - Finanziatori di capitale di rischio - Forniscono risorse finanziarie - Ricevono dividendi e restituzione del capitale proprio - Stato - Fornisce servizi pubblici - Riceve imposte e tasse dall'azienda Ogni elemento esterno all'azienda interagisce con essa attraverso flussi di risorse (materiali, finanziarie, lavorative) e costi/ricavi associati, evidenziando l'importanza di mantenere un equilibrio tra le diverse parti. 8\. Aree funzionali dell'azienda: Le aree funzionali sono l'insieme delle attività omogenee che permettono il funzionamento coordinato dell'azienda. Ogni area ha il compito di gestire specifici processi aziendali, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi generali. Funzioni caratteristiche: Sono le attività essenziali per la creazione del valore aziendale. Produzione e approvvigionamento: Coordina la realizzazione dei beni o servizi, l'acquisto delle materie prime e la gestione della supply chain. Marketing e distribuzione: Si occupa della promozione e vendita dei prodotti, della definizione del mercato target e delle strategie di distribuzione. Ricerca e sviluppo (R&S): Responsabile dell'innovazione e del miglioramento continuo di prodotti e processi, un'area cruciale per mantenere la competitività aziendale in mercati dinamici. Funzioni di controllo e informazione: Programmazione e controllo: Definisce gli obiettivi aziendali a breve e lungo termine e monitora le performance operative per garantire il raggiungimento di tali obiettivi. Sistemi informativi: Gestiscono il flusso di informazioni all'interno dell'azienda, fornendo supporto ai processi decisionali e operativi. Funzioni integrative: Finanza e amministrazione: Gestisce i flussi finanziari, il budget, e la contabilità aziendale, garantendo che l'azienda rimanga sostenibile e redditizia. Organizzazione e personale: Si occupa della gestione delle risorse umane, dalla selezione alla formazione, dalla motivazione alla gestione delle carriere. 9\. Il marketing: Il marketing è la funzione aziendale che si occupa di identificare, anticipare e soddisfare i bisogni dei consumatori in modo profittevole. Include una varietà di attività strategiche e operative. Marketing strategico: Definisce le linee guida di lungo termine, come il posizionamento del marchio, la segmentazione del mercato e l'identificazione dei clienti target. Si basa su analisi approfondite del mercato e sulla pianificazione delle attività che differenziano l'azienda dalla concorrenza. Marketing operativo: Si concentra sull'implementazione delle strategie di marketing a breve termine, utilizzando strumenti come il marketing mix (le 4P): Prodotto (Product): Definire le caratteristiche del prodotto per soddisfare i bisogni del cliente. Prezzo (Price): Stabilire una politica di prezzo competitiva che massimizzi i profitti. Punto vendita (Place): Distribuire il prodotto nel modo più efficiente possibile, utilizzando canali fisici o digitali. Promozione (Promotion): Utilizzare strumenti pubblicitari, promozionali e relazioni pubbliche per stimolare la domanda e creare consapevolezza. Ciclo di vita del prodotto: Il ciclo di vita del prodotto attraversa quattro fasi principali: Introduzione: L'azienda immette un nuovo prodotto sul mercato e la domanda iniziale è bassa. Crescita: La domanda aumenta rapidamente e l'azienda può iniziare a vedere profitti significativi. Maturità: Le vendite raggiungono il picco e cominciano a stabilizzarsi. Declino: La domanda diminuisce e il prodotto può essere ritirato dal mercato o rilanciato in una versione aggiornata. 10\. Processi produttivi: La scelta del processo produttivo influenza significativamente l'efficienza operativa e la qualità del prodotto finale. I processi produttivi possono essere classificati in base a: Volume: La quantità di beni prodotti in un dato periodo. Varietà: La diversità dei prodotti realizzati, che può richiedere tecnologie flessibili o processi standardizzati. Matrice varietà-volume: Una rappresentazione comune del rapporto tra varietà e volume è la matrice varietà-volume, che evidenzia come, con l'aumento dei volumi, spesso diminuisce la varietà. Ad esempio, i job shop sono caratterizzati da bassa produzione e alta varietà, mentre la produzione in linea è caratterizzata da volumi elevati e bassa varietà. Lean production: Mira a ridurre gli sprechi e a migliorare l'efficienza produttiva, ottimizzando l'uso di risorse e minimizzando attività inutili. Strategie come il Kanban (un sistema di produzione pull) o il Kaizen (miglioramento continuo) vengono spesso utilizzate per massimizzare il valore per il cliente.