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**Indice** 1. 2. 3. [BIBLIOGRAFIA 12](#bibliografia) Metodi empirici e non empirici ============================== ![](media/image3.png) a. Premessa maggiore: Tutte gli uccelli volano; b. Premessa minore: Il pinguino è un uccello; c. Conclusione valida ma non vera: Il pinguino vola. 1...

**Indice** 1. 2. 3. [BIBLIOGRAFIA 12](#bibliografia) Metodi empirici e non empirici ============================== ![](media/image3.png) a. Premessa maggiore: Tutte gli uccelli volano; b. Premessa minore: Il pinguino è un uccello; c. Conclusione valida ma non vera: Il pinguino vola. 1. varia nel tempo e tra le culture: ad esempio, l'educazione dei figli segue regole molto differenti nei paesi occidentali (ad esempio, l'Italia, dove si enfatizza lo sviluppo di una 2. il solo criterio che riconosce per giudicare la verità di una credenza o pratica è vedere se funziona o meno. Questo non permette di prevedere quando la prassi funzionerà e quando non funzionerà; inoltre, non porta a nuove conoscenze, e non consente lo sviluppo di teorie esplicative (quest'ultima è in effetti la differenza più sostanziale rispetto all'approccio scientifico). Caratteristiche della scienza ============================= - è **empirica**, in quanto la sua fonte principale di conoscenza è l'esperienza. La scienza si basa sui fatti, quindi, fa affidamento più sull'esperienza che sulle altre fonti di conoscenza (l'autorità o la logica...). - è **oggettiva**, in quanto si assume che persone con percezione normale, poste nello stesso tempo e nello stesso luogo dello scienziato, farebbero tutte la stessa osservazione. Di conseguenza, la scienza deve essere *replicabile*: le osservazioni e i metodi seguiti dagli scienziati devono essere descritti in modo preciso, così da permettere ad altri studiosi di ottenere gli stessi risultati in tempi e luoghi diversi. In effetti, in anni recenti vi è stato, all'interno della psicologia, un grande dibattito sulla necessità di condurre studi volti alla semplice replica e conferma di risultati precedenti (Pashler & Wagenmakers, 2012). Il risultato di quella discussione è stato che molte riviste scientifiche di alto livello hanno cominciato a pubblicare i cosiddetti '*Registered Replication Reports*', ovvero esperimenti finalizati a verificare la replicabilità e la generalità delle conclusioni tratte da studi precedenti. - **si autocorregge**, nel senso che è aperta al cambiamento: di continuo nuovi dati empirici contraddicono le conoscenze precedenti. In effetti, se confrontiamo i manuali di psicologia di cento anni fa con quelli odierni possiamo notare uno spiccato aumento nella quantità e qualità delle conoscenze scientifiche. - **fa progressi**, nel senso che la conoscenza progredisce: aumenta sia in quantità sia in qualità. Le altre attività umane cambiano, ma non necessariamente progrediscono (vedi moda e arte). - è possibilista, in quanto non afferma mai di conoscere la verità completa su un dato argomento: nuove evidenze sperimentali possono sempre rendere obsolete le conoscenze correnti. Ciò non esclude che lo scienziato possa nutrire una ragionevole fiducia nel fatto che la scienza si sta progressivamente avvicinando alla verità. - è parsimoniosa, in quanto predilige la spiegazione più semplice possibile per dare conto di un dato fenomeno; - è interessata alla teoria: lo scopo ultimo della scienza consiste nel mettere in relazione i fatti tra loro, quindi nello sviluppare teorie che spieghino i fatti. La scienza cerca teorie che spieghino perché le cose funzionano in un certo modo e non in un altro. Ciò differenzia lo scienziato dal tecnologo, per il quale l'unico interesse è far funzionare le cose. La conseguenza di questa divergenza di approcci è che la tecnologia è spesso molto più avanzata della scienza. Assunti della scienza ===================== a. **realismo scientifico:** lo scienziato ritiene che gli oggetti dello studio scientifico esistono indipendentemente dal fatto di essere percepiti da noi. Egli è scarsamente interessato a questioni filosofiche su come possiamo essere sicuri che i nostri sensi non ci ingannano quando osserviamo che il cielo è blu. Va notato, tuttavia, che il realismo dello scienziato è diverso dal *realismo ingenuo* tipico del senso comune. Per l'uomo della strada, le cose sono così come appaiono: il carbone sembra nero perché è nero. D'altra parte, lo scienziato sa che, in talune circostanze, il carbone può assumere un colore grigio chiaro, e tenta di comprendere perché ciò si verifichi. b. **razionalità del mondo**: lo scienziato assume che il mondo sia razionale, ovvero che possa essere compreso tramite il pensiero logico. Se il mondo fosse irrazionale, sarebbe impossibile ed inutile cercare di comprenderlo con qualsiasi mezzo. c. **regolarità del mondo**: lo scienziato assume che il mondo segua leggi e regole che sono valide in ogni tempo e in ogni luogo. Ciò implica che le leggi della scienza che sono valide oggi lo erano anche cento anni fa (e continueranno ad esserlo in futuro). Ad esempio, la legge di gravità descrive il moto con cui una mela cade a terra dall'albero, e la legge era valida sia ai tempi di Newton sia per l'uomo moderno. d. **scopribilità del mondo**: lo scienziato ritiene che il mondo sia reale, razionale e regolare, e che sia possibile scoprire il suo funzionamento. In pratica, questo assunto definisce la differenza tra rompicapo (il quale può essere risolto con mezzi ordinari) e mistero (il quale non può essere compreso con mezzi umani, ma deve essere rivelato da entità esterne). Per lo scienziato, il mondo è un enorme rompicapo che tuttavia può essere compreso attraverso leggi matematiche. e. **causalità del mondo**: lo scienziato ritiene che ogni evento abbia una causa interna o esterna. Chiaramente, questo assunto rappresenta una ipotesi di lavoro. Sebbene alcuni scienziati adottino un determinismo rigoroso (ovvero, assumono che, se conoscessimo tutti gli stimoli che influenzano il comportamento di un essere umano in un determinato momento, sarebbe possibile prevederne il comportamento con assoluta certezza), la maggior parte degli studiosi non nega la possibilità dell'esistenza del *libero arbitrio*. Inoltre, è importante notare che la relazione di causalità tra due eventi può essere statistica, nel senso che la presenza di una causa non implica necessariamente la presenza di un determinato effetto. Ad esempio, fumare sigarette aumenta la probabilità di cancro ai polmoni, ma non tutte le persone che fumano sviluppano la malattia. - mancanza di oggettività o interesse per la misurazione: i fenomeni studiati dalla parapsicologia (ad esempio, la telepatia) non possono essere percepiti con i normali mezzi sensoriali; - impossibilità di falsificare le ipotesi; - mancanza di logica formale e matematica; - isolamento dal resto della scienza; - mancanza di progressi: dopo circa un centinaio di anni, non esiste alcuna prova scientifica - tentativi di rispondere a domande metafisiche (ad esempio, sul significato della vita); - mancanza di definizioni operative dei concetti utilizzati; - definizione di termini per esclusione (es., la parapsicologia viene definita come "tutto ciò per cui non abbiamo una spiegazione materiale"); - mancanza di leggi sistematiche (come conseguenza dell'impossibilità di replicare gli - mancanza di accordo teorico (esistono dozzine di teorie parapsicologiche, per lo più basate su assunti infondati); - importanza esagerata di poche persone (i cosiddetti "guru"). Bibliografia ============ - Nisbett, R. E. (1968). Determinants of food intake in human obesity. *Science, 159*, 1254-1255. - Pashler, H., & Wagenmakers, E. J. (2012). Editors' introduction to the special

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