Presentazione Formazione Doganale 2024 - PDF
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Confindustria Verona
2024
Sara Callisto
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This presentation from Confindustria Verona covers basic customs knowledge for 2024. It outlines customs procedures, classifications, and relevant portals for business planning. The presentation includes important questions, such as what, how much, why, and where, in the context of customs.
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FORMAZIONE 2024 Qualche nozione doganale di base… ACCERTAMENTO e REGIMI DOGANALI CLASSIFICA DEI PRODOTTI PORTALI «DOGANALI» PER LA PIANIFICAZIONE DEL BUSINESS Sara Callisto “INGEGNERIA DOGANAL...
FORMAZIONE 2024 Qualche nozione doganale di base… ACCERTAMENTO e REGIMI DOGANALI CLASSIFICA DEI PRODOTTI PORTALI «DOGANALI» PER LA PIANIFICAZIONE DEL BUSINESS Sara Callisto “INGEGNERIA DOGANALE” la capacità di creare strategie che mirino a sfruttare tutte le opportunità che la materia doganale mette a disposizione degli operatori IMPORTANTE… porsi le giuste domande … PRIMA!! 1) COSA: Descrizione, classifica e origine delle merci 2) QUANTO: Quantità e valore della merce 3) PERCHE’: A che titolo spedisco la merce 4) COME: Incoterms, documentazione fiscale e doganale, certificazioni, dichiarazioni, normativa imballi, ecc.. 5) DOVE: Adempimenti e formalità riferiti al Paese di destino 6) POSSO: Limiti/restrizioni, autorizzazioni all’esportazione/importazione MA PARTIAMO DALL’INIZIO……. “Chi siete? Cosa fate? Cosa portate? Un fiorino!” (“Non ci resta che piangere”, 1984, regia di M. Troisi e R. Benigni) https://www.youtube.com/watch?v=fQa1XH8FMOc Cosa succede in dogana? L'iter procedurale che si svolge presso la dogana territorialmente competente inizia con la presentazione della dichiarazione doganale La Dichiarazione Doganale procedura doganale è un’espressione di volontà (atto giuridico) che si vuole applicare durante il compimento delle diretta a vincolare le merci formalità doganali ad un determinato regime doganale, al quale sono collegati effetti giuridicamente rilevanti Gli uffici doganali si distinguono in: uffici doganali di confine (terrestri, marittime, aeree, stradali, lacuali), cioè dogane poste lungo la linea di confine nazionale o comunitaria uffici doganali interni: dogane site all'interno del territorio nazionale, spesso in zone ad alta concentrazione industriale e commerciale Quali sono i principali DIRITTI DI CONFINE e quando vengono riscossi? I dazi doganali sono dei tributi riscossi nel momento in cui un bene viene importato in uno dei paesi membri che fanno parte dell'Unione Europea o più precisamente del territorio doganale comunitario I singoli stati membri sono chiamati a riscuotere tale tassa per conto della UE stessa. Normalmente questo tributo viene pagato direttamente alla dogana da parte di chi importa (IMPORTATORE), mediante un'apposita dichiarazione doganale. Cosa si intende per “imposte”? Le imposte sono tributi statali sui consumi gravanti sui beni acquistati all'estero e importati nel proprio Paese (IVA e ACCISE) – NB: le nuove Disposizioni Nazionali Complementari (DNC) al CDU – Dlgs 141_2024 includono Iva e Accise ai DIRITTI DI CONFINE Territorio Doganale Comunitario Costituito dal territorio geofisico dei 27 paesi aderenti all'Unione Europea, del quale fanno parte le acque territoriali e marittime interne, lo spazio aereo sovrastante Ne fanno parte: (territori che non fanno parte del territorio geofisico della Comunità) 1.territori austriaci di Jungholz e Mittelberg 2.Principato di Monaco 3.Repubblica di San Marino 4.Dipartimenti d'Oltremare francesi (DOM - Martinica, Guadalupa, Guyana francese e Reunion) 5.Isole Canarie (Spagna) Ne sono esclusi: (zone rientranti nei diversi territori nazionali ma escluse dal territorio doganale comunitario) 1.Isole Faeroer (Danimarca) 2.Groelandia 3.Isola di Helgoland (Germania) 4.Territorio di Busingen (Germania) 5.Ceuta e Melilla (Spagna) 6.Territori d'oltremare francesi (TOM - Polinesia francese, Wallis e Futuna, Nuova Caledonia, isole antartiche ed australi francesi) e Collettività Territoriali di Mayotte, di St. Pierre e Miquelon. 7.Livigno Come calcolare i DAZI doganali sulle importazioni? Quando si acquista della merce proveniente da fuori l'Unione Europea, l'importatore deve/se dovuti pagare i dazi doganali al fine di poter sdoganare la merce. All’interno dell’Unione Europea i dazi si calcolano in base al sistema della Tariffa Integrata Comunitaria detta anche TARIC che indica i diritti doganali da applicare in base al prodotto (COSA) Il TRIBUTO varia in funzione del valore della merce, determinato sulla base del valore di transazione, che include sia il costo della merce che quello della spedizione/ assicurazione. (QUANTO) CALCOLO ONERI DOGANALI (nuove DNC del CDU anche IVA diritto di confine) CALCOLO ONERI DOGANALI (nuove DNC del CDU anche IVA diritto di confine) Il Regime (definitivo) di Esportazione L’esportazione è il regime doganale al quale viene vincolata la merce destinata a lasciare il territorio doganale dell’Unione (art. 269 Codice Doganale dell’Unione – CDU) Con il termine “Regime Doganale” si intende la procedura doganale che si vuole applicare durante il compimento delle formalità doganali. Le formalità doganali sono regolamentate da un articolato insieme di norme che disciplinano gli scambi tra due o più paesi. La movimentazione delle merci in ambito internazionale, la natura delle transazioni (per esempio la vendita, l’invio per riparazione, l’invio per trasformazione di beni) implicano la scelta di un regime piuttosto che un altro.(PERCHE’) È collegato alla materiale uscita della merce dal territorio doganale comunitario, alla quale fa seguito la modifica della posizione doganale della merce che da «unionale» diventa «non unionale». Il Regime di Esportazione Si articola in due fasi: FASE DICHIARATIVA Presentazione della dichiarazione doganale presso la dogana di esportazione assegnazione del codice di tracciamento MRN (è univoco e identifica il flusso di esportazione nel sistema elettronico ECS Export Control System sostituito dal nuovo AES Automaed Export System). Le informazioni contenute nella dichiarazione producono in capo all’esportatore i medesimi effetti giuridici di un’autocertificazione, anche per ciò che concerne i profili di responsabilità (indipendentemente dalla resa) FASE DI USCITA DELLE MERCI Avviene con la materiale uscita dei beni dal territorio dell’Unione La dogana di uscita procede all’invio alla dogana di esportazione del messaggio contenente i risultati di uscita, registrato nel database informatico nazionale Il regime si chiude DAU: Documento Amministrativo Unico (Bolla doganale ) Esportazione definitiva Verifica Esitazione MRN italiani Sul sito dell'Agenzia delle Dogane http://www1.agenziadogane.it/ed/servizi/esportazione/export.htm?mrn= Esportazione definitiva Verifica Esitazione MRN …europei http://ec.europa.eu/taxation_customs/dds2/ecs/ecs_home.jsp?Lang=it&MRN=10AT430200 ENAR8J14&Expand=true L’ACCERTAMENTO DOGANALE l’accertamento è il procedimento amministrativo con cui la dogana appura: ❑ gli elementi che contribuiscono a determinare IL COSA e IL QUANTO dell’obbligazione doganale: qualità, origine, quantità e valore ❑ l’adempimento degli obblighi tributari collegati alla transazione internazionale ❑ l’adempimento degli obblighi previsti dalle norme extra tributarie la cui applicazione è demandata alle dogane (norme fitosanitarie, di tutela dei marchi e dei brevetti, misure di politica commerciale), ecc. L’ACCERTAMENTO DOGANALE GLI ELEMENTI SOGGETTIVI E OGGETTIVI DELLA DICHIARAZIONE Con la presentazione della dichiarazione doganale il proprietario, o il suo rappresentante, definisce la destinazione doganale che intende dare al bene che supera la linea doganale. Gli elementi soggettivi della dichiarazione sono gli elementi riferiti all’intestatario dell’operazione o al dichiarante cod. EORI (Economic Operator Registration and Identification) Codice di identificazione doganale partita IVA alfanumerico di max 15 caratteri preceduto da codice ISO ALFA2 (IT) denominazione e sede dell’operatore status di esportatore abituale Gli elementi oggettivi sono riferiti alle merci oggetto della dichiarazione, quali: quantità qualità origine valore applicazione di trattamenti preferenziali o di imposte con aliquote agevolate LA PROCEDURA DELL’ACCERTAMENTO DOGANALE La procedura dell’accertamento doganale si articola in tre fasi coordinate informaticamente dal sistema “A.I.D.A.” (Automazione Integrata Dogane e Accise) che possono essere così sintetizzate: Accettazione - ha lo scopo di verificare: la regolarità formale della dichiarazione; che contenga tutti i dati identificativi (qualità, quantità, valore, origine, provenienza/destinazione) che sia sottoscritta dal “proprietario”- dichiarante (firma digitale telematica); Registrazione - ha lo scopo di acquisire ufficialmente la dichiarazione, rendendola atto pubblico dotato di fede privilegiata circa la verità dei fatti in esso accertati; Riscossione - pagamento delle risorse proprie (dazio), dell’Iva e degli altri diritti la cui riscossione è demandata alle dogane I documenti «standard» da presentare in Dogana ❖ Documentazione fiscale (fattura di acquisto o vendita) ❖ Documentazione doganale (es: lista valorizzata/fattura proforma…) ❖ Documentazione di trasporto (es: DDT - CMR (lettera di vettura internazionale) - polizza di carico…) ❖ Packing list ❖ Documentazione attestante l’origine (es: dichiarazione in fattura - EUR1 – Certificato di origine - Autorizzazioni Esportatore Autorizzato/REX…) ❖ Documentazione attestante la libera esportazione (dichiarazioni varie) ❖ Documentazione per determinare il reale valore della merce ❖ Documentazione afferente la normativa vigente nel Paese di introduzione (es: documenti fitosanitari – certificazioni di conformità..vedere in seguito..) L’ACCERTAMENTO DOGANALE I COLORI DEI CONTROLLI DELLA DICHIARAZIONE L'utilizzazione del sistema informatico per la presentazione delle dichiarazioni doganali ha consentito l'introduzione di un sistema di controllo delle dichiarazioni doganali automatizzato, basato sull'analisi dei rischi: denominato canale verde. Il sistema raffronta gli elementi desumibili dalla dichiarazione doganale con i parametri di rischio connessi alle singole operazioni nonché alle varie destinazioni doganali. Il risultato ottenuto consente al sistema di decidere circa il controllo da effettuare, individuato da una delle seguenti sigle: CA - controllo automatizzato (canale verde) CD - controllo documentale della dichiarazione e della documentazione allegata (canale giallo) CS - controllo documentale e verifica “scanner” (raggi-x) dei mezzi di trasporto e container (canale arancione) VM - controllo documentale e fisico delle merci (canale rosso) controllo a posteriori con revisione dell’operazione effettuata (canale blu) IMPORT: NUOVE SANZIONI previste dalle DNC (Dlgs 141 del 26 settembre 2024 in vigore dal 4 ottobre 2024) SANZIONE PENALE (art. 96 comma 1) SANZIONI DI NATURA AMMINISTRATIVA (art. 96 comma 14) Chiunque dichiara dati falsi riferiti alla qualità-quantità-origine e Quando l’Autorità Giudiziaria non ravvisa una condotta dolosa, l’autore è valore delle merci e avviene una liquidazione dei diritti non punito con la sanzione amministrativa che va dall’80 al 150 per cento dei corrispondente a quanto accertato è punito con la sanzione diritti di confine dovuti e comunque in misura non inferiore a 500 euro amministrativa dal 100 per cento al 200 per cento dei diritti di confine dovuti, e comunque non inferiore a 2.000 euro (se la sanzione è rilevata come costituente reato di CONTRABBANDO Il contrabbando è rilevato in presenza di aggravanti e quando l’ammontare di almeno uno dei diritti di confine (dazio o IVA) dovuti, sia superiore ai 10.000 euro CONTRABBANDO PER OMESSA DICHIARAZIONE (merce movimentata senza essere sdoganata – bolletta doganale non emessa) CONTRABBANDO PER DICHIARAZIONE INFEDELE - (errori elementi sostanziali della dichiarazione doganale) L’ADM provvederà a comunicare all’autorità giudiziaria in due casistiche: - Superamento dei 10.000 euro dei diritti di confine dovuti (dazi o iva distintamente – non si sommano) - Indipendentemente dalla soglia quando siano state rilevate aggravanti GLI ERRORI PIU’ COMUNI NELLA DICHIARAZIONE DI ESPORTAZIONE Quantità della merce (n°colli / massa netta / unità supplementare) Qualità della merce (designazione commerciale e codice NC) Codice EORI dell’esportatore Sanzione errata indicazione codice EORI (o P.IVA) è punito con la sanzione amministrativa da € 103,29 a un massimo di € 2.065,82: b). Dette penalità sono ridotte del 50% ai sensi dell’art. 42 bis del D.L.23/02/1995 INCOTERMS (finalizzati ad individuare con chiarezza il momento in cui rischi e responsabilità passano dal venditore al compratore) VALORE (es: «ai soli fini doganali», variazione del valore intervenute successivamente quali note di debito o credito, errata indicazione della valuta e calcolo cambio, ecc.) Tutti possono sbagliare… ma come correggere gli errori? L’ACCERTAMENTO A POSTERIORI: LA REVISIONE DELL’ACCERTAMENTO DOGANALE (art. 46 CDU – Novità: Art.42 Dlgs 141 26 settembre 2024) La revisione dell’accertamento e la rettifica della dichiarazione doganale, sono lo strumento attraverso il quale l’operatore economico procede a regolarizzare la dichiarazione doganale dopo che i beni oggetto dell’accertamento sono già stati lasciati alla libera disponibilità dell’interessato o sono già usciti dal territorio doganale (l’accertamento è divenuto definitivo). Lo scopo della revisione dell’accertamento è quello di porre rimedio ad eventuali errori, inesattezze od omissioni relativi agli elementi soggettivi e oggettivi posti a base dell’accertamento (quantità, qualità, origine, valore e ogni altro elemento occorrente per l’applicazione della tariffa e per la riliquidazione dei diritti doganali, con conseguente recupero o rimborso). Le mere rettifiche sono quelle che NON incidono sulla liquidazione dei diritti (dazio, IVA, accise) L’ACCERTAMENTO A POSTERIORI: LA REVISIONE DELL’ACCERTAMENTO DOGANALE (art. 46 CDU – Novità: Art.42 Dlgs 141 26/2024 – Disposizioni Nazionali Complementari al CDU) Entro il termine di 3 anni dalla data in cui è sorta l’obbligazione doganale, possibilità di riesame della dichiarazione ad accertamento concluso. Il riesame può essere eseguito d’UFFICIO oppure su ISTANZA DI PARTE Rettifica di errori SOSTANZIALI (elementi oggettivi che definiscono cosa e quanto) che comportano una differenza nella liquidazione dei diritti, con conseguente recupero o rimborso Rettifica di errori FORMALI (elementi soggettivi e oggettivi) ma che non incidono sulla liquidazione dei diritti I presupposti normativi di riferimento dell'istituto sono rappresentati dall'art. 11, D.Lgs 8 novembre 1990, n° 374, dall'art 48 del Reg. UE N. 952/2013 (Codice Doganale dell'Unione) e dalle novità introdotte dagli artt. 34 – 43 del Dlgs 141/2024 In caso l’Agenzia non accolga l’istanza di revisione, notifica un preavviso di diniego! Entro 30 gg è possibile presentare osservazioni e richieste. (Novità: Art.42 Dlgs 141_ 26 settembre 2024) LA CLASSIFICAZIONE DOGANALE DELLE MERCI Agenda o Classificazione doganale: definizione, scopo e rilevanza o Processo di classificazione: fonti e regole o Casi concreti e alcune particolarità: Classificazione delle «parti» o Come comportarsi in caso di dubbi: le ITV GLI ELEMENTI CHE CI AIUTANO A DEFINIRE IL …COSA: DESCRIZIONE E CLASSIFICA DELLE MERCI Come possiamo riuscire a CAPIRCI TUTTI quando parliamo di un OGGETTO? CODIFICA CLASSIFICAZIONE per capirsi ed evitare malintesi… La lingua si porta dietro IMMAGINI e contenuti che sono l’inconscio collettivo o personale Pensiamo, ad es., alla parola OIL… immagini e sollecitazioni profondamente diverse a seconda del Paese e dell’idioma e dei costumi LA CLASSIFICAZIONE DOGANALE DELLE MERCI Una errata classificazione può comportare: − un’evasione di diritti doganali con rilevanti conseguenze sanzionatorie a livello amministrativo per il soggetto responsabile della dichiarazione; − le conseguenze possono assumere rilevanza penale se si configurasse il reato di contrabbando; (* descrizione) − altre ripercussioni in altri settori diversi da quello fiscale (come la sicurezza pubblica, i divieti economici, la sanità, ecc.) La corretta classificazione consente: − l’esatta applicazione daziaria; − di conoscere le disposizioni unionali afferenti a quel prodotto e fornire valori statistici attendibili; − di compilare correttamente la dichiarazione doganale, di applicare correttamente la “fiscalità interna” (accise ed IVA), l’applicazione dei divieti di natura economica, l’applicazione delle misure antidumping stabilite dall’UE, l’applicazione delle preferenze tariffarie; − di applicare correttamente le norme extra-tributarie ai fini sanitari, fitopatologici, di pubblica sicurezza, di repressione delle frodi in commercio, di difesa del patrimonio artistico, ecc. PROCESSO DI CLASSIFICAZIONE: Come viene individuato il codice doganale La Dogana La fase cruciale del processo di classificazione consiste nell’individuazione della nomenclatura combinata (NC). Il fornitore Tale individuazione deve essere condotta in base a criteri Lo spedizioniere doganale rigorosi, normativamente stabiliti e legalmente vincolanti. Possono fornire un utile supporto interpretativo ai fini Per consuetudine classificatori anche fonti diverse, non legalmente vincolati, ma tuttavia di riconosciuta rilevanza Il cliente PROCESSO DI CLASSIFICAZIONE: livelli IL SISTEMA NUMERICO ❖ La soluzione individuata dalla (Prima) Convenzione (1955) consiste nell’associazione di ogni possibile tipologia di merce ad un CODICE NUMERICO (in numeri arabi) UNIVERSALE ❖ Ogni tipologia è descritta da una SUCCESSIONE DI CIFRE, nel rispetto del metodo a significatività crescente, ossia IL SISTEMA NUMERICO 01 01 01 Generica Specifica Più Specifica IL SISTEMA ARMONIZZATO (SA) – Harmonized System (HS) Convenzione internazionale multilaterale in vigore dal 1/1/1988 gestita e aggiornata dall’OMD (Organizzazione Mondiale Dogane) che predispone CODICI sino a 6 cifre e le relative descrizioni per classificare i prodotti in base alla materia costitutiva o alla funzionalità Le prime 6 cifre e le relative descrizioni del SA devono essere riprese esattamente dalle nomenclature degli Stati contraenti (oltre 200 Paesi – oltre il 98% della merce nel commercio internazionale) Periodicamente (ogni 5 anni) l’HS viene aggiornato…il 1° gennaio 2022 è entrata in vigore la nuova edizione IL SISTEMA ARMONIZZATO (SA) – Harmonized System (HS) 99 capitoli raggruppati in XXI sezioni per circa 5.000 gruppi di merci Le merci sono elencate in ordine progressivo 85 _ _ _ _ _ _ Capitolo/Chapter Harmonised System HS CODE 8514_ _ _ _ Voce Doganale/Tariff Heading (TH) 6 cifre Sottovoci 851419 _ _ (Tariff Sub-Heading (TSH) E in UE? LA NOMENCLATURA COMBINATA (NC) I cambiamenti introdotti nell’HS vengono recepiti in UE con uno specifico Regolamento di Esecuzione Il 26 settembre 2023 è uscita la nuova versione della NC in vigore dal 1°gennaio 2024 https://www.confindustria.verona.it/confindustria/verona/news.nsf/attachments/4116E03BC8C631BAC1258A5F00481EE7/$file/nc%202024.pdf?openelement Si definisce combinata in quanto vi confluiscono sia la nomenclatura stabilita per la riscossione dei dazi che la nomenclatura statistica cioè la nomenclatura delle merci elaborate dai singoli Stati Membri per predisporre le statistiche del commercio Nomenclatura Combinata Esclusivo della UE (export, INTRA) 8481 40 10 NC (tariffaria e statistica) Combined Nomenclature (CN) COME LEGGERE LA NC! Le STELLE indicano NUOVE NC I quadrati pieni MODIFICHE A QUELLE ESISTENTI COME LEGGERE LA NC! Nella NC 2021 …594 STELLE & 175 QUADRATI La maggior parte delle modifiche deriva dall’aggiornamento del Sistema Armonizzato Ma ci sono anche altre novità, ad esempio l’Unione europea ha creato la NC 3002 41 10 per i vaccini contro il Coronavirus! AIDA ON LINE: TARIC Codice TARIC prevede l’aggiunta di 2 cifre all’NC legate ad altre circostanze quali la destinazione di impiego, le modalità di fabbricazione, etc., a cui corrispondono tassazioni finali diverse oppure misure economiche specifiche. Tariffa Doganale Comune 85 14 19 10 00 Esclusivo della UE TARIC (Import) Verifica Codice TARIC in Import in UE https://aidaonline7.adm.gov.it/nsitaricinternet/TaricServlet Verifica Codice TARIC in Import in UE 18 Verifica TRIBUTI (eventuali DIVIETI/RESTRIZIONI) ALL’IMPORT IN UE Simulazione: TARIC 8536 10 90 90 - Paese di ORIGINE Sud Africa Apparecchi per l'interruzione e l'allacciamento o il collegamento dei circuiti elettrici Come un albero …e i suoi frutti LA CLASSIFICAZIONE SECONDO IL SISTEMA ARMONIZZATO (SA) Harmonized System (HS) Cosa ci aiuta a classificare… 1. REGOLE INTERPRETATIVE (RGI, Regole Generali di Interpretazione) stabiliscono le gerarchie metodologiche di classifica (es: prodotti misti, smontati, ecc) 2. NOTE INTRODUTTIVE prima di ogni Sezione/Capitolo sono VINCOLANTI e specificano cosa è particolarmente escluso/incluso nel Capitolo o rimandano al Capitolo di riferimento. 3. NOTE ESPLICATIVE e i PARERI DI CLASSIFICAZIONE elaborate dall’Organizzazione mondiale delle Dogane fanno parte integrante del S.A., NON sono legalmente VINCOLANTI, importante ausilio alla classifica https://www.adm.gov.it/portale/en/dogane/operatore/classificazione-delle-merci/note-esplicative PROCESSO DI CLASSIFICAZIONE: Le fonti Processo di classificazione: Principi Il criterio decisivo per la classificazione doganale deve essere ricercato, in generale, nelle caratteristiche e proprietà oggettive delle merci, quali definite nel testo della voce della NC e delle note premesse alle sezioni e ai capitoli (legalmente vincolanti) Processo di classificazione: Alcune Regole Generali di Interpretazione (RGI) Titoli di sezioni e capitoli sono indicativi Quel che conta è il testo delle voci e delle note premesse ai capitoli (Regola n°1) I prodotti incompleti, smontati o non montati vanno classificati come i prodotti completi se presentano i caratteri essenziali di questi ultimi (Regola n°2) Le voci più specifiche prevalgono (Regola n°3a) * vedi esempio I prodotti misti e gli assortimenti si classificano secondo il materiale o il prodotto che conferisce il carattere essenziale (Regola 3b) Gli imballaggi seguono la classifica dell’oggetto a cui sono destinati, salvo che siano riutilizzabili o che siano essi stessi oggetto di commercio Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) REGOLA N°1 la classificazione è determinata legalmente dal testo delle voci, cioè quanto indicato dalle prime 4 cifre e dal testo delle Note di Sezione e di Capitolo La classificazione è in primo luogo determinata dal significato logico e letterale delle parole usate nel testo della voce, coordinato con le note premesse alle sezioni ed ai capitoli Se tale criterio non consente una puntuale classifica si utilizzano le RGI successive Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) REGOLA N. 2 In …super sintesi…. a) 1. l’oggetto incompleto o non finito è classificato come quello completo o finito, purché abbia le caratteristiche essenziali di quest’ultimo; Esempio.. 2. L’oggetto presentato non montato va nella stessa posizione Esempio.. dell’oggetto finito, montato b) il riferimento ad una materia e ai lavori di una materia, nel testo di una qualsiasi voce, va esteso alla materia medesima anche quando è mescolata o associata con altre...per lavori di una certa materia si intendono lavori costituiti anche parzialmente da detta materia Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) estratto della REGOLA 2 a) Oggetti incompleti o non finiti I) La prima parte della Regola 2 a) allarga la portata delle voci che indicano un oggetto determinato in modo da permettere non solamente l'inclusione dell'oggetto completo, ma anche l'oggetto incompleto o non finito, a condizione che presenti, sul momento, le caratteristiche essenziali dell'oggetto completo o finito. II) Le disposizioni di questa Regola si estendono agli sbozzi di oggetti, a meno che non siano specialmente compresi in una voce determinata. Sono considerati sbozzi, gli oggetti non utilizzabili sul momento, aventi approssimativamente la forma o il profilo del pezzo o dell'oggetto finito, che non si possono usare che eccezionalmente, ad altri scopi che la fabbricazione di questo pezzo o di questo oggetto Esempio.. Regola 2a Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) Esempio.. Regola 2a SI SI o NO? facilmente montabile con operazioni semplici e corrispondenza numerica dei vari componenti Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) REGOLA N. 3 qualora una merce sia classificabile in due o più voci si applicano i seguenti principi: a) la voce più specifica deve avere la prevalenza sulla voce di portata generale; Esempio.. b) i prodotti misti, i lavori composti di materie differenti o costituiti dall’assemblaggio di oggetti differenti, nonché le merci presentate in assortimento, quando manca la possibilità di applicare la regola precedente, devono essere classificati secondo la Esempio.. materia o l’oggetto che conferisce al tutto il suo carattere essenziale; c) quando non è possibile operare una scelta tra le voci che si prestano ad essere prese in considerazione alla luce dei criteri che precedono, è data prevalenza alla voce posta per ULTIMA in ordine di numerazione Esempio.. Caso pratico: Regola 3 a) voce più specifica NO 3926: Altri lavori di materie plastiche e lavori di altre materie delle voci da 3901|a 3914 (le Note alla voce prevede materiale di plastica per uso scolastico/ufficio) SI 4202: Bauli, valigie e valigette, compresi i bauletti per oggetti di toletta e le valigette portadocumenti, borse portacarte, cartelle, astucci o custodie per occhiali, binocoli, apparecchi fotografici, cineprese, strumenti musicali o armi e simili contenitori; sacche da viaggio, borse isolanti per prodotti alimentari e bevande, borse per oggetti di toletta, sacchi a spalla, borsette, sacche per provviste, portafogli, portamonete, portacarte, portasigarette, borse da tabacco, borse per utensili, sacche per articoli sportivi, astucci per boccette o gioielli, scatole per cipria, astucci o scrigni per oggetti di oreficeria e contenitori simili, di cuoio o di pelli naturali o ricostituiti, di materie plastiche in fogli, di materie tessili, di fibra vulcanizzata o di cartone, oppure ricoperti totalmente o prevalentemente di dette materie o di carta Caso pratico: Regola 3 a) voce più specifica Caso aziendale: VALVOLA IDRAULICA SI NO 8484 Oggetti di rubinetteria e apparecchi simili per 7326 90 98: - Altri lavori di fero o acciaio tubi, caldaie, serbatoi, vasche, tini o recipienti simili, -- Altri comprese le valvole di riduzione della pressione e le --- di altri valvole termostatiche - 8481 10 valvole di riduzione della pressione - - 8481 10 05 combinati con filtri o lubrificatori Regola 3 b) carattere essenziale Nota Esplicativa alla RGI 3 b) «Il fattore che determina il carattere essenziale varia secondo il tipo di merce in esame. Esso può essere rappresentato dalla natura del materiale costitutivo o degli elementi che compongono la merce stessa, dal loro volume, dalla loro quantità, dal loro peso o valore, dall’importanza di uno dei materiali costitutivi in rapporto all’uso cui è destinata la merce» Si ricorda che le Note Esplicative: ❑ Non sono legalmente vincolanti ❑ Aiutano nell’interpretazione del SA ❑ Utilizzate a livello globale Esempio: Regola 3 b) Carattere essenziale della merce composta Cos’è essenziale: la struttura di metallo o il cristallo? 9403 89 00 altri materiali (cristallo) 9403 20 80 metallo Esempio: Regola 3 b) Carattere essenziale della merce composta Si da preferenza al materiale che conferisce il suo carattere essenziale es: il suo maggior valore (il metallo) Esempio: Regola 3 c) prevalenza alla voce posta per ultima in ordine di numerazione https://aidaonline7.adm.gov.it/nsitaricinternet/NomenclatureImportServlet GLI ASSORTIMENTI Perché si possa avere un assortimento è necessario verificare l’esistenza contemporanea di n. 3 CONDIZIONI a)Almeno due oggetti classificabili in voci diverse; b) I prodotti presentati insieme per soddisfare uno specifico bisogno o svolgimento di una determinata attività; c) Condizionati per la vendita diretta (astucci, scatole ecc). ESCLUSIONE DALL’APPLICAZIONE DELLA REGOLA 3 B: quando il termine « assortimento» è parte del testo del codice NC Es. 95030070 –altri giocattoli, presentati in assortimenti 6308 0000 -assortimenti costituiti da pezzi di tessuto e filati -o ai sensi di disposizioni specifiche per esempio nota 3 Sez. VI:i prodotti presentati in assortimenti composti da più elementi costitutivi distinti classificabili in tutto o in parte in questa sezione GLI ASSORTIMENTI Condizione a): prodotti classificabili in voci diverse Due articoli della stessa voce ma di sottovoci diverse possono essere considerate un assortimento shampoo 3305 1000 lozione per capelli 3305 9000 Due o più prodotti diversi ma classificabili nella stessa voce e anche nella stessa sottovoce non sono un assortimento Per es. Latte detergente e tonico sono entrambi classificabili alla voce NC 3304 99 00 GLI ASSORTIMENTI Condizione b): presentati insieme per un esigenza particolare Secondo un ordine preciso Secondo un ordine casuale Cassetta attrezzi Prodotti per la cura della pelle GLI ASSORTIMENTI Può essere qualificato come assortimento ? NO Perché non soddisfa un’esigenza particolare GLI ASSORTIMENTI articoli usati dalla stessa persona o gruppo di persone NO combinazione di prodotti alimentari e bevande per la preparazione di un piatto SI pronto al consumo GLI ASSORTIMENTI COSTITUISCONO UN ASSORTIMENTO? GLI ASSORTIMENTI NO! perché le pantofole non rispondono alla stessa esigenza GLI ASSORTIMENTI Assortimenti comprensivi di un articolo di valore trascurabile SI Anche se non correlato agli altri elementi verrà ignorato solo se di modesto valore GLI ASSORTIMENTI Assortimenti comprensivi di un articolo di valore trascurabile NO Valori non trascurabili: NO assortimento GLI ASSORTIMENTI Condizione c) : Sono condizionate in modo idoneo alla vendita diretta senza ricondizionamento Tutti gli elementi devono essere presentati contemporaneamente e nella medesima dichiarazione e Tutti gli elementi sono presentati nella stessa confezione e Tutti gli elementi sono condizionati in modo diretto alla vendita diretta agli utenti senza ricondizionamento Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) REGOLA N. 4 quando una merce non può trovare adeguata collocazione nella nomenclatura, è classificata nella voce relativa alle merci che con essa hanno maggiori analogie ESEMPIO 9603 90 91 altre spazzole Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) REGOLA N. 5 (imballaggi) a) gli astucci per apparecchi fotografici, per strumenti musicali, per armi, per strumenti da disegno, gli scrigni ed i contenitori simili, appositamente costruiti per ricevere un oggetto determinato o un assortimento, suscettibili di un uso prolungato e presentato con gli oggetti ai quali sono destinati, sono classificati con questi oggetti (…) Esempio.. b) gli imballaggi che contengono merce sono da classificare con queste ultime, quando sono del tipo normalmente utilizzato per questo genere di merci; tuttavia questa disposizione NON è obbligatoria quando gli imballaggi sono suscettibili di essere utilizzati validamente più volte Esempio.. Esempio: Regola 5 a) Classificazione dei contenitori nella voce della merce con cui sono presentati b) Classificazione degli imballaggi nella voce della merce con cui sono presentati NO Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) REGOLA N. 6 La classificazione nelle sottovoci di una stessa voce è determinata legalmente dal testo di queste sottovoci e dalle note di sottovoci, (…) Ai fini di tale regola, le note di sezioni o di capitolo sono, salvo disposizioni contrarie, parimenti applicabili. RICAPITOLANDO…. Le 6 Regole Generali di Interpretazione (RGI) Titoli di sezioni e capitoli sono indicativi quel che conta è il testo delle voci e delle note premesse ai capitoli I prodotti incompleti, smontati o non montati vanno classificati come i prodotti completi se presentano i caratteri essenziali di questi ultimi Le voci più specifiche prevalgono i prodotti misti e gli assortimenti si classificano secondo il materiale o il prodotto che conferisce il carattere essenziale Gli imballaggi seguono la classifica dell’oggetto a cui sono destinati, salvo che siano riutilizzabili o che siano essi stessi oggetto di commercio Processo di classificazione: parti e accessori La nozione di “parti” implica la presenza di un insieme per il cui funzionamento le parti sono indispensabili. La nozione di “accessori” comprende elementi di attrezzatura intercambiabili che consentono di adattare un apparecchio ad un particolare lavoro o che gli conferiscono possibilità supplementari o ancora che lo rendono idoneo ad assicurare un servizio particolare in relazione alla sua funzione principale. Esempio aziendale VALVOLE DI SICUREZZA 84814010 E LE PARTI? ad esempio come le MOLLE … Esempio aziendale Usare frettolosamente una classifica “generica”, come “parti di valvola” (NC 8481 90 00) può portare ad esempio alle medesime possibili restrizioni Dual Use previste per le valvole Esempio aziendale QUALE REGOLA GENERALE INTERPRETATIVA E’ OPPORTUNO APPLICARE? REGOLA 3 a) Voce più specifica Esempio aziendale Usando invece una classifica appropriata, seguendo le note introduttive della sezione XVI della tariffa doganale otteniamo una classifica corretta che non conduce ad alcuna restrizione all’esportazione (eccetto la Corea del Nord) Esempio: classifica parti di forni elettrici processo di classifica Forni per prodotti di panetteria o di biscotteria FORNI ELETTRICI 85141910 E I RICAMBI……… ES. di criteri di classifica per i ricambi/accessori 1° step Verifica di quanto disposto dalle NOTE ALLA VOCE riferito alle PARTI 2° step Verifica di quanto disposto 3° dalle NOTE AL CAPITOLO Verifica di quanto disposto riferito alle PARTI dalle NOTE ALLA SEZIONE 3° step NOTE ALLA SEZIONE XVI (capitoli 84 e 85) a)Note della Sezione b)Note Complementari c)Considerazioni Generali – Portata della Sezione d) Parti e Pezzi Staccati a) Nota 2 della Sezione riferita alle parti di macchine b) Note Complementari c) Considerazioni Generali – Portata della Sezione d) Verifica di quanto disposto dalle NOTE alla Sezione riferito alle PARTI e PEZZI STACCATI Solo una parte a titolo esemplificativo…. 82 NO….NON C’E’! E allora... Chiediamo PERSONAL COUNSELING! Ma a chi? Alla Direzione Tariffa e Classificazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli! Utilizzando lo strumento appositamente ideato a livello WCO e implementato anche in UE dal CDU Informazione Tariffaria Vincolante (ITV) (art. 33 CDU) Provvedimento che impegna le amministrazioni di tutti gli Stati membri dell’UE, relativa ad un’operazione commerciale realmente prospettata vincolanti sia per le autorità doganali unionali che per il richiedente (titolare ITV) valida per un solo tipo di merce gratuita (salvo esami, perizie, test, ecc.) tempi di ottenimento max 120 gg validità 3 anni dalla data di emanazione (artt.16 – 20 NCDC) alla scadenza triennale della validità, possibilità di proroga mediante istanza nuovo CDU prevede la possibilità di chiedere il riesame di un parere ritenuto «sfavorevole» Informazione Tariffaria Vincolante (ITV) https://ec.europa.eu/taxation_customs/dds2/ebti/ebti_consultation.jsp Introduzione ai REGIMI DOGANALI: Differenza tra Posizione Doganale e Origine Per posizione doganale si intende la posizione L'origine della merce identifica il delle merci come merci unionali o non unionali Paese di produzione o fabbricazione di (art. 5, paragrafo 22, CDU) una merce La posizione doganale delle merci non incide Da non confondere con la provenienza sull'origine delle merci. geografica delle merci La posizione doganale dell'Unione si ottiene dopo l'espletamento delle procedure di immissione in libera pratica e il pagamento dei diritti di confine applicabili. I REGIMI DOGANALI NEL NUOVO CDU transito comunitario esterno transito comunitario interno PERCHE’? ALCUNI …REGIMI SPECIALI CDU MERCI UNIONALI MERCI non UNIONALI AMMISSIONE TEMPORANEA IN EXPORT (Carnet ATA) USO PARTICOLARE: - AMMISSIONE TEMPORANEA (TI) - USO FINALE MERCI DI RITORNO: REITRODUZIONE IN FRANCHIGIA PERFEZIONAMENTO PERFEZIONAMENTO PASSIVO ATTIVO I REGIMI SPECIALI: LE DISPOSIZIONI COMUNI Art.211: Rilascio di un’autorizzazione (nel CDU si parla di «decisione») Art.211: Prestazione di una garanzia Art.214: Obbligo di tenuta delle scritture contabili tranne per il transito, è previsto la tenuta di scritture contabili secondo la forma prevista dall’autorità doganale da parte di tutti soggetti che svolgono un'attività che comporta il deposito, la lavorazione o la trasformazione delle merci, oppure la vendita o l'acquisto delle merci nelle zone franche. Art.218 : trasferimento dei diritti e obblighi I diritti e gli obblighi del titolare di un regime riguardo alle merci vincolate a un regime speciale diverso dal transito possono essere trasferiti interamente o in parte a un'altra persona purché prevista nell’autorizzazione Art.219: Circolazione delle merci soggette ad un regime speciale da un luogo ad un altro senza l’applicazione del regime del transito Art.223: Utilizzo delle merci equivalenti MERCI UNIONALI L’Ammissione Temporanea in Export (export) (novità art. 72 delle Dnccdu – Disposizioni nazionali Complementari al CDU) - Autorizzazione che consente sospensione daziaria per prodotti destinati a fiere, campioni commerciali, tentata vendita ecc. e materiali per il montaggio, riparazione, collaudo, utilizzo di macchinari; - Reimportata tale e quale - No lavorazione/trasformazione - - Max 36 mesi (prorogabili su richiesta motivata) - Se merce rimane all’estero sarà necessario cambiare destinazione doganale alla merce - CARNET ATA: Documento doganale che consente la temporanea esportazione di merci non destinate ad essere immesse in consumo senza controlli doganali e senza pagamento di dazi, nell’arco temporale di un anno e nei Paesi aderenti alla Convenzione ATA, su presentazione GARANZIA, tramite Sistema Assicurativo automatico oppure Polizza cauzionale http://www.vr.camcom.it/it/content/carnet-ata campioni commerciali materiale professionale (per esecuzione di lavori all'estero) merci destinate all'esposizione presso fiere e mostre LA REINTRODUZIONE IN FRANCHIGIA MERCI UNIONALI (resi) (export) Le condizioni richieste dalla normativa sono le seguenti: a) la reintroduzione deve avvenire entro 3 anni dall'esportazione; b) le merci devono trovarsi alla reintroduzione, nello stesso stato in cui sono state esportate; c) che sia provabile che si tratti di merci unionali (bolletta originaria di esportazione e visto uscire, fattura di vendita, illustrazioni, cataloghi, depliant) E’ possibile che la REITRODUZIONE avvenga presso la dogana di uno Stato Membro DIVERSO da quello di esportazione, tramite il rilascio di un BOLLETTINO d’informazione denominato INF.3 che sarà rilasciato dalla dogana di esportazione originaria e inviato alla dogana di reintroduzione. Lo stesso BOLLETTINO sarà restituito alla dogana originaria con le attestazioni di avvenuta reintroduzione della merce MERCI UNIONALI PERFEZIONAMENTO PASSIVO (export) (Temporanea Exp per lavorazione) (Artt. 242 – 243 RD) - Autorizzazione di ammissione al regime per lavorazione e riparazione di merce unionale (immessa in libera pratica) all’estero - Controlli per determinare gli elementi che renderanno riconoscibile la merce al rientro - Pagamento tributi (dazio/iva) sul prodotto compensatorio (prodotto ottenuto dalla lavorazione) unicamente afferente il maggior valore acquisito dalle merci (compenso di lavorazione). La base imponibile che verrà presa in considerazione sarà ricavata dalla differenza tra il valore dei prodotti compensatori e il valore delle materie prime/semilavorati temporaneamente esportati. - Validità autorizzazione 5 anni (3 anni per alcuni prodotti agricoli Allegato 71-02 del RD) - La Dogana dovrà necessariamente avere, al termine delle lavorazioni, una quadratura tra il quantitativo delle merci inviate all'estero ed i beni effettivamente rientrati al termine della lavorazione. - Per riparazioni di merci comunitarie è possibile reimportare per equivalenza di prodotti nuovi (prodotti di sostituzione), uguali a quelli da riparare «sistema degli scambi standard» (art. 261 CDU) MERCI NON UNIONALI USO PARTICOLARE (art. 210 CDU) (import) 1) Ammissione temporanea in Import (Temporanea Importazione senza lavorazione) - Finalità: tentata vendita / fiere e mostre, attrezzature/strumentazioni di montaggio/collaudo, riparazioni/manutenzioni, utilizzo macchinari, ecc. - Autorizzazione aggiuntiva per riparazioni o manutenzioni - Cauzione all’import a garanzia mancata riesportazione - Riesportazione entro max 24 mesi - Esenzione dazio (se parziale alla riesportazione sarà dovuto il pagamento di una somma pari al 3% del dazio applicabile, per ogni mese o frazione di mese di vincolo al regime) 2) Uso finale (End Use): Immissione in libera pratica in esenzione (totale o parziale) del dazio a motivo della loro natura o destinazione particolare (es: settore ittico e automobilistico) - Autorizzazione valida max 5 anni (salvo prodotti inclusi All. 71-02 RD max 3 anni) - Vigilanza doganale - Può essere richiesta una garanzia a tutela adempimento regime - Appuramento regime tramite il conto di appuramento (sulla scorta dell’All. 71-06 del RD – entro 30 gg dalla scadenza dell’autorizzazione) all’ufficio di controllo MERCI NON PERFEZIONAMENTO ATTIVO (art. 256 – 258 CDU) UNIONALI (import) - Esenzione daziaria a merci importate (materie prime) allo scopo di essere utilizzate in un processo di produzione di beni destinati all’esportazione - Autorizzazione: da richiedere all’Ufficio doganale competente sul luogo in cui è tenuta o è accessibile la contabilità del richiedente ai fini doganali e dove vengono svolte almeno parte delle lavorazioni (art. 22, par.1 CDU) CONCESSA - Prestazione garanzia - Obbligo di tracciabilità delle merci importate nei prodotti risultanti dalle operazioni di perfezionamento (prodotti compensatori) - e non si rechi pregiudizio agli interessi essenziali dei produttori dell’Unione (condizioni economiche) - - Facoltà di scelta al termine della lavorazione (e non all’atto dell’importazione) della destinazione del prodotto compensatorio (riesportazione o import definitiva) - pagamento tributi sulla merce terza originariamente vincolata al regime (materia prima) piuttosto che sul prodotto trasformato (SE PIU’ FAVOREVOLE) DOVE ……POSSO: STRUMENTO A SUPPORTO PER VERIFICARE TRIBUTI E ADEMPIMENTI RICHIESTI IN IMPORT Verifica adempimenti e tributi in export (sdoganamento a destino) ACCESS TO MARKET DATABASE Verifica adempimenti e tributi in export (sdoganamento a destino) 853610 90 90 TARIC IN IMPORT UE 853610 20 CODICE DOGANALE IN IMPORT IN CILE Verifica adempimenti e tributi in export (sdoganamento a destino) https://trade.ec.europa.eu/access-to- markets/it/results?product=85361020&origin=IT&destination=CL E….. IN IMPORT IN UE? GRAZIE PER L’ATTENZIONE Sara Callisto