Chirurgia Specialistica Spagnolo PDF
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This document provides information on various gynecological surgeries, including surgical procedures like hysterectomy and myomectomy, and diagnoses of women's health issues. It also discusses some definitions of medical terms and interventions, as well as some procedures and related health issues.
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APPARATO GENITALE Qualche immagine di anatomia, e dell utero STRUMENTI Pinza di ponsi Pinza ad anelli Isterometro Valve Speculum Kit per pap test Curette Pota aghi Forbici Sterometro Divaricatori Cucchiaio per raschiamento Vegar o dilatatori IVG interruzioni volontarie d...
APPARATO GENITALE Qualche immagine di anatomia, e dell utero STRUMENTI Pinza di ponsi Pinza ad anelli Isterometro Valve Speculum Kit per pap test Curette Pota aghi Forbici Sterometro Divaricatori Cucchiaio per raschiamento Vegar o dilatatori IVG interruzioni volontarie di gravidanza si fa sempre il cucchiaio Pinza Anatomica Pinza chirurgica ALCUNE DEFINIZIONI.. Telarca: fase dello sviluppo sessuale femminile in cul ai delinea la formazione delle mammelle e che di regola precede il menarca Menarca: prima mestruazione che segna l'inizio dell'attività ovariea e della vita riproduttiva della donna Dismenorrea: mestruazione dolorosa in assenza di una patologia pelvica identificabile Metroraggia: Sanguinamneto vaginale tra i regolari periodi mestruali Menoraggia: Sanguinamneto prolungato o eccessivo durante il periodo di regolare flusso mestruale Menometroraggia: metoraggia associata alla menoraggia Spotting: perdita ematiche intermeustrali di scarsa entità INTERVENTO CHIRURGICO INDICAZIONI AGLI INTERVENTI CHIRURGICI Emergenza: emoperitoneo da corpo luteo emorragico; Urgenza: cisti ovarica, metroraggia, emoraggia; Elettivo: prolasso, cisti ovarica benigna, fibromi; Facoltativo: sterilizzazione ovarica tubarica, lifting vulvovaginali. OVAIE+TUBE+UTERO che funzione hanno!!!! INTERVENTI CHIRURGICI GINECOLOGICI (istero=utero) Miomectomia Laparoisterectomia parziale Laparoisterctomia totale (UT) Laparoisterctomia totale + annessiectomia bilaterale (LIAB tolgono tutte le ovaie) + salpingectomia bilaterale Laparoisterectomia radicale e asportazione dei linfonodi pelvici e lombo aortica Annessectamia dx e/o sx Laparoscopia diagnostica: quando la signora ha un dolore e non riesce a rimanere gravida. Enucleazione cisti ovariche Salpingectomia dx/o sx: tolgo Salpingotomia dx/sx: tolgo un pezzetto Interventi correttivi della statica pelvica DALLA CHIRURGIA ADDOMINALE/LAPAROSCOPICA A QUELLA ROBOTICA Minore degenza ospedaliera Minor dolore post-operatorio Ridotto rischio di infezioni Minor sanguinamento Ridotta necessità di trasfusioni Più rapido ritorno a tutte le normali attività quotidiane Migliore risultato estetico Il grado di soddisfazione dei pazienti elevato INTERVENTI CHIRURGICI GINECOLOGICI PER VIA VAGINALE Colpoisterectomia totale Colpoisterectomia totole + annessectomia bilaterale Isterectomia totale laparoassistita Raschiamento diagnastico/terapeutico Isteroscopia diagnostico/terapeutica Ablaziane termica dell’endometro Diatermocoaugualzione Vulvectomia Conizzazione/leep Interventi correttivi di statica pelvica TVT (Tension free Vaginal Tape) TOT (Trans Obtutator Tape) Mini Sling ISTEROSCOPIA viene fatta senza anestesia COSA E’: procedura ambulatoriale, procedura endoscopica attuata tramite l'utilizzo di uno strumento simile ad un lungo telescopio, inserito attraverso la cervice per diagnosticare problemi all'utero immagine dell’utilizzo DIAGNOSI: può essere diagnostica (isteroscopio) o terapeutica (dentro l’isteroscopio introduco altri strumenti, come le forbicine che vanno a rompere il polipo). Viene introdotta l’acqua per vedere SCOPO: per vedere cosa c’è dentro l’utero oppure se ho dei polipi e riesco a toglierli *isterosapingografia: esame che si fa in radiologia _chi è più giovane sente meno male ESEMPI DIAGNOSI MEDICHE-INDICAZIONI CHIRURGICA Patologie benigne uterine (miomi) Patologie maligne apparato genitale Sanguinamenti dovuti a disfuntionl Dolore pelvico persistente (endometrios)) Diagnosi di infertilita Cisti ovariche OlU (Gravidanzo estra uterina) v Diagnostici (RCU-lateroscopia) Condilomi Asportazione ghiandoto ALTERAZIONI DELLA STATICA PELVICA CISTOCELE: erniazione della vescica nella mucosa vaginale, in caso di debolezza della parete anteriore della vagina RETTOCELE: erniazione della cavità rettale nella sottomucosa della vagina. resa possibile dalla debolezza della parete posteriore della vagina _PROLASSO UTERINO: discesa della cervice uterina e dell'utero nella vagina inferiore, resa possibile dalla diminuzione del tano pelvico Gravidanze plurime Età Familiarità Lassità Stipsi Segni e sintomi del PU: senso di pressione pelvica, urgenza, pollachiuria, dispareunia, dolori pelvici e dorsali a e o incontinenza urinaria. Trattamento del PU: 1) MEDICO -> pessario vaginale: presidio ginecologico usato per mantenere l’utero in posizione normale: Previene l’allontanamento dall’attività lavorativo Impedisce il peggioramento del prolasso È una soluzione permanente in pazienti inoperabili e/o in attesa dell’intervento chirurgico Alto grado di soddisfazione Efficace con basso rischio di complicazioni CONTRO-INDICAZIONI: Perdite ematiche Severe atrofia vaginale Pap test anormale Infezioni vaginali Assistiti che non accettano il presidio 2) CHIRURGICO-> isterectomia Indicazioni: cancro uterino, sanguinamento dovuti a disfunzioni uterine, endometriosi, neoplasie benigne, dolore pelvico persistente e prolasso uterino. FASI DELL’A.I. PERI-OPERATORIA Pre-operatoria: Inizia quando viene presa la decisione di eseguire un intervento chirurgico e termina quando la persona viene trasferita sul letto operatorio. ◦QUANDO: pre-ricovero, giorno prima dell’intervento, mattina dell’intervento Intra- operatoria: inizia quando la persona viene trasferita sul lettino operatorio e termina con l'ammissione alla sala risveglio. Viene messa la terapia antibiotica, catetere vescicale, ◦POTENZIALI COMPLICANZE : emorragie, lesioni vescicali, lesioni uretrali e lesioni intestinali. Postoperatoria: inizia con il ricovero della persona in sala risveglio e termina dopo una valutazione di controllo effettuata nella struttura sanitaria o a domicilio. ◦COSA FARE: ‣ preparazione adeguata dell’unità dell’assistito, ‣ Preparare i presidi necessari, ‣ Fornire un adeguato trasporto e trasbordo, ‣ Posizionare l’assistito con decubito ottimale. ◦POTRA’ AVERE: ‣ Accesso venoso ‣ Catetere vescicale ‣ Drenaggio ‣ Zaffo vaginale: si utilizza anche per le medicazioni degli ascessi venosi. Viene posizionata al termine dell’intervento. Si può utilizzare più di uno. In caso di emostasi. L’assistita chiederà di evacuare. ‣ Terapie prescritte ‣ Monitorati i parametri vitali ◦POTENZIALI COMPLICANZE: ‣ PRECOCI: Emorragia addominale/vaginale Trombosi venosa profonda Ritenzione urinaria Infezioni Ileo paralitico: dalla durata dell’intervento Ipovolemia/shock in caso di emorragia ‣ TARDIVE: Fistole Ematomi pelvici Difficoltà minzionale Recidive SI DICE: munipara Pluripara Emipara DIAGNOSI INFERMIERISTICA Diagnosi: ritenzione urinaria Outcome: efficace funzionalità del sistema urinario (10030884) capace di partecipare al piano cura (10031879] Intervento: valutare la ritenzione urinaria con un'ecografia (10030656] insegnare l'autocateterizzazione (10033135] Protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) Miglior recupero dopo un intervento chirurgico Obiettivo è di garantire, dopo l'intervento, un recupero ottimale ed un ritorno precoce e sicuro alle attività quotidiane Prevede la collaborazione attiva del paziente e, se possibile, dei suol familiari, si basa su alcuni accorgimenti che devono essere presi nella fase precedente ed in quella successiva all'intervento. DOMANDA ESAME: 2.37 Bartolinite: _segni e sintomi: dolore e bruciore ai genitali esterni Segni e sintomi di infiammazione _diagnosi: infezione e dolore acuto _interventi: Monitorare e controllare il dolore Educare sulligiene e sull'utilizzo di indumenti non Monitorare segni e sintomi di infezione _outcome: assenza di dolore e infezione CANCRO DELLA VULVA COSA E’: quarta neoplasia ginecologica più comune ???? L’età media asi dalla diagnosi di cancro è di 68 anni La maggior parte dei pazienti con cancro vulvare viene diagnosticata in una fase precoce; fu distribuzione dello stadio alla diagnosi è limitata al sito primario (59%), diffusione agli organi regionali e ai finfonodi (30%) e metastasi a distanza (6%). Il cancro vulvare è meno comune del cancro del corpo uterino. ETÀ MEDIA: alla diagnosi è compresa tra 65 e 74 anni, con un'età madia di 68 anni e con un risehio dello 0,3% net corso della vita di sviuppare un cancro vulvare. La donne bianche hanno il maggior numero di casi diagnosticati di cancro vulvare, seguite da donne non ispaniche, pol indiani d'America/nativi dellAlaska. Tra il 2011 e il 2015 la donne delle isole dell'Asia e del Pacifico hanno registrato il minor numero di nuovi casi. STADIAZIONE SPECIFICA: VIN quindi VUlvar Intraepithelial Neoplasia lesione squamosa della vulva caratterizzata da stipite cellulari, disordini della maturazione cellulare ed aumentata attività mitotica. A seconda dell’interessamento dell’epitelio: VIN1: atipie limitate al 1/3 inferiore VIN2: atipie fino al 1/3 medio VIN3: atipie che superano i 2/3 Le tesloni di VIN I e VIN Il non comportano problemi oncologici mentre Il VIN Ill carcinoma in situ é considerato nella patologia feoplastica L’associazione con Infezione HPV 6 frequente nelle forme in siti o inizialmente invasive. SCREENING: l’unico screening delle forme neoplastiche vulvari è l'attenta corretta osservazione della vulva e del perineo durante la normale routinaria visita ginecologica con un approfondimento bioptico su lesioni sospette. FATTORI DI RISCHIO precedente storia di cancro cervicale fumo di sigaretta lichen scleroso vulvare sindromi da immunodeficienza neoplasia intraspiteliale vulvare o cervicale ascendenza nordeuropea SINTOMI: prurito di lunga durata Bruciore Perdite maleodoranti e dolore Le lesioni cancerose crescono lentamente e sono sia visibili che accessibili DIAGNOSI: biopsia incisionale In assistite con multiple lesioni vulvari, tutte le lesioni dovrebbero essere biopticate separatamente STADIAZIONE: la classificazione FIGO del carcinoma e del carcinosarcoma del corpo uterino trattamento medico: escissione locale Vaporizzazione con raggio laser Applicazioni creme chemioterapiche Criochirurgia trattamento chirurgico: vulvectomia asportazione del linfonodi pelvici vulvectomia radicale radioterapia laserterapia chemioterapia _Complicanze post-operatoria: Sanguinamento Dolore Intorpidimento o tenerezza della vulva La ferita non si chiude correttamente Infezione Coaguli di sangue nelle gambe Oppressione o secchezza della vagina Incapacità di avere un orgasmo Gonfiore cronico delle gambe Reazione all'anestesia DIAGNOSI INFERMIERISTICA Alcune diagnosi infermieristiche alterata capacità di eseguire el’igiene intima rischio di infezione immagine corporea disturbata Outcome: immagine corporea positiva Capace di partecipare al piano di cura Miglioramento del sistema urinari Interventi: Fornire un sostegno psicologico Aiutare, assistere nelle pratiche igieniche (10030821] Promuovere l'autostima (10024455) Insegnare la cura dei drenaggi (10045448] LEIOMIOMI -FIBROMI -MIOMI UTERINI Neoplasie benigne costituite da una componente muscolare liscia e da una componente fibroso-connettivale Di una donna in età fertile con fibroma anche se di forma benigna può essere rischioso in caso di gravidanza. Miomectomia: intervento per togliere fibroma per via laparoscopica Problematiche legate alla menopausa fisiologica e chirurgica CLIMATERIO: periodo che precede la menopausa Dal greco кцар "gradino», complesso delle modificazioni organiche e psichiche che si manifestano nel periodo di transizione, da prima della menopausa fino alla completa cessazione del ciclo mestruale MENOPAUSA: Cessazione fisiologica del periodo mestruale, associata alla progressiva diminuzione dell'attivia ovarica, durante la quale la capacità riproduttiva si riduce. Per almeno 12 mesi. Chirurgica: quanto tolgo le ovaie Fisiologica: Chi è stata ammalata al seno durante la terapia, può andare in meno pausa chimica. Il referto dell’esame istologico è ormone-sensibile. Faranno intervento chirurgico, radio terapia e terapia ormonale. La terapia va ad inspessire l’endometrio, categoricamente la donna non ha problemi. I farmaci bloccano il ciclo ovarico, (taloxifene). Sintomi: sbalzi d’umore Vampate perdita di calcio/osteoporosi Aumento di rischio aterpsceòroso Ridotta protezione dle cuore e die vasi Perdita di collagene Atrofia delle gonadi Secchezza genitale Dispareunia Diradamento die peli pubici Trofismo vulvo genitale Attività fisica: Miglioramento della funzionalità cardiaca e vascolare Diminuzione dei livelli ematici dei trigliceridi e del colesterolo totale ma soprattutto incrementa il colesterolo HDL Diminuzione della pressione arteriosa Controllo del peso corporeo Prevenzione del rischio di osteoporosi Benessere non solo corporeo ma anche mentale Alimentazione: ridurre il consumo di grassi Aumentare il consumo di alimenti ricchi di calcio DIAGNOSI INFERMIERISTICA incontinenza urinaria da sforzo: patologie spontanea del sesso femminile, possibile nella nullipara, ma più frequentemente della donna pluripara, accompagnato o meno da prolasso genitale. IL PAVIMENTO PELVICO: il legamento si spezza, mantiene tutti gli organi. Si va più facilmente incontro a INCONTINENZA URINARIA DA SFORZO. Fattori di rischio Gravidanza - parto vaginale Menopausa Perdita di forza dei muscoli pelvici Diabete mellito Obesità patologica Farmaci, oppiacei, ipnotici, sedativi... ESAMI: TEST DEL PANNOLINO O PAD TEST-> oggettivare l’entità delle fughe urinarie e di valutare l’efficacia del trattamento STRESS TEST -> posizione ginecologica, si chiede di spingere e tossire per evidenziare la motilità della vescica e dell’uretra e se è presente incontinenza da sforzo. UROFLUSSOMETRIA È la rappresentazione grafica dell'atto minzionale su due coordinate cartesiane (tempo-volume) È il test urodinamico più comunemente eseguito e più facilmente ripetibile in quanto non invasivo Q-TIP TEST: viene fatto solo in centri specializzati Consiste nell'inserire una sonda rigida nell'uretra e misurare con un goniometro l'angolo compreso tra l'asse uretrale e la linea verticale a tale asse Misura l'entità clinica della mobilità uretrale sotto sforzo nelle assistite affette da Incontinenza urinaria da sforzo la rappresentazione grafica dell'atto minzionale su due coordinate cartesiane (tempo-volume) BIOFEEDBACK Consiste nell'impiego di strumenti capaci di registrare una contrazione un rilassamento muscolare che potrebbero non essere percepiti dalla donna Il segnale viene quindi trasformato in segnale visivo, permettendo alla paziente di verificare le contrazioni o il rilassamento e di imparare a compierli in modo corretto A LIVELLO INFERMIERISTICO L’infermiere—educatore sanitario inviterà l’assistita a: Assumere diuretici preferenzialmente durante le ore del mattino Urinare con regolarità: programmare delle minzioni ◦Minzione programmata ◦Minzione sollecitata ◦Revisione delle abitudini ◦Rieducazione della vescica o ginnastica vescicale Evitare la stipsi Evitare l'aumento del peso corporeo Smettere di fumare (i fumatori hanno spesso la tosse... la tosse aumenta l'incontinenza urinaria) Eseguire giornalmente gli esercizi favorenti il rafforzamento della muscolatura pelvica Stimolazione tibiale percutanea: ◦Procedura indolore che si svolge in prestazioni ambulatoriale ◦Inserimento nella caviglia e vicino al nervo tibiale di un elettrodo con ago sottile ◦Qui l’ago trasmette degli impulsi elettrici, provenienti da uno stimolatore portatile ai nervi dei midollo spinale che controllano la funzione del pavimento pelvico. STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANS VAGINALE O TRANSRETTALE Soltemente unate per li rattomento dulineontinents utirare e apesso associata con gli asercial delle muscolatura palvica La stimolazione elettrica ad alta frequenza è indicata nell’incontinanza urinarie da sforzo mentre quella a bassa frequenza è utile per risolvere l’incontinenza urinaria d’urgenza. NEUROMODULAZIONE: La neuromodulazione per via transvaginale o transettale dei nervi del pavimento pelvico ha lo scopo sia di inibire l'iperattività detrusoriale e degli stimoli vescicali che di rinforzare i muscoli ipotonici dello sfintere ESERCIZI DI KEGEL: Quando? Come si individuano? Rafforzare e mantenere il tono delle muscolatura pubococcigea, che sostiene gli organi pelvici Ridurre o prevenire l'incontinenza da stress e il prolasso uterino o della parete vaginale Aumentare la sensibilità durante i rapporti sessuali accelerare il processo di guarigione post-intervento Devono essere eseguiti a vescica vuota Consistono nel contrarre e rilassare per circa 10 secondi, secondo determinate modalità e sequenze, i muscoli pubococcigei ESERCIZI DI RITENZIONE DEL CONO VAGINALE (1985, Stanislov Plevnik) ◦Pesi, simili a tamponi vaginali, uguali tra loro per forma e grandezza, ma di peso crescente ◦Inseriti e posizionati, singolarmente in vagina, la sensazione di "perdere il cono stesso" dalla vagina provoca un forte feedback sensoriale e un'immediata contrazione dei muscoli del pavimento pelvico per cercare di trattenerlo, che vengono in tal modo rafforzati VAGICOMBI: bassa frequenza e ? Usato dalle ostetriche. ALCUNE DIAGNOSI INFERMIERISTICHE Diagnosi Incontinenza urinaria da sforzo (10026797) Incontinenza urinaria da urgenza (10026811] Rischio di Isolamento sociale (10047213) Rischio di infezione urinaria jj TUMORE ENDOMETRIALE ENDOMETRIO: Nel 2020, sono stati stimati 8.300 nuovi casi [poco meno del 5% di tutti I tumori femminili, è la terza neoplasia più frequente nelle donne nella fascia di età 50-69 anni). Le stime per il 2021 non sono disponibilità Mortalità: Nel 2021 sono stimati 3.100 decessi Sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi: 79% Probabilità di vivere ulteriori 4 anni condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi: 86% Prevalenza: Sono 122.600 le donne che vivono in italia dopo una diagnosi di tumore del corpo dell'utero Fattori di rischio _FORME ENDOMETRIOIDI LEGATE ALL'IPERESTROGENISMO (TIPO 1) nulliparita, menopausa tardiva, abasita, diabatia, ipertensione e terapia ormanalo sottitutiva a base di estrogeni non adeguatamente contrabilanciata dal progestinico, recedente storia di cancro cervicale _FORME ESTROGENO-INDIPENDENTI (TIPO 2) pregressa radioterapia pelvica o pregresso uso del tamoxifene TUMORE OVARICO- Ovaio Incidenza: Nel 2020, sono state stimate circa 5.200 nuove diagnosi. Le stime per il 2021 non sono disponibili Mortalità: Nel 2021, sono stimati 3.200 decessi Sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi: 43% Probabilità di vivere ulteriori 4 anni condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi: 55% Prevalenza: Sono 49.800 le donne viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore dell'ovaio Ancora oggi uno dei "big killers" tra le neoplasie ginecologiche (30%) ed occupa il decimo posto tra tutti i tumori femminili (3%) L'elevata mortalità è attribuibile a molti fattori tra cui: sintomatologia aspecifica e tardiva assenza di strategie di screening validate che consentano di effettuare una diagnosi precoce (eccetto per le donne con alterazioni dei geni BRCA1 e BRCA2) Fattori di rischio: Fattori endocrini (nulliparità, infertilità, prima gravidanza a ›35 anni) legati alla stimolazione ovarica Fattori familiari Fattori genetici (presenza di un'alterazione di uno tra i due genl BRCA 1 e BRCA2 che predispongono ad un rischio incrementato di sviluppo di tumori ovarici, mammari ed altre neoplasie) CANCRO CERVICE UTERINA COSA E’: Tumore della sfera genitale femminile che colpisce la parte più esterna dell'utero, detta anche collo o portia Quinto tumore più comune a livello mondiale, con un tasso di incidenza standardizzato per eta pari a 13,3 per 100.000 donne In Italia sono stimati nel 2020 circa 2.400 nuovi casi, pari all'1,3% di tutti i tumori incidenti nelle donne FASCIA DI ETÀ: È più frequente nella fascia giovanile (4% dei casi) e rappresenta il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età. COSA SUCCEDE: Il tumore è causato da un’infezione da papillomavirus umano (HPV) che si trasmette per via sessuale ed è molto frequente soprattutto nelle persone giovani La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente; quando l'infezione persiste nel tempo si formano lesioni nel collo dell'utero, che possono evolvere in cancro https://www.salute.gov.i/imgs/C_17_notizie_5681_0_tie.pdil Fattori di rischio da cercare: attività sessuale Infezione da hiv SCREENING DEL CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA: Educazione sessuale Utilizzo del preservativo ma non basta Vaccino HPV -> TEST DI PAPanicolau o pap test Esiti: CONDILOMI: sono lesioni neoplastiche di tipo benigno, dette anche verruche genitali, ovvero escrescenze o protuberanze visibili su cute e mucose contratte attraverso il contatto sessuale e causate dal Papillomavirus (HPV). I condilomi si manifestano sui genitali e/o intorno all'ano, dove compaiono escrescenze a superficie irregolare, isolate o raggruppate, di colore rosa o bruno e di dimensioni variabili. Condilomi piani Condilomi accuminati INFEZIONE DA HPV: è la più comune malattia sessualmente trasmissibile tra le persone giovani in entrambi i sessi. spesso asintomatica L'international Agency for Research on Cancer (IARC) nel 1995 ha inserito l'HPV tra gli agenti cancerogeni per l'uomo (cervice uterina - pene - vulva - vagina - ano e distretto testa-collo, in modo particolare orofaringe). MANCA UNA PARTE Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV 2017-2019) In tutte le Regioni italiane nel 2008 è partita la campagna di vaccinazione gratuita per le ragazze nel 12° anno di vita (cioè che hanno già compiuto il anni). In molte Regioni la vaccinazione ha coinvolto anche ragazze di altre fasce d'età Dal 2017 la vaccinazione anti-HPV è raccomandata e gratuita anche nei maschi nel dodicesimo anno di vita Esistono oltre 100 tipi di HPV ognuno dei quall identificato con un numero HPV 6 e Il solitamente causano la formazione di condilomi (piccole verruche) sulla vulva; sono associati ad un basso rischio di cancro cervicale I ceppi 16, 18, 31, 33, 45 possono non causare la formazione di condilomi. Vengono però associati ad un rischio maggiore di cancro cervicale La metà dei tumori cervicali sono causati dall'HPV 16 e 18. VARI TIPI DI VACCINO Vaccino bivalente: protegge dagli HPV 16 e 18 Vaccino quadrivalente: protegge dagli HPV 6, 11, 16 e 18 Vaccino anti-HPV 9: protegge dagli HPV 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58 TEST DI PAPANICOLAOU (PAP TEST) Esame consistente nella raccolta di cellule presenti sulla superficie del collo dell'utero A partire dai 25 anni, è indispensabile per ogni donna effettuare lo screening cervicale ogni 3 anni fino ai 64 anni ESITI DEL PAP TEST: Classificazione internazionale Bethesda CELLULE SQUAMOSE: Rivestono il collo dell'utero e sono chiamate così perché nella parte più superficiale sona appiattite e disposte. L’una sull'altra come le squame del pesci CELLULE GHIANDOLARI: Rivestono la parte più interna dellutero (i canale cervicale e il corpo dell'utero) ANORMALITÀ ◦ASCUS (Anomalie Squamose di incerto Significato) ◦AGUS Anomalie Ghiandolari di Incarto Significato) ◦Richiedono solo un ulteriore controllo (HPV-TEST) Lesione squamosa intraspiteale di basso grado (LSIl): equivalente a neoplasia cervicale intraspiteliale (CIN di l° grodo) ed a cambiamenti da lievi a moderati relativi ad un infezione da HPV Lesione squamosa intraspiteliaia di gracio elevato (HSIL): equivalente a displasia maderata a grave, carcinoma in situ i(CIS), CIN di 2ª grado a CIN di 3ª grado IN SINTESI risultato negativo NO interventominoremaggiore HPV TEST Test di screening che si basa sulla ricerca dell'infezione dell'HPV ad alto rischio Ha una sensibilità maggiore rispetto al Pap test, ossia è più efficace nel predire la possibilità di sviluppo di lesioni che potrebbero evolversi in tumori, ma meno specifico, identifica anche infezioni che potrebbero regredire spontaneamente Si può effettuare su campioni autoprelevati in fase liquida Sopra i 30 anni è più costo-efficace Viene effettuato ogni 5 anni. COLPOSCOPIA: quando effettuare la colposcopia. Dopo che si fa l’HPV test. posizione ginecologica Il ginecologo con lo speculum prende un batuffolo di acido acetico (liquido trasparente). Si fa in rianimazione e negli ambulatori: prende l’ugol (sostanza nera) Test di shiller. Diventa tutto nero. SE ci sono zone tumorali rimangono chiare. E’ una sostanza velenosa. Quando torna a casa avrà delle perdite nere. SCREENING DEL CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA-> Interventi chirurgici ginecologici ambulatoriali: LEEP Loop Electrorsgical EXcisio Procedure. In anestesia generale ma non intubata, solo sedata. Dura pochi minuti. Interventi “”: TVT o TOT (Bandelette) DAL PROGRAMMA: Approfondimento sull'esecuzione dell’autocateterismo vescicale. AUTOCATETERISMO INTERMITTENTE migliora la cura di sè e l’indipendenza Riduce le barriere all’intimità e all’attività sessuale Può essere: con tecnica sterile Con tecnica no touch Con tecnica pulita Quali cateteri? Nelaton Tienam Cateteri prelubrifican Cateteri prelubrificati con kit Catateri idrofili Come fare? Selezionare la persona (motivazione -abilità cognitiva) Fornire un educazione tempestiva pertinente e personalizzata Utilizzare un linguaggio semplice Incoraggiare la persona a scegliere un ambiente adeguato, a basso stress con una buona illuminazione Istruire ad eseguire un'adeguata igiene delle man usando acqua e sapone Insegnare alla persona ad aprire la confezione del catetere, utilizzare una tecnica non sterile e lubrificare la punta, se lo si desidera Alcuni cateteri sono prelubrificati e non necessitano di ulteriore lubrificazione. Alcuni assistiti usano una gelatina lubrificante solubile in acqua, altri usano acqua o nessuna lubrificazione Chiedere alla persona di posizionare la confezione aperta contenente il catetere in un'area pulita e asciutta, facilmente raggiungibile Aiutare la persona ad assumere una posizione comoda e appropriata Sedersi sul water o su una sedia di fronte al water Se la persona non è deambulante, potrebbe preferire sdraiarsi a letto e utilizzare un catetere a sistema chiuso Spiegare come pulire il meato uretrale e chiedi alla persona di farlo Educare a divaricare le piccole labbra con la mano non dominante e utilizzare la mano dominante per pulire l'apertura uretrale dalla parte anteriore a quella posteriore con acqua tiepida e sapone e un panno pulito Educare come inserire il catetere. Chiedere alla persona di posizionare l'estremità di deflusso del catetere nella toilette o in un contenitore di raccolta Insegnare ad inserire lentamente e delicatamente la punta del catetere per 6-8 pollici nel meato e attraverso l'uretra fino a quando l'urina inizia a fluire Spiegare che l'uso di uno specchio per visualizzare l'orifizio uretrale può essere utile. Nella donna spiegare che il meato è sotto il clitoride e appena sopra la vagina