Economia dei gruppi - PDF
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This document provides an overview of corporate financial investments focusing on different types of participations within business groups. It covers evaluation methods, such as cost-based and net asset value, for financial investments. The document also explains the concept of group structures and the different elements that form a business group's composition.
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Economia dei gruppi 1. Le immobilizzazioni finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie (crediti a lungo termine) sono composte dai seguenti elementi: Partecipazioni Crediti, con separata indicazione -per ciascuna voce- degli importi esigibili entro l’esercizio Altri titoli S...
Economia dei gruppi 1. Le immobilizzazioni finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie (crediti a lungo termine) sono composte dai seguenti elementi: Partecipazioni Crediti, con separata indicazione -per ciascuna voce- degli importi esigibili entro l’esercizio Altri titoli Strumenti finanziari derivati attivi Le partecipazioni Se siamo la società A nel bilancio di A ci saranno le partecipazioni in B nell’attivo. Il contenuto della voce partecipazioni è così suddivisa: a) Partecipazioni in imprese controllate (società ha il controllo dell'impresa; influenza dominante) b) Partecipazioni in imprese collegate (partecipazione consistente ma non si ha il controllo dell’altra società; influenza notevole) c) Partecipazioni in imprese controllanti (A che controlla B e B che ha qualche azione di A, una sorta di controllo reciproco che non è molto usato). d) Partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle controllanti (ci sono più società che controllano una società in condizioni uguali, in linguaggio aziendale è chiamato joint venture). d bis) Partecipazioni in altre imprese. Partecipazioni in imprese controllate (art. 2359 C.C.) Sono considerate società controllate: 1) Le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria. Questo succede anche per situazioni in cui una società ha ad esempio il 40% dei voti ma la restante parte è divisa tra soci che hanno solo l’1%. Altri casi invece anche se si ha ad esempio il 55% dei voti ma nelle regole della 1 società per prendere le decisioni servono i ⅔ dei voti allora non si dispone della maggioranza dei voti. Questo è chiamato controllo di diritto. 2) Le società in cui un'altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria; 3) Le società che sono sotto influenza dominante di un'altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa. Questo è chiamato controllo di fatto. Partecipazioni in imprese collegate (art. 2359 C.C.) Sono considerate società collegate le società sulle quali un’altra società esercita un’influenza notevole: Almeno 1/5 dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria. Almeno 1/10 dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria (se quotata). Partecipazioni in imprese controllanti La voce Partecipazioni in imprese controllanti comprende azioni o quote che la società detiene nella propria controllante. I crediti La voce “crediti nelle immobilizzazioni” comprende i crediti sorti per prestiti e finanziamenti concessi (operazioni che hanno ad oggetto direttamente somme di denaro). Ad esempio i crediti derivanti da finanziamenti concessi. Altri titoli La voce “altri titoli” comprende i titoli diversi dalle azioni, che hanno la caratteristica di rappresentare un investimento durevole per la società. Criteri di valutazione Tutte le partecipazioni che si trovano nelle immobilizzazioni finanziarie (investimento durevole) hanno come regola di valutazione il metodo del costo rettificato per perdite 2 durevoli. Le voci a e b possono essere valutate al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo del costo. Metodo del costo rettificato a) Iscrizione iniziale b) Valutazioni successive c) Perdite durevoli di valore d) Ripristino del valore e) Confronto con patrimonio netto della partecipata. Le partecipazioni sono iscritte al costo di acquisto. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori (es. commissioni e spese, imposte di bollo). Non si computano gli oneri finanziari come gli interessi. Esempio: La società Alfa acquista il 70% delle azioni della società Beta sostenendo i seguenti costi: 100.000 azioni al prezzo unitario di 2 (200.000), commissioni di acquisto 5.000 e interessi passivi anticipati 6.000. Valutazioni successive A fine anno si va a vedere cosa succede al patrimonio netto dell’azienda per cui ho comprato le azioni. Se a fine anno il patrimonio netto aumenta la partecipazione rimane uguale, non viene iscritto in bilancio. Viene scritto nella nota integrativa. Se invece la partecipazione scende di valore si possono avere due scenari: In caso di perdita durevole si deve effettuare la svalutazione. In caso di perdita non durevole non si deve effettuare la svalutazione. Bisogna scriverlo in nota integrativa. Nel bilancio infatti per il principio di prudenza devono essere considerate le perdite presunte ma non i crediti presunti. Le partecipazioni che alla data di chiusura dell’esercizio risulti durevolmente di valore inferiore rispetto a quello iscritto in bilancio deve essere iscritta a tale minor valore. Esempio: A causa di perdite di valore dovute a perdite operative divenute fisiologiche, la società Alfa svaluta di 30.000 le partecipazioni nell’impresa Beta. 3 Ripristino di valore “Questo minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata”. Esempio: In virtù della ripresa del settore, il reddito operativo della società Beta è tornato positivo. Per tale motivo la società Alfa effettua una ripresa di valore delle partecipazioni in Beta precedentemente svalutata. Confronto del patrimonio netto della partecipata Si mette a confronto il valore di carico della partecipazione acquisita e la frazione di patrimonio netto contabile della società acquisita. Possono capitare tre scenari: a) Nessuna differenza b) Differenza negativa c) Differenza positiva → motivare adeguatamente in nota integrativa tale differenza. Metodo del patrimonio netto Si tratta di un metodo più automatico perché tutte le volte in cui il patrimonio netto aumenta o diminuisce il valore della partecipazione aumenta o diminuisce a seconda della situazione, senza distinguere tra utile e perdita e tra perdita durevole e non durevole. 4 Per i crediti verso imprese controllate, verso imprese collegate, verso controllante, verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti → Costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del valore di presumibile realizzo. Altri titoli Si deve sommare il costo d’acquisto e gli oneri accessori. Costo ammortizzato rettificato per perdite durevoli di valore. Nel caso di perdite durevoli di valore → obbligo di svalutazione. Ripasso ragioneria Lo stato patrimoniale è disciplinato dall’art. 2424 del Codice Civile. Un investimento durevole è quello che è destinato a permanere durevolmente nell’azienda (non necessariamente oltre i 12 mesi). Ci sono tre tipi di crediti. Quelli di natura commerciale che nascono poichè ho venduto dei beni/prestato dei servizi ma devo ancora incassare. Tutti i crediti di natura commerciale, indipendentemente dalla scadenza, vanno tutti nell’attivo circolante. Ci sono poi i crediti finanziari che nascono per il fatto di aver prestato dei soldi a qualcun’altro. Tutti i crediti di natura finanziaria, indipendentemente dalla scadenza, vanno sempre nelle immobilizzazioni. Ci sono poi i crediti diversi (come tributario, inps, verso dipendente) che vanno sempre nell’attivo circolante. Le partecipazioni sono investimenti finanziari durevoli. Qual è il criterio di valutazione delle partecipazioni? La prima domanda da porci è se le partecipazioni sono nell’attivo circolante o nelle immobilizzazioni. Quando sono iscritte nelle immobilizzazioni (quindi, destinate a permanere durevolmente nell’azienda) posso scegliere tra due criteri: quello del costo rettificato o in alternativa il metodo del patrimonio netto. Il metodo del costo rettificato consiste nel scrivere la partecipazione al costo e anno per anno ci si chiede se vale meno o di più. Se vale meno, se la perdita è durevole la devo svalutare. Tutti i criteri di valutazione sono riportati nell’art. 2426 del Codice Civile. Se la partecipazione è iscritta nell’attivo circolante la posso valutare al minore tra il costo e il presumibile valore di realizzo. 2. Il gruppo: aspetti generali Un gruppo aziendale è una concentrazione di imprese che ha un unico obiettivo, cioè quello di costituire un unico soggetto economico. Lavorano per un unico scopo e costituiscono un'unica entità economica come se fossero un’unica grande impresa. Gli accordi tra imprese non c’entrano con i gruppi d’impresa. 5 Il gruppo è un complesso economico costituito da più aziende caratterizzato da: Pluralità di soggetti giuridici indipendenti (almeno due imprese). Collegamento tra le aziende. Unicità del soggetto economico → controllo e direzione unitaria. Origine dei gruppi aziendali: modalità I gruppi si possono formare sostanzialmente in due modi: Acquisizione → acquisto di altre imprese. Ad esempio A compra B. Succede solitamente quando un gruppo è intenzionato ad espandersi. Enucleazione: un'impresa decide di separare i suoi due business e si formano due società (A e B). - Costituzione di nuove imprese da parte dell’impresa originaria. - Scorporo (conferimento o scissione) di una o più imprese dall’impresa originaria. Motivo per la nascita dei gruppi: Razionalizzazione attività esistenti (conferimenti, scorpori, scissioni, ecc). Un esempio è la creazione di una società per ogni business unit. Espansione attività (acquisizione di aziende, accordi, ecc.). Un esempio è l’acquisto di società estere, società operanti in nuovi settori. Investimento finanziario di partecipazioni. Ci possono essere infatti società che detengono partecipazioni in settori differenti. Convenienza finanziaria (società “scatole vuote” o “scatole cinesi”). Esempio: La società C deve aumentare il capitale sociale di 1.000 euro. Ipotesi 1): assenza di gruppo Verdi versa tutto, aumentando il capitale sociale. Ipotesi 2): gruppo (scatole vuote) In questo modo il signor Verdi ha il controllo di C proprio come nell’ipotesi 1. Le società A e B versano i soldi. Visto che B e A non hanno i soldi fanno un aumento del capitale sociale e alla fine il signor Verdi mette solo 132 euro. Vengono chiamati anche gruppi a cascata. L’importante in questi gruppi è continuare a mantenere il controllo. Relazioni di dipendenza: Finanziaria: maggioranza diretta o indiretta dei diritti di voto Amministrativa: maggioranza dei posti nell’organo di direzione (CdA, Comitato esecutivo) Contrattuale: accordi con una società (contratto di esclusiva, concessione…) o con alcuni suoi azionisti (accordi di voto, di designazione di amministratori…) Economica: società che lavora principalmente per il gruppo (sub-fornitore o terzista). 6 Tipologia di partecipazioni Partecipazioni dirette (di A in B). A → B Partecipazioni indirette (di A in C). A → B → C Partecipazioni reciproche (di A e B). A → ←B Tipologie di gruppo 1. Gruppo verticale a struttura semplice: sono presenti esclusivamente partecipazioni dirette. 2. Gruppo verticale a cascata: sono presenti sia partecipazioni dirette che partecipazioni indirette. 3. Gruppo verticale a livelli successivi di raggruppamento: sono presenti sia partecipazioni dirette che partecipazioni indirette. Sono presenti tanti piccoli gruppi. 4. Gruppo verticale a catena diretta (non da sapere). Sono presenti sia partecipazioni dirette che partecipazioni reciproche. 7 5. Gruppo verticale a catena indiretta (non da sapere). Sono presenti partecipazioni dirette, partecipazioni indirette e partecipazioni reciproche. Test sulle conoscenze iniziali di contabilità e bilancio 1. L’aspetto economico di un’operazione considera: Crediti e debiti Incassi e pagamenti Entrate e uscite di denaro Nessuna delle risposte precedenti (considera costi e ricavi) 2. L’acquisto di un computer da parte di un’impresa informatica comporta il sorgere di un: Costo di esercizio Costo pluriennale Costo di competenza Nessuna delle risposte precedenti Non si può dare una risposta perché dipende dalla destinazione. Lo posso acquistare per venderlo poco dopo (costo d’esercizio) o lo posso acquistare per tenerlo in azienda e usarlo per più anni (costo pluriennale). 3. Le operazioni di chiusura vengono effettuate per: Liquidare le attività e passività di un’azienda che ha conseguito l’oggetto sociale Rilevare in contabilità tutte le operazioni di competenza dell’esercizio amministrativo (si guarda anche il principio di prudenza) Stornare i costi di competenza dell'esercizio in chiusura Nessuna delle risposte precedenti 4. Nello stato patrimoniale vengono indicate: Grandezze stock Grandezze flusso Grandezze dinamiche Nessuna delle risposte precedenti 5. I ratei passivi rappresentano: Debiti certi, per i quali alla fine dell’esercizio non si conosce l’esatto ammontare (questi sono i fondi rischi e oneri) 8 La contropartita finanziaria di quote di costo di competenza dell’esercizio in chiusura, la cui manifestazione numeraria avverrà nell’esercizio successivo La contropartita di una vendita per la quale l’azienda non ha ancora emesso la fattura Nessuna delle risposte precedenti N.B. Per ricordarmi i ratei e i risconti: RAPORIA (ratei posticipati e risconti anticipati). 6. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? Il principio della prudenza indica che in bilancio devono essere iscritte le perdite certe e gli utili anche se presunti Nelle operazioni di capitalizzazione, per stornare i costi, si utilizza il conto “incrementi immobilizzazioni per lavori interni”, anziché i singoli conti di costo I crediti verso clienti devono essere iscritti in bilancio al costo storico rettificato per perdite durevoli di valore Nessuna delle affermazioni precedenti è corretta 7. Quali delle seguenti affermazioni è corretta? I fondi rettificativi (fondi ammortamento e fondi svalutazione) devono essere iscritti distintamente nel passivo dello stato patrimoniale Le rettifiche di valore su investimenti strumentali sono rilevazioni contabili effettuate al fine di rettificare il valore di attività a causa del consumo o di eventi eccezionali I fondi rettificativi sono in contrasto con il principio di competenza economica Nessuna delle affermazioni precedenti è corretta 8. I beni in leasing, nel bilancio civilistico di una società non quotata, vanno inseriti tra: Le immobilizzazioni materiali Le rimanenze di magazzino Le immobilizzazioni immateriali Nessuna delle risposte precedenti La capogruppo, in realtà, può usare il metodo finanziario e non quello patrimoniale. Avrà quindi il valore del bene nell’attivo e il valore del debito nel passivo. Questo perché il bilancio consolidato non serve né per pagare le imposte né per distribuire i dividendi, la sua funzione è solo illustrativa. Ed è giusto quindi far vedere che il gruppo ha un debito. Serve per favorire una rappresentazione più veritiera. 9. La redditività operativa della gestione è: La misura della remunerazione degli azionisti (questo è il ROE) La misura della remunerazione del capitale globalmente investito nell’impresa È espressa dal ROI Nessuna delle risposte precedenti 𝑅𝑒𝑑𝑑𝑖𝑡𝑜 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 ROI = 𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 9 10. Un elevato incremento del capitale circolante netto può rappresentare: Un aspetto positivo che si riflette su una maggiore liquidità aziendale Un aspetto negativo che si riflette su una minore liquidità aziendale Un incremento dei costi di acquisto Nessuna delle precedenti CCN= Attività entro i 12 mesi (magazzino, crediti verso i clienti e le disponibilità liquide) - passività entro i 12 mesi (debiti commerciali scadenti entro 12 mesi, debiti verso banche scadenti entro 12 mesi). Il CCN ci vuole dire se con le attività in scadenza entro l’anno prossimo l’azienda sarà in grado di pagare i debiti scadenti entro i 12 mesi. Un aumento dei crediti verso i clienti può essere sia negativo sia positivo. Se diminuiscono i ricavi e aumentano i crediti significa che fatico a incassare. 11. L’indicatore più rilevante per valutare la situazione patrimoniale dell’impresa è: L'indipendenza finanziaria Il capitale circolante netto L’indice di autocopertura Il ROE L’equilibrio patrimoniale deve rispondere alla domanda: chi sta finanziando l’azienda, i soci o 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑡𝑡𝑜 i terzi? Indipendenza finanziaria= 𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖𝑣𝑜 L’equilibrio patrimoniale è quando l’indice è pari al 50%. Il 50% è il valore ottimale, ma in realtà l’indipendenza non deve mai essere inferiore al 20/25%. 3. Introduzione al bilancio consolidato La comunicazione finanziaria di gruppo In un gruppo ci sono almeno due società che sono legate da rapporti partecipativi. Se due società fanno parte dello stesso gruppo lavorano insieme. Se A e B appartenenti allo stesso gruppo fanno operazioni di compravendita ci possono essere sconti, dilazioni temporali. Tutte queste operazioni infra gruppi influenzano il bilancio d’esercizio. Ad esempio in un bilancio d’esercizio si può leggere “crediti verso imprese controllate” che è come avere un credito verso i propri figli. I crediti verso le società di gruppo sono “particolari”. Quindi, c’è bisogno di un documento che rappresenti veramente come va il gruppo, chiamato bilancio consolidato. Il bilancio consolidato è come la somma di tutti i bilanci d’esercizio delle società appartenenti al gruppo. Se ad esempio ci sono due società: una produttiva e una distributiva, guardando i singoli bilanci d’esercizio avremmo una visione scorretta e non veritiera. Se si guarda invece il bilancio consolidato si riesce a capire effettivamente come va il gruppo. Quello che conta quindi nel gruppo è il bilancio consolidato. Il bilancio consolidato richiede l’eliminazione delle operazioni infragruppo. In un bilancio consolidato A e B diventano lo stesso soggetto economico, per questo vengono eliminate le operazioni infragruppo. Il bilancio consolidato non è un bilancio sostitutivo ma è un bilancio aggiuntivo. La singola società farà il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato. 10 Esempio: A controlla B al 100%. La banca guardando i soli numeri di A valuta l’indipendenza finanziaria estremamente positiva. Qualsiasi banca guardando solo questo numero sarebbe disposta a finanziare A. Invece, guardando solo B si può notare l’esatto opposto. Ci sono tanti debiti e il patrimonio netto è nettamente inferiore. L’indipendenza finanziaria è molto bassa. Alla banca però non interessa né il bilancio di A né il bilancio di B, perché è interessata a sapere se il gruppo riuscirà a pagare il debito. Quindi i debiti diventano 610 (600 di B + 10 di A), le attività diventano 730 (30 di A + 700 di B); le partecipazioni in B non si calcolano nelle attività del gruppo perché è un'operazione infragruppo. Si sostituisce il valore della partecipazione alle attività e passività della controllata. La voce “partecipazione in B” per 100 ci dà l’informazione che ho acquistato B ma non ci dice nulla sulla situazione reale di B. Nel bilancio consolidato, invece di farci vedere quanto ho pagato la partecipazione, ci dice cosa ho acquistato. Norme sul bilancio consolidato Per il bilancio d’esercizio le norme si presentano sul Codice Civile. Oggi, il bilancio consolidato si può fare con due regole: utilizzando le regole del Codice Civile o utilizzando i principi contabili internazionali (IAS/IFRS). I principi contabili internazionali sono obbligatori per i gruppi quotati e facoltativi per i gruppi non quotati. Le norme di legge di riferimento sul bilancio consolidato sono il decreto legislativo 127 del 1991 e l’OIC 17. Quali sono le imprese obbligate a redigere il bilancio consolidato? La norma da cui si parte è l’articolo 25 del decreto legislativo 127 del 1991: “Le società per azioni, in accomandita per azioni, e a responsabilità limitata che controllano un'impresa debbono redigere il bilancio consolidato secondo i criteri stabiliti dalle disposizioni degli articoli seguenti. Lo stesso obbligo, hanno gli enti di cui all'art. 2201 del codice civile, le società cooperative e le mutue assicuratrici che controllano una società per azioni, in accomandita per azioni o a responsabilità limitata. (VII Direttiva, articoli 1 e 4).” 11 I requisiti che fanno scattare l’obbligo di redazione del bilancio consolidato sono due: Natura giuridica della controllante → deve essere una società di capitali. Esercizio del controllo. Esercizio del controllo (Art. 2359 Codice civile): “Sono considerate società controllate: 1) le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria (controllo di diritto); 2) le società in cui un'altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria (controllo di fatto); 3) le società che sono sotto influenza dominante di un'altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa. Ai fini dell'applicazione dei numeri 1) e 2) del primo comma si computano anche i voti spettanti a società controllate, a società fiduciarie e a persona interposta: non si computano i voti spettanti per conto di terzi. Sono considerate collegate le società sulle quali un'altra società esercita un'influenza notevole. L'influenza si presume quando nell'assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei voti ovvero un decimo se la società ha azioni quotate in borsa.” Per controllo di fatto si intende quel controllo che ha voti minori del 50% ma che comunque rispetto agli altri che posseggono il diritto di voto è tanto. Più un’azienda ha un capitale frammentato più il controllo è esercitabile con voti minori. Esempi: 1) S.r.l. che detiene il 100% di una S.p.A → redazione bilancio consolidato. 2) S.r.l che detiene il 100% di una s.n.c. → redazione bilancio consolidato (la natura giuridica della controllata non è importante per la redazione del bilancio consolidato, lo è solo quella della controllante). 3) S.n.c che detiene il 100% di una s.r.l → No redazione del bilancio consolidato perché non è una società di capitali. C’è solo un'unica eccezione: se una società di persone è interamente detenuta da società di capitali, la società di persone è assimilabile in tutto e per tutto a una società di capitali e quindi redige anche il bilancio consolidato. 4) S.n.c che è controllata da srl per l’80% e da spa per il 20% che a sua volta controlla una srl al 100%→ Redazione bilancio consolidato. Casi di esonero dall’obbligo di redazione del bilancio consolidato L’articolo 27 prevede 4 casistiche di esclusione dall’obbligo di redazione del bilancio consolidato: Gruppi di modeste dimensioni (più frequente) Gruppi la cui controllante detiene partecipazioni irrilevanti Gruppi che detengono solo partecipazioni che possono essere escluse dal consolidamento Sub-holding Art. 27 del D.Lgs. 127/91 - Gruppi di modeste dimensioni: “Non sono soggette all'obbligo del bilancio consolidato le imprese controllanti che, unitamente alle imprese controllate non abbiano superato, per due esercizi consecutivi, due dei seguenti limiti: - 25 mln totale attivi (dell’impresa controllante e delle controllate) 12 - 50 mln totale ricavi di vendita e servizi - 250 dipendenti” 1-bis: “La verifica del superamento dei limiti numerici indicati al comma 1 può essere effettuata su base aggregata senza effettuare le operazioni di consolidamento. In tale caso, i limiti numerici indicati al comma 1, lettere a) e b), sono maggiorati del 20 per cento.” Questo significa che si può fare semplicemente una somma grezza considerando tutto (partecipazioni e attività e passività delle controllate) ma i limiti sono maggiorati del 20% quindi diventano 30 mln per il totale dell’attivo e 60 mln del totale ricavi di vendita. Nella quotidianità si utilizzano questi limiti (30 e 60 mln). Esempi: gruppo neo costituito nato quest’anno e che non supera i limiti → interpretando letteralmente la norma si dovrebbe redigere il bilancio consolidato. La prassi, però, dice che se il non superamento dei limiti è praticamente certo non deve essere redatto il bilancio consolidato. Gruppo neo costituito quest’anno e che supera i limiti → redigere il bilancio consolidato. Art. 27 del D.Lgs. 127/91 - Gruppi la cui controllante detiene partecipazioni irrilevanti: “Non sono soggette all'obbligo di redazione del bilancio consolidato le imprese che controllano solo imprese che, individualmente e nel loro insieme, sono irrilevanti ai fini della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e della situazione economica del gruppo di imprese.” Una controllante che supera di per sé i limiti che detiene una partecipazione di controllo in un’impresa che non supera i limiti. La controllata rispetto alla controllante è irrilevante. Se io posseggo solo partecipazioni non rilevanti sono esonerato dalla redazione del bilancio consolidato. D.Lgs. 139/15: “Non sono soggette all'obbligo di redazione del bilancio consolidato le imprese che controllano solo imprese che possono essere escluse dal consolidamento ai sensi dell'articolo 28” Sub-holding (secondo caso di esclusione più frequente): La società di capitali che ne controlla altre due è a sua volta controllata per più del 95% da un'ulteriore società, viene definita sub-holding e in quanto tale viene esonerata dalla redazione del bilancio consolidato. Si tratta di un esonero d’ufficio. Questo perché il bilancio consolidato lo fa la società che controlla la sub-holding, in questo caso H. Se una società di capitali che ne controlla un’altra, è a sua volta controllata per meno del 95%, la sub-holding è esonerata dall’obbligo di redazione del consolidato a meno che almeno il 5% dei soci non richieda la redazione nei 6 mesi precedenti la chiusura dell’esercizio. 13 Informazioni in nota integrativa: Nel bilancio d’esercizio della sub-holding esonerata ci deve essere sempre in nota integrativa la motivazione dell’esonero. Requisiti per l’esonero specifici per le sub-holding: 1. La controllante deve fare il consolidato con i principi del D.Lgs. 127/91 o con i principi contabili internazionali. 2. La sub-holding non deve essere quotata. In nota integrativa la sub-holding deve indicare la denominazione e sede dell’impresa controllante che redige il bilancio consolidato. Inoltre, deve depositare presso il registro delle imprese: - Copia del bilancio consolidato - Relazione sulla gestione - Relazione organo di controllo I principi generali del bilancio consolidato Sono gli stessi del bilancio d’esercizio. La responsabilità per la redazione del consolidato spetta alla controllante (capogruppo). I documenti che compongono il bilancio consolidato sono stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario, nota integrativa e relazione sulla gestione. Il contenuto è quindi lo stesso del bilancio d’esercizio. Anche le clausole generali e i postulati sono gli stessi (chiarezza, rappresentazione veritiera). Uniformità per la redazione del bilancio consolidato: Data di chiusura Schemi di bilancio Valuta di presentazione (euro per l’Italia) Criteri di valutazione delle poste di bilancio Processo di redazione del bilancio consolidato Data di bilancio Il bilancio consolidato è fatto nella stessa data in cui la controllante chiude il bilancio se ad esempio una o più controllate chiudono il bilancio in altre date. Se la maggior parte delle imprese controllate chiudono il bilancio in una data specifica si può decidere di fare il bilancio in quella data (anche per semplificare). Non è sbagliato però scegliere ugualmente la data della controllante. Se le date di chiusura non coincidono le società devono predisporre un bilancio annuale intermedio (situazione contabile alla data decisa). Schemi di bilancio Una controllante italiana fa il consolidato usando lo schema italiano. Lo schema da utilizzare è quello previsto dal codice civile. Se un gruppo ha più controllate (una cinese e una polacca ad esempio) bisogna comunque seguire le regole italiane. La cosa più semplice è che tutte le imprese adottino lo stesso piano dei conti (elenco di tutti i conti che una società può utilizzare in contabilità generale). Generalmente si può fare quando si creano le società, se si comprano ci sono dei passaggi intermedi. 14 Scelta dei criteri di valutazione I criteri di valutazione devono essere quelli utilizzati nel bilancio d’esercizio dell’impresa che redige il bilancio consolidato. Possono tuttavia essere utilizzati anche altri criteri dandone motivazione nella nota integrativa, purché ammessi nel codice civile. Se ad esempio ho 3 società che usano 3 metodi diversi di valutazione (costo medio ponderato, LIFO, FIFO) non va bene. Ci deve essere omogeneità dei criteri. Metodi di consolidamento (il metodo da usare per consolidare, caricare i dati di una partecipazione): Nozione di controllo → metodo integrale Nozione di collegamento → metodo sintetico Nozione di controllo congiunto (joint venture) → metodo proporzionale Tutte le società controllate devono essere consolidate con il metodo integrale. Tutte le società collegate si valutano con il metodo del patrimonio netto detto anche metodo sintetico. Se invece c’è una joint venture viene consolidata con il metodo proporzionale o con il metodo del patrimonio netto. Metodo integrale Quando si pensa alle controllate parliamo di area di consolidamento in senso stretto. Esempio: A controlla B al 100%. A è un'impresa indipendente che fa il suo bilancio d’esercizio, scrivendo la partecipazione in B. B anche farà il suo bilancio d’esercizio. Devo applicare il metodo integrale, cioè togliere la voce partecipazione e al suo posto si consolidano (carico, rilevo) le attività e le passività della controllata. Metodo del patrimonio netto o metodo sintetico Si utilizza per le imprese collegate (almeno il 20% del capitale se non è quotata, il 10% se è quotata). Il metodo del patrimonio netto significa adeguare anno per anno il valore della partecipazione al patrimonio netto della partecipata. Non è quindi un vero consolidamento, è una valutazione della partecipazione, infatti essa viene mantenuta nel bilancio. Esempio 1: io compro il 20% di B che vale 100, iscrivo la partecipazione a 20. L’anno dopo il valore di B diventa 200 e iscrivo la partecipazione a 40, l’anno dopo ancora scende di nuovo a 100 e la iscrivo di nuovo a 20 e così via. Esempio 2: A controlla B al 30%. 15 Metodo proporzionale Si utilizza per le imprese a controllo congiunto (società controllata congiuntamente almeno da due imprese) in alternativa al metodo del patrimonio netto. La percentuale di partecipazione non deve essere inferiore alla percentuale di collegamento. Si possono avere joint venture al 50 e 50, oppure al 33, 33, 33 oppure 25, ma non 10 se non è quotata. Esempio: A possiede 50% di B. Bisogna togliere la voce partecipazione e caricare in proporzione il 50% dell’attività di B e il 50% dei debiti di B. Metodi di consolidamento a confronto Siccome B è una controllata si usa il metodo integrale, per C si usa il metodo del patrimonio netto e per D il metodo proporzionale. 16 Consolidare con il metodo integrale significa eliminare la partecipazione. Le collegate non si consolidano ma si valutano con il metodo del patrimonio netto. Siccome il patrimonio netto di C è 100 e si possiede il 20%, iscrivo la partecipazione a 20. Con il metodo proporzionale, come per quello integrale, si toglie la voce partecipazione. Si scrivono in bilancio le attività e i debiti in proporzione. I ricavi sono dati da: 600+500+225= 1.325. Esercitazione 1: Obbligo o esonero del bilancio consolidato? A) La L.S. S.p.A. è una società capogruppo che controlla direttamente ed indirettamente diverse società. La L.S. S.p.A. è a sua volta controllata all'80% dalla AAA S.p.A., società quotata in Borsa. La L.S. S.p.A. è obbligata oppure no a redigere il bilancio consolidato? E la AAA S.p.A.? La L.S. S.p.A. non è obbligata a redigere il bilancio consolidato se non è richiesto dal 5% dei soci nei 6 mesi precedenti la data di chiusura. Lo è invece la AAA S.p.A perché è quotata (bilancio IAS/IFRS). B) La X S.p.A., società quotata in Borsa, è la società capogruppo che controlla direttamente ed indirettamente diverse società. La X S.p.A. è a sua volta controllata al 70% dalla H S.p.A., società quotata in Borsa. La X S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato? E la H S.p.A.? La X S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato così come la H S.p.A, perché sono quotate. C) La società Alfa S.p.A. detiene una partecipazione del 60% nella società Beta S.p.A. che a sua volta detiene una partecipazione del 95% nella società Gamma S.p.A. La Gamma possiede numerose partecipazioni in imprese controllate e collegate. Quali delle società indicate (Alfa, Beta, Gamma) sono obbligate a redigere il bilancio consolidato? Perché? La società obbligata a redigere il bilancio consolidato è Alfa. Beta e Gamma sono esonerate per sub-holding a meno che il 5% dei soci ne richieda la redazione. D) La società B.Y S.n.C. controlla al 99% la società M.O. S.p.A. I soci della società B.Y. 17 sono il sig. Rossi, il sig. Verdi e la Blu S.r.l. La società B.Y. S.n.C. è obbligata a redigere il bilancio consolidato? Non è obbligata a redigere il bilancio consolidato perché è una società di persone ed è controllata solo al 33% da un società di capitali. E) La società B S.a.s. controlla al 95% la società Y S.r.l. I soci della B S.a.s. sono la Rossi S.p.A. e la Verdi S.r.l. La società B S.a.s. è obbligata a redigere il bilancio consolidato? Sì, perché la società di persone è interamente detenuta da società di capitali. F) La società Alfa S.p.A. controlla all'80% la società Beta S.n.C. La società Alfa S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato? Sì, perché è una società di capitali. G) La società Alfa S.p.A. possiede le seguenti partecipazioni: - partecipazione del 3% nella Beta S.p.A., società quotata in Borsa; - partecipazione del 20% nella Gamma S.p.A.; - partecipazione del 49% nella Delta S.p.A. (il restante 51% è posseduto dalla Rossi S.p.A.). La società Alfa S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato? No, perché non possiede l’esercizio del controllo. H) La società Alfa S.p.A. possiede le seguenti partecipazioni: - partecipazione del 12% nella Beta S.p.A., società quotata in Borsa; - partecipazione del 49% nella Gamma S.p.A. (il restante 51% è posseduto da altri quattro soci). La società Alfa S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato? Sì, perché la partecipazione in Gamma S.p.A. è un controllo di fatto. I) La società Alfa S.p.A. possiede le seguenti partecipazioni: - partecipazione del 51% nella Beta S.p.A.; - partecipazione del 60% nella Gamma S.p.A. I valori patrimoniali ed economici della società Beta e Gamma sono inferiori all'1% dei medesimi valori della società Alfa. La società Alfa S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato? No, perché possiede solo partecipazioni irrilevanti. J) La società Alfa S.p.A. possiede le seguenti partecipazioni: - partecipazione del 51% nella Beta S.p.A.; - partecipazione del 60% nella Gamma S.p.A. I valori patrimoniali ed economici della società Beta sono inferiori all'1% dei medesimi valori della società Alfa. La società Alfa S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato? Sì, perché solo la partecipazione in Beta è irrilevante. K) La società Alfa S.p.A. possiede direttamente ed indirettamente diverse partecipazioni. Il valore aggregato dei dati patrimoniali ed economici delle società del gruppo è il seguente (dati in milioni di euro): 18 La società Alfa S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato per l'anno 2? No, perché è considerato un gruppo di modeste dimensioni. L) La società Alfa S.p.A. possiede direttamente ed indirettamente diverse partecipazioni. Il valore aggregato dei dati patrimoniali ed economici delle società del gruppo è il seguente (dati in milioni di euro): La società Alfa S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato per l'anno 2? No, perché è considerato un gruppo di modeste dimensioni. M) La società Alfa S.p.A. possiede direttamente ed indirettamente diverse partecipazioni. Il valore aggregato dei dati patrimoniali ed economici delle società del gruppo è il seguente (dati in milioni di euro): La società Alfa S.p.A. è obbligata a redigere il bilancio consolidato per l'anno 2? No, perché è considerato un gruppo di modeste dimensioni. N) Impresa neo-costituita presenta questi numeri: 2024 2025 2026 2027 2028 2029 Tot. attivo 20 mln 24 mln 32 mln 32 mln 32 mln 32 mln Tot. ricavi 40 mln 50 mln 50 mln 61 mln 59 mln 59 mln Dipendenti 240 260 240 240 240 240 medi Consolidato NO* NO NO SI SI NO SI/NO? Nel 2024 non si redige perché la prassi dice che se è presumibile che non si superino i limiti anche l’anno dopo è possibile non redigere il bilancio consolidato. Nel 2025 e nel 2026 non c’è l’obbligo di redazione perché non si superano i limiti per 2 anni consecutivi. Nel 2027, invece, si superano i limiti e quindi bisogna redigere il bilancio consolidato. Nel 2028, nonostante il non superamento dei limiti, il 19 consolidato si redige lo stesso perché la regola dice che il non superamento deve avvenire per due anni consecutivi. Nel 2029 siccome non vengono superati i limiti per 2 anni consecutive il bilancio consolidato non è nuovamente obbligatorio. Esercitazione 2: La struttura del gruppo è quella riportata nel grafico: Quali società hanno l’obbligo di redazione del bilancio consolidato? (Fornire le motivazioni). Solo la A S.p.A perché controlla di diritto altre due società e la C S.n.c. sarebbe esonerata per sub-holding se il 5% dei soci non lo richiedono ma dipende da chi possiede il restante 20% del controllo. La B S.r.l. è esonerata per sub-holding o per il non esercizio del controllo. Esercitazione 3: Omogeneità necessarie per la redazione del bilancio consolidato. CASO A: Si consideri la seguente situazione: Scegliere il criterio di valutazione del magazzino da adottare nel bilancio consolidato (motivare la scelta) ed inserire il valore del magazzino nello schema di bilancio consolidato. Il criterio da utilizzare è il LIFO perché è quello usato dalla controllante e il valore delle rimanenze da inserire in bilancio è 640 (dato da 120+520). Sarebbe anche giusto scegliere il FIFO e inserire le rimanenze a 820. CASO B: Si consideri la seguente situazione: Si proceda a: Società Data di chiusura del bilancio d'esercizio - Individuare la data di riferimento del bilancio consolidato, indicando anche tutte le A (controllante) 31/12 possibili alternative a disposizione dell’entità B (controllata) 31/7 capogruppo. C (controllata) 31/7 Le possibilità sono due: 31/12 oppure il 31/7. D (controllata) 31/7 - Indicare quale documento deve predisporre un’entità inclusa nel consolidamento 20 nel caso in cui la data di chiusura del bilancio d’esercizio è diversa dalla data di riferimento del bilancio consolidato. Bilancio annuale intermedio. 4. Metodo integrale: approfondimenti e eliminazione della partecipazione Casi di esclusione dal consolidamento con il metodo integrale (si tratta di una facoltà, non di un obbligo!): Irrilevanza → gruppo che fa il consolidato che detiene una partecipazione irrilevante e altre rilevanti. Non esistono soglie quantitative per l’irrilevanza, il codice civile richiede unicamente la coerenza. Il gruppo deve individuare una soglia e rispettarla sempre. La società che è irrilevante non la consolido integralmente. Restrizione diritti → quando c’è l’impossibilità all’esercizio del controllo. C’è la possibilità a non consolidare con il metodo integrale se sono impossibilitato a esercitare il controllo. Ad esempio quando si detengono partecipazioni elevate ma la società è in liquidazione e quindi è il liquidatore che comanda. Oppure quelle partecipazioni in paesi belligeranti come l’Ucraina o la Russia. Impossibilità di ottenimento dei dati → ad esempio compro una partecipazione il 30/11 e il 31/12 devo fare il bilancio consolidato. Il piano dei conti della controllata è completamente diverso e non si riesce a fare il bilancio consolidato. Quindi vale per le società acquistate a ridosso della fine dell’anno. Successiva alienazione → posso non consolidare con il metodo integrale una società acquisita con il solo scopo della rivendita. Si presume di tenerla per meno di 12 mesi. Va messo nell’attivo circolante perché è un investimento non durevole. Se in un bilancio consolidato trovo la voce partecipazione in imprese controllate con ad esempio il valore 10, significa che la società non ha consolidato almeno una società di cui detiene il controllo. Ci deve essere poi la spiegazione in bilancio del motivo per cui non si consolida e deve essere una delle cause di esclusione previste. In 3 casi su 4 (restrizione dei diritti, l’impossibilità all’ottenimento dei dati e irrilevanza) la partecipazione si lascia iscritta al costo di acquisto. Se l’ho acquistata con il solo scopo di venderla si iscrive al minore tra il costo e il presumibile valore di realizzo, perché si utilizzano le regole dell’attivo circolante. Per le partecipazioni non consolidate si iscrivono nella voce partecipazioni in altre imprese (% di partecipazione che non consente né il controllo né il collegamento) e si usa il metodo del costo di acquisto. 21 Strumenti contabili per la redazione del bilancio consolidato Si parte dai bilanci di verifica o bilanci d'esercizio. Si devono svolgere le operazioni preliminari: si prendono la contabilità della controllata e la contabilità della controllante e si verificano i dati. Ad esempio da una parte si trova il costo e dall’altra parte non si trova il ricavo perché magari non è ancora arrivato. La prassi nei gruppi prevede ad un certo punto di bloccare le operazioni infragruppo per semplificare il tutto. Dopo di chè si eliminano le operazioni infragruppo e si determina il patrimonio netto di gruppo. Lo strumento per fare tutto ciò è un foglio di lavoro. Un esempio di foglio di lavoro è quello riportato sotto: I totali non rettificati sono una somma grezza, ad esempio si fa attivo di A + attivo di B + attivo di C. Le rettifiche riguardano ad esempio l’eliminazione delle partecipazioni o l’eliminazione dei debiti (rettifica in dare nella voce passività). Sommando i totali non rettificati con le rettifiche si trova la situazione di gruppo che è quella da iscrivere nel bilancio consolidato. 22 Esempio di utilizzo del foglio di lavoro: Si riportano tutti i dati della società A e della società B del bilancio d’esercizio. I totali non rettificati sono somme grezze, ad esempio nella terza riga 500 + 300 = 800. Tra le rettifiche c’è l’eliminazione della partecipazione, si toglie in avere 100 e si toglie il patrimonio netto di B in dare perché bisogna integrare le attività e le passività di B. Si elimina la voce patrimonio netto perché non serve averla visto che sto caricando già le attività e le passività. Questo per evitare una duplicazione visto che il patrimonio netto è dato dalla differenza tra passività e attività. Rettifiche di consolidamento La prima cosa da fare in assoluto è l’eliminazione della partecipazione. Viene fatta una sola volta, cioè alla data di acquisizione del controllo. Se compro ad esempio la partecipazione il 10/05 elimino la partecipazione il 10/05. Si riportano avanti negli anni gli effetti. Applicare il 23 metodo integrale vuol dire anche eliminare tutte le operazioni infragruppo perché nel gruppo si è un unico soggetto economico. Viene fatto più volte. Esempio: A compra da terzi a 80 e vende a una società interna a 100 → utile interno. Bisogna togliere questi margini. Eliminazione della partecipazione Deve essere sempre fatta alla data di acquisizione del controllo e consiste nel confrontare il costo d'acquisto della partecipazione e il patrimonio netto contabile della partecipata. Da questo confronto possono nascere delle differenze che devono essere giustificate. Possono emergere 3 situazioni: 1. Costo = PN partecipata → No differenza. Ho comprato a 100 ciò che contabilmente vale 100. 2. Costo > PN partecipata → Differenza positiva (caso più frequente di tutti). Significa che ho comprato a 100 ciò che contabilmente vale 80 e si trova una differenza positiva di 20. Un primo motivo per cui si compra potrebbe essere che nel patrimonio netto contabile ci sono delle attività che hanno un valore di mercato maggiore rispetto al valore contabile. Questo si chiama attribuzione alle attività e passività. Può anche capitare che si compri a 100 ciò che ha un valore di mercato di 95. Significa che si è stati disposti a pagare un maggior costo oggi a fronte di benefici economici futuri (Avviamento). È una voce residuale. L’avviamento nel bilancio consolidato ha le stesse regole del bilancio d’esercizio. Bisogna fare l’ammortamento dell’avviamento che si effettua sulla base della sua vita utile. In caso non si fosse in grado di stimare la vita utile il massimo è 10 anni. Se si è in grado di stimare la vita utile, essa non può mai essere superiore ai 20 anni. Se non si ottengono i benefici aspettati ci deve essere la svalutazione dell’avviamento. Potrebbe esserci anche un ulteriore motivo: costo a conto economico per cattivo investimento. In questo caso va in oneri diversi di gestione (voce B.14). Nella pratica non succede mai. 3. Costo < PN partecipata → Differenza negativa. Significa che ho comprato a 100 ciò che contabilmente vale 120. Un primo motivo per cui si compra a meno è l’attribuzione alle attività e alle passività. Significa che bisogna svalutare o rivalutare un’attività o una passività. Succede molto raramente perché la svalutazione dovrebbe già essere presente nel bilancio d’esercizio. Generalmente la differenza va a fondo rischi da consolidamento o a riserva da consolidamento. Un'ipotesi è che si compra una società che è in perdita perché si pensa di riuscire a risollevarla. In questo caso ci si assume il rischio della perdita e si iscrive a fondo rischi da consolidamento. Un altra ipotesi può essere di aver fatto un buon affare 24 (investimento conveniente) perché ad esempio il proprietario della società aveva bisogno di soldi subito (riserva di consolidamento). Esempio 1° caso: Costo = PN partecipata A possiede il 100% di B: Esempio 2° caso: Costo > PN partecipata A possiede il 100% di B. Partecipazione acquisita il 31/12. C’è una differenza positiva data dal costo della partecipazione - patrimonio netto di B, cioè 700 - 550 = 150. Ci possono essere tre ipotesi: Ipotesi A: la differenza tra costo partecipazione e PN della partecipata imputabile a elementi patrimoniali. Ipotesi B: la differenza tra costo della partecipazione e PN della partecipata NON è imputabile a elementi patrimoniali Ipotesi C: la differenza tra costo partecipazione e PN della partecipata è imputabile in parte a elementi patrimoniali. Nell’ipotesi A la differenza positiva di 150 è data da immobili civili per 110 e scorte per 40. Il foglio di lavoro viene così compilato: 25 Nell’ipotesi B la differenza positiva di 150 è data dall’avviamento. Il foglio di lavoro in questo caso viene compilato così: 26 Questa operazione viene effettuata il 31/12 perché nel patrimonio netto c’è l’utile. L’utile si conosce solo con il bilancio d’esercizio che si effettua al 31/12. Se l’operazione fosse avvenuta il 1/01 bisognerebbe fare l’ammortamento per l’avviamento. Esempio 3° caso: Costo < PN partecipata A possiede B al 100%. La differenza tra costo partecipazione e PN della partecipata NON è imputabile a elementi patrimoniali. Il costo della partecipazione è di 150 e il patrimonio netto è di 200. Quindi troviamo una differenza negativa di 50 da inserire in riserva di consolidamento. Nel foglio di lavoro si elimina la partecipazione e bisogna sistemare il 50 in avere. La riserva di consolidamento è tipica del bilancio consolidato, nel bilancio d’esercizio non c’è. 27 Se la partecipazione non è un buon affare, non si mette nella riserva di consolidamento ma nel fondo rischi da consolidamento. Partecipazione non totalitaria Finora abbiamo confrontato il costo della partecipazione con il patrimonio netto. Se il controllo non è totalitario il confronto si fa tra il costo e la percentuale di PN della partecipata. La percentuale che non ci appartiene viene individuata come il PN di pertinenza dei terzi che porterà a un risultato di pertinenza dei terzi. Il confronto può far nascere delle differenze che vengono trattate come le partecipazioni totalitarie. Esempio: A possiede B all’80%. Il costo della partecipazione è 120. Si deve togliere l’80% del PN di B quindi 80. Si trova una differenza positiva di 40 (120-80). Troviamo anche il capitale e riserve di terzi, facendo il 20% di 100, cioè 20. Siccome si usa il metodo integrale bisogna iscrivere tutto, quindi si deve scrivere anche il patrimonio di terzi. Se la voce “patrimonio netto di terzi” non c’è significa che tutte le partecipazioni di una società sono al 100%. Il 40 di differenza positiva può essere dovuto all’avviamento. A pagina 187 c’è il caso in cui invece dell’avviamento c’è l’attribuzione alle attività. 28 Consolidamento del conto economico Nello stato patrimoniale si sommano i dati della controllante e i dati della controllata. Anche nel conto economico si fa così: si sommano tutti i ricavi e i costi della controllante e della controllata. Se la partecipazione non è totalitaria anche nel conto economico nascono le voci: risultato netto di gruppo e risultato netto di pertinenza di terzi. Il risultato netto di gruppo è dato da tutto il risultato netto della controllante + la quota parte del risultato netto della controllata. Il risultato netto di terzi è dato dalla quota parte di minoranza del risultato netto della sola controllata. Esempio: A controlla il 75% di B. Controllo di diritto non totalitario. Quando si crea il conto utile dell’esercizio di terzi si iscrive 15 in avere. Questo viene chiamato giroconto contabile. Se non scrivessi il 15 sembrerebbe che il gruppo si fosse portato a casa 165. Quindi si iscrive 15 perché devono essere tolti. Viene iscritto perché stiamo utilizzando il metodo integrale e si deve caricare sempre il 100%. 29 Bilancio consolidato con partecipazioni non acquistate in data 1° Gennaio La regola generale prevede che il consolidamento di una partecipazione di controllo avviene dalla data di acquisizione del controllo. Questo implica che io debba avere una situazione contabile alla data di acquisizione del controllo. Questo vale anche per il conto economico, i ricavi e i costi del gruppo maturano solo dal momento di acquisizione della società. Caso A: Acquisto in data 01/01 Situazione comoda perché bisogna solo confrontare il PN al 1/01 con il costo della partecipazione (150). Il consolidamento inizia dal primo gennaio. L'eliminazione della partecipazione avviene il 1 gennaio e trovo una differenza di 50. Il conto economico viene consolidato dal 1/1 (l’utile di 20 scaturisce dalla differenza tra ricavi e costi consolidati integralmente iscritti nel conto economico consolidato). Caso B: Acquisto in data 31/12 Anche acquisire il controllo il 31/12 è comodo. L’eliminazione avviene il 31/12. Questa volta però il PN è diventato 120 e quindi la differenza positiva è di 30. Nel conto economico consolidato del 31/12 non ci sono né costi né ricavi della partecipata perché è stata acquisita il 31/12. Sono considerati già nel PN che infatti non è più 100 ma 120. Caso C: Acquisto in data 01/04 La regola generale prevede di confrontare il PN della partecipata alla data di acquisizione del controllo. Il PN è composto dal patrimonio netto al 1/01 + l’utile fino alla data di acquisizione. Per l’azienda significa fare un conto economico e stato patrimoniale infrannuale. Nel conto economico consolidato avrò i costi e i ricavi dal 1 aprile al 31/12. La norma di legge prevede qualche semplificazione: il consolidamento si può fare alla data in cui l’impresa è inclusa per la prima volta nel bilancio consolidato. L’OIC 17 interpreta la 30 norma e dice che se si compra ad esempio la partecipazione a luglio c’è la possibilità di fare il consolidamento alla data di chiusura del primo bilancio consolidato che comprende l’impresa controllata (31/12). Se la partecipazione è stata comprata nei primi mesi dell’anno (da gennaio a giugno) c’è la possibilità di consolidare l’impresa per l’intero esercizio, quindi come se l’avessi comprata il 1 gennaio. N.B.: Noi utilizziamo sempre la regola generale negli esercizi, quindi se la partecipazione viene acquistata il 1 aprile il consolidamento si fa il 1 aprile. Esercitazione 4: Area di consolidamento CASO A: La Blu S.p.A. è una società che opera nel settore tessile che possiede direttamente e indirettamente le partecipazioni riportate nell’elenco che segue: Società % diritto ai voti Note Arancio S.p.A. 50% Il restante 50% è posseduto da un unico socio. Bianco S.p.A. 80% In liquidazione. Carminio S.p.A. 5% Società per la tutela dell’immagine del distretto industriale tessile nel quale ha la sede la società Alfa. Giallo S.p.A. 80% Distribuzione commerciale dei prodotti tessili. Indaco S.p.A. 100% Il totale dell’attivo e del fatturato di questa società è meno dell’1% del totale attivo e fatturato del consolidato Marrone S.p.A. 20% Nero S.p.A. 90% Tuttavia in corso per l'alienazione della partecipazione. Si intende, infatti, uscire dal settore. Rosa S.p.A. 100% Partecipazione acquisita nel 4° trimestre dell’esercizio. Il sistema contabile della Rosa S.p.A. è incompatibile con quello del gruppo. Rosso S.p.A. 100% Verde S.p.A. 45% Le azioni possedute da terzi sono frazionate tra 20 soci, tra i quali non esiste alcun patto di sindacato. Viola S.p.A. 100% Società di intermediazione mobiliare (SIM). Per ciascuna partecipazione si indichi: - la tipologia di partecipazione 31 - l’appartenenza o meno all’area di consolidamento. L’area di consolidamento in senso stretto riguarda solo le controllate, l’area di consolidamento in generale riguarda tutte le società che vanno consolidate. - l’eventuale metodo di consolidamento da utilizzare. Soluzione: Arancio S.p.A: Joint venture. Fa parte dell’area di consolidamento. Il metodo da utilizzare è il metodo proporzionale oppure quello del patrimonio netto. Bianco S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. È possibile non utilizzare il metodo integrale, visto che la società è in liquidazione (impossibilità all’esercizio del controllo). Si valuta con il metodo del costo. Carminio S.p.A: altra partecipazione. Non fa parte dell’area di consolidamento. Si valuta con il metodo del costo. Giallo S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento e si deve usare il metodo integrale. Indaco S.p.A: controllata e fa parte dell’area di consolidamento. Si può non utilizzare il metodo integrale per irrilevanza e si può valutare al costo. Marrone S.p.A: collegata. Fa parte dell’area di consolidamento. Si può utilizzare il metodo del patrimonio netto. Nero S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Se è stata comprata con il solo scopo della rivendita si può non utilizzare il metodo integrale per successiva alienazione e si utilizza il minore tra il costo e il presumibile valore di realizzo. Rosa S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Per quest’anno è possibile non utilizzare il metodo integrale per impossibilità di ottenimento dei dati. Si valuta al costo. Rosso S.p.A: controllata e fa parte dell’area di consolidamento. Si utilizza il metodo integrale. Verde S.p.A: controllata (controllo di fatto, il 45% è sufficiente per esercitare un'influenza dominante) e fa parte dell’area di consolidamento. Si utilizza il metodo integrale. Viola S.p.A: controllata e fa parte dell’area di consolidamento. Si utilizza il metodo integrale. CASO B: La società X S.p.A. è una holding operativa che svolge attività nel comparto alimentare e che detiene, direttamente e indirettamente, le partecipazioni di seguito riportate: Società % diritto ai voti Note A S.p.A 2% B S.p.A 25% C S.p.A 33,33% Il restante 66,67% è posseduto in misura uguale da due soci. D S.p.A 80% Il totale dell’attivo e del fatturato è meno del 2% del 32 totale attivo e fatturato consolidati. E S.p.A 100% F S.p.A 100% Trattative in corso per l'alienazione della partecipazione. G S.p.A 90% H S.p.A 100% In liquidazione. I S.p.A 25% Il restante 75% è posseduto in misura uguale da tre soci. L S.p.A 100% Partecipazione acquisita il 29/11 dell’esercizio. Piani dei conti incompatibili. M S.p.A 18% Società quotata in borsa. N S.p.A 40% Il restante 60% è frazionato tra 30 soci tra i quali non esiste patto di sindacato. Per ciascuna partecipazione si indichi: - la tipologia di partecipazione - l’appartenenza o meno all’area di consolidamento - l’eventuale metodo di consolidamento da utilizzare. Soluzione: A S.p.A: altra partecipazione. Non fa parte dell’area di consolidamento. Si valuta al costo. B S.p.A: collegata. Fa parte dell’area di consolidamento. Il metodo da utilizzare è quello del patrimonio netto. C S.p.A: joint venture. Fa parte dell’area di consolidamento. Il metodo da utilizzare è quello proporzionale o quello del patrimonio netto. D S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Si può non utilizzare il metodo integrale e usare quello del costo. E S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Il metodo da utilizzare è il metodo integrale. F S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Si può non utilizzare il metodo integrale per successiva alienazione. G S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Il metodo da utilizzare è il metodo integrale. H S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Si può non utilizzare il metodo integrale perché la società è in liquidazione. I S.p.A: joint venture. Fa parte dell’area di consolidamento. Si può utilizzare il metodo del patrimonio netto o il metodo proporzionale. L S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Si può non utilizzare il metodo integrale per impossibilità di ottenimento dei dati. M S.p.A: collegata. Fa parte dell’area di consolidamento. Si utilizza il metodo del patrimonio netto. 33 N S.p.A: controllata. Fa parte dell’area di consolidamento. Si utilizza il metodo integrale. CASO C: La struttura di un gruppo è quella riportata di seguito: La società A ha l’obbligo di redazione del bilancio consolidato. Quali società devono essere inserite nel bilancio consolidato di A con il consolidamento integrale? Quali con il consolidamento del patrimonio netto o proporzionale? Quali società possono essere escluse dall’area di consolidamento in senso stretto? Area di Metodo di Società Informazioni Tipologia di consolidamento consolidamento società in senso stretto utilizzato nel (Si/no/facoltà) bilancio consolidato B Controllata Si Integrale C In liquidazione Controllata Facoltà Integrale o costo D Società quotata Altra No Costo in borsa partecipazione E Controllata Si Integrale F Controllata Si Integrale G Controllata Si Integrale H Joint venture No Patrimonio netto o proporzionale N Nessun legame CASO D: La struttura di un gruppo è quella riportata di seguito: 34 La società H ha l’obbligo di redazione del bilancio consolidato. Quali società devono essere inserite nel bilancio consolidato di H con il consolidamento integrale? Quali con il consolidamento del patrimonio netto o proporzionale? Quali società possono essere escluse dall’area di consolidamento in senso stretto? Area di Metodo di Società Informazioni Tipologia di consolidamento consolidamento società in senso stretto utilizzato nel (Si/no/facoltà) bilancio consolidato B Controllata Si Integrale C Controllata Si Integrale D Attivo e ricavi Controllata Facoltà Integrale o costo pesano meno dell’1% del tot. del gruppo E Altra No Costo partecipazione F Nessun legame G Collegata No Metodo del patrimonio netto Non applicando il metodo integrale ad E, non si considera F perché non si iscrivono le attività di E nel bilancio di H. Si interrompe la catena del controllo. Esercitazione 5: Consolidamento delle partecipazioni, controllo totalitario La società Alfa S.p.A. possiede una partecipazione del 100% nella Beta S.p.A. acquistata in data 01/01/anno 1. Alla data di acquisizione del controllo, le situazioni patrimoniali mettono in evidenza, tra gli altri, i seguenti dati: Stato patrimoniale ALFA al 01/01/anno 1 A) Patrimonio netto Capitale sociale 500.000 Partecipazioni in società Beta 260.000 Riserva sovrapprezzo 100.000 Riserva legale 30.000 Riserva facoltativa 80.000 Stato patrimoniale BETA al 01/01/anno 1 A) Patrimonio netto Capitale sociale 100.000 Riserva legale 10.000 Riserva facoltativa 140.000 35 Si proceda al calcolo delle differenze positive e/o negative derivanti dal consolidamento della Beta nella Alfa S.p.A., allocando opportunatamente le sopraccitate differenze (indicare tutte le possibilità e motivare la scelta effettuata). C’è una differenza positiva di 10.000, che deriva da 260.000 - 250.000. Questi 10.000 euro in più possono essere dovuti all’attribuzione delle attività o all’avviamento. Siccome siamo al 01/01 bisogna fare l’ammortamento. Se l’avviamento fosse da dividere in 5 anni, si iscriverà l'avviamento a 8.000 in bilancio. Esercitazione 6: Consolidamento delle partecipazioni: controllo non totalitario Caso A: La società Alfa S.p.A. possiede una partecipazione dell’80% nella Beta S.p.A. acquistata in data 1/1/anno 1. Alla data di acquisizione del controllo, le situazioni patrimoniali mettono in evidenza, tra gli altri, i seguenti dati: Stato patrimoniale ALFA al 01/01/anno 1 Partecipazioni in società Beta 450.000 A) Patrimonio netto Capitale sociale 800.000 Riserva sovrapprezzo 200.000 Riserva legale 100.000 Riserva facoltativa 230.000 Stato patrimoniale BETA al 01/01/anno 1 A) Patrimonio netto Capitale sociale 200.000 Riserva legale 35.000 Riserva facoltativa 250.000 Si proceda al calcolo delle differenze positive e/o negative derivanti dal consolidamento della Beta nella Alfa S.p.A., motivando opportunamente l’allocazione delle sopraccitate differenze. Alfa possiede l’80% in Beta quindi, 485.000 x 80%= 388.000. La partecipazione è stata pagata 450.000, questo fa nascere una differenza positiva di 62.000 (deriva da 450.000 - 388.000). Il patrimonio netto di pertinenza di terzi è il 20% di 485.000, quindi 97.000. La differenza può essere dovuta all’allocazione dei beni della società (attività della controllata iscritte nello sp che hanno un valore di mercato più alto del valore contabile), se ciò non è possibile può essere iscritta come avviamento o costo nel conto economico per cattivo affare. Ipotizzando l’avviamento della durata di 10 anni, lo stato patrimoniale consolidato è così redatto: Stato patrimoniale consolidato Avviamento 55.800 Cap. sociale 800.000 Riserva sovrapprezzo 200.000 Riserva legale 100.000 Riserva facoltativa 230.000 Cap. e riserve di terzi 97.000 36 Avviamento: 62.000:10 = 6.200 62.000 - 6.200 = 55.800 L’utile di gruppo è pari alla somma algebrica delle seguenti voci: - Utile di Alfa - (Ammortamento) - 80% utile di Beta Caso B: La società Gamma S.p.A. possiede una partecipazione del 70% nella Sigma S.p.A. acquistata in data 1/1/anno 1. Alla data di acquisizione del controllo, le situazioni patrimoniali mettono in evidenza, tra gli altri, i seguenti dati: Stato patrimoniale GAMMA al 01/01/anno 1 Partecipazioni in società Sigma 300.000 A) Patrimonio netto Capitale sociale 800.000 Riserva sovrapprezzo 200.000 Riserva legale 100.000 Riserva facoltativa 230.000 Stato patrimoniale SIGMA al 01/01/anno 1 A) Patrimonio netto Capitale sociale 200.000 Riserva legale 35.000 Riserva facoltativa 250.000 Si proceda al calcolo delle differenze positive e/o negative derivanti dal consolidamento della Sigma nella Gamma S.p.A., motivando opportunamente l’allocazione delle sopraccitate differenze. La Gamma S.p.A. possiede il 70%, quindi 485.000 x 70%= 339.500. La partecipazione è stata pagata 300.000, questo fa nascere una differenza negativa di 39.500 (deriva da 339.500 - 300.000). Il patrimonio netto di pertinenza di terzi è il 30% di 485.000, quindi 145.500. Si può ipotizzare che la differenza negativa sia dovuta a una riserva di consolidamento (buon affare) o a un fondo rischi di consolidamento. Il foglio di lavoro viene così compilato: Società Società Tot. non Rettifiche Sit. di Gamma Sigma rettificati gruppo Dare Avere Partecipazioni 300.000 300.000 300.000 Cap. sociale e 1.330.000 1.330.000 1.330.000 riserva di Gamma Riserva da 39.500 39.500 37 consolidamento Cap. sociale e 485.000 485.000 485.000 riserva di Sigma Cap. e riserve di 145.500 145.500 terzi Stato patrimoniale consolidato Cap. sociale e riserve di gruppo 1.330.000 Riserva di consolidamento 39.500 Cap. e riserve di terzi 145.500 Se nasce una riserva di consolidamento va nel patrimonio di gruppo. L’utile di gruppo è pari alla somma algebrica delle seguenti voci: - Utile di Gamma - 70% dell’utile di Sigma. Esercitazione 7: Consolidamento di partecipazioni e del conto economico Caso A: La società Alfa S.p.A. possiede una partecipazione dell’80% nella Beta S.p.A. acquistata in data 1/1/anno 1. I bilanci di Alfa e di Beta mettono in evidenza, tra gli altri, i seguenti dati: Stato patrimoniale ALFA al 31/12/anno 1 Partecipazioni in società Beta 450.000 A) Patrimonio netto Capitale sociale 800.000 Riserva sovrapprezzo 200.000 Riserva legale 100.000 Riserva facoltativa 230.000 Utile d’esercizio 80.000 Stato patrimoniale BETA al 31/12/anno 1 A) Patrimonio netto Capitale sociale 200.000 Riserva legale 35.000 Riserva facoltativa 250.000 Utile d’esercizio 40.000 Si procede alla redazione dello stato patrimoniale consolidato limitatamente alle voci interessate. Il PN di Beta è di 485.000. Alfa possiede l’80% quindi, 485.000 x 80%= 388.000. Il costo della partecipazione è di 450.000, quindi nasce una differenza positiva di 62.000 che può essere attribuita a elementi patrimoniali attivi, all’avviamento o come costo per cattivo 38 investimento. In questo caso ipotizzo che sia dovuto all’avviamento e l’ammortamento è per 10 anni. Quindi 62.000:10 = 6.200. E 62.000 - 6.200 = 55.800 Stato patrimoniale consolidato Avviamento 55.800 Cap. sociale 800.000 Riserva sovrapprezzo 200.000 Riserva legale 100.000 Riserva facoltativa 230.000 Utile d’esercizio di gruppo 105.800 Tot. PN di gruppo 1.435.800 Cap. e riserve di terzi 97.000 Utile di terzi 8.000 Tot. PN netto di terzi 105.800 Tot. PN consolidato 1.540.800 Utile di gruppo: utile di Alfa - ammortamento + utile beta (80%), cioè 80.000 - 6.200 + 32.000 = 105.800. L’utile di terzi è 40.000 x 20% = 8.000. Il foglio di lavoro è il seguente: Società Società Tot. non Rettifiche Sit. di Alfa Beta rettificati gruppo Dare Avere Partecipazioni 450.000 450.000 450.000 Cap. sociale e 1.330.000 1.330.000 1.330.000 riserve di Alfa Utile Alfa 80.000 80.000 6.200 73.800 Cap. sociale e 485.000 485.000 485.000 riserve di Beta Utile Beta 40.000 40.000 8.000 32.000 Cap. e riserve di 97.000 97.000 terzi Utile di terzi 8.000 8.000 Caso B: La società Gamma S.p.A. possiede una partecipazione del 100% nella Omega S.p.A. acquistata in data 1/1/anno 1. I bilanci di Gamma e di Omega mettono in evidenza, tra gli altri, i seguenti dati: Stato patrimoniale GAMMA al 31/12/anno 1 Partecipazioni in società Omega 350.000 A) Patrimonio netto Capitale sociale 1.000.000 Riserva sovrapprezzo 500.000 Riserva legale 200.000 39 Riserva facoltativa 680.000 Utile d’esercizio 200.000 Conto economico GAMMA al 31/12/anno 1 Valore della produzione 9.500.000 Costi della produzione 9.060.000 Differenza tra valori e costi della produzione 440.000 Proventi e oneri finanziari (150.000) Utile ante imposte 290.000 Imposte sul reddito (90.000) Utile/(perdita) d’esercizio 200.000 Stato patrimoniale OMEGA al 01/01/anno 1 A) Patrimonio netto Capitale sociale 300.000 Riserva legale 30.000 Riserva facoltativa 70.000 Utile d’esercizio 23.000 Conto economico OMEGA al 31/12/anno 1 Valore della produzione 4.500.000 Costi della produzione 4.437.000 Differenza tra valori e costi della produzione 63.000 Proventi e oneri finanziari (20.000) Utile ante imposte 43.000 Imposte sul reddito (20.000) Utile/(perdita) d’esercizio 23.000 Si proceda al calcolo delle differenze positive e/o negative derivanti dal consolidamento della Omega nella Gamma S.p.A., allocando opportunamente le sopraccitate differenze (indicare tutte le possibilità e motivare la scelta effettuata). Si proceda, inoltre, alla redazione del bilancio consolidato. Il PN di Omega vale 400.000. Gamma ha pagato la partecipazione solo 350.000 quindi nasce una differenza negativa per 50.000. Siccome la società Omega sembra andare bene visto che ha conseguito un utile, questa differenza potrebbe essere una riserva da consolidamento (buon affare). Stato patrimoniale consolidato Cap. sociale 1.000.000 Riserva sovrapprezzo 500.000 Riserva legale 200.000 40 Riserva facoltativa 680.000 Riserva da consolidamento 50.000 Utile di gruppo 223.000 Conto economico consolidato Valore della produzione 14.000.000 Costi della produzione 13.497.000 Differenza tra valori e costi della produzione 503.000 Proventi e oneri finanziari (170.000) Utile ante imposte 333.000 Imposte sul reddito (110.000) Utile/(perdita) d’esercizio 223.000 Caso C: La società Alfa acquista in data 1/10/anno n il 100% del capitale della Beta s.r.l. La società Beta ha predisposto la seguente situazione contabile per il periodo 1/01 - 1/10 dell’anno n (dati in migliaia di euro): Stato patrimoniale BETA al 30/09/anno 1 Altre attività 10.000 Capitale sociale 700 Riserve di utili 3.200 Utili di periodo 100 Passività 6.000 Totale attività 10.000 Totale passività 10.000 Conto economico BETA dal 01/01 al 30/09/anno 1 Valore della produzione 8.000 Costi della produzione 7.770 Differenza tra valori e costi della produzione 300 Proventi e oneri finanziari (110) Utile ante imposte 190 Imposte sul reddito (90) Utile/(perdita) d’esercizio 100 I bilanci d’esercizio delle società Alfa e Beta al 31/12/anno 1 sono riportati di seguito. Stato patrimoniale ALFA al 31/12/anno 1 Partecipazioni in Beta 5.000 Capitale sociale 2.000 Altre attività 10.000 Riserve di utili 4.000 Utili di periodo 500 Passività 8.500 Totale attività 15.000 Totale passività 15.000 41 Conto economico ALFA al 31/12/anno 1 Valore della produzione 18.000 Costi della produzione 16.500 Differenza tra valori e costi della produzione 1.300 Proventi e oneri finanziari (400) Utile ante imposte 900 Imposte sul reddito (400) Utile/(perdita) d’esercizio 500 Stato patrimoniale BETA al 31/12/anno 1 Altre attività 12.000 Capitale sociale 700 Riserve di utili 3.200 Utili di periodo 400 Passività 7.700 Totale attività 12.000 Totale passività 12.000 Conto economico BETA dal 01/01 al 31/12/anno 1 Valore della produzione 28.000 Costi della produzione 27.000 Differenza tra valori e costi della produzione 1.000 Proventi e oneri finanziari (200) Utile ante imposte 800 Imposte sul reddito (400) Utile/(perdita) d’esercizio 400 Si costruisca il bilancio consolidato al 31/12/anno 1 del gruppo Alfa. Il PN di Beta alla data di acquisizione del controllo è dato da: 700 + 3.200 + 100 = 4.000. La partecipazione è costata 5.000. Questo fa nascere una differenza positiva di 1.000 che può essere attribuita a elementi patrimoniali attivi, avviamento o costo per cattivo investimento. Ipotizzando che questa differenza sia dovuta a avviamento (con ammortamento in 10 anni) il bilancio consolidato è così redatto: Stato patrimoniale consolidato Altre attività 22.000 Cap. sociale 2.000 Avviamento 900 Riserve di utili 4.000 Utile di gruppo 700 Passività 16.200 Totale attività 22.900 Totale passività 22.900 L’utile complessivo comprende l’utile di Alfa per intero, l’ammortamento dell’avviamento e l’utile di Beta dal 1/10 al 31/12, quindi 500 - 100 + 300 = 700 42 Conto economico consolidato Valore della produzione 46.000 Costi della produzione 43.600 Differenza tra valori e costi della produzione 2.400 Proventi e oneri finanziari (600) Utile ante imposte 1.800 Imposte sul reddito (800) Utile/(perdita) d’esercizio 1.000 Esercitazione 8: Appello 16 gennaio 2014 (Esercizio 1) La società Alfa ha acquistato in data 1/5/anno n il 60% del capitale della società Beta. I bilanci d’esercizio delle società Alfa e Beta al 31/12/anno n sono riportati di seguito. Stato patrimoniale ALFA Partecipazioni in Beta 10.500 Capitale sociale 8.000 Altre attività 42.300 Riserve di utili 21.000 Utile d’esercizio 800 Passività 23.000 Totale attività 52.800 Totale passività 52.800 Stato patrimoniale BETA Partecipazioni in Gamma 5.000 Capitale sociale 5.000 Altre attività 40.000 Riserve di utili 6.500 Utile d’esercizio 700 Passività 32.800 Totale attività 45.000 Totale passività 45.000 Conto economico ALFA Conto economico BETA A) Valore della produzione 35.680 B) Costi della produzione (34.260) A) Valore della produzione 17.780 Differenza A-B 1.420 B) Costi della produzione (16.230) C) Gestione finanziaria (300) Differenza A-B 1.550 C) Gestione finanziaria (450) Utile ante imposte 1.120 22) Imposte sul reddito (320) Utile ante imposte 1.100 Utile d’esercizio 800 22) Imposte sul reddito (400) Utile d’esercizio 700 Si consideri inoltre quanto segue: 1) l’utile realizzato dalla società Beta durante il periodo 1/1/anno n – 1/5/anno n ammonta a 300; 2) la società Beta detiene una partecipazione nell’impresa Gamma qualificata come partecipazioni in altre imprese e valutata con il metodo del costo rettificato. Il valore 43 di mercato della partecipazione in Gamma ammonta a 7.000; (Non serve questa informazione). 3) alla data di acquisizione del controllo la società Beta deteneva un immobile il cui valore contabile era pari a 8.000 mentre il valore corrente era pari a 12.000. L’aliquota di ammortamento dell’immobile è del 3%; 4) in data 1/10 la società Beta ha prestato servizi amministrativi a favore della società Gamma per un ammontare pari a 2.000. Alla data di chiusura del bilancio la società Gamma deve ancora saldare il proprio debito. Non si considerino le problematiche IVA; 5) la società Beta ha venduto alla società Alfa merci per un valore di 300. Il costo di acquisto di tali merci è pari a 400 e a fine esercizio tali beni sono ancora in giacenza nel magazzino di Alfa. Il presumibile valore di realizzo di tali merci ammonta a 420. Sulla base dei dati sopra riportati lo studente determini: a) Eventuale differenza da consolidamento (o riserva da consolidamento) e relativa modalità di calcolo. In caso di differenza da consolidamento si ipotizzi un periodo di ammortamento pari a 10 anni. 5.000 + 6.500 + 300 = 11.800 → PN Beta al 1/05 60% x 11.800 = 7.080 10.500 - 7.080= 3.420 → Differenza positiva Il bene vale 4.000 in più e si rivaluta per il 60%, quindi 2.400 che va ammortizzato al 3%. La parte restante (1.020) è avviamento. La differenza di consolidamento è 1.020 - 102 = 918. b) Partecipazione in Gamma: 5.000 perché il valore di mercato non va nel bilancio. c) Valore della voce “altre attività” da iscrivere nel bilancio consolidato (non comprendente la sola partecipazione in Gamma). 42.300 + 40.000 + 2.400 - (3% x 2.400) + 100 = 84.752. d) Utile/(perdita) di spettanza del gruppo → 800 - 48 - 102 + 300 = 950. e) Utile/(perdita) di spettanza di terzi → 700 - 300 = 400 + 100 = 500. 500 x 0,4 = 200. 5. Eliminazioni delle operazioni infragruppo Eliminazione rapporti intersocietari All'interno di un gruppo possono avvenire delle operazioni infragruppo che devono essere eliminate. Il bilancio consolidato è un bilancio di gruppo che mantiene evidenziati i rapporti tra le società. A e B sono considerate unitariamente per mettere in evidenza solo i rapporti tra il gruppo e i soggetti terzi. Pertanto tutto ciò che viene fatto tra le società del gruppo non è rilevante ai fini del bilancio consolidato. Situazione analoga agli scambi tra «filiali» della stessa società: non rilevano ai fini del bilancio d’esercizio. Eliminazione crediti/debiti infragruppo 44 Eliminazione costi/ricavi infragruppo Esempio: A possiede il 100% di B.