Summary

This document provides an overview of cell biology and histology, including their basic definitions and descriptions. It also details different types of microscopy (light, phase contrast, fluorescence, confocal, and electron microscopy) as applied to studying cells and tissues. The document describes sample preparation and different microscopy techniques along with the theory.

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Cellula → definizione: La cellula è l'unità morfologico-funzionale di tutti gli organismi viventi e possiede tutte le caratteristiche della materia vivente (omeostasi, reazione a stimoli ambientali, metabolismo, riproduzione). Essa forma il nostro organismo ma lavora in sinergia con altre cellule, p...

Cellula → definizione: La cellula è l'unità morfologico-funzionale di tutti gli organismi viventi e possiede tutte le caratteristiche della materia vivente (omeostasi, reazione a stimoli ambientali, metabolismo, riproduzione). Essa forma il nostro organismo ma lavora in sinergia con altre cellule, pur mantenendo la propria autonomia. Le cellule eucariotiche del nostro corpo hanno una struttura e organizzazione interna simile a quelle degli organismi u nicellulari. Caratteristiche delle cellule eucariote: - **Nucleo:** Contiene il materiale genetico. - **Compartimenti delimitati da membrane:** Differenziano varie funzioni cellulari. - **Ribosomi:** Sedi della sintesi proteica. - **Citoscheletro:** Fornisce supporto strutturale e facilita il movimento cellulare. - **Mitocondri:** Responsabili della produzione di energia (ATP). - **Differenziazione cellulare:** Capacità di specializzarsi in diversi tipi cellulari. **Formazione delle cellule:** - La cellula del nostro organismo deriva dallo zigote, che si forma dalla fusione di uno spermatozoo con l'ovocita, combinando due patrimoni genetici → ha quindi caratteristiche uniche. - Lo zigote subisce mitosi per segmentarsi, formando cellule inizialmente identiche (cellule staminali totipotenti) → in grado di dare origine ad ogni cellula dell’organismo - Allo stadio a 16 cellule, queste iniziano a differenziarsi in base alla loro posizione, influenzando il loro comportamento e funzione futura→ non si hanno più cellule totipotenti - La differenziazione è regolata dall'espressione differenziale del DNA. **Forma e dimensioni delle cellule:** - **Forma:** - **Ambiente liquido:** Sferica (es. cellule del sangue). - **Ruolo:** Ad esempio, cellule epiteliali (forma poligonale) e neuroni (forme variabili). - **Tempo:** I globuli bianchi cambiano forma per spostarsi. - **Dimensioni:** - **Linfociti:** Circa 5 micron. - **Cellula uovo:** Circa 150 micron. - **Neuroni:** Corpo cellulare di alcune decine di micron, con prolungamenti di oltre un metro. - **Sincizio muscolare:** Può estendersi per diversi centimetri. Tessuti: I tessuti sono porzioni di materia vivente con caratteristiche omogenee, costituite da un insieme di cellule e materiale extracellulare. **Metodi di indagine morfologica di cellule e tessuti:** → Preparazione dei campioni:** - **Prelievo:** Con bisturi si preleva la parte interessara - **Fissazione:** Con formaldeide o paraformaldeide. - **Disidratazione:** Sostituzione dell'acqua con etanolo e poi paraffina. - **Inclusione:** In paraffina per facilitare il taglio. - **Taglio:** Con microtomo. - **Reidratazione:** Rimozione della paraffina. - **Colorazione:** Con ematossilina (colora componenti acide) ed eosina (colora componenti basiche). - **Montaggio:** Disidratazione e fissazione tra vetrini. 1. **Microscopio ottico:** - Ingrandisce le immagini fino a 1500 volte usando luce visibile e lenti rifrattive. - chiamato anche a luce trasmessa in quanto l’immagine si forma sul diverso assorbimento che le radiazioni subiscono → si basa a sua volta dei vari spessori e dei colori - Problematiche → luce può attraversare materiali con spessore ridotto + maggior parte dei tessuti sono molli e nel momento del taglio potrebbero venire alterati 2. **Microscopio a contrasto di fase:** - Utilizza luce visibile per osservare cellule vitali senza colorazione, sfruttando la diffrazione della luce. - Produce immagini in toni di grigio, vi sono grandi limiti per quanto riguarda il dettaglio 3. **Microscopio a fluorescenza:** - Rileva molecole autofluorescenti o rese fluorescenti con fluorocromi. Utilizza lampade a vapori di mercurio o ad arco voltaico per l'illuminazione. - Si definisce Fluorescente → quando una sostanza assorbe la luce ad una determinata lunghezza d’onda e la emette con una lunghezza d’onda maggiore. Procedura: - bersaglio viene immobilizzato su un vetrino - Anticorpo primario:** Riconosce l'antigene specifico e ci si lega. - Anticorpo secondario:** Marcato con fluorocromo, si lega all'anticorpo primario per amplificare il segnale. - NB: i due anticorpi sono provenienti da animali diversi 4. **Microscopio confocale:** - Utilizza luce laser per una maggiore risoluzione rispetto al microscopio a fluorescenza → si parla di una luce puntiforme, quindi più intensa. - Tutta la luce emessa dal punto a fuoco é a fuoco a livello del forellino e raggiunge il rivelatore. La luce emessa dal punto fuori fuoco non è a fuoco a livello del forellino ed è in gran parte esclusa dal rilevatore - Fornisce immagini tridimensionali attraverso la scansione di vari piani del campione. 5. **Microscopio elettronico a trasmissione (TEM):** - capacità di ingrandimento aumentata in quanto si diminuisce la dimensione della particella - Utilizza elettroni per ottenere immagini con una risoluzione molto elevata. - Le lenti sono elettromagneti → deviare le particelle cariche e concentrarle sul campione, in base all’intensità del campo magnetico - le immagini risultanti sono in bianco e nero = arrivo o no dell’elettrone 6. **Microscopio elettronico a scansione (SEM):** - Scansiona le superfici del campione, fornendo immagini tridimensionali. - Richiede la copertura del campione con metalli pesanti per fermare gli elettroni → se no continuano a penetrare. - campione bombardato da elettroni e li riflette nella loro forma Tessuti Epiteliali 1. Tessuto Epiteliale: Riveste esternamente l'organismo e le cavità interne. Cellule a stretto contatto, con poca matrice extracellulare. Non vascolarizzato; riceve nutrienti dal tessuto connettivo sottostante. Cellule polarizzate con specializzazioni si trovano alla base, apice e superficie laterale. Riveste cavità interne (mesoteli → pleura e micardio, mucose, vasi sanguigni e linfatici). 2. Classificazione degli Epiteli: Epitelio Semplice (monostratificato), può essere: NB → sempre presente una lamina basale su cui appoggiano le cellule, è una piccola porzione di matrice secreta dalle cellule stesse ed è in continuità con la matrice del tessuto connettivo. Squamoso (pavimentoso): ○ Cellule sottili, appiattite → nucleo risulta una sporgenza ○ superficie molto estesa ○ Trovato negli alveoli polmonari e capillari sanguigni → Facilitano il trasferimento di gas respiratori. Cubico: ○ Cellule quadrate → forma più vicina alla sfera ○ Presente in dotti escretori di ghiandole esocrine e tubuli renali →Funzione di pompaggio di ioni e regolazione del passaggio di soluti. ○ il volume è proporzionale allo sforzo che deve compiere la cellula Cilindrico (colonnare): ○ Cellule alte, maggior volume → mole di lavoro più impegnativa ○ Trovato nell'intestino →Funzione di assorbimento e secrezione, vie respiratorie + ghiandole esocrine di maggior dimensione Cilindrico con Microvilli: ○ Aumentano la superficie di assorbimento grazie alle digitazioni superficiali ○ strutture cilindriche molto fitte che ricoprono interamente la superficie apicale ○ immobili, no movimento ○ Presenti nell'epitelio intestinale e respiratorio. Pseudostratificato: ○ Cellule di diverse altezze, tutte in contatto con la membrana basale. ○ basse = giovani → vanno a rinnovare le cellule morte, alte =vecchie ○ Presente nelle vie respiratorie, contiene cellule ciliari e ghiandole mucipare. ○ → cigliato : sono presenti delle strutture in grado di muoversi in maniera coordinata, creano onde che spingono in maniera organizzata il muco (lo secernono le ghiandole) Epitelio Pluristratificato: → cellule hanno forma e dimensione diversa, il nome dell’epitelio deriva dalla parte alta del tessuto (cellule apice) Squamoso (pavimentoso): ○ Cellule apicali appiattite → più specializzate, basali più isoprismatiche → propense a dividersi. ○ Presente in cavo orale/mucosa, vagina e epidermide. ○ cellule nucleate ○ margine molto ondulatorio → aumenta la superficie di scambio ○ ai lati troviamo giunzioni particolarmente sviluppate Squamoso Cheratinizzato: ○ Cellule apicali prive di nucleo e parte del citoplasma, con cheratina → questo perchè vanno incontro all’apoptosi ○ Presente sulla superficie del corpo e mucosa orale → nelle zone più esposte e sollecitate ○ Protezione meccanica attraverso cellule morte cheratinizzate (costituite da filamenti di cheratina) ○ cheratinizzazione → specializzazione per indurire la superficie Cubico Pluristratificato: ○ Cellule cubiche in più strati → es dotto escretore, aumento degli strati in relazione al diametro del dotto ○ Trovato nei dotti escretori delle grandi ghiandole esocrine (come parotide). Epitelio di Transizione: ○ Presente nell'apparato escretore (vescica urinaria). ○ Cellule capaci di adattarsi ai cambiamenti di dimensioni → da cellule rilassate, lunghe in verticale, a estese orizzontalmente ○ definite anche cellule ad ombrello Specializzazioni di Superficie: Cilia: Vie respiratorie, muovono muco. Microvilli: Aumentano la superficie di assorbimento, presenti nell'intestino. Stereocilia: Lunghe e immobili, selezionano spermatozoi → si trovano nell’epididimo Cheratinizzazione: Indurisce la superficie, protezione meccanica. Funzioni della cute 1. **Impermeabilizzazione:** - **Prevenzione dell'Essiccazione:** Protegge dalla disidratazione in ambienti caldi. - **Controllo dell'Assorbimento:** Impedisce l'assorbimento eccessivo di acqua. 2. **Protezione dai Raggi Ultravioletti (UV):** - **Protezione del DNA:** Filtra i raggi UV che possono causare danni al DNA, riducendo il rischio di mutazioni. 3. **Termoregolazione: → Bisogna mantenere una temperatura costante all'interno dell’organismo - **Sudorazione:** Aiuta a dissipare il calore corporeo. - **Regolazione del Flusso Sanguigno:** Modula il flusso sanguigno cutaneo per mantenere la temperatura corporea. - **Brividi:** Attiva i muscoli per produrre calore → consuma l’energia chimica trasformandola in meccanica 4. **Sensazioni Tattili:** → Funzione Sensoriale:** Contiene recettori sensoriali per il tatto. 5. **Protezione Meccanica: → Strato di Cheratina:** Fornisce una barriera resistente contro traumi fisici. 6. **Protezione Immunitaria: → Difesa contro Microrganismi:** Strati profondi della cute impediscono la proliferazione di agenti patogeni. Strati del Tessuto Epiteliale: NB: l’intera cute può essere più densa o sottile in base/funzione alla zona 1. **Epidermide:** - **Componente Epiteliale:** Include cellule pigmentate come i melanociti. - **Funzioni:** Barriera protettiva esterna. 2. **Derma:** (formata da) - **Tessuto Connettivo:** Composto da due strati: tessuto connettivo lasso e denso. - Strato Superficiale: Più vicino all'epitelio, ricco di cellule, vasi sanguigni e cellule immunitarie → dovuto alla presenza della matrice extracellulare - **Strato Profondo:** Contiene fibre di collagene che conferiscono resistenza meccanica. 3. **Ipoderma:** - **Tessuto Connettivo Adiposo:** Ricco di adipociti, fornisce isolamento termico. - **Funzioni:** - **Isolamento Termico:** Protegge dagli sbalzi di temperatura grazie ai trigliceridi. - **Vascolarizzazione Orizzontale:** I vasi sanguigni si espandono o si contraggono (cambio di diametro) in risposta alla temperatura attraverso la muscolatura liscia. Cellule dell'Epidermide 1. Cheratinociti → le più numerose ○ Funzione: Protezione meccanica e impermeabilizzazione. ○ Strati: Strato basale: Cellule in replicazione frequente, si differenziano per sostituire le squame cornee (vanno verso l’alto).Si parla di un differenziamento terminale Strato spinoso: Cellule con legami intercellulari aumentati per resistenza meccanica. Possono essere anche più strati. Strato granuloso: cheratinociti → producono sostanze che si trovano in vescicole e si riversano poi all’esterno → cheratoialine , con queste si nota la compattazione della cheratina, si aumenta l’adesione e impermeabilizzazione; dopo la produzione di cheratoialine la cellula fa la morte cellulare programmata. Strato corneo: Strato di squame cheratinizzate. 2. Melanociti ○ Funzione: Pigmentazione cutanea. ○ Origine: Derivano dalle cellule della cresta neurale (mesenchimali) → nell’embrione va a costituire il sistema nervoso. Cellule mesenchimali migrano differenziandosi in melanociti. ○ Localizzazione: Strato basale dove producono melanosomi → granuli di melanina (insieme di composti → 3 gruppi che portano a colorazioni diverse grazie ad una serie di enzimi che trasformano la tirosina nelle differenti melanine) ○ Attività: Produzione e trasferimento di melanosomi che gemmano in piccoli frammenti di citoplasma del melanocita e si diffondono in quello dei cheratinociti, questi frammenti tendono ad essere spostati ed ad essere messi in protezione del nucleo dai raggi ultravioletti. ○ Capacità di autorinnovamento: Le cellule staminali dello strato basale, che possono includere melanociti, hanno la capacità di autorinnovarsi. Dopo la mitosi, una cellula si differenzia e l'altra si autorinnova, mantenendo costante il numero di cellule basali tramite divisione asimmetrica. Vi è un numero massimo di duplicazioni, che varia a seconda del tessuto → la cellula può arrivare anche ad una specializzazione massima (neuroni) 3. Cellule di Merkel → Meccanocettori per il senso del tatto. 4. Cellule di Langerhans → Parte del sistema immunitario, riconoscono gli agenti patogeni e causano infiammazione. Elementi Tipici della Cute 1. Bulbo pilifero ○ Struttura: struttura cilindrica, costituito da cheratinociti accumulati grazie ad altre cellule epiteliali ○ Annessi: Muscoli erettori del pelo: Raddrizzano il pelo quando si accorciano → passaggio d’aria minore → riducono la dispersione di calore (pelle d'oca). Si crea un isolamento termico Ghiandola sebacea (esocrina): Produce sebo, sostanza untuosa, per lubrificare il bulbo e ridurre la desquamazione → pelle più morbida possibile. Posizione parte alta bulbo. Ghiandola sudoripara (tubolare semplice): formata da un tubulo che aumenta di diametro in profondità formando una vera ghiandola. Funzioni Fisiologiche degli Epiteli di Rivestimento 1. Creazione di una barriera: Isolamento dell'organismo dall'ambiente esterno → linea di confine 2. Scambio regolato di sostanze: Barriera selettiva per il passaggio di sostanze. 3. Resistenza meccanica: Difesa contro lesioni meccaniche e agenti infettivi. Le strutture cellulari che supportano molte di queste necessità sono riconducibili alle giunzioni cellulari e al citoscheletro Citoscheletro → formato da strutture filamentose che percorrono il corpo della cellula, è un apparato locomotore in quanto gestisce il movimento Funzioni ○ Movimento della cellula e degli organuli. ○ Organizzazione spaziale e interazione con l'ambiente. ○ Sostegno alla membrana plasmatica → la cellula riesce a sopportare stress e tensioni ○ Movimenti cellulari come la migrazione dei fibroblasti e dei globuli bianchi, e la nuotata degli spermatozoi. ○ Contrazione muscolare e estensione dei neuroni → deformando la membrana crea prolungamenti responsabili del trasporto dei neurotrasmettitori Componenti → Filamenti intermedi - Funzione: Resistenza agli stress meccanici, no movimento ma creano tensione - Struttura: Composti da proteine filamentose (es. cheratine, lamine).La proteina forma una lunga alfa elica , lineare, con 2 strutture terminali globulari. Queste proteine vanno incontro alla maturazione formando dimeri → due proteine unite in maniera parallela. Due dimeri si uniscono in maniera antiparallela e sfalsata → tetrameri → si appaiono formando ottameri. Queste strutture vengono stabilizzate da punti di contatto. che garantiscono stabilità e resistenza alle trazioni → diverse tipologie e creano filamenti con proprietà diverse. Ogni tessuto presenterà diversi filamenti con proteine diverse in quanto i geni che producono queste proteine. - Lamine: filamento intermedio comune, va a formare il nucleoscheletro ed è fondamentale per la dissoluzione e assemblaggio involucro nucleare. Con la fosforilazione → perdita di integrità, dal nucleo passano ad un sistema meno organizzato e compatto. Cromosomi comunque connessi all’involucro nucleare. La lamina si ricompone rapidamente attraverso la defosforilazione della lamina. - Cheratine: miscela di cheratina di tipo I (acida) e II (neutra/basica), tenute insieme da legami disolfuro. possono sopravvivere alla morte cellulare. continuità con strutture adiacenti → filamenti continui - Mutazioni delle cheratine: epidermolisi bollosa semplice → hanno cheratine difettose, dovuta a delle patologie, epidermide si stacca dalla cute a causa delle cellule della lamina basale che formano filamenti di cheratina che hanno poca resistenza alle sollecitazioni meccaniche → Microtubuli → entrano in gioco quando si parla di fuso mitotico e citodieresi - Funzione: Determinazione della posizione degli organelli e trasporto intracellulare. - Struttura: Spessi e si irradiano in tutte le direzioni a partire dal nucleo. Composti da dimeri di alfa e beta tubulina (proteine globulari), tenute insieme da legami testa-coda e laterali, organizzati in cilindri cavi di 13 protofilamenti. Le interazioni sono deboli e si sviluppano in numero minore rispetto ai filamenti = poca resistenza meccanica - Subunità tubulina → avviene la polimerizzazione per idrolisi di GTP (guanina bifosfato) inglobato nei monomeri. I legami testa-coda creano un filamento polarizzato con 2 estremità : una che tende ad allungarsi → positiva ed una che tende ad accorciarsi → negativa. Possibilità di smontarsi in base alle necessità cellulari. →Centrosoma - si trova vicino al nucleo ed è il centro di organizzazione dei microtuboli - formato da 2 centrioli (per ogni cellula)disposti perpendicolarmente uno all’altro → costituiti da 3 microtubuli connessi + 12 triplette formando un cavo cilindrico - attorno alle tuboline ci sono altre molecole di gamma-tubolina → stabilizzano l’estremità dei microtubuli principali - microtubuli → binari della cellula a cui sono associati motori cellulari →. I microtubuli rappresentano i binari della cellula a cui sono associati i motori cellulari → chinesina (da – a +) e dineina (da + a -). Possono anche organizzarsi in strutture più complesse → elementi mobili di cilia e flagelli [disposizione 9 (coppie) +2 dei microtubuli]. I corpi basali radicano fermamente le ciglia alla superficie cellulare → hanno conformazione simile a quella dei centrioli (9 triplette). Il movimento delle ciglia è compiuto grazie alla dineina ciliare che forma ponti fra i microtubuli adiacenti intorno alla circonferenza dell'assonema. →Microfilamenti determinano la forma della cellula e guidano la locomozione. Sono i più sottili e sono posizionati prevalentemente sul bordo cellulare, danno struttura e mantengono, ad esempio, i microvilli. Sono formati da una singola catena proteica globulare di actina che, come la tubulina, ha un sito di legame per un nucleotide che in questo caso è l’ATP che può essere idrolizzato. Anche per l’actina le subunità si assemblano testa-coda per generare filamenti con una polarità strutturale distinta (estremità + e -) → le proteine ARP stabilizzano il filamento di actina. I filamenti di actina hanno la capacità di interagire con moltissime altre proteine accessorie → possono forare reti che costituiscono legami crociati con l’actina in una rete tridimensionale (spettrina: globuli rossi e flamina: lamellipodi). Un’altra proteina che interagisce con l’actina è la miosina (motore cellulare). GIUNZIONI CELLULARI: Le giunzioni cellulari sono strutture cruciali per la resistenza strutturale dell’organismo, permettendo l’interazione tra le cellule e la matrice extracellulare. Si distinguono in tre principali categorie: giunzioni occludenti, giunzioni di ancoraggio, e giunzioni comunicanti. Importanza Strutturale → Le giunzioni cellulari, insieme al citoscheletro e alla matrice extracellulare, giocano ruoli fondamentali nella resistenza strutturale dell’organismo, formando una rete integrata che supporta la funzione e l’integrità dei tessuti. Giunzioni Occludenti (o Strette) - Funzione: Sigillano gli spazi tra le cellule, rendendo gli epiteli una barriera di permeabilità selettiva → cellule adiacenti sigillate - Struttura: → Proteine Transmembrane: Claudina e occludina sono le principali proteine che sigillano le cellule adiacenti. Ricorda che l’andamento della giunzione riduce il doppio strato fosfolipidico unendo due mosaici fluidi → Microscopio Elettronico a Scansione: Utilizzato per studiare queste giunzioni in dettaglio. - Effetti sulla Cellula: Aumentano la polarizzazione cellulare. Esempio: trasporto del glucosio che avviene tramite trasporto attivo in alto e diffusione facilitata in basso. Giunzioni di Ancoraggio - Funzione: Connessione meccanica che lega il citoscheletro di una cellula a quello di cellule vicine o alla matrice extracellulare → zone protospecifiche, formate da 2 proteine: → Proteine di Adesione Transmembrana: - **Caderine**: Giunzioni cellula-cellula, richiedono calcio per l’adesione. - **Integrine**: Giunzioni matrice-cellula, formano dimeri (integrina alfa e beta), considerate recettori. →Proteine di Ancoraggio Intracellulare: - Tipi di Giunzioni di Ancoraggio: - Giunzioni Aderenti: - **Funzione**: Favoriscono l’adesione cellula-cellula. - **Connessione**: connessione con i microfilamenti grazie a legami laterali che forniscono adesione → connessione f.actina - Desmosomi: - **Funzione**: Giunzioni cellula-cellula connesse ai filamenti intermedi. - **Regolazione**: Caderine che danno continuità a proteine citoplasmatiche e a filamenti intermedi→ saldatura filamenti cheratinici - **Struttura**: limitate nello spazio, punti di adesione come bottoni - Emidesmosomi: Giunzioni cellula-matrice nella parte basale, coinvolgono integrine → no caderina e filamenti intermedi. - Adesioni Focali: - **Funzione**: Giunzioni cellula-matrice. - **Connessione**: Microfilamenti. Giunzioni Comunicanti (o Gap) - Funzione: Mettono in comunicazione diretta le cellule adiacenti → continuità tra citoplasmi, permettendo il passaggio di piccole molecole e ioni → attivazione molecole in base agli stimoli della cellula - Formati da Connessine: Proteine transmembrane che si uniscono in esameri (connessoni) e formano canali intercellulari.Sono delle zone che possono avere varie dimensioni - Proprietà: - **Passaggio di Molecole**: Ioni, acqua, zuccheri, amminoacidi, nucleotidi, vitamine, e mediatori intracellulari. - **Accoppiamento Elettrico**: Sincronizzano le cellule eccitabili elettricamente, es. cellule cardiache → coord. stimoli elettrici - **Smorzamento delle Fluttuazioni**: Riduzione delle fluttuazioni casuali delle concentrazioni di piccole molecole - **Cooperazione Cellulare**: Permettono alle cellule di cooperare. Matrice Extracellulare (ECM) Tessuto Connettivo: La matrice extracellulare è abbondante nel tessuto connettivo, con le cellule sparse al suo interno. Componenti: - Polimeri Fibrosi: Ricca di polimeri fibrosi, specialmente il collagene. - Collagene: Il componente principale che sopporta la maggior parte dello stress meccanico. EPITELI GHIANDOLARI→ le ghiandole sono costituite da cellule epiteliali che formano ammassi di lamine non vascolarizzate. A lv embrionale derivano dall’epitelio di rivestimento che prolifera e crea una gemma che si insinua nel tessuto connettivo→ creazione di una ghiandola. Due tipi di ghiandole: - ghiandole esocrine → mantengono la connessione con l'epitelio.Secernono i prodotti attraverso dotti. - ghiandole endocrine → diventa indipendente dal tessuto generato. I suoi prodotti (principalmente ormoni) di secrezione finiscono nel sangue Ghiandole esocrine - ghiandola calciforme mucipara → unicellulare, molto semplice - si trova negli epiteli cilindricI → manca pezzo foglio MUCINE - proteine che formano il muco → si parla di proteine molto elaborate - fortemente O-glicosilate - durante la loro maturazione possono formare degli agglomerati - strato di muco: prima barriera biochimica a difesa dell’organismo, quella fisica è il tessuto epiteliale, mentre quella immunologica dal tessuto connettivo - visione al microscopio: Molto chiaro in quanto è formato da proteine o-glicosilate che non si combinano ai coloranti istologici e da acqua GHIANDOLE SALIVARI - strutture ghiandolari esocrine → 6 in tutto perchè sono a coppie: parotidi, sottomascellari e sottolinguali - si dividono in ghiandole salivari maggiori e minori e caratterizzano la cavità orale - produzione di saliva al giorno 1/1,5 L al giorno circa 1 ml al minuto - funzioni: lubrificare ed ammorbidire il cibo solubilizzare sostanze dare inizio alla digestione degli amidi → ptialina → amilasi allontanare dall’esofago le secrezioni del reflusso gastrico - La saliva è composta principalmente da: acqua elettroliti, sali enzimi glicoproteine fattori di crescita - La produzione e la secrezione di saliva è sotto il controllo del sistema nervoso autonomo Tipologia di ghiandole salivari: Parotide: - ghiandola a secrezione sierosa, acinosa composta - presenta un dotto escretore striato → ha delle ripiegature nella membrana basale e i mitocondri sono in linea con il confine - cellule centro-acinose → prima componente che andrà a convogliare in dotti escretori più grandi Ghiandola salivare sottolinguale: - secrezione mucosa - ghiandola di tipo tubolare, si presentano allungate con una cavità centrale Sottomascellari: - ghiandola composta, ovvero che i lobuli sono separati dal tessuto connettivo, ma tubulo acinosa - presenta una secrezione mista: sia sierosa (acinosa) che mucosa (tubolare) Semilune del giannuzzi: - secrezione sierosa - il secreto viene rilasciato tra una cellula e l’altra per poi arrivare al dotto escretore GHIANDOLA MAMMARIA - secrezione apocrina e merocrina : la parte superiore della cellula gemma rilasciando citoplasma con all’interno una gocciolina lipidica e merocrina - adenomeri di tipo alveolare - funzione di accumulare i prodotti in secrezione → e rilasciarli durante il nutrimento (deve essere un passaggio veloce) - svuotamento veloce è dato → dall’attività delle cellule mioepiteliali, che contraendosi fanno uscire il latte - è una ghiandola che viene abbozzata alla nascita, si sviluppa solamente solo sotto stimolo ormonale - fino alla sua attivazione non esiste la componente adenomerica ma solo quella duttale - pov anatomico: ghiandola vs pov istologico: tante ghiandole con i rispettivi dotti galattofori - in gravidanza si formano le cellule secernenti che saranno le cellule ghiandolari → la cui secrezione è controllata dagli ormoni - Stimolo meccanico → suzzione → percepito dai recettori sensoriali del capezzolo → passa al sistema nervoso autonomo nell’ipotalamo → ipofisi → secrezione di ossitocina → contrazione cellule mioepiteliali Latte: - componente lipidica + acqua + sali → devono essere presenti in grandi quantità per permettere la crescita scheletrica - è presente anche fosfato di calcio, il quale non essendo solubile , si aggrega alle caseine → formano le micelle di lipidi che stanno insieme grazie alla presenza di calcio compressato - presente anche la lattoferrina: è una proteina a cui si lega il ferro, facendo ciò diminuisce al probabilità di un’insorgenza batterica, in quanto i batteri hanno bisogno di ioni ferro per poter crescere - ci sono anche albumine e anticorpi - parte dei trigliceridi è stabilizzata da proteine compatibili con la parte idrofobica e idrofila IPOTALAMO - regola l’attività endocrina dell’ipofisi - i nuclei possono essere di due tipologie: → Presenti all’interno dell'ipotalamo con assoni fino alla neuroipofisi, stessi neuroni posizionati nell’ipotalamo che vanno a scaricare gli ormoni ADH e OSSITOCINA nella neuroipofisi → l’adenoipofisi presenta cellule epiteliali differenziate, ogni singolo ormone che troviamo nell’adenoipofisi viene secreto da ghiandole endocrine nel sangue. Il circolo portale (che è il circolo dei capillari) deriva da un reticolo di capillari che si trovano alla base dell’ipotalamo e grazie a fattori di rilascio (neurotrasmettitori) inducono la secrezione degli ormoni. TIROIDE → si trova nella parte anteriore del collo, davanti - costituita da due lobi - produce tiroxina e triiodotironina → comportano effetti sul metabolismo e sulla crescita - vi è la produzione di calcitonina → che diminuisce la calcemia (lv del calcio nel sangue) - si parla di una ghiandola a follicoli, dalla struttura poco colorabile, abbastanza pura che rappresenta un precursore degli ormoni tiroidei - formata da cellule epiteliali → tireociti che si uniscono per formare uno strato che riveste un follicolo. Assorbono il pre-ormone, ne finiscono la maturazione e poi rilasciano l’ormone T3 e T4 → coniugati con iodio che è piuttosto raro, si cerca di captarne il più possibile PARATIROIDI → ghiandole endocrine - produzione di paratormone → antagonista della calcitonina, in quanto aumenta la calcemia GHIANDOLE SURRENALI - si trovano nella cavità addominale a diretto contatto con i reni - ormoni che possono essere prodotti - Mineralcorticoidi → funzionano per il riassorbimento renale - Glucocorticoidi → stress e metabolismo - Androgeni ed estrogeni → per i caratteri sessuali secondari - Adrenalina e noradrenalina → per una reazione a stress improvviso, vanno a regolare l’attività cardiaca e dove il sangue si deve dirigere, responsabili dunque della vasocostrizione e della vasodilatazione in quanto agiscono sulla muscolatura liscia dei vasi PANCREAS - affianco al duodeno - ghiandola sia endocrina che esocrina acinosa composta che produce diverse sostanze: → carbonati per tamponare ciò che esce dallo stomaco → enzimi come le lipasi pancreatiche per la digestione - parte esocrina → sono presenti le isole di langherans, zone eterogenee che producono ormoni come l’insulina, il glucagone (regolazione glicemia nel sangue) e la somatostatina, responsabile della digestione GONADI → ghiandole sessuali, testicoli e ovaie - impiegati per la produzione di gameti - formate da cellule specializzate per la produzione di ormoni sessuali → testicolo - Ripiegamento numerosi tubuli con parete di cui non si riconosce un epitelio di rivestimento ma una struttura germinativa specializzata nel produrre e maturare spermatozoi - Cellule di Sertoli, cellule nutritrici → formano invaginazioni che accoglieranno le cellule della linea germinale (meiosi). Gli spermatozoi crescono e una volta maturi finiscono nei tubuli - Cellule di Leydig, responsabili della produzione di ormoni (testosterone) si trovano in mezzo ai tubuli seminiferi → Ovaio - forma tondeggiante, rivestiti da un epitelio pubico che si affaccia alla cavità addominale - Producono le cellule uovo che si liberano all’esterno dell’ovaio durante l’ovulazione nelle prossimità delle tube uterine, il quale viene accolto fino ad essere portato nella cavità uterina - Cellula uovo compagnata da cellule follicolari → aiutano lo sviluppo e formeranno i follicoli - Cellula uovo pronta a svilupparsi si trova nella parte più esterna dell’ovaio ed è rivestita da un epitelio pavimentoso che tende a diventare cubico → passaggio follicolo primordiale a follicolo primario → follicolo secondario presenta una membrana pellucida che permette ad un singolo spermatozzo di penetrare e fecondarlo - Follicolo di Graff → stadio maturo del follicolo, si rompe, si svuota e rilascia l’uovo all’esterno - Se avviene la fecondazione → formazione del corpo luteo attraverso la proliferazione di cellule follicolari → organo endocrino che produce alterazioni a lv ormonali per condurre la gravidanza TESSUTI CONNETTIVI → - derivano dal mesenchima, cellule mesenchimali dette anche staminali totipotenti → possono trasformarsi in fibroblasti, lipoblasti,condroblasti, osteoblasti o cellule emopoietiche - tessuti meno compatti con matrice extracellulare largamente presente → circonda le cellule e ne definisce le proprietà del tessuto. La matrice ha una composizione variabile e viene considerata come un unione di : - Sostanza fondamentale → funzione di collante che tiene unite le fibre. Costituita a sua volta da: - Glicosamminoglicani → lunghe catene polisaccaridiche, costituite da unità ripetute di disaccaridi. ricche di gruppi anionici come carbossilici e solfato che complessano cationi di sodio e grosse quantità di H2O. Anche a basse concentrazioni formano dei gel in quanto l’H2O è talmente influenzata dal movimento che perde la sua liquidità. I gag idratati occupano uno spazio =80% conferendo al tessuto turgore e resistenza alla compressione. Acido ialuronico → è un gag costituito da tanti zuccheri - Proteoglicani → gag legati a residui di serina + vengono sintetizzati nell’apparato di golgi => O-glicosilazione, non si aggiungono carboidrati alla proteina. Tetrasaccaride di collegamento → xilosio, galattosio e acido glucuronico. Hanno dimensioni variabili → decorina che si complessa al collagene ha una sola catena di gag, l’aggrecano oltre cento - Glicoproteine - Componente fibrillare - Di collagene→ materiali composti e resistenti. Proteina più presente nel corpo umano, formata da : tre proteine ad alfa-eliche ricche di glicina, idrossiprolina e idrossilisina → formano il tropocollagene, molecola a 3 filamenti → più tropocollageni formano la microfibrilla → stabilizzata da legami covalenti crociati che sono in grado di creare ponti tra amminoacidi modificati (ex : prolina e lisina che vengono idrossilate → questa reazione dipende da un enzima che dipende dalla vitamina C. Una carenza di questa vitamina porta allo scorbuto = incapacità di rinnovare fibre di collagene, di conseguenza le strutture non saranno più tenute assieme.) Il collagene viene sintetizzato nel RER dai ribosomi attaccati alla membrana. Esistono diversi tipi di collagene, almeno 15. Il collagene presente in matrice tende ad essere correlato al citoscheletro → guidare la direzione del collagene e influenzare le caratteristiche delle cellule → le quali sono flessibili e resistenti dunque alle trazioni. - Elastiche → possono subire un allungamento e tornare alla dimensioni originali. Formate da fibrillina, che è la componente fibrillare costituita da proteine allungate attorno le quali si deposita l’elastina che aggrega le componenti tra loro. - tessuto vascolarizzato (presenza di vasi sanguigni) → fondamentali per supportare tutti i tessuti TESSUTO CONNETTIVO PROPRIAMENTE DETTO costituito da forme lasse e forme dense - Forme lasse → funzione trofica, sono deputate a sostenere metabolicamente gli altri tessuti, si trovano sotto le membrane basali dei tessuti epiteliali. Es formano lo stroma delle ghiandole endocrine. Dà vascolarizzazione e crea un ambiente nel quale promuove il movimento delle cellule immunitarie - Forme dense→ presentano grande quantità di collagene che gli conferisce resistenza alle forze meccaniche. In base a come sono disposte le fibre possiamo trovare: irregolare a fibre intrecciate, regolare con fibre parallele o a fibre incrociate (sono sempre parallele soltanto che una è disposta in un verso mentre l’altra in un altro → direzione diversa, creazione di una rete) cellule residenti in questo tipo di tessuto → → Fibroblasti - Cellule principali dalla forma allungata con nucleo ovoidale e più numerose perché hanno una capacità replicativa modesta - derivano dalle cellule mesenchimali → cellule differenziate terminalmente - secernono sostanza fondamentale e proteine fibrillari - se si rompono entrano in gioco i periciti, cellule mesenchimali dormienti a stretto contatto con i vasi sanguigni, producono fibroblasti - A lv di adesione sono in grado di modificare la loro forma e muoversi all'interno della matrice extracellulare → lamellipodi vengono mediati da integrine che aderiscono alla cellula attraverso contatti focali - contrazione dovuta da filamenti di miosina II - microfilamenti di actina utilizzati per la locomozione cellulare → si associano a proteine accessorie formando diversi tipi di organizzazione → fasci e strutture a rete → Macrofagi residenti - cellule fagocitarie integranti del sistema immunitario - presentano l’antigene ai linfociti T e secernono ormoni che stimolano i granulociti neutrofili - prodotti dagli organi emopoietici, rilasciati nel sangue sottoforma di monociti e in 1-2 giorni si distribuiscono nei tessuti connettivi - macrofagi residenti → derivano da monociti, prodotti a lv embrionale e rimangono costanti nel tempo, hanno capacità di rinnovarsi. Si parla di una popolazione stanziale che serve a mantenere una quota base di macrofagi (NB: Si trovano sia nel tessuto connettivo che negli altri epiteli) - diversi sono i macrofagi migranti → sempre da monociti, possono essere richiamati in grande quantità durante un evento infiammatorio. Vengono reclutati monociti che escono dal flusso sanguigno e si differenziano in macrofagi. - ha una membrana variegata, con pieghe e ondulazioni che favoriscono l'avvolgimento di strutture molto grandi = fagocitosi - fagosoma → all’interno del macrofago vengono formati i lisosomi, che maturano acquisendo enzimi idrolitici,che riescono a tagliare i legami covalenti. Quindi il lisosoma smonta le macromolecole per ottenere monomeri. Queste idrolasi sono formate da proteine transmembrana (marcate con mannosio 6 fosfato). Corpi residui diversi destini → esocitosi. - spezzettano la proteina andando a formare → peptidi,utilizzati per presentare l’antigene, utili per il sistema immunitario → Mastociti/mastocellule - cellule grandi piene di granuli che contengono eparina (anticoagulante = mantiene lo stato edematoso per far agire in maniera facilitata le altre cellule del sistema immunitario), istamina (vasodilaltante) e fattori chemiotattici → tutti proinfiammatori - degranulazione è regolata da interazioni antigene anticorpo → causa reazioni eccessive come shock anafilattico - non producono anticorpi, ma riescono a legare sulla superficie le Ig-E prodotte dai linfociti B → Adipociti - cellule adibite all'accumulo di grassi → i lipidi vengono stoccati sotto forma di gocce lipidiche, che essendo idrofobe si aggregano in micelle → vengono prodotte proteine che ne favoriscono la stabilizzazione - trigliceride→ formata da una molecola di glicerolo +acidi grassi, i legami di carbonio di quest’ultimi vengono utilizzati dal mitocondrio per ricavare energia chimica per fosforilare ATP - Riserva di trigliceridi =riserva di energia chimica - glicogeno → accumulato in fegato e muscoli, contiene meno energia chimica dei trigliceridi, è un polimero del glucosio compensato con una grande quantità d’acqua che fanno peso - adipociti prendono dal sangue acidi grassi e glicerolo che derivano dagli enterociti → e li assorbono a lv intestinale - metabolismo degli adipociti sensibile agli stimoli ormonali soprattutto insulina e noradrenalina - tessuto adiposo dove si trovano → protezione e ammortizzazione, si parla di una funzione meccanica - producono la leptina (ormone) → espressa dal gene ob, comunica al cervello lo stato nutrizionale dell’ organismo, i recettori si trovano nell’ipotalamo - esiste il tessuto adiposo bruno → multivacuolato, più scuro a causa di una vascolarizzazione aumentata e con una quantità di mitocondri maggiore, che producono calore utilizzando come fonte le gocce lipidiche → fondamentale nel neonato in quanto il rapporto superficie volume è rilevante e non avendo i muscoli sviluppano non riesce a produrre calore muovendoli - negli adulti, tessuto adiposo beige → si può trasformare in bruno (esposizione al freddo) o in bianco (esposizione al caldo) → Migranti : macrofagi reclutati, leucociti e plasmacellule. Queste ultime derivano dai linfociti B attivati, sono cellule di sorveglianza che escono dal sangue ed entrano nel tessuto connettivo. Se la cellula entra in contatto con l’antigene, si attivano e si duplicano creando una batteria di cellule con gli stessi anticorpi. → Lisosomi : spezzano le proteine e vanno a generare peptidi che di norma sono lunghi fino a 20 aa, servono per presentare l’antigene portando il peptide in superficie e mostrandolo alla cellula. TESSUTO CONNETTIVO di SOSTEGNO → CARTILAGINE - post natale la cartilagine si trova: nell’orecchio, nel naso e crea un cuscinetto elastico che va ad ammortizzare i colpi - matrice densa→ riesce a far diffondere gli elementi necessari per la sopravvivenza e non è vascolarizzata - sono presenti glicosamminoglicani complessi (acido ialuronico) + collagene II → forma microfibrille, non visibili ad occhio nudo - La cartilagine aggregandosi forma gruppi isogeni - pericondrio → zone di confine tra cartilagine + tessuto connettivo - Formata da cellule condrogeniche (condroblasti,condrociti,condroclasti) La cartilagine si può specializzare: Ialina → vie respiratorie e articolazioni - più diffusa - forma la struttura iniziale delle ossa lunghe durante lo sviluppo → che verrà sostituita da tessuto osseo - cartilagine articolare in quanto va a coprire l’estremità delle ossa - cellule della cartilagine che si nutrono grazie al liquido sinoviale → si trova all’ interno cavità articolare (gel estremamente denso e ricco di H2O) → cartilagine scivolosa, si crea strato di acqua immobilizzata,resistere alla compressione Elastica → padiglione auricolare ed epiglottide - presenza di numerose fibre elastiche che le conferiscono un colore giallastro→ colorabili con metodi specifici - accresce soprattutto per apposizione e meno per il liquido interstiziale - contiene molti condrociti singoli e gruppi isogeni formati da poche cellule - presenza cellule più abbondanti rispetto alla ialina→ motivo della crescita per apposizione Fibrosa → sinfisi pubica e menischi - ricca di collagene II e I parzialmente smascherate → riunite in fasci orientati secondo linee di forza - condrociti disposti in file tra i fasci → vivono bene con concentrazioni di ossigeno basse → formano zone di transizione tra ialina e tessuto connettivo denso - stessa resistenza alla compressione della cartilagine ialina ma una maggiore resistenza alla trazione

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