Summary

Questo documento fornisce una panoramica generale sul turismo, includendo i ruoli dell'UNWTO e dell'UNESCO. Offre definizioni di turismo e fornisce informazioni di base sulle strutture ricettive e sulle infrastrutture.

Full Transcript

1. L’ONU E IL TURISMO L’UNWTO L’UNWTO United Nations World Tourism Organization, (Organizzazione Mondiale del Turismo – OMT) è l’agenzia delle Nazioni Unite leader a livello internazionale sul turismo. Fondata nel 1975 ha sede a Madrid. Il principio fondante dell’UNWTO è di considerare il turismo c...

1. L’ONU E IL TURISMO L’UNWTO L’UNWTO United Nations World Tourism Organization, (Organizzazione Mondiale del Turismo – OMT) è l’agenzia delle Nazioni Unite leader a livello internazionale sul turismo. Fondata nel 1975 ha sede a Madrid. Il principio fondante dell’UNWTO è di considerare il turismo come un fattore di progresso, uno dei settori di attività più grandi dell’economia mondiale che può fare da ponte tra le culture e favorire lo sviluppo. Gli obiettivi principali sono: 1.​ contribuire all’espansione economica e alla lotta alla povertà attraverso il turismo (il turismo porta denaro e crea posti di lavoro). Infatti l’UNWTO cerca di individuare nuove destinazioni turistiche per assicurare una distribuzione equilibrata dei flussi turistici e per favorire la crescita economica e sociale con particolare attenzione ai paesi poveri che possono puntare sul turismo per uscire dalla povertà 2.​ migliorare le relazioni internazionali tra gli stati promuovendo la pace (le guerre e i conflitti bloccano i flussi turistici verso quell’area geografica). L’UNWTO pubblica ogni anno un rapporto con statistiche e grafici sui flussi turistici, per capire se c’è stato un calo o un aumento o una situazione stazionaria del turismo e per quali motivi. L’UNESCO Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization da cui l’acronimo UNESCO). È un’agenzia speciale delle Nazioni Unite, fondata a Parigi nel 1945 (subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale), con diversi obiettivi fra cui: ​ promuovere la pace e il rispetto dei diritti umani attraverso l’educazione, la scienza e la cultura ​ proteggere e trasmettere alle generazioni future il patrimonio culturale e naturale del mondo. Nel 1972 è stata adottata la Convenzione sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale con una Lista di beni da proteggere. I beni della lista sono beni di eccezionale valore. Comprende sia monumenti sia luoghi naturali. L’UNESCO fino ad oggi ha riconosciuto più di 1100 beni culturali e naturali nel mondo. L’Italia è lo stato con il maggior numero di beni UNESCO: 59 beni. Per entrare nella lista dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO un bene deve soddisfare almeno 1 dei seguenti criteri: ​ Essere un capolavoro dell’uomo ​ Testimoniare un cambiamento architettonico, tecnologico, artistico considerevole in un periodo storico ​ Essere la testimonianza unica o eccezionale di una civiltà del passato ​ Avere una bellezza eccezionale ​ Essere un esempio rappresentativo di grandi epoche storiche ​ Contenere specie naturali e animali assolutamente da proteggere per la conservazione delle biodiversità Una volta che un bene entra a far parte della lista diventa il destinatario di molti fondi ONU per la sua sistemazione, valorizzazione, promozione turistica, messa in sicurezza, restauro, protezione. 2. IL RUOLO DEI COMUNI ITALIANI IN MATERIA DI TURISMO In materia di turismo è compito dei comuni italiani: ​ rilasciare autorizzazioni e licenze per l’apertura di nuove strutture ricettive (strutture di alloggio, ristorazione, svago) ​ aprire gli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) per fornire informazioni ai turisti e promuovere eventi locali ​ incassare la tassa di soggiorno (city tax) dai turisti per ogni notte trascorsa. La tassa serve per finanziare servizi pubblici comunali e interventi di recupero dei beni culturali e ambientali della città. Il costo della city tax varia a seconda delle località: in alcune grandi città come Roma o Milano o Venezia è possibile pagare anche 7 euro a notte. La city tax si paga direttamente nella struttura dove si alloggia. Sono esonerati dal pagamento i residenti, i bambini al di sotto dei 12 anni, gli universitari fuori sede, i disabili gravi e gli accompagnatori, le forze dell’ordine, gli autisti di pullman in gita con un gruppo e le guide turistiche. 3. DEFINIZIONE DI TURISTA SECONDO L’UNWTO Turista è chi si sposta dal luogo abituale di vita e di lavoro verso un’altra località per almeno una notte e per non più di un anno consecutivo, per vari motivi, ma si deve trattare di attività effettuata senza percepire un compenso economico. 1. Spostamento (dal luogo abituale di vita e di lavoro) in una località dove non si ha la residenza 2. Durata (per almeno una notte e per non più di un anno consecutivo) 3. Motivo del viaggio: per vari motivi ma senza percepire un compenso economico Escursionista è chi si sposta dalla propria residenza per un tempo inferiore alle 24 ore, senza effettuare un pernottamento (rientro in giornata nel luogo di residenza). Migrante è chi si sposta dalla propria residenza per un tempo superiore ad 1 anno consecutivo. 4. LE TRE CONDIZIONI INDISPENSABILI PER FARE TURISMO Per poter fare turismo è necessario che siano soddisfatte contemporaneamente 3 condizioni: ​ disporre di tempo libero. I periodi di vacanza corrispondono con i periodi di ferie dei lavoratori. La vacanza durante le ferie può essere fatta in periodi di ferie abituali (estate, Natale, Pasqua) che vengono definiti “alta stagione”, oppure in periodi non abituali, che vengono definiti “bassa stagione”. In generale, la disponibilità di tempo libero è massima per i giovani che vivono in famiglia, per i single e per gli anziani in pensione; è minima per le coppie con figli. ​ Le differenze tra alta e bassa stagione sono: ALTA STAGIONE BASSA STAGIONE prezzi più elevati prezzi meno elevati località più affollate località meno affollate è più difficile trovare posto (alloggi, trasporti) è meno difficile trovare posto (alloggi, trasporti) ​ disporre di denaro ​ avere libertà di movimento. Non si ha la libertà di movimento quando ad esempio si è in carcere o agli arresti domiciliari, oppure quando si è costretti a letto a causa di una malattia. Inoltre ci sono Paesi nel mondo nei quali la libertà di espatriare è limitata per motivi politici (Corea del Nord). 5. CLASSIFICAZIONE DELLE TIPOLOGIE DI TURISMO Le tipologie di turismo si possono classificare in base a: a.​ movimento dei turisti b.​ reddito dei turisti c.​ comportamento dei turisti d.​ motivazione del viaggio 5a. Classificazione in base al movimento dei turisti PROVENIENZA DALLA PROVENIENZA REGIONE DALL’ESTERNO DESTINAZIONE NELLA TURISMO DOMESTICO TURISMO IN ENTRATA REGIONE (INCOMING TOURISM) DESTINAZIONE ALL’ESTERNO TURISMO IN USCITA (OUTGOING TOURISM) Se la destinazione turistica è molto vicina, ad esempio subito al di là del confine, si usa la dicitura “turismo di prossimità” (esempio: cittadini statunitensi che fanno turismo nelle città del Canada subito al di là del confine di Stato). 5b. Classificazione dei tipi di turismo in base al reddito dei turisti Turismo di elite con utilizzo di servizi di livello elevato, alberghi di categoria elevata turismo di massa turismo sociale con formule low cost (a basso costo), praticato dai turisti che appartengono a strati di popolazione economicamente debole e che per questo richiedono agevolazioni e assistenza, ad esempio - il turismo scolastico - il turismo accessibile (turismo dei portatori di handicap) - i viaggi organizzati per persone con svantaggio economico (pensionati a reddito basso) - il turismo incentive: viaggi premio, solitamente della durata di un weekend o comunque raramente superiori alla settimana, che vengono regalati da parte di un’azienda ai propri dipendenti se hanno conseguito ottimi risultati, o semplicemente per motivarli a fare meglio. 5c. Classificazione dei tipi di turismo in base al comportamento dei turisti Turismo responsabile, fa riferimento al comportamento rispettoso e consapevole che ogni azione che si compie ha inevitabilmente una ricaduta sugli altri e sul luogo; quindi fare turismo responsabile significa avere rispetto non solo per il territorio, ma anche per le tradizioni, gli usi, i costumi, la cultura, le diversità etniche, le religioni e i diritti umani delle comunità ospitanti, in modo da non alterarne il patrimonio culturale e le consuetudini di vita. È un tipo di turismo che segue 3 princìpi guida: 1.​ equità sociale (gli operatori turistici forniscono opportunità di impiego agli abitanti locali offrendo stipendi e condizioni di lavoro equi a tutti i dipendenti); 2.​ sostenibilità ambientale; 3.​ tolleranza etnica (rispetto per la comunità locale, nessuna discriminazione di etnia e/o religione). Il turismo sostenibile è compreso all’interno del turismo responsabile Turismo sostenibile: il turismo è sostenibile se viene praticato in modo tale da mantenersi in un’area turistica per un tempo illimitato senza compromettere l’ambiente naturale, senza ostacolare lo sviluppo di altre attività economiche e senza alterare la vita delle persone che vivono in quella località turistica ​ utilizzo di mezzi di trasporto a scarso impatto ambientale ​ alloggio in strutture ricettive a basso impatto ambientale ​ attenzione alle risorse naturali che vanno utilizzate senza essere compromesse, conservando la biodiversità animale e vegetale ​ mantenendo sotto controllo inquinamento (non solo del terreno ma anche dell’aria e dell’acqua) e differenziando i rifiuti. I 2 princìpi guida della sostenibilità sono: 1.​ l’azione umana deve mantenersi entro la capacità di carico (carrying capacity) dei sistemi naturali (cioè i sistemi naturali riescono a sopportare un certo livello di pressione causato dalla presenza umana e questo livello non deve essere superato altrimenti l’ambiente non riesce più a rigenerarsi e si compromette irrimediabilmente); 2.​ lo sfruttamento delle risorse non deve eccedere una determinata soglia altrimenti quella risorsa non riesce più a rigenerarsi (utilizzare il mare per pescare rispettando il ciclo naturale di riproduzione dei pesci; abbattere gli alberi per ricavare carta o legname dando il tempo alla vegetazione di ricrescere). 5d. Classificazione dei tipi di turismo in base alla motivazione del viaggio Turismo verde o naturalistico: in aree naturali per trovarsi a contatto con l’ambiente e le forme di vita vegetali e animali, Nelle aree naturali protette (parchi e riserve naturali), guardie forestali controllano che il comportamento dei turisti sia rispettoso. Turismo rurale: in zone di campagna e agricole. L’alloggio è generalmente in agriturismi, campeggi e country houses. Turismo montano: in aree di montagna con alloggio in chalet o rifugi e spesso associato alla pratica di sport invernali, trekking, rafting. Turismo balneare: al mare (turismo balneare marino), al lago (turismo balneare lacustre), al fiume (turismo balneare fluviale). Turismo d'affari (business tourism): viaggi di lavoro. All’interno del turismo d’affari si distingue il turismo congressuale effettuato da lavoratori professionisti in occasione di eventi, fiere, congressi. Questa tipologia di turista spesso ha un profilo culturale medio-alto e richiede servizi di elevato livello qualitativo, anche perché solitamente il costo della trasferta non è a suo carico ma dell’azienda per la quale lavora. Dal punto di vista della sostenibilità questo tipo di turismo ha un fortissimo impatto sulla località di destinazione, in quanto c’è un improvviso picco di turisti in occasione di eventi, fiere, congressi. Turismo sportivo: può suddividersi in 3 categorie: lo spettatore, il praticante e il visitatore di luoghi legati allo sport. In occasione di grandi eventi sportivi si ha una mobilitazione di migliaia di spettatori. Mototurismo e cicloturismo: consiste nel viaggiare in moto o in bicicletta e in cui la destinazione non è importante quanto il viaggio stesso. Turismo crocieristico: viaggio in crociera, generalmente con la formula all inclusive Turismo culturale: ​ il turismo archeologico, visita ai siti archeologici; ​ il turismo urbano: turismo nelle città d’arte che attirano un numero elevato di visitatori. Turismo nelle Capitali della cultura: la capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero dei Beni Culturali con l’obiettivo di attrarre turismo e valorizzare i luoghi; la capitale europea della cultura è una città designata dall'Unione Europea, che per il periodo di un anno ha la possibilità di promuovere e far conoscere le proprie risorse culturali. ​ il turismo letterario, visita ai luoghi descritti nei libri, oppure viaggi alla scoperta dei luoghi che hanno dato i natali a famosi scrittori, oppure visita in una località in cui quell’autore ha soggiornato o vissuto; ​ il cineturismo: visita alle location cinematografiche e televisive, o partecipazione ad eventi legati al cinema (festival). Turismo degli eventi: partecipazione ad eventi legati alla musica, al cinema, al teatro, allo sport, ecc. Turismo enogastronomico: praticato da coloro che vanno alla ricerca delle tradizioni enogastronomiche del luogo visitato, attraverso la degustazione dei piatti tipici locali, l’osservazione dei metodi di lavorazione e di preparazione dei prodotti tipici locali, percorrere itinerari alla ricerca di prodotti regionali (strade del vino, strade dell’olio), interesse per i luoghi d’origine dei prodotti tipici, partecipare a eventi del settore (fra i più importanti: Vinitaly di Verona, il Salone del Gusto di Torino, il Cibus a Parma, Eurochocolate a Perugia). La presenza di prodotti che hanno ricevuto certificazioni di qualità aumenta l’attrattività turistica di un territorio. MARCHI DI QUALITÀ PER I VINI ​ Denominazione di Origine Controllata (DOC). Il marchio DOC viene attribuito ai vini prodotti in alcune zone delimitate ​ Indicazione Geografica Tipica (IGT). Anche questo marchio viene attribuito a vini prodotti in determinate regioni o aree geografiche autorizzate per legge; i vini IGT dopo cinque anni possono aspirare a diventare DOC. ​ Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). È un marchio che viene attribuito ai vini DOC, riconosciuti tali da almeno 5 anni, di “particolare pregio qualitativo” e di notorietà nazionale e internazionale. MARCHI DI QUALITÀ PER I PRODOTTI ALIMENTARI ​ Denominazione d’Origine Protetta (DOP). Il marchio designa un prodotto originario di una regione per del quale tutta la produzione, la trasformazione e il confezionamento devono avvenire all’interno dell’area delimitata. ​ Indicazione Geografica Protetta (IGP). Questo marchio identifica quei prodotti alimentari che, seppur caratterizzati da un legame con il territorio di origine, in realtà possono essere prodotti anche in altre zone purché si rispetti una determinata tecnica di produzione. ​ Agricoltura Biologica (BIO). I consumatori che comprano i prodotti che portano il logo europeo BIO possono essere certi che almeno il 95% degli ingredienti sono stati prodotti con metodo biologico. Turismo religioso: legato alla visita a luoghi che sono mète di pellegrinaggio religioso o comunque legati a fatti storici connessi alla religione, apparizioni, miracoli, oppure semplicemente edifici sacri, tombe di santi, reliquie. Rientrano nel turismo religioso anche le feste patronali. Il turismo religioso può mobilitare un gran numero di pellegrini in occasione di grandi eventi, come il pellegrinaggio dei musulmani a La Mecca. Turismo della memoria: visita a luoghi legati a fatti storici, battaglie, disastri naturali; o anche cimiteri, campi di concentramento, luoghi legati a tragedie umanitarie (è il caso di Ground Zero a New York o di Auschwitz). Turismo nero, un turismo verso quei luoghi nei quali sono morte persone famose, o luoghi nei quali è avvenuto un crimine famoso di cui si è sentito molto parlare. Turismo termale: è il soggiorno in centri termali sia a scopo curativo che di svago. Turismo terapeutico: viaggi per effettuare cure di malattie specifiche. Ci sono città che hanno ospedali specializzati e di eccellenza che fanno da richiamo. Turismo educativo: viaggi per partecipare a corsi di vario tipo (corsi di restauro, corsi di musica, pittura, lingue, fotografia, corsi antincendio, corsi di sopravvivenza), partecipazione al programma Erasmus, scambi culturali all’estero. Turismo estremo: comprende viaggi in luoghi o attraverso percorsi altamente pericolosi, o partecipazione ad eventi nei quali si rischia la vita: zone contaminate da radiazioni, situazioni estreme di ogni tipo. Viaggi di nozze Turismo per visita a parenti: se però nel luogo dove si va a trovare i parenti si è mantenuta la residenza, allora non si tratta di turismo (ad esempio: lo studente o il lavoratore fuori sede che durante le vacanze tornano a casa). Turismo delle radici: praticato da coloro che vanno alla scoperta dei luoghi di origine della propria famiglia (esempio sudamericani di origine italiana che vengono in Italia alla scoperta delle loro origini) Turismo dei luoghi abbandonati: visita a luoghi con edifici abbandonati, navi abbandonate, città fantasma, ospedali in disuso, fabbriche dismesse, miniere abbandonate visitabili. Turismo sessuale: comprende viaggi volti a ottenere prestazioni sessuali da prostitute o "gigolò", effettuato in genere da turisti benestanti che si recano in Paesi poveri. Turismo LGTB: praticato da persone appartenenti alla comunità LGBTQ+. Ci sono agenzie di viaggi, villaggi vacanze, strutture ricettive specializzati per questa categoria di turisti, che espongono solitamente la bandiera arcobaleno e la dicitura “Gay-friendly”. Alcune località del mondo si sono specializzate nel ricevere quasi esclusivamente questa categoria di turisti. 6. EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DEL TURISMO EFFETTI DI TIPO AMBIENTALE ​ positivi: il turismo quando viene praticato in modo sostenibile può valorizzare le risorse ambientali che vengono viste come elementi di attrazione turistica e quindi cominciano ad essere protette e tutelate; ​ negativi: il turismo non sostenibile può portare a un degrado ambientale che ha delle conseguenze negative anche sul turismo stesso (se la località turistica si degrada irrimediabilmente non sarà più possibile fare turismo in quella località); EFFETTI DI TIPO SOCIO-CULTURALE ​ positivi: il turismo se praticato in modo sostenibile e responsabile può aumentare lo sviluppo socio-culturale della comunità locale, creando posti di lavoro, valorizzando il patrimonio socio-culturale che è un elemento di attrazione turistica; ​ negativi: si può creare un conflitto culturale tra turisti e comunità locale, oppure si può verificare un’alterazione dell’identità socio-culturale della comunità locale che, per soddisfare le richieste e le aspettative dei turisti, si adatta a ciò che vuole il turista; EFFETTI DI TIPO ECONOMICO ​ positivi: aumento dei posti di lavoro, apporto di denaro da parte dei turisti; ​ negativi: le attività turistiche possono frenare lo sviluppo di altre attività economiche meno redditizie; i pacchetti turistici all inclusive non apportano benefici economici perché i turisti hanno già pagato tutto prima di partire e non fanno girare l’economia nella località turistica. 7. LE IMPRESE DI VIAGGI Le IMPRESE DI VIAGGI sono imprese specializzate nella fornitura di servizi turistici. Si occupano di: ​ creare pacchetti turistici da inserire in appositi cataloghi e trovare clienti interessati; ​ vendere viaggi organizzati e servizi turistici realizzati da altri operatori del settore; ​ dare informazioni ai clienti guidandoli nelle loro scelte di acquisto; ​ fornire assistenza ai viaggiatori per risolvere problematiche di vario tipo (questioni legali, rimborsi , assicurazione medica e da danni subiti, smarrimento bagagli, ecc.). Le imprese di viaggi si distinguono in: Tour Organizer (T Org) creano pacchetti turistici personalizzati in base alle richieste dei clienti; Tour Operator (TO) creano pacchetti turistici e cercano di venderli alle persone interessate; Agenzie di viaggi intermediarie (ADV) promuovono e vendono servizi turistici prodotti da altri; Online Travel Agency (OTA) sono agenzie di viaggi intermediarie che operano esclusivamente attraverso internet; Imprese del comparto MICE (Meeting, Incentive, Conference and Event) sono tour organizer specializzati nella gestione di eventi come fiere, conferenze, congressi, meeting e possono offrire anche servizi di trasporto e alloggio per i partecipanti. Da alcuni anni il settore delle imprese di viaggi attraversa una grossa crisi in quanto molti turisti, per risparmiare sulle commissioni da pagare alle agenzie, si improvvisano sempre di più spesso turisti fai da te. 8. FORMULE DI PACCHETTI VACANZA La formula all inclusive significa “tutto compreso nel prezzo” e riguarda tutti i servizi come il volo, l’alloggio, il vitto, le visite, l’assicurazione, e altri servizi contenuti all’interno di un pacchetto turistico. Questi servizi vengono pagati prima della partenza. Questa formula è generalmente riservata a chi opta per una vacanza nei villaggi turistici o in crociera dove è compreso il consumo “illimitato” di cibo, bevande, partecipazione a eventi, serate, escursioni programmate. La formula classica richiede invece il pagamento aggiuntivo sul posto per l’utilizzo di alcuni servizi. 9. TIPOLOGIE DI TRATTAMENTO IN AMBITO ALBERGHIERO In ambito alberghiero, le tipologie di trattamento proposte da una struttura alberghiera generalmente sono le seguenti: BO / OB (Bed Only / Only Bed): solo pernottamento. Ogni tipo di pasto è escluso BB (Bed & Breakfast): pernottamento e prima colazione HB (Half Board): mezza pensione con pernottamento, colazione e un pasto a scelta (pranzo o cena) FB (Full Board): pensione completa con pernottamento, colazione, pranzo e cena 10. LE CINQUE FASI COSTITUTIVE DELLA VACANZA 1.​ ANTICIPAZIONE:in questa fase avvengono la scelta se fare turismo oppure no, la valutazione dei servizi offerti, l’acquisto 2.​ VIAGGIO DI ANDATA 3.​ ESPERIENZA: svolgimento della vacanza e utilizzo di tutti i servizi acquistati 4.​ VIAGGIO DI RITORNO 5.​ RICORDO-ELABORAZIONE DELL’ESPERIENZA: è negativa se la località turistica e i servizi si sono rivelati al di sotto delle aspettative; se è positiva si è invogliati a ripetere la stessa esperienza e si invogliano anche altre persone con le quali si parla della vacanza effettuata 11. SCELTA SE FARE TURISMO OPPURE NO (PROPENSIONE AL TURISMO O AL VIAGGIO) La persona si trova a dover fare una scelta: se destinare una quota di reddito e di tempo libero al turismo oppure no; questa fase viene definita PROPENSIONE AL TURISMO O AL VIAGGIO ed è influenzata da numerosissimi fattori, fra i quali i più importanti sono: 1.​ fattori lavorativi ed economici; 2.​ condizione emotiva e mentale personale; 3.​ fattori legati alla mobilità geografica e personale; 4.​ fattori culturali che stimolano la curiosità di conoscere altri luoghi e culture; 5.​ fattori legati al luogo in cui si vive (contesto di provenienza) che favoriscono la richiesta di svago, di riposo, di voler cambiare aria, di fuggire dallo stress quotidiano; 6.​ in base all’immagine che si ha delle località turistica, che influenza moltissimo la fase di scelta, perché in base all’immagine che si ha si creano delle aspettative. L’immagine pubblicitaria: foto, riviste di viaggi, depliant, cartoline, guide turistiche, manifesti, video, siti web, blog e forum di viaggiatori. Il Brand è il marchio che identifica una località turistica, costituito da un logo composto da un nome, un’immagine, una frase, colori, una veste grafica che costituisce un’identità visiva distintiva e riconoscibile per quella località. Il Brand è molto importante perché in base a come è fatto trasmette valori e percezioni al turista, il quale può essere invogliato di più o di meno a partire per quella località e ad acquistare prodotti e servizi turistici. L’immagine mentale: idee, percezioni, sensazioni che ognuno di noi si è costruito nella propria testa relativamente a una località turistica. L’immagine mentale di una località turistica è soggettiva e funziona da “filtro percettivo”, cioè attraverso l’immagine che ha in testa il turista valuta e fa la sua scelta. L’immagine mentale è inoltre condizionata dagli stereotipi culturali della società di oggi che fanno apparire in un certo modo una località turistica. Spesso però le immagini turistiche stereotipate non tengono conto della realtà effettiva del luogo: ad esempio dietro le favolose spiagge di Copacabana ci sono le favelas di Rio de Janeiro dove centinaia di migliaia di persone vivono nella povertà assoluta e dove c’è molta criminalità. 12. LA VARIABILITÀ DELLA DOMANDA TURISTICA La domanda turistica è variabile nel tempo (cioè durante l’anno): la domanda si concentra in alcuni periodi dell’anno, mentre in altri è pressoché assente. Questa caratteristica si chiama stagionalità della domanda; ALTA STAGIONE corrisponde con i periodi di ferie dei ​ prezzi più alti lavoratori (estate, vacanze di Natale, ​ località turistiche più affollate vacanze di Pasqua) ​ occorre prenotare per tempo perché è più difficile trovare posto BASSA STAGIONE gli altri periodi dell’anno ​ prezzi più bassi ​ località turistiche meno affollate ​ maggiore disponibilità di posti (viaggio e alloggio) variabile nello spazio: la domanda turistica per una certa località di destinazione NON è ripetitiva e può cambiare da un anno all’altro, perché le richieste dei turisti evolvono nel tempo e in base a vari fattori. Questa caratteristica si chiama volatilità della domanda. 13. LE TENDENZE ATTUALI DELLA DOMANDA TURISTICA La richiesta di beni e servizi da parte dei turisti non è sempre uguale nel tempo ma varia al variare della società contemporanea. Le tendenze attuali della domanda turistica sono: ​ il turista è sempre più esigente sulla qualità dei servizi offerti (vuole sempre più servizi); ​ il turista è sempre più attento al prezzo (vuole pagare sempre meno); ​ i flussi turistici sono sempre più destagionalizzati, cioè i periodi di vacanza si distribuiscono lungo tutto l’anno per periodi più brevi; ​ la vacanza viene sempre più intesa non solo come svago e relax ma come esperienza di vita e arricchimento personale alla scoperta di culture e tradizioni locali; ​ il turista preferisce sempre di più il trasporto aereo low cost; ​ non si sceglie più il mezzo di trasporto in funzione della mèta da raggiungere, ma si consulta l’elenco dei voli disponibili e quello più appetibile per costi e orari determina la destinazione del viaggio; ​ il turista preferisce sempre di più il turismo di prossimità, cioè in destinazioni non troppo lontane. 14. VALUTAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA DA PARTE DEL TURISTA L’offerta turistica è l’insieme di beni e servizi presenti in una località turistica che vengono proposti ai turisti e che rendono possibile il soddisfacimento della domanda turistica. Da parte del turista l’offerta è valutata, in maniera soggettiva, sulla base di un parametro chiamato attrattività: attrattività = quanto è attrattiva quella località turistica dal punto di vista dei beni e servizi offerti? ​ attrattività culturale: quantità di beni culturali; tipo di cultura locale presente; ​ attrattività ambientale: quantità di beni naturali, tipo di clima, possibilità che si verifichino eventi meteorologici estremi o calamità naturali; ​ attrattività sociale: quantità di attività sociali e di eventi, condizioni sanitarie, situazione politica e altri fattori di rischio (delinquenza, guerre, attentati); ​ attrattività economica: legata non solo al costo dei beni e servizi turistici, ma anche al costo della vita nella località di destinazione, al tasso di cambio valuta che può essere favorevole o sfavorevole; ​ attrattività fisica della località turistica legata alla distanza geografica o legata alla comodità dei trasporti per raggiungerla (numero di cambi, aeroporti secondari, voli diretti); ​ attrattività ricettiva e infrastrutturale: quantità di strutture ricettive, di infrastrutture e servizi presenti. 15. LE STRUTTURE RICETTIVE Le strutture ricettive sono così definite in quanto “accolgono” i turisti. Si suddividono in tre categorie: 1.​ Strutture ricettive DI ALLOGGIO. (hotel, motel, bed & breakfast, agriturismi, ostelli, villaggi turistici, campeggi, ecc.) In base alla qualità degli arredi e ai servizi presenti disponibili per i clienti, le strutture ricettive di alloggio vengono classificate in base al numero di stelle, da 1 stella a 5 stelle 2.​ Strutture ricettive DI RISTORAZIONE (ristoranti, bar, pub, ecc.); 3.​ Strutture ricettive DI SVAGO E CULTURA (stabilimenti balneari, impianti sciistici, stadi e impianti sportivi, discoteche, musei, cinema, teatri, parchi naturali, parchi divertimenti, ecc.). QUALCHE DEFINIZIONE Le catene alberghiere: sono raggruppamenti di alberghi che operano sotto lo stesso nome in località diverse, guidati da un capogruppo (holding), che presentano caratteristiche omogenee nell’arredamento, nei colori, nello stile, nella biancheria; un hotel che si associa a una catena alberghiera trae alcuni benefici come il potenziamento delle strategie di marketing, poter usufruire di un centro prenotazioni unico e di altri servizi dedicati agli associati (gestione delle pratiche amministrative e fiscali), aumento della visibilità; I motel: situati solitamente fuori dai centri abitati nei pressi di arterie stradali, di solito ricevono automobilisti per soste di breve durata, offrono anche servizi di riparazione autovetture e rifornimento carburante; I bed & breakfast a conduzione imprenditoriale: sono gestiti da privati in modo professionale, forniscono alloggio e prima colazione utilizzando parti dell’abitazione in cui alloggia la famiglia e devono esserci spazi in comune (salone, cucina); Gli alberghi diffusi: sono costituiti da edifici separati, vicini tra loro, collocati a breve distanza da un edificio centrale nel quale vengono forniti servizi di ricevimento, portineria, deposito bagagli, qualche volta ristorazione; I residence: albergo con miniappartamenti completi di bagno e cucina con la possibilità di fruire di alcuni servizi centralizzati (lavanderia, stireria, pulizie, ristorazione); Le country house (attività ricettive in residenze rurali): camere situate in edifici rurali nei quali è presente solitamente anche un ristorante aperto al pubblico; Gli agriturismi: sono delle country house ma con un’azienda agricola annessa che consuma e commercializza i propri prodotti gestita dallo stesso proprietario. 16. LA SITUAZIONE DELLE STRUTTURE RICETTIVE IN ITALIA La maggior parte delle strutture ricettive in Italia è costituita da case private date in affitto ai turisti per brevi periodi, gestite direttamente dai proprietari che mettono a disposizione degli ospiti: prodotti per prepararsi la colazione, prodotti per l’igiene personale, biancheria (lenzuola ed asciugamani). 17. LE INFRASTRUTTURE E I TRASPORTI Le INFRASTRUTTURE sono l’insieme delle opere pubbliche e dei servizi fondamentali al cittadino indispensabili per il funzionamento di uno stato e per lo svolgimento delle attività economiche. In base alla loro forma si suddividono in 2 gruppi: ​ infrastrutture “a rete” (rete stradale e autostradale, rete ferroviaria, canali, rete fognaria, rete idrica, rete elettrica, rete telefonica, oleodotti, gasdotti, ecc.); ​ infrastrutture “puntuali” (porti, aeroporti, ponti, dighe, stazioni ferroviarie, scuole, ospedali, carceri, tribunali, impianti di smaltimento rifiuti). Una caratteristica importante è la connettività: più le infrastrutture sono interconnesse fra di loro, migliore è il funzionamento del sistema. Il concetto di connettività si riferisce sia al collegamento fisico fra le infrastrutture sia alla gestione. Per esempio la rete infrastrutturale in Italia è connessa a livello fisico ma è fortemente sconnessa a livello gestionale: la gestione delle strade, a seconda dei tratti, è divisa tra competenza comunale, provinciale, regionale, statale e privata; questo problema diventa evidente ad esempio in occasione della gestione delle emergenze meteorologiche o degli incidenti stradali per la scarsa comunicazione fra i gestori delle strade. I TRASPORTI sono di 3 tipi: ​ terrestri: o​ su gomma (autoveicoli) o​ su ferro (treni) o​ su acque interne (fiumi, canali navigabili) ​ marittimi ​ aerei In Italia ci sono 3 “aeroporti strategici” (Milano Malpensa, Venezia e Roma Fiumicino) cioè che operano su rotte intercontinentali. Una delle più importanti novità di questi ultimi anni nei trasporti aerei è rappresentata dalle compagnie low cost, che hanno prezzi molto competitivi sul mercato in quanto mettono in atto precise strategie di risparmio: ▪​ verso i passeggeri: il biglietto non è rimborsabile, non esistono pasti gratuiti ma il cibo viene venduto a bordo, il bagaglio gratuito è ridotto; ▪​ verso il personale: gli assistenti di volo svolgono più ruoli, parte della loro retribuzione deriva dalle vendite effettuate a bordo, devono acquistare le proprie divise; ▪​ verso le infrastrutture: si scelgono aeroporti secondari per le minori tasse aeroportuali, solo collegamenti point-to-point senza scali intermedi, vendita di biglietti attraverso internet, riduzione al minimo dei tempi morti tra atterraggio e decollo. Per quanto riguarda le merci, un grandissimo cambiamento nei tempi di percorrenza è rappresentato dall’invenzione dei container, che permettono di trasferire velocemente le merci da un mezzo di trasporto ad un altro (camion, treno, nave) senza aprire il carico. Il trasporto merci nei container è limitato a merce non deperibile (non biodegradabile). 18. LA LOCALITÀ DI DESTINAZIONE TURISTICA (definizione) Una località di destinazione turistica è un’area geografica con le seguenti tre caratteristiche: 1.​ il turismo assume un’importanza tale da lasciare una forte impronta sul territorio, sull’economia e sulla società (la località si trasforma per accogliere i turisti e offrire loro i servizi che richiedono) 2.​ attrae flussi costanti di turisti per le sue attrattive culturali e/o naturali 3.​ è dotata di beni e servizi sovradimensionati rispetto alle esigenze della popolazione locale residente.

Use Quizgecko on...
Browser
Browser