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This document discusses cultural heritage, including movable and immovable assets, and the role of UNESCO in protecting these items. It details the legal framework for protecting cultural assets and the organizations involved in Italy. It also covers international conventions related to cultural heritage protection.
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IL PATRIMONIO CULTURALE, L’UNESCO E I BENI SCUDATI COS’È IL PATRIMONIO CULTURALE? La ricchezza di una Nazione è data anche dal suo patrimonio culturale cioè dai Beni mobili e immobili, materiali e immateriali che possiede. «Sono beni culturali le cose immobili e mobili che...
IL PATRIMONIO CULTURALE, L’UNESCO E I BENI SCUDATI COS’È IL PATRIMONIO CULTURALE? La ricchezza di una Nazione è data anche dal suo patrimonio culturale cioè dai Beni mobili e immobili, materiali e immateriali che possiede. «Sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà» (art. 2, comma 2, del D.Lgs. 42/2004, “Codice dei beni culturali”) Chi si occupa, dal punto di vista giuridico, della tutela di un Bene Culturale? La tutela giuridica dei Beni Culturali e Ambientali è stabilita da: La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo nel 1948: ha sancito che tutti hanno diritto di godere delle arti. Art. 27: «Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.» La Convenzione dell’Aja (PB) per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto del 1954: Nella convenzione viene usata per la prima volta l'espressione "beni culturali" che sono considerati un bene appartenente a tutta l'umanità e non soltanto ad una delle fazioni che prendono parte al conflitto. Scopo della convenzione è quello di tutelare i beni culturali durante una guerra o un conflitto armato per preservarli da distruzione, furto o saccheggio La tutela giuridica dei Beni Culturali e Ambientali è stabilita da: Art.9 della Costituzione italiana del 1948: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Codice dei Beni culturali e del Paesaggio del 2004: esso si fonda su 3 parole chiave: ✓ Tutela = La tutela consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, sulla base di un'adeguata attività conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione ✓ Valorizzazione = La valorizzazione consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale. In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati. ✓ Fruizione = l’uso, il godimento di un bene da parte del pubblico Quali sono, In Italia, gli enti che si occupano di tutela e di valorizzazione? 1. Ministero della Cultura (MiC), istituito nel 1975, che provvede, attraverso i suoi uffici, a classificare e a emanare provvedimenti per la salvaguardia dei beni. Attualmente il ministro è Alessandro Giuli. 2. Il Ministero Collabora direttamente con il Comando Tutela Patrimonio culturale dell’arma dei carabinieri (nato nel 1969). In Italia esistono anche associazioni di privati cittadini che operano a livello nazionale e che si occupano di tutela e valorizzazione: Chi opera a livello internazionale per garantire la tutela e la valorizzazione dei beni culturali? L’UNESCO È l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Il suo nome è l’acronimo di United Nations Educationals, Scientific and Cultural Organization. Questa organizzazione nasce come organismo internazionale nel 1945 e ha lo scopo di promuovere la cooperazione tra le diverse nazioni nei campi dell’educazione, della scienza, della cultura al fine di contribuire a mantenere la pace e la sicurezza internazionale. L’Unesco si impegna anche nella protezione e salvaguardia dei beni culturali e naturali di eccezionale valore e bellezza, iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Nel corso della sua lunga attività l’Unesco si è distinta per aver formulato numerose Convenzioni Internazionali per la tutela del patrimonio culturale L’UNESCO ha sede a Parigi. L’Italia entra a far parte dell’UNESCO nel 1947 1. 1954 - la Convenzione dell’Aja per la protezione dei beni culturali in caso di Conflitto Armato La Convenzione del 1954 stabilisce che ciascun Stato, in tempo di pace, individui e predisponga attraverso un opportuno segno internazionale, lo Scudo Blu, i beni da rendere facilmente riconoscibili e sottoposto dunque a protezione dai rischi dei conflitti. In caso di violazione, l’attacco al bene culturale è perseguito come crimine di guerra. Questa tematica ha riscosso un crescente interesse da parte della Croce Rossa Italiana, la quale nel 2022 ha lanciato la campagna nazionale per la promozione e la tutela dei beni culturali « il futuro ha una lunga storia, Proteggiamola» in collaborazione con Comuni e enti culturali. I beni scudati - Scudo per la cultura Uno scudo blu per difendere la Collegiata di Sant'Orso 2. 1970 - Convenzione di Parigi Riguarda le misure da adottare per vietare e impedire l’illecita importazione, esportazione e trasferimento di beni culturali 3. 1972 - La Convenzione di Parigi Riguarda l’identificazione, la protezione e la conservazione del patrimonio mondiale culturale e naturale considerato patrimonio di tutta l’umanità per il suo valore universale eccezionale. Prevede la redazione di una lista di siti Patrimonio dell'umanità e di regole per l'accesso a questa lista. (World Heritage List) Come è nata l’idea di questa Convenzione? Nel 1955, il governo egiziano del generale Nasser propose la costruzione di una nuova diga ad Assuan. Questo avrebbe comportato la creazione di un immenso lago artificiale a valle della diga, il lago Nasser, nel bel mezzo della regione storica della Nubia. I monumenti antichi costruiti in questa zona nel corso dei millenni erano condannati a scomparire sotto le acque del nuovo lago, che avrebbe raggiunto i 90 metri di profondità. Tra questi, c’era il tempio di Abu Simbel del Faraone Ramses II. Grazie a una campagna di tutela di portata internazionale promossa dall'UNESCO, nel 1960 prese avvio l'opera di salvataggio dei templi nubiani. Nel 1963 si decise che i templi sarebbero stati tagliati in più di mille blocchi, per essere trasferiti su un altopiano 65 metri più in alto e rimontati esattamente nella posizione originale. Nella pratica ciò significava rimuovere tonnellate di terra e trasportare centinaia di blocchi di pietra. Era un’impresa senza precedenti e ancor oggi rappresenta una pietra miliare ineguagliabile nella storia dell’archeologia. La fase di smontaggio dei templi si concluse nell’aprile del 1966, ovvero due mesi prima che il sito venisse sommerso. Nel 1968 venne inaugurato il tempio rimontato sul promontorio. Il trasferimento del tempio di Abu Simbel Secondo l'ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del 46º Comitato per il patrimonio dell'umanità a luglio 2024, la lista è composta da un totale di 1223 siti (di cui 952 beni culturali, 231 naturali e 40 misti) presenti in 168 stati del mondo. 4. 2001 - Convenzione sulla protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo Per "Patrimonio culturale subacqueo" si intende qualsiasi traccia di vita umana avente carattere culturale, storico o archeologico che sia stata sott’acqua parzialmente o completamente, periodicamente o continuativamente, per almeno 100 anni. Tale convenzione stabilisce alcuni principi: Il primo principio della Convenzione è che il patrimonio culturale subacqueo deve essere protetto dal rischio di essere sfruttato commercialmente per scambi economici o speculazione. Un secondo importante principio è la preferenza della protezione in situ del patrimonio culturale subacqueo (cioè l'attuale collocazione sul fondale). Questo tipo di protezione, infatti, è considerata dalla Convenzione la prima azione da attuare per la conservazione di questo patrimonio, anche perché sott’acqua, a causa del basso tasso di deterioramento e della mancanza di ossigeno, i beni non corrono pericoli di danneggiamento. Patrimonio Subacqueo UNESCO 2021 - Patrimonio Subacqueo - Video - RaiPlay Baia, la «Pompei sommersa» 5. 2003 - Convenzione sulla protezione del Patrimonio Culturale Immateriale Tale convenzione stabilisce la salvaguardia, la promozione e la consapevolezza di Beni intangibili, come tradizioni culturali, etniche, artigianali che rappresentano l’espressione e i valori di gruppi o comunità. Per l’Italia, hanno ricevuto il riconoscimento di Patrimonio Immateriale dell’Umanità i seguenti Beni intangibili: il canto a tenore in Sardegna, la dieta mediterranea, l’arte del pizzaiuolo napoletano, l’alpinismo, la transumanza ecc. Come viene valorizzato e promosso un Bene Culturale? Bene culturale come sfondo di un evento Mostre Giornate internazionali del patrimonio Cantieri evento per mostrare interventi di restauro in corso su monumenti da tempo inaccessibili Giornate del FAI (primavera e autunno) Museo La Nomina di una città a Capitale europea della cultura (in inglese European Capitals of Culture, ECOC) o a Capitale italiana della cultura è finalizzata allo sviluppo delle città tramite la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione della cultura. (Pesaro, 2024 / Agrigento, 2025) Per quale motivo è importante valorizzazione e tutelare il patrimonio culturale? Il codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004, tra i suoi principi fondamentali, afferma: La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura.