Corso di Informatica e Rappresentazione Digitale PDF
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Università Telematica San Raffaele
Noemi Scarpato
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These notes cover the fundamentals of computer networks, including network architectures, protocols, addressing, and Internet services. The document also includes a parallel intuitive explanation to understand structures, components, and their respective roles in a computer network. It's part of a broader informatics and digital representation course at Università Telematica San Raffaele.
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Noemi Scarpato CORSO DI INFORMATICA E RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Noemi Scarpato Università Telematica San Raffaele Roma Reti di Calcolatori 1 di 16 ...
Noemi Scarpato CORSO DI INFORMATICA E RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Noemi Scarpato Università Telematica San Raffaele Roma Reti di Calcolatori 1 di 16 Noemi Scarpato Cosa Vedremo Nelle Lezioni 1. Fondamenti Dell´Informatica 2. Architetture e Sistemi Operativi 3. Introduzione alle Reti di Calcolatori - INTERNET, IL World Wide Web e i loro servizi. 4. Elaborazione di documenti elettronici 5. Fondamenti di elaborazione multimediale 6. Creazione di Pagine Web. Reti di Calcolatori 2 di 16 Noemi Scarpato Introduzione alle Reti di Calcolatori - Introduzione alle reti di calcolatori; Infrastrutture di Rete; Protocolli di comunicazione; Indirizzamento in rete; Struttura di Internet; Servizi di Internet: posta elettronica, file transfer e data streaming; Il World Wide Web; Introduzione all’uso dei motori di ricerca. Profili Giuridici Reti di Calcolatori 3 di 16 Noemi Scarpato Introduzione alle reti di calcolatori Def: una rete di calcolatori è un insieme di dispositivi autonomi, cioè in grado di eseguire e svolgere autonomamente i compiti programmati di calcolo e di comunicazione, interconnessi tra loro da supporti fisici alla trasmissione di segnali. Non sono considerate reti di calcolatori, ad esempio, né le reti di comunicazione telefonica ,né le reti di distribuzione Reti di Calcolatori 4 di 16 Noemi Scarpato Introduzione alle reti di calcolatori Perché creare una rete di calcolatori?: – supporto alla comunicazione tra utenti es. nuovi servizi di comunicazione quali e-mail, WWW etc.. – comunicazione tra calcolatori elettronici Condivisione di informazione quali pagine web, basi di dati etc.. Condivisione di dispositivi e risorse come stampanti, supporti di memorizzazione etc.. Accesso a calcolatori remoti; Calcolo distribuito, sistemi scalabili, Reti di Calcolatori 5 di 16 Noemi Scarpato Classificazione delle Reti Le reti di calcolatori si possono classificare in base alla dimensione geografica in: Reti personali (Personal Area Network), PAN – Connessione tra dispositivi in una stanza, o di una scrivania Reti locali (Local Area Network), LAN – Connessione dispositivi di un ufficio, un laboratorio, un edificio, un campus Reti metropolitane (Metropolitan Area Network), MAN – Connessione di aree urbane, reti civiche Reti geografiche (Wide Area Network), WAN – Connessione di aree molto ampie, reti nazionali e internazionali Internet: è la rete globale composta dall’unione di reti di vari tipi, connesse tra loro e conformi a un determinato insieme di regole di comunicazione comuni (i protocolli di Internet). 6 di 16 Reti di Calcolatori Noemi Scarpato Reti di calcolatori: evoluzione e costi Lo sviluppo delle reti di calcolatori ha permesso la nascita di Internet, resa possibile da una distribuzione dei costi di realizzazione e gestione delle infrastrutture tra molte entità. Storicamente la prima rete di Internet nasce da un esperimento nel 1969, connettendo solo 4 calcolatori di 4 università americane. Da allora molte entità hanno dato il loro contributo per lo sviluppo e la diffusione delle reti. All’inizio del 2003 Internet ha oltre 172 milioni di calcolatori connessi (fonte: ISC) quindi i costi di realizzazione, mantenimento, gestione e uso diventano un aspetto fondamentale. Reti di Calcolatori 7 di 16 Noemi Scarpato Reti di calcolatori: evoluzione e costi Chi paga e mantiene le reti? – di norma le tecnologie e infrastrutture a prestazioni più elevate costano di più; – esistono molte piccole reti: costi e gestione limitati e distribuiti su piccola scala (locale); – consorzi e gruppi multinazionali di fornitori di servizi di comunicazione: costi e gestione su larga scala (globale); – integrazione di reti: reti di reti; – costo per l’utente: tariffe a tempo, a quantità di dati, oppure tariffe "tutto incluso" Reti di Calcolatori 8 di 16 Noemi Scarpato I dati nella rete Trasmissione di dati digitali I dati memorizzati, elaborati e trasmessi in rete dai calcolatori sono interpretati e espressi in forma digitale; Si utilizzano solo due cifre binarie, zero (0) e uno (1) – una cifra binaria (binary digit o bit) è un simbolo (contenitore) che può assumere valore zero oppure uno; – un bit è la minima unità di informazione che possa essere memorizzata, elaborata o trasmessa da un calcolatore; – un byte (B) è una sequenza di 8 bit; Reti di Calcolatori 9 di 16 Noemi Scarpato I dati nella rete Trasmissione di dati digitali Mediante opportune tecniche di rappresentazione dell’informazione in formato digitale, tutti i dati testuali e numerici, le immagini e i suoni sono rappresentati mediante sequenze non ambigue di bit – Esempio: il carattere ‘A’ può essere rappresentato dal Byte: 01000001 – il valore numerico 37 può essere rappresentato dal Byte: 00100101 Un calcolatore Mittente può spedire dati in forma binaria a un calcolatore Destinatario, attraverso una rete di calcolatori. Reti di Calcolatori 10 di 16 Noemi Scarpato Prestazioni delle reti Uno degli aspetti di interesse per gli utenti delle reti riguarda le prestazioni: come si misurano? Def: capacità di trasmissione è il numero di bit o byte trasmessi o ricevuti in un secondo tra Mittente e Destinatario – i dati si misurano in bit o in byte, cioè gruppi di 8 bit, – K=Kilo (migliaia), M=Mega (milioni), G=Giga (miliardi), – es. 10 Mbyte/sec = circa 10 milioni di gruppi da 8 bit al secondo – migliori prestazioni sono determinate da migliori tecnologie (a costi elevati). Def: ritardo del collegamento è il tempo richiesto ai dati per transitare da mittente a destinatario – il ritardo è determinato dalla distanza fisica, ma non solo – il ritardo può essere determinato in misura rilevante anche dai tempi di gestione dovuti alle leggi dei processi di comunicazione (protocolli) Reti di Calcolatori 11 di 16 Noemi Scarpato La rete: un parallelo intuitivo Si intende fornire, preliminarmente ai contenuti tecnici, un parallelo intuitivo molto semplice per schematizzare la struttura, le componenti e i rispettivi ruoli presenti in una rete di calcolatori: i calcolatori sono simili a edifici dove si svolgono elaborazioni di dati da parte di impiegati (applicazioni) che si trovano di solito all’ultimo piano; i dati sono simili a pacchi contenenti informazione (bit) che devono essere passati tra gli impiegati di edifici (calcolatori) diversi; il personale dei piani inferiori dell’edificio (protocolli di comunicazione) sanno come costruire, spedire e ricevere i pacchi di dati; Reti di Calcolatori 12 di 16 Noemi Scarpato La rete: un parallelo intuitivo il dispositivo o scheda di rete equivale al portiere dell’edificio, che intercetta e raccoglie i pacchi destinati all’edificio quando essi arrivano al portone (che a sua volta equivale al connettore di rete); i collegamenti o mezzi di trasmissione della rete sono simili alle strade della città, sulle quali circolano i pacchi; A seconda della struttura e della grandezza delle strade della città, un pacco può avere a disposizione diversi percorsi alternativi, più o meno veloci, per percorrere la distanza tra l’indirizzo dell’edificio di partenza e l’indirizzo dell’edificio di arrivo. A questo punto, possiamo concepire una città come qualcosa di simile a una rete di calcolatori. Reti di Calcolatori 13 di 16 Noemi Scarpato Il calcolatore e la rete: componenti Reti di Calcolatori 14 di 16 Noemi Scarpato Il calcolatore e la rete: componenti La connessione di un calcolatore a una rete di calcolatori richiede un insieme minimo di componenti, sia hardware che software, in aggiunta al calcolatore elettronico di base: Def: dispositivi o schede di rete sono dispositivi hardware per codificare, trasmettere, ricevere e decodificare dati dal calcolatore alla rete, e viceversa sono amministrati da componenti software del sistema operativo Def: mezzo di trasmissione è un supporto fisico alla propagazione e trasmissione di segnali: es. cavi elettrici, fibre ottiche. Esso realizza l’infrastruttura fisica di rete. Reti di Calcolatori 15 di 16 Noemi Scarpato Il calcolatore e la rete: componenti Def: connettore di rete è un’ interfaccia o connettore Standard per il collegamento del dispositivo di rete al mezzo di trasmissione della rete Def: protocolli di rete è un insieme di regole implementate sotto forma di software del calcolatore, univocamente definite per garantire compatibilità, e corretta gestione della comunicazione Reti di Calcolatori 16 di 16 Noemi Scarpato CORSO DI INFORMATICA E RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Noemi Scarpato Università Telematica San Raffaele Roma Infrastrutture 1 di 21 Noemi Scarpato Cosa Vedremo Nelle Lezioni 1. Fondamenti Dell´Informatica 2. Architetture e Sistemi Operativi 3. Introduzione alle Reti di Calcolatori - INTERNET, IL World Wide Web e i loro servizi. 4. Elaborazione di documenti elettronici 5. Fondamenti di elaborazione multimediale 6. Creazione di Pagine Web. Infrastrutture 2 di 21 Noemi Scarpato Introduzione alle Reti di Calcolatori -. Introduzione alle reti di calcolatori; Infrastrutture di Rete; Protocolli di comunicazione; Indirizzamento in rete; Struttura di Internet; Servizi di Internet: posta elettronica, file transfer e data streaming; Il World Wide Web; Introduzione all’uso dei motori di ricerca. Profili Giuridici Infrastrutture 3 di 21 Noemi Scarpato Infrastrutture di rete Infrastrutture 4 di 21 Noemi Scarpato Infrastrutture di rete Connessione o collegamento di rete: Un collegamento o connessione fisica di rete è fornita da un mezzo di trasmissione (ad esempio un cavo, una fibra ottica oppure lo spazio per la propagazione di onde radio) che sia condiviso tra due o più dispositivi ad esso collegati, e che permetta il trasferimento di segnali, e quindi informazione, tra i dispositivi stessi. Infrastrutture 5 di 21 Noemi Scarpato Infrastrutture di rete Infrastruttura di rete: Un’infrastruttura di rete rappresenta l’insieme dei collegamenti o connessioni fisiche esistenti tra tutti i dispositivi di una rete. La comunicazione tra una coppia qualsiasi di calcolatori in rete, detti nodi (oppure host) della rete, è possibile se esiste un collegamento diretto tra i nodi, oppure se esiste una sequenza di collegamenti, detta cammino, che permetta la comunicazione dei segnali passando per eventuali nodi e collegamenti intermedi. Sono possibili diverse classi di strutture di connessione della rete: Le connessioni di rete punto a punto, come nell’esempio (a), sono connessioni che possono essere instaurate tra una coppia di calcolatori, senza coinvolgerne altri. Esse rappresentano il caso più semplice di infrastruttura di rete, e sono semplici da gestire. Infrastrutture 6 di 21 Noemi Scarpato Infrastrutture di rete Le connessioni di rete multiple permettono di connettere contemporaneamente un dispositivo a molti altri dispositivi: Nell’esempio (b) viene mostrata una infrastruttura di rete nella quale ogni nodo è connesso attraverso un linea dedicata ad ogni altro nodo. Questa infrastruttura di rete viene detta completamente connessa, ed è molto ridondante: infatti esistono molti cammini, oltre al collegamento diretto, per connettere ogni coppia di nodi passando per nodi intermedi. Una simile infrastruttura di rete si può ritenere a volte troppo complessa e costosa. Ad esempio, sarebbe impensabile disporre di una connessione dedicata (cioè un filo diretto) da ogni calcolatore ad ogni altro calcolatore sulle reti mondiali. Infrastrutture 7 di 21 Noemi Scarpato Infrastrutture di rete Nell’esempio c, malgrado il ridotto numero di collegamenti rispetto al caso b, è comunque possibile per ogni dispositivo trasferire segnali, cioè comunicare, verso ogni altro dispositivo. In altre parole esiste un cammino, attraverso le connessioni disponibili, per trasferire informazione tra ogni coppia di dispositivi della rete. Nella rete (c) esiste però un fattore di rischio: in seguito a un guasto di una connessione, potrebbe risultare un insieme di componenti separato da tutti gli altri, detto "partizione" della rete (esempio d). Le partizioni della rete limitano il grado di comunicazione possibile, e possono essere dovute a cause fisiche (guasti fisici della connessione) oppure a cause che dipendono da cattive applicazioni delle regole di utilizzo (ovvero dei protocolli, che vedremo in seguito). Infrastrutture 8 di 21 Noemi Scarpato Topologia di rete Infrastrutture 9 di 21 Noemi Scarpato Topologia di rete Le infrastrutture di rete possono assumere vari schemi di connessione dei dispositivi (topologia di rete) esempi di topologie: – (a) Anello (ring) – (b) Stella (star) – (c) Bus – (d) Albero (tree) In generale le reti più piccole (reti locali LAN e PAN) rispettano le topologie citate Reti più grandi e complesse possono assumere topologie ibride, dette a maglia – reti con connessioni multiple riducono il rischio di partizioni della rete Infrastrutture 10 di 21 Noemi Scarpato Il mezzo fisico di trasmissione Infrastrutture 11 di 21 Noemi Scarpato Il mezzo fisico di trasmissione Il mezzo di trasmissione usato per la connessione fisica dei calcolatori nelle reti, e il relativo segnale usato per le trasmissioni, può essere di tre tipi: cavi,fibre ottiche o senza fili. Cavetti o fili metallici: trasmettono segnali elettrici (corrente e variazione di tensione) – ad esempio: doppino intrecciato, cavo coassiale – metodo più usato, affidabile, buon rapporto costo/prestazioni (fino a 1-2 Gbit/sec) Infrastrutture 12 di 21 Noemi Scarpato Il mezzo fisico di trasmissione Fibre ottiche: trasmissione segnali luminosi vincolati entro fibre di vetro,offrono le migliori prestazioni di capacità della rete( varie migliaia di Gbit/sec ) l’infrastruttura di rete e il collegamento (giunzione) della fibra è però costoso. Senza fili (wireless): radiazione elettromagnetica nello spazio (anche nel vuoto) attraverso onde radio (frequenze radio), raggi infrarossi (frequenze luce infrarossa). Permettono mobilità dei calcolatori, e riducono le infrastrutture di rete fisse. Il collegamento non sempre è affidabile, la capacità va da 1 a circa 54 Mbit/sec ,la distanza è però limitata. Infrastrutture 13 di 21 Noemi Scarpato La scheda di rete Infrastrutture 14 di 21 Noemi Scarpato La scheda di rete Dispositivo o scheda di rete (hardware) – È un componente dell’architettura del calcolatore dotato di: un interfaccia di collegamento al calcolatore un connettore di rete – trasmette e riceve i dati, opportunamente codificati e decodificati: dal calcolatore al mezzo di trasmissione: trasmissione dal mezzo di trasmissione al calcolatore: ricezione Infrastrutture 15 di 21 Noemi Scarpato La scheda di rete – Dipende dal mezzo di trasmissione e dalla tecnologia di trasmissione usata: per mezzi fisici cablati per mezzi ottici, senza fili (wireless) – Prende il nome dai protocolli o dallo Standard utilizzato per la trasmissione – Ha un codice identificativo unico: indirizzo di livello MAC (medium access control) Infrastrutture 16 di 21 Noemi Scarpato Canali di comunicazione del segnale Occorre fare una distinzione tra collegamento o mezzo fisico di trasmissione e il concetto logico di canale di comunicazione. Un collegamento fisico o un mezzo fisico di trasmissione è un sistema fisico di supporto per il trasporto di segnali su un mezzo fisico è possibile realizzare uno o più canali di comunicazione: – Canale di comunicazione: è una definizione logica, oltre che fisica – Ogni canale di comunicazione è una visione astratta del mezzo di trasmissione – Ogni canale logico può sostenere una comunicazione indipendente Infrastrutture 17 di 21 Noemi Scarpato Reti a commutazione di circuito Infrastrutture 18 di 21 Noemi Scarpato Reti a commutazione di circuito Una serie di canali in cascata può realizzare un servizio di trasferimento dell’informazione tra due dispositivi anche molto distanti, secondo due modalità principali: commutazione di circuito (o circuito riservato) e commutazione di pacchetto. Commutazione di circuito: ad esempio, linea telefonica – Viene riservato un circuito di canali di comunicazione punto a punto su ogni connessione lungo tutto il cammino dal mittente al destinatario – Il circuito riservato ha un ritardo di comunicazione basso – Si paga il tempo di connessione, anche se non si scambiano dati sul canale – Basso utilizzo delle risorse di rete (canale sprecato quando non si trasmette) Infrastrutture 19 di 21 Noemi Scarpato Reti a commutazione di pacchetto Infrastrutture 20 di 21 Noemi Scarpato Reti a commutazione di pacchetto Reti a commutazione di pacchetto: alternativa alla commutazione di circuito. Sono molto usate in reti basate su canali ad accesso multiplo (broadcast) e su Internet. I dati vengono suddivisi in pacchetti indipendenti. Ogni pacchetto viene spedito separatamente sul canale disponibile In particolare, su canali ad accesso multiplo (broadcast): – ogni pacchetto deve contenere indirizzo del destinatario (e mittente) – Si ha condivisione del canale tra diversi flussi di pacchetti – Richiede minore numero di risorse di rete (canali e connessioni), ma meglio utilizzate – Maggiore ritardo della rete di comunicazione – Si paga per quantità di dati trasmessi (e non per il tempo necessario) Infrastrutture 21 di 21 Noemi Scarpato CORSO DI INFORMATICA E RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Noemi Scarpato Università Telematica San Raffaele Roma Protocolli 1 di 24 Noemi Scarpato Cosa Vedremo Nelle Lezioni 1. Fondamenti Dell´Informatica 2. Architetture e Sistemi Operativi 3. Introduzione alle Reti di Calcolatori - INTERNET, IL World Wide Web e i loro servizi. 4. Elaborazione di documenti elettronici 5. Fondamenti di elaborazione multimediale 6. Creazione di Pagine Web. Protocolli 2 di 24 Noemi Scarpato Introduzione alle Reti di Calcolatori Introduzione alle reti di calcolatori; Infrastrutture di Rete; Protocolli di comunicazione; Indirizzamento in rete; Struttura di Internet; Servizi di Internet: posta elettronica, file transfer e data streaming; Il World Wide Web; Introduzione all’uso dei motori di ricerca. Profili Giuridici Protocolli 3 di 24 Noemi Scarpato Protocolli di rete organizzati a livelli Iniziamo a considerare ora gli aspetti di gestione della comunicazione nelle reti di calcolatori Def: protocolli di rete I protocolli definiscono aspetti e regole semantiche sulla sequenza dei messaggi, e regole sintattiche sul formato dei messaggi scambiati durante la comunicazione. La definizione dei protocolli di rete deve prevedere e supportare diverse finalità di comunicazione. Non ha quindi senso definire un protocollo rigido, ma ha senso definire classi di protocolli, deputate a svolgere e gestire determinate funzioni della comunicazione. Tali classi di protocolli, opportunamente organizzate, permettono di semplificare la gestione della rete, ma è necessario definire in modo non ambiguo le relazioni tra le classi di protocolli. Protocolli 4 di 24 Noemi Scarpato Protocolli di rete organizzati a livelli Def: Architettura dei protocolli di rete l’architettura dei protocolli di rete consiste nella separazione in livelli dei protocolli di rete,ogni livello affronta e risolve un problema della comunicazione Il livelli superiori effettuano richieste di servizio al loro livello inferiore I livelli inferiori forniscono servizi al loro livello superiore. Le richieste e i servizi realizzano l’interfaccia del protocollo verso altri livelli. Protocolli 5 di 24 Noemi Scarpato Architettura Standard di protocolli di rete Esiste un riferimento Standard per definire l’architettura dei protocolli delle reti di calcolatori detto : Standard ISO/OSI RM (Open System Interconnection Reference Model) – insieme di livelli completo e rigoroso, per supportare la comunicazione in rete Definisce un’architettura dei protocolli di rete organizzata in sette livelli – Ogni livello gestisce una classe di problematiche di rete – Ogni livello fornisce ai livelli superiori una visione della rete semplificata Dialogo tra livelli paritari avviene astraendo l’architettura sottostante Dialogo tra livelli sovrapposti attraverso interfaccia comune per Protocolli tutti i protocolli 6 di 24 Noemi Scarpato Architettura Standard di protocolli di rete Protocolli 7 di 24 Noemi Scarpato Architettura Standard di protocolli di rete Il livello applicazione (7) fornisce alle applicazioni in esecuzione sul calcolatore i servizi e le primitive di trasmissione e ricezione dei dati. Il livello presentazione (6) risolve eventuali eterogeneità del formato dei dati tra i nodi della rete. Il livello sessione (5) mantiene e gestisce lo stato attuale del collegamento tra due applicazioni remote. Il livello trasporto (4) si occupa di garantire i servizi di trasmissione dei pacchetti (orientati alla connessione e non) e del controllo della congestione della rete. Protocolli 8 di 24 Noemi Scarpato Architettura Standard di protocolli di rete Il livello rete (3) si occupa di frammentare lunghe sequenze di dati in pacchetti, scrivere gli indirizzi dei destinatari finali e instradare i pacchetti verso i destinatari intermedi (e finali) del cammino. Il livello LLC/MAC (2) si occupa di garantire l’affidabilità del mezzo di trasmissione e la gestione dell’accesso al mezzo trasmissivo in canali ad accesso multiplo (evitando le collisioni). Il livello fisico (1) si occupa di definire le tecniche di codifica e decodifica dei dati, la trasmissione e la ricezione dei dati mediante segnali inviati sul mezzo fisico di trasmissione. Protocolli 9 di 24 Noemi Scarpato Architettura dei protocolli di Internet L’architettura dei protocolli di Internet utilizza in prevalenza solo 5 dei 7 livelli ISO/OSI RM spesso vengono esclusi i livelli 5 e 6 In fase di trasmissione dei dati, sul mittente, ogni livello riceve dati dai livelli superiori e li inserisce (incapsula) in "buste" con dati (bit) aggiuntivi, utili ad istruire il corrispondente livello del dispositivo destinatario In fase di ricezione, sul destinatario, i dati risalgono i livelli dal basso, e ogni livello verifica i dati della busta, agisce sui dati secondo il suo ruolo, e passa solo il contenuto della busta ai livelli superiori Protocolli 10 di 24 Noemi Scarpato Architettura dei protocolli di Internet – Il livello trasporto imbusta i dati aggiungendo informazioni utili all’ordinamento e controllo della velocità di invio delle buste – Il livello rete frammenta i dati in pacchetti, decide il cammino sul quale inviare il pacchetto a seconda dell’indirizzo del destinatario – Il livello MAC/LLC esegue la consegna dei dati a dispositivi di una rete locale, usando canali ad accesso multiplo, e facendo compiere un passo dopo l’altro ai dati verso la destinazione finale Protocolli 11 di 24 Noemi Scarpato Integrazione delle reti Vediamo ora quali siano le problematiche gestite dai protocolli di rete a partire dai livelli più bassi (livello fisico) fino ai livelli più alti (livello applicazione). Si noti come ad ogni livello i protocolli gestiscano problemi diversi e la rete assuma caratteristiche di integrazione e proprietà differenti. livello fisico: la rete è solo un segmento = un mezzo di trasmissione condiviso tra dispositivi – Definizione di regole per codificare e trasmettere dati, con una tecnologia in comune livello MAC/LLC: la rete è una rete locale, e può integrare segmenti con mezzi trasmissivi e tecnologie diverse – Definizione di regole per gli determinare gli indirizzi dei dispositivi, i tempi di accesso al mezzo, e la politica di gestione errori di trasmissione Protocolli 12 di 24 Noemi Scarpato Integrazione delle reti livello rete: la rete è una collezione di reti, e assume struttura gerarchica (reti di reti, sottoreti) – Definizione di regole per indirizzi di rete che nascondano i dettagli locali si definiscono nuovi dispositivi (router) che smistano i pacchetti di dati tra rete e rete livello trasporto: la rete è una collezione di reti organizzate gerarchicamente – Definizione di regole per la spedizione affidabile di pacchetti, e controllo della congestione della rete livello applicazione: la rete di reti è vista dalle applicazioni dell’utente come un servizio che permette di trasmettere dati a qualsiasi dispositivo Protocolli 13 di 24 Noemi Scarpato Livello di Rete e Livello di Trasporto Come abbiamo visto nelle slide precedenti ogni livello necessita della definizione di protocolli in grado di gestire problematiche differenti. Nelle slide successive analizzeremo più in dettaglio il livello 3 (livello di rete) e il livello 4 (livello di trasporto) in relazione alle reti complesse ed estese come Internet. Le reti di reti complesse ed estese come Internet non potrebbero essere realizzate unendo tutte le reti locali esistenti, mediante i dispositivi descritti in precedenza. La complessità di gestione della rete così realizzata sarebbe troppo grande. In media, una comunicazione tra calcolatori su Internet dovrebbe attraversare migliaia di segmenti e migliaia di calcolatori, richiedendo troppo tempo e alta probabilità di errori. Per creare Internet, le reti locali sono connesse attraverso collegamenti organizzati in modo gerarchico, eleggendo calcolatori rappresentanti delle reti locali (router) a loro volta collegati da linee dati (canali) veloci o linee dorsali (backbone). Protocolli 14 di 24 Noemi Scarpato Livello di Rete e Livello di Trasporto E’ al livello di rete (livello 3) che questa visione della rete viene definita, in modo da nascondere i dettagli delle reti locali, e semplificando enormemente i compiti di gestione delle reti di reti complesse. Al livello trasporto (livello 4) vengono invece affrontati alcuni problemi quali ad esempio: i router possono rompersi; i collegamenti tra due router possono interrompersi o congestionarsi, mentre altri collegamenti possono risultare inutilizzati; pacchetti spediti in ordine possono non arrivare mai, o arrivare disordinati o duplicati, ad esempio perché si sono perduti, sono stati spedite più copie per errore o perché hanno seguito strade diverse. Lo scopo dei protocolli di livello 4 è quello di rendere la rete di reti ottenuta al livello tre, una rete efficiente e affidabile. Protocolli 15 di 24 Noemi Scarpato Il livello rete: Internet protocol (IP) Vediamo nel dettaglio gli aspetti di gestione del livello rete. In particolare analizziamo il protocollo principale del livello rete: il protocollo IP. Da questo punto in poi, considereremo il concetto di rete non limitato alla sola rete locale (LAN) ma esteso alla rete di reti globale (Internet). Caratteristiche del Livello Rete per Internet: protocollo Internet (Internet Protocol, IP) – nuovo tipo di indirizzamento globale e gerarchico (indirizzamento IP) fornisce nuovi indirizzi logici, alla rete locale e ai suoi nodi. Protocolli 16 di 24 Noemi Scarpato Il livello rete: Internet protocol (IP) instradamento dei pacchetti tra router mittente e router destinatario (forwarding) – Servizio di comunicazione di tipo connectionless (servizio di comunicazione delle reti a commutazione di pacchetto nel quale i pacchetti di informazione trasmessi possono risultare perduti, e i pacchetti ricevuti possono non rispettare l’ordinamento dei pacchetti inviati.) nuovi dispositivi amministratori del livello tre: router – tabelle di instradamento che illustrano la topologia della rete (livello Rete) nasconde dettagli interni delle LAN al livello Rete Protocolli 17 di 24 Noemi Scarpato Il livello rete: Internet protocol (IP) – protocolli di aggiornamento delle tabelle di instradamento (tabelle di routing) frammentazione dei dati da spedire in pacchetti. busta del pacchetto di livello rete con gli indirizzi di mittente e destinatario. Protocolli 18 di 24 Noemi Scarpato Indirizzamento IPv4 Il protocollo IP definisce una nuova specie di indirizzi: gli indirizzi IP Gli indirizzi IP attualmente usati si riferiscono al protocollo IP versione 4, (IPv4) – Un indirizzo IPv4 è composta da 32 bit (4 Byte) = sequenza di 4 valori decimali separati da punto – Ogni valore decimale può essere compreso tra i valori 0 e 255, (es. 130.136.70.144) Indirizzo IP è sempre composto da due parti: – numero della rete IP alla quale appartiene il nodo (network number) uguale per tutti i dispositivi appartenenti alla stessa rete – numero del nodo (host number) all’interno della rete la parte di indirizzo che differenzia ogni dispositivo appartenente alla stessa rete Protocolli 19 di 24 Noemi Scarpato Indirizzamento IPv4 Un indirizzo IP viene associato a una e una sola interfaccia di rete (scheda di rete) – ad ogni istante, esiste un’associazione univoca tra un dispositivo con indirizzo MAC e il suo indirizzo IP Esistono due tipi di indirizzi IP: IP statico (sempre lo stesso) e IP dinamico (può cambiare l’associazione MAC-IP). Protocolli 20 di 24 Noemi Scarpato IPv4 e IPv6 Dal 1990 è attiva la definizione e l’implementazione di una nuova versione del protocollo di indirizzamento IP: IPv6 Motivazioni per la definizione di IPv6: Indirizzi IPv4 finiranno negli anni 2008-2018. Caratteristiche salienti di IPv6: Indirizzi IPv6: estesi a 128 bit (16 Byte) anziché i 32 bit (4 Byte) di IPv4 – disponibili circa 15000 indirizzi IPv6 per ogni metro quadrato di tutta la superficie terrestre! Protocolli 21 di 24 Noemi Scarpato IPv4 e IPv6 Nuova struttura dei campi della busta dei pacchetti di livello rete (IP) – Identificazione di parametri per differenziare flussi di dati a priorità diverse Integrazione di IPv4 o sostituzione di IPv4? Per ora la sperimentazione IPv6 avviene su reti separate (nuovi router IPv6) quindi si sta pensando ad una sostituzione graduale. Protocolli 22 di 24 Noemi Scarpato I protocolli di livello trasporto Vediamo ora i protocolli di Internet relativi al livello di trasporto sono essenzialmente due : il Transmission Control Protocol (TCP) e lo User Data Protocol (UDP). Livello Trasporto: protocolli TCP e UDP: Servizio trasporto affidabile (protocollo TCP) è un servizio di tipo connection-oriented : servizio di comunicazione delle reti a commutazione di pacchetto nel quale i pacchetti di informazione risultano trasmessi e ricevuti senza perdita, e mantenendo l’ordinamento, dei pacchetti inviati. TCP si occupa di riordinare i pacchetti in arrivo e di ritrasmettere quelli non ricevuti utilizzando la numerazione dei pacchetti e un meccanismo di trasmissione di conferme di ricezione degli stessi. Protocolli 23 di 24 Noemi Scarpato I protocolli di livello trasporto Servizio trasporto non affidabile (protocollo UDP) è un servizio di tipo connectionless: servizio di comunicazione delle reti a commutazione di pacchetto nel quale i pacchetti di informazione trasmessi possono risultare perduti, e i pacchetti ricevuti possono non rispettare l’ordinamento dei pacchetti inviati. Lo Standard architetturale di fatto usato su Internet prevede il connubio tra i protocolli TCP e IP UDP è usato solo in casi in cui l’eventuale perdita di pacchetti non comporta graossi problemi e si ha invece bisogno di un protocollo semplice e molto più veloce di TCP Protocolli 24 di 24 Noemi Scarpato CORSO DI INFORMATICA E RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Noemi Scarpato Università Telematica San Raffaele Roma Struttura di Internet 1 di 19 Noemi Scarpato Cosa Vedremo Nelle Lezioni 1. Fondamenti Dell´Informatica 2. Architetture e Sistemi Operativi 3. Introduzione alle Reti di Calcolatori - INTERNET, IL World Wide Web e i loro servizi. 4. Elaborazione di documenti elettronici 5. Fondamenti di elaborazione multimediale 6. Creazione di Pagine Web. Struttura di Internet 2 di 19 Noemi Scarpato Introduzione alle Reti di Calcolatori. Introduzione alle reti di calcolatori; Infrastrutture di Rete; Protocolli di comunicazione; Indirizzamento in rete; Struttura di Internet; Servizi di Internet: posta elettronica, file transfer e data streaming; Il World Wide Web; Introduzione all’uso dei motori di ricerca. Profili Giuridici Struttura di Internet 3 di 19 Noemi Scarpato Internet: un primo sguardo Cosa è Internet? Cosa è il World Wide Web(www)? Sono la stessa cosa? N.B. La risposta corretta è "no" all’ultima domanda. Come detto in precedenza una rete di calcolatori è una struttura di telecomunicazione in cui più calcolatori (in genere eterogenei, cioè diversi per hardware e sistema operativo) sono collegati tra loro, allo scopo di condividere risorse e scambiarsi informazioni. Struttura di Internet 4 di 19 Noemi Scarpato Internet: un primo sguardo Se adesso guardiamo alle diverse reti esistenti, ci accorgiamo che esse sono molto diverse tra loro (sono dunque anch’esse eterogenee): per dimensioni: LAN (local area network), MAN (metropolitan area network), e WAN (wide area network); un esempio di LAN è la rete che collega i calcolatori del laboratorio; una MAN potrebbe essere costituita dall’insieme dei calcolatori dell’Università di Bologna, con le proprie sedi decentrate; ecc. per supporto di telecomunicazione: cavo ethernet, cavo coassiale, doppino telefonico, fibra ottica, connessione senza fili (infrarosso, radio, UMTS, ecc.); Struttura di Internet 5 di 19 Noemi Scarpato Internet: un primo sguardo per topologia della connessione: a stella, ad anello, a bus (tutti i nodi connessi su un’unica linea di comunicazione), punto a punto; per stabilità della connessione: connessioni dedicate (sempre attive), connessioni commutate (attivate su domanda di uno dei due nodi collegati), connessioni mobili (per esempio un cellulare UMTS). Struttura di Internet 6 di 19 Noemi Scarpato Internet: un primo sguardo L’eterogeneità delle reti, però, non impedisce che reti diverse possano comunicare tra loro. Sebbene alcune di queste reti usino al proprio interno protocolli di comunicazione specifici, mediante l’uso di un protocollo comune, le reti possono essere collegate tra loro a formare reti di reti (internets). Def: Chiamiamo Internet (con la "I" maiuscola!) la rete planetaria di tutte le reti collegate tra loro e che comunicano con lo stesso protocollo. Più avanti commenteremo la definizione ufficiale di Internet: per comprenderne a pieno le implicazioni, tuttavia, è necessario analizzare nelle prossime sezioni la struttura di questa rete di reti, come si sviluppa, chi Struttura di la gestisce, chi la paga. Internet 7 di 19 Noemi Scarpato Internet: un primo sguardo La struttura pervasiva di Internet rende la rete un veicolo formidabile per la trasmissione dell’informazione. Def: Il World Wide Web è la principale architettura informativa basata su Internet: si tratta di un insieme di ipertesti collegati tra loro e che risiedono su nodi fisicamente diversi e distanti tra loro. Una delle prossime lezioni tratterà in dettaglio della struttura del WWW e i suoi servizi. Struttura di Internet 8 di 19 Noemi Scarpato Indirizzi simbolici di dominio Abbiamo già parlato di indirizzi IP essi sono però pensati per essere usati da... Internet Protocol! Per l’uso umano essi sono difficili da ricordare e soggetti ad errori di trascrizione. Sono stati pertanto introdotti indirizzi simbolici di dominio (o nomi logici), che indicano un nodo della rete con una sequenza di caratteri (etichette, label) separate da punti. L’insieme e la struttura di questi nomi costituiscono il Domain Name System, o DNS, di Internet. Un esempio è : http://mdi.unisanraffaele.gov.it/course/view.php?id=2 Anche DNS è strutturato in modo gerarchico. La struttura a livelli si legge a partire da destra. Struttura di Internet 9 di 19 Noemi Scarpato Indirizzi simbolici di dominio Nel nostro esempio, la sequenza (etichetta) it contraddistingue il livello (il dominio) più alto nella gerarchia (è un TLD, Top Level Domain, o dominio di primo livello) e corrisponde al dominio italiano; gov indica il livello successivo (il dominio di secondo livello), mentre unisanraffaele è quello dell’università telematica San Raffaele; mdi è il Dipartimento di design della moda. Non vi è alcun limite al numero di livelli di un nome logico. Ad un nome logico corrisponde un unico indirizzo IP, ma può accadere che ad uno stesso indirizzo IP siano assegnati più nomi logici. Struttura di Internet 10 di 19 Noemi Scarpato Indirizzi simbolici di dominio La traduzione (in gergo: resolving) del nome logico di dominio nel corrispondente indirizzo IP è compito di un particolare servizio svolto da alcuni nodi della rete. Un Domain Name Resolver è un servizio fornito da un nodo che, mantenendo specifiche tabelle, è in grado di rispondere alla domanda: qual è l’indirizzo IP corrispondente ad un certo nome logico? Struttura di Internet 11 di 19 Noemi Scarpato Indirizzi simbolici di dominio Un sinonimo di Domain Name Resolver è Domain Name Server. Si osservi che la sigla DNS non è usata in modo coerente. Talvolta indica l’insieme dei nomi simbolici (la S sta per System); altre volte indica un resolver (la S sta per Server). In particolare DNS come un particolare resolver è usata nelle finestre di configurazione di alcuni sistemi operativi (o meglio del loro modulo di rete che gestisce i protocolli TCP/IP). In quel contesto nella finestrella indicata con DNS deve essere indicato l’indirizzo IP del resolver che verrà utilizzato da quella macchina. La vastità della rete non permette ad un singolo resolver di Struttura dimantenere Internet tabelle complete. 12 di 19 Noemi Scarpato Indirizzi simbolici di dominio Ma se non conosce la risposta per uno specifico dominio, un resolver sa quale altro resolver potrebbe avere l’informazione, e gira la domanda a quest’ultimo. In caso di bisogno può sempre risalire ad uno dei resolver radice (ce ne sono 13 sparsi per il mondo), ciascuno dei quali conosce l’indirizzo dei resolver di tutti i top level domain. La presenza dei resolver permette di svincolare gli utenti dagli indirizzi IP. Il gestore di una rete può cambiare l’indirizzo fisico IP che corrisponde ad un nome logico senza che gli utenti dei servizi di quella macchina se ne accorgano. Basta comunicare alla gestione del DNS che un certo nome logico corrisponde Struttura di ora ad un nuovo indirizzo IP. Internet 13 di 19 Noemi Scarpato Indirizzi simbolici di dominio Attenzione: la struttura dei nomi logici (dominio di primo livello, livelli intermedi, ecc.) non ha nulla a che vedere con la gerarchia degli indirizzi IP (indirizzo di rete fisica, sottorete, numero di nodo). Per esempio, i nodi del dominio it non fanno parte della medesima rete fisica. Esempio: il nome logico papageno.cs.unibo.it corrisponde all’indirizzo IP 130.136.2.37; il nome logico www.miur.it corrisponde all’indirizzo IP 193.206.6.24; osserva che nei due indirizzi IP i numeri più a sinistra (quelli della rete fisica) sono diversi, mentre si tratta di due nomi logici con lo stesso dominio di primo livello (it). Struttura di Internet 14 di 19 Noemi Scarpato Chi assegna i nomi logici di dominio? Come nel caso degli indirizzi IP, la responsabilità dell’assegnamento dei nomi di dominio è suddivisa in modo gerarchico: la Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (www.icann.org) è un organismo internazionale indipendente che sovrintende alla ripartizione e alla definizione dei dominî di primo livello. Agli albori di Internet esistevano solo pochi domini: – edu (educational: università e scuole); – com (commerciale); – mil (militare); Struttura di Internet 15 di 19 Noemi Scarpato Chi assegna i nomi logici di dominio? – gov (governativo); – int (internazionale); – net (fornitori di connettività). Successivamente sono stati introdotti domini nazionali (come it, fr, jp, ecc.). e, più recentemente, altri domini quali: – biz (business); – coop (cooperative); – museum; – pro (professioni). Struttura di Internet 16 di 19 Noemi Scarpato Chi assegna i nomi logici di dominio? Ogni dominio di primo livello ha un organismo di gestione (la sua Registration Authority)che sovrintende alla registrazione dei nomi simbolici di quel dominio. Una volta registrato quel nome può venire usato solo da chi l’ha registrato; è a questo livello che viene risolto, quando possibile, il contenzioso sulla legittimità della registrazione di un particolare nome. I domini di terzo livello sono assegnati dal titolare del dominio di secondo livello; e così via….. Struttura di Internet 17 di 19 Noemi Scarpato I servizi basati su Internet Internet, come infrastruttura hardware e software, esiste per fornire servizi ai suoi utenti. Nei suoi primi anni di vita, fino al 1990, i principali servizi erano: la posta elettronica (e-mail); lo scambio di dati (sotto forma di file: file transfer); l’accesso remoto ad un calcolatore (remote login). Nei primi anni 90 fa la sua comparsa un nuovo servizio, che sarà destinato a diventare in brevissimo tempo il più diffuso e pervasivo: il World Wide Web, o WWW. Struttura di Internet 18 di 19 Noemi Scarpato I servizi basati su Internet Si tratta di un sistema di (iper-)testi multimediali memorizzati in modo distribuito sulla rete, e che la tecnologia di Internet permette di visualizzare e visitare seguendone i collegamenti in modo semplice e intuitivo. La prossima lezione descriverà in dettaglio i servizi generali che Internet fornisce. Discuteremo il WWW, inoltre, nella lezione successiva. Struttura di Internet 19 di 19 Noemi Scarpato CORSO DI INFORMATICA E RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Noemi Scarpato Università Telematica San Raffaele Roma Servizi di Internet 1 di 36 Noemi Scarpato Cosa Vedremo Nelle Lezioni 1. Fondamenti Dell´Informatica 2. Architetture e Sistemi Operativi 3. Introduzione alle Reti di Calcolatori - INTERNET, IL World Wide Web e i loro servizi. 4. Elaborazione di documenti elettronici 5. Fondamenti di elaborazione multimediale 6. Creazione di Pagine Web. Servizi di Internet 2 di 36 Noemi Scarpato Introduzione alle Reti di Calcolatori. Introduzione alle reti di calcolatori; Infrastrutture di Rete; Protocolli di comunicazione; Indirizzamento in rete; Struttura di Internet; Servizi di Internet; Il World Wide Web; Introduzione all’uso dei motori di ricerca. Profili Giuridici Servizi di Internet 3 di 36 Noemi Scarpato Protocolli, servizi e applicazioni. Prima di iniziare a descrivere i principali servizi e protocolli di Internet è opportuno chiarire il significato di alcuni termini di uso comune in informatica. In particolare è necessario spendere due parole per cercare di chiarire il legame che esiste tra i concetti di protocollo, servizio ed applicazione. I termini protocollo, servizio ed applicazione sono ricorrenti in ambito informatico e rivestono una notevole importanza. Quando si parla di Internet il significato di questi termini può essere sinteticamente descritto come segue. Protocollo: insieme di regole e di convenzioni da rispettare perché due calcolatori possano comunicare. 4 di 36 Servizi di Internet Noemi Scarpato Protocolli, servizi e applicazioni. Servizio: prestazione fornita da una macchina servente (server) a una macchina cliente (client) che ne fa richiesta. Applicazione: programma. Spesso lo stesso termine può, a seconda del contesto in cui è usato, rivestire sia il significato di protocollo che di servizio o di applicazione. Facciamo un esempio: FTP (il protocollo FTP verrà trattato in una delle prossime sezioni). FTP è un protocollo di livello applicazione in TCP/IP. In particolare è il protocollo che regola il trasferimento di file da un computer ad un altro. Servizi di Internet 5 di 36 Noemi Scarpato Protocolli, servizi e applicazioni. FTP è il servizio fornito da alcuni host di rete chiamati server FTP. Collegandosi a un server FTP è possibile fare upload e download di file. FTP è un’applicazione. Ovvero è il programma cliente che permette ad una macchina locale di usufruire del servizio FTP messo a disposizione da un server FTP seguendo il protocollo FTP. Servizi di Internet 6 di 36 Noemi Scarpato Posta Elettronica Il servizio di posta elettronica (e-mail) consente di scambiarsi sia messaggi di testo sia, utilizzando opportuni strumenti, ogni altro tipo di file. La comunicazione tramite posta elettronica è asincrona ovvero non è necessario che il destinatario del messaggio di posta elettronica sia collegato a Internet nel momento in cui il mittente gli invia un messaggio. Ogni messaggio ha un mittente e uno o più destinatari. Per poter spedire o ricevere un messaggio di posta elettronica è necessario possedere un indirizzo di posta elettronica (e-mail address). Servizi di Internet 7 di 36 Noemi Scarpato Posta Elettronica L’indirizzo solitamente ci è assegnato dal nostro fornitore di connettività (Internet Service Provider, ISP) oppure ci viene offerto da un altro fornitore di servizi di rete come ad esempio hotmail.com. I dipendenti di università o di enti pubblici solitamente ricevono un indirizzo di posta elettronica dagli amministratori di rete della propria organizzazione. Ad ogni indirizzo di posta elettronica corrisponde una casella postale (mailbox) che è memorizzata nella macchina (mail server) di proprietà del fornitore di servizi che ci ha assegnato l’indirizzo di posta. Nella casella postale vengono depositati automaticamente i messaggi di posta indirizzati al proprietario della casella. Servizi di Internet 8 di 36 Noemi Scarpato Posta Elettronica Questo significa che non c’è bisogno che il nostro computer sia sempre collegato ad Internet, in attesa dei messaggi che ci potrebbero arrivare: è il computer (mail server) di chi ci ha fornito l’indirizzo di posta elettronica che si assume questo incarico per noi. Quando decideremo di collegarci a Internet controlleremo nella nostra casella postale se ci sono messaggi in attesa. Il mail server invece è un calcolatore collegato a Internet 24 ore su 24. Sul mail server gira un programma chiamato demone di posta che ha un solo scopo: quello di ricevere messaggi di posta indirizzati a una delle caselle postali ospitate dal server in questione. Servizi di Internet 9 di 36 Noemi Scarpato Posta Elettronica Indirizzi di posta elettronica La forma generale di un indirizzo è la seguente: nomeutente@nomecomputer La parte di indirizzo alla sinistra del simbolo @ (detto chiocciola o in inglese at) identifica l’utente in maniera univoca all’interno del mail server che ospita la sua mailbox. Spesso si tratterà del nostro cognome, o di un codice, o di un nomignolo che ci siamo scelti. L’importante è che non ci siano due utenti di quel sistema con lo stesso identificativo. La parte di indirizzo a destra del simbolo @ identifica invece in maniera univoca, all’interno dell’intera rete Internet, il particolare mail server presso il quale l’utente è ospitato, e corrisponde all’indirizzo simbolico dell’host. Servizi di Internet 10 di 36 Noemi Scarpato Posta Elettronica L’indirizzo di un utente denominato paolo.rossi collegato all’host denominato unisanraffaele.gov.it sarà dunque paolo.rossi@ unisanraffaele.gov.it Filtri:Uno strumento prezioso per molti utenti è la capacità di impostare dei filtri. Un filtro è un insieme di regole che vengono applicate dal cliente di posta quando arriva un messaggio. Una regola potrebbe stabilire per esempio che qualsiasi messaggio proveniente da paolo.rossi@ unisanraffaele.gov.it vada salvato in un file particolare, oppure visualizzato con un font a 24 punti lampeggiante in grassetto di colore rosso (oppure vada eliminato automaticamente!). Servizi di Internet 11 di 36 Noemi Scarpato Posta Elettronica Mailing list Una mailing list è un servizio di comunicazione uno-a-molti che si basa sulla posta elettronica. Esempio: A.Word.A.Day (www.wordsmith.org/awad) è una mailing list (circa 100.000 persone in più di 120 nazioni) che spedisce un messaggio al giorno a tutti coloro che si sono iscritti alla mailing list. Il messaggio spiega il significato e l’uso di una parola inglese. Le mailing list possono essere gestite manualmente, da un moderatore che mantiene una lista di indirizzi di posta elettronica o automaticamente, da un servizio che accetta iscrizioni Servizi via posta elettronica. di Internet 12 di 36 Noemi Scarpato Posta Elettronica Rispettare il copyright sui materiali riprodotti (anche se ogni paese ha una propria legislazione sul copyright) In caso di inoltro di un messaggio ricevuto, non modificarne il testo. Se si tratta di un messaggio personale e lo si vuole re- inviare ad un gruppo, occorre chiedere preventiva autorizzazione all’autore originale del messaggio Si sia rigorosi in quel che si spedisce e tolleranti in quel che si riceve. Non inviare messaggi aggressivi (flames) anche se provocati. Può capitare di diventare vittime di qualche flame, e in tal caso è prudente non rispondere Usare maiuscole e minuscole. SE SI USANO SOLO LE MAIUSCOLE È COME SE SI STESSE URLANDO. Servizi di Internet 13 di 36 Noemi Scarpato Telnet e Ftp Telnet e FTP sono due protocolli di livello applicazione nella gerarchia di protocolli TCP/IP (ricordiamo che TCP/IP è l’insieme dei protocolli che regolano il funzionamento di Internet). FTP è il metodo più efficace e veloce per trasferire file da un computer ad un altro. Telnet è utilizzato per accedere (da una qualunque macchina collegata a Internet) a numerosi computer che accettano solo connessioni in modalità terminale. Servizi di Internet 14 di 36 Noemi Scarpato FTP FTP (acronimo di File Transfer Protocol) è il protocollo che permette di trasferire file da un host ad un altro attraverso Internet. Negli hard disk degli host connessi a Internet viene memorizzata una enorme quantità di programmi, immagini digitali, suoni, etc. molti dei quali di pubblico dominio. Il sistema più efficace per trasferire questi file da un computer ad un altro è usare un’applicazione (che "gira" sul client ovvero sulla macchina davanti alla quale è seduto l’utente che ha bisogno di trasferire i file) basata sul protocollo FTP. Le macchine che entrano in gioco in una sessione FTP sono due: la macchina locale (quella sulla nostra scrivania) Servizi di Internet 15 di 36 Noemi Scarpato FTP e la macchina remota (quella sulla quale o dalla quale vogliamo trasferire un file). In una sessione FTP è possibile effettuare due operazioni principali, quella di download e quella di upload L’operazione di download è l’operazione con la quale si trasferiscono file dalla macchina remota alla macchina locale. L’operazione di upload è l’operazione con la quale si trasferiscono file dalla macchina locale alla macchina remota. Sia l’operazione di download che quella di upload possono essere eseguite solo sulle macchine remote che accettano sessioni FTP. Servizi di Internet 16 di 36 Noemi Scarpato FTP Come si usa FTP? Per trasferire un file usando il protocollo FTP occorre avere a disposizione un’applicazione FTP chiamata client FTP (ce ne sono diverse anche di tipo freeware) che viene attivata sulla macchina locale (lato client) e occorre conoscere l’indirizzo IP o il nome logico della macchina remota (quella dalla quale o sulla quale trasferire l’informazione). Servizi di Internet 17 di 36 Noemi Scarpato Comunicare in Rete: Talk, IRC Un sistema di chat è un servizio di comunicazione sincrona (i partner della comunicazione devono essere collegati a Internet e pronti a comunicare simultaneamente). Talk Un programma di talk (Unix: talk; Windows: Wintalk) permette di aprire una sessione con un utente remoto per effettuare una conversazione in forma testuale. Entrambi i corrispondenti devono possedere un cliente specifico ossia un programma che gira localmente sulla macchina di chi desidera attivare la sessione di talk e che permetta di inviare e ricevere testo. Servizi di Internet 18 di 36 Noemi Scarpato Comunicare in Rete: Talk, IRC Nota: alcune società offrono servizi di talk capaci di usare come cliente una normale cornetta telefonica; in pratica ciò vuol dire che si può usare Internet per telefonare. IRC (Internet Relay Chat) IRC è un protocollo (ma anche un’applicazione) che permette il dialogo di più persone mediante messaggi testuali. Per usare il servizio occorrono clienti IRC che si connettono a server specifici. Quando ci si connette ad un IRC server si sceglie un canale tematico di discussione (su www.efnet.net ce ne sono più di 12000!) Servizi di Internet 19 di 36 Noemi Scarpato Comunicare in Rete: Talk, IRC Le conversazioni possono essere pubbliche o private. IRC non è un gioco! Le persone che si incontrano vanno trattate con cortesia, come se si dialogasse di persona o per telefono. Nota: All’indirizzo http://www.irchelp.org/irchelp/communication-research sono disponibili diversi articoli sulla ricerca comunicazionale su chat. Nota: su web esistono siti che simulano IRC mediante WebChat, un programma server che permette il dialogo mediante pagine HTML create dinamicamente Servizi di Internet 20 di 36 Noemi Scarpato Instant messaging IRC può essere usato o per una conferenza a più voci, o, usando un canale riservato, per una conversazione privata. Ma come fare a parlare con qualcuno, se non è connesso ad un canale? Un servizio di Instant Messaging (Esempi: AOL Instant Messager www.aim.com, ICQ web.icq.com, MSN Messenger messenger.msn.com, skype www.skype.com) permette di informare la rete che ci si è connessi, e disponibili a conversazioni. Nonostante la peculiarità di un servizio di Instant Messaging sia la comunicazione sincrona, molte applicazioni permettono comunque di spedire e ricevere messaggi in modalità asincrona (tipo posta elettronica). Servizi di Internet 21 di 36 Noemi Scarpato Instant messaging In tutti i casi il servizio si basa su un server che registra una persona che si connette; ad ogni utente è assegnato un numero personale univoco che lo identifica in rete. E’ possibile istruire il server su chi sono i nostri corrispondenti abituali, in modo che ci informi non appena si collegano. Servizi di Internet 22 di 36 Noemi Scarpato Newsgroup I newsgroup, o bacheche elettroniche, sono raccolte di messaggi in cui si discute qualche argomento. I partecipanti ad una discussione non necessariamente devono essere collegati a Internet nello stesso momento (servizio asincrono) come invece accade utilizzando IRC. Esistono newsgroup dedicati genericamente alle scienze, alla politica, agli animali, o specificatamente alla cioccolata o agli scacchi giocati col computer. Servizi di Internet 23 di 36 Noemi Scarpato Newsgroup Ogni newsgroup ospita di solito simultaneamente più filoni di discussione: ogni filone si chiama thread. Per seguire un newsgroup ci sono diversi metodi: usando un programma apposito (cliente di news) abilitato a ricevere messaggi da un News server; iscrivendosi ad apposite mailing list; usando siti specializzati nell’archiviare i newsgroup. Servizi di Internet 24 di 36 Noemi Scarpato Social Network Social network: consiste in una struttura informatica che gestisce nel Web le reti basate su relazioni sociali. La struttura è identificata per mezzo di un sito web di riferimento del social network. Si possono definire social network sites quei servizi internet che permettono: la creazione di un profilo pubblico o semi-pubblico all'interno di un sistema vincolato, l’articolazione di una lista di contatti, la possibilità di scorrere la lista di amici dei propri contatti. Servizi di Internet 25 di 36 Noemi Scarpato Social Network Esempi di social network sono: Facebook Twitter Instagram LinkedIn MySpace Netlog Servizi di Internet 26 di 36 Peer-to-Peer Noemi Scarpato Da un punto di vista tecnico, una comunicazione tra due applicazioni che risiedono su due nodi di una rete si dice peer- to-peer se essa avviene direttamente, senza che altri server intervengano tra le due applicazioni. Per esempio, uno scambio di file mediante il protocollo FTP è una comunicazione P2P, mentre non lo è lo scambio di posta elettronica (perché tra il mittente ed il destinatario interviene almeno un server SMTP (che raccoglie il messaggio dal mittente e lo inoltra) e, spesso, un server POP o IMAP (che consegna la posta al destinatario). Servizi di Internet 27 di 36 Peer-to-Peer Noemi Scarpato Il modello di comunicazione P2P, tuttavia, è più interessante quando più di due nodi devono scambiarsi informazione, in special modo quando vogliono scambiare tra loro dei file. La soluzione classica per la distribuzione di file tra molti utenti, dove ogni utente desidera solo alcuni file tra tutti quelli disponibili, è quella di un server centrale, che raccoglie i file e li invia, per esempio via FTP, agli utenti che ne facciano richiesta. Servizi di Internet 28 di 36 Peer-to-Peer Noemi Scarpato L’architettura P2P nasce dall’idea che non è necessario mantenere un server centrale; se ci sono abbastanza utenti in giro, e ciascuno di essi possiede alcuni file, un utente può chiedere un file ad un altro utente (un proprio "pari"), mettendo a sua disposizione, se lo desidera, i propri file. Ma come fa un utente a sapere a chi chiedere il file di suo interesse? Servizi di Internet 29 di 36 Peer-to-Peer Noemi Scarpato Non c’è una soluzione unica. Prendiamo come primo esempio il caso di Napster, un’applicazione P2P per la condivisione di file musicali MP3 che ha generato grandissimo interesse intorno al 2000, per poi cedere di fronte all’offensiva giudiziaria di alcune grandi case editrici musicali. Ogni utente esegue sul proprio calcolatore, collegato a Internet, un’applicazione specifica (Napster, appunto). Quest’applicazione in primo luogo si collega con un server centrale, il quale mantiene l’elenco dei calcolatori in quel momento in linea, insieme al nome dei file che rendono disponibili. Il server non mantiene i file veri e propri, ma solo il nome e dove sono localizzati. 30 di 36 Servizi di Internet Peer-to-Peer Noemi Scarpato Cercando sul server l’utente localizza il file che gli interessa e chiede di iniziare un trasferimento. A questo punto la richiesta avviene direttamente al calcolatore che mantiene il file; il trasferimento avviene come fatto privato dei due pari, senza l’ulteriore intervento del server. Ovviamente, mentre l’utente scarica il file, ci si aspetta che metta a disposizione i file che possiede, in modo da aumentare sia i titoli disponibili che le località da cui sono scaricabili. Si osservi che ogni calcolatore su cui gira Napster è contemporaneamente server e client della comunicazione. Servizi di Internet 31 di 36 Peer-to-Peer Noemi Scarpato Un’architettura del genere è molto più economica ed efficiente di quella centralizzata: il server centrale è di ridotte dimensioni, la comunicazione non ha il collo di bottiglia del server, i file disponibili sono in linea teorica molti di più (e più vari) di quelli di un qualsiasi server. Napster, tuttavia, veniva usato per scambiare file protetti da copyright e permetteva così l’evasione dal pagamento dei diritti. L’azione legale delle case editrici musicali non si fece attendere, citando per danni il proprietario ed ideatore del software. Servizi di Internet 32 di 36 Noemi Scarpato Applicazioni P2P I problemi legali di Napster non significano che le architetture P2P siano morte. La loro economicità ed efficienza (soprattutto in termini di spazio di memorizzazione e ampiezza di banda) le rende un argomento di grande attualità e di estremo interesse. Cambiano, tuttavia, le modalità di realizzazione. Gnutella, per esempio, è un software open-source per lo scambio di file. A differenza di Napster non usa un server centrale neppure per l’indice dei file disponibili, che viene ricreato di volta in volta alla connessione di ogni nuovo utente. Senza entrare in dettagli tecnici, ogni nodo Gnutella comunica le proprie informazioni ai propri "vicini", che le propagano ai loro vicini, e così via, mediante un procedimento piramidale che permette di raggiungere in pochi passi un enorme Servizi di Internet numero di calcolatori collegati. 33 di 36 Noemi Scarpato Applicazioni P2P KaZaA usa un’architettura simile, ma dove i calcolatori più potenti e con le connessioni più veloci sono designati come supernodi. Un supernodo è una specie di piccolo server: contiene una lista di alcuni file disponibili e dove sono localizzati. Quando un utente esegue una ricerca, questa viene per prima cosa indirizzata sul supernodo più vicino, che risponde con i risultati che possiede, e, contemporaneamente, inoltra la ricerca ad altri supernodi. L’architettura P2P è conveniente anche per altri tipi di applicazione, per esempio quelle che richiedono grosse capacità di calcolo. Servizi di Internet 34 di 36 Noemi Scarpato Applicazioni P2P Invece di usare un calcolatore molto potente, è possibile dividere il calcolo in piccoli sottoproblemi, ognuno affidato ad un piccolo calcolatore, che può fare questi calcoli quando non è impegnato in altre attività (per esempio, durante la notte). Mediante comunicazioni P2P opportunamente organizzate, i risultati dei sottoproblemi vengono "messi assieme" per ottenere il risultato finale. Servizi di Internet 35 di 36 Noemi Scarpato Applicazioni P2P In conclusione, le architetture P2P sono tra gli sviluppi più interessanti e innovativi di Internet degli ultimi anni. Se pongono problemi giuridici non trascurabili per quanto riguarda i diritti d’autore, esse costituiscono una soluzione tecnica altamente economica e sono per questo destinate ad aver ancora ampio sviluppo. Una pagina della sezione sugli "Aspetti giuridici" tratta in modo particolare di quale responsabilità abbia chi mette e disposizione o copia materiale coperto da diritti, anche usando architetture P2P. Servizi di Internet 36 di 36 Noemi Scarpato CORSO DI INFORMATICA E RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Noemi Scarpato Università Telematica San Raffaele Roma WWW 1 di 37 Noemi Scarpato Cosa Vedremo Nelle Lezioni 1. Fondamenti Dell´Informatica 2. Architetture e Sistemi Operativi 3. Introduzione alle Reti di Calcolatori - INTERNET, IL World Wide Web e i loro servizi. 4. Elaborazione di documenti elettronici WWW 2 di 37 Noemi Scarpato Introduzione alle Reti di Calcolatori. Introduzione alle reti di calcolatori; Infrastrutture di Rete; Protocolli di comunicazione; Indirizzamento in rete; Struttura di Internet; Servizi di Internet; Il World Wide Web; Introduzione all’uso dei motori di ricerca. Profili Giuridici WWW 3 di 37 Noemi Scarpato Il World Wide Web Un ipertesto è un documento che contiene al suo interno link (collegamenti, puntatori) ad altri documenti o a sezioni dello stesso documento. Le informazioni sono organizzate non in modo sequenziale, ma reticolare; l’utente può saltare da un punto all’altro del documento (o da un documento all’altro) seguendo i link. Alcuni commenti critici di opere letterarie hanno la struttura di ipertesto: - contengono link a passi paralleli della stessa opera; - contengono riferimenti ad altre opere di critica, sotto forma di citazioni; WWW 4 di 37 Noemi Scarpato Il World Wide Web - contengono rimandi ad altre sezioni del commento. La possibilità di creare ipertesti era ben nota all’ambiente letterario. Ma la struttura tradizionale del libro mal si presta a "realizzare" un ipertesto e a seguire i link interni ad esso. Il World Wide Web (WWW, o Web) è un gigantesco ipertesto multimediale distribuito dotato di un’interfaccia di facile uso: - ipertesto: la tecnologia informatica è usata per realizzare un ipertesto per il quale seguire un link sia semplice quanto la lettura sequenziale di un testo; WWW 5 di 37 Noemi Scarpato Il World Wide Web - multimediale: ogni documento può essere composto non solo di testo, ma anche di informazioni espresse con media diversi: immagini, video, audio, ecc. - distribuito: le diverse parti di questo gigantesco ipertesto risiedono su calcolatori diversi e distanti tra loro: l’utente non necessariamente è a conoscenza di dove e come le informazioni sono memorizzate; - WWW 6 di 37 Noemi Scarpato Il World Wide Web - dotato di interfaccia di facile uso: la fruizione di questo ipertesto è mediata da un’interfaccia che si prende carico di visualizzare in modo uniforme i dati multimediali e di risolvere il problema del raggiungimento dei dati remoti. La disponibilità di questa interfaccia è la chiave di volta del successo del WWW. Chiamiamo browser le applicazioni che realizzano questa interfaccia per l’utente. WWW 7 di 37 Noemi Scarpato Struttura di un Ipertesto Un ipertesto è realizzato sul Web come un documento in cui alcune parti (porzioni di testo o immagini) svolgono contemporaneamente due ruoli: descrivono l’informazione che denotano; rappresentano un link. Un opportuno modo di evidenziare tali porzioni di testo permette all’utente di individuare i link e, se vuole, di seguirli. I link sono attivabili: svolgono il ruolo di pulsanti, che, se premuti, permettono di seguire il link stesso. WWW 8 di 37 Noemi Scarpato Struttura di un Ipertesto Nella stessa pagina possono essere inseriti testo e figure. Spesso le pagine contengono un menù dove le parole in esso contenute sono link ad altre pagine. Anche nel testo della pagina alcune parole o frasi possono essere link ad altri documenti, i link possono essere seguiti cliccando su di essi. WWW 9 di 37 Noemi Scarpato Server e client L’organizzazione del WWW è basata su servizi di tipo client-server: I server mettono a disposizione le informazioni, cioè i documenti ipertestuali, che sono residenti sul server stesso. I client accedono ai documenti multimediali memorizzati sui server, attraverso un indirizzo che individua univocamente i documenti multimediali sulla rete. La struttura e il funzionamento di un server (più precisamente: server HTTP, vedi poi) non ci interessano molto in questa sede. Diremo solo che un server memorizza le informazioni sotto forma di documenti ipertestuali (in formato HTML); WWW 10 di 37 Noemi Scarpato Server e client Quando un client inoltra (mediante il protocollo HTTP, vedi dopo) la richiesta di un documento (più in generale: una risorsa) al server opportuno, questi invia al client le varie componenti che costituiscono il documento. Un server è dunque un programma che, rispondendo alle richieste di un client, rende disponibili delle risorse. Le risorse costituiscono ciò che possiamo chiamare un "sito web": documenti raggiungibili a partire da un unico indirizzo iniziale e residenti sullo stesso server. WWW 11 di 37 Noemi Scarpato Server e client Un client è costituito da un browser, cioè un’applicazione che permette (almeno) di : collegarsi ai server, interpretando i comandi dell’utente; visualizzare i documenti così ottenuti; passare ad altri documenti mediante un semplice "click" sugli elementi del documento che corrispondono a riferimenti ipertestuali (link); fornire l’interfaccia per altre applicazioni (posta, editori di testo). WWW 12 di 37 Noemi Scarpato Browser I browser più comuni sono: Internet Explorer; (per Windows) Netscape; Mozilla Firefox un browser open source disponibile per molti sistemi operativi (per Windows, Mac OS X e Linux) Safari (per Apple Mac OS X) Opera (per Windows, Mac OS X e Linux) Google Chrome (per Windows, Mac OS X e Linux) WWW 13 di 37 Noemi Scarpato I servizi principali di un browser La ragione d’essere di un browser è quella di fornire un’interfaccia verso il WWW. Abbiamo appena elencato le funzionalità principali di un browser: collegarsi ad un server e richiedere un documento visualizzare il documento, rispettando la struttura del documento stesso permettere di passare da un documento all’altro, cliccando sui link e passando in questo modo da un sito all’altro (e da un server all’altro). In gergo si dice: navigare nel WWW (o anche: fare surf sul WWW). WWW 14 di 37 Noemi Scarpato I servizi principali di un browser Il collegamento ad un server passa per i seguenti passi: l’indirizzo (URI o URL vedi poi) del server può essere direttamente fornito dall’utente, nella barra di navigazione(presente in tutti i browser e posta generalmente in alto ) oppure in un’apposita finestra di dialogo; oppure può essere ottenuto mediante un link ipertestuale presente in un documento già visualizzato; il browser richiede al server il documento che deve essere visualizzato; le varie parti del documento (testo, figure, animazioni, suoni, ecc.) vengono ricevute; 15 di 37 WWW Noemi Scarpato I servizi principali di un browser il browser inizia la visualizzazione del documento: – titoli, sezioni, impaginazione sono determinati dal browser secondo le indicazioni presenti nel documento stesso; il browser si rimette in attesa dell’azione dell’utente; in particolare, quando l’utente clicca su un link, viene iniziata una nuova connessione con un server. A queste funzionalità di base, i browser di moderna generazione associano molte altre funzioni organizzative, per rendere più semplice e sicura la navigazione nel web. Tra queste ricordiamo: la possibilità di memorizzare i siti preferiti (o bookmarks) così da poterli facilmente ritrovare; WWW 16 di 37 Noemi Scarpato I servizi principali di un browser la memorizzazione dell’elenco degli ultimi siti visitati (la storia), così da poter tornare su alcuni di essi; la possibilità di personalizzare il modo con cui si presentano alcune parti della finestra (la barra degli strumenti, quella dei preferiti, quella dello stato della connessione); la possibilità di bloccare o attivare alcune funzionalità relative alla "sicurezza" della navigazione, su cui torneremo tra poco.. WWW 17 di 37 Noemi Scarpato Come è descritto un documento: HTML Un documento ipertestuale che risiede su un server non contiene solo l’informazione (il testo) che viene visualizzato dal browser. Tale informazione è inserita in un contesto che descrive la sua struttura (quali parole sono un titolo, quali parole costituiscono il corpo del testo, quali un riferimento ipertestuale, ecc.). Tale struttura è descritta in un apposito linguaggio, lo Hyper Text Markup Language (HTML). HTML descrive la struttura del documento ed insieme fornisce alcune indicazioni su come il documento debba essere stampato o visualizzato. HTML "marca" nel documento quello che costituisce un titolo, quello che costituisce un capitolo, un elenco, una citazione, ecc. Marca anche quello che è un link, insieme al valore di tale link, cioè del documento a cui trasferire l’utente se questi decide di seguire il link. WWW 18 di 37 Noemi Scarpato Come è descritto un documento: HTML Sono i browser a decidere come visualizzare la struttura descritta da HTML: browser diversi possono visualizzare in modo diverso lo stesso documento, a patto che rispettino la sua struttura. Gli elementi fondamentali di HTML e il comportamento corrispondente dei browser sono definiti in uno standard del WWW, cioè un documento che specifica le regole generali cui tutti i browser si devono conformare per rendere il WWW interoperabile. Una delle ragion d’essere di HTML è quella di poter specificare dei link ipertestuali. A tale scopo in un documento HTML si può specificare che una certa parte del documento (una parola, un’immagine, un bottone) sia attivabile con un click. WWW 19 di 37 Noemi Scarpato Come è descritto un documento: HTML La descrizione HTML dei link ipertestuali conterrà anche il "valore" del link, cioè quale nuovo documento debba essere richiesto e visualizzato quando il link stesso sarà attivato. Non c’è alcun vincolo su dove debba trovarsi il nuovo documento. Può essere sullo stesso server del documento attualmente visualizzato. O può essere su un server remoto. Per l’utente la situazione è indifferente, se non per gli eventuali tempi d’attesa per la visualizzazione di in documento remoto. WWW 20 di 37 Noemi Scarpato URL (Uniform Resource Locator) Ogni documento, ogni immagine, ogni file multimediale è univocamente individuata da una sequenza di caratteri che ne costituisce l’indirizzo. Tecnicamente, questa sequenza di caratteri si chiama Uniform Resource Identifier (URI) o anche URL (Uniform Resource Locator). Un URL è tutto quello di cui un browser ha bisogno per accedere a quella risorsa. Ad esempio, il seguente URL corrisponde alla pagina delle facoltà del sito della nostra università: http://www.unisanraffaele.gov.it/facolta.html WWW 21 di 37 Noemi Scarpato URL (Uniform Resource Locator) Vi si identificano due parti principali: un protocollo (http) da utilizzare per recuperare il documento; l’indirizzo del documento sul WWW. In questo indirizzo identifichiamo due ulteriori parti: – un nome simbolico di dominio (www.unisanraffaele.gov.it), che indica un server; – un nome locale che indica uno specifico documento facolta.html). Il protocollo indica al browser come rivolgersi al server per ottenere il documento (nel caso in questione HTTP è il protocollo standard per ottenere documenti HTML). WWW 22 di 37 Noemi Scarpato URL (Uniform Resource Locator) Il nome simbolico di dominio indica a quale server rivolgersi Il nome locale indica quale documento, tra tutti quelli presenti sul server, deve essere richiesto. Gli URL possono essere forniti ad un browser direttamente dall’utente, inserendoli nella barra di navigazione. Ma, più spesso, essi sono scelti dall’utente in modo implicito: cliccando su un link. Abbiamo visto che in un documento HTML possono essere inseriti riferimenti ipertestuali ad altri documenti: questi sono sotto forma di URL. Il browser trasforma il click dell’utente in una richiesta della risorsa al server specificato. Una delle ragioni del successo del WWW è che tutti i dettagli della comunicazione con i server remoti sono nascosti all’utente: un browser è capace, attraverso un URL, di accedere ad una risorsa e visualizzarla. WWW 23 di 37 Noemi Scarpato HTTP La prima parte di un URL specifica il protocollo da usare per la richiesta. Un documento HTML viene in genere richiesto mediante il protocollo HTTP (Hyper Text Transmission Protocol). Sappiamo già che un protocollo è un insieme di regole mediante la quale due applicazioni comunicano. Un server HTTP sta in attesa di una comunicazione su una determinata "porta" di comunicazione. Quando riceve una richiesta da un client, il server la soddisfa e poi immediatamente abbandona la connessione e si rimette in ascolto. WWW 24 di 37 Noemi Scarpato HTTP È compito del client (browser) richiedere separatamente ogni singola risorsa di cui si compone il documento. Per esempio, ogni figura inserita nel documento viene richiesta separatamente e infine visualizzata. Esempio: supponiamo di voler visualizzare il documento che risiede allo URL: http://www.w3.org/Addressing/Activity Le fasi che si succedono tra il click dell’utente e la visualizzazione della pagina sono le seguenti: Il browser determina la correttezza formale dello URL; WWW 25 di 37 Noemi Scarpato HTTP il browser sfrutta i livelli inferiori di TCP/IP (in particolare: il DNS per trasformare www.w3.org in un indirizzo IP; il protocollo TCP per inoltrare una richiesta al server che risiede su www.w3.org, ecc.); Il browser inoltra al server di www.w3.org la richiesta del documento /Addressing/Activity; il server invia il file richiesto e rilascia la comunicazione; il browser interpreta il file ricevuto, rileva che la sua visualizzazione completa richiede la presenza di una figura, contraddistinta dallo URL http://www.w3.org/Icons/WWW/w3c_home il browser inoltra la richiesta della figura al server indicato; e così via per ogni altra componente del documento. 26 di 37 WWW Noemi Scarpato Altri protocolli HTTP è il protocollo più comune per la trasmissione di risorse sul WWW, ma non l’unico. Un protocollo della cui utilità è semplice convincersi è HTTPS. Nell’interazione tra browser e server mediante HTTP le informazioni viaggiano sulla rete (cioè sull’infrastruttura di Internet) in chiaro: chiunque abbia la possibilità di intercettare i pacchetti in trasmissione ha anche la possibilità di ricostruire i dettagli della comunicazione. Se dobbiamo scambiare informazioni riservate (per esempio stiamo inviando il numero di una carta di credito) vogliamo che le informazioni viaggino codificate (crittografate). Questo è ciò che garantisce il protocollo HTTPS (S sta per Secure, sicuro). WWW 27 di 37 Noemi Scarpato Altri protocolli È evidente che per comunicare attraverso HTTPS non basta che il browser richieda una documento mediante questo protocollo, occorre che dall’altra parte ci sia davvero un server HTTPS e non (solo) HTTP. Il protocollo HTTPS è a sua volta basato sul protocollo SSL. HTTP e HTTPS sono protocolli pensati per comunicare in modo asincrono: il server invia l’infor