Semantica 2-11 PDF
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This document examines the nature of signs, defining them as something that stands for something else. It discusses the concept of the interpretant, which mediates between the sign and the signified. The document then explores the elements of language, including how signs relate to each other through various relationships like synonymy, hypernymy, hyponymy, and antonymy. Finally, the text covers the concept of compositionality in language, explaining how the meanings of phrases are derived from the meanings of individual signs and the rules of composition.
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CAPITOLO 1 LA NATURA DEL SEGNO : Segno e un qualcosa che sta per qualcos' altro. Viene definito significato del segno ci a cui il segno rimanda. Questa definizion...
CAPITOLO 1 LA NATURA DEL SEGNO : Segno e un qualcosa che sta per qualcos' altro. Viene definito significato del segno ci a cui il segno rimanda. Questa definizione di segno e stata in parte ripresa da Charles Pierce Fondatore della Semiotica (disciplina che studia i segni) Egli. introduce una terza dimensione quella dell'interpretante dei , segni , ossia colui che media frai 2 poli della relazione segnica La relazione. semistica e sempre TRADICA. Non tutto cio che rimanda ad altro e un segno I segni. si distinguono dalle semplici associazioni mentali /che sono personali e soggettive) , perche le relazioni tra segno e significato sono determinate da regole che possono essere apprese da pic soggetti. Pierce classifica i segni in : INDICI segno ha legame causale il significato Segno causa il proprio significato significato il · causa segno - con. o Ex. Le nuvole (segno) causano la pioggia ICONE-segno assomiglia significato · al Immagini cartelli stradali Ex. accordo trai simbol-legame convenzionale, deciso tramite un parlanti · Ex. Le parole di una lingua I segui hanno senso grazie alla relazione tra segno, significato e interprete ELEMENTI COSTITUTIVI DI UNA LINGUA : Le linque si basano su 2 elementi fondamentali : tra loro da. Un sistema di 1 Segui una lingua non puo essere costituita da un solo segno, ogni lingua e composta da molti segui collegati relazioni. Le principali relazioni tra segui sono : SINONIMIA2 significati simili (EX grande gigante) - segui con. e IPERONIMIA -- Un segno pin generale include altro (EX "Felino"iperonimo di "galto") - un. - IPONIMIA - Opposto iperonimia; un segno pin specifico (EX "gatto "iponimo. di "Felino") · ANTINOMIA-2 segui con significati opposti (EX caldo. e freddo) · AppartENENZA A Un Campo semantico - segni con aspetti comuni [Ex "Cane", "gatto". e "topo" appartengono al campo degli animali) 2. La sintassi : - Leggi semantiche di composizione - insieme di regale che permettono di combinare i segui in unit pin grandi EX parole. - frasi-a testi Non tutte le composizioni di parole sono possibili , altre sono grammaticalmente impossibili. Sintassi e lo studio delle regole che presidono queste combinazioni. - Senza sintassi non esiste una lingua : un esempio di Sistema senza sintassi sono i cartelli stradali o i simboli dei partiti. COMPOSIZIONALITA Lingue storico-naturali sono composizionali , cive il significato delle frasi deriva dal significato dei singoli segui e dalle regale di composizione. Una lingua non composizionale sarebbe possibile,ma difficile da imparare e poco efficiente. Perche la composizionalita e importante ? · Quando impariamo una nuova lingua, non memorizziamo frasi fatte, ma apprendiamo il lessico e la grammatica. · Ci permette di capire e creare un numero infinito di frasi nuove Non serve imparare frase singolarmente, poiche il significato ricavabile conoscendo le parole le regole. · e e ogni Le lingue sono largamente composizionali , non lo sono completamente. Ci sono vari fenomeni che limitano la composizionalit : Sinteri · (espressioni idiomatiche) "geltare la spugna" "gatto - , delle nevi".. contesto - determina il significato della singola unit(tagliare in "tagliare i capelli", "Fagliarsi", "tagliare il filo"... · CoLLocazioni · - "Fare una doccia" vs. "to have a shower" COMUNICAZIONE destinatario. comunicare significa "rendere comune" e riguarda il trasferimento di informazioni tra un miltente e un Poiche l'informazione astralta, non e puo essere trasmessa fisicamente ma necessita essere codificata (associata a segui tramite delle regole). Operazione inversa si chiama decodifica. Codice - insieme delle regole che associano i segui al loro significato In alcuni codici , i segui hanno come significato i segui di un altro codice (EX. Codice Morse, arcade) I segui di per se di astratto chiamati type male single rappresentazioni fisiche, token qualcosa di sono qualcosa , sono concreto che puo essere trasmesso al destinatario. fasi della comunicazione : 1. MITMENTE codifica l'informazione · con una sequenza di segui tippe · invia i segui come token tramite un canale di trasmissione 2. Destinatario · Riconduce i token al loro type · Associa i type al loro significato La comunicazione pue fallire per diversi motivi : · Rumore - interferenze che alterano i token (EX. disturbi telefonici). Per orviare si puo utilizzare un messaggio RINDONDANTE Cripetere il messaggio pin volte) DiffiColta · NeL RICONOscere I Token (EX. brutta Calligrafia) · Difficolta nel decodificare il Messaggio (EX. Una parola Sconosciuta) Per accertarsi che il sia arrivato integro destinazione, sono possibili procedure di FEEDBACK messaggio a Non tulti i trasferimenti di informazioni sono comunicazione Devono. verificarsi 3 condizioni : 1. Intenzionalit Del Mittente - passaggio di informazioni deve essere volontario. CONSAPEVOLEZZA DEL DESTINATARO 2 - destinatorio deve capire che il miltente stacercando di communicare. INTENZIONE MANIFESTATA 3 - Mittente deve voler far sapere al destinatario che sta comunicado L) NGUAGGIO E COMUNICAZIONE L'uso fondamentale e intenzionale di un segno e comunicativo, ma non tulti i segui sono prodotti con l'intento di comunicare. Una nuvola e c'e un'intenzione comunicativa dietro questo segno Ex. scura segno di pioggia, ma non. Due aspetti da considerare :. 1 Si puo comunicare anche senza una lingua condivisa. Si possono trasmeltere messaggi semplici a animali domestici o persone con cui non si condivide una lingua , usado gesti o espressioni facciali. C. Cisono usi non comunicativi dei segui e delle lingue. Nell'arte, il linguaggio puo essere usato per fini estetici ma anche comunicativi. Che Cosa E e cosa non e Linquaggio Non sono linguaggio : - Musica - Ha una sintassi , ma non e un Sistema di segui perche le note non hanno significati precisi La musica puo. comunicare sentimenti ma non , e linguaggio. Pittura-Non ha unita segniche minime ne regole sintattiche per combinare segni di structure complesse. - - GestUalita - Molti gesti non hanno significati definiti , quindi non sono segni. Anche quando hanno significati , manca una sintassi per i gesti. Eccezione : Lingue dei sordomuti, che sono veri e propri linguaggi. SONO LINGUAGGIO : - LINGUAGGI FORMAL - matematica , programmazione logica , - LINGUE STORICO-NATURAL - Italiano , inglese, cinese. Le dai linguaggi artificiali : linque naturali si differenziano - LINGUE NATURAL -- il lessico e la grammatica si sviluppano prima dell'uso LINGUAGGI ARTIFICIAL - lessico grammatica sono definiti dall'uso - e FILOSOFIA e FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO La filosofia cerca di spiegare le idee pin generali e fondamentali che definiscono una parte del mondo o della nostra conoscenza come i concelti di giustizia o legge. La filosofia del linguaggio, in particolare si pone domande come : , che cos'e segno ? · un che cos' il linguaggio ? · · cosa significa comunicare ? Studiare il linguaggio ci aiuta a capire come comprendiamo il mondo e come lo esprimiamo attraverso i segui e le parole. I filosofi del linguaggio si concentrano sugli aspetti comuni tra le linque, non solo sulle loro differenze. Questa disciplina ha radici antiche (Platone, Aristotele ) ma e diventata... una branca specifica alla fine dell'Ottocento grazie a Gottlob Frege, considerato il Fondatore Frege ha influenzato filosofi come Russell e Wittgenstein,. e inizialmente la filosofia del linguaggio si e sviluppata soprattulto in Germania. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha trovato terreno fertile in paesi anglofoni con pensatori come Quine Austin Strawson. , La filosofia del linguaggio e collegata ad altre aree di studio : · SEMIOTICA - studia i segni e come li usiamo per comunicare PRAGMATICA- Si occupa del significato delle parole inbase al intenzioni del parlante · contesto e alle LINGUISTICA GENERALE - analizza pin linque per trovare le regole generali che le accomunano Rispetto alla filosofia , la linguistica e pin ·. pratica e basata sull'Osservazione. · LOGICA aiuta a capire come i significati siano legati tra loro in mode coerente. · SINTASS) - Studia le regole per combinare parole e costruire frasi ELEMENTI DI SINTASSI Quasi tutte le frasi che usiamo hanno 2 elementi fondamentali : 1. Un elemento che indica di chi o di cosa stiamo parlando (soggetto. 2 Un elementoce dice qualcosa su di esso (predicato) Ogni frase si costruisce attorno a un nucleo : · Se il nucleo e un nome - si parla di sintagmi nominali (EX. "il gatto") Se il nucleo e un verbo si parla di sintagmi verbali (EX "mangia il topo") ·. LE REGOLE SINTATTICHE E IL LORO FUNZIONAMENTO La sintassi organizza le parole nelle frasi secondo un ordine che non e casuale. Le parole si raggruppano in costituenti (cio gruppi di parole) di dimensioni diverse : costituenti pin piccoli (EX Single parole) formare costituenti pin grandi (EX intere frasi) ·. -- Si uniscono per. · le regole sintattiche stabiliscono come combinare parole e costituenti in modo corretto eben formato" Si possono scrivere le seguenti regole : · Agg. + N-aN' : Un aggettivo pin un nome crea un nuovo sintagma (EX bella casa). · Det. + V-ci dice che un determinante (articolo, aggettivo dimostrativo ec... ) con un verbo non forma una combinazione valida RICORSIVITA DELLE REGOLE Una regola si dice ricorsiva quando puo essere applicata pin volte di seguito ESEMPIO Agg. + N - N Agg + N - N Possiamo aggiungere · un aggettivo al home - "bella casa" · Possiamo aggiungerne un altro-"Bella casa luminosa" Non c'e limite teorico al numero di aggettivi che possiamo aggiungere al nome. Grazie alla ricorsivit possiamo creare frasi di lunghezza infinita partendo da un numero limitato di parole. SINTAGMI VERBALI e NOMINALI Inomi e i verbi sono elementi principali dei sintagmi, chiamati "teste". Ad esempio, nel sintagma "tutti gli uomini" il , e la testa mentre nome uomini , gli altri elementi aggiungono significato. SINTAGMA NOMINALE · Nome (N) + aggettivo (o Frase relativa) -- N (nucleo esteso) · N + aggettivo(o frase relativa) -- N (nucleo esteso · Determinante (articoli, dimostrativi numerali) + N , - SN (Sintagma nominale complete Gli aggettivi possono essere cambiati di posto fra loro, i determinanti no SINTAGMA VERBALE · Verbo (v) + avverbio, sintagma nominale o preposizionale - V (nucleo esteso) · v + ausiliare--su (Sintagma verbale completo) Il verbo pu combinarsi con altri elementi (avverbi, oggelti) per form are un sintagma verbale. Il nome puo unirsi a determinanti , aggettivi o frasi relative per formare un sintagma nominale Non c'e un limite al numero di aggettivi o avverbi che possono modificare un nome o un verbo ma c'e , un limite al numero di determinanti che si possono aggiungere. CAPITOLO 2 : SINTAGMI NOMINAL In Che COSA Consiste La DISTINZIONE FRA NOMI e VERBI NOMI riferiscono oggetti stabili nel mondo · - Si a cose o VERBI riferiscono ad azioni cambiamenti degli oggetti · - si o Ex. Nella frase "Paolo corre", il nome indica l'oggetto (Paolo) e il verbo l'azione (corre) Gli oggetti subiscono cambiamenti, ma mantengono la loro identif, ossia restano riconoscibili come lo stesso oggelto. Questo schema e comune a tutte le lingue, che distinguono tra oggetti (nomi) e cambiamenti (verbi). aggettVI · - Denotano proprieta degli oggetti (es. "Grande", "rosso") Alcuni. nomi indicano cambiamenti ("transformazione"), mentre altri proprieta ("durezza") Questo dualismo tra oggetti. e cambiamenti rappresenta una distinzione fondamentale. UN IPOTESI STORICA In origine i , nomi probabilmente servivano per indicare oggetti concreti , mentre i verbi per descrivere cambiamenti eventi. Con il tempo l'evoluzione , del pensiero umano ha portato alla creazione di concenti astrati (EX bellezza) ,. che non esistono indipendentemente ma derivano da oggetti concreti Ad esempio. : "Sviluppo" deriva dal verbo "sviluppare" Questa feoria ipotizza che inizialmente esistessero solo nomi per oggetti concreti mentre , i concetti astrati si siano Sviluppati in seguito. UN IPOTESI TEORICA Nomi e verbi sono strumenti per descrivere il mondo : Nomi identificano oggetti ed entit concrete · · verbi descrivono proprieta o elementi relativi a tali oggetti Secondo questa ipotesi, i nomi sono ontologicamente indipendenti , ma la nostra mente li concepisce come tali. Anche i verbi fanno riferimento a oggetti , ma predicano azioni o stati legati ad essi. NOMI PROPRI Sono pin semplici, formati solo dalla testa nominale modificatori Essi si i sintagmi nominali spesso senza. riferiscono a oggetti specifici, ad esempio "Roma" o "Paolo" La categoria dei nomi propri ampia e include. non solo i nomi di persona ma anche altri termini che identificano entita uniche. Il significato del nome proprio quindi sembra , coinvolgere 2 aspetti : un concetto di un oggetto e l'oggetto stesso. SEMANTICA BIDIMENSIONALE DEL NOMI PROPRI SECONDO FREGE L'idea che il significato di molte nostre espressioni linguistiche sia bidimensionale e stata avanzata da Glottlob Frege, uno dei principali filosofi del linguaggio Secondo. Frege, il significato di un name proprio, cosi come di altre espressioni linguistiche , si articola in 2 dimensioni fundamentali: 1 Sinn (senso). concelto -- associato al nome ovvero l'insieme delle caratteristiche fondamentali the , consentono di identificare il referente. Ad esempio, per il nome proprio "Roma" il , Sinn potrebbe includere l'idea di una citta in Italia , capitale del Paese e con una storia millenaria. 2. Bedeutung (significato o referente) -- L'oggetto concreto o reale a cui il segno si riferisce. Nelcaso di "Roma" il , referente la citta fisica chesiste nel mando. Frege utilizza questa distinzione per spiegare come le espressioni linguistiche possano avere significato anche in assenza del referente. Ad esempio, e possibile comprendere un nome come "Unicorno" (che ha un sinn cio l'idea di , un cavallo con un corno) anche se non ha un Bedeutung , ovvero un oggetto reale a cui si riferisce. Applicazioni della Semantica BIDIMENSIONALE Lo schema bidimensionale di Frege non si applica solo di nomi prepri, mapuo essere generalizzato a diverse categorie linguistiche : · Nomi comuni - Il Sinn corresponde all'intensione, ovvero il concetto generale che caralterizza una categoria (EX "Cane. " come animale a 4 zampe, mammifero, domestico). La Bedeutung e l'estensione , cio l'insieme di tutti i cani esistenti. · AGGETTVI - * Sinn e concelto descritto dall'aggettivo (EX " Rosso" come. colore) mentre la Bedeutung e l'insieme degli oggetti che condividono , quella caratteristica. · verbl INTRANSITIVI - Anche verbi possono avere un Sinn (concetto dell'azione o stato) e una Bedeutung (l'insieme degli eventi o soggetti che realizzano quel concelto SCHEMA DELLA TEORIA BIDIMENSIONALE Lo schema proposto da Frege puo essere riassunto attraverso il triangolo semiotico : 1. SegNo Linguistico - espressione utilizzata, come nome proprio, home comune , o verbo. 2. SINN (SENSO) - concetto associato al segno, che media la relazione con la realta 3. BEDEUTUNG (REFERENTE) oggetto - concreto o insteme degli oggetti a cui il segno si riferisce. Nel caso dei nomi propri, il Sinn rende possibile il collegamento con il referente, garantendo la comunicazione anche quando i parlanti possiedone conoscenze diverse. Ad esempio, due persone possono parlare di Roma con idee diverse (uno pensa alla storia , l'altro alla geografia), ma riferirsi comunque allo stesso oggetto. CRITICHE ALLA TEORIA BIDIMENSIONALE DE NOMI PROPRI L'idea di Frege sui nemi propri ha ricevuto molte critiche , soprattuto da parte di Kripke. Uno dei problemi principali e capire come si possa legare il significato di un nome alle caratteristiche fondamentali del suo referente. Secondo Kripke, ci sono 3 problemi con la teoria bidimensionale di Frege : 1. L'ighoranza di certe proprieta non implica necessariamente che non si conosca il significato,. Le 2 proprieta di un referente possono cambiare senza che cambi il significato del nome. 3 Il referente potrebbe non avere le proprieta proposte, reudendo la teoria incoerente. La MeOria Del riferimento diretto Del Nomi PROPRI Kripke e altri filosofi hanno sviluppato una teoria alternativa, chiamata "teoria del riferimento diretto". Secondo questa teoria : · il significato di un nome coincide con il suo referente , senza bisogno di passare per descrizioni o passaggi secondari · Ad esempio , quando diciamo "Roma" , ci riferiamo direttamente alla citta indipendentemente dalle , caratteristiche che le attribuiamo. Questo approccio semplifica l'identificazione del esclude il ruoo delle conoscenze significato, · ma contestuali problemi Della TEORA DeL RIFERIMENTO DIRETTO La teoria del riferimento diretto risolve alcune difficult della teoria di Frege , ma non riesce a spiegare alcuni punti chiariti dalla teoria bidimensionale. In particolare : 1. DifferenzA Tra ENUNCIATI DI IDENTITA Ex ". George Sand Aurore Dupin" -- informative "George Sand George Sand" - tantologica Secondo la teoria del riferimento diretto, questi 2 enunciati avrebbero lo stesso significato Frege invece sostiene. , , che i 2 nomipropri esprimono concetti diversi dello stesso referente La differenza tra i 2 enunciati sta nei concetti. associati ai nomi , anche se il referente e lo stesso. 2. Enunciati con Nomi senza referente Ex. Superman viene dal pianeta Krypton Per i teorici del riferimento diretto i nomi senza referente non hanno significato quindi , l'enunciato dovrebbe , essere privo di senso. Frege , invece , afterma che anche senza referente i nomi mantengono un "senjo" , cioe un concetto associato I NOMI COMUNI I nomi comuni come , "gatto", esprimono concetti che descrivono un insieme di oggetti con caratteristiche condivise Il. significato di un home comune comprende 2 aspecti principali : INTENSIONE proprieta astratte associate al concetto · - · ESTENSIONE - insieme di oggetti che soddisfano tali proprieta LA TEORIA DEL RIFERIMENTO DIRETTO PER NOMI COMUNI Kripke e Putnam estendono la teoria del riferimento diretto ai nomi comuni , sostenendo che il significato e legato al referente senza passare per descrizioni Usano. l'esempio di "acqua", spiegando che il termine si riferisce a una sostanza chimica constructura H 0 , , indipendentemente dane proprieta percepite(trasparenza,potabilita ec ).. · Secondo questa teoria : · il significato e fissato da un'osservazione iniziale e non cambia · le proprieta accidentali non alterano il referente Tuttavia, questa visione e criticata per ignorare l'aspetto concettuale dei homi comuni STEREOMPI E SIGNIFICATI Una teoria sul significato dei noni comuni e la semantica a tratti di Katz e Fodor (1963). Questa teoria sostiene che i noni comuni hauno tratti distintini necessari e sufficienti per definite un oggetto. Se un oggetto ha tutti i tratti richiesti , appartiene alla categoria La semantica. a tratti spiega facilmente iperonimia,iponimia e sinonimia. Ad esempio , mammifero e iperonimo di gatto , perche i mammiferi possiedono tutti i tratti necessari del gatto, ma non viceversa. La semantica a tratti distingue gli enunciati : ANALItici veri in Ogni Situazione (EX Tutti i gatti animali) · -. sone ContradDittori · -* falsi in ogni situazione (EX Un gatto. non e un animale) · sinterici -veri o falsi solo verificando i fatti (EX. Questo gatto e nero) Tuttavia, questa teoria presenta dei limiti pratici , soprattutto nel distinguere casi centralie periferici di una categoria. LATEORIA DEL PROTOTTPI In alternativa, la teoria dei prototipi di Roche propone che ogni categoria abbia un esempio centrale (prototipo) e che gli altri casi si distribuiscano in base alla somiglianza con il prototipo La Somiglianza. e una nozione complessa e graduata : un eggetto pu somigliare in vari modi al prototipo. Le categorie , quindi, non hanno confini netti. SEMANTICA DEL SINTAGMA NOMINALE L'idea dibase che il riferimento di un oggetto venga determinato dal nome principale nel sintagma nominale, filtrando le altre informazioni per definite il significato. Un problema chiave stabilire regale per collegare un nome ai suoi referenti. SINTAGMI NOMINAL INDEFINITI I sintagmi nominali indefiniti non hanno un riferimento definito. Per esempio , "un uomo" pu riferirsi a uno o pin individui possibili, ma senza specificare quale Gli indefiniti lasciano aperte alternative di riferimento mentre i definiti. , escludono tutte le alternative tranne una SINGOLARE E PLURALE Il nome "nomo" al singolare rappresenta un singolo aggetto o un insieme di possibili individui Il plurale,. come "uomini" amplia il riferimento , a insiemi con pin elementi (ad esempio coppie o gruppi). Il passaggio dal singolare al plurale implica la pluralizzazione del riferimento. AGGETTVI La differenza tra che : nomi e aggettivi Nomi identificano oggetti specifici · · Aggervi descrivono proprieta (EX. "Giallo" indica una , proprieta non un oggetto). Sostituendo un aggettivo a un nome (EX. "Uomo mite") , si filtra il riferimento ai soli oggetti con quella proprieta. SINTAGMI PREPOSIZIONALI I sintagmi preposizionali (EX. di Luisa) sono composti da una preposizione e un SN. Questi precisano le relazioni tra oggetti o restringono il riferimento di un nome. Ad esempio "in giardino" Specifica una relazione , spaziale, limitando i possibili riferimenti agli oggetti all'interno del giardino. CARDINALL I determinanti cardinali (EX "2", "molti" , "pochi") definiscono. quantita e possono essere compatibili con i determinanti definiti. Ad esempio : · "Due uomini" denota coppie di vomini (X u(X)e(x) : =. 2) "Moltiuomini" "pochi uomini" si riferiscono a quantita variabili, determinate dal - e contesto. DETERMINANTI INDEFINITI E. alcuni, qualche, certi, taluni Questi determinanti : 1. Non pongono limiti precisi al numero di oggetti 2 Sono incompatibili. con i determinanti definiti Ad esempio , " alcuni uomini" puo essere espresso come (X : U(X)e(x) > 1) DETERMINANTI DEFINITI Restringono il riferimento a uno o pin oggetti specifici , escludendo ogni altra alternativa. Ad esempio : · "il libro" indica un solo libro specifica · con il plurale (Ex gli uomini). , si riferisce a un insieme definito di oggetti (x : v(x)e(x11) CONCLUSIONE La teoria referenzialista dei sintagmi nominali (SN) li considera espressioni che denotamo oggetti attraverso proprieta Il. riferimento viene filtrato e specificato da determinanti aggettivi o sintagmi preposizionali. , LE DESCRIZIONI DEFINITE I SN definiti da articoli determinativi singulari (EX. la torta)indicano un unico referente specifico all'interno di un insieme, escludendo altre possibilita DESCRIZIONI DEFINITE IMPROPRIE Indicano oggetti o proprieta che potrebbero non esistere nel contesto. Secondo Frege : · Una descrizione e impropria se manca di denotazione (non si riferisce a nulla di concreto). · Ad esempio, "l'attuale re di Francia e una persona molto saggia" non e ne vero ne falso se non esiste alcun re di Francia, poiche manca un referente. LE RAGIONI DI RUSSELL Russell critica le descrizioni definite improprie, sostenendo che possiamo riferirci solo a oggetti che conosciamo direttamente. Ad esempio : · Nell'enunciato "L'assassino di Paolo Rossi e pazzo" Russell , Sottolinea che non possiamo riferirci all'assassino se non sappiamo chi sia , poiche manca un'identit concreta. · Propone una teoria restrittiva un'espressione e significativa solo se conosciamo direttamente l'oggetto. Keith Donnellan distingue 2 usi delle descrizioni definite : 1. ATTRIBUZIONE - per affermare proprieta di un oggetto. RIFERIMENTO 2 - per indicare oggetti senza conoscerli direttamente INDICAL (EX pronomi personali , dimostrativi , avverbi come "qui" e "ora") si riferiscono direttamente a elementi del contesto. · Questi termini cambiano significato in base al contesto d'uso · Gli indicali sono fondamentali per distinguere oggetti e situazioni in modo specifico e immediato INDICALI E DESCRIZIONI DEFINITE INDICALI "questo libro" hanno funzione simile all'articolo definito, ma il loro referente dipende streltamente · come una dal contesto Secondo David Haplan , le differenza principale tra descrizioni definite e indicali sta nel comportamento in presenza di operatori : · Temporall e Spazial - possono cambiare l'ambito del referente per le descrizioni definite · INDICAL - sono sempre legati al contesto immediato (tempo e luogo dell'emissione) Esempi : 1. "Nel 1999 il presidente firm il decreto" : - in una lettura, il presidente attuale e il referente (ambito esteso) - in un'altra , si fa riferimento al presidente del 1999 (ambito ristretto) 2. Gli indicali sono meno ambigui rispetto alle descrizioni definite, poiche non sfuggono al contesto. LA TEORIA DI KAPLAN Kaplan individua alcune caratteristiche chiave : · I nomi propri e gli indicali condividono alcune proprieta (Ex riferimento diretto), masi comportant. diversamente rispetto agli operatori · Le descrizioni definite esprimono proprieta che saddisfano un oggetto in un determinato contesto. Ad esempio : - "L'essere amico di Paolo" (descrizione definita) - "Anna" (nome proprio) RISULTATI DELLA TEORIA · Le descrizioni definite denotano proprieta esatte e sono soggette agli operatori · Gli indicali rimangono legati a un referente fisso , indipendentemente dagli operatori Kaplan tra: distingue. 1 Carattere - la regola semantica che collega l'enunciato al referente 2. 2 contenuto -cio a cui si riferisce effettivamente l'enunciato PROBLEMI CON LA TEORIA DI KAPLAN Kaplan sostiene che gli indicati (come "questo" "quello") si o riferiscano a oggetti presenti nel contesto di emissione, influenzati dagli operatori temporali, spaziali e di possibilita. Tuttavia , sorgono problemi con gli indicali esoforici (chefanno riferimento a oggetti presenti fisicamente) e anaforici /che si riferiscono a elementi menzionati in precedenza nel discorso). Ex. guardando un video del 1999 in cui si parla di un presidente che firma un decreto, un osservatore potrebbe dire : "Questo presidente firm il decreto" Qui "questo presidente" non si riferisce al presidente Attuale, ma a quello del 1999, complicando l'ambito d'azione degli indicali. UNA PROPOSTA ALTERNATIVA Una teoria alternativa si basa sul concetto di salienza, coe sull'importanza di un oggetto in un determinato contesto comunicativo. Secondo questa proposta : 1. Gli interlocutori focalizzano la loro attenzione su un oggetto saliente 2. Il parlante rende saliente un oggetto tramite il discorsoo il comportamento. 3 Un oggetto pur essere saliente per motivi interni (e evidente o importante) o esterni (e nominato dal parlante) DIFFERENZE TRA INDICALI ESOFORICI e ANAFORIC · esoforici - si riferiscono a oggetti presenti nel contesto di emissione · anaforici - si riferiscono a oggetti gi menzionati o impliciti Mentre Kaplan collega gli indicali a una sola alternativa specifica questa teoria settolinea , che gli indicati si riferiscono all'alternativa pil saliente all'interno del contesto. CAPITOLO 3 : I VERBI La TEORIA PREVALENTE DEL VERBI IN FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO Frege , un importante filosofo del Linguaggio , sosteneva che i verbi denotano oggetti , cio entita concrete o astratte. Ad esempio nell'enunciato "Paolo corre", secondo Frege il verbo "corre" non indica un'azione , , , ma un oggetto astratto che rappresenta "l'insieme delle cose che corrono" PROBLEMI DI QUESTA TEORIA 1 DIFFICULT A DISTINGUERE. I NOMI DAI VERBI Frege sembra trattare i verbi come nomi. Tuttavia, i verbi non hanno una funzione referenziale (non indicano qualcosa di preciso), ma predicano un'azione o uno stato degli oggetti. Ad esempio "correre" , non si riferisce a un oggetto ma descrive un'attivita. 2 INTERPRETAZIONE. DEL SOGGETTI PLURAL Ad esempio , nell'enunciato"i ragazzi corrono", Frege lo interpreta come "l'insieme delle case che corrono". Ma ci non rappresenta il senso comune : non intendiamo un insieme astratto, ma il fatto che piu ragazzi stanno compiendo l'azione di Correre. Donald Davidson , un altro filosofo, ha proposto una visione alternativa i verbi: non si riferiscono ad oggetti, ma agli stati e agli eventi. TIPI DI VERBI La classificazione dei verbi si basa sul modo in cui essi descrivono stati o cambiamenti Una. distinzione importante e stata formulata dal linguista Vendler nel 1957, che divide i verbi in 4 categorie principali : stati, processi , verbi di culminazione, verbi di complimento STATI I verbi di stato descrivono situazioni relativamente stabili come "essere", "Sapere", "Credere" , Ex. "Anna e felice" descrive una condizione stabile e non implica cambiamenti Caralteristiche : Non accettano modificatori come "per un tempo". Ad esempio, non pue dire "Anna e felice per un'ora" · si Non hanno progressione temporale forma progressiva ("Anna si esprimere in sta essendo felice" · : non possone suona strand in Italiano) PROCESSI I verbi di processo descrivono cambiamenti non finalizzati, cioe non orientati verso un obiettivo specifica Ex. "Paolo cammina" descrive un'attivit che puo continuare all'infinito senza un traguardo preciso. Caratteristiche : · Non indicano un cambiamento "completo". Ad esempio , dire "Paolo cammina per un'ora" non implica che il camminare abbia un fine. · Sono spesso ciclici o ripetitivi (come "camminare, nuotare). VERBI DI COMPIMENTO Descrivono cambiamenti finalizzati a un obieltivo (detti "telici") , cio con un termine definito Ex "costruire una. casa", "leggere un librot caratteristiche : · Sono caratterizzati da un obiettivo raggiungibile e accettano modificatori come "in un tempo + " EX. "Costruire una casa in un anno" · Questi verbi descrivono un'attivit che progredisce fino a raggiungere un fine EX. "Paul stava leggendo un libro" indica che Paul era in un processo di lettura che mirava a completare il libro Differenze con altri verbi : · Processi non finalizzati (come "camminare") non implicano un obiettivo raggiunto, mentre i verbi di complimento hanno un traguardo · La loro struttura e neutra rispetto al fatto che il fine venga raggiunto o meno VERBI DI CULMINAZIONE Descrivono un cambiamento che si realizza in un singolo momento preciso " EX. esplodere", "raggiungere", "Colpire"