Graphic Design - Ricerca e Progettazione PDF

Summary

This document provides an overview and tips for conducting research and design in graphic design. It examines both primary and secondary research methodologies. The content also highlights conceptual thinking, including linear and lateral thinking and brainstorming. It presents approaches such as creating sketches, compositions, and emphasizing the importance of visual representation for design solutions.

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RICERCA E PROGETTAZIONE Contestualizzazione: considerare un problema rapportandolo al contesto nel quale è maturato e si è manifestato Ricerca primaria: raccogliere materiale NON PREESISTENTE, facendo foto, disegni, prototipi o interviste dirette Ricerca secondaria:...

RICERCA E PROGETTAZIONE Contestualizzazione: considerare un problema rapportandolo al contesto nel quale è maturato e si è manifestato Ricerca primaria: raccogliere materiale NON PREESISTENTE, facendo foto, disegni, prototipi o interviste dirette Ricerca secondaria: raccogliere materiale esistente, come lavori di grafica, campioni di colore, testi scritti, articoli di giornale e riviste, archivi di immagini (per esempio raccolte di pubblicità del passato) Le idee sono organiche, possono svilupparsi da una singola frase, da una serie di immagini o da una combinazione di entrambi. Può essere utile registrare l'evoluzione del proprio pensiero in ogni modo che si pensa. Si può anche moltiplicare le possibilità raccogliendo più immagini dello stesso soggetto e cambiare le tecniche con le quali lo si fotografa Pensiero lineare: un processo di pensiero strategico, che si avvale della logica passo passo e segue un percorso preciso. Implica una determinata idea che viene poi elaborata attraverso fasi successive. In genere questo significa scomporre l'idea in elementi base (carattere tipografico, colore ecc.) E prevede una soluzione diretta. Pensiero laterale: Un tipo di studio in cui l'enfasi è posta su forme di ricerca e di ideazione indirette e creative. Cercare punti di vista alternativi prima di trovare la soluzione. Molto importante è il brainstorming (tempesta di idee) che rappresenta un approccio al problema basato sull'esplorazione di ogni componente in modo approfondito, cercando associazioni e connessioni, allargando così i propri confini. Ci aiuta a sviluppare più rapidamente le idee iniziali. È come fare una passeggiata camminando dove ci portano le gambe, senza avere una precisa destinazione. Come fare il brainstorming: 1) Fare una lista di tutto ciò che viene in mente pensando all'argomento dato 2) Fare una seconda lista di cose associate con ciascuna voce della prima lista 3) Quando la propria lista è abbastanza lunga, si può iniziare a combinare due o più concetti per creare un'immagine 4) Fare qualche schizzo preparatorio. Un'idea porta sempre un'altra, quindi non ci si deve accontentare mai di una sola idea e le si devono conservare tutte fino al termine del lavoro. In queste bozze si sfruttano al massimo tutte le forme di pensiero: letterale, non letterale, lineare e laterale. Per i bozzetti Non è necessario rispettare misure precise perché le miniature sono piccole per definizione. 5) Scelti i bozzetti più interessanti, si produce un'immagine più grande, ma ancora abbozzata e non rifinita, per studiarne il posizionamento sulla pagina A questo punto, si può fare un processo per esclusione, in modo da capire quali concetti hanno il maggior potenziale. 1) Scartare I pozzetti troppo complicati o troppo utilizzati. 2) Selezionare l'idea più forte e pensare una presentazione che riesca a valorizzare la forza. 3) Pensare ai dettagli utilizzando massima cura nel realizzarle. Il disegno esplorativo L'obiettivo del disegno esplorativo è quello di annotare le idee, il modo da dare una forma concreta a idee astratte. Il disegno va usato per documentare e consente di vedere un oggetto come una forma, comprendere la prospettiva e capire come un oggetto si rapporta allo spazio. Creare disegni in bianco e nero e il modo migliore per iniziare a delineare le forme. È fondamentale concentrarsi non sull'oggetto finito ma sul processo che consente la più ricca rappresentazione delle forme. Nel disegno di osservazione è necessario addestrare lo sguardo a nuotare diversi aspetti di un soggetto in dettaglio. Astrazione: concetto estetico che descrive qualcosa ripreso dalla realtà e poi ridotto alle sue forme, colori e toni essenziali, dopo averlo astratto da un contesto reale Documentazione: registrare in forma scritta, visiva o audio di soggetti interessanti Rappresentazione: qualcosa che assomiglia, richiama o sostituisce un aspetto della realtà. Il disegno di rappresentazione è anche detto disegno figurativo perché riproduce fedelmente un oggetto Visualizzare le idee: Tutti i grafici devono sviluppare la capacità di riportare su carta le proprie idee. Questo comporta preparare bozzetti, schizzi e miniature. In un primo momento è meglio pensare liberamente e produrre maggior numero possibile di schizzi. Retorica: Le sue origini risalgono all'antichità, all'arte oratoria usata a Roma e in Grecia, e consiste nella capacità di persuasione usata nei discorsi pubblici e politici. Nella comunicazione visiva, il concetto di retorica visiva descrive il tono di voce visivo scelto per un determinato messaggio. Semiotica: Nella filosofia del linguaggio, è la ‘scienza generale dei segni’ e si divide in: pragmatica, semantica, sintattica. Ferdinand de Saussure è il padre della semiotica e la sua teoria divide i segni in due categorie: Significante: il simbolo che rappresenta qualcosa da cui può essere estratto il significato. Significato: l'oggetto o il contenuto del messaggio simbolico. Didattica: la trasmissione di informazioni chiare e prive di significati ambigui. Un esempio è la segnaletica aeroportuale e stradale. Anche i pannelli didattici nei musei devono trasmettere informazioni precise. Segno denotativo: indica esattamente ciò che rappresenta un oggetto e deve essere semplice e diretto Segno connotativo: ha un significato a senso unico che può essere liberamente interpretato da chi lo vede Simbolismo: modo per rappresentare un concetto o una parola tramite un'immagine. (Es. Coltello e forchetta incrociati = ristornate) Metafora: parola o immagine che crea associazioni. La metafora visuale è la capacità di di un'immagine di innescare associazioni di significato connotativo (es. La lampadina illuminata che indica un'idea, un cuore per significare amore un libro per indicare l'apprendimento) Poetica: uno stile meno diretto ma più artistico, aperto a molteplici interpretazioni. Le forme d'arte poetiche sono meno accessibili come significato, E talvolta questo è volutamente meno diretto e aperto a numerose interpretazioni. Le creazioni aperte a più interpretazioni possono essere soggetti a critiche, ma anche suscitare interesse e ammirazione. L'opera poetica è da considerarsi all'opposto di quella didattica, Ma entrambi gli approcci possono anche coesistere. Pubblico: i consumatori, osservatori e in alcuni casi partecipanti a un lavoro di design. Profilo del cliente: processo con il quale si stabiliscono i parametri e le informazioni che definiscono desideri, tendenze e interessi di un campione demografico, il modo che un progetto sia correttamente indirizzato. Ricerca di mercato: procedimento basato sulla raccolta dei dati da questionari, sondaggi o commenti derivati da fonti ufficiali. Le grandi aziende selezionano un tipo di pubblico e ne studiano le abitudini, i gusti e i desideri. è anche importante restringere il campo delle persone alle quali ci si vuole rivolgere per età, genere, livello di istruzione, reddito, stato civile e luogo di residenza. Timone: ha la funzione di chiarire la sequenza logica, la distribuzione del colore è la quantità di elementi da inserire. È chiamato anche menabò ed è modello usato per organizzare l'impaginazione (il layout) dei libri e delle riviste in modo da studiare la composizione di testo, fotografie, e illustrazione. Si può realizzare anche in forma ridotta. Storyboard: disegno delle scene di un'opera filmata, reale o d'animazione. Può considerarsi una sorta di scenografia disegnata. Inizialmente è stato concepito come lineare (per i film) Ma si può usare anche per sequenze non lineari Pensiero globale: bisogna tenere conto che culture diverse possono reagire in modo differente a colori, immagini e linguaggio. (es. Il colore rosso in Cina rappresenta la fortuna, mentre da noi può rappresentare il pericolo) COMPOSIZIONE 1. Forma e spazio La percezione visiva rappresenta la funzione del cervello di associare un significato a ciò che l'occhio vede: gli occhi forniscono continuamente informazioni al cervello, il quale elabora gli elementi dando loro un senso. Elemento: singola parte di una composizione come un punto, una linea, un'immagine, una lettera o una parola Punto: forma geometrica quasi adimensionale o segno di interpunzione. Linea: forma continua di collegamento tra due punti. Può essere: curva, dritta, spessa, sottile orizzontale, verticale, obliqua, discontinua, piena, tratteggiata, a zig zag Composizione: Disposizione di elementi o parti di un progetto (testo e immagini) sulla pagina. Henri Matisse disse che la composizione fosse l'arte di disporre gli elementi per esprimere un sentimento. Elementi più importanti della composizione: Equilibrio: Scelta del posizionamento degli oggetti sulla pagina Coerenza o armonia: somiglianze visive degli oggetti Contrasto: ovvie differenze di elementi in una composizione per dimensione forma colore e peso Vicinanza: le relazioni nel posizionamento degli elementi in gioco Ripetizione: uso ripetuto di uno stesso elemento di design Spazio bianco: spazio libero che circonda un immagine o una scritta è ne definisce contorni e ne determina la forza Figura e sfondo Una forma è sempre percepita in relazione allo spazio che occupa e alle altre forme eventualmente presenti in un disegno. Ogni forma è vista nel suo contesto e non può essere del tutto isolata. Figura: qualsiasi elemento in un determinato spazio. In genere, rappresenta la parte positiva. Solitamente, si tende a notare la figura prima dello sfondo. Sfondo: il campo o lo spazio in cui è inserito l'elemento. In genere, rappresenta la parte negativa. Lo spazio negativo ci aiuta a definire i contorni dell'immagine. Es. "you and me" di John Langdon Tuttavia questo rapporto può essere ingannevole come provano alcuni esempi forniti della Gestalt (psicologia della forma) Esempio: IL VASO DI RUBIN Psicologia della Gestalt: La parola Gestalt fu usata per la prima volta, come termine tecnico, da Ernst Mach. Deriva dal verbo gestalten, che significa “mettere in forma” o “dare una struttura significante" Teoria che suggerisce che la mente percepisce e organizza in modo olistico e trova schemi comuni a ciò che apparentemente sembra non avere collegamenti. Sono collegati alle illusioni ottiche. Rappresenta l'attitudine a organizzare le sensazioni elementari in figure emergenti da uno sfondo. Esempi: vaso di Rubin, cubo di Necker, Triangolo di Kanizsa Legge della chiusura Un altro fenomeno derivante dalla Gestalt. Sempre collegato al rapporto tra figura e sfondo, abbiamo la tendenza a chiudere o completare le linee o gli oggetti che non sono completi Regola dei Terzi Dividendo l'immagine in terzi e ponendo il soggetto in uno dei punti di intersezione delle linee immaginarie ottenute, questa risulti più dinamica. All'immagine deve essere sovrapposto un reticolo composto da due linee verticali e due orizzontali (linee di forza). Viene così divisa in nove sezioni uguali in cui il riquadro centrale prende nome di zona aurea Spirale di Fibonacci Vitruvio, architetto e trattatista e scrittore romano vissuto nel I secolo a.C., elaborò una formula matematica per la divisione dello spazio all'interno di un'immagine: La sezione aurea (o rapporto aureo) basato sulla proporzione fissa tra la base e altezza di un triangolo. Ogni volta che si rimuove un quadrato dalla sezione aurea rimane un rettangolo più piccolo con le stesse proporzioni originali. Simmetria: Si riferisce al rapporto spaziale tra elementi centrati all'interno di un layout. Composizione di elementi equilibrata o disposta specularmente sulla pagina. Indica armonia, equilibrio, bellezza, tradizione, ordine, razionalità, calma Esempio. Yin/yang Asimmetria: Composizione di elementi accostati tra loro in modo da non essere immagini speculari di altre forme sulla pagina. Gli elementi non sono centrati nella pagina ma usano l'intero campo disponibile, producendo composizioni che giocando su dimensioni, contrasto, spazio e tensione tra gli elementi. Qui lo spazio negativo è meno passivo e diventa parte del design complessivo. Indica meno regole, meno limiti, ricchezza espressiva, dinamismo, movimento, tensione spaziale. Attenzione: gli elementi non devono essere disposti a caso Esempio: Zang Tumb Tumb, Tommaso Marinetti (1919). PRINCIPI BASE DEL LAYOUT Layout: Layout vuoI dire «disposizione» o «struttura», e si riferisce al modo in cui gli elementi sono collocati nello spazio. Dunque un'organizzazione di materiale di vario tipo che deve essere contenuto nel progetto. Sono fondamentali i principi base della composizione per far risaltare gli elementi principali. Una buona composizione dipende dalla creazione di una griglia di elementi Si usa parlare di «sintassi visiva» per riferirsi all'impressione che nelle figure ci sia un ordine simile a quello della scrittura. Come costruire un layout: 1) Raccolta di informazioni Il designer riceve le informazioni e le direttive dal cliente sul materiale da utilizzare (combinazione di testo e immagini, suggerimenti sull'aspetto o lo stile desiderato, determinati dal tipo di pubblico che si vuole coinvolgere) 2) Formato e budget La quantità di immagini e testo da inserire influenzerà sull'aspetto del layout, sulla dimensione della pagina e, di conseguenza, sul budget. Anche il numero di colori usati in lavoro di stampa può avere effetto sui costi di realizzazione, per cui è importante considerare la libertà d'azione concessa al budget previsto. Ma se lavoro è destinato al web non c'è nessun limite sull'uso dei colori. Per le brossure, che devono essere economiche e tascabili, il formato è piuttosto ridotto a differenza dei libri illustrati. formato orizzontale: va utilizzato nei libri dove sono presenti grandi immagini di paesaggi, oppure nelle pubblicazioni di multilingue. 3) Organizzazione È importante stabilire un ordine gerarchico all'interno del testo per capire le parti da mettere in rilievo. Il redattore potrebbe stabilire la gerarchia assegnando ai paragrafi delle lettere (A, B, C) Quanto riguarda l'organizzazione nei lavori stampati, questa fase prevede lo sviluppo di una griglia (o gabbia). La griglia consente la creazione di colonne, margini, aree per il testo e per le immagini. Una griglia dovrebbe avere guide verticali per strutturare la pagina e avere un layout ordinato. Si deve sempre assegnare una posizione fissa a titoli sottotitoli didascalie numeri di pagina e titoli correnti. È anche importante la flessibilità perché le griglie non devono essere troppo rigide, ma fornire una struttura flessibile che consenta il più ampio numero possibile di scelte compositive. Ci sono molti modi per dividere la pagina e la scelta dovrebbe dipendere dal tipo di lavoro e dalla quantità di informazioni da presentare in ogni pagina. La struttura della griglia più semplice è quella una sola Colonna usata per i romanzi. Tre colonne funzionano bene per una quantità media di testo e può dividere la pagina in modo asimmetrico con testo e immagini. Invece un sistema a quattro colonne consente una maggiore flessibilità per la disposizione e anche maggior controllo. Per i lavori da stampare si deve realizzare la composizione della doppia pagina, formata tra: Verso: la pagina di sinistra Recto: la pagina di destra I MARGINI Si deve applicare un margine verso la rilegatura chiamato margine interno che dovrebbe essere metà di quello esterno e il margine inferiore maggiore di quello superiore. Nelle brossure i margini tendono a essere ridotti, mentre le pubblicazioni ricche di immagini hanno spesso margini e spazi bianchi più ampi. STILI DI LAYOUT Esistono due categorie principali di layout: SIMMETRICI e ASIMMETRICI Layout simmetrico: segue uno stile più tradizionale in cui progetto si sviluppa intorno o un asse centrale. Ha origine nei primi libri stampati e deriva dal layout dei manoscritti medievali. Si usa comunemente nel frontespizio dei libri. Esempio: Hypnerotomachia Poliphli di Aldo Manuzio nel 1499. Fino al 1920 molte pubblicazioni avevano un formato simmetrico. Layout assimetrico: non è centrato, è dinamico ed è legato al modernismo del 1900 e al design contemporaneo. L'introduzione del layout asimmetrico risale al 1920 e al 1930 e si deve principalmente alla scuola tedesca Bauhaus. I principali artisti che lo utilizzavano erano: Kurt Schwitters, Theo Van Doesburg, Jan Tsischold (libro Tipografia asimmetrica). Questo movimento rifiutò anche l'uso di decori e preferì utilizzare caratteri lineari più chiari e moderni. Anche l'arte tradizionale giapponese si avvale dell'uso dell'asimmetria Integrazione di stili Oggi grafici usano spesso integrali i due stili, come April Greimen e Philippe Apeloig. Tsischold disse che se si volevano utilizzare entrambi gli stili bisognava procedere con massima cautela Il ritmo Ritmo e contrasto sono elementi chiave per mantenere alta l'attenzione del lettore, poiché creano varietà nei lavori di stampa (riviste e libri illustrati). Il ritmo delle pagine è stabilito dal contenuto e dallo spazio disponibile. Il contrasto è strettamente connesso al ritmo perché, per rendere dinamico un progetto si può ricorrere a caratteri o immagini di grandi dimensioni ad insolite inquadrature. Per creare il movimento a ritmo si possono utilizzare grandi titoli o colori diversi oppure si può usare una sola immagine grande accompagnata da altri più piccole e mettendo in contrapposizione le immagini a colori in bianco e nero. I lavori che riguardano materiali introspettivi devono avere un ritmo più basso. Alexey Brodovich è un maestro nel settore delle riviste come Bradbury Thompson (rivista Westvaco Inspiration) Timone: È importante costruire un timone che mostri il numero totale di pagine nella comunicazione. Il timone può essere disegnato in miniature che mostrino la successione delle doppie pagine e dovrebbe contenere i numeri di pagina, i titoli correnti e contenuti Piegatura e rilegatura La piegatura può avere un ruolo importante nel coinvolgimento del lettore. Piega francese: i fogli di carta sono piegati a metà in modo che abbiano uno spessore doppio. Piega su se stessa: tipo di piega di una pagina in modo che la pagina successiva formi una piega a rullo Piegatura a fisarmonica: crea un effetto divertente che richiama la tensione del lettore sulla pubblicazione. Qui le pieghe sono in direzione alternate ed è stata usata anche dall'artista Mark Storor Piega a portafoglio: quando si piega due volte nella stessa direzione. Una parte dell'opuscolo è piegata all'interno delle altre due parti Inserto a lembi ripiegati: piegatura della carta tale che i quarti esterni di una pagina si incontrano al centro dando due porte simmetriche che si aprono su una pagina interna Rilegatura con punti metallici: la piegatura dei fogli a metà dove vengono cuciti tra di loro con punti metallici e poi incollati al dorso della copertina Rilegatura senza cuciture: i fogli sciolti sono rilegati con una copertina di carta più pesante E quindi incollati al dorso del libro. Grana della carta: la direzione delle fibre di cellulosa di cui è composto un foglio di carta. IDENTITÀ: ciò che caratterizza l’identificabilità di un prodotto di un marchio (usare stesso carattere per i titoli principali, mantenere un aspetto coerente) FONDAMENTI DI TIPOGRAFIA Tipografia: il sistema di disposizione di lettere parole e testo in ogni contesto che si può immaginare. È indispensabile per un'efficace strategia di comunicazione e si può sia sperimentare che mantenere il rispetto per regole e tradizioni. Siccome riguarda l'aspetto funzionale del carattere, la sperimentazione estetica passa secondo piano rispetto alle considerazioni di tipo pratico. Tuttavia, valenza estetica e artistica della tipografia è evidente in alcune scuole poetiche come il futurismo e dadaismo. Artisti tipografici: Wolfgang Weingart, Willem Sandberg e H.N. Werkmann: spinsero al limite l'espressione del significato in tipografia, lavorando ai confini tra lingua e significato. Kurt Schwitters, Tristan Tzara, Marinetti e Wyndham Lewis: artisti futuristi e dadaisti che, nel periodo della Prima Guerra mondiale, hanno sperimentato tra i confini tra la lingua e il significato David Carson: fece sperimentazioni nella rivista Ray Gun. Paula Scher: fece sperimentazioni nei design di manifesti. Semantica: studio del significato di testo e immagini. Può essere sia in un contesto linguistico o diverso. Sintassi (grammatica): la codifica delle regole che presiedono alla disposizione degli elementi di una frase, affinché producano un significato di senso compiuto. Se la sintassi non è corretta, si perde il significato linguistico. Questa comunicabilità raccoglie l'insieme di simboli del linguaggio (lettere e forme, spazi tra le parole, punteggiatura ecc.) Significato linguistico: elemento fondamentale dei testi che si può esprimere, controllare e amplificare attraverso variabili tipografiche come: il corpo del carattere, il suo peso, la collocazione nella pagina, la spazzatura tra i caratteri e l'interlinea. Font: carattere tipografico con una precisa forma e dimensione. Ad esempio Garamond Roman 12 pt è un font Anatomia delle lettere: linguaggio utilizzato per descrivere le parti di una lettera. Asse: in un carattere tipografico è l'angolo definito dalla variazione di spessore del tratto curvo. Lo si può riscontrare, soprattutto, nella lettera O Dimensione punto/pica: unità di misura di un font (72 punti = 1 pollice). La dimensione dei caratteri d'impatto (titoli) va dai 14 pt in su, mentre quella del testo principale (body text l body Copy) è compresa tra i 6 e i 14 pt). Linea di base: linea su cui portano le lettere minuscole e sotto cui si estendono i tratti discendenti. Occhio: riferimento l'altezza della lettera “x minuscola” in ogni tipo di carattere. Segni distintivi: caratteristiche che identificano o distinguono un carattere tipografico Allineamento: impostazione di un testo relative a una colonna o a una pagina. Allineamento centrato (epigrafe): testo non allineato a destra o a sinistra ma simmetrico, a uguale distanza dai bordi. Allineamento giustificato: testo allineato sia rispetto al margine destro sia al margine sinistro di una colonna. Quando il testo è giustificato, la spaziatura varia puoi dire parole se dispongono sulla riga in modo da adattarsi alla larghezza della colonna della pagina. Bandiera sinistra/destra: testo allineato a bandiera a destra o a sinistra. Il testo con la bandiera a destra è considerato più difficile da leggere rispetto a quello a bandiera a sinistra. Porterà problemi di righe troppo disuguali con finali di riga cadenti. Finali di riga cadenti: quando il testo è allineato a sinistra, alcune parole alla fine della frase possono non avere sostegno nelle righe sottostanti, creando un effetto visuale poco gradevole. Interlinea: lo spazio orizzontale tra due righe di testo. Il nome inglese “leading” fa riferimento all'uso nel passato di righe di piombo nella stampa tipografica. (Lead = piombo). Il ruolo degli interlinea diventa molto importante in aree di testo continuo, come nei libri. CRENATURA Kerning: regolazione dell’aumento dello spazio tra due lettere all'interno di una parola (usato soprattutto per le maiuscole) Tracking: regolazione dello spazio tra due parole. Legatura: due o più lettere che si fondono per creare un solo carattere Regolazione ottica: regolazione della spazzatura occhio. La spazzatura tra le parole tradizionalmente si regola secondo la larghezza di una “i minuscola.” Sillabazione: divisione di una parola alla fine di una riga in un testo continuo mediante l'inserimento di un trattino. Leggibilità: è difficile leggere lunghi passaggi di caratteri maiuscoli o di testo in grassetto. Gli elementi chiave della leggibilità sono: Giustezza Dimensione del carattere Interlinea Le maiuscole sono più difficili da leggere perché hanno forme più simili tra loro e altezze tutte uguali. Invece i minuscoli sono più semplici da leggere per chi hanno tratti ascendenti e discendenti chi favoriscono la differenziazione delle parole. Se si usa al testo in negativo su sfondo nero o colorato, è preferibile scegliere un carattere lineare rispetto a uno graziato. L'interlinea va aumentata nei casi in cui si utilizza un font condensed o un carattere con grazie pesanti come in grassetto. Mentre nei caratteri con occhio piccolo è necessario utilizzare un'interlinea minore. Giustezza: lunghezza di una riga di testo su una pagina misurata in pollici, centimetri o pica. Il numero ideale di caratteri per riga varia da 60 a 72. Nelle riviste le righe tendono ad avere giustezze minori, poiché i lettori leggono senza un ordine preciso. Serie numeriche: Nelle gerarchie del testo, alcuni tipografi usano sequenze numeriche come la successione di Fibonacci, in cui ciascun numero è il risultato della somma dei due precedenti. Esempi: 8, 10, 18, 28, 46 8, 12, 20, 32, 52 Gerarchia: classificazione dei diversi livelli di importanza, in questo caso degli elementi di testo. Per esempio la gerarchia prevede maggiore enfasi per i titoli, poi per eventuali sottotitoli e quindi per il testo. Come indicare la gerarchia: Aumentare lo spazio verticale in modo da creare enfasi. La densità dell'inchiostro nero. Caratteri non graziati come Univers sono perfetti per questo perché prevedono diverse combinazioni di peso tra cui è possibile scegliere (light, bold, medium, extrabold ecc.) Cambiare lo stile del carattere. (Normale, corsivo, italico, grassetto, condensed, expanded, maiuscoletto) Trasformare alcune minuscole in maiuscole. Contrasto: differenza tra elementi che permette il confronto e l'enfasi. Il contrasto è strettamente legato alla gerarchia, poiché permette di individuare diversi livelli di informazione. Tecniche del contrasto: Usare caratteri stretti e larghi a contrasto I colori complementari Variare dimensione di peso e del carattere Filetto tipografico: linea stampata che serve a guidare l'occhio del lettore. Si può anche usare per dividere il testo in box o per evidenziare delle parole. I filetti tipografici costituiscono un'eredità che deriva dal modo di impostare gli elementi sulla pagina nella stampa tipografica tradizionale. Hanno valore estetico e funzionale. I filetti tipografici catturano la tensione su determinate parti del testo e lo suddividono in sezioni. In generale, i filetti verticali dovrebbero essere usati per separare blocchi di testo solo quando non sono possibili o sufficienti altrimenti di divisione. Lo spessore minimo dei filetti è 0,5 pt (filetto sottile), Ma si può lavorare anche con filetti la cui larghezza è di 1 pt, 2 pt ecc. Anche Paula Scher ha usato filetti di uguali dimensioni per dividere i messaggi. Filetti con caratteri di impatto: Sono anche chiamati display e servono a creare ulteriore enfasi e richiamare l'attenzione in modo marcato. In Russia, agli inizi del 1900, il movimento artistico costruttivista fu pioniere di questo tipo di utilizzo del filetto tipografico. L'uso dei filetti non ha perso popolarità con il tempo ed è ancora molto diffuso nei progetti grafici moderni. Ornamenti: caratteri che servono ad abbellire la pagina, noti anche come flowers. Zapf Dingbats e Whirlgig (di Zuzanna Licko) sono noti font digitali con fregi e decori. Pannello: strumento chiamato anche barra laterale, usato per evidenziare le informazioni. ELEMENTI BASE DEL COLORE Il colore si distingue in tre modi principali: tinta, tonalità e intensità. Tinta: rappresenta il nome generico di un colore, usato per distinguere un colore dall'altro. (come il rosso e il blu). Tonalità (graduazione): rappresenta la luminosità o l'opacità di un colore. Un colore con l'aggiunta del bianco è detto pastello, mentre con l'aggiunta di nero si chiama ombra. Le gradazioni vanno dal chiaro allo scuro e si definiscono anche tonalità o valore. Saturazione (intensità): corrisponde approssimativamente alla brillantezza. Un colore molto intenso è brillante, uno poco intenso è opaco. Due colori possono giacere sulla stessa linea, ma avere intensità diverse. IL CERCHIO CROMATICO Mostra i colori primari, secondari e terziari. Colori primari: rosso, giallo e blu. Colori secondari: combinazione di due colori primari qualsiasi: arancione, verde e viola. Colori terziari: Combinazione di un colore primario con il colore secondario più vicino sul cerchio cromatico: rosso-arancione, giallo-arancione, giallo- verde, blu-verde, blu-viola, rosso-viola. Colori analoghi: colori adiacenti sul cerchio cromatico, come il blu e il verde. Generano armonia. Quando si pongono vicino tendono ad armonizzarsi. Colori complementari: colori opposti sul cerchio cromatico, come il rosso e il verde. Generano contrasto. Quando si pongono vicino tendono a vibrare. Gamma: il completo assortimento di colori disponibile in un sistema di riproduzione del colore, come ad esempio la gamma CMYK o quella RGB. Sintesi additiva: sistema usato per monitor televisori, basato su RGB (rosso, verde e blu). Questi colori, combinati tra loro, producono una luce bianca. Sintesi sottrattiva: sistema di stampa in quadricromia, basato sui colori CMYK. Infatti, nella stampa si lavora per sintesi sottrattiva: ogni colore viene stampato su carta per sottrazione dal bianco e combinando i colori sottrattivi, si ottiene il nero. Calibrazione del monitor: una corretta calibrazione assicura che il colore che si vede a video sarà lo stesso una volta stampato. Nonostante i monitor di ultima generazione sono già impostati e programmati con i valori di base, negli ultimi anni sono disponibili i colorimetri che tarano e imposta un colore costantemente sui valori standard. Il profilo ICC: deriva da “International Color Consortium” è un insieme di dati che caratterizza un dispositivo di input o output di colori. I profili descrivono in genere gli attributi cromatici di un particolare dispositivo definendo la corrispondenza tra l'origine del dispositivo e uno spazio di connessione del profilo. In poche parole, a ogni dispositivo che visualizza il colore può essere assegnata una serie di profili e questi profili definiscono la gamma cromatica che verrà visualizzata da questi dispositivi. È importante calibro di monitor in modo che tutti i dispositivi vedono i colori in modo fedele. Colorimetro: è uno strumento sensibile alla luce che misura la quantità di colore che viene assorbito da un oggetto o di una sostanza. Esso determina il colore in base ai componenti rosso, blu e verde di luce assorbita dal campione oggetto o, quanto l'occhio umano riceve. Nel campo del digitale, serve a standardizzare i monitor praticamente così dal mio e dal tuo pc vedremo gli stessi colori CMYK: ciano, magenta, giallo (Yellow) e nero (Key), ovvero i quattro colori primari utilizzati per il processo di stampa in quadricromia. Combinando i colori sottrattivi si ottiene il nero. Colore spot (colore speciale): qualsiasi colore uniforme che, come i colori Pantone o Toyo, viene stampato come colore a sé stante e non composto da CMYK. Pantone: il colore Pantone si ottiene dalla mescolanza di 15 pigmenti (compresi il bianco e il nero) e si usa principalmente per la tintometria dei colori stampati. Questo sistema è diverso da quello CMYK e solo pochi colori possono essere mescolati tra loro. Nella scelta di questi colori, si dovrebbe ricorrere a un sistema tintometrico universale, detto PANTONE MATCHING SYSTEM (PMS). PMS: il sistema Pantone comprende manuali o campionari di guida al colore usati per la selezione e l'inserimento delle tinte sia tramite il numero PMS sia usando le formule CMYK. I colori Pantone danno risultati molteplici a seconda del tipo di carta e del procedimento di stampa utilizzato. Per orientarsi, gli opuscoli con i campioni PMS mostrami risultati sui diversi tipi di foglio, per esempio carta lucida o opaca. È utile tenere a portata di mano questo campionario quando si deve fare un progetto, per scegliere o verificare i colori. PANTONE COLOR BRIDGE: mostra sia l'aspetto che avrà un particolare colore pms pieno, sia la controparte stampata in quadricromia. Fornisce, inoltre, le formule CMYK, RGB ed escadecimali. GUIDA PMS E PANTONE PMS: Solid: la guida il catalogo ti contengono oltre 1000 colori speciali PMS. Versioni particolari per: 1. Colori metallizzati 2. Tinte pastello 3. Fluorescent. Process: le guide contengono oltre 3000 colori Pantone con le relative percentuali CMYK Color Bridge: originalmente conosciuto come guida dal Solid al Process. Questo catalogo fornisce un'ampia campionatura di colori e gradazioni, mostrando come appariranno i colori speciali se stampati in CMYK e sono presenti anche le formule per il web. Pantone: Coated: questo libro contiene codici PMS seguiti da una C per indicare che il colore risulta fedele solo se stampato su una superficie “coated”, nonché patinata (lucida) Uncoated: questo libro contiene codici PMS seguiti da una U per indicare una superficie non patinata (opaca) Questi due campionari mostrano l'universo risultato di uno specifico colore codificato sui due tipi di carta. Contrasto simultaneo: l'occhio umano tende a differenziare tra due colori vicini enfatizzandone la differenza piuttosto che la somiglianza. Effettuo di avvicinamento e allontanamento del colore: i colori nello spettro del Rosso danno all'occhio umano l'impressione di essere più vicini. I colori nello spettro e del blu Dando l'impressione di essere più lontani. Peso: i colori si differenziano nella percezione del loro peso. Si ritiene che il verde- azzurro sembri più leggero mentre il rosso appare più forte e, di conseguenza, più pesante. Vibrazioni: colori complementari di uguale brillantezza e alta intensità tendono ad accentuare uno la brillantezza dell'altro e creano l'illusione del movimento sui bordi adiacenti. Infatti quando due complementari sono adiacenti, l'occhio percepisce una flebile linea bianca lungo i bordi E questo può rendere la stampa illeggibile Associazioni: connessioni tra colori, emozioni, cultura, esperienza e memoria Connotazioni: significati associati a un colore in senso ampio. Per esempio al verde sono collegate invidia, ingenuità, malattie, ambiente, natura. Denotazione: il significato letterale, o l'essenza, di un colore. Schede colore: Associazione del colore: Nero: morte, lutto, eleganza, mistero Rosso: pericolo, stop. Cina = fortuna Verde: nel 1800 era associato al veleno per la sua affinità con l'arsenico, mentre oggi è percepito come il colore della primavera e dal cambiamento climatico. Blu: usa = poste. Giallo: felicità, coraggio (Giappone) Colori caldi (rosso, giallo arancione) = stimolano i sensi. Sono percepiti come gioiosi, benessere e aggressività. Colori freddi (verde, blu, viola) = calma, pace, sicurezza, depressione ★━━━━━━━━💻💻━━━━━━━━★ STRUMENTI E TECNOLOGIE 📷📷⤷ “Basi della fotografia e scelta delle immagini” Per i grafici, la produzione di fotografie e immagini contempla quattro tipi principali: Soggetti e prodotti; Ritratti e immagini di persone; Paesaggi e edifici; Materiale effimero e texture; Riferimenti e ricerca Camera fotoincisione: È considerata come una macchina fotografica diciamo industriale Che una volta posizionata al suolo si potevano scattare delle foto a immagini piatte che venivano poste davanti 📷📷⤷TERMINI SPECIFICI SLR (single Lens reflex): questi tipi di fotocamera utilizzano un mirino e specchi in modo che la linea di visuale dei fotografi passi attraverso l'obiettivo principale, in modo che l'immagine ottenuta sia esattamente quella che il fotografo vede. Lunghezza d'apertura focale (f-stop): dimensioni di apertura del diaframma di una macchina fotografica, che controlla la quantità di luce che colpisce la pellicola o il sensore pixel. L'intervallo su una macchina fotografica in genere va da f4 (grande apertura che porta più luce nella fotocamera e rende un'immagine più morbida) a f22 (piccola apertura che permette meno luce e rende un'immagine più nitida) Filtri: lastre di vetro o di plastica poste sulla parte anteriore della lente in modo da accentuare diverse qualità. Profondità: distanza tra l'oggetto della messa a fuoco e dove il fuoco comincia a sfumare. Un fotografo può volere per un prodotto una messa a fuoco forte e chiara ma lo sfondo offuscato, così dovrebbe scegliere una trama più chiuso (f- 22), una velocità di pellicola più lenta (ISO 100) per una risoluzione più alta e avere illuminazione supplementare e flash esterni ISO: International Organization for Standardization. Scala di sensibilità del sensore di una fotocamera digitale, indicherà la velocità della pellicola. ISO 100 agisce bene condizioni di luminosità per oggetti fermi. ISO 1600 è indicato per condizioni di scarsa illuminazione con oggetti in movimento. Risoluzione: grado di nitidezza di un'immagine digitale. Un'immagine a bassa risoluzione (30 DPI) avrà i pixel ben visibili, mentre a 300 DPI risulterà omogenea. Immagine segnaposto: un'immagine temporanea, in bassa risoluzione, da usare durante il processo di impaginazione o di design. 📷📷⤷ Archiviazione delle immagini Se si graffia un negativo, può essere ritoccato, ma se si danneggia un file digitale non è possibile recuperarlo. Dropbox, iCloud o Carbonite sono alcuni sistemi di file hosting online. 📷📷⤷ Ricerca delle immagini I designer possono scegliere se produrre un'immagine ex novo o se scegliere immagini pronte. Siti come iStockphoto, Dreamstime, Corbis offrono delle immagini che possono essere acquistate e scaricate senza diritti d'autore mediante un sistema di crediti e il loro costo va a seconda dell'uso. Tuttavia quell'immagine potrebbe essere stata già utilizzata da qualcun altro. 📷📷⤷ Quale fotocamera? Ai principianti si consiglia l'uso almeno di una SLR (Single Lens reflex) digitale da 6 megapixel con uno zoom di 22-88 mm, con un visore o uno schermo di visualizzazione. In questo modo sarà possibile scattare foto di ciò che si vede, focalizzare il soggetto e creare una composizione esatta. Impostando la modalità “inquadra e scatta”, le fotografie digitali automatiche calcolano la luminosità, la distanza focale e le impostazioni di apertura dell'obiettivo senza l'intervento manuale del fotografo. 📷📷⤷ Luce e colore, composizione e ritaglio. Quando si realizzano fotografie come base per illustrazioni è importante ottenere nel primo scatto maggiori dettagli, chiarezza e una luminosità bilanciata. Gli altri effetti possono essere aggiunti in seguito, per esempio con software per l'editing delle foto come Photoshop. Un'immagine pulita può essere sfocata appositamente, ma non è possibile rendere pulita un'immagine sfocata in partenza. Qualsiasi effetto bisogna ottenere, è sempre meglio scattare una foto a colori e modificare successivamente i colori nella fase di post produzione. Illuminazione: la luce diretta del sole potrebbe sbiancare l'immagine, mentre la scarsa illuminazione rende il contrasto appiattito e confuso. Soluzione: la maggior parte delle fotocamere ha un esposimetro e al momento dello scatto bisogna assicurarsi che sia più centrato possibile rispetto alla gamma di contrasto. 📷📷⤷ Quale obiettivo? Un obiettivo normale su una SLR digitale o a pellicola 35 mm, è considerato abbastanza vicino alla vita umana. Un obiettivo macro cattura milite inquadrature ravvicinate degli oggetti Un quadrangolo coglie una visione più ampia, ma con distorsione prospettica. Un teleobiettivo cattura oggetti a distanza. ★━━━━━━━━💻💻━━━━━━━━★ 💻💻⤷ “PROGRAMMI DI IMPAGINAZIONE” (DTP) DTP: Il Desktop Publishing (DTP) è l'insieme dei processi svolti al computer per produrre documenti destinati alla stampa. In questi programmi, si uniscono elementi in vettoriale e le immagini elaborate con programmi di grafica non vettoriale (raster) per formare il contenuto del progetto. WYSIWYG: what you see is what you get: sistema di impaginazione con cui si può impaginare testo e immagini in un unico documento per brochure, depliant, volantini, riviste o libri. Questi programmi sono molto importanti nell'impaginazione del layout. Il programma può impostare la dimensione della pagina, l'orientamento e l'output. Pagine mastro: un aiuto per creare ogni tipo di composizione e progetto. Si possono creare dei modelli che si ripetono da applicare alle pagine del progetto. Questi contengono, per esempio, titoli correnti, numerazione automatica delle pagine e altri elementi fissi. Si possono creare più pagine mastro da applicare alle diverse sezioni a seconda del variare di questi elementi Crocini di taglio: linee verticali e orizzontali agli angoli di un’immagine o di una pagina che indicano dove rifilare l'oggetto inquadrato. Maniglia: in un programma di progettazione, un punto di ancoraggio collegato al tracciato vettoriale principale da linee tangenziali che può essere manipolato per cambiare la forma della curva Programmi in DTP: 💻💻⤷ “QuarkXPress”: Estensione: qxp Le ultime versioni hanno migliorato problemi di compatibilità, ma non è ancora in grado di competere con la fluidità operativa di InDesign 💻💻⤷ “Adobe InDesign”: È il software più usato nella grafica editoriale Si possono importare anche i file derivanti da illustrator e Photoshop Si possono importare direttamente anche i file ancora aperti e lavorabili senza prima averli salvati in formati esportabili, come JPEG, TIFF ed EPS È dotato di un controllo ortografico e di una funzione pacchetto per la stampata 💻💻⤷ “PHOTOSHOP” È il software standard usato per creare e modificare grafica non vettoriale. È usato per immagini, montaggio di elementi e fotoritocco. È possibile inserire campi di testo nelle immagini. Tuttavia questa opzione va utilizzata per poco testo, poiché l'applicazione non dispone di tutte le funzionalità per gestire l'impaginazione i testi lunghi. Photoshop sostituisce e perfeziona le tecniche della camera scura come: Il fotoritocco La revisione di luminosità Contrasto Ritaglio In un ambiente digitale e quindi pulito, privo di additivi chimici. Le immagini importate possono essere disposte su infiniti livelli Opzioni di livelli: Opacità: cambia la trasparenza di ciascun livello Riempimento: aggiunge stili di colore texture al livello Stili livello: aggiungi effetti come ombre, tracce, finiture lucide e texture al livello. Opzione di fusione: cambia le proprietà del livello Filtro: applica effetti come sfocature, contrasto, luminosità e texture. Maschere: seleziona e scherma un'area che deve essere protetta dall'elaborazione. Con uno strumento di selezione si evidenzia l'area da lavorare, quasi seleziona l'opzione maschera veloce dalla barra degli strumenti a sinistra. Per aggiungere alla selezione, colora in nero. Per sottrarre alla selezione, colora in bianco. Maschera di livello: crea un nuovo livello sull'immagine già esistente su cui aggiungere gli effetti. Maschera canale: seleziona e nasconde tutte le aree entro una specifica gamma di colori. Sito utile: photoshopetiquette Pixel: il pixel è un piccolo quadrato in una griglia di quadrati sullo schermo di un monitor. Ogni quadrato è illuminato da varie intensità di luce rossa, verde o blu (RGB) per formare l'intera gamma di colori. I pixel possono essere modificati singolarmente o in gruppo. Se i pixel sono molto piccoli, si fondano insieme per formare un'immagine omogenea, nota anche come immagine raster. La parola pixel deriva dalle parole inglesi “pictures” (Pix) ed "element" (El) Risoluzione: è il grado di nitidezza di un'immagine digitale. La misura che si usa di solito è DPI (dots for inch / punti per pollice). 25 dpi: effetto pixel molto accentuato 72 DPI: l'immagine risulta chiaro al video e può essere utilizzata per i lavori destinati al web. 300 DPI: risoluzione standard per foto di qualità da usare in stampa. 600 DPI: risoluzione adatta per stampare manifesti DPI (Dots per Inch / punti per pollice): unità di misura della risoluzione dell'immagine digitale. Definisce quanti punti di colore ci sono in un pollice quadro dell'immagine stampata. 1 pollice quadro: (2,54 cm) Più la risoluzione è alta e più l'immagine stampata sembrerà nitida. I display hanno i pixel, le stampanti stampano punti. Questa è la differenza fondamentale. Infatti con i DPI si misura la densità di stampa di una foto, che non ha nulla a che vedere con la sua risoluzione. Tutto ciò che va al di sopra di 300 dpi non è percepibile quando si parla di stampa normale. PPI (pixel per inch / pixel per pollice): indica il numero di pixel contenuti in un singolo pollice di un'immagine visualizzata nel monitor di un computer. Hanno senso nel mondo digitale. Sono sempre una misura di densità e si riferiscono a un'immagine digitale visualizzata su schermo, catturata da uno scanner o con una fotocamera digitale. LPI (Lines per inch / linee per pollici): indicano il numero di linee che compongono la risoluzione dei mezzitoni a video. Riguarda sulla stampa mezzitoni (giornali a un solo colore) GRACOL: profilo colore standard. Collage: deriva dalla parola francese che significa incollare e indica l'assemblaggio di diversi elementi provenienti da disegni, materiali di recupero, giornali. Può essere visto nel lavoro di artisti come Kurt Schwitters e Romare Bearden. Fotomontaggio: immagine fotografica creata usando porzioni prese da più foto. Fotomontaggio è una tecnica artistica storica ed è associata con artisti grafici come: Hannah Höch e John Heartfield, così come illustratori contemporanei quali Dave McKean. Giustapposizione: processo per cui si mettono insieme due o più elementi contrastanti per creare diversi effetti Montaggio: deriva dalla parola francese per assemblaggio; un'immagine creata con parti di altre immagini. PPI: pixel per pollice Quadro: campo virtuale in cui sono collocate le immagini da elaborare. Raster: insieme di pixel su una griglia 2D visualizzabile sul monitor di un computer o sulla stampa. ⤷ “ADOBE ILLUSTRATOR” È un programma vettoriale usato per disegnare loghi e layout di pagina e consente la creazione di forme e la gestione dei testi. Il vantaggio maggiore delle immagini vettoriali è quello di poter ridimensionare senza perderne i dettagli e mantenendo invariata forma e dimensione, grazie a impostazioni con punti e linee. Invece, un'immagine non vettoriale (raster) si trasforma in pixel e perde la qualità, presentando un effetto aliasing (o seghettato) invece di mantenere un bordo nitido. Per il web design su Illustrator bisogna lavorare con la griglia pixel attivata. Vettori: le curve di Bézer sono tracciati, o vettori, calcolati matematicamente e creati tra due punti, che possono essere modificati mediante l'uso di maniglie a entrambe le estremità. Sono alla base dei testi digitali universali usati nelle pubblicazioni “What you see is what you get”, nei software di elaborazione testo e nei programmi 3D. Le curve non sono mai fisse nell'immagine finita.. È sempre possibile cambiare la forma e il colore senza modificare gli oggetti vicino. Maniglia: in un programma di progettazione, un punto di ancoraggio collegato al tracciato vettoriale principale da linee tangenziali che può essere manipolato per cambiare la forma della curva. Punto di ancoraggio: punto all'inizio o alla fine di una curva che può essere spostato con il cursore nell'area di disegno, per cambiare la forma della curva o spostare l'intera curva. ⤷ “ADOBE FIREWORK È un programma di grafica vettoriale, sviluppato appositamente per la creazione di immagini per il web. Mentre le figure rimangono vettoriali, l'anteprima è in pixel e questo permette una precisione dell'immagine fino all'ultimo pixel. Tutti i file fireworks sono impostati di default sul metodo colore RGB, con unità di misura in pixel, risoluzione 72 PPI. Per la creazione di layout web, fireworks possiede la funzione "stati" Sito utile con tutorial online: Adobe TV FORMATI: PDF: (Portable Document Format) È usato per immagini finali Da inviare in stampa, o per approvazione a cliente. Permette la revisione immediata e progressiva delle bozze fino alle versioni finali (o soft proof) con clienti, fornitori e colleghi. Il PDF è diventato uno standard per l'editing e per inviare materiale pubblicitario e mediatico a editori, giornali e periodici. Il prodotto finale per lo stampatore è esso stesso un PDF ad alta risoluzione. Programmi come Acrobat, InDesign o Illustrator creano dei PDF affidabili. In alcuni casi, però, può succedere che quando salviamo un file in pdf i nostri font sono mancati e persi. Accade questo perché i font seguente è assente dalla cartella del documento, oppure è soggetto alle sezioni commerciali. Di conseguenza, nel nostro file PDF Lo vedremo sostituito con un font generico. Tuttavia, con la funzione verifica preliminare in InDesign e illustrator elimina gli errori prima che il pdf sia creato. PDF/A: è pensato per l'archiviazione di documenti elettronici nel lungo periodo. Tra le caratteristiche di questa tipologia di file abbiamo: assenza di collegamenti esterni, assenza di codici eseguibili quali javascript ecc, assenza di contenuti crittografati. PDF/X: è stato progettato per trasmettere i dati senza ulteriori informazioni (“alla cieca”), ridurre gli errori di processo, migliorare la prova colore e la corrispondenza di colore in stampa, ridurre il costo e la complessità degli strumenti software e fare in modo che i software producano tutti gli stessi risultati. X: Exchange Vantaggi del formato PDF: Si possono creare file compressi (che contengono immagini e font) la versione molto simile al lavoro originale che verrà stampato. Per stampare, i destinatari necessitano soltanto della versione gratuita di Adobe Acrobat e molti sistemi ce l'hanno già preinstallato. Gli editori giornali e riviste spesso ricevono pubblicità solo in pdf ad alta risoluzione. I file possono essere inseriti in siti web sotto forma di link oppure allegati alle mail. I pdf destinati ad essere inviati per via mail, devono avere una risoluzione di 72- dpi. Invece per inviare file che devono essere stampati, devono avere una risoluzione di 300 DPI. Non è semplice editare un file in pdf è per questo motivo Sempre importante salvare il file originale su cui si sta lavorando a quel progetto (AI) FORMATO EPS: (Encapsulated PostScript) È stato a lungo il formato più usato per la preparazione dei definitvi per la stampa. Può contenere sia informazioni vettoriali sia bitmap ed è indicato per loghi e illustrazioni, bicromia. Compatibile con: Adobe illustrator per l'elaborazione, InDesign e QuarkXPress per l'impaginazione. FORMATO TIFF: Crea file di dimensione più grandi perché salva un canale alpha nel file che permette la trasparenza. Questo formato è il migliore per le immagini a colori. JPEG: è un formato che implica compressione e perdita di dati, in fase di salvataggio del file si perde un po' di qualità dell'immagine. È usato per lo più per l'ottimizzazione di immagini fotografiche. È meglio impostare la qualità al 80% in modo da non perdere i dettagli dell'immagine. PNG: offre risultati visivi migliori e supporta la trasparenza. GIF: hanno il pregio di essere file di piccole dimensioni, supporta la trasparenza e contenuti animati SWF (ShockWave Flash): estensione di un formato di file vettoriali animati sul web. TERMINI: AA (Author's alterations / correzioni d'autore) : modifiche al contenuto di un file da parte del cliente. I contratti dei libri prevedono in genere che l'autore paghi per le modifiche oltre un certo limite minimo concordato. Adobe Acrobat: la famiglia di programmi Adobe che creano e gestiscono file PDF Downsampling: forma di compressione che abbassa la risoluzione delle immagini eliminando pixel non necessari. Lossy: formato di compressione che elimina o perde alcuni dati per ottenere una dimensione ridotta del file. Alla riapertura del file il programma recupera i dati mancanti, ma crea una versione di qualità inferiore. Embedding (incorporare): un PDF elimina la necessità di più file incorporando caratteri immagini compresse in un unico file. PE (printer's error / errori di stampa): errori o omissioni trovate in fase di revisione da parte del design del cliente. CHECKLIST PER LA STAMPA: Elementi da includere quando si invia il materiale:. Documento finale approvato Cartella con tutti i documenti alle immagini originali. Cartella con i font utilizzati Istruzioni per la stampa e profili Stampa o PDF a bassa risoluzione Un bozzetto dettagliato Campioni di inchiostro Nota per i stampatore Specifiche concordate per e-mail. LA CARTA 📝📝⤷“Storia della carta” I cinesi cominciarono a fabbricare la carta usando gli stracci come materia prima, già dal I sec. a.C. Attraverso gli arabi, la tecnica cinese arrivò in Europa. In Italia troviamo le prime testimonianze della fabbricazione di carta nel 1100. Di pari passo con l'invenzione della stampa a caratteri mobili, nel 1450, si passò all'uso generale della carta come supporto, abbandonando l'uso della pergamena che era costosissima. Nel 1400 la produzione di carta acquisto un carattere pre-industriale. Nel 1500 già erano stati prodotti milioni di copie di libri. Nel 1843, grazie all'invenzione di Saxon Keller, si ebbe il passaggio della carta prodotta con stracci, più costosa, alla carta prodotta con polpa di legno. La carta di stracci, fabbricata a mano, oggi si usa solo in campo artistico La carta è prodotta con fibre di cellulosa pressante, cotone o carta riciclata. Le varie caratteristiche della carta sono definite da 9 attributi standard: 1. Grammatura: descrive la densità delle fibre che compongono il foglio. Si misura in grammi per metro quadro (g/m²) 2. Spessore: è misurato in mm. Maggior spessore non equivale a migliore qualità. 3. Texture: dipende dalla dimensione dalla qualità delle fibre di legno e dal metodo di produzione. Fibre fini sottoposti a Forte pressione creano una carta più liscia usata per scrivere o stampare. Invece fibre più grosse e meno pressate formano una carta più spessa e fibrosa. 4. Resistenza: è determinata da texture, densità, grammatura e spessore. 5. Opacità: dipende da densità e spessore. Si riferisce a quanto si riesca a nascondere il testo o le immagini stampate sul retro. la carta pergamena è traslucida ed è prodotta in argento la carta in acido che ne altera le fibre. 6. Luminosità: capacità di riflettere la luce. Dona la pagina un senso di freschezza, Ma negli ultimi anni va più di moda la carta non sbiancata, grazie all'attenzione per l'ambiente. Dipende da quanto la fibra è stata sbancata prima di essere compressa. 7. Colore: si ottiene aggiungendo la pasta di fibre prima della pressatura. la carta colorata è in genere più costosa di quella bianca. 8. GSM: GRAMS PER SQUARE METER / grammi per metro quadrato o g/m² 9. Risma: quantità standard di carta, 500 fogli. Tipi di grammatura vedi libro 📝📝⤷“Superficie della carta”: Opaca: quando l'inchiostro aderisce alla carta opaca, viene assorbito e non riflette luce. La finitura opaca è usata per stampare testi come libri e giornali e tende ad essere di facile lettura. Se la carta è lucida, si può caricare molto il colore; se la carta è porosa, bisognerà diminuirne la quantità sostituendo alle tinte un po' di nero per bagnarla di meno. I colori scuri come il marrone o il viola si possono infatti stampare sulla carta patinata ma non sui quotidiani, dove vengono rimpiazzati con dei «quasi neri». Lucida: l'inchiostro stampato su carta lucida rimane in superficie, in modo che venga riflessa più luce e il colore risulti profondo e intenso. Questo tipo di finitura è usata per le copertine, le riviste, i depliant e per le confezioni particolari. Satinata: Si colloca in mezzo alle due tipologie descritte. Produce un colore poco meno intenso della carta lucida, mantenendo l'opacità della superficie. Da un effetto più Matt. Patinata (coated): è un tipo di carta rivestita di una sottilissima patina, bianca o leggermente colorata, che ne conferisce l'aspetto di una superficie lucente e levigata. Patinata da un lato (monopatinata): carta patinata da un lato e opaca dall'altro. Carta patinata da entrambi i lati: bipatinata Vergata: carta fatta con una lavorazione che le dà un aspetto a righe. Usata spesso per la cancelleria. Telata: simile a quella vergata, ma più fine. Usomano (uncoated): carta non patinata molto porosa ma liscia, in quanto l'inchiostro viene assorbito sotto la superficie. È adatta alla stampa di libri di narrativa e pubblicazioni a basso costo. Le immagini non vi risaltano bene come sulla carta patinata Carta ecologica: è prodotta a partire dal mais, dalle alghe o da altra carta riciclata senza uso di additivi chimici. non è mai tutto bianca, piuttosto perizia o leggermente colorata e con inclusione di materiali. 📝📝⤷“Dimensioni della carta”: FORMATO SERIE ISO A: quello più comune, e normalmente usato per i prodotti editoriali standard. A0: corrisponde ad 1mq di carta. 841 x 1.189 mm A1: 594 x 841 mm A2: 420 x 594 mm A3: di 29,7 x 42 cm A4: 21 x 29,7 cm A5: 14,8 x 21 cm A6: 105 x 148 mm A7: 74 x 105 mm A8: 52 x 74 mm FORMATO SERIE ISO B - C: Contengono entrambi la serie A, sono più grandi e vengono utilizzati per dei prodotti cartotecnici, in cartone come cartelle e buste 📝📝⤷“Finitura e Patinatura” Vengono aggiunte per: 1. Proteggere l'inchiostro stampato 2. Fa di saltare e aree specifiche del foglio. Si dividono in: Vernici: rivestimenti applicati in stampa con altri inchiostri oppure in un passaggio separato. Possono essere opache, satinate o lucide. Possono anche essere colorate aggiungendo pigmenti Patinature UV: vengono spalmate come liquido e poi fatte asciugare con raggi UV. Possono essere opachi o lucide e vengono applicate sia in tutta la pagina, che solamente in aree specifiche di una pagina PATINATURE AD ACQUA: possono essere opache, satinate e lucide. Sono piuttosto costose e vengono applicate alla fine del procedimento. Non possono essere eseguite su aree specifiche, ma su tutto il foglio. LAMINATURA: fogli di plastica o liquidi che si legano alla carta per proteggerla. GOFFRATURA: mette in rilievo una scritta o un'immagine. Può essere stampata con lamine metalliche o con colori lucidi, opachi o brillanti. Genera un effetto tattile che fa passare i prodotti meno inosservati, aggiungendo un interessante gioco di luce e ombra. La goffratura può essere in incavo o in rilievo, e a questo scopo sono più adatte le carte non patinate. TAGLIO LASER E FUSTELLATURA: permettono di far vedere le pagine sottostanti. Questa tecnica è abbastanza costosa. La fustellatura offre un effetto visivo basato sui colori e sull'uso di luce e ombra. ★━━━━━━━━🖨🖨━━━━━━━━★ “LA STAMPA A RILIEVO” È la più semplice forma di stampa, che si ottiene premendo una matrice a rilievo su un supporto e dunque attraverso medium che lascia un'impronta. Xilografia (stampa sul legno) Prima della realizzazione dei caratteri mobili, caratteristici dell’invenzione di Gutenberg, è solo la Xilografia ad essere usata per ottenere le stampe. Questa impiega la tecnica detta “in rilievo” con l’utilizzo di tavole lignee. La prima testimonianza dell'Occidente di xilografia risale alla “Vergine di Bruxelles” del 1418. La prima produzione seriale fu impiegata per la stampa dei tessuti, delle carte da gioco di illustrazioni e di libri. Flessografia: La forma di stampa attuale che più corrisponde alla xilografia. Utilizza matrici a rilievo di gomma o plastica su una macchina da stampa a bobine e inchiostri liquidi a base di solventi. È usata principalmente per prodotti di packaging e per la produzione di alcuni giornali. Tipografia: (impronta / scrivere) l'insieme dei processi di composizione e stampa effettuati mediante l'uso di matrici in rilievo composte di caratteri mobili o di cliché inchiostrati. Per estensione, il termine indica anche l'officina in cui tale attività viene esplicata, e l'attività artigianale o industriale connessa. La tipografia, la cui origine risale all'invenzione dei caratteri tipografici mobili, avvenuta nel 1450, è rimasta per ben 500 anni l'unico metodo di stampa in grado di consentire grandi tirature. Si tratta di una matrice in rilievo che, dopo essere stata bagnata di inchiostro, viene sottoposta mediante pressione a contatto con il supporto cartaceo depositando l'inchiostro su di esso. Semplificando molto si può dire che la tecnica tipografica è equivalente alla metodologia di apposizione dei timbri a mano, dove la matrice in rilievo è il timbro stesso che, bagnato nel tampone, deposita sulla carta l'impronta 🖨🖨⤷ “LA STAMPA IN INCAVO” Calcografia (incisione sul rame) Secondo Vasari, è nata a Firenze nel 1450 ad opera dell'orafo Maso Finiguerra. Nella calcografia l’incisione è praticata su una lastra di metallo e l’inchiostro si deposita negli incavi, cioè nelle parti incise e non sulle parti a rilievo come nella Xilografia. Rotocalcografia: Il corrispettivo moderno e industriale della calcografia. Adatta per tirature altissime come i giornali, riviste ma materiale pubblicitario a bassa qualità e basso costo, per esempio i volantini dei supermercati. ⤷ “LA STAMPA IN PIANO” Litografia (stampa su pietra) 1. Metodo in piano La litografia – attualmente il procedimento di stampa più importante e versatile – fu inventata alla fine del 1796 a Monaco dal tedesco Aloys Senefelder, nel corso di esperimenti. Egli scoprì che, se si eseguiva un disegno su una lastra di pietra calcarea con una matita grassa e poi si applicava un inchiostro grasso o oleoso alla pietra bagnata, le parti disegnate attiravano e trattenevano l'inchiostro, mentre le altre zone della lastra lo respingevano. Serigrafia (stampa sulla seta) E’ una tecnica di stampa in piano artistica di immagini e grafiche su qualsiasi supporto o superficie mediante l'uso di un tessuto (tessuto di stampa), facendo depositare dell'inchiostro su un supporto attraverso le aree libere del tessuto. 🖨🖨⤷ “LA STAMPA INDUSTRIALE” Offset (stampa litografica indiretta) La stampa offset è un tipo di stampa litografica, infatti si basa sul principio che l'acqua e l'olio (sostanze grasse) non si mescolano (repulsione). È un procedimento di stampa indiretto, trattato chimicamente in modo che l'immagine accetti l'inchiostro e respinga l'acqua. L’immagine viene prima trasfere dalla forma di stampa su un cilindro di caucciù e da questo alla carta. La stampa offset è universalmente riconosciuta come un sistema di stampa di alta qualità ed estremamente versatile e adatta a molti tipi di prodotti grafici. Nella litografia tradizionale, si usano lastre di stampa separate, una per ciascuno dei quattro colori di base oppure una per ciascun Pantone. Le macchine da stampa più grandi possono lavorare con almeno sei colori e consentono anche l'uso delle vernici. Questo processo di stampa permette la tiratura di alti numeri di copie con la possibilità di stampare in separazione 4 e più inchiostri trasparenti: Quadricromia: CMYK vanno stampati nella loro pienezza o in percentuale, grazie alla retinatura. Inchiostri speciali: Pantoni Formula mega black: 60C, 40M, 40Y, 100K Si usa per le immagini Vantaggi della stampa offset: Immagini e stampa ad alta risoluzione Ampia varietà di supporti (carta, tessuto, plastica, legno, metallo, pelle e vetro) Il costo per unità di stampa diminuisce con l'aumentare della tiratura. Qualità, convenzione È rifiniture come la rilegatura sono ben controllabili in lavori ad alta tiratura. La Moderna stampa offset offre la tecnologia computer-to-plate in cui la lastra viene incisa controllata dal computer. Questo aumenta la convenzione e la qualità del lavoro. “LA STAMPA DIGITALE” È nata nei primi anni 90 e introdusse la possibilità di produrre una stampa da un file. Infatti, non utilizza lastre ed è controllata dal computer. Le stampe digitali riproducono documenti attraverso un processo di tecnologia elettrofotografica su toner, presente nelle stampanti laser da ufficio. Durante la stampa, il toner non viene assorbito dalla carta come l'inchiostro tradizionale, ma forma uno strato sottile sulla sua superficie. Questo dovuto al mancato assorbimento della luce da parte della carta, che invece avviene nei metodi di stampa tradizionali. È utilizzata per tirature inferiori a 1000 copie. Uno dei suoi vantaggi è quello di limitare il tasso di errori e anche quello di essere veloce, perché elimina i tempi di preparazione di pulizia della macchina per ogni lavoro. Banding: serie di bande più scure o più chiare che percorrono un'aria stampata a colore pieno. Stampa gang-run: stampa di lavori diversi su un unico foglio. Stampe digitali: le immagini sono trasferite automaticamente dal file digitale alla carta senza la creazione di lastre. Chiusura del retino: un punto stampato che diventa più grande del dovuto con l'effetto di far scudi delle immagini, le mezze tinte e le trame. Varia con i diversi tipi di carta. Crocini di registro: piccoli segni agli angoli dei fogli usati per il corretto allineamento delle lastre e come riferimento per il taglio che verrà fatto al lavoro finito. Strisce controllo qualità: sono presenti all'esterno dell'impaginato per controllare la qualità dell'elaborazione, del trasferimento dell'inchiostro e del registro. Lentino: una particolare lente d'ingrandimento che viene usata per controllare separazione, trasparenza e resa del colore. OFFSET VS DIGITALE: PROVE DI STAMPA: offset: sono prodotte con stampanti digitali. digitale: prove di stampa precise perché nel campione si utilizzano lo stesso processo e la stessa carta su cui verrà stampato il prodotto finale. CARTA E FINITURA: offset: arrivano a 100 x 70 cm digitale: max 35,5 x 50 cm. COLORE: offset: più conveniente per stampe in monocromia e bicromia. Obbligatorio in caso si devono usare colori Pantone. digitale: stampanti d'ufficio a quattro colori (CMYK). Più conveniente per quadricromia. QUANTITÀ: offset: Ha costi più bassi per lavori ad alta tiratura. Queste, in genere, sono superiori a 1000 unità. digitale: Ha costi più bassi per lavori a bassa tiratura. Fasi della stampa: 1) Progettazione 2) Prestampa 3) Stampa 4) Allestimento BAUHAUS: è stata la scuola d'arte design più nota ed influente del 900. È stata fondata a Weimar nel 1919 da Walter Gropius (architetto) e fu incentrata sul nuovo metodo che superasse le distinzioni tra arte, scultura, artigianato e industria. Ha avuto un approccio formalista al disegno dei caratteri, in quanto pensava la forma delle lettere ma non approfondiva la relazione di queste con le righe, con la pagina, con i margini e con la produzione reale di libri e riviste. Si limitavano, però, a trattare la lettera come un bell'oggetto. Per loro era importante semplificare le forme e ridurle a pochi elementi in combinazione tra loro (cerchi, archi di cerchio, rette) a cui si aggiungeva qualche correzione ottica per eludere l'eccessiva rigidità. Era molto importante il tema della semplificazione e il Bauhaus Si propose anche di abolire le lettere maiuscole, in quanto fossero caricate di forte ideologia. La grande ambizione del Bauhaus, arrogante e ingenua allo stesso tempo, è quella di non avere uno stile e di porsi come il metro assoluto e imperfettibile della forma. Questa era la legittima reazione all'eclettismo ottocentesco, fatta di mobili con mille stili (medievale, rinascimentale, barocchetto). Ed è chiaro che anche il desiderio di purezza produce uno stile: quello del Bauhaus. La scuola venne chiusa nel 1933. Per alcuni anni al Bauhaus vi insegnò Johannes Itten (il cerchio cromatico) ★━━━━━━━━💻💻━━━━━━━━★ WEB Diagramma di flusso: rappresentazione grafica utilizzata per visualizzare la portata globale del sito. Definisce gli elementi che compongono la struttura di navigazione, nonché il flusso di traffico attraverso il web come le linee che collegano le caselle. Si usano per documentare la struttura prevista per il sito web ed è probabile che devono subire molte revisioni prima di iniziare il progetto. si possono aggiungere o rimuovere pagine e si possono combinare diversi argomenti nella stessa pagina, secondo logica. Wireframe: bozza della struttura del layout delle pagine principali di un sito. È il primo passo nella fase di progettazione e definisce l'aspetto del layout di una pagina. Si parte da una serie di schermi abbozzati tracciando delle linee, come in una planimetria di architettura. È importante concentrarsi sull'inserimento di tutti gli elementi richiesti e sui rapporti di proporzione all'interno della composizione generale. Senza occuparsi, però, delle specifiche scelte visive. HTML (hypertext markup language) linguaggio che permette di costruire pagine web. Può essere paragonato alla struttura architettonica di un palazzo, che ne definisce le fondamenta, il posizionamento delle mura e così via. CMS (Content management systems): è uno strumento software, installato su un server web, il cui compito è facilitare la gestione dei contenuti di siti web. Gestisce la struttura di un sito web dinamico, nonché un sistema di gestione dei contenuti. In caso sia presente, dovrà essere aggiunto un codice aggiuntivo PHP (Hypertext Prepocessor) o ASP (Active Server Pages) nella struttura HTML. È utilizzato nei BLOG, nei siti di notizie e consultazione e nei siti E-commerce. Sono installati nell'account hosting dei clienti e la maggior parte di essi contengono l'installazione automatica dei principali sistemi. I file CMS presentano spesso aggiornamenti e patch di sicurezza. Aree widget: spazi all'interno di un tema CMS in cui è possibile inserire plugin e widget nel layout. Plug-in: termine di WordPress per indicare un elemento che migliora o aggiunge una funzionalità alla struttura base del CMS. I plugin sono chiamati anche i widget o moduli Dashboard: l'area amministrativa di un CMS. TAG CLOUD: elemento di navigazione in cui è possibile selezionare le parole chiave per perfezionare i criteri di ricerca. I CONTENT MANAGEMENT SYSTEMS (CMS) PIÙ DIFFUSI: WordPress: un CMS Open source è conosciuto perché è facile da utilizzare. Si usa per siti web di piccole e medie dimensioni. WordPress.org: l'applicazione Open source che viene installata sul proprio server. Si accesso a temi personalizzati e plugin. È importante l'aggiornamento. WordPress.com: È un'attività commerciale. Nella versione di base è gratuito, ma molte opzioni sono disponibili a pagamento. Joomla: ideale per siti di media grandezza e non troppo complessi con estensioni gratuite e in commercio. Drupal: usato per siti più complessi, in cui è possibile aggiungere materiale avanzato tramite l'installazione di moduli. È anche più difficili da apprendere e molti web designer lavorano sui progetti in team con uno sviluppatore CSS (Cascading style sheets) il codice che controlla l'aspetto visivo degli elementi del sito web, come il colore delle pareti, la disposizione degli arredi e gli elementi decorativi. Coder: il nome in cui vengono chiamati gli sviluppatori che realizzano pagine web utilizzando combinazione di HTML e CSS. Adobe Dreamweaver: è un programma per la realizzazione di siti web. Supporta HTML e CSS migliore per la creazione di pagine web. Adobe Flash: è un programma a sequenza temporale sviluppato per l'animazione di contenuti vettoriali. È supportato da un potente linguaggio di programmazione chiamato ActionScript. L'interfaccia flash si focalizza sulla creazione di contenuti su una timeline. Lo stage è l'area del documento. SSL (Secure sockets layer) protocollo che garantisce la sicurezza nella comunicazione su internet. UI (User Interface / interfaccia utente) dove ha luogo l'interazione tra uomo e computer. Errore 404: pagina web visualizzata in seguito a un link non funzionante. In genere comparirà quella di default dell'host. Host: Brochure: è il tipo più semplice di progetto web, all'insegna di una comunicazione molto diretta. A livello tecnico si fa riferimento a contenuti statistici, HTML e CSS. Cliccando sull'immagine di una brochure on-line, si viene trasferiti su una pagina che elenca i dettagli del prodotto. Portfolio: presenta molte caratteristiche comuni alla brochure, ma è più mirato alla presentazione di esempi visivi. Cliccando sull'immagine di un portfolio si ottiene una visualizzazione più dettagliata sulla stessa schermata Tassonomia: sistema di classificazione per etichettare gli elementi di un sito web. È meglio usare parole chiave descrittive, come ad esempio "contatti" o "chi siamo". Non bisogna essere dispersivi e bisogna limitare i periodi lunghi mantenendo il testo breve. Design responsivo: permette di modificare gli elementi di un layout in risposta al dispositivo su cui il sito viene visualizzato. Desktop: larghezza 1600 pixel Laptop: larghezza 1024 pixel Tablet: larghezza 768 pixel Smartphone: larghezza 320 pixel. Per i siti, è meglio utilizzare un carattere sans serif come Helvetica. Diagramma di flusso: strumento organizzativo visuale usato per pianificare la struttura di un sito. Wireframe: la griglia di base di una pagina web in cui sono posizionati gli elementi di un progetto. È uno schema abbozzato della struttura di layout della pagina. Non si concentra molto su elementi estetici, come i caratteri o la scelta dei colori, ma piuttosto al layout del sito. Molti web designer usano il Grid System 960: un approccio semplificato allo sviluppo del web con una larghezza di 960 pixel che può essere suddivisa in colonne della stessa grandezza (8, 12, o 16 colonne) Si utilizza, invece, un Wireframe ad alta definizione per inserire i dati aggiuntivi (testo effettivo, caratteri, lunghezza righe e interlinea) Il layout del sito web può essere: A larghezza fissa (posizionato al centro della finestra del browser) Liquido (tutta pagina) Flottante (sfondo visibile a 3 lati, destra, sinistra e basso) Styleboard: tavole che presentano le varie opzioni stilistiche da far esaminare al cliente LA STRUTTURA DI UNA PAGINA WEB. Titolo della pagina: appare nella parte superiore della finestra o nella scheda del browser. Va dai 16 ai 18 pt. Favicon: piccolo marchio grafico che appare a sinistra dell'indirizzo web. Header: la sezione superiore di una pagina web che può contenere funzioni come login e logout o l'accesso al carrello degli acquisti nei siti di commercio. Menu di navigazione: si trova in orizzontale lungo la parte dello schermo sotto later oppure in verticale a sinistra. Menu a tendina/a scomparsa: all'inizio mostra una serie di pagine secondarie associate al link di navigazione principale e a partire da queste opzioni, vengono visualizzati collegamenti terziari, che fuoriescono a destra del menu a tendina. Sono chiamati anche DROP DOWN MENÙ e FLYOUT MENÙ Tooltip: messaggio che appare quando un utente si sofferma col puntatore del mouse sul link. Navigazione breadcrumb: si trova di solito sotto l'header e ricorre in tutto il sito. Serve per comunicare in ogni momento la posizione del visitatore all'interno della struttura. Immagini a scorrimento: slideshow di immagini. Body: area del contenuto principale che presenta contenuti e sottocontenuti specifici. In genere una struttura verticale che va dalle 2 alle 4 colonne. Elementi di richiamo: (strilli, avvisi speciali e pulsanti call to action) sono posizionati nell'area body visualizzata all'apertura della pagina. Below the fold: il contenuto che appare fuori schermata, in basso, quando si scorre con il cursore. Collegamenti InLine: collegamenti ipertestuali disseminati nel contenuto principale per facilitare il collegamento trasversale tra le pagine del sito in base alla pertinenza dell'argomento. Archor link/ Jump link / link di inizio pagina: elementi della navigazione che, se cliccati, indirizzano il visitatore in un'area specifica della pagina web. sono usati su pagine che presentano molto contenuto di testo, come quelle delle FAQ Footer: la sezione inferiore di una pagina web il cui contenuto è presentato in tutto il tutto il sito. possono esserci indirizzo recapiti, copyright, crediti e pubblicità. Alcuni web designer: Jakob Nielsen Nelson Balaban (bronchite Desfiacoco) RODI (ritorno sull'investimento / indice di redditività sul capitale investito) si ottiene facendo il rapporto fra il risultato operativo e il totale del capitale investito operativo netto. IA: architettura dell'informatica UX: user experience. Call-to-action: L'invito all'azione è un termine di marketing per qualsiasi progetto per sollecitare una risposta immediata o incoraggiare una vendita immediata. Dimensione del paragrafo digitale: 11-13 punti Dimensione del titolo: 16-18 pt Pop-up: elementi di navigazione che aprono una nuova finestra del browser. APPLICAZIONI: Applicazioni native: software sviluppati per uno specifico sistema operativo (Mac, Android, Windows, Mobile) Applicazioni web: le pagine web e utilizzano un framework JavaScript come jQuery Mobile Applicazioni web offline: applicazioni web che non richiedono una connessione internet e funzionano localmente, in quanto tutti i file web sono inclusi nel download dell'app INTERFACCIA GUI: La Graphical User Interface (GUI) è l'interfaccia grafica con cui gli utenti interagiscono con computer e programmi informatici. Si tratta quindi di una rappresentazione visiva che include elementi come icone, cursori e pulsanti Icona dell'app: si deve fornire un formato PNG al programmatore che poi convertirà in file.ico Gli angoli arrotondati è l'effetto lucido viene realizzato in automatico dal dispositivo. Quanto riguarda Apple, negli App store sono richiesti cinque formati diversi da usare sullo schermo del dispositivo. Se è inclusa un'impostazione per il display retina è necessario fornire 10 icone. I display Retina sono una serie di schermi IPS e OLED commercializzati da Apple. Essi hanno una densità di pixel tale da rendere impercettibili i singoli pixel all'occhio umano, in quanto raddoppiano la risoluzione in pixel. Per questo motivo, per la realizzazione del materiale grafico il designer deve fornire due file Photoshop distinti: uno in formato standard e un altro per il display a retina. BANNER PUBBLICITARI: Annunci di testo: inserzioni con solo testo connesse a un server di annunci on-line come Google ads. Elemento grafico statico: immagini fissa in cui è incorporato il testo. Gli elementi grafici storici possono essere realizzati Illustrator, fireworks o Photoshop e saranno formati PNG, JPEG o GIF. GIF animate: creato con fireworks o Illustrator, utilizzando un numero limitato di animazioni. Banner in flash: permette all'utente di interagire con l'inserzione. Sono più armonioso e meno invadente di una gif animata, il tempo di animazione è limitato a 15 secondi con 24 frame al secondo. L'immagine deve essere fornita in formato SWF (ShockWave Flash) I banner pesano 40kb. Ad server: sistema per inserire contenuti pubblicitari dinamici in una pagina web. IAB (interactive advertsing bureau) organizzazione professionale che si occupa di definire gli standard per la pubblicità online. Rotazioni: numero di movimenti compiuti dalla gif animata, dal primo all'ultimo frame. Costo per M (CPM): gli inserzionisti pagano a seconda di quante volte il loro annuncio è stato visualizzato dal pubblico. È l'opzione meno costosa E quindi da più diffusa. COSTO PER CLIC: permette agli inserzionisti di pagare solo per i contatti mirati del visitatore che hanno cliccato sull'annuncio. Per i designer significa che ci sono meno banner da inserire nel layout.

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