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Università degli Studi di Bari

2024

Patrizia Pignataro

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psicologia clinica metodi teorie psicoterapia

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Appunti del corso di Psicologia Clinica, prima parte, che copre metodi, teorie e tecniche. Il documento descrive il percorso storico di questa disciplina, definendola e spiegando le sue attività.

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CORSO DI PSICOLOGIA CLINICA PRIMA PARTE – METODI, TEORIE E TECNICHE Definizione e sviluppo della psicologia clinica:  Nascita e affermazione della psicologia clinica...

CORSO DI PSICOLOGIA CLINICA PRIMA PARTE – METODI, TEORIE E TECNICHE Definizione e sviluppo della psicologia clinica:  Nascita e affermazione della psicologia clinica  Cos'è e di cosa si occupa Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 7 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Nascita e affermazione della Psicologia Clinica NASCITA: seconda metà del XIX; Professione di psicologo RICONOSCIUTA alla fine del XX sec. Alcune tra le principali tappe della psicologia clinica 1879: fondato il primo laboratorio di psicologia a Lipsia da Wlhelm Wund; 1892: nasce l’American Psychological Association (prima associazione di psicologi); 1907: Lightner Witmer (padre della moderna psicologia clinica) fonda la prima rivista al mondo dedicata alla psicologia clinica, “The Psychological Clinic”; 1910: fondata la società italiana di psicologia (SIP); 1913: John B. Watson pubblica l’articolo Psychology as the Behaviorist Views It, in cui rivendica il distacco della psicologia dalla filosofia e la sua collocazione nell’ambito delle scienze naturali, obiettive e sperimentali; 1925: viene fondata la scuola psicoanalitica italiana (SPI); 1943: appare il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI); Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 8 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Nascita e affermazione della Psicologia Clinica 1952: Hans Heysenck pubblica The Effects of Psychotherapy: An Evaluation. L’articolo è considerato l’atto di nascita del vasto filone di ricerche sull’efficacia della psicoterapia; 1971: primi corsi di laurea in Psicologia, successivamente trasformati in facoltà di Psicologia; 1978: in Italia viene approvata la legge n. 180, denominata comunemente “legge Basaglia” (chiusura dei manicomi, nuovo sistema di cura per il disagio mentale: svolta nel mondo dell'assistenza ai pazienti psichiatrici); 1989: la legge 18-2-1989 n.56 istituisce in Italia l’ordine degli psicologi: la professione di psicologo viene a tutti gli effetti riconosciuta e regolamentata a livello legislativo. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 9 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Cos’è la psicologia clinica e di cosa si occupa Il termine clinica deriva dal greco “klinikos” da kline che significa letto, dunque: ci si riferisce non solo alla malattia e alla cura ma anche all’atteggiamento terapeutico di vicinanza al pz. L’aggettivo “clinico” si riferisce alla sofferenza, a chi se ne fa carico, al luogo di cura ed alla cura stessa ed alla scienza che se ne occupa. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 10 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Cos’è la psicologia clinica e di cosa si occupa La psicologia clinica: integra scienza, teoria e pratica sia al fine di capire, predire e alleviare disadattamento, disabilità e disagio, sia al fine di promuovere l’adattamento umano e lo sviluppo personale. Si concentra sugli aspetti intellettivi, emotivi, biologici, psicologici, sociali e comportamentali del funzionamento umano lungo tutto l’arco di vita, nelle varie culture e a tutti i livelli socioeconomici. (American Psychological Association, APA) LA PSICOLOGIA CLINICA E’ LA DISCIPLINA CHE STUDIA IL COMPORTAMENTO DEGLI INDIVIDUI ED I LORO PROCESSI MENTALI. 11 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Cos’è la psicologia clinica e di cosa si occupa Nello specifico … Settore della psicologia i cui obiettivi sono la spiegazione, la comprensione, l’interpretazione e la riorganizzazione dei processi mentali disfunzionali o patologici, individuali e interpersonali, unitamente ai loro correlati comportamentali/psicobiologici. La psicologia clinica è considerata la dimensione applicativa di tipo clinico della scienza psicologica che si avvale di interventi psicodiagnostici e aiuto psicologico con propri strumenti/metodi di indagine/specifici interventi. L’ambito applicativo che più caratterizza la psicologia clinica è la psicoterapia nelle sue differenti strategie e metodiche. 12 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Cos’è la psicologia clinica e di cosa si occupa È una scienza che esprime:  un approccio metodologico: Metodo Nomotetico (psicologia Generale, Classificazioni dei Disturbi, Conoscenza degli approcci in Psicologia Clinica)  una dimensione applicativa: Metodo Idiografico (lavoro sul Caso Clinico: lettura dei sintomi, diagnosi differenziale, trattamento clinico) La Psicologia Clinica NON è solo Clinica Psicologica, NON è solo Psicoterapia ed è diversa dalla Psichiatria. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 13 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Cos’è la psicologia clinica e di cosa si occupa La psicologia clinica non è solo Psicoterapia… utilizza un approccio:  Psicodiagnostico: il processo diagnostico -o valutazione clinica- è composto da un momento descrittivo (i sintomi vengono inquadrati e classificati) e da un momento di ricerca di significato (il sintomo viene inserito all’interno della vita e della storia personale del paziente);  Psicoterapeutico e di Counseling: include la Psicoterapia vera e propria ma anche differenti approcci di trattamento utilizzando strumenti psicologici. Rappresenta il momento finale dell’operare clinico, di cui il processo Psicodiagnostico rappresenta il momento preliminare.  Preventivo: l’attenzione viene posta sulle condizioni sia interne che esterne all’individuo che possono essere riconosciute come cause di disadattamento. Interventi attivi su aspetti personali, ambientali o sociali di rischio e promozione della salute. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 14 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Cos’è la psicologia clinica e di cosa si occupa La Psicologia Clinica NON E’ Psichiatria Parziale convergenza sull’oggetto di indagine (i disturbi comportamentali e psichici dell’individuo) e sullo scopo diagnostico e terapeutico. Ma…  La Psicologia Clinica ha un focus su qualsiasi stato di alterazione del benessere psicologico, anche potenziale e non solo sulle alterazioni della salute mentale.  Di fronte ad uno stato di disagio, la Psicologia Clinica ne ricerca il significato per il soggetto e le motivazioni sottostanti, riportando il sintomo all’interno della sua vita. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 15 DEFINIZIONE E SVILUPPO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Cos’è la psicologia clinica e di cosa si occupa L’oggetto della Psicologia Clinica - Le alterazioni del benessere psicologico - i problemi di adattamento - i disturbi del comportamento degli individui quindi… La Psicologia Clinica è una Psicologia applicata, che utilizza leggi e tecniche ottenute dalla ricerca sperimentale per spiegare i comportamenti individuali, elaborare interventi curativi e valutarne l’esito. 16 Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 CORSO DI PSICOLOGIA CLINICA COMPETENZE E AMBITI DI INTERVENTO DELLA PSICOLOGIA CLINICA:  Competenze professionali degli psicologi clinici e ambiti di intervento  Competenze psicologiche e pratica sanitaria Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 17 COMPETENZE E AMBITI DI INTERVENTO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Competenze professionali degli psicologi clinici e ambiti di intervento  VALUTAZIONE PSICODIAGNOSTICA (dal greco diagnosis “leggere attraverso”- oltre ciò che é manifesto):  DARE UN SENSO, ATTRIBUIRE UN SIGNIFICATO AI SINTOMI  COSTRUIRE UNA LETTURA PLAUSIBILE DI UN CONFUSO STATO DI DISAGIO/COMPORTAMENTO  CHE COSA QUESTO COMPORTAMENTO SIGNIFICHI NELLA STORIA/VITA DEL SOGGETTO NO CAUSA=EFFETTO PIUTTOSTO: INTERPRETAZIONE/DECODIFICAZIONE/COMPRENSIONE Ambiti di valutazione psicodiagnostica: Condizione patologica con finalità psicoterapeutiche Sanità - Età evolutiva – Genitorialità – Campo giudiziario  INTERVENTI (conoscitivi e valutativi - di aiuto psicologico, psicoterapeutico, riabilitativo) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 18 COMPETENZE E AMBITI DI INTERVENTO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Competenze psicologiche e pratica sanitaria SITUAZIONI ASSISTENZIALI CON NECESSITA’ DI INTERVENTI, E’ IMPORTANTE:  ATTENZIONE ALLE VARIABILI PSICOLOGICHE  SAPER RICONOSCERE IL DISAGIO EMOTIVO  ATTUARE UNA COMUNICAZIONE ADEGUATA, ATTENTA E RISPETTOSA  NO DISTACCO ECCESSIVO  NO COINVOLGIMENTO INCONTROLLATO  COINVOLGIMENTO DI PROFESSIONISTI SPECIFICI/ COLLABORARE PER IL BENESSERE DEL PZ Preziosa funzione di aiuto e/o di prevenzione Impedisce lo strutturarsi/aggravarsi di situazioni problematiche generati da una natura psicologica e che inevitabilmente si ripercuotono anche sulla malattia. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 19 COMPETENZE E AMBITI DI INTERVENTO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Competenze psicologiche e pratica sanitaria LE COMPETENZE DELL’OPERATORE SANITARIO: Competenza Tecnico-scientifica Un insieme di: attitudini (saper essere), conoscenze (sapere), Competenza Comunicativo-relazionale capacità (saper fare) (ascoltare, domandare, rispondere) Interpretare le comunicazioni del pz; chiarire, informare, consigliare; orientare; neutralità; riconoscere i tratti di personalità del pz; Cogliere e comprendere sentimenti e reazioni emotive; Individuare le modalità del pz. di gestire/fronteggiare la malattia; Autocontrollo; Discrezione e Riservatezza; autenticità; segreto Professionale. Competenza Emotiva Consapevolezza/abilità dei propri e altrui stati emotivi; capacità di esprimere verbalmente le emozioni; controllo delle proprie emozioni; Capacità di coinvolgimento empatico con l’altro. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 20 COMPETENZE E AMBITI DI INTERVENTO DELLA PSICOLOGIA CLINICA Competenze psicologiche e pratica sanitaria Acquisire le giuste competenze e saperle utilizzare implica lo sviluppo di una BUONA ALLEANZA TERAPEUTICA, nonché: EMPATIA e FIDUCIA da parte del pz… questo, di conseguenza, si traduce in:  COMPLIANCE (Condizione in cui un pz segue, volontariamente o meno, un determinato trattamento)  ADERENZA (Collaborazione del pz alle prescrizioni mediche e condivisione delle scelte terapeutiche. Prevede che il paziente, oltre a seguire il trattamento, sia anche motivato a farlo). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 21 CORSO DI PSICOLOGIA CLINICA STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA  Il metodo clinico  La valutazione clinica e la psicodiagnosi Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 22 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA IL METODO CLINICO L’incontro con il paziente  oltre le indagini empiriche (cioè: andare oltre a ciò che ci porta il pz, oltre la sintomatologia) DOMANDA (analisi della domanda - Perché chiede aiuto?) Soggettività del paziente: bisogno/sofferenza RISPOSTA Soggettività dell’Infermiere: competenza/ascolto Per es.: La domanda di prestazione professionale rivolta ad uno psicologo costituisce una premessa tutt’altro che scontata al successivo oggetto del trattamento psicologico. La competenza del professionista è legata non tanto alle possibili risposte alla domanda quanto dall’analisi ed elaborazione con l’interlocutore della domanda stessa. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 23 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA IL METODO CLINICO Asimmetria tra pz e professionista e fantasia di esposizione al giudizio possono mobilitare delle operazioni di sicurezza tese a conservare la stima di sé e ad occultare la parte che si considera malata.  Operazioni con motivazione affiliativa (con l’intendo di mantenere il contatto con l'altro ed evitare il dispiacere di esserne privato);  Operazioni con motivazione al potere (con lo scopo di imporsi all'attenzione degli altri, evidenziando la propria condizione di superiorità);  Operazioni con motivazione alla riuscita (comportamenti determinati dal desiderio e dalla soddisfazione di raggiungere un obiettivo). OGNI PAZIENTE HA UNA STORIA, OGNI PAZIENTE E’ A MODO SUO…. Chiedersi sempre: Come il pz sia ammalato – Quanto il pz sia ammalato – Come il pz si sia ammalato – Come il pz “utilizzi” la sua malattia Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 24 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA IL METODO CLINICO Chiedersi inoltre… - Esiste una chiara e precisa richiesta d’aiuto? - Da chi e come è stata formulata? - Chi e cosa c’è dietro la domanda d’aiuto? - Cosa ha spinto proprio in questo momento a formulare la domanda d’aiuto? Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 25 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA IL METODO CLINICO «Tutti i disturbi biologici hanno elementi psicologici e tutti i disturbi psicologici hanno elementi biologici» (Lachman, 1972) Triplice obiettivo della medicina “sul campo clinico”: 1. Guarire le malattie guaribili 2. Prolungare la sopravvivenza e migliorare la qualità di vita dei portatori di malattie croniche 3. Migliorare la qualità di vita residua quando la sua durata va oltre le possibilità di controllo (malattie e prognosi infausta) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 26 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA IL METODO CLINICO AREE DA ESPLORARE SUL PIANO PSICOLOGICO Rapporti Vicende familiari/ Fonti di Sintomi dello sociali, vita Caratterist. comportam. sviluppo affettiva/ psicologiche disagio e e vissuto di psicologico relazione, -personalità- sofferenza malattia lavoro ASPETTATIVE DEL PAZIENTE  essere ascoltato e compreso  essere considerato come persona  Competenze da parte del medico/infermiere Ogni malattia è anche il  essere informato con risposte comprensibili “veicolo” di una  essere assistito richiesta di amore e di  aspettative magiche, pretese, rivendicazioni attenzione. (M.Balint, 1957) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 27 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA IL METODO CLINICO L’INFERMIERE  rapporto immediato (non-mediato) e prolungato con il pz  intervento su aree intime della persona  identificazione e problemi di autostima  il “fare quotidiano”: azioni parlanti, veicolo di significati  non solo “esecutivo” ma “assunzione di responsabilità”  responsabilità verso la “persona intera” (Ferruta, 2001) (Tugnoli, 2017) Il farmaco di gran lunga più usato in Medicina Generale è il medico/l’infermiere (M.Balint, 1957) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 28 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA IL METODO CLINICO LA RELAZIONE DI AIUTO CON IL PAZIENTE Gli operatori dell’area sanitaria si trovano spesso nelle condizioni di imbattersi in situazioni assistenziali che richiedono interventi di tipo diagnostico e terapeutico. Essi consistono nell’attuare una comunicazione adeguata, attenta e rispettosa che tenga conto dei bisogni di chi chiede aiuto e non venga distorta ne’ da un distacco eccessivo ne’ da un coinvolgimento incontrollato e che porta a mettersi nei panni dell’altro. Gli interventi messi in atto dagli operatori sanitari sono interventi di PREVENZIONE nel senso che: UN ATTEGIAMENTO CORRETTO E PSICOLOGICAMENTE ORIENTATO PUO’ SVOLGERE UNA PREZIOSA FUNZIONE DI AIUTO E IMPEDIRE PER QUANTO POSSIBILE LO STRUTTURARSI O L’AGGRAVARSI DI SITUAZIONI PROBLEMATICHE GENERATE DA FATTORI DI NATURA PSICOLOGICA E RELAZIONALE. UN ERRATO RAPPORTO ASSISTENZIALE PUO’ DIVENTARE ESSO STESSO CAUSA DI DANNI PER IL MALATO Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 29 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA IL METODO CLINICO LA RELAZIONE DI AIUTO CON IL PAZIENTE IN AMBITO SANITARIO Variabili relazionali da tenere in considerazione per evitare «errori»:  impossibilità di ritirarsi dalla relazione (a meno che ci si rende conto di non riuscire a gestire il pz per mancanza di competenze professionali e/o emotive)  evocazione proprie esperienze passate  confronto con emozioni che emergono dalla relazione  meccanismi di difesa (...dell’operatore) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 30 CORSO DI PSICOLOGIA CLINICA STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA  La valutazione clinica e la psicodiagnosi – L’assessment psicofisiologico – L’osservazione – L’automonitoraggio – Il colloquio – Le interviste/i questionari/i test/le tecniche proiettive  La valutazione cognitiva e neuropsicologica - Valutazione cognitiva vs valutazione psico-emotiva  La classificazione dei disturbi mentali Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 31 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA e LA PSICODIAGNOSI Colloquio (finalità: conoscitive e di intervento; importante sia il materiale verbale che non verbale; utilizzato non solo dallo psicologo clinico ma in molti altri ambiti) Osservazione (della persona e dei suoi comportamenti) Relazione (Transfert, controtransfert, identificazione proiettiva)  bisogni, conflitti, paure  esame di realtà, previsione conseguenze comportamento  capacità di tollerare le frustrazioni e reazioni abituali  meccanismi di difesa dall’angoscia e dal dolore mentale  senso di sé e identità più o meno solida  progetti, ideali  senso morale  capacità di instaurare e mantenere relazioni affettive e sociali capacità di lavorare  esperienze del passato, traumi in età evolutiva Rossi, Psicologia clinica per le professioni sanitarie, Il Mulino 2004 Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 32 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : FASI DELLA CONSULTAZIONE: Segnalazione diretta o indiretta Colloqui Somministrazione test Psicodiagnosi Restituzione al paziente ed eventuale presa in carico Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 33 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : STRUMENTI PER L’INDAGINE PSICODIAGNOSTICA L’indagine psicodiagnostica si avvale di una pluralità di tecniche: - Assesment psicofisiologico Sono tutti quei metodi - Osservazione utilizzati dallo psicologo per - Automonitoraggio SVILUPPARE il processo - Colloquio diagnostico e PER GIUNGERE - Interviste alla diagnosi e capire come si - Questionari colloca il disagio nella - Test globalità del suo - Tecniche proiettive funzionamento!! Valutare:  quadro della situazione attuale del soggetto  valutazione dell’eventuale cambiamento nel corso di un trattamento (ricerca in psicoterapia). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 34 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: L’ASSESSMENT PSICOFISIOLOGICO Assessment psicofisiologico: valutazione delle specifiche modalità del sistema di risposta psicofisiologica del soggetto. Lo psicologo è interessato a I più comuni indici psicofisiologici sono: confrontare il livello di attivazione a - la frequenza cardiaca riposo (linea di base) con il livello di - la frequenza respiratoria attivazione in presenza di condizioni - la temperatura periferica cutanea stimolo (reazione di attivazione) nel - la pressione sistolica e diastolica profilo psicofisiologico L’assessment psicofisiologico è importante, per es., quando il pz non riesce ad esprimere a parole quello che prova/sente. Alessitimia: mancato riconoscimento cognitivo della presenza di lievi tensioni che interferiscono con vari aspetti della quotidianità (dal greco a «mancanza», lexis «parola» e thymos «emozione»: mancanza di parole per esprimere il proprio stato emotivo). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 (Sanavio, Cornoldi. Psicologia clinica. Il Mulino, 2017. CAP II - L’esame diagnostico) 35 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA (16/) LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : L’OSSERVAZIONE Il metodo osservativo privilegia l'osservare ciò che si verifica spontaneamente; affianca e completa i diversi strumenti ed è utilizzato per differenti scopi:  Metodo diagnostico sostitutivo del colloquio Frequente nei primi anni di vita Frequente in patologie che impediscono/limitano l’uso del linguaggio Frequente in patologie con segni caratteristici  Metodo di rilevazione sul canale non verbale Tutto quello che il pz non riesce a comunicare con le parole ma con la gestualità i comportamenti, ecc. Può essere naturalistica o sperimentale Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 36 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : L’OSSERVAZIONE L’osservazione naturalistica L'osservazione naturalistica ha luogo nell'ambiente naturale nel quale spontaneamente si verifica il comportamento in esame. In alcuni casi è possibile identificare comportamenti problematici solo nel contesto quotidiano (es. Bambini molto piccoli; ADHD -sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività-) ATTENZIONE!! Reattività di un comportamento = cambiamento che avviene per il solo fatto di essere osservato! NO osservazioni episodiche ma "periodi di osservazione" Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 37 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA (16/) LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : L’OSSERVAZIONE L’osservazione sperimentale  Esempio: STRANGE SITUATION procedura sperimentale che si svolge all’interno di un setting specifico di «laboratorio» (8 stadi da 3 minuti generatori di stress) volta a: individuare il tipo di attaccamento tra il bambino (1-3anni) e il caregiver; valutare l’equilibrio tra il sistema di attaccamento e quello di esplorazione nel bambino; l’atteggiamento della madre. Si individuano quattro tipi di attaccamento: sicuro, insicuro evitante, insicuro ansioso-ambivalente e disorganizzato. Vedi video strange-situation: https://www.youtube.com/watch?v=m_6rQk7jlrc Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 38 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : L’OSSERVAZIONE –Altre forme di osservazione Osservazione in seduta o durante un colloquio: In tutti i pazienti si possono osservare:: Collaborazione Igiene personale - abbigliamento Contegno e portamento Comportamenti (congruo o incongruo, corretto o scorretto rispetto alle situazioni) Mimica e gestualità Psicomotricità (iperattività, irrequietezza e agitazione, rallentamento motorio, arresto psicomotorio, anomalie motorie, manierismi, stereotipie, negativismo, obbedienza automatica, automatismo al comando, perseverazioni, fuga …) Coscienza (Alterazioni Quantitative: vigile, obnubilamento, torpore, coma; Alterazioni Qualitative: delirium o stato confusionale, stato onirico, coscienza offuscata) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 39 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : L’OSSERVAZIONE Griglia di osservazione Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 40 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : L’AUTOMONITORAGGIO E’ il soggetto stesso che osserva i propri comportamenti Tecnica intermedia tra valutazione soggettiva e l'osservazione, tecnica d'elezione per quanto riguarda eventi interni: impulsi, emozioni, pensieri Effetti di reattività: l’automonitoraggio di un comportamento indesiderato porta a una sua piccola riduzione Esempio: riduzione del fumo di sigaretta (Sanavio, Cornoldi. Psicologia clinica. Il Mulino, 2017. CAP II - L’esame diagnostico) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 41 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: IL COLLOQUIO IL COLLOQUIO E’ UTILE PER OTTENERE DIVERSE INFORMAZIONI; INFATTI, MENTRE SI ASCOLTA IL PAZIENTE, SI POSSONO ACQUISIRE E/O APPROFONDIRE LE SEGUENTI AREE:  Orientamento (capacità di collocare gli avvenimenti nel tempo e nello spazio)  Attenzione (spontanea e volontaria, focalizzata su un determinato stimolo)  Memoria (fissazione, rievocazione, conservazione)  Sensopercezioni (illusioni - INTERPRETARE ERRONEAMENTE UNO STIMOLO REALMENTE ESISTENTE-, allucinazioni -FENOMENO PSICHICO IN CUI IL SOGGETTO PERCEPISCE COME REALE CIÒ CHE IN REALTÀ È SOLO IMMAGINARIO-, pseudoallucinazioni – SIMIL ALLUCINAZIONE: i cui contenuti non hanno la pretesa di realtà che invece caratterizza quelli dell'allucinazione; chi ne è affetto è conscio che le proprie percezioni non hanno necessariamente rapporto con la realtà esterna-)  Intelligenza (adeguata o non adeguata al livello culturale e in base all’età)  Ideazione (velocità: corso normale, accelerata, rallentata; contenuti: concreti, astratti, deliri, ossessioni, fobie; associazioni: causalità, contrasto, somiglianza, contiguità, impertinenti)  Linguaggio (adeguato o non adeguato al livello culturale e in base all'età)  Affettività e Tono dell’Umore (apatia - calo o assenza di motivazione, da un evidente disinteresse verso la vita e da un'indifferenza generalizzata nei confronti del mondo-; depressione; irritabilità; instabilità)  Volontà (abulia - inerzia, mancanza di volontà-; ipobulia - forma di abulia più lieve: disturbo dell'attività e soprattutto dell'iniziativa per cui l'individuo rimane inerte, dimostrando scarsi interessi-; impulsi irresistibili). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 42 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero Conoscere e riuscire a distinguere tra forma e contenuto del pensiero (e i relativi disturbi) si pone come propedeutico alla valutazione, diagnosi e prognosi all’interno dell’attività clinica. Il pensiero è un'attività psichica complessa che permette la valutazione della realtà e la formulazione di giudizi (tramite processi di associazione, correlazione, integrazione, astrazione e simbolizzazione, percezioni e rappresentazioni); Intelligenza e memoria costituiscono attività indispensabili al processo del pensiero. Il pensiero opera mediante idee (astrazioni intellettuali); L’ideazione è il processo che conferisce ordine e forma al pensiero. Il linguaggio è il veicolo sociale del pensiero che contribuisce a definirlo e a plasmarlo. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 43 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero Disturbi del pensiero Disturbi della forma (alterazioni nell’esplicazione del pensiero: pensiero disorganizzato) Disturbi del contenuto (alterazioni delle idee) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 44 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero  Disturbi della forma (alterazioni nell’esplicazione del pensiero: pensiero disorganizzato) - accelerazione (“fuga delle idee”): le idee si succedono l’una all’altra senza interruzione e lo scopo originario del pensiero viene perso. Il soggetto avverte la necessità di parlare (quadro è tipico degli episodi maniacali); - inibizione o rallentamento: lentezza dei processi associativi e difficoltà/lentezza dell’eloquio (tipico della depressione maggiore); - circostanzialità: racconto ricco di dettagli inutili (presente in alcune forme di epilessia o nelle psicosi primarie); - perseverazione: ripetizione stereotipata di parole, idee (es. schizofrenia, sindromi demenziali e disturbi neurologici di tipo afasico); - concretismo: carenza/mancanza della capacità di operare astrazioni e generalizzazioni e un’accentuata tendenza al riferimento alla singolarità concreta degli oggetti (tipico dell’insufficienza mentale o della schizofrenia); Segue 45 Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero - pensiero dissociato: perdita di nessi associativi tra le idee, il pensiero risulta bizzarro e incomprensibile (tipico della schizofrenia e dello scompenso maniacale; si distinguono: deragliamento: passaggio a pensieri privi di qualsiasi legame con i precedenti, è un tipo di pensiero “sconnesso”, “frammentario”, “bizzarro”; tangenzialità: la risposta ad una domanda appare solo parzialmente collegata alla domanda stessa; fusione: due o più idee diverse sono fuse in maniera incomprensibile; iperinclusione: comparsa di concetti inappropriati in un discorso logico; blocco: interruzione del pensiero per il suo “ritiro” dal campo di coscienza); - illogicità: è un pensiero che ha perso le caratteristiche di logicità, o procede secondo logiche non condivisibili che conducono a conclusioni incomprensibili (tipico della schizofrenia); - pensiero ossessivo (anancastico): pensiero pervaso da idee irrazionali, ripetitive, riconosciute dall’individuo come proprie, ma rifiutate per la loro estraneità e intrusività. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 46 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero  Disturbi del contenuto (alterazioni delle idee) I disturbi del contenuto del pensiero sono rappresentati da: - ideazione prevalente (un’idea che predomina, temporaneamente o permanentemente, in maniera ossessiva o meno, su ogni altro tipo di pensiero, causando sofferenza o interferendo nel funzionamento dell’individuo: a seconda del tipo, si parla di: ideazione prevalente o dominante/interpretativa/ossessiva); - ideazione delirante (o delirio) (convinzione personale non fondata sulla realtà e non giustificata dal contesto culturale e sociale del soggetto; tipico delle forme psicotiche) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 47 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero Il delirio è considerato primario quando è indipendente da qualsiasi esperienza psichica e quindi incomprensibile; secondario quando deriva, in maniera comprensibile, da stati affettivi, avvenimenti vissuti, esperienze psicosensoriali ed è in genere transitorio. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 48 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero I contenuti del delirio sono molto vari e determinati essenzialmente dallo stato emotivo, sociale e culturale del paziente. Si distinguono: – deliri di persecuzione: sono i più comuni, il pz è convinto di essere circondato da un ambiente ostile. I persecutori possono persone oppure oggetti, organizzazioni o singoli individui. Il tono affettivo associato a queste idee deliranti può oscillare dall’indifferenza e apatia, tipica dei pazienti schizofrenici, al terrore proprio dei soggetti affetti da delirium tremens (stato psicotico acuto proprio della sindrome da astinenza alcolica, che si verifica in pazienti etilisti cronici (alcolisti) che interrompono improvvisamente l'assunzione di alcool). – deliri di trasformazione: possono riguardare sia l’ambiente esterno sia il proprio corpo o parti di esso. Per es. il pz è convinto di vivere nel corpo di un’altra persona; – deliri palignostici sono rappresentati dalla Sindrome di Capgras, ossia il pz crede che una persona familiare sia stata sostituita da un impostore, e dalla Sindrome di Fregoli, dove al contrario, vi è la convinzione delirante di riconoscere persone familiari in sconosciuti; Segue Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 49 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero – deliri religiosi: convinzione che forze religiose (quasi sempre della propria religione) lo proteggano da disgrazie o da malattie (reali ed esistenti) (si può riscontrare in schizofrenici, dist. bipolare); – deliri depressivi: cupo pessimismo che investe temi di colpa, indegnità, rovina economica, malattia fisica (deliri ipocondriaci) e di negazione (deliri nichilistici) in cui il pz può negare la propria realtà corporea o l’esistenza del mondo esterno. – deliri di grandezza: sopravvalutazione della propria importanza, fama, ricchezza e potere, con fantasie deliranti di onnipotenza; Segue Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 50 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : IL COLLOQUIO – Forma e contenuto del pensiero – delirio di gelosia: certezza di essere stato vittima di un’infedeltà del partner; (è presente di solito in soggetti con dipendenza da alcool o dipendenza dal partner); – deliri di influenzamento: convinzione che i propri sentimenti, pensieri e volontà vengano influenzati o provati da altri; – furto del pensiero: il pz crede che i pensieri gli vengano sottratti; – inserzione del pensiero: il pz avverte i propri pensieri come estranei, inseriti dall’esterno; – trasmissione del pensiero: convinzione che i pensieri vengano sottratti dalla mente e in qualche modo resi pubblici. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 51 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: IL COLLOQUIO - L’anamnesi Anamnesi clinica e psicologica  Anamnesi familiare  Anamnesi fisiologica  Anamnesi patologica somatica  Anamnesi psicologica (ambiente familiare alla nascita e nel primo periodo dello sviluppo infantile, contesto socioeconomico familiare, rendimento scolastico, crisi puberale, attività sessuale, rapporti interpersonali ed attività lavorativa, situazione familiare, abitudini di vita, personalità premorbosa) Anamnesi psicopatologica  Episodi psicopatologici precedenti (modalità d’insorgenza, durata, caratteristiche sintomatologiche, relazione con eventi stressanti o con perdite - lutti, incidenti, rottura di legami affettivi, terapie effettuate e relativa risposta, modalità di risoluzione)  Episodio psicopatologico attuale (modalità d’insorgenza e decorso, eventi significativi precedenti l’episodio psicopatologico, caratteristiche sintomatologiche, terapie, motivi e modalità della visita o del ricovero). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 52 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI IL COLLOQUIO - L’anamnesi Dati Anamnestici Critici  Eventi di Vita Critici (crisi puberale, gravidanza, menopausa, andropausa, scolarizzazione, servizio di leva, inserimento nel mondo del lavoro, pensionamento, matrimonio, divorzio)  Eventi Stressanti (lutti, incidenti, rottura dei legami affettivi)  Abitudini di Vita (modificazione del pattern del sonno, cambiamenti delle abitudini alimentari, riduzione o cambiamenti delle attività abituali) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 53 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI IL COLLOQUIO: esame psichico (o esame di stato mentale) In medicina: esame obiettivo (Ispezione, Palpazione, Percussione e Auscultazione). In Psicologia Clinica l’esame obiettivo è l’esame psichico:  l’ispezione corrisponde alla osservazione del paziente,  l’auscultazione ad ascoltare (ovvero sentire, guardare, comprendere) il pz nel corso di un colloquio;  palpazione e percussione vengono utilizzate in corso di manovre neurologiche particolari (manovre mediche!!!!). Permette di accertare: livello di coscienza, aspetto generale, comportamento, linguaggio, umore e stato d’animo, capacità intellettuali/di giudizio/di introspezione/di percezione e il tipo di pensieri; deviazioni o mutamenti dei consueti modelli comportamentali. Segni e sintomi chiave: comportamenti auto ed etero distruttivi, alterazioni dell’appetito, del livello energetico, della motivazione, dell’igiene, della propria immagine, dell’autostima, del sonno, dell’impulso sessuale e delle capacità. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 54 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA (16/) LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI IL COLLOQUIO: esame psichico (o esame di stato mentale) ESAME PSICHICO: COME SI UTILIZZA IN PRATICA? Percezione visiva (osservazione – per es. l'espressione triste del viso o il battere il pugno sul tavolo) + comunicazione verbale e non. COSA VALUTARE ESATTAMENTE? Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 55 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI IL COLLOQUIO: esame psichico (o esame di stato mentale) Cosa valutare esattamente? 1. ASPETTO: cura di sé e grado di consapevolezza del pz. Alterazioni in questo campo possono essere sintomatiche di patologie emotive, ma anche somatiche. 2. ATTIVITA’: possibili alterazioni quantitative e qualitative del movimento. 3. COMPORTAMENTO: come il paziente si pone nella relazione con l’operatore. Collabora rispondendo alle domande? In che modo lo fa: difensivo, troppo aperto, ostile, imbarazzato? Qual è il linguaggio del corpo? Teso, rigido, irrequieto, rilassato, comodo? 4. COMPROMISSIONE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA E SOCIALE: qualità di vita e il rendimento sociale/lavorativo del paziente. Segue Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 56 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI IL COLLOQUIO: esame psichico (o esame di stato mentale) 5. CONTENUTO DEL PENSIERO: rispetto alle condizioni culturali, pregiudizi, usuali posizioni ideologiche e sociali; valutazione grado di consapevolezza di malattia, convinzioni e critica per identificare eventuali deliri. 6. DISTURBI DELL’UMORE E DELL’AFFETTIVITA’: mimica, tono dell’umore e grado di adeguatezza dei vissuti e delle espressioni affettive rispetto a contenuti o alle situazioni. 7. DISTURBI DEL SONNO: manifestazioni psicopatologiche legate alla sfera del sonno. Segue Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 57 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI IL COLLOQUIO: esame psichico (o esame di stato mentale) 8. DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE: fattori e caratteristiche psicopatologiche indicanti la presenza di un disturbo del comportamento alimentare. 9. DISTURBI PERCETTIVI: Indagine dei fenomeni psicosensoriali quali allucinazioni o illusioni. 10. ENERGIA: Valutazione dell’efficienza e della resistenza del paziente rispetto le attività quotidiane. 11. FORMA E QUANTITA’ DEL PENSIERO/LINGUAGGIO: valutazione della forma del pensiero affiancato alla valutazione della fluidità o meno del linguaggio (correttezza delle associazioni, della grammatica, capacità di elaborare espressioni astratte, similitudini, metafore. Tale valutazione va effettata tenendo sempre conto delle capacità espressive connesse al livello culturale o alle situazioni socio-ambientali. Segue Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 58 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI IL COLLOQUIO: esame psichico (o esame di stato mentale) 12. FUNZIONI COGNITIVE: possibili alterazioni o deficit di attenzione, di memoria; grado di autopercezione psichica e di consapevolezza, non solo di malattia, ma anche di autoesame, delle proprie motivazioni e dell’accettare possibili punti di vista nuovi. 13. SEGNI E SINTOMI FISICI: eventuale presenza di sintomi di natura organica. 14. SINTOMI D’ANSIA: Indagine accurata delle manifestazioni a carattere ansioso. 15. TRATTI DI PERSONALITA’: Indagine delle caratteristiche, o tratti stabili, che rappresentano il modo con il quale gli individui rispondono, interagiscono, percepiscono e pensano quando accade qualcosa. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 59 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: INTERVISTE, QUESTIONARI, TEST E TECNICHE PROIETTIVE (UTILIZZATE DALLO PSICOLOGO) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 60 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: INTERVISTE, TEST, QUESTIONARI e TECNICHE PROIETTIVE Quando si somministrano i test, i questionari e/o le interviste? Quando c’è la necessità di convalidare con strumenti la decisione diagnostica (scale cliniche, interviste…) Quando c’è la necessità di monitorare dei cambiamenti Quando è importante comunicare lo stato mentale a colleghi o ad altre figure sanitarie A livello peritale o per richieste istituzionali (es. test di intelligenza, test per BES, ecc…); Quando c’è un sospetto di ritardo mentale o di qualche altro tipo di danno neurologico (test di intelligenza, test di memoria ecc…); Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 61 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LE INTERVISTE Le interviste sono forme alternative di colloquio. Strumenti utili per conoscere e approfondire opinioni, atteggiamenti, percezioni, esperienze e caratteristiche della personalità, attraverso domande programmate.  Non si parla più di colloquio libero ma di colloquio direttivo. Si distinguono: - Interviste strutturate (domande già stabilite e poste con un ordine preciso); - Interviste semi-strutturate (maggiore libertà di dialogo rispetto alla strutturate con possibilità di approfondimenti; es. SCID 5 o L’AAI); - Non-strutturate o libere (viene fornita solo una lista di aree o di argomenti da sondare. In quest’ultimo caso l’intervista, rispetto alla strutturazione delle domande e delle risposte, sfuma nel colloquio). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 62 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LE INTERVISTE Le interviste si utilizzano per evitare possibili valutazioni, da parte del clinico, soggette a una serie di bias* (distorsioni cognitive): Per esempio: confirmation bias premature closure *Le distorsionicognitive (detti anche errori di ragionamento) sono modalità disfunzionali di interpretazione delle esperienze, si caratterizzano per il processo e non per il contenuto. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 63 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA: LE INTERVISTE Un esempio di intervista semi-strutturata è la SCID 5 (Structured Clinical Interview) utilizzata per la diagnosi dei principali disturbi del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, DSM-5).  Permette di leggere i criteri DSM corrispondenti a ciascuna domanda formulata;  Le domande devono essere formulate ad litteram ma l’esaminatore può formulare qualsiasi altra domanda ritenga necessaria;  Non finalizzata esclusivamente a valutare i criteri, ma indaga le dimensioni peculiari del sintomo invitando continuamente il pz a descrivere la propria esperienza personale;  Permette di formulare una diagnosi secondo criteri rigidamente definiti;  Permette di evitare errori, l’intero spettro psicopatologico è passato in rassegna. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 64 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : LE INTERVISTE L’Adult Attachment Interview (AAI) è lo strumento più utilizzato in ambito clinico per la valutazione dell’attaccamento nell’adulto: – è un’intervista semi-strutturata (Main, 1991); – composta da circa 18 domande per ognuna delle quali è richiesta una “prova” a supporto delle affermazioni fatte; – prima parte: domande che riguardano il racconto delle prime esperienze relazionali del paziente (madre, padre, fratelli); – seconda parte: domande che riguardano il vissuto rispetto ad eventi significativi: malattie, lutti, eventi traumatici; – può essere somministrata sia a soggetti adolescenti che adulti – l’intervista è audioregistrata e viene trascritta parola per parola assumendo così un formato standard per la codifica Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 65 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LE INTERVISTE L’Adult Attachment Interview (AAI): – si basa sull’idea che le prime relazioni avute dal soggetto abbiano un’influenza fondamentale nella vita e costituiscano il “prototipo mentale” per le relazioni future; – è un’intervista che si rivolge ad aree specifiche della vita del soggetto toccando temi emotivamente importanti; – “sorprende” il paziente portandolo a riflettere su esperienze alle quali la persona ha difficilmente pensato in passato Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 66 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LE INTERVISTE Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 67 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: I QUESTIONARI E I TEST “Strumenti” che potenziano il lavoro di esplorazione del colloquio clinico e che forniscono "misurazioni" di specifici costrutti. Si collocano accanto e ad integrazione dei colloqui clinici. “Consistono in una misurazione obiettiva e standardizzata di un campione di comportamento” Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 68 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: I QUESTIONARI Si tratta di strumenti di autosomministrazione o self-report (strumenti di AUTOVALUTAZIONE) proposti per iscritto. I questionari a risposte aperte sono costituiti da una serie di domande con un ordine specifico a cui il soggetto deve rispondere per iscritto con risposte libere e discorsive, con parole sue. I questionari a risposte chiuse, sono strutturati e il soggetto deve scegliere tra varie categorie di risposte preformulate: - dicotomici: vero-falso; si-no (es. MMPI); - scala Likert o differenziale semantico (per es. scala da 1 a 5: da completamente in accordo ……. a completamente in disaccordo; oppure una scala tra due opposte alternative: per es. Veloce- lento, buono-cattivo, bello-brutto…). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 69 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: I QUESTIONARI Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI) è uno dei più diffusi metodi di indagine psicologica per valutare le principali caratteristiche della personalità. Esso è utilizzato sia in ambito psicologico che psichiatrico. - scala autovalutativa di tratto - 567 items (567 versione integrale; 365 versione ridotta) dicotomici (V/F) - 10 scale cliniche e 3 di controllo (+ scale di validità, supplementari e di contenuto che indagano caratteristiche + specifiche). MMPI-II Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 70 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA: I QUESTIONARI Stait-Trait Anxiety Inventory (STAI) Lo STAI è uno strumento frequentemente utilizzato per la misurazione dell’ansia di stato e di tratto. Si presenta suddiviso in due scale (Y1 e Y2), che valutano rispettivamente l’ansia di stato, tramite domande riferite a come il soggetto si sente al momento della somministrazione del questionario, e l’ansia di tratto, con domande che indagano come il soggetto si sente abitualmente. 20 domande per ogni scala, item su scala Likert a 4 punti Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 71 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: I QUESTIONARI Stait-Trait Anxiety Inventory (STAI) Y-2 Y-1 Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 72 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: I TEST “UN TEST CONSISTE IN UNA MISURAZIONE OBIETTIVA E STANDARDIZZATA DI UN CAMPIONE DI COMPORTAMENTO” Misurazione Standardizzata vuol dire che vengono utilizzate modalità costanti di conduzione, somministrazione, scoring e interpretazione dei dati/risultati: stesse prove; stesse istruzioni; stessi punteggi di valutazione; dati normativi di confronto. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 73 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: I TEST Es: misurare la Working Memory (un tipo di memoria a breve termine) DIGIT SPAN Test di misurazione dello span di memoria verbale. Il Digit Span è composto da due differenti test: 1. Digits Forward (ripetizione di cifre in avanti) e 2. Digits Backward (ripetizione di cifre a rovescio). L'esaminatore legge la sequenza numerica (da 2 a 9 numeri) e, al termine, il soggetto deve ripeterla nello stesso ordine (Digits Forward) o in ordine inverso (Digits Backward) Es. 3 5 6 1 9 4 TEST DI CORSI Test di misurazione dello span di memoria visuo- spaziale. L’esaminatore è seduto di fronte al soggetto e tocca con l'indice i cubetti in una sequenza standard di lunghezza crescente (da due a dieci cubetti). Appena terminata la dimostrazione della sequenza, l'esaminatore chiede al soggetto di riprodurla toccando i cubetti nello stesso ordine. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 74 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA (17/) LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : I TEST INTELLIGENZA: WAIS: WECHSLER ADULT INTELLIGENZA: INTELLIGENCE SCALE Le scale Wechsler (sono fra i test di intelligenza più popolari): - Wechsler Adult Intelligence Scale, WAIS per gli adulti (16 - 90 anni) - Wechsler Intelligence Scale for Children, WISC per i bambini (6 - 16 anni) - Weschsler Preschool and Primary Scale of Intelligence, WPPSI per i bambini (2 - 6 anni) Somministrazione di una serie di prove verbali e non verbali, che esaminano aspetti differenti del funzionamento cognitivo. Stima complessiva dell'intelligenza = Q.I. verbale + Q.I. di performance Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 75 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI : I TEST INTELLIGENZA: WAIS: WECHSLER ADULT Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS) |4 Edition TH INTELLIGENCE SCALE LA WAIS È LO STRUMENTO PIÙ DIFFUSO PER LA MISURAZIONE DEL QI OBIETTIVO: confrontare l’efficienza del soggetto con quella del suo gruppo di età. Il punteggio medio=100; Deviazione standard=15 (quindi punteggi compresi tra 85 e 115 sono considerati nella norma) La WAIS permette di individuare i casi di disabilità intellettiva e quelli di plusdotazione. E’ composta di 11 subtest: - 6 subtest: scala verbale - 5 subtest: scala di performance (Domande di cultura generale, completamento di figure, memoria di cifre, riordinamento di storie figurate, ecc) La WAIS è stata rivista diverse volte ed è stata adattata anche per la popolazione italiana (WAIS-R). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 76 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: I TEST INTELLIGENZA: MATRICI DI RAVEN Dette anche matrici progressive, sono un test utilizzato per la misurazione dell'intelligenza non verbale. In ogni scheda viene richiesto di completare una serie di figure con quella mancante. La difficoltà è crescente, richiedendo una sempre più elevata capacità di analisi, codifica, interpretazione e comprensione degli Un esempio di matrice item. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 77 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LE TECNICHE PROIETTIVE I proiettivi NON SONO TEST, sono tecniche che consentono di indagare aspetti della persona che non sono misurabili attraverso questionari/test/interviste e consistono nella presentazione di stimoli poco strutturati o addirittura ambigui con la richiesta al soggetto in esame di "interpretarli" o dar loro una qualche strutturazione (descrizione o di raccontare una storia ispirata all'immagine rappresentata). Scopo: far emergere contenuti psichici inconsci, come emozioni nascoste o conflitti interni. Esempio: il test di Rorschach (la più nota tecnica proiettiva) Altre tecniche proiettive: test di appercezione tematica di Murray; produzione di disegni (disegno della casa, disegno dell’albero e della figura umana, disegno della famiglia), ecc. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 78 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LE TECNICHE PROIETTIVE Così chiamate perché si basano sul meccanismo della PROIEZIONE (attribuire agli altri sentimenti e qualità proprie mediante un processo difensivo inconscio). La proiezione opera mentre il soggetto involontariamente cerca di attribuire significato allo stimolo presentato: senza rendersene conto, il soggetto attribuisce allo stimolo i propri timori, bisogni e conflitti. Questo meccanismo si può notare anche in molti bambini: spesso raccontano storie inventate in cui i protagonisti della loro fantasia hanno le loro paure e/o desideri. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 79 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LA VALUTAZIONE COGNITIVA E NEUROPSICOLOGICA Utile in tutti quei casi in cui si vuole valutare/approfondire una funzione specifica cognitiva; è necessaria una valutazione clinica di specifici aspetti del funzionamento mentale/cognitivo (per es. un deficit di memoria o di linguaggio). Gli strumenti vengono scelti in base a - funzioni cognitive da esaminare (memoria, attenzione, linguaggio, ecc.); - aree del cervello che si ipotizza siano interessate. Esempio: Mini Mental State Examination (MMSE): test per la valutazione globale del funzionamento cognitivo; altri esempi: alcuni test citati precedentemente (WAIS, Test di corsi, Digit span, ecc…) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 80 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: VALUTAZIONE COGNITIVA vs VALUTAZIONE PSICO-EMOTIVA La valutazione cognitiva è un processo diagnostico che ha lo scopo di indagare il funzionamento cognitivo. Obiettivo: avere un quadro generale della condizione cognitiva del paziente per individuare le abilità preservate e per identificare le aree cerebrali potenzialmente compromesse. La valutazione psico-emotiva è un processo che consente di riconoscere la presenza di sintomi, malesseri e disagi legati al piano emotivo e psicologico. Obiettivo: avere un quadro generale di personalità dell’individuo. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 81 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA CLINICA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LA CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI MENTALI DSM-5: classificazione categoriale e suddivisione dei disturbi mentali sulla base di set di criteri con caratteristiche descrittive. SEZIONE I: INTRODUZIONE DSM-5 SEZIONE II: CRITERI DIAGNOSTICI E CODICI SEZIONE III: MISURE E MODELLI EMERGENTI DSM-IV-TR : VERSIONE PRECEDENTE ASSE I: DISTURBI CLINICI, ALTRE ALTERAZIONI CHE POSSONO ESSERE OGGETTO DI ATTENZIONE CLINICA. ASSE II: DISTURBI DI PERSONALITÀ E RITARDO MENTALE. ASSE III: CONDIZIONI MEDICHE GENERALI. ASSE IV: PROBLEMI PSICOSOCIALI ED AMBIENTALI. ASSE V: VALUTAZIONE GLOBALE. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 82 STRUMENTI E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA LA VALUTAZIONE CLINICA E LA PSICODIAGNOSI: LA CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI MENTALI Sezione II - Criteri diagnostici e codici  Disturbi del neurosviluppo  Disturbi del comportamento  Disturbo dello spettro della Schizofrenia dirompente, del controllo degli e altri disturbi psicotici impulsi e della condotta  Disturbi Bipolare e correlati  Disturbi correlati a sostanze e da  Disturbi depressivi addiction  Disturbi d'ansia  Disturbi neurocognitivi  Disturbi Ossessivo-Compulsivo e correlati  Disturbi di personalità  Disturbi Correlati a Traumi e Stress  Disturbi parafilici  Disturbi Dissociativi  Altri disturbi mentali  Disturbo da sintomi somatici e correlati  Disturbi del movimento indotti da  Disturbi della nutrizione e dell’alimentaz. farmaci e altre reazioni avverse ai  Disturbi dell’evacuazione farmaci  Disturbi del sonno-veglia  Altre condizioni che possono essere  Disfunzioni sessuali oggetto di attenzione clinica  Disforia di genere Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 83 CORSO DI PSICOLOGIA CLINICA  Approcci teorici della psicologia clinica  La personalità: organizzazione, sviluppo e alterazioni psicopatologiche Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 84 APPROCCI TEORICI DELLA PSICOLOGIA CLINICA I procedimenti psicodiagnostici o psicoterapici possono essere effettuati SOLO se disponiamo di una concezione teorica sul funzionamento psichico normale delle persone, sulle sue alterazioni e sulle possibili cause che le determinano. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 85 APPROCCI TEORICI DELLA PSICOLOGIA CLINICA La comprensione della personalità, dei problemi di adattamento e dei disturbi del comportamento degli individui con i relativi procedimenti psicodiagnostici e psicoterapici sono sempre guidati da modelli teorici di riferimento. Diversi modelli teorici: diversi approcci di studio del funzionamento dell’individuo. MODELLO TEORICO: chiave di lettura delle situazioni, attraverso la quale identificare i significati, comprendere punti di forza e debolezza, proporre ed attuare possibilità di cambiamento. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 86 APPROCCI TEORICI DELLA PSICOLOGIA CLINICA PSICOANALISI Analisi dei processi mentali inaccessibili alla coscienza. Focus su inconscio ed esperienze psichiche precoci COMPORTAMENTISMO Indagine sul comportamento osservabile COGNITIVISMO Si focalizza sui meccanismi di pensiero COSTRUTTIVISMO Focus sul modo in cui l’individuo costruisce la struttura del pensiero EMBODIED COGNITION I processi cognitivi vanno analizzati tenendo in considerazione che la mente è un organo inserito in un corpo: mente e corpo NON sono separati e distinti! 87 Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 APPROCCI TEORICI DELLA PSICOLOGIA CLINICA Uno stesso fenomeno può trovare una diversa spiegazione nei diversi approcci ed essere, pertanto, affrontato con modalità di intervento differenti. Gli approcci psicoterapeutici più diffusi sono: Psicoanalisi (Indagine su inconscio, transfert, conflitto psichico e pulsioni); Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (focus su pensieri e convinzioni che determinino le proprie difficoltà emotive e comportamentali); Psicoterapia Psicodinamica (esplorazione e intervento sui processi psichici in interazione reciproca che sono alla base del comportamento, della personalità, del pensiero, del benessere o della sintomatologia di un individuo); Psicoterapia Sistemico-Relazionale (il disagio psicologico come espressione di un contesto familiare non equilibrato: si lavora su tutto il sist.familiare); Analisi bioenergetica (intervento su tematiche di natura inconscia, sia a livello psichico che corporeo: mente e corpo formano un'unità; lavoro sul corpo+ lavoro psicoanalitico); Psicoterapia della Gestalt (lavoro sul momento presente, sulle convinzioni, emozioni e sensazioni fisiche che si sperimentano nel qui-e-ora: il passato e il futuro sono presi in considerazione solo se influenzano il momento presente). Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 88 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 89 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE Una delle sfide più complesse della psicologia: costruire un profilo psicologico dell’individuo La diagnosi di personalità mira a precisare in quale forma e con quale intensità siano presenti nell’individuo le varie dimensioni della personalità e se tra esse vi sia un rapporto equilibrato o disarmonico. Aree da esplorare: l’area dei bisogni, delle capacità di adattamento, della sfera morale, della vita affettiva e di relazione. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 90 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE PERSONALITA’ Insieme delle caratteristiche che, nelle diversi fasi di vita, permettono a ciascuno di noi di essere sempre se stesso e di avere la stessa predisposizione ad agire indipendentemente dal variare delle situazioni [Mischel 1993]. Si costruisce durante il corso dello sviluppo E’ il risultato di predisposizioni individuali + ambiente circostante Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 91 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE Esempio – TRATTI DI PERSONALITA’ : Bambino con bassa autostima = difficoltà a partecipare ai giochi con gli amici A scuola: lo stesso bambino, ora adolescente, sottovaluta se stesso durante un compito con i compagni Al lavoro: da adulto, si considera non all’altezza degli altri, difficilmente si sente soddisfatto in un lavoro di gruppo DIVERSA FASE DI VITA E DIFFERENTE SITUAZIONE: CERCA SODDISFAZIONE – EVITA CONTESTI DI COMPETIZIONE PER PAURA DI FALLIRE ! Quando la personalità va verso le alterazioni Psicopatologiche? Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 92 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE Quando la personalità va verso le alterazioni Psicopatologiche? Il DSM-5 dà la seguente definizione di disturbo di personalità: “un pattern permanente di esperienze interne (pensieri, sentimenti ed emozioni) e comportamenti che sono marcatamente differenti da quelli definiti dalla propria cultura, è pervasivo e inflessibile, ed emerge in adolescenza o nella prima età adulta. E’ stabile nel tempo e conduce a sofferenza o disabilità. Non è attribuibile agli effetti di una sostanza o di un’altra condizione medica ” I pz con disturbi di personalità manifestano in genere difficoltà in almeno due delle quattro aree di seguito elencate: sfera cognitiva (pensieri, credenze, valutazioni) affettività (emozioni e umore) relazioni interpersonali controllo degli impulsi Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 93 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE 94 Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 94 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO PARANOIDE DI PERSONALITÀ: Forte sospettosità e diffidenza verso gli altri (compreso il partner) in assenza di reali minacce; interpretazione di eventi e comportamenti delle persone in modo ostile, umiliante e malevolo. (Per es.: presumono di essere sfruttati o danneggiati o traditi dal partner; sono riluttanti a confidarsi; scorgono significati nascosti nelle parole altrui; interpretano negativamente complimenti; portano rancore e sono incapaci di dimenticare offese che credono di aver ricevuto; sono gelosi in modo patologico, ecc.) Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 95 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO SCHIZOIDE DI PERSONALITÀ: Personalità di questo tipo mostrano poco o nessun interesse ad avere intimità con un'altra persona o relazioni affettive inclusa la famiglia; provano piacere verso poche (o nessuna) attività che preferiscono svolgere in maniera individuale; non hanno amici stretti o confidenti, eccetto i parenti di I grado; sembrano indifferenti alle lodi o alle critiche degli altri; mostrano freddezza emotiva, distacco o affettività appiattita. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 96 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO SCHIZOTIPICO DI PERSONALITÀ: Disagio acuto e difficoltà nelle relazioni affettive con sospettosità o ideazione paranoide; interpretazione erronea degli episodi quotidiani come aventi un significato speciale; superstizione; pensiero magico (percepire gli eventi prima che accadano, leggere nella mente altrui); affettività inappropriata o limitata; eccentricità del comportamento (vestirsi in modo strano o trasandati); eccessiva ansia sociale. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 97 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITÀ: Incapacità di conformarsi alle norme sociali e al comportamento legale; disonestà (mentire ripetutamente, usare falsi nomi, truffare gli altri); condotte manipolative, impulsività; irritabilità e aggressività; mancanza di rimorso per le conseguenze delle proprie azioni. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 98 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ: Instabilità delle relazioni (dall’iperidealizzazione alla svalutazione), dell’immagine di se’ e dell’umore; marcata impulsività; sforzi disperati per evitare un abbandono reale o immaginario; impulsività in aree come lo spendere, il gioco, il sesso, il cibo…; ricorrenti minacce o comportamenti suicidari; instabilità affettiva; sentimenti cronici di vuoto; rabbia intensa e inappropriata; ideazione paranoidea transitoria o gravi sintomi dissociativi. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 99 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITÀ: Emotività pervasiva ed eccessiva; disagio nelle situazioni in cui non ci si sente al centro dell’attenzione; comportamenti seduttivi e provocanti; espressioni emotive superficiali e mutevoli; aspetto fisico utilizzato per attirare attenzione; eloquio impressionistico e privo di dettagli; teatralità ed espressione esagerata delle emozioni; suggestionabilità; considerano le relazioni più intime di quanto realmente lo siano. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 100 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITÀ: Senso di grandiosità (es. esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato superiore senza un’adeguata motivazione) e superiorità; fantasie di successo, potere fascino e bellezza; credono di essere speciali e unici e di poter frequentare solo persone altrettanto speciali o di classe sociale elevata; richiedono eccessiva ammirazione; sfruttano le persone per i propri scopi; mancano di empatia; sono invidiosi degli altri o credono che gli altri li invidino; sono arroganti e presuntuosi. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 101 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITÀ: Inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio negativo; evitamento di attività lavorative per timore di essere criticati, disapprovati o rifiutati; entrano in relazione solo se sono certi di piacere; inibizione nelle relazioni intime per timore di essere umiliati o ridicolizzati; si vedono come socialmente inetti, non attraenti, inferiore agli altri; riluttanti ad iniziare nuove attività o ad assumere rischi personali per paura di sentirsi imbarazzati. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 102 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITÀ: Necessità pervasiva ed eccessiva di essere accuditi che determina comportamento dipendente e sottomesso per timore di essere lasciati; credono di essere incapaci di badare a se stessi e di funzionare senza l’aiuto di altri; hanno difficoltà a prendere decisioni senza consigli e rassicurazioni; mancanza di assunzione di responsabilità; difficoltà ad esprimere disaccordo verso gli altri per il timore di perdere supporto o approvazione; difficoltà ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente per mancanza di fiducia in se’ stessi; finita una relazione intima, ne cercano subito un’altra come fonte di accudimento; preoccupazione eccessiva di dover essere lasciato a prendersi cura di se’. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 103 LA PERSONALITÀ: ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E ALTERAZIONI PSICOPATOLOGICHE DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO DI PERSONALITÀ: Preoccupazione eccessiva per ordine, regole, liste, organizzazione o programmi, a tal punto da dimenticare lo scopo dell'attività; eccessivo perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti; eccessiva dedizione per il lavoro e per la produttività fino all’esclusione dello svago e delle amicizie; eccessivamente coscienziosi; scrupolosi e intransigenti su moralità, etica o valori; incapaci di gettare via oggetti consumati o di nessun valore anche quando privi di significato affettivo; riluttanti a delegare compiti; accumulo di denaro (in caso di future catastrofi); rigidità e testardaggine. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 104 CORSO DI PSICOLOGIA CLINICA IL PAZIENTE OSPEDALIZZATO - Il paziente internistico - La malattia cronica - Il paziente chirurgico - La malattia a prognosi infausta Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 3 IL PAZIENTE OSPEDALIZZATO OGNI INDIVIDUO REAGISCE IN MANIERA DIVERSA ALLA MALATTIA E ALL'EVENTUALE OSPEDALIZZAZIONE; SI POSSONO INDIVIDUARE ALCUNI FATTORI (PERSONALI, LEGATI ALLA NATURA DELLA MALATTIA, LEGATI AL CONTESTO SOCIALE) CHE, INTERAGENDO TRA LORO, INCIDONO SU NUMEROSI PROCESSI PSICOLOGICI E DI CONSEGUENZA SULLA STESSA MALATTIA. [Nicolino Rossi, Psicologia Clinica Per Le Professioni Sanitarie, Il Mulino, 2004] Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 4 IL PAZIENTE INTERNISTICO «Le emozioni che i pazienti provano sono comprensibili, tenendo conto che all'ingresso la diventa un , in un ordine sociale nuovo e molto differente; lui o lei è il contenitore passivo di procedure diagnostiche, terapeutiche e di assistenza infermieristica, mentre i loro simboli di identità personale, come i vestiti, vengono rimossi e la loro privacy violata» [Gammon 1998]. Docente: Patrizia Pignataro - A.A. 2023-2024 5 IL PAZIENTE INTERNISTICO Ingresso in ospedale  insorgenza di una serie di problemi per il ricoverato e la sua famiglia.  Minaccia e frustrazione

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