Vita e Opere di Cicerone e Catullo PDF
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Il documento esplora la vita e le opere di Catullo e Cicerone, due figure importanti della letteratura latina. L'approccio originale di Catullo alla poesia, concentrata sulla vita privata, in contrasto con l'impegno politico dello scrittore. The document goes on to give biographical details about Cicerone, highlighting his important role in Roman politics and his literary achievements.
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Gaio Valerio Catullo L’apporto più originale di Catullo consiste nell’aver dato piena dignità poetica ai sentimenti e alle relazioni private, rifiutando sdegnosamente l’impegno politico La vita:...
Gaio Valerio Catullo L’apporto più originale di Catullo consiste nell’aver dato piena dignità poetica ai sentimenti e alle relazioni private, rifiutando sdegnosamente l’impegno politico La vita: l’autore e il suo tempo a.C. Nasce a Verona 84 88-82 Guerra civile tra Mario e Silla da una famiglia d’alto rango 81-79 Dittatura di Silla provinciale 70 Consolato di Pompeo e Crasso 63-62 Congiura di Catilina Risiede a Roma dove forma un 60 Primo triumvirato sodalizio con altri poeti e stringe una relazione con Clodia, sorella del 59 Consolato di Cesare tribuno della plebe Clodio 58 Cicerone è condannato all’esilio Si reca in BitiniaSi reca in Bitinia al 57-56 58-50 Campagna di Cesare in Gallia seguito del propretore Gaio Memmio; visita in Troade la tomba del fratello Muore 54 menu 3 | Catullo L’opera Il liber è la raccolta delle 116 poesie di Catullo conservate e organizzate in tre sezioni dalla tradizione: Metri vari: endecasillabi faleci, Nugae, “bazzecole”: brevi carmi di Carmi ma anche trimetri giambici, vario argomento, spesso incentrati 1-60 coliambi, metri “lirici” sull’amore per Lesbia Carmi Carmina docta: più ampi e più Metri vari, tra cui esametri e 61-68 impegnati stilisticamente, con distici elegiaci riferimenti al mito Epigrammi ed elegie di vario Carmi Distici elegiaci argomento, molti di carattere 69-116 satirico o sentimentale menu 5 | Catullo Il genere Nell’antichità: poesia che veniva eseguita con Definizione l’accompagnamento della lira In età moderna: poesia soggettiva Brevità dei componimenti Impostazione soggettiva Poesia Esecuzione con l’accompagnamento musicale Caratteri lirica Poesia d’occasione, destinata all’esecuzione in situazioni specifiche Si differenziano per i metri e per alcuni caratteri: lirica vera e propria Generi epigramma elegia giambo menu 6 | Catullo Gli aspetti chiave La poesia è espressione del vissuto personale del poeta: Soggettivismo l’amore per Lesbia, i rapporti con gli altri, la concezione della T letteratura, i momenti di vita quotidiana Ispirandosi alla poetica alessandrina, il poeta predilige la Brevitas e brevità dei componimenti, unita a una raffinata elaborazione T raffinatezza formale e ad una profonda erudizione (doctrina) La poesia è concepita come lusus, “gioco” dotto: Poesia disimpegnata dal punto di vista dei contenuti ma raffinata ed T come lusus elegante nell’elaborazione stilistica e nelle tecniche Rifiuto Catullo incarna le tendenze individualistiche che emergono dell’impegno nella società del I secolo a.C.: rifugge l’impegno politico sia T politico nella vita sia nella poesia e attacca con toni sprezzanti politici corrotti e personaggi in vista menu 7 | Catullo Lo stile Naturalezza apparente, frutto di un’arte raffinatissima Nugae ed Varietà di toni: intensamente lirici, ironici o epigrammi sarcastici, bonariamente colloquiali… Lessico: attinge prevalentemente al sermo cotidianus, spesso accostato a espressioni dello stile “alto” o “volgare” Stile sostenuto, elegante e prezioso Carmina docta Lessico alto, con numerosi grecismi dotti menu 8 | Catullo I testi: l’amore per Lesbia Viviamo, mia Lesbia, e amiamo, amore come passione travolgente e i rimproveri dei vecchi troppo austeri e ragione di vita tutti insieme non stimiamoli un soldo. (Carmina, 5, vv. 1-3; trad. L. Canali) anticonformismo: esaltazione di una relazione “proibita” Odio e amo. Forse mi chiederai come sia possibile; non so, ma è proprio così, e mi tormento. scissione dolorosa tra passione (Carmina, 85; trad. S. Quasimodo) dei sensi e odio della passione Smetti di agire da stolto, infelice Catullo, amore come fonte di sofferenza e ciò che tu vedi finito ritieni perduto. Rifulsero un tempo per te luminose giornate, quando accorrevi dovunque al richiamo della fanciulla amata da te quanto mai sarà amata nessuna. (Carmina, 8, vv. 1-5; trad. L. Canali) gli aspetti chiave menu 9 | Catullo I testi: la poetica originalità brevitas, lusus A chi dono questo nuovo, grazioso libretto, levigato or ora con l’arida pomice? raffinatezza A te, Cornelio: infatti tu eri solito lusus pensare che valessero qualcosa le mie bazzecole già allora, quando osasti, solo fra gli Italici, brevitas svolgere la storia universale in tre volumi doctrina dotti, per Giove, e frutto di lunga fatica. raffinatezza lusus Prendi dunque questo libretto, quale che sia e come che sia; che possa, o vergine protettrice, durare per più di una sola generazione! (Carmina, 1; trad. L. Pasquariello) gli aspetti chiave menu 10 | Catullo I testi: il rifiuto dell’impegno politico Non mi importa niente, o Cesare, di voler piacerti. sprezzante indifferenza Non so neanche se sei bianco o nero. (Carmina, 93; trad. L. Canali) O Marco Tullio, il più eloquente dei discendenti di Romolo, quanti sono e furono, sarcasmo e quanti più saranno negli anni futuri, ricevi gli infiniti ringraziamenti di Catullo, il peggiore di tutti i poeti, il peggiore di tutti i poeti quanto tu sei il migliore avvocato di tutti. attacco giocato sul doppio senso (Carmina, 49; trad. L. Canali) gli aspetti chiave menu 11 | Catullo I personaggi: Clodia Nasce nel 94 a.C. Suo fratello, Clodio, è un sostenitore di Cesare e fa Clodia, nata nel 94 a.C., è una figura di condannare all’esilio Cicerone spicco nella Roma tardo-repubblicana. Si sposa con Quinto Cecilio Metello Cèlere Sorella di Clodio, noto sostenitore di Cesare, ha avuto un ruolo indiretto Nel 61 a.C. circa conosce Catullo nella condanna all’esilio di Cicerone. Sposata con Quinto Cecilio Metello Nel 59 a.C. rimane vedova Cèlere, rimase vedova nel 59 a.C. Intrattiene una relazione con Catullo, al quale non è Intorno al 61 a.C., intraprese una relazione con il poeta Catullo, che la fedele; Catullo la canta con lo pseudonimo di Lesbia celebrò nei suoi versi con lo pseudonimo di Lesbia, pur Ha una relazione con Celio Rufo denunciandone l’infedeltà. Ebbe anche Nel 56 a.C. è citata come testimone nel processo una relazione con Celio Rufo, ma nel 56 a.C. fu coinvolta come testimone nel contro Celio Rufo: Cicerone, difensore di Rufo, la processo contro di lui. In questa attacca duramente, presentandola come una donna occasione, fu attaccata da Cicerone, dissoluta che la descrisse come una donna moralmente corrotta. Dopo il 56 a.C., Dopo questa data non si sa più nulla di lei non si hanno più notizie di lei. gli aspetti chiave la vita menu 12 | Catullo I personaggi: Cicerone Vive tra il 106 e il 43 a.C. Impegnato nella vita politica, concepisce la letteratura come espressione d’impegno civile. In relazione a Catullo e a Clodia: definisce in modo sprezzante poetae novi, neóteroi e cantores Euphorionis i poeti del circolo cui appartiene Catullo Catullo gli indirizza un componimento sarcastico (Carmina, 49), nel quale lo accusa di essere “l’avvocato di tutti” Clodio, fratello di Clodia, lo fa condannare all’esilio nel 58 a.C. nel 56 a.C. difende Celio Rufo in un processo e attacca duramente Clodia, testimone dell’accusa, rappresentandola come una donna viziosa (Pro Caelio). Vince la causa i testi la vita menu 13 | Catullo La biografia La biografia di Marco Tullio Cicerone è molto ben documentata, grazie alle numerose opere superstiti e in particolare all’epistolario. Ecco i fatti di maggior rilievo: anno avvenimenti anno avvenimenti 106 a.C. nasce ad Arpino 49- 48 a.C. appoggio a Pompeo contro Cesare 81- 80 a.C. primi processi 46 a.C. allontanamento dalla politica 70 a.C. processo contro Verre 44 a.C. attacco ad Antonio 63 a.C. consolato e congiura 43 a.C. assassinio voluto da Antonio di Catilina 58 - 57 a. C. esilio Cicerone > La biografia La produzione La produzione di Cicerone, varia come la sua attività e i suoi interessi (oratore, politico, appassionato di letteratura e filosofia), rispecchia i mutamenti epocali del I sec. a.C. e testimonia la crescente integrazione tra cultura e attività pubblica. L’otium letterario infatti, spazio privato dedicato allo studio, viene visto come strumento da affiancare al negotium (le varie attività pubbliche) per giovare alla res publica. L’opera ciceroniana comprende orazioni, trattati di retorica, politica e filosofia, l’epistolario, opere poetiche note in forma frammentaria. Cicerone Cicerone > La produzione Dagli esordi al consolato Ecco le orazioni più significative pronunciate da Cicerone fino al 63 a.C.: titolo contenuti Pro Sexto Roscio Amerino difesa di Sesto Roscio di Ameria, accusato di omicidio (80 a.C.) da uomini di Silla Verrine (70 a.C.) gruppo di orazioni che denunciano i furti e le nefandezze commessi da Verre, governatore corrotto della Sicilia difeso da Ortensio Ortalo, il più famoso avvocato dell’epoca Catilinarie quattro orazioni che svelano le trame sovversive di Catilina, (63 a.C.) nobile decaduto ed ex sillano, mente di una congiura contro la respublica Pro Archia difesa del poeta Archia di Antiochia, accusato di aver usurpato la cittadinanza romana; Cicerone gli aveva chiesto di comporre un poema che celebrasse il suo consolato Cicerone > La produzione > Dagli esordi al consolato Dall’esilio alla morte Queste invece sono le orazioni principali successive all’esilio: titolo contenuti Pro Sestio (56 a.C) difesa di un tribuno accusato da Clodio di atti di violenza; l’orazione è importante perché vi si teorizza il consensus omnium bonorum Pro Milone (52 a.C.) difesa di Milone, accusato di aver ucciso Clodio in uno scontro tra bande rivali; l’orazione, un rifacimento del discorso effettivamente pronunciato, è basata sulla tesi della legittima difesa e del tirannicidio Filippiche (44-43 a.C.) 14 orazioni contro Antonio, composte a partire dall’estate del 44, per indurre il senato a dichiararlo nemico pubblico e allontanare da lui Ottaviano Cicerone > La produzione > Dall’esilio alla morte L’oratoria ciceroniana L’oratoria ciceroniana si intreccia con la storia di Roma e con la carriera politica e forense di Cicerone stesso. Dai discorsi è possibile ricavare i capisaldi del suo pensiero politico, che l’oratore presenta come antidoto alla violente tensioni sociali: concordia ordinum: riavvicinamento tra senatus ed equites per ricompattare la nobilitas, ponendo fine agli scontri tra fazioni; consensus omnium bonorum: proposta di creare una classe dirigente fondata sul rispetto dell’ordine (politico e sociale) Cesare Maccari, Cicerone accusa Catilina (1889) e sul senso del dovere. Le due proposte hanno come presupposto il rispetto e la salvaguardia delle istituzioni repubblicane e del senato. Cicerone > L’oratoria ciceroniana Le opere retoriche Le opere retoriche nascono dall’intento di dare sistemazione teorica a conoscenze ed esperienze personali; Cicerone inoltre, trattando il tema della formazione dell’oratore, riflette anche sul ruolo dell’uomo politico. Le opere di questo gruppo (De oratore, Orator, Brutus): vengono composte a partire dal 55 a.C., in un periodo in cui Cicerone preferisce tenersi ai margini della politica, dominata dal primo triumvirato; due di esse hanno forma dialogica. Personificazione della retorica Cicerone > Le opere retoriche Il dialogo come forma letteraria I dialoghi ciceroniani sono caratterizzati: da una “cornice drammatica”, ossia un’ambientazione fittizia, ma storicamente credibile; dalla scelta, come interlocutori, di personaggi storici (politici, oratori o uomini di cultura) o di figure appartenenti alla cerchia di Cicerone. L’impostazione dialogica permette di approfondire vari aspetti di uno stesso tema; le discussioni si svolgono all’insegna del rispetto e della tolleranza. Il peristilio della Casa dei Vettii a Pompei Cicerone > Le opere retoriche > Il dialogo come forma letteraria De oratore De oratore La prima e la più ampia tra le opere retoriche è il De oratore, dedicato a esaminare il percorso di formazione dell’aspirante oratore. elementi fondamentali del De oratore anno di composizione 55 a.C. protagonisti Marco Antonio e Lucio Licinio Crasso, guide del giovane Cicerone nuclei concettuali Crasso dimostra che per formare un buon oratore è indispensabile, oltre al talento naturale e a un bagaglio di conoscenze tecniche, una vasta formazione culturale; la forza di persuasione del buon oratore deve servire a convincere il popolo a piegarsi alla volontà dei boni Cicerone > Le opere retoriche > De oratore Orator Orator La seconda delle opere retoriche non ha forma dialogica, ma è concepita come un’esposizione in prima persona fatta da Cicerone stesso. elementi fondamentali dell’Orator anno di composizione 46 a.C. nuclei concettuali ritratto dell’oratore ideale analisi delle tre funzioni dell’oratoria in relazione alla dottrina dei tre stili trattazione sulla prosa ritmica le tre funzioni docere/probare: informare/dimostrare delectare: procurare piacere movere/flectere: commuovere/trascinare i tre stili stile umile, adatto al docere stile medio, adatto al delectare stile sublime, adatto al flectere Cicerone > Le opere retoriche > Orator Brutus Brutus L’ultima delle opere retoriche ciceroniane getta un ponte tra passato e presente: muovendo dalle origini della retorica in Grecia, Cicerone ne ricostruisce lo sviluppo nel mondo greco-romano, fino ad arrivare agli oratori a lui contemporanei. elementi fondamentali del Brutus anno di composizione 46 a.C. protagonisti Cicerone, Attico, Bruto nuclei concettuali ricostruzione della storia dell’eloquenza greco-romana; polemica tra asiani e atticisti: i primi propongono uno stile ridondante, ricco di figure e molto ritmico, i secondi uno stile chiaro, semplice e sobrio proposta di Demostene come modello stilistico Cicerone > Le opere retoriche > Brutus De republica De republica Con il De republica entriamo nel gruppo dei trattati politici. Ispirandosi alla Repubblica platonica e facendo riferimento alle strutture della repubblica romana, Cicerone espone la propria concezione dello stato. All’esame del corpus legislativo di Roma è dedicato un altro dialogo, il De legibus. elementi fondamentali del De Republica anno di composizione 54 a.C. protagonisti Scipione Emiliano, Gaio Lelio, Furio Filo nuclei concettuali le tre forme fondamentali di governo (monarchia, aristocrazia, democrazia), le rispettive degenerazioni (tirannide, oligarchia, oclocrazia) e la costituzione mista di Roma la iustitia e la difesa di Roma dall’accusa di imperialismo il princeps ideale il sogno di Scipione Cicerone > De republica IlIl Somnium Somnium Scipionmis Scipionis Il Somnium Scipionis occupa l’ultima parte del VI libro del De republica. Scipione Emiliano riferisce il contenuto di un sogno, in cui il nonno adottivo, Scipione Africano, gli predice la gloria che lo attende e la morte prematura. Gli mostra poi le sfere celesti e gli illustra il destino che attende gli uomini politici che hanno beneficato la patria: l’immortalità dell’anima, che dimorerà nella via Lattea. Questa sezione del trattato ciceroniano è stata oggetto, nella tarda antichità e nel Medioevo, di grande interesse e di commenti, il più famoso dei quali è costituito dai Commentarii in Somnium Scipionis di Macrobio (V sec. d.C). Tiepolo, Scipione Africano libera Massiva (1721) Cicerone > De republica > Il Somnium Scipionmis