Corso di Finanza Locale 2024-25 modulo 4 PDF
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Università di Pavia
2024
Daniela Diani
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This document is a module from a course in local finance at the University of Pavia. It covers the reform of accounting in local governments.
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Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali -Corso di Finanza Locale A.A.2024/25 La riforma dell’ordinamento contabile Modulo 4 1 LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO CONTABILE Focus della legge delega...
Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali -Corso di Finanza Locale A.A.2024/25 La riforma dell’ordinamento contabile Modulo 4 1 LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO CONTABILE Focus della legge delega 42/2009: attuazione dell’art. 119 della Costituzione Obiettivi: assicurare l’autonomia finanziaria degli EE.LL. (autonomia di entrata e di spesa) sostituire gradualmente il criterio della spesa storica garantire la massima responsabilizzazione degli Amministratori armonizzare i sistemi contabili e gli schemi di bilancio dei medesimi enti Principi di riferimento: concorso di tutte le amministrazioni pubbliche al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica nazionale semplificazione del sistema tributario, riferibilita' al territorio delle compartecipazioni al gettito dei tributi erariali e lotta all’evasione fiscale attribuzione di risorse autonome ai comuni costi e fabbisogni standard quali indicatori rispetto al quale comparare e valutare l'azione pubblica in termini di efficienza e l'efficacia perequazione e correlazione tra prelievo fiscale e beneficio connesso alle funzioni esercitate sul territorio riduzione della imposizione fiscale statale in misura corrispondente alla piu' ampia autonomia di entrata di regioni ed enti locali Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e 2 Sociali – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO CONTABILE La legge 42/2009 ad oggetto «Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione"» e la legge 196/2009 «Legge di contabilità e finanza pubblica» hanno avviato un processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici, denominato armonizzazione contabile, diretto a rendere i bilanci di tutte le pubbliche amministrazioni omogenei, confrontabili e aggregabili. IL PUNTO DI PARTENZA: - sistemi contabili diversi - schemi di bilancio differenti - principi contabili non uniformi. CRITICITA’: Difficoltà di misurare i debiti delle pubbliche amministrazioni Scarsa affidabilità’ dei conti pubblici e degli equilibri di bilancio Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 3 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO CONTABILE Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 4 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO CONTABILE Con il decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 emanato in attuazione delle leggi delega, si prevede, per gli enti in contabilità finanziaria, l’adozione di un sistema contabile integrato che garantisce la rilevazione unitaria dei fatti gestionali sotto il profilo finanziario e sotto il profilo economico- patrimoniale. Si parla di sistema integrato perché la contabilità economico patrimoniale affianca la contabilità finanziaria. Per gli EE.LL. la contabilità finanziaria costituisce il sistema contabile principale e fondamentale per fini autorizzatori e di rendicontazione della gestione. E’ prevista l’adozione del bilancio finanziario autorizzatorio almeno triennale, di competenza e di cassa (le previsioni di cassa solo per il primo anno).. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 5 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 La contabilità economico patrimoniale è integrata, e non derivata, alla contabilità finanziaria. Le scritture di assestamento economico-patrimoniale di fine anno (di rettifica, integrazione e ammortamento dei costi rilevati nel corso dell’esercizio) sono autonome rispetto alla contabilità finanziaria. Gli strumenti che consentono di alimentare la contabilità economico – patrimoniale sono: il piano dei conti economico il piano dei conti patrimoniale che sono strettamente raccordati al piano dei conti finanziario Il piano dei conti integrato è l’elemento di novità del nuovo sistema contabile rilevante ai fini dell’armonizzazione dei bilanci degli enti territoriali, la cui funzione principale è quella di consentire il consolidamento dei conti pubblici attraverso comuni regole contabili e comuni rappresentazioni (vedi art. 157 del D. Lgs. 267/2000) Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 6 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Il nuovo bilancio armonizzato E’ un bilancio triennale, di competenza per i tre esercizi e di cassa per il primo esercizio È un bilancio autorizzatorio E’ un bilancio ove le unità elementari sono collegate ad un piano dei conti finanziario ed economico patrimoniale E’ un bilancio che consente, in sede di rendiconto, la redazione del conto economico e dello stato patrimoniale non derivati dalla contabilità finanziaria attraverso scritture di conciliazione ma dai conti economico patrimoniali E’ un bilancio che consente, in sede di rendiconto, il consolidamento dei conti Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 7 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Le ragioni dell’armonizzazione l’applicazione del principio della competenza finanziaria prima vigente comportava che il rendiconto degli enti locali non svolgesse pienamente la funzione conoscitiva che caratterizza la contabilità pubblica scarsa capacità dei residui attivi e passivi a rappresentare debiti e crediti effettivi nei confronti di terzi difficoltà di consolidamento dei conti pubblici Obiettivi dell’armonizzazione Il rendiconto degli enti locali deve riacquistare la fondamentale funzione conoscitiva che caratterizza i documenti contabili i residui attivi (somme accertate e non riscosse) e passivi (somme impegnate e non pagate) devono rappresentare solo crediti e debiti dell’ente “scaduti” Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 8 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Il nuovo bilancio armonizzato I Titoli di entrata per gli EE.LL sono 8, si aggiungono, rispetto al precedente schema di bilancio, il Titolo relativo all’anticipazione di tesoreria e il Titolo relativo alla riduzione di attività finanziarie. I Titoli di spesa per gli EE.LL. sono 6, si aggiungono il Titolo relativo al rimborso anticipo di tesoreria e il Titolo relativo all’aumento di attività finanziarie. Il consiglio vota la Tipologia di entrata e il Programma di spesa, articolato in Titoli (UNITA’ DI VOTO) Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 9 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE secondo la fonte di TITOLI provenienza delle entrate in base alla natura dell’entrata TIPOLOGIE nell’ambito di ciascuna fonte di provenienza definite in base all’oggetto CATEGORIE dell’entrata, separando le eventuali quote di entrate “non ricorrenti” unità elementari ai fini della CAPITOLI / ARTICOLI gestione e rendicontazione Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e 10 Sociali – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE Funzioni principali e obiettivi MISSIONI strategici perseguiti con la spesa Aggregati di spesa diretti al PROGRAMMI perseguimento degli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni Articolazione dei programmi MACROAGGREGATI secondo la natura economica della spesa unità elementari ai fini della CAPITOLI / ARTICOLI gestione e rendicontazione Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 11 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 La struttura del bilancio armonizzato degli EE.LL. prevede una articolazione della spesa per missioni e programmi in analogia alla struttura del bilancio dello Stato, dove le missioni rappresentano le funzioni fondamentali e gli obiettivi strategici e i programmi rappresentano le attività correlate alle missioni. All’interno dei programmi troviamo i titoli, i macroaggregati, cioè le spese aggregate secondo la loro natura economica ed infine i capitoli e gli articoli La struttura del bilancio armonizzato degli EE.LL. prevede una articolazione della entrata per titoli, tipologie, categorie, capitoli, articoli. Quindi l’articolazione riguarda la fonte di provenienza, la natura dell’entrata, l’oggetto. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e 12 Sociali – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 PRINCIPI CONTABILI hanno valenza interpretativa (Le amministrazioni pubbliche conformano la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell'allegato 1 al D. Lgs 118/2011 e s.m.i. ed ai principi contabili applicati, che costituiscono parte integrante dello stesso decreto) assumono valenza normativa si distinguono in generali ed applicati quelli generali sono 18 quelli applicati sono quattro e precisamente: 1. Principio contabile applicato della programmazione 2. Principio contabile applicato della contabilità finanziaria 3. Principio contabile applicato della contabilità economico- patrimoniale 4. Principio contabile applicato del bilancio consolidato Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e 13 Sociali – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 PRINCIPI CONTABILI GENERALI 1. Principio dell'annualità 2. Principio dell'unità 3. Principio dell'universalità 4. Principio dell'integrità 5. Principio della veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità 6. Principio della significatività e rilevanza 7. Principio della flessibilità 8. Principio della congruità 9. Principio della prudenza 10. Principio della coerenza 11. Principio della continuità e della costanza 12. Principio della comparabilità e della verificabilità 13. Principio della neutralità 14. Principio della pubblicità 15. Principio dell'equilibrio di bilancio 16. Principio della competenza finanziaria 17. Principio della competenza economica 18. Principio della prevalenza della sostanza sulla forma Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e 14 Sociali – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 1. Principio della annualità I documenti del sistema di bilancio, sia di previsione sia di rendicontazione, sono predisposti con cadenza annuale e si riferiscono a distinti periodi di gestione coincidenti con l'anno solare. Nella predisposizione dei documenti di bilancio, le previsioni di ciascun esercizio sono elaborate sulla base di una programmazione di medio periodo, con un orizzonte temporale almeno triennale. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 15 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 2. Principio dell'unità La singola amministrazione pubblica è una entità giuridica unica e unitaria, pertanto, deve essere unico e unitario sia il suo bilancio di previsione, sia il suo rendiconto e bilancio d'esercizio. È il complesso unitario delle entrate che finanzia l'amministrazione pubblica e quindi sostiene così la totalità delle sue spese durante la gestione. Le entrate in conto capitale sono destinate esclusivamente al finanziamento di spese di investimento. I documenti contabili non possono essere articolati in maniera tale da destinare alcune fonti di entrata a copertura solo di determinate e specifiche spese, salvo diversa disposizione normativa di disciplina delle entrate vincolate. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 16 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 3. Principio della universalità Il sistema di bilancio ricomprende tutte le finalità e gli obiettivi di gestione, nonché i relativi valori finanziari, economici e patrimoniali riconducibili alla singola amministrazione pubblica, al fine di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della complessa attività amministrativa svolta nell'esercizio e degli andamenti dell'amministrazione, anche nell'ottica degli equilibri economico - finanziari del sistema di bilancio. Sono incompatibili con il principio dell'universalità le gestioni fuori bilancio, consistenti in gestioni poste in essere dalla singola amministrazione o da sue articolazioni organizzative - che non abbiano autonomia gestionale - che non transitano nel bilancio. Le contabilità separate, ove ammesse dalla normativa, devono essere ricondotte al sistema di bilancio dell'amministrazione entro i termini dell'esercizio. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 17 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 4. Principio della integrità Nel bilancio di previsione e nei documenti di rendicontazione le entrate devono essere iscritte al lordo delle spese sostenute per la riscossione e di altre eventuali spese ad esse connesse e, parimenti, le spese devono essere iscritte al lordo delle correlate entrate, senza compensazioni di partite. Lo stesso principio si applica a tutti i valori del sistema di bilancio, quindi anche ai valori economici ed alle grandezze patrimoniali che si ritrovano nel conto economico e nel conto del patrimonio. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 18 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 5. Principio della veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità Il principio della «veridicità» fa esplicito riferimento al principio del true and fair view che ricerca nei dati contabili di bilancio la rappresentazione delle reali condizioni delle operazioni di gestione di natura economica, patrimoniale e finanziaria di esercizio. Il principio della veridicità non si applica solo ai documenti di rendicontazione e alla gestione, ma anche ai documenti di previsione nei quali è da intendersi come rigorosa valutazione dei flussi finanziari (e nel caso anche economici) generati dalle operazioni che si svolgeranno nel futuro periodo di riferimento. Si devono quindi evitare le sottovalutazioni e le sopravalutazioni delle singole poste che invece devono essere valutate secondo una rigorosa analisi di controllo. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e 19 Sociali – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Le previsioni e in generale tutte le valutazioni a contenuto economico - finanziario e patrimoniale, devono essere, inoltre, sostenute da accurate analisi di tipo storico e programmatico o, in mancanza, da altri idonei ed obiettivi parametri di riferimento, nonché da fondate aspettative di acquisizione e di utilizzo delle risorse al fine di rendere attendibili i documenti predisposti (principio dell'attendibilità). Tale principio non è applicabile solo ai documenti contabili di programmazione e previsione, ma anche al rendiconto e al bilancio d'esercizio, per la redazione dei quali occorre un processo di valutazione. Il principio in argomento si estende ai documenti descrittivi ed accompagnatori. Un'informazione contabile è attendibile se è scevra da errori e distorsioni rilevanti e se gli utilizzatori possono fare affidamento su di essa. L'oggettività degli andamenti storici e dei suddetti parametri di riferimento, ad integrazione di quelli eventualmente previsti dalle norme, consente di effettuare razionali e significative comparazioni nel tempo e nello spazio e, a parità di altre condizioni, di avvicinarsi alla realtà con un maggior grado di approssimazione. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 20 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 6. Principio della significatività e rilevanza Per essere utile, un'informazione deve essere significativa per le esigenze informative connesse al processo decisionale degli utilizzatori. L'informazione è qualitativamente significativa quando è in grado di influenzare le decisioni degli utilizzatori aiutandoli a valutare gli eventi passati, presenti o futuri, oppure confermando o correggendo valutazioni da loro effettuate precedentemente. Il procedimento di formazione del sistema di bilancio implica delle stime o previsioni. Pertanto, la correttezza dei dati di bilancio non si riferisce soltanto all'esattezza aritmetica, bensì alla ragionevolezza, ed all'applicazione oculata e corretta dei procedimenti di valutazione adottati nella stesura del bilancio di previsione, del rendiconto e del bilancio d'esercizio. L'informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le decisioni degli utilizzatori prese sulla base del sistema di bilancio. La rilevanza dipende dalla dimensione quantitativa della posta, valutata comparativamente con i valori complessivi del sistema di bilancio, e dall'errore giudicato nelle specifiche circostanze di omissione o errata presentazione. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 21 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 7. Principio della flessibilità Nel sistema del bilancio di previsione i documenti non debbono essere interpretati come immodificabili, perché questo comporterebbe una rigidità nella gestione che può rivelarsi controproducente. Il principio di flessibilità è volto a trovare all'interno dei documenti contabili di programmazione e previsione di bilancio la possibilità di fronteggiare gli effetti derivanti dalle circostanze imprevedibili e straordinarie che si possono manifestare durante la gestione, modificando i valori a suo tempo approvati dagli organi di governo. Per tale finalità la legge disciplina l'utilizzo di strumenti ordinari, come il fondo di riserva, destinati a garantire le risorse da impiegare a copertura delle spese relative a eventi prevedibili e straordinari. Il principio di flessibilità si applica non solo ai valori finanziari contenuti nel bilancio di previsione su cui transita la funzione autorizzatoria, ma anche ai documenti di programmazione sui quali si fonda la gestione ed il relativo controllo interno. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 22 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 8. Principio della congruità La congruità consiste nella verifica dell'adeguatezza dei mezzi disponibili rispetto ai fini stabiliti. Il principio si collega a quello della coerenza, rafforzandone i contenuti di carattere finanziario, economico e patrimoniale, anche nel rispetto degli equilibri di bilancio. La congruità delle entrate e delle spese deve essere valutata in relazione agli obiettivi programmati, agli andamenti storici ed al riflesso nel periodo degli impegni pluriennali che sono coerentemente rappresentati nel sistema di bilancio nelle fasi di previsione e programmazione, di gestione e rendicontazione. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 23 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 9. Principio della prudenza Il principio della prudenza si applica sia nei documenti contabili di programmazione e del bilancio di previsione, sia nel rendiconto e bilancio d'esercizio. Nel bilancio di previsione, più precisamente nei documenti sia finanziari sia economici, devono essere iscritte solo le componenti positive che ragionevolmente saranno disponibili nel periodo amministrativo considerato, mentre le componenti negative saranno limitate alle sole voci degli impegni sostenibili e direttamente collegate alle risorse previste. Nei documenti contabili di rendicontazione il principio della prudenza comporta che le componenti positive non realizzate non devono essere contabilizzate, mentre tutte le componenti negative devono essere contabilizzate e quindi rendicontate, anche se non sono definitivamente realizzate. Il principio della prudenza così definito rappresenta uno degli elementi fondamentali del processo formativo delle valutazioni presenti nei documenti contabili del sistema di bilancio. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 24 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 10. Principio della coerenza Occorre assicurare un nesso logico e conseguente fra la programmazione, la previsione, gli atti di gestione e la rendicontazione generale. La coerenza implica che queste stesse funzioni ed i documenti contabili e non, ad esse collegati, siano strumentali al perseguimento dei medesimi obiettivi. Il nesso logico infatti deve collegare tutti gli atti contabili preventivi, gestionali e consuntivi, siano essi di carattere strettamente finanziario, o anche economico e patrimoniale, siano essi descrittivi e quantitativi, di indirizzo politico ed amministrativo, di breve o di lungo termine. La coerenza interna implica: - in sede preventiva, che gli strumenti di programmazione pluriennale e annuale siano conseguenti alla pianificazione dell'ente; - in sede di gestione, che le decisioni e gli atti non siano in contrasto con gli indirizzi e gli obiettivi indicati negli strumenti di programmazione pluriennale e annuale e non pregiudichino gli equilibri finanziari ed economici; - in sede di rendicontazione, che sia dimostrato e motivato lo scostamento fra risultati ottenuti e quelli attesi. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 25 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 11. Principio della continuità e della costanza La valutazione delle poste contabili di bilancio deve essere fatta nella prospettiva della continuazione delle attività istituzionali per le quali l'amministrazione pubblica è costituita. Il principio della continuità si fonda sulla considerazione che ogni sistema aziendale, sia pubblico sia privato, deve rispondere alla preliminare caratteristica di essere atto a perdurare nel tempo. Pertanto le valutazioni contabili finanziarie, economiche e patrimoniali del sistema di bilancio devono rispondere al requisito di essere fondate su criteri tecnici e di stima che abbiano la possibilità di continuare ad essere validi nel tempo, se le condizioni gestionali non saranno tali da evidenziare chiari e significativi cambiamenti. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 26 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Il principio si applica anche al fine di garantire equilibri economico - finanziari che siano salvaguardati e perdurino nel tempo. Il principio della continuità riguarda anche i dati contabili che nella successione del tempo devono essere rilevati e rappresentati con correttezza nelle situazioni contabili di chiusura e di riapertura dei conti e in tutti i documenti contabili. Inoltre, la costanza di applicazione dei principi contabili generali e di quelli particolari di valutazione è uno dei cardini delle determinazioni finanziarie, economiche e patrimoniali dei bilanci di previsione, della gestione, del rendiconto e bilancio d'esercizio (principio della costanza). Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 27 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 12. Principio della comparabilità e verificabilità Gli utilizzatori delle informazioni di bilancio devono essere in grado di comparare nel tempo le informazioni, analitiche e sintetiche di singole o complessive poste economiche, finanziarie e patrimoniali del sistema di bilancio, al fine di identificarne gli andamenti tendenziali. Gli utilizzatori, inoltre, devono poter comparare le informazioni di bilancio anche tra enti pubblici diversi, e dello stesso settore, al fine di valutarne le diverse potenzialità gestionali, gli orientamenti strategici e le qualità di una sana e buona amministrazione. Deve essere consentita anche la valutazione delle situazioni patrimoniali, degli andamenti economici e finanziari, nonché delle relative modificazioni. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 28 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Il costante e continuo rispetto dei principi contabili è condizione necessaria per la comparabilità spazio-temporale dei documenti del sistema di bilancio sia per gli organi di governance interna ed esterna alla stessa singola amministrazione pubblica a cui ci si riferisce, sia per ogni categoria di portatori di interesse che vuole ottenere informazioni sulla gestione pubblica. Un'importante implicazione della caratteristica qualitativa della comparabilità è che gli utilizzatori siano informati dei principi contabili impiegati nella preparazione dei documenti e dei dati che compongono il sistema di bilancio, di qualsiasi cambiamento nell'applicazione di tali principi e degli effetti di tali cambiamenti. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 29 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 13. Principio di neutralità o imparzialità La redazione dei documenti contabili deve fondarsi su principi contabili indipendenti ed imparziali verso tutti i destinatari, senza servire o favorire gli interessi o le esigenze di particolari gruppi. La neutralità o imparzialità deve essere presente in tutto il procedimento formativo del sistema di bilancio, sia di programmazione e previsione, sia di gestione e di rendicontazione, soprattutto per quanto concerne gli elementi soggettivi. La presenza di elementi soggettivi di stima non è condizione per far venir meno l'imparzialità, la ragionevolezza e la verificabilità. Discernimento, oculatezza e giudizio sono alla base dei procedimenti e delle metodologie di ragioneria a cui la preparazione dei documenti contabili deve informarsi e richiedono due requisiti essenziali, la competenza e la correttezza tecnica. L'imparzialità contabile va intesa come l'applicazione competente e tecnicamente corretta del processo di formazione dei documenti contabili, del bilancio di previsione, del rendiconto e del bilancio d'esercizio, che richiede discernimento, oculatezza e giudizio per quanto concerne gli elementi soggettivi. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – 30 Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 14. Principio della pubblicità Il sistema di bilancio assolve una funzione informativa nei confronti degli utilizzatori dei documenti contabili. È compito dell'amministrazione pubblica rendere effettiva tale funzione assicurando ai cittadini ed ai diversi organismi sociali e di partecipazione la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio di previsione, del rendiconto e del bilancio d'esercizio, comprensivi dei rispettivi allegati, anche integrando le pubblicazioni obbligatorie. Affinché i documenti contabili di previsione e di rendicontazione assumano a pieno la loro valenza politica, giuridica, economica e sociale devono essere resi pubblici secondo le norme vigenti. Il rispetto del principio della pubblicità presuppone un ruolo attivo dell'amministrazione pubblica nel contesto della comunità amministrata, garantendo trasparenza e divulgazione alle scelte di programmazione contenute nei documenti previsionali ed ai risultati della gestione descritti in modo veritiero e corretto nei documenti di rendicontazione; ciò è fondamentale per la fruibilità delle informazioni finanziarie, economiche e patrimoniali del sistema di bilancio Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 31 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 15. Principio dell'equilibrio di bilancio Le norme di contabilità pubblica pongono come vincolo del bilancio di previsione l'equilibrio di bilancio. L'osservanza di tale principio riguarda il pareggio complessivo di competenza e di cassa attraverso una rigorosa valutazione di tutti i flussi di entrata e di spesa. Il rispetto del principio di pareggio finanziario invero non basta per soddisfare il principio generale dell'equilibrio del sistema di bilancio di ogni pubblica amministrazione. L'equilibrio di bilancio infatti comporta anche la corretta applicazione di tutti gli altri equilibri finanziari, economici e patrimoniali che sono da verificare non solo in sede di previsione, ma anche durante la gestione in modo concomitante con lo svolgersi delle operazioni di esercizio, e quindi nei risultati complessivi dell'esercizio che si riflettono nei documenti contabili di rendicontazione. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – 32 Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Nel sistema di bilancio di un'amministrazione pubblica, gli equilibri stabiliti in bilancio devono essere rispettati considerando non solo la fase di previsione, ma anche la fase di rendicontazione come prima forma del controllo interno, concernente tutti i flussi finanziari generati dalla produzione, diretta o indiretta e quindi effettuata anche attraverso le altre forme di gestione dei servizi erogati e di altre attività svolte. Il principio dell'equilibrio di bilancio quindi è più ampio del normato principio del pareggio finanziario di competenza nel bilancio di previsione autorizzatorio. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 33 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Anche la realizzazione dell'equilibrio economico è garanzia della capacità di perseguire le finalità istituzionali ed innovative di un'amministrazione pubblica in un mercato dinamico. L'equilibrio finanziario del bilancio non comporta necessariamente una stabilità anche di carattere economico e patrimoniale. Il principio dell'equilibrio di bilancio quindi deve essere inteso in una versione complessiva ed analitica del pareggio economico, finanziario e patrimoniale che ogni amministrazione pubblica pone strategicamente da dover realizzare nel suo continuo operare nella comunità amministrata Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 34 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 16. Principio della competenza finanziaria Il principio della competenza finanziaria costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni). Le previsioni del bilancio di previsione finanziario hanno carattere autorizzatorio per ciascuno degli esercizi cui il bilancio si riferisce, costituendo limite agli impegni e ai pagamenti, fatta eccezione per le partite di giro/servizi per conto di terzi e per i rimborsi delle anticipazioni di cassa. La funzione autorizzatoria fa riferimento anche alle entrate, di competenza e di cassa per accensione di prestiti. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – 35 Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive, che danno luogo a entrate e spese per l'ente, devono essere registrate nelle scritture contabili quando l'obbligazione è perfezionata, con imputazione all'esercizio in cui l'obbligazione viene a scadenza. E', in ogni caso, fatta salva la piena copertura finanziaria degli impegni di spesa giuridicamente assunti a prescindere dall'esercizio finanziario in cui gli stessi sono imputati. L'accertamento costituisce la fase dell'entrata con la quale si perfeziona un diritto di credito relativo ad una riscossione da realizzare e si imputa contabilmente all'esercizio finanziario nel quale il diritto di credito viene a scadenza. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 36 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 L'accertamento presuppone idonea documentazione, attraverso la quale sono verificati e attestati dal soggetto cui è affidata la gestione della relativa entrata, i seguenti requisiti: (a) la ragione del credito che dà luogo a obbligazione attiva; (b) il titolo giuridico che supporta il credito; (c) l'individuazione del soggetto debitore; (d) l'ammontare del credito; (e) la relativa scadenza. Non possono essere riferite ad un determinato esercizio finanziario le entrate per le quali non sia venuto a scadere nello stesso esercizio finanziario il diritto di credito. È esclusa categoricamente la possibilità di accertamento attuale di entrate future, in quanto ciò darebbe luogo ad un'anticipazione di impieghi (ed ai relativi oneri) in attesa dell'effettivo maturare della scadenza del titolo giuridico dell'entrata futura, con la conseguenza di alterare gli equilibri finanziari dell'esercizio finanziario. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 37 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 L'impegno costituisce la fase della spesa con la quale viene registrata nelle scritture contabili la spesa conseguente ad una obbligazione giuridicamente perfezionata e relativa ad un pagamento da effettuare, con imputazione all'esercizio finanziario in cui l'obbligazione passiva viene a scadenza. Gli elementi costitutivi dell'impegno sono: (a) la ragione del debito; (b) la determinazione della somma da pagare; (c) il soggetto creditore; (d) la specificazione del vincolo costituito sullo stanziamento di bilancio (e) la relativa scadenza. Non possono essere riferite ad un determinato esercizio finanziario le spese per le quali non sia venuta a scadere nello stesso esercizio finanziario la relativa obbligazione giuridica Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 38 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 17. Principio della competenza economica Per il principio della competenza economica l'effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti finanziari. La determinazione dei risultati di esercizio di ogni pubblica amministrazione implica un procedimento contabile di identificazione, di misurazione e di correlazione tra le entrate e le uscite dei documenti finanziari e tra i proventi ed i costi e le spese dei documenti economici del bilancio di previsione e di rendicontazione. Il risultato economico d'esercizio implica un procedimento di analisi della competenza economica e delle componenti economiche positive e negative relative all'esercizio cui il rendiconto si riferisce. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e 39 Sociali – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 18. Principio della prevalenza della sostanza sulla forma Se l'informazione contabile deve rappresentare fedelmente ed in modo veritiero le operazioni ed i fatti che sono accaduti durante l'esercizio, è necessario che essi siano rilevati contabilmente secondo la loro natura finanziaria, economica e patrimoniale in conformità alla loro sostanza effettiva e quindi alla realtà economica che li ha generati e ai contenuti della stessa, e non solamente secondo le regole e le norme vigenti che ne disciplinano la contabilizzazione formale. La sostanza economica, finanziaria e patrimoniale delle operazioni pubbliche della gestione di ogni amministrazione rappresenta l'elemento prevalente per la contabilizzazione, valutazione ed esposizione nella rappresentazione dei fatti amministrativi nei documenti del sistema di bilancio. Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 40 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Principi contabili applicati (fonte: sito del MEF) «L’articolo 3 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, le amministrazioni pubbliche territoriali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformano la propria gestione a regole contabili uniformi definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati. Si richiama, in particolare, l’attenzione sul principio contabile generale della competenza finanziaria, che costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni). Sia il D.Lgs 91/2011 concernente le altre amministrazioni pubbliche che il decreto legislativo 118/2011 prevedono la sperimentazione di una nuova configurazione del principio della competenza finanziaria, cd. “potenziata”, secondo la quale le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate, sono registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l’obbligazione sorge ma con l’imputazione all’esercizio nel quale esse vengono a scadenza.» Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 41 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani - LA RIFORMA CONTABILE SECONDO IL D.LGS 118/2011 Principi contabili applicati «In considerazione dei positivi risultati della sperimentazione, gli enti territoriali adottano a regime il principio della competenza potenziata a decorrere dal 1° gennaio 2015. La corretta applicazione di tale principio, consentirà di: conoscere i debiti effettivi delle amministrazioni pubbliche; evitare l’accertamento di entrate future e di impegni inesistenti; rafforzare la programmazione di bilancio; favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni; avvicinare la competenza finanziaria a quella economica. I principi contabili applicati sono norme tecniche di dettaglio, di specificazione ed interpretazione delle norme contabili e dei principi generali, che svolgono una funzione di completamento del sistema generale e favoriscono comportamenti uniformi e corretti.» Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali 42 – Corso di Finanza Locale a cura di Daniela Diani -