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This document presents an overview of connective tissues in the human body. It details the origins, characteristics, and functions of various connective tissues, including specialized cells like fibroblasts, and discusses the functions of connective tissues in both structure and function.

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TESSUTO CONNETTIVO ORIGINE ======= Tutti i tessuti di tipo connettivale derivano dalla **cellula mesenchimale**. I tessuti di origine mesenchimale: - derivano tutti dal **medesimo foglietto embrionale** (mesenchima) - pur presentando delle notevoli differenze individuali, condividono una...

TESSUTO CONNETTIVO ORIGINE ======= Tutti i tessuti di tipo connettivale derivano dalla **cellula mesenchimale**. I tessuti di origine mesenchimale: - derivano tutti dal **medesimo foglietto embrionale** (mesenchima) - pur presentando delle notevoli differenze individuali, condividono una serie di importanti caratteristiche istologiche: - cellule relativamente rade - abbondante matrice extracellulare la cui composizione caratterizza il tipo di tessuto CARATTERISTICHE =============== Il tessuto connettivo forma un continuo con il tessuto epiteliale, muscolare, nervoso e con le altre componenti del connettivo stesso. Il connettivo si classifica in: - ![](media/image2.jpeg)**Connettivo embrionale** - **Connettivo propriamente detto** - **Connettivo specializzato** (cartilagine, osso, sangue). Il tessuto connettivo è costituito da tre elementi fondamentali: - **Cellule** → fisse o migranti - **Fibre** → Collagene, reticolari o elastiche - **Sostanza fondamentale** amorfa e **liquido interstiziale** FUNZIONI ======== - **Supporto strutturale\ ** - Sede degli **scambi metabolici**: - Sede dei **processi immunitari**: - **Deposito di grassi** FUNZIONE CONNETTIVALE DEI TESSUTI CONNETTIVI ============================================ **Connessione meccanica** - ancorare tessuti fra loro - sostenere e proteggere organi **Connessione funzionale** → consentire e facilitare il transito di: - sostanze (nutrizione, metabolismo) - cellule (difesa immunitaria) **\ ** LE CELLULE FISSE ================ Cellule mesenchimali -------------------- Sono le cellule specifiche del connettivo embrionale, originano dal mesoderma dei primi stadi di sviluppo embrionale e danno origine alle cellule del connettivo adulto. **Caratteristiche istologiche:** - Nucleo voluminoso e basofilo con uno o più nucleoli - Ridotta quantità di citoplasma - Presentano sottili prolungamenti cellulari - La matrice extracellulare è poco differenziata e le fibre sono rarefatte Fibroblasti ----------- Sono le cellule tipiche del connettivo adulto, producono i precursori delle fibre e la sostanza fondamentale amorfa- Possono essere attive (fibroblasti) o quiescenti (fibrociti). ![](media/image4.png)**Caratteristiche istologiche:** - Forma affusolata con prolungamenti che li tengono in contatto *(!! La forma può variare a seconda del tipo di connettivo!!)* - Citoplasma eosinofilo e pallido. - Abbondante reticolo endoplasmatico rugoso e apparato di Golgi - Uno o due nucleoli - Nucleo voluminoso e ellittico nei fibroblasti; nucleo piccolo nei fibrociti. Cellule reticolari ------------------ Sono fibroblasti specializzati che producono le fibre reticolari (collagene III). Formano il **tessuto reticolare** (connettivo lasso) che costituisce l'impalcatura dei linfonodi, midollo osseo, muscolo liscio, e ghiandole endocrine e esocrine. Le fibre reticolari formano una maglia entro la quale sono presenti fibroblasti e macrofagi. **Caratteristiche istologiche:** - Nucleo voluminoso con uno o due nucleoli - Lunghi prolungamenti cellulari intrecciati con le fibre reticolari (difficili da vedere al microscopio ottico) Adipociti --------- Originano probabilmente dai fibroblasti, sintetizzano e accumulano trigliceridi (grasso neutro). ![](media/image6.png)Vi sono due tipi di cellule adipose: - **Adipociti uniloculari** → formano il tessuto adiposo bianco - Sferici e riempiti con un'unica goccia di grasso - Il citoplasma è ridotto a un sottile anello periferico - Il nucleo è appiattito ed eccentrico - **Adipociti multiloculari** → formano il tessuto adiposo bruno - Il citoplasma contiene molte gocciole lipidiche e numerosi mitocondri (produzione di calore) Possono trovarsi come cellule singole o aggregate in maniera cospicua e allora costituiscono il **tessuto adiposo**. Macrofagi fissi o istiociti --------------------------- Cellule specializzate in fagocitosi. Sono le cellule più numerose dopo i fibroblasti. Derivano da cellule del sangue, monociti, normalmente sono adagiate sulle fibre collagene Diventano macrofagi liberi mobili in seguito a processi infiammatori → chemiotassi e fagocitosi **Caratteristiche istologiche:** - Cellule ovoidali/sferoidali che possono cambiare forma emettendo pseudopodi per il movimento ameboide - Citoplasma pallido con numerosi lisosomi e nucleo irregolare - Possono fondersi dando origine alle cellule giganti da corpo estraneo (80-90 nuclei) Sistema reticolo-istiocitario ----------------------------- I macrofagi, insieme ad altre cellule dell'organismo dotate di attività fagocitaria e derivanti dai monociti o con essi strettamente imparentate, fanno parte del cosiddetto sistema reticolo- istiocitario o dei macrofagi. Queste cellule si trovano in diversi organi, spesso in postazioni specifiche, e contribuiscono alle funzioni di rimodellamento e di difesa. ![](media/image8.png) CELLULE MIGRANTI ================ Monociti -------- Sono i precursori dei Macrofagi, rotondeggianti e voluminosi (12-18 um di diametro) rappresentano il 3-8% dei globuli bianchi circolanti. Il nucleo è eccentrico ed a forma di rene, contiene lisosomi e sulla superficie presenta filopodi. ![](media/image10.jpeg)Linfociti -------------------------------- Piccole cellule con un grande nucleo rotondo e scarso citoplasma. Si trovano in discreta percentuale (30% circa) tra i globuli bianchi del sangue, ma dal sangue migrano nel connettivo e in alcuni organi diventano molto abbondanti in modo da costituire il tessuto linfoide (timo, milza, linfonodi, tonsille, appendice, placche del Peyer). Sono le cellule responsabili delle **difese immunologiche**. Esistono diverse sottopopolazioni di linfociti; le principali sono: - **linfociti B** → si trasformano in plasmacellule e provvedono a produrre anticorpi circolanti (risposta umorale). - **linfociti T** → sono responsabili della risposta immunitaria cellulo-mediata (linfociti T citotossici-linfociti T helper -linfociti T suppressor) Plasmacellule ------------- Derivano dai linfociti B e sono le cellule produttrici degli anticorpi circolanti o Immunoglobuline (IgM, IgG, IgE, IgA, IgD). Hanno forma ovoidale e contengono, in posizione leggermente eccentrica, un nucleo rotondeggiante la cui cromatina è disposta in zolle che assumono un aspetto particolare detto a ruota di carro. Il citoplasma è molto ricco di reticolo endoplasmatico rugoso per la sintesi delle proteine anticorpali; è intensamente basofilo tranne che nella zona corrispondente all'apparato di Golgi che contiene le proteine sintetizzate e pronte per essere emesse all'esterno. Nel citoplasma sono anche presenti delle granulazioni PAS positive denominate **corpi di Russel** che probabilmente rappresentano il deposito di prodotti di sintesi non utilizzabili. ![](media/image12.jpeg)Mastociti -------------------------------- Sono grosse cellule che si ritrovano nel tessuto connettivo lasso in posizione perivascolare, derivano dalle cellule mesenchimali del midollo osseo. Contengono numerosi granuli basofili, metacromatici nel loro citoplasma → i granuli sono ripieni di sostanze come: - **Istamina** aumenta la permeabilità dei vasi sanguigni - **Eparina** anticoagulante - **Fattori chemiotattici** per eosinofili e neutrofili Sulla loro superficie sono presenti i recettori per la classe E delle Immunoglobuline (allergia di tipo I) chiamate reagine cioè gli anticorpi diretti verso antigeni allergizzanti o allergeni (pollini, polveri ecc.). FIBRE EXTRACELLULARI ==================== Esistono tre tipi di fibre extracellulari: 1. **F. collagene** → Lunghe, resistenti ma flessibili, non ramificate. Non si estendono molto se tirate 2. **F. reticolari** → più sottili, rete intrecciata e ramificata. Meno resistenti, ma più flessibili rispetto alle fibre collagene 3. **F. elastiche** → a differenza del collagene, si allungano se sottoposte a trazione. Al cessare della trazione, le fibre riacquistano la loro forma originale. ![](media/image16.png)Fibre collagene ------------------------------------- Fibre presenti in tutti i tipi di tessuto connettivo, possiedono un diametro di 1-20 μm, sono molto resistenti alla trazione e se bollite formano la gelatina. L'unità di base del collagene è il **tropocollagene**, formato da 3 catene polipeptidiche ad α-elica. Più molecole di tropocollagene si assemblano a formare una **microfibrilla** di collagene, più microfibrille di collagene si assemblano a formare una **fibrilla** di collagene con un Ø = 200-1000 Å, più fibrille formano una **fibra.** La formazione delle fibre (fibrogenesi) è un processo di sintesi cellulare caratteristico dei fibroblasti. Essi secernono molecole di **procollagene** che contengono lunghi peptidi in eccesso ad entrambe le estremità. L'eliminazione di questi peptidi avviene all'esterno della cellula generando molecole di **tropocollagene** che si autoassemblano in **microfibrille** con la tipica periodicità assile. Catene polipeptidiche diverse caratterizzano tipi diversi di collagene presenti in organi diversi: **Collageni fibrillari:** - Tipo I (tendini, legamenti, derma e osso), - Tipo II (cartilagine ialina), - -- Tipo III (fibre reticolari) - **Collageni associati ai collageni fibrillari:** - Tipo IX (al tipo II), - Tipo X e XII (al tipo I), **Collageni a catena corta:** - Tipo IV, V e VII (membrane basali) ![](media/image21.jpeg)Fibre reticolari --------------------------------------- Sono costituite dalle stesse proteine delle fibre collagene ma con un minore grado di aggregazione; sono più sottili delle fibre collagene e formano maglie e reti sottili. Sono comuni nel mesenchima. Nell'adulto si trovano associate con: - Tessuto periendoteliale - Stroma degli organi ghiandolari - Stroma di sostegno degli organi linfoidi e del midollo osseo Fibre elastiche --------------- Le fibre elastiche (fibre di elastina) si differenziano dalle fibre collagene soprattutto per la loro spiccata elasticità (si allungano se sottoposte a trazione → possono estendersi fino al 150 % della loro lunghezza originale). Sono costituite da microfibrille di **fibrillina** comprese in una matrice amorfa ricca di **elastina**. Si possono organizzare a formare una rete a maglie lasse o organizzarsi in lamine e cordoni (es. legamento nucale e fascia addominale). L'elasticità deriva dalla formazione di legami della **desmosina** formata da quattro molecole di lisina → quando la fibra è sottoposta a trazione i legami che formano la desmosina si aprono e la fibra può allungarsi. Finita la trazione i legami si riformano rigenerando la desmosina. La **disposizione** ed il **tipo** delle fibre determina il tipo di collagene: - **Lasso** (il più comune, pareti organi cavi e stroma) - **Denso** (capsule organi parenchinatosi) - **Fibroso** (tendini e legamenti) - **Reticolare** (Organi linfatici) - **Elastico** (Legamento nucale, padiglione auricolare) SOSTANZA EXTRACELLULARE AMORFA ============================== Le componenti cellulari e fibrillari del tessuto connettivo sono immerse nella sostanza amorfa: - Prodotta dalle cellule del connettivo - Generalmente sotto forma di gel o liquido vischioso **Funzioni:** - Riempimento degli interstizi dei tessuti - Barriera contro i batteri - Assorbimento degli shock **Componenti:** - acqua - proteine - [glicoproteine] - [glicosaminoglicani] - [proteoglicani] - ![](media/image23.jpeg)Sali minerali - vitamine **GLICOPROTEINE:** Glicoproteine, come la **fibronectina** sono responsabili del legame tra cellule e matrice extracellulare. **GLICOSAMINOGLICANI E PROTEOGLICANI :** Sono molecole enormi con p.m. da alcune migliaia a milioni di dalton capaci di legare molte molecole d'acqua. L'acido ialuronico le unisce in aggregati ed il suo grado di polimerizzazione determina la viscosità della matrice controllando così la diffusione dei metaboliti, prevenendo la diffusione di agenti tossici o batteri, svolgendo azione lubrificante (liquido sinoviale). TESSUTO CONNETTIVO PROPRIAMENTE DETTO ===================================== **Funzione:** - Connessione degli epiteli con le strutture sottostanti - Riempimento degli spazi fra i tessuti e fra gli organi E' caratterizzato da una notevole quantità di matrice extracellulare nella quale si trovano numerose fibre e fasci di fibre. **Le cellule possono essere:** - **[Fisse]** → che si sviluppano nel connettivo stesso - **[Migranti]** → che si sviluppano dal mesenchima in altre aree dell'organismo e migrano nel connettivo lasso attraverso il circolo sanguigno **Terminologia:** - ***-blasto***: suffisso che denota i precursori o le cellule immature (es. Fibroblasto, condroblasto, osteoblasto, ecc\...) - ***-cita:*** suffisso che denota la cellula matura e differenziata (es. Fibrocita, condorcita, osteocita, ecc\...) Il tessuto connettivo propriamente detto può essere: - **Mucoso** → in esso prevale la sostanza amorfa - ![](media/image27.png)**Lasso** → permeabile; facilita gli scambi metabolici; sede privilegiata dei meccanismi di difesa - reticolare - **Denso** → robusto; notevole resistenza alle sollecitazioni meccaniche - Regolare - Fibroso - Elastico - Irregolare Tessuto connettivo mucoso ------------------------- **Aspetto istologico:** - Prevale la sostanza amorfa **Distribuzione:** - nel connettivo sottodermico dell'embrione - nel cordone ombelicale (gelatina di Wharton) - nella polpa dentaria dell'adulto. Tessuto connettivo lasso ------------------------- ![](media/image29.png)**Aspetto istologico:** - Abbondante sostanza fondamentale - Cellule chiaramente visibili - Poche fibre **Distribuzione:** - Sottocutaneo - Impalcatura degli organi - Parete dei vasi sanguigni - Lamina Propria delle mucose **Funzione:** - Scambi metabolici - Risposta infiammatoria (immunitaria) → macrofagi Tessuto connettivo reticolare ----------------------------- **Aspetto istologico:** - Fibre reticolari sparse in connettivo lasso → Collagene tipo III **Distribuzione:** - Organi linfoidi → linfonodi, midollo osseo, milza - Ghiandole endocrine → pancreas, tiroide, ovaie - **Funzione:** - Delicata impalcatura di supporto ad altre cellule ![](media/image31.png)Tessuto connettivo denso irregolare --------------------------------------------------------- **Aspetto istologico:** - Disordinato - Più fibre molto compatte e meno cellule. - Nuclei dei fibroblasti ben visibili **Distribuzione:** - Derma - Periostio - Capsule degli organi **Funzione:** - Protezione → molto resistente Tessuto connettivo denso regolare --------------------------------- **Aspetto istologico:** - Netta prevalenza della componente fibrillare disposta in fasci paralleli (collagene, poca elastina) - Pochi vasi sanguigni - Nuclei dei fibroblasti ben visibili **Distribuzione:** - Tendini(dai muscoli all\'osso) - Legamenti (da osso ad osso) - Aponeurosi (tendini modificati appiattiti) **Funzione:** - Permette il movimento nelle aree di trazione ![](media/image34.jpeg)Tessuto connettivo elastico -------------------------------------------------- È un tipo di tessuto connettivo denso regolare, in esso prevalgono le fibre elastiche **Distribuzione:** - parete delle arterie - nei legamenti gialli delle vertebre → legamento flavo - nelle corde vocali TESSUTO ADIPOSO =============== Il tessuto adiposo si sviluppa da precursori connettivali-reticolari, Nei quali le cellule reticolari sono diventate delle cellule adipose tramite il deposito di goccioline di grasso. Questo tessuto è formato da una popolazione omogenea di cellule adipose (adipociti), che si trovano da sole o in gruppo e formano una componente di altri tessuti o organi. La mobilizzazione del tessuto adiposo é sotto l\'influenza ormonale (o. tiroideo, o. corticosurrenalici, o. sessuali, insulina). Svolge anche **attività endocrina** secernendo **leptina** che regola la massa grassa agendo insieme all'ipotalamo sugli organi bersaglio pancreas endocrino e cellule del sistema immunitario. In base alla diversa struttura, colore, localizzazione e irrorazione sanguigna si possono distinguere due tipi di tessuto adiposo: - **tessuto adiposo multiloculare** - **tessuto adiposo uniloculare** Tessuto adiposo uniloculare --------------------------- **Caratteristiche:** Adipociti uniloculari Ø=120 mm sferici o poliedrici, nucleo e citoplasma periferici, setti connettivali di sostegno tra le cellule. La goccia lipidica non é delimitata da membrana. **Localizzazione:\ **pannicolo adiposo sottocutaneo omento - mesentere - spazi retroperitoneali Le diverse regioni hanno una diversa capacità di mobilizzazione ed una diversa composizione chimica (lardo e pancetta). ![](media/image36.jpeg)Tessuto adiposo multiloculare ---------------------------------------------------- Tipico delle specie ibernanti. I mitocondri sono modificati in modo da trasformare l'energia in calore invece che in ATP, tuttavia è presente in piccole quantità anche nelle specie domestiche e nel neonato. **Caratteristiche:** Adipociti: diametro inferiore a quelli del t. bianco, citoplasma più abbondante, i lipidi formano numerose goccioline non avvolte da membrana. Stroma connettivale lasso, ma ricchissimo di vasi e di fibre nervose. Organizzazione lobulare simile a quella ghiandolare ![](media/image38.jpeg)SANGUE ============================= Rappresenta il 7% del peso corporeo Il sangue è formato da cellule sanguigne + Plasma:\ **Cellule sanguigne:** - Globuli rossi - Globuli bianchi - Piastrine **Plasma:** Siero + Fibrinogeno = matrice extracellulare amorfa e fibrosa Ematocrito: Cellule: Plasma (+/- 40:60) Trasporto O~2~, CO~2~, metaboliti difesa, termoregolazione, equilibrio acido/basico e osmotico Plasma ------ 90% = acqua 7% = proteine (albumine, globuline, fibrinogeno) 1% = Sali inorganici 2% = amminoacidi, vitamine, ormoni e lipidi ![](media/image40.jpeg)Eritrociti --------------------------------- Derivano dagli eritroblasti posti nel **midollo osseo**. Forma biconcava, ma flessibili, Ø=7 μm, senza nucleo, vita media = 120 g → **milza** → fegato Negli uccelli sono **nucleati**. Leucociti --------- Granulociti (polimorfonucleati): - neutrofili 30% - basofili 1 % - eosinofili 5 % Agranulociti (mononucleati): - linfociti 60% - monociti 5 % **Funzione di difesa \-\--\> diapedesi** Rapporto GR:GB = 1000:1 ![](media/image45.jpeg) Granulociti: ------------ **Neutrofili**: cellule terminali \--\> diapedesi \--\> attività **fagocitaria** \--\> morte cellulare **Eosinofili**: come sopra, ma specializzati nella fagocitosi dei complessi Antigene/Anticorpo, vengono attirati da fattori secreti dai **mastociti** **Basofili**: contengono eparina ed istamina -\> reazione anafilattica Monociti: --------- Diventano **macrofagi** quando si portano nel tessuto connettivo e costituiscono il sistema reticolo endoteliale. Linfociti: ---------- Cellule staminali nel midollo \--\> Organi **linfoidi primari**: **TIMO** -\> Linfociti T = Linfociti citotossici e helper **Borsa di Fabrizio** (Uccelli) o **Midollo osseo** (Mammiferi) -\> Linfociti B = Plasmacellule \--\> Anticorpi Migrazione con sangue e **linfa** e stazionamento negli organi **linfoidi secondari** (linfonodi, milza, tonsille, placche di Peyer). **Piastrine:** Sono presenti solo nei Mammiferi. Sono frammenti di **megacariociti**, con diametro di 2-4 μm e vita media di 5-8 giorni. Sono 150.000/μl, partecipano alla **coagulazione** e chiudono rotture vascolari. Contengono **adrenalina** e **serotonina** (vasocostrittori). La membrana ha uno spesso glicocalice che serve per i meccanismi di aggregazione ed adesione alle superfici alterate TESSUTO CARTILAGINEO ==================== Il tessuto cartilagineo si contraddistingue per la forte elasticità, è tagliabile, in parte deformabile e capace di attutire i colpi e allo stesso tempo ha una notevole consistenza. Nell\'embrione forma sostegno primario del corpo e diventa la base della maggior parte dei successivi sistemi ossei. La disposizione delle fibre collagene e l\'alto contenuto di glicosamminoglicani nella sostanza fondamentale amorfa conferisce al tessuto solidità. Il **tessuto cartilagineo** è **privo di vasi e non è innervato**. La cartilagine è classificata in tre tipi: - Ialina - Elastica - Fibrosa ![](media/image47.jpeg) Cartilagine ialina ------------------ La cartilagine ialina è il tessuto cartilagineo più comune nel corpo. Forma ad esempio, *cartilagini costali, anelli tracheali, cartilagini laringee, cartilagini articolari*. La cartilagine ialina è moderatamente elastica, semitrasparente e perlacea. Le superfici di tutte le cartilagini ialine, ad eccezione delle cartilagini articolari, sono rivestite da tessuto connettivo fibroso chiamato **pericondrio**. Le cellule dello strato più interno non sono fibroblasti ma condroblasti che si differenziano in condrociti. ![](media/image49.png) Cartilagine elastica -------------------- La cartilagine elastica contiene la propria sostanza fondamentale una fitta rete di fibre elastiche in grado di attutire le sollecitazioni meccaniche ed è povera di sostanza amorfa. Le fibre elastiche conferiscono a questo tipo di cartilagine a un colore leggermente giallastro e opaco. I condrociti della cartilagine elastica sono morfologicamente uguali a quelli della cartilagine ialina tuttavia, a differenza di quest\'ultima, la prima non si ossifica con l\'età. La cartilagine elastica forma il *padiglione auricolare, l\'epiglottide e la tuba di Eustachio*. ![](media/image53.jpeg)Cartilagine fibrosa ------------------------------------------ La cartilagine fibrosa rappresenta la transizione tra la cartilagine e il tessuto connettivo compatto. È formata dai condrociti, da poca sostanza amorfa e da molte fibre collagene; questo permette alle ossa di muoversi reciprocamente pur sopportando pesi notevoli. Inoltre permette l\'accrescimento in lunghezza di molte ossa. E un sensibile indicatore delle carenze alimentari come proteine, minerali e vitamine. La mancanza di vasi la rende esposta a fenomeni degenerativi. La cartilagine fibrosa forma: *dischi intervertebrali, sinfisi pubica, legamento rotondo e l\'inserzione ossea di alcuni tendini*. Condrogenesi ------------ Cellule mesenchimali → centri di condrificazione → produzione di matrice ialina e tropocollagene → condrociti nelle lacune cartilaginee. Il processo è controllato dalla famiglia delle Bone Morfogenetic Proteins (BMP) La forma dei condrociti si adatta a quella della lacuna, solitamente raccolti in gruppi isogeni; nucleo rotondo od ovale, Golgi e reticolo ben sviluppati specie durante la proliferazione; producono la matrice TESSUTO OSSEO ============= Il tessuto osseo è formato da cellule e matrice extracellulare, quest'ultima può essere di due tipi: - organica (Fibre + Sostanza Fondamentale) - inorganica (fosfato e carbonato di calcio) Le ossa svolgono importantissime funzioni: - **Impalcatura interna** - **Protezione di organi** - **Banca del Calcio** Esistono due tipologie di tessuto osseo, entrambe hanno dal punto di vista qualitativo, la stessa composizione cellulare, con fibre collagene e mineralizzazione, ma differiscono molto per la quantità di tali componenti: - **Tessuto osseo non lamellare (primario):** presente nell'embrione e nelle fasi iniziali della riparazione delle fratture = osso immaturo. - **Tessuto osseo lamellare:** presente nell'adulto si divide in due tipi: osso **compatto** osso **spugnoso** ![](media/image55.jpeg)Osso compatto: ------------------------------------- Le lamelle sono organizzate in 3 sistemi: - **SISTEMI di HAVERS o OSTEONI**, 4-20 disposte attorno a canali vascolari lungo l\'asse maggiore dell\'osso - **SISTEMI INTERSTIZIALI**, lamelle ossee organizzate in poligoni che riempiono lo spazio tra gli osteoni - **LAMELLE CIRCONFERENZIALI** interne ed esterne, sotto endostio e periostio Canali vascolari: ----------------- I canali vascolari sono presenti solamente nel tessuto compatto, mentre nel tessuto osseo spugnoso non passano vasi; la nutrizione degli osteociti avviene attraverso i canalicoli che connettono le lacune con l'endostio. - **CANALI di HAVERS**, longitudinali posti al centro degli osteoni (Ø=22-110 mm), contengono uno o due vasi circondati da c. lasso - **CANALI di VOLKMANN**, perpendicolari ai primi, li mettono in comunicazione con la cavità midollare e la superficie esterna Periostio: ---------- Il periostio è una lamina di connettivo fibroso che avvolge le ossa. Lo strato interno é ricco di osteoblasti, attivi durante lo sviluppo, inattivi nell\'adulto, ma riprendono l\'attività durante la riparazione delle fratture. Lo strato esterno é ricco di vasi che penetrano nei canali di Volkmann. E\' collegato all\'osso mediante fibre collagene (**Fibre di Sharpey**) che rimangono intrappolate nella matrice calcificata. Endostio: --------- Formato da un solo strato di cellule appiattite, ma anch\'esse osteogeniche. Tappezza la cavità midollare, i canali di Havers e gli spazi midollari dell\'osso spugnoso. Matrice ossea ------------- La matrice ossea è formata da: - **Matrice organica (resistenza a tensione):** Sostanza fondamentale amorfa formata da glicosamminoglicani, glicoproteine e [Fibre collagene] a struttura identica a quello del t. connettivo, ma con proprietà chimiche leggermente diverse; disposte in maniera ordinata con direzione ad elica attorno al canale di Havers. - **Sali inorganici (durezza):** Cristalli di fosfati di calcio (idrossiapatite) regolarmente spaziati ad intervalli di 600- 700 Å lungo le fibrille collagene. Cellule dell'osso ----------------- - **Cellule Osteoprogenitrici**:\ Elementi indifferenziati che danno origine alle altre. - **Osteoblasti**:\ Depongono la matrice ossea e quindi si trovano in corrispondenza delle superfici in espansione. - **Osteociti**:\ Di forma appiattita, sono posti nelle lacune e comunicano tra loro mediante processi citoplasmatici. Sono osteoblasti rimasti inglobati nella matrice da essi prodotta. Ora regolano l\'omeostasi del calcio (paratormone e calcitonina). - **Osteoclasti**:\ Cellule giganti con Ø=20-200 μm che contengono fino a 50 nuclei. Riassorbono il tessuto osseo durante l\'accrescimento ed il rimodellamento. Ossificazione diretta o intramembranosa 1 ----------------------------------------- Il processo inizia dal **centro di ossificazione primario** in cui cellule mesenchimali si differenziano in osteoblasti (**blastema osseo**). Segue la mineralizzazione diretta della matrice extracellulare secreta dagli osteoblasti (**tessuto osseo primario**). Così avviene:\ *la formazione delle ossa piatte, l'accrescimento delle ossa brevi, l'ispessimento delle ossa lunghe.* Ossificazione diretta o intramembranosa 2 ----------------------------------------- Tessuto mesenchimale molto vascolarizzato, con fasci di fibrille collagene, sostanza fondamentale allo stato di gel -\> trasformazione dei fibroblasti in osteoblasti \--\> secrezione di matrice osteoide \--\> osso a fibre intrecciate \--\> osso lamellare \--\> trasformazione degli osteoblasti in osteociti. I diversi centri di ossificazione si accrescono in direzione radiale fino a fondersi ed a sostituire tutto il mesenchima ![](media/image57.jpeg) Ossificazione encondrale o endocondrale 1 ----------------------------------------- Formazione di un osso per sostituzione di un preesistente modello cartilagineo. Avviene per ossa lunghe e brevi. Inizia con la formazione del **collare osseo** per ossificazione intramembranosa cui segue l'apoptosi dei condrociti e la **calcificazione della matrice extracellulare.** La cartilagine calcificata viene vascolarizzata facendo arrivare gli osteoblasti che depositano tessuto osseo non lamellare (primario) formando il **centro di ossificazione primario**. ![](media/image59.jpeg) Ossificazione encondrale o endocondrale 2 ----------------------------------------- ![](media/image61.png)Alle estremità delle epifisi si formano i **centri di ossificazione secondari** con lo stesso meccanismo. Al loro interno si formano delle cavità che verranno riempite da midollo osseo. Nei centri di ossificazione secondari la cartilagine rimane sulla superficie articolare e al confine tra epifisi e diafisi: la **cartilagine di coniugazione**, responsabile della crescita dell'osso. Nell'adulto epifisi e diafisi si saldano e la cartilagine di coniugazione non è più visibile. La saldatura tra le due parti segna il termine dalla crescita in lunghezza dell'osso e l'età a cui avviene varia per ogni osso. L'alterazione del processo (acondroplasia) provoca il nanismo. Cartilagine di coniugazione --------------------------- **Zona quiescente** = cartilagine ialina normale. **Zona proliferativa** = condrociti in rapida proliferazione che si dispongono in colonne parallele lungo l'asse longitudinale dell'osso. **Zona della cartilagine ipertrofica** = grossi condrociti attorno ai quali è avvenuto il riassorbimento della matrice. **Zona della cartilagine calcificata** = in cui si deposita l'idrossiapatite sulle trabecole cartilaginee. **Zona di ossificazione** = gli osteoblasti portati dal sangue invadono le cavità lasciate libere dai condroblasti Riparazione delle fratture -------------------------- Il tessuto osseo lesionato viene eliminato dai macrofagi. Periostio ed endostio iniziano a proliferare formando un **manicotto connettivale**. Questo si trasforma in **cartilagine** che ha sua volta viene invasa da tessuto osseo primario per ossificazione intramenbranosa ed endocondrale formando il **callo osseo**. Sottoponendo l'osso ai normali stress meccanici il callo osso viene rimodellato e sostituito con **tessuto osseo lamellare**. A differenza di quanto avviene negli altri connettivi, in questo caso **non si forma una cicatrice.** ![](media/image63.jpeg)

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