BOTANICA PDF - Definizione e caratteristiche di un vegetale

Summary

Questo documento fornisce una panoramica di base della botanica, coprendo concetti come la definizione e le caratteristiche dei vegetali, il metabolismo, la fotosintesi e la respirazione cellulare. Include una descrizione della composizione della materia vivente e una discussione delle cellule vegetali.

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2 ottobre 2024 Definizione e caratteristiche di un vegetale È un organismo autotrofo, ossia in grado di produrre in maniera autonoma il proprio nutrimento partendo da sostanze semplici, attraverso processi come la fotosintesi. Questa capacità è ciò che distingue un animale da un vegetale. Le pian...

2 ottobre 2024 Definizione e caratteristiche di un vegetale È un organismo autotrofo, ossia in grado di produrre in maniera autonoma il proprio nutrimento partendo da sostanze semplici, attraverso processi come la fotosintesi. Questa capacità è ciò che distingue un animale da un vegetale. Le piante non possono muoversi, per questo motivo hanno la possibilità di estendere le proprie superfici creando un contatto con l’esterno (radici, foglie…). Tale concetto è fondamentale all’interno della botanica, in quanto la pianta si modifica parallelamente al clima e al bisogno di nutrimento. Tali modificazioni sono a carico degli organuli caratterizzanti la cellula vegetale. La pianta subisce un accrescimento continuo verso l’alto (tramite le foglie per ricevere luce) e verso il basso (tramite le radici che diventano sempre più profonde per assorbire acqua e nutrimento). L’organizzazione della pianta è detta decentrata, in quanto un “organo” svolge più funzioni e la sua circolazione è definita aperta in quanto l’acqua in circolo non è mai la stessa. L’eccesso viene eliminato tramite vapore acqueo e viene poi riassorbita nuova acqua tramite le radici. Definizione di materia vivente Substrato su cui si esplica la vita essa è fondata sulle proprietà chimiche del carbonio ed è sempre legata alla presenza di acqua. Senza acqua le reazioni metaboliche non possono avvenire. Ogni atomo di carbonio può formare fino a 4 legami con altrettanti atomi. Questo si traduce nella possibilità di ottenere catene di atomi di carbonio in una varietà enorme di molecole = molecole organiche. Composizione della materia vivente Le categorie di composti che formano gli esseri viventi sono le stesse per tutti. Essi sono divisi in composti organici (glucidi, lipidi…) ed inorganici (sali minerali e acqua). Metabolismo della materia vivente Viene svolto da tutte le cellule esso è un insieme di: - reazioni anaboliche (producono sostanze complesse consumando energia) - reazioni cataboliche (degradano sostanze complesse liberando energia). Esempio del processo di fotosintesi, ossia un processo anabolico che tramite una fonte di energia produce sostanze complesse partendo da sostanze semplici. Esempio della respirazione cellulare (inverso alla fotosintesi e quindi catabolica. Se prevalgono reazioni anaboliche si arriva alla morte della cellula: è per questo che deve essere presente sempre un equilibrio tra le reazioni. Organicare vs Organizzare Organizzare = rimodellare” la materia vivente tramite le reazioni metaboliche. Gli animali sono esclusivamente in grado di organizzare molecole acquisite dall’esterno, prendendo ad esempio composti prodotti dai vegetali. Ciò consente loro di accrescersi, riprodursi, rispondere all’ambiente. Organicare = Alcuni organismi riescono a trasformare sostanze inorganiche in composti organici. I vegetali sono in grado sia di organizzare che di organicare. Nutrizione Autotrofa: generalmente i vegetali utilizzato la luce come fonte di energia facendo la fotosintesi, ma esistono anche organismi inferiori, in genere batteri che producono reazioni chimiche liberando energia per organicare derivante da una reazione esoergoniche (fanno la chemiosintesi) Eterotrofa: acquisiscono sostanze preformate. Ne esistono varie tipologie: - Saprofitismo = ad esempio funghi e batteri che ricavano nutrimento da sostanze organiche morte (es. foglie cadute) - Parassitismo = organismi eterotrofi che si nutrono di sostanze organica viva (es. funghi della pelle) - Simbiosi = convivenza tra due organismi in genere avviene tra eterotrofi e autotrofi (pianta da nutrimento al batterio e batterio riesce ad attivare la fissazione dell’azoto nella pianta) Energia Essa viene trasportata sottoforma di ATP e potere riducente ( Fermentazione = parziale demolizione CELLULA VEGETALE Possiede 3 organuli in più rispetto a quella animale ed è in grado di comunicare con l’ambiente esterno, maggiore è la sua superficie maggiore è lo scambio che avviene. Essa è immobile, non striscia, non nuota. La cellula vegetale si è evoluta arrivando ad avere un volume più ampio: grazie il vacuolo che occupa il 90% del volume cellulare, il citoplasma contenente gli organuli viene spinto verso la parte più esterna della cellula favorendo il contatto con l’esterno. Citoplasma (in grigio) Vacuolo (in bianco) Cloroplasti Rappresentazione grafica degli organuli fondamentali: Morfologia cellula vegetale giovanile All’apice del germoglio e all’apice della radice sono presenti cellule giovanili/ meristematiche che hanno come unica funzione quella di fare la divisione cellulare (mitosi). Esse sono di piccole dimensioni ed isodiametriche (facce tutte delle stesse dimensioni, come un dado). Sono indifferenziate e totipotenti (tutte le potenzialità di dare origine a cellule adulte di qualsiasi tipo). Alto rapporto N/C nucleo/citoplasma molto grande che gestisce bene la cellula, gli organuli non ancora sono differenziati. Una volta raggiunte le dimensioni della cellula madre da cui hanno avuto origine non riescono più a riprodursi e assumono specifici compiti funzionali (dettati da genetica e ambiente) Morfologia cellula vegetale adulta Le cellule adulte non riescono più a compiere mitosi. Sono grandi e allungate con vacuolo molto grande e plastidi differenziati. Nelle cellule vegetali adulte il differenziamento cellulare è accompagnato da un notevole allungamento della cellula.

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