Dispensa 2h PDF - Autorizzazioni Ambientali
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Dipartimento di Economia e Impresa
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This document provides an introduction to environmental impact assessment (VIA), outlining the rationale behind VIA, the procedure, and the objectives associated with environmental authorizations. The text highlights the importance of considering environmental factors in projects, discussing the historical context of VIA regulations, particularly in Italy, including legislative details, and the elements considered in a VIA assessment.
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LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI: VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE INTRODUZIONE ALLA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE La realizzazione o la modifica di alcune Non si parla solo di impianti e attività specifiche categorie di opere necessita produttive, ma anche di opere di di essere valuta...
LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI: VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE INTRODUZIONE ALLA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE La realizzazione o la modifica di alcune Non si parla solo di impianti e attività specifiche categorie di opere necessita produttive, ma anche di opere di di essere valutata al fine di verificarne carattere infrastrutturale come la COMPATIBILITA’ AMBIENTALE autostrade e aeroporti. Gli impianti e le attività produttive per Le opere di carattere infrastrutturale le quali la procedura di VIA ha avuto per le quali la procedura di VIA ha esito positivo, devono poi procedere avuto esito positivo non necessitano l’iter autorizzativo e ottenere i di ottenere permessi ambientali. La permessi ambientali ed urbanistici procedura di VIA permette di valutare necessari al loro esercizio. l’UTILITA’ dell’opera. 39 INTRODUZIONE ALLA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Perché si eseguono le valutazioni di impatto ambientale? LE VALUTAZIONI AMBIENTALI NASCONO DALL’ESIGENZA DI TROVARE UN COMPROMESSO TRA GLI IMPATTI E I BENEFICI DERIVANTI DALLA REALIZZAZIONE DI UN’OPERA, IN UN’OTTICA DI SOSTENIBILITA’ DEGLI INTERVENTI. BENEFICI IMPATTI 40 INTRODUZIONE ALLA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Prima dell’entrata in vigore della VIA, le valutazioni erano eseguite tenendo in considerazione unicamente i costi: ❑ Analisi costi - benefici: selezione di un progetto sulla base della stima monetaria di costi e degli introiti. ❑ Analisi costi - efficacia: selezione del progetto che a parità di costi massimizza i risultati ottenuti. ❑ Analisi costi - efficienza: selezione del progetto che a parità di efficacia minimizza i costi. Nella valutazione di un’opera, la criticità principale è quella di non poter valutare economicamente la sostenibilità ambientale in quanto attribuire un costo all’ambiente risulta impossibile, se non mediante valutazioni indirette che risultano spesso arbitrarie e riduttive. Per superare tale criticità è stata introdotti il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale. 41 INTRODUZIONE ALLA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE La Valutazione di Impatto Ambientale è una procedura tecnico- amministrativa che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare in via preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti indotti da un determinato progetto sull’ambiente, cioè sul complesso di fattori naturali, sociali, culturali ed economici che caratterizzano l’area circostante il sito in progetto. L’adozione della Valutazione di Impatto Ambientale quale strumento di valutazione assicura: ❑ che le considerazioni di carattere ambientale siano valutate sin dalle prime fasi del processo decisionale. ❑ valutazione sito-specifica, legata quindi alla compatibilità ambientale dell’opera con il sito nel quale si inserisce. 42 STORIA DELLA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Individuazione di una Introduzione in procedura di VIA speciale Europa della per progetti di interesse procedura di VIA nazionale LEGGE Direttiva 443/2001 Comunitaria «Legge 85/337/CEE obbiettivo» LEGGE 349 D. Lgs. 152/06 «Testo dell’8 Unico Ambientale» luglio 1986 Ad oggi il riferimento Recepimento in normativo vigente in Italia della Direttiva materia di VIA è parte II Europea del TUA 43 FINALITÀ DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Secondo quanto disciplinato alla Parte II del D. Lgs. 152/06, la valutazione ambientale dei progetti ha finalità di proteggere la salute umana, contribuire alla qualità della vita, provvedere al mantenimento delle specie e conservare la capacità di riproduzione degli ecosistemi in quanto risorse essenziali per la vita. Per perseguire tale scopo, è necessario individuare, descrivere e valutare gli IMPATTI AMBIENTALI di un progetto. Quali impatti vengono valutati? Su quali fattori vengono valutati? ❑ DIRETTI e INDIRETTI ❑ POPOLAZIONE E SALUTE UMANA ❑ A BREVE e A LUNGO TERMINE ❑ BIODIVERSITA’, HABITAT PROTETTI ❑ REVERSIBILI e IRREVERSIBILI ❑ SUOLO, ARIA, ACQUA, CLIMA ❑ POSITIVI o NEGATIVI ❑ BENI MATERIALI, PATRIMONIO ❑ CUMULATIVI CULTURALE e PAESAGGIO ❑ INTERAZIONE TRA I FATTORI SOPRA ELENCATI 44 VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE (VIA): QUALI OPERE? La VIA riguarda solo determinate categorie progettuali. Tali categorie sono elencate in specifici Allegati alla Parte II del D. Lgs. 152/06. ❑ Allegato I – bis: Opere, impianti e infrastrutture necessarie al raggiungimento degli obbiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), predisposto in attuazione del Regolamento UE 2018/1999; ❑ Allegato II: Progetti sottoporti a VIA di competenza statale; ❑ Allegato II – bis: Progetti sottoposti a verifica di assoggettabilità di competenza statale; ❑ Allegato III: Progetti sottoposti a VIA di competenza delle regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano; ❑ Allegato IV: Progetti sottoposti a verifica di assoggettabilità di competenza delle regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano. PROCEDURA DI PROCEDURA DI VIA PROCEDURA DI VIA VERIFICA DI NAZIONALE REGIONALE ASSOGGETTABILITA’ 45 VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE (VIA): QUALI OPERE? Esempio di Attività in Allegato II – Progetti di competenza statale La normativa fornisce indicazioni in merito alla tipologia di opere, alla taglia e al quantitativo di prodotti processati nelle diverse tipologie di impianto. 46 VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE (VIA): QUALI OPERE? Esempio di Attività in Allegato III – Progetti di competenza di Regioni e Province autonome 47 VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE (VIA): QUALI OPERE? Esempio di Attività in Allegato II BIS – Verifica di assoggettabilità di competenza statale 48 VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE (VIA): QUALI OPERE? Esempio di Attività in Allegato IV – Verifica di assoggettabilità di competenza regionale e provinciale 49 VIA: PROCEDURE 50 LO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA) Lo Studio di Impatto ambientale è il documento tecnico redatto dal proponente, in cui è presentata una descrizione approfondita e completa delle caratteristiche del progetto e delle principali interazioni dell’opera con l’ambiente circostante, di cui deve essere fatto un quadro completo per quanto riguarda la situazione precedente la realizzazione dell’opera e una previsione della situazione successiva alla realizzazione. La precedente normativa in materia di VIA è stata sostituita dal D.lgs. 152/2006, tuttavia molti SIA vengono svolti e valutati seguendo ancora la strutturazione del DPCM 27 dicembre 1988 il quale stabilisce che il SIA deve contenere tre quadri distinti: QUADRO DI RIFERIMENTO QUADRO DI RIFERIMENTO QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PROGETTUALE AMBIENTALE Fornisce gli elementi Informa sui servizi forniti Analizza la qualità conoscitivi sulle relazioni tra dall’impianto con ambientale e degli impatti l’opera progettata e gli atti di schematizzazioni e descrizioni su di esso. pianificazione e di attività svolte e sviluppi futuri programmazione territoriale e Contiene il bilancio settoriale (es. piano regolatori, input/output per individuare i piani di dissesto idrogeologico, prelievi e le emissioni che piani di governo del territorio, hanno dirette relazioni con ecc.). l’ambiente circostante. 51 LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI: AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE IPPC/AIA: UNA RIVOLUZIONE NORMATIVA Le attività produttive Necessitano di permessi comportano il consumo di ambientali risorse naturali e provocano emissioni di inquinanti (AUTORIZZAZIONE e/o nell’ambiente CONCESSIONI) A partire dal 1996, le attività produttive maggiormente rilevanti in termini di consumi di risorse e di emissioni sono soggette a una particolare autorizzazione che in Italia viene chiamata AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE mentre in Europa è conosciuta come autorizzazione IPPC 53 IPPC/AIA: UNA RIVOLUZIONE NORMATIVA La Direttiva IPPC 96/61/CE La Direttiva IPPC 96/61/CE Logica settoriale: ogni aspetto ambientale è valutato introduce per la prima volta nella RIVOLUZIONE! normativa i concetti di APPROCCIO singolarmente e per ognuno è previsto uno specifico INTEGRATO ALLA PREVENZIONE E procedimento autorizzativo RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO e di MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI MA Approcci distinti nel controllo delle emissioni nell’aria, nell’acqua o nel suolo possono SCOPO: Raggiungimento di un elevato livello di favorire (o comunque non protezione dell’ambiente nel suo complesso consentono di individuare e tramite il rilascio di un’unica autorizzazione controllare efficientemente) il trasferimento dell’inquinamento «integrata>» (in Italia, si parla di Autorizzazione tra i vari settori ambientali Integrata Ambientale- AIA) 54 IL PROVVEDIMENTO DI AIA IN PILLOLE Che cosa è l’AIA? È una procedura tecnico-amministrativa che: Si applica a tutte le attività indicate Prevede il coinvolgimento di tutti i portatori di negli Allegati VIII e XII della Parte interesse (stakeholders) pubblici e privati, compresi i Seconda del D.lgs.152/2006 cittadini Prevede l’applicazione delle BAT, secondo quanto riportato nei documenti pubblicati Si basa sulla valutazione e la gestione degli dalla Commissione Europea per i diversi impatti derivanti dall’esercizio dell’attività settori industriali sul suolo, sulle acque superficiali, sulle acque sotterranee, sull’atmosfera, sulla salute umana, comprese quelli derivanti dalla gestione dei rifiuti, dell’energia e da Si pone i seguenti obiettivi: possibile eventi incidentali (Approccio Prevenzione e la riduzione integrato) integrate dell’inquinamento provenienti dalle attività di cui all’Allegato VIII e XII della Parte Prevede un piano di monitoraggio e controllo Seconda del D.lgs.152/2006 ambientale sito specifico, finalizzato a Conseguire un elevato livello di individuare tempestivamente possibili protezione dell’ambiente modifiche dello stato ambientale di riferimento 55 STRUTTURA DI UN PROVVEDIMENTO DI AIA Le informazioni tecniche sono riportate in un Allegato Tecnico, costituito dai seguenti capitoli: A. QUADRO AMMINISTRATIVO -TERRITORIALE Descrizione dell’attività B. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DELL’INSTALLAZIONE IPPC Valutazione degli impatti e C. QUADRO AMBIENTALE adozione delle BAT D. QUADRO INTEGRATO Prescrizioni impiantistiche e E. QUADRO PRESCRITTIVO gestionali F. PIANO DI MONITORAGGIO Autocontrolli del gestore 56 I SOGGETTI COINVOLTI NELL’AIA Chi fa cosa in ambito di AIA? L’Autorità Competente: MATTM per AIA di competenza statale, Regione/Provincia per CHI RILASCIA L’AIA Le categorie di attività indicate AIA di competenza regionale nell’Allegato VIII o XII della Parte Seconda del D.lgs.152/2006 smi CHI ESPRIME QUALI ATTIVITA’ PARERE SULLA DEVONO AVERE COMPATIBILITA’ L’AIA URBANISTICA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Il Comune in cui ricade l’attività CHI CONTROLLA CHI PREDISPONE IL RISPETTO IL PIANO DEI DELL’AIA CONTROLLI Le attività ispettive presso le installazioni AIA sono definite in un L’autorità competente, avvalendosi piano di ispezione ambientale, di ARPA, sulla base del piano di predisposto e aggiornato ispezione ambientale regionale periodicamente dalla Regione 57 APPROCCIO IPPC IN ITALIA: L’AIA Attuale riferimento normativo nazionale per l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) Tutti gli aspetti relativi all’AIA (definizioni, contenuti, procedure, sanzioni) sono disciplinati dalla Parte II del D.lgs. 152/2006 s.m.i. Art. 5 (titolo I): Definizioni (Installazione, AIA, Gestore, modifica sostanziale, BAT, …) Art. 6 c.13-16: Campo di applicazione Art.29 – bis: individuazione e utilizzo delle MTD Art. 29 – ter: domanda; Art. 29 – quater: procedura; Art. 29 – sexies: l’autorizzazione integrata ambientale; Art. 29 – octies: rinnovo e riesame; PRINCIPALI ALLEGATI Art. 29 – decies: rispetto delle condizioni; Allegato VIII – categorie di attività soggette ad AIA «regionale» Art. 29 – quattordecies: sanzioni Allegato IX – autorizzazioni sostituite dall’AIA Allegato X – elenco indicativo delle principali sostanze inquinanti: Allegato XI – criteri principi di precauzione e prevenzioni Allegato XII – categorie di attività soggette ad AIA «statale» Allegato XIIbis – criteri per la concessione di deroghe ai BAT-AEL 58 IPPC/AIA: UNA RIVOLUZIONE NORMATIVA Cosa significa «IPPC»? Approccio IPPC = Integrated Pollution Prevention and Control CONCETTO INTEGRATO CHIAVE L’AIA sostituisce le autorizzazioni settoriali, accorpandole in un unico provvedimento basato su una valutazione integrata degli impatti (aria, acqua, rifiuti, suolo, rumore). Le autorizzazioni settoriali sostituite dall’AIA sono: Autorizzazione Autorizzazione all’utilizzo dei Autorizzazione allo Autorizzazione Unica per gli fanghi derivanti Autorizzazione smaltimento di alle emissioni impianti di da processi di allo scarico apparecchi in atmosfera smaltimento e depurazione in contenenti PCB-PCT recupero di rifiuti agricoltura L’AIA non è solo una “somma” delle autorizzazioni ambientali che un’azienda deve possedere ma è qualcosa di più, è’ una autorizzazione integrata anche nel senso che nelle valutazioni tecniche necessarie per il suo rilascio sono considerate congiuntamente tutti i possibili impatti sull’ambiente in ogni fase di vita dell’impianto (non solo a regime, ma anche nei periodi transitori e in fase di dismissione), con l’obiettivo di una prestazione ambientale ottimale. 59 IPPC/AIA: UNA RIVOLUZIONE NORMATIVA Cosa significa «IPPC»? Approccio IPPC = Integrated Pollution Prevention and Control PREVENZIONE DELL’INQUINAMENTO CONTROLLO Evitare di produrre emissioni inquinanti DELL’INQUINAMENTO Abbattimento delle emissioni inquinanti Tali obiettivi devono essere prodotte e loro monitoraggio e valutazione raggiunti tramite l’applicazione delle Migliori Tecniche Disponibili (MTD) CONCETTO CHIAVE! Il rilascio dell’AIA è fondato sull’applicazione delle MTD 60 LE BEST AVAILABLE TECHNIQUES- BAT Le Migliori Tecniche Disponibili (MTD, o chiamate anche BAT- Best Available Techniques) rappresentano le tecniche impiantistiche, di controllo e di gestione che, tra quelle tecnicamente realizzabili nello specifico contesto ed economicamente sostenibili a livello di settore, garantiscono prestazioni ambientali ottimali in un'ottica integrata. BAT - BEST AVAILABLE TECHNIQUE BEST AVAILABLE TECHNIQUES Disponibili: le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in Migliori: le tecniche più condizioni economicamente e tecnicamente Tecniche: sia le tecniche efficaci per ottenere un idonee nell’ambito del relativo comparto impiegate sia le modalità di elevato livello di protezione industriale, prendendo in considerazione i progettazione, costruzione, dell’ambiente nel suo costi e i vantaggi, indipendentemente dal manutenzione, esercizio e complesso fatto che siano o meno applicate o prodotte in dismissione dell'impianto ambito nazionale, purché il gestore possa utilizzarle a condizioni ragionevoli 61 LE BEST AVAILABLE TECHNIQUES- BAT Le BAT sono descritte in documenti tecnici specifici per ognuno dei settori produttivi soggetti all’AIA (p.e. produzione di vetro, grandi impianti di combustione, trattamento rifiuti, industrie alimentari ecc..). Tali documenti di riferimento sulle BAT sono denominati BAT Reference documents (BRefs) e sono elaborati, riesaminati e, se necessario, aggiornate dalla Commissione Europea, la quale organizza e coordina lo scambio di informazioni tra gli Stati membri, le industrie interessate, le organizzazioni non governative che promuovono la protezione ambientale e la Commissione UE). I BREF descrivono le tecniche applicabili, i livelli attuali di emissione e di consumo di risorse e di energia, le tecniche considerate per determinare le BAT, le conclusioni sulle BAT ed eventuali tecnologie emergenti. 62 LE BEST AVAILABLE TECHNIQUES- BAT Con l'obiettivo di garantire la massima adozione delle BAT da parte delle attività AIA, è disponibile anche un ulteriore tipologia di documento di riferimento, cioè le «Conclusioni sulle BAT- BAT Conclusions». Tali documenti sono adottati mediante decisioni di esecuzione della Commissione Europea e, recependo quanto indicato nei relativi BREF, stabiliscono le conclusioni sulle BAT, la loro descrizione, le informazioni per valutarne l'applicabilità, i livelli di emissione associati (BAT-AEL), il monitoraggio associato, i livelli di consumo di risorse ed energia associati. BAT-AEL: Livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili, sono degli BREF e BATC sono degli STANDARD intervalli di livelli di emissione ottenuti in con cui è necessario confrontarsi condizioni di esercizio normali utilizzando per il rilascio dell’AIA una migliore tecnica disponibile o una combinazione di migliori tecniche disponibili, sono espressi come media in un determinato arco di tempo e nell’ambito di condizioni di riferimento specifiche. I Brefs e le BATC sono documenti pubblici, consultabili da chiunque al seguente indirizzo web: https://eippcb.jrc.ec.europa.eu/reference 63 LE BEST AVAILABLE TECHNIQUES- BAT Esempio n.1 di BATC e di relativa BAT-AEL 64 LE BEST AVAILABLE TECHNIQUES- BAT Esempio n.2 di BATC e di relativa BAT-AEL 65 CAMPO DI APPLICAZIONE Tipologie di attività assoggettate a AIA Le categorie di attività soggette ad AIA sono elencate nell’ Allegato VIII e Allegato XII alla Parte II del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii. Le attività sono riportate negli allegati in base a tipologia e soglia dimensionale di produzione annua (capacità produttiva). Categorie di impianti previste dall’Allegato VIII – di competenza 1 - Attività energetiche regionale/provinciale 2 - Produzione e trasformazione metalli 3 - Industria dei prodotti minerali 4 - Industria chimica 5 - Gestione dei rifiuti 6 - Altre attività (escluse le zootecniche) 6.6 - Attività zootecniche 66 CAMPO DI APPLICAZIONE Esempio di Attività in Allegato VIII– Impianto di smaltimento di rifiuti non pericolosi La capacità produttiva è un parametro fondamentale per stabilire se l’attività è soggetta ad AIA! 67 CAMPO DI APPLICAZIONE Tipologie di attività assoggettate a AIA Categorie di attività previste dall’Allegato XII – di competenza statale 1) Raffinerie di petrolio nonché impianti di gassificazione e di liquefazione di almeno 500 tonnellate (Mg) al giorno di carbone o di scisti bituminosi; 2) Centrali termiche ed altri impianti di combustione con potenza termica di almeno 300 MW; 3) Acciaierie integrate di prima fusione della ghisa e dell'acciaio; 4) Impianti chimici con capacità produttiva complessiva annua per classe di prodotto, espressa in milioni di chilogrammi, superiore alle soglie di seguito indicate: idrorcarburi semplici 200 t/g, materie plastiche di base 100 t/g, ecc… 68 CAMPO DI APPLICAZIONE Installazioni AIA in Regione Lombardia Fonte dati: Presentazione di Regione Lombardia «inquadramento normativo nazionale e regionale in materia di AIA» - 23 maggio 2017 69