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**APPARATO LOCOMOTORE** L'apparato locomotore è costituito da: - - - *[Funzioni]* Le funzioni sono: - - - **Sistema scheletrico** Si divide in: 1. 2. Le ossa possono essere classificate come: - - - - - - Delle brevi e piatte, la parte esterna è costitui...

**APPARATO LOCOMOTORE** L'apparato locomotore è costituito da: - - - *[Funzioni]* Le funzioni sono: - - - **Sistema scheletrico** Si divide in: 1. 2. Le ossa possono essere classificate come: - - - - - - Delle brevi e piatte, la parte esterna è costituita da tessuto osseo compatto e la parte interna da tessuto osseo spugnoso. La superficie esterna è definita periostio e quella interna endostio. *[Cranio]* Formato da ossa piatte e brevi. Costituito da: 1. - - - - - - - - - - Queste ossa si articolano tramite suture dentate. 2. - - - - - - - - - Le due parti del cranio sono separate da un piano che passa a livello della glabella (tra le sopracciglia) e a livello della protuberanza dell'osso occipitale esterna. Collegate tramite articolazioni fisse o sinartrosi + 2 mobili o diartrosi = temporo mandibolare. *[Colonna vertebrale]* Composta da 33-34 vertebre articolate tra di loro. Le sue funzioni sono: - - - - Presenta della curvature fisiologiche sul piano sagittale: cifosi con cavità anteriore (toracica e sacrale) e lordosi con cavità posteriore (cervicale e lombare). Possono svilupparsi anche curvature patologiche; iperlordosi, ipercifosi o scoliosi. Le vertebre sono ossa brevi e irregolari e si compongono degli stessi elementi ad eccezione della prima e della seconda: - - - - - Tra il corpo e l'arco si forma il forame vertebrale che dà il passaggio ai nervi spinali. Quando le vertebre si impilano l'una sull'altra formano il canale vertebrale che accoglie al suo interno il midollo spinale. Le vertebre sono: - - - - - - - - *[Gabbia toracica]* Forma di tronco di cono appiattito in senso ventro dorsale. Formata da: - - - - - - L'estremità posteriore prende il nome di testa e si articola con le vertebre. Poi abbiamo il collo che si restringe. Un tubercolo costale che si articola tramite il processo trasverso delle vertebre toraciche. Un corpo angolare. Una parte sternale, con la quale si articolano le cartilagini costali. Si dividono in: - - - - - - - - - - - *Diaframma*: chiude la gabbia inferiormente. Importante muscolo inspiratorio. Ha la forma di una cupola con concavità inferiore. Presenta una parte tendinea centrale; aponeurosi tendinea del diaframma o centro frenico, a forma di trifoglio. A livello della foglia dx si trova l'orifizio della vena cava inferiore. La porzione muscolare è divisa in: - - - - - *[Arto superiore]* Formato da 4 segmenti: 1. - - 2. - 3. - - 4. - - - *[Arto inferiore]* Formato da 4 segmenti 1. - - 2. - 3. - - - 4. - - - **Regioni della cavità addomino-pelvica** Si può suddividere la cavità addominale prendendo in riferimento dei punti di repere, per tracciare delle linee che delimitano 9 quadranti o regioni su cui si proiettano gli organi. Si diramano delle linee: - - - **Articolazioni** Dispositivi anatomici giunzionali che mettono in relazione più ossa. - - - - - - - - - - - - - - - **APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO** Costituito da: - - - - - - - - **[Cuore]** Organo cavo di natura muscolare, che mantiene costante la circolazione con le sue contrazioni ritmiche. Ha la forma di un cono appiattito in senso antero posteriore. Presenta una base in alto, indietro e a dx, e un apice in basso, in avanti e a sx. *[Posizione e rapporti]* Si trova all'interno della cavità toracica, nella regione antero inferiore del mediastino. Spostato di ⅔ a sx rispetto al piano mediano di simmetria. Poggia sulla fogliola anteriore e sx dell\'aponeurosi tendinea del diaframma. - - *[Morfologia esterna]* Rivestito da una sacca fibrosa sierosa: pericardio, formato da: - - Il pericardio è mantenuto in sede da dei legamenti: - - - Il cuore presenta due facce: 1. - - Sono presenti anche le auricole; parte superiore degli atri. Quella a dx avvolge l'aorta e quella a sx avvolge il tronco arterioso polmonare. 2. - - - - - Le facce sono delimitate da due margini: - - *[Morfologia interna]* Organo cavo formato da 3 tonache sovrapposte: 1. 2. 3. **Metà dx** *[Atrio dx:]* troviamo il seno delle vene cave, che presenta una superficie interna liscia. - - - Il setto interatriale presenta una zona ovalare definita fossa ovale, che è una reminiscenza del forame di botallo presente nella vita intrauterina. L'atrio dx comunica con il ventricolo sottostante attraverso l'orifizio atrioventricolare dx, munito di valvola tricuspide; formata da tre lembi triangolari. *[Ventricolo dx:]* forma di piramide triangolare con apice in basso. Presenta: - - - - - Il sangue della grande circolazione entra nell'atrio dx, passa nell'orifizio atrioventricolare dove si trova la valvola tricuspide per passare al ventricolo sottostante. Qui entra nella camera di afflusso e viene pompato dalla contrazione del miocardio nella camera di efflusso, facendo compiere una curvatura di circa 90°. Qui entra nel tronco arterioso polmonare, per immettersi nei polmoni. **Metà sx** *[Atrio sx]*: la porzione in cui sboccano le vene polmonari è detta tetto o vestibolo e possiede una superficie piuttosto liscia. A livello del setto interatriale si osserva la zona che corrisponde alla fossa ovale presente nell'atrio dx. L'orifizio atrioventricolare di sx presenta una valvola bicuspide o mitrale, formata da due lembi a forma di trapezio. *[Ventricolo sx]*: presenta uno spessore maggiore del dx. Si nota una camera di afflusso e una di efflusso non nettamente distinguibili, per la presenza degli orifizi atrioventricolare e aortico posti a breve distanza. I muscoli papillari sono due (anteriore e posteriore), sono più voluminosi e sono ancorati al margine libero della bicuspide. Il setto interventricolare non ha uno spessore omogeneo, in quanto la parte superiore presenta una natura fibrosa ed è definito membranaceo. L'orifizio aortico presenta una valvola semilunare aortica, con tre pieghe semilunari e al centro un ispessimento definito nodulo di aranzio. Il sangue ossigenato arriva nell'atrio sx tramite le 4 vene polmonari. Passa poi al ventricolo sottostante tramite l'orifizio e viene pompato nell'aorta, con un\'inversione di marcia minore rispetto alla metà dx. Il cuore presenta uno scheletro fibroso formato da 4 anelli tendinei che circondano gli orifizi atrioventricolari, aortico e tronco polmonare dando inserzione alle valvole internamente ed esternamente ai fasci del miocardio di lavoro. Questi sono uniti tramite connettivo che forma i trigoni del cuore (dx e sx) e tendine del cono (aortico e polmonare). **Ciclo cardiaco** Si ha un susseguirsi di diastole (rilasciamento) e sistole (contrazione). 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Durante la diastole ventricolare; le valvole AV sono aperte spinte dalla corrente sanguigna Durante la diastole atriale; le valvole AV sono chiuse tenute orizzontali da muscoli papillari **Sistema di conduzione** Miocardio specifico è la sede anatomica in cui insorgono autonomamente gli impulsi elettrici per la contrazione cardiaca. Provvede alla propagazione degli impulsi al miocardio di lavoro e connette funzionalmente il miocardio degli atri con quello dei ventricoli. Costituito da cellule povere di miofibrille (poco contrattili) ma di facile depolarizzazione. Organizzato in modo specifico: - - - - - *[Vascolarizzazione e innervazione]* Le arterie che innervano le pareti del cuore sono: - - - Le vene cardiache sfociano tutte nel seno coronario, alloggiato nella metà sinistra del solco coronario posteriore. Riceve tre vene: grande, media e piccola. Presenta uno sbocco con valvola di Tebesio all\'interno dell'atrio dx. L'innervazione cardiaca è a carico del SNA che modula la frequenza cardiaca: - - **Sistema circolatorio** Due differenti circoli che originano e terminano nel cuore, dal quale parte sangue ossigenato che viene distribuito ai vari tessuti e organi e torna privo di ossigeno. 1. 2. **[Vasi sanguigni]** ***Arterie*** Vasi con parete impermeabile che trasportano sangue in direzione centrifuga verso la periferia (vasi di andata o efferenti dal cuore), dove si ramificano dando: - - Parete resistente ed elastica, sono vasi beanti al taglio attivo. Decorrono in profondità e lungo il loro decorso sono accompagnate da vene e nervi con le quali formano i fasci vascolo nervosi. *[Morfologia]* Composte da un lume e tre tonache sovrapposte. Le fibre elastiche si addensano formando due membrane elastiche: quella interna tra tonaca intima e media, mentre quella esterna tra media e avventizia. Si distinguono in: - - Si classificano in base al calibro, che diminuisce in periferia, in: - - - Si possono formare delle anastomosi tra le arterie, che sono delle vie alternative di vascolarizzazione consentendo la creazione di circoli collaterali. Possono essere: - - - - - *[Vascolarizzazione e innervazione]* La loro parete è innervata da SNA e vascolarizzata da vasa vasorum, mentre la tonaca intima per diffusione. ***Vene*** Vasi con parete impermeabile, che spingono il sangue in direzione centripeta verso il cuore (vasi di ritorno o afferenti). Il loro calibro aumenta avvicinandosi al cuore e, a parità di esso, hanno parete più sottile delle arterie. Le fibre elastiche non si addensano. Sono più depressibili e dilatabili rispetto alle arterie, perché hanno una componente elastica minore. Le loro pareti in seguito a taglio si chiudono. Non sono vasi pulsanti. Si classificano in base alla posizione anatomica rispetto alle fasce muscolari in: - - *[Morfologia]* Formate da lume e tonache sovrapposte. Si classificano in: - - - - Le vene varicose sono delle vene che hanno delle valvole danneggiate o incontinenti che non impediscono il reflusso. ***Capillari*** Vasi con parete permeabile e calibro microscopico che collegano il distretto arterioso con quello venoso. Il letto capillare si forma a partire da: - - - - Consentono scambi tra sangue e tessuti, che avvengono per differenze di pressioni idrostatiche (fa uscire i fluidi e prevale nel distretto arterioso) e colloido osmotica (richiama i fluidi e prevale nel distretto venoso). *[Morfologia]* Formati da endotelio + membrana basale formata da periciti; cellule contrattili che regolano il calibro. Creano anastomosi formando delle reti di capillari. Si classificano in: - - - Nella maggior parte degli organi si ha microcircolo capillare tra arterie e vene, ma ci sono eccezioni: - - **Vasi della piccola circolazione** *[Tronco arterioso polmonare]* origina dal ventricolo dx e si ramifica in maniera dicotomica nell'arteria polmonare dx e sx. Queste entrano all'interno dei polmoni, a livello dell'ilo situato nella faccia mediastinica. Il tronco arterioso polmonare trasporta il sangue deossigenato. Dall'ilo fuoriescono, invece, le 4 *[vene polmonari]* dirette all'atrio sx che trasportano sangue ossigenato. Le arterie e le vene polmonari si ramificano all'interno dei polmoni seguendo le ramificazioni delle vie aeree. **Vasi della grande circolazione** *[Aorta]* è l'arteria principale dotata di grande elasticità per contenere la spinta delle sistole ventricolari, da cui originano le principali arterie. Trasporta il sangue ossigenato a tutto il corpo a partire dal ventricolo sx. Organo intrapericardico, il cui primo segmento è definito **aorta ascendente**. Essa è diretta verso l'alto e verso dx. Dall'arteria ascendente originano le arterie coronarie sx e dx, che vascolarizzano il cuore. la prima porzione dell'aorta ascendente ha il lume più ampio e prende il nome di bulbo aortico. All'origine è abbracciata dall'auricola dell'atrio dx. Successivamente, si piega da dx a sx e indietro dando l'**arco aortico**, che abbraccia il tronco polmonare. Ha una conformazione a manico di ombrello. La superficie inferiore presenta un legamento fibroso; legamento arterioso di botallo, che è teso tra il tronco arterioso polmonare nel suo punto di diramazione e la superficie inferiore concava. Da esso originano i *rami dell'arco aortico* a livello della faccia superiore convessa. Dalla metà dx origina l'arteria anonima o *tronco brachiocefalico*, che si ramifica in [arteria carotide comune dx] e [arteria succlavia dx.] Nella metà sx originano l'[arteria succlavia sx] e l'arteria [carotide comune sx]. - - All'interno del cranio si forma un circolo anastomotico costituito dalle arterie carotidi interne e vertebrali che vascolarizzano l'encefalo; *POLIGONO DI WILLIS.* Si sviluppa intorno al corpo dello sfenoide ed ha la forma di un ettagono. Le **arterie vertebrali** si anastomizzano dando un vaso arterioso; [tronco arterioso basilare]. Da esso dipartono due dei setti lati; [arterie cerebrali posteriori]. Gli altri lati originano dalle **arterie carotidi interne**; [arteria comunicante posteriore dx e sx] che si anastomizzano con arterie posteriori cerebrali, [arterie cerebrali anteriori,] [arteria comunicante anteriore]. Si origina anche l'[arteria oftalmica], che vascolarizza l'occhio. L'[arteria cerebrale media] vascolarizza una parte dell'encefalo. L'**aorta discendente** decorre nella cavità toracica prendendo il nome di *aorta discendente toracica.* Essa inizia a livello di T4 dove trovando l'esofago lo sposta lateralmente, per posizionarsi davanti alla colonna. Accolta dietro il cuore a alla sua sx. Presenta dei rami viscerali: - - - Presenta anche dei rami parietali: - - Successivamente, l'*aorta discendente addominale* arriva all'altezza di T12 sotto passando lo iato aortico diaframmatico e dà dei rami parietali: - - Rami viscerali: - - - - Si porta fino a livello di L4 dove si ramifica dicotomicamente nelle arterie iliache comuni, che si ramificano vascolarizzando gli arti inferiori. **Sistema venoso** Si divide in: 1. 2. *[Vena cava superiore]* : sbocca nell'atrio dx riportando al cuore il sangue della grande circolazione da tutti i distretti sopradriframmatici. Si forma dalla confluenza di: **vena anonima** o **brachiocefalica dx e sx**. Ciascuna delle **vene anonime** si forma dalla [vena succlavia], con affluente la *vena giugulare esterna,* e la [vena giugulare interna.] A livello toracico riceve la [vena azygos], che a sua volta riceve la *vena emiazigos* e *emiazigos accessoria.* A livello della testa troviamo un circolo venoso intra e extra cranico, che sono connessi da delle vene; le vene emissarie. Il circolo intracranico è formato da seni venosi della dura madre che si suddividono in: 1. 2. Il sangue confluisce nel seno sigmoideo che raggiunge il foro giugulare per dare la vena giugulare interna. Essa riceve le vene faciali, linguali, tiroidee superiori. Mentre, le vene giugulari esterne sono in anastomosi con le interne tramite le facciali. Il circolo extracranico è dato dalle vene superficiali e drenato da quelle emissarie, che raccolgono le vene diploiche. A livello dell'arto superiore, troviamo vene: - - *[Vena cava inferiore]* : sbocca nell'atrio dx e riporta al cuore il sangue dai distretti sottodiaframmatici. Decorre nella cavità addominale a destra dell'aorta ascendente. Presenta un importante rapporto con la faccia viscerale del fegato. Nasce dalla confluenza delle due **vene iliache comuni**, che si formano a partire da una [vena iliaca esterna e interna.] Gli affluenti parietali sono: - - Gli affluenti viscerali sono: vene epatiche; 3 grandi vene e una decina più piccole. Il sangue refluo da tratto gastro intestinale arriva al fegato tramite la vena porta; grossa vena addominale. Si forma dall'unione di tre vasi ( radici della vena porta): 1. 2. 3. Prima di entrare nel fegato riceve le vene gastriche, che formano un anastomosi tra sistema portale e plesso venoso periesofageo. A livello dell'arto inferiore abbiamo vene di tipo propulsivo. Si dividono in: - - **APPARATO CIRCOLATORIO LINFATICO** Costituito da: - - - Sistema aperto che ha come funzione quella di drenare e recuperare i fluidi interstiziali e le proteine derivanti dalla circolazione sanguifera e trasportarli sotto forma di linfa al circolo venoso. Inoltre, svolge una funzione di difesa immunitaria. Inizia con: 1. 2. 3. La filtrazione del plasma avviene a livello del versante arterioso dei capillari sanguiferi e passa allo spazio intercellulare costituendo l'emolinfa. Tale filtrazione è regolata dalle variazioni di pressione che agisce sulle pareti del capillare sanguifero. - - Le proteine plasmatiche fuoriescono dal versante arterioso ma non tutte vengono riassorbite sul versante venoso perché non possono migrare contro il gradiente di concentrazione. L'emolinfa rimanente non filtrata costituisce il liquido interstiziale o istolinfa. Parte di questo fluido non filtrato viene assorbito dai capillari linfatici costituendo LINFA VERA. La linfa è un tessuto connettivo a matrice fluida trasparente-giallognolo. Quella dei villi è lattescente per la presenza dei chilomicroni (gocce lipidiche). Le cellule che costituiscono la linfa sono: - - La matrice è formata da proteine plasmatiche: - - - **[Capillari linfatici assorbenti]** Strutture a fondo cieco che originano in prossimità dei capillari sanguiferi, in confronto ai quali possiedono un calibro maggiore. Hanno una parete sottile e permeabile costituita da cellule endoteliali linfatiche unite alle estremità e sovrapposte a tratti. Presentano giunzioni che aprendosi consentono il passaggio dell'istolinfa che diventa linfa vera. Una membrana basale discontinua o assente. Non hanno fibrocellule muscolari contrattili. Il versante albuminale opposto al lume è ancorato alla matrice extracellulare del tessuto circostante tramite dei filamenti di ancoraggio che hanno una funzione assorbente. Infatti, il capillare linfatico agisce come pompa aspirante: - - **[Vasi linfatici di conduzione]** Sono strutture che hanno il compito di trasportare la linfa. La parete è data dalla sovrapposizione di tonache, tra cui quella media è provvista di muscolatura liscia con attività propulsiva. Sono infatti dotati di valvole che impediscono il reflusso. Dalla confluenza dei capillari si formano: - - 1. 2. - - 1. - - - 2. - - Riceve tre tronchi: - - tronco succlavio sx; arto superiore sx - tronco bronco mediastinico sx; mediastino sx. La propulsione della linfa all'interno dei vasi è un sistema a bassa pressione che avviene per: - - - - - **Linfonodi** Piccoli organi pieni di forma sferoidale, che si trovano intercalati lungo il decorso dei vasi collettori. Sono organi linfoidi II dove avvengono le risposte immunitarie. *[Morfologia ]* Rivestiti da una capsula connettivale che si estende in trabecole che costituiscono lo stroma. Il parenchima è formato da tessuto linfoide organizzato in zone: - - - La linfa arriva da vasi collettori pre linfonodali e va a finire nei seni marginali, che circondano il parenchima. Successivamente viene drenata nei seni midollari, dalla confluenza dei quali si formano i seni terminali da cui origina il vaso linfatico efferente. Questo fuoriesce dall'ilo, dove passano anche l'arteria ilare e la vena ilare. La linfa può trasportare antigeni che entrano a contatto con i linfociti, che attuano la risposta immunitaria. Inoltre, nel parenchima del linfonodo si hanno dei macrofagi che fagocitano particelle estranee. I linfonodi hanno diverse localizzazioni anatomiche: - - Possono essere: 1. 2. - - - - - 3. - - **Organi linfoidi** Si suddividono in: ***PRIMARI*** : origine e maturazione dei linfociti regolata da un microambiente di cellule e fattori solubili che la influenzano. **Midollo osseo** Organo emopoietico, in cui si ha maturazione della linea mieloide (el. figurati sangue) e linfoide, che originano dall'emicitoblasto. Originano linfociti B e precursori dei T. Attività emopoietica inizia al quinto mese di vita fetale, quando sostituisce il fegato. Si trova nel tessuto osseo spugnoso e si riduce progressivamente diventando tessuto adiposo; midollo giallo e poi gelatinoso. *[Morfologia]* Presenta parenchima midollare costituito da isolotti di cellule ematiche in stadi diversi di maturazione. Uno stroma composto da fibre reticolari, fibroblasti, macrofagi e cellule mesenchimali staminali. Poi abbiamo componente vascolare che origina da arteria nutritizia delle ossa, dove troviamo dei capillari sinusoidi a parete discontinua. Attraverso le cui fessure passano le cellule mature. **Timo** Organo linfoepiteliale, in cui si ha la maturazione delle cellule progenitrici T provenienti dal midollo rosso che diventano immunocompetenti. Ha un massimo sviluppo nel feto e nei primi anni, poi dalla pubertà subisce un'involuzione fisiologica, viene infiltrato di tessuto adiposo. Impari e posizionato nella parte antero superiore della cavità toracica, dietro al manubrio dello sterno e poggia sul sacco pericardico e sui vasi del peduncolo vascolare del cuore. Avviene la proliferazione, differenziamento e maturazione dei precursori dei linfociti T provenienti dal midollo osseo rosso. Tramite il fenomeno di tolleranza immunologica, i linfociti T maturi diventano capaci di riconoscere gli antigeni self/ not self. Inoltre, vengono eliminati i cloni autoreattivi, che attivano risposte contro gli antigeni self, tramite apoptosi. *[Morfologia]* Ha una forma di piramide irregolare con 2 lobi uniti da tessuto connettivo. L'estremità superiore dei due lobi è definita **corno cervicale** e si porta a livello della base del collo in rapporto con il tronco brachiocefalico dx. Orgnano pieno che presenta un parenchima costituito da tessuto linfoide ed epiteliale. Ha un'organizzazione lobare, ciascun lobo ha un'organizzazione strutturale lobulare. Rivestito da una capsula connettivale, dalla quale origina lo stroma a setti interlobulari che dividono il parenchima in lobuli. Il parenchima lobulare è costituito da timociti (linfoblasti e linfociti), una componente non linfoide (cellule epiteliali) che producono citochine, che regolano la maturazione tramite ormoni come timosina e timopoietina. Ciascun lobulo è formato da due regioni: - - Si forma una barriera emato timica per la presenza di cellule epiteliali del reticolo e macrofagi che rivestono i capillari sanguigni in modo da impedire l\'ingresso di antigeni. Al confine tra le due regioni si trovano delle venule ad endotelio alto, attraverso le quali avviene il passaggio di linfociti T maturi che vengono messi in circolo. ***SECONDARI*** Sede di risposte immunitarie e possono essere: - - **Milza** Organo emocateretico intraperitoneale localizzato nella cavità addominale, proiettabile a livello dell'IS tra lo stomaco e il diaframma ed accolto nella loggia splenica, tra la 9 e 11 costa. *[Morfologia]* Ha la forma di un ovoide appiattito di colore rosso scuro, con consistenza molle. Esternamente presenta 2 poli opposti: postero-superiore e antero-inferiore. Presenta due facce separate da un margine antero superiore e uno postero inferiore: 1. 2. - - - Il peritoneo che la riveste forma delle pieghe che che formano: - - - Internamente, la milza è rivestita da una capsula fibrosa con fibrocellule muscolari lisce. Lo stroma è costituito da trabecole capsulari che si addentrano internamente per un breve tratto, dalle quali originano delle trame di fibre reticolari. Il parenchima è costituito da: - - *[Vascolarizzazione]* L'arteria splenica entra dall'ilo della milza e si ramifica nelle arterie trabecolari, dalle quali originano le arteriole centrali rivestite da guaina linfoide (polpa bianca). Da queste originano le arteriole penicillari, che si ramificano in: - - I sinusoidi splenici hanno una parete discontinua per il passaggio di eritrociti. A partire dai seni venosi si ha il circolo venoso di ritorno, fino alle vene trabecolari che congiungono nella vena splenica che esce dall'ilo e raggiunge la vena porta, di modo da portare i prodotti dell'eritocateresi al fegato. *[Funzioni]* - - - - **M.A.L.T** Tessuto linfoide associato alle mucose. Localizzato nella lamina propria della mucosa e sottomucosa delle vie digerenti, respiratorie e urinarie. Si può trovare sotto forma di: - - - - - - - - **APPARATO RESPIRATORIO** Costituito da: - - - - *Funzioni* - - - - - *[Naso esterno o piramide nasale]* Rilievo a forma piramidale al centro del massiccio facciale. Ha uno scheletro osteocartilagineo rivestito superficialmente da cute. La porzione cartilaginea è antero inferiore, mentre quella ossea postero superiore. Presenta una radice tra le due arcate sopracciliari, un dorso e un apice. La parte cartilaginea è composta da: - - La parte ossea è composta da: - Attraverso le narici esterne si accede internamente alle cavità nasali, costituita da: - - - - - - La mucosa respiratoria è formata da epitelio di rivestimento con delle cellule mucipare caliciformi + una membrana basale con cellule staminali + lamina propria. Le ciglia vibratili sono cellule con specializzazioni apicali presenti nell'epitelio che spostano il muco verso la faringe. Troviamo anche la mucosa olfattiva a livello della volta delle cavità. Essa presenta cellule nervose che presentano i recettori leganti le sostanze odorose. Gli assoni di queste cellule formano il primo paio di nervi cranici; nervo olfattivo che si porta a livello del bulbo olfattivo nell'encefalo. Sono presenti anche delle cellule di sostegno e cellule sierose di Bowman, il cui secreto facilita il legame sostanza odorosa - recettore. *[Seni paranasali]* Cavità scavate all'interno di alcune ossa del cranio; ossa pneumatiche. Comunicano con le cavità nasali p.d. attraverso degli orifizi. Funzionano come casse per la fonazione determinando il timbro della voce e contribuiscono al riscaldamento dell'aria. Sono pari e si tratta di: - - - - Sono inesistenti alla nascita. La mucosa respiratoria è più sottile. A livello della lamina connettivale si trovano delle ghiandole respiratorie, che secernono muco che insieme a quello delle ghiandole caliciformi si occupa di inglobare particelle estranee. *[Faringe]* Le cavità nasali p.d. comunicano posteriormente con la rinofaringe attraverso le coane. Condotto composto da tre parti: rinofaringe, orofaringe e ipofaringe. Il passaggio tra rino e orofaringe è localizzato a livello del palato duro. Il confine tra oro e ipofaringe è dato da un piano passante per l'osso ioide. Organo che fa parte sia dell'apparato respiratorio che di quello digerente, infatti a livello dell'orofaringe si ha l\'incontro delle due vie. Dall\'ipofaringe si accede alla laringe tramite l'adito laringeo a livello di C4. Mentre si porta in basso fino a C6 dove si continua con l'esofago. *Morfologia* Formata da tonache sovrapposte: - - - - La **rinofaringe** è l'unico tratto appartenente esclusivamente alle vie aeree. Presenta l'orifizio della tuba uditiva di Eustachio, dei condotti che la mettono in comunicazione con la cavità timpanica. L'orifizio è circondato dalla tonsilla tubarica; organo linfoide che fa parte dell'anello di Waldeyer. A livello del tetto è presente la tonsilla faringea. *[Laringe]* Organo impari a forma di piramide tronca. Si trova nel collo nella regione sottoioidea, davanti e sotto la faringe. Compresa tra la radice della lingua e la trachea. Rivestita da tonaca mucosa con scheletro cartilagineo dato da più cartilagini connesse tra di loro. Funzione di fonazione e passaggio dell'aria. Le cartilagini sono: - - - - - La funzione fonatoria si ha a livello della glottide, dove sono presenti due legamenti fibro elastici detti vocali con una membrana chiamata cono elastico tra la cartilagine tiroidea e le cartilagini aritenoidi e cricoidea. Glottide formata da 2 pieghe: pieghe vocali inferiori o corde vocali vere (bianche), e tra esse la rima della glottide. Oltre al cono è presente anche la membrana quadrangolare, tesa ai margini laterali dell'epiglottide e le cartilagini aritenoidi. Le corde vocali false (rosse) sono separate dalla rime vestibolare. I muscoli della laringe sono: 1. - - 2. - - - - *Vascolarizzazione e innervazione* L'innervazione è ad opera del nervo vago. La vascolarizzazione è ad opera delle arterie tiroidee superiori e inferiori. Il sangue refluo viene trasportato dalle affluenti delle vene giugulari interne e anonime. *[Trachea]* Fa seguito alla laringe. Costituisce un canale dal lume sempre beante per la presenza di uno scheletro cartilagineo costituito da 15-20 anelli incompleti posteriormente. La parte non ricoperta da anelli è detta membranacea di natura muscolare liscia. Questa parte è in rapporto con l'esofago, che grazie alla presenza della parte membranacea si può dilatare per permettere il passaggio del bolo. Si divide in due porzioni: nel collo e nel torace. Si biforca a livello di T4 dando i due bronchi principali. 1. 2. *Morfologia* Presenta delle tonache sovrapposte: - - - - - *[Bronchi principali]* Originano a livello di T4, dove la trachea si biforca continuando nei bronchi principali extrapolmonari dx e sx. Questi poi entrano a livello dell'ilo polmonare nella faccia mediastinica del polmone. Hanno un lume sempre beante con una differenza di lunghezza; il dx è più corto perchè la trachea è spostata leggermente a dx. Anche il calibro del dx è maggiore del sx, poichè il polmone dx necessita di una maggior ventilazione. Tra i due bronchi si crea un angolo di 70°. - - Entrando nel polmone si ramificano dando l'albero bronchiale intrapolmonare costituito da: - - - - - - La struttura della parete della ramificazioni si modifica con una riduzione della componente cartilaginea e un aumento di quella muscolare liscia. La vascolarizzazione è a carico dei vasi del circolo polmonare e del circolo bronchiale. Sono innervati da rami del vago. *[Polmoni]* Voluminosi organi pieni parenchimatosi nella cavità toracica. Il parenchima è costituito dagli alveoli, dove avviene il processo di ematosi. All'interno dei polmoni si trovano le diramazioni dell'albero bronchiale. Organi pari contenuti nelle logge pleuropolmonari. Anteriormente e lateralmente sono limitati da: coste, muscoli intercostali. Medialmente si ha il mediastino, inferiormente il diaframma. Superiormente i vasi succlavi, i muscoli scaleni del collo e il plesso nervoso brachiale. Ciascun polmone è rivestito da pleura; una membrana sierosa che forma un sacco a doppia parete, che riveste anche la superficie interna della membrana toracica. Ciascun sacco è formato da: - - Le due pleure sono in continuità a livello dell'ilo, dove quella viscerale si estroflette continuando con quella parietale. Tra le due si forma la cavità pleurica, importante per la funzione dei polmoni in quanto la pressione intrapleurica al suo interno è minore di quella intrapolmonare. In questa si produce il liquido pleurico che ha una funzione lubrificante che consente di non creare attrito tra i due foglietti durante gli atti respiratori. A livello della cupola pleurica, all'apice del polmone, si hanno dei legamenti fibrosi che formano l'apparato sospensore: legamenti vertebro pleurali, legamenti costo pleurali e legamento pleuro trasverso. Il sacco pleurico presenta dei seni pleurici che si formano in quanto la pleura parietale è più estesa del polmone: seno costo diaframmatico (+ voluminoso) e seno pleuro costo mediastinico. *Morfologia* Organo con superficie brillante per la presenza di pleura, di colore grigio roseo nel giovane e grigio ardesia o bruno nell'anziano. Questo cambio di colore avviene in quanto si depositano progressivamente delle particelle carboniose. Consistenza molle e spugnosa, molto elastici. Forma di semicono a cui è stata asportata la parte mediale: - - In superficie sono percorsi da scissure che li dividono il lobi polmonari; il dx in 3 e il sx in 2. Presentano: 1. 2. 3. - - I bronchi e i vasi dividono il polmone in: - - - - **Acini polmonari**; insieme delle ramificazioni di un bronchiolo terminale, da essi si formano dei condotti alveolari che si immettono nei sacchi alveolari. Gli **alveoli** sono cavità sferiche piene di aria, delimitati da una sottile parete che consente gli scambi. Sono formati da: - - - *Ematosi* avviene tramite la barriera aria sangue, costituita da epitelio alveolare + membrana basale dell'epitelio fusa con quella della piccola circolazione; endotelio continuo. L'ossigeno passa secondo gradiente dalla cavità alveolare all'interno del capillare, mentre la CO2 fa l'opposto. Si vengono a creare due circoli completi: 1. 2. **APPARATO URINARIO** Composto da: 1. 2. - - - - - Calici e pelvi appartengono all'apparato escretore del rene e sono accolti nel seno renali, al quale si accede tramite l'ilo. *[Funzioni]* Ha una funzione emuntoria di produzione costante, accumulo e eliminazione di urina che contiene sostanze di rifiuto come: - - - - Contiene anche acqua e soluti che vengono eliminati per regolare la composizione ionica del sangue (osmolarità), il pH ematico e il volume ematico e pressione sanguigna. Funzione endocrina, si producono: - - - Nel maschio si parla di apparato urogenitale, poiché l'uretra rappresenta una via comune per il passaggio di sperma e urina. Nella femmina sono distinti, si apre a livello del vestibolo della vagina. **Reni** Organi pieni e pari accolti nella cavità addominale, nelle due regioni lombari ai lati della colonna vertebrale tra T12 - L3. Sono organi retroperitoneali che si trovano ad altezze diverse, in quanto il dx si trova più in basso per la presenza del fegato. Ciascun rene è accolto nella loggia renale delimitata da fascia connettivale renale; una dipendenza della fascia del muscolo trasverso dell'addome. Questa fascia si porta in prossimità del margine laterale del rene e si sdoppia in due foglietti: - - Tra i foglietti e la superficie esterna del rene troviamo la capsula adiposa. Essa è un importante mezzo di fissità insieme alla vena e arteria renale. I due foglietti della fascia connettivale: - - *[Morfologia esterna]* Hanno una forma a fagiolo, con asse maggiore verticale, un colore rosso bruno, una superficie liscia per la presenza di una capsula fibrosa. Presenta: - - - - - - *[Morfologia interna]* Rivestiti da capsula fibrosa sotto forma di una membrana connettivale sottile, lo stroma è costituito da esili tralci connettivali che originano dalla capsula. Il parenchima è suddiviso in lobi renali, che hanno una forma di conoide con la base rivolta in alto e l'apice in basso che sporge nei calici minori. Costituito da un'intera piramide di Malpighi, la cortex corticis e metà della colonna renale a dx e sx della piramide. Ciascun lobo è formato da due porzioni: 1. 2. - - Il nefrone è l'unità morfo funzionale del rene ed è formato da: A. B. - - - - I nefroni possono essere: - - Il corpuscolo renale è costituito dal glomerulo vascolare e la capsula di Bowman e presenta: - - La capsula di Bowman è data, a livello del polo urinifero, dall'estremità dilata del tubulo prossimale. Costituita da: - - Tra i foglietti si ha lo spazio capsulare che raccoglie ultrafiltrato. Esso si forma tramite la barriera di filtrazione glomerulare; membrana di filtrazione endoteliale capsulare formata da endotelio fenestrato e una membrana basale continua ad endotelio e podociti della capsula di Bowman. Tra i pedicelli dei podociti ci sono delle fessure di filtrazione dove dei diaframmi proteici aumentano la selettività del processo. Si produce la pre urina o ultra filtrato glomerulare, raccolto nello spazio capsulare attraverso un processo passivo per la differenza di pressione tra arteriola afferente e efferente. - - - Pressione utile di filtrazione = 10 mmHg La pre urina è composta da acqua, ioni, piccole molecole. La barriera di filtrazione non lascia passare molecole più grandi, anioni e cellule del sangue. Il filtro è impermeabile alle proteine plasmatiche, tranne che per l'albumina. Se c'è un malfunzionamento si ha proteinuria. All'interno del glomerulo si trova il mesangio intraglomerulare costituito da cellule mesangiali intorno all'endotelio del capillari, che hanno funzione di: - - - - - La formazione di urina definitiva dipende da: 1. 2. 3. URINA = ULTRAFILTRAZIONE - RIASSORBIMENTO + SECREZIONE Il tubulo renale si distingue a partire dal polo urinifero in: - - - - - Vasopressina o ormone antidiuretico ADH è prodotto da neuroni ipotalamici parvo cervicali, che sono osmocettori sensibili a variazioni di osmolarità del sangue e dei fluidi interstiziali. Immessi anche barocettori sensibili alla variazione di pressione, i quali avvertono abbassamento di pressione e rilasciando ADH determinano una concentrazione di urina con minor diuresi e una conseguente azione ipertensiva. L'apparato iuxtaglomerulare si trova a livello del polo vascolare, tra l\'arteriola afferente e quella efferente e il tubulo contorto distale. Formato da: - - - Quando si ha diminuzione della pressione sanguigna, cellule granulose producono renina che agisce su angiotensinogeno convertendolo in angiotensina 1, che a livello polmonare con ormone ACE si trasforma in angiotensina 2. Essa agisce sulle arteriole provocando la vasocostrizione e aumento della pressione. Sulla corticale del surrene promuove il rilascio di aldosterone con riassorbimento di acqua e ione sodio e un conseguente aumento di pressione e azione antidiuretica. Importante perché la diminuzione di pressione determina una minor efficienza di filtrazione, la macula densa rileva abbassamento e rilascia prostaglandine e ossido nitrico che hanno azione ipertensiva. [Eritropoietina] è prodotta dai fibroblasti interstiziali peritubulari della corticale. Quando si ha ipossia tissutale, agisce sul midollo rosso favorendo la produzione di globuli rossi. [Calcitriolo] è la forma attiva della vitamina D3, che promuove riassorbimento di calcio a livello renale e intestinale. [Paratormone] attiva la sintesi renale di calcitriolo e gli osteoclasti, funzione ipercalcemizzante. *[Vascolarizzazione]* Componente vascolare delimita il confine tra i lobi. Composta da: - - - - - - - - - - - - - **Vie urinarie** Serie di condotti all'interno dei quali si ha il trasporto di urina verso l'esterno. **[Vie escretrici renali]** Costituite da calici e pelvi e sono accolte nel seno renale. - - - **[Ureteri]** Organi pari; condotti muscolo membranosi con calibro non uniforme che fuoriescono dalla loggia renale fino a sboccare all'orifizio uretrale della vescica. Il sx è più lungo. Sono costituiti da più segmenti: - - - - Presenta restringimenti: - - - Nell'apparato maschile: ureteri sono incrociati anteriormente dai dotti deferenti delle vie genitali e poi sbocca nella vescica Nell'apparato femminile: uretere passa a livello della base del legamento largo dell'utero e sbocca nella vescica *[Morfologia]* Parete composta da tonache sovrapposte: - - - [**Vescica** ] Organo cavo muscolo membranoso, impari e mediano sottoperitoneale. Funzione di serbatoio di urina che riceve dagli ureteri. Accolta nella piccola pelvi e tenuta in sede da legamento ombelicale mediano e laterale. *[Morfologia]* Conformazione varia in base al grado di riempimento: - - Mucosa sollevata in pieghe. Nel trigono vescicale nella base, si ha superficie liscia a forma di triangolo ai vertici del quale si hanno 3 orifizi: 1. 2. Parete composta da: - - 1. 2. 3. - *[Rapporti]* Anteriormente con sinfisi pubica Posteriormente: - - **[Uretra]** Condotto muscolo membranoso che origina dal meato uretrale interno e si porta all'esterno aprendosi con meato uretrale esterno. Presenta 2 sfinteri muscolari: - - Nel maschio: origina dal meato interno della vescica e sbocca all'apice del glande del pene. Formata da 3 porzioni; 1. 2. 3. Nella femmina: origina dal meato uretrale interno della vescica e sbocca nella porzione anteriore del vestibolo della vagina. Lo sfintere esterno si trova nel tratto che attraversa il diaframma urogenitale. *[Morfologia]* Presenta: - - - - *Riflesso della minzione* Possibile per presenza di recettori sensoriali allo stato di distensione della vescica. - - **APPARATO ENDOCRINO** Costituito da: - - Cellule che producono ormoni; messaggi chimici che agiscono a livello delle cellule bersaglio dotate di recettori specifici inducendo una loro risposta. Collabora con il SN occupandosi di: - - - La segnalazione endocrina avviene tramite l'ormone che è prodotto dalle cellule endocrine e immesso in circolo rilasciato nel liquido interstiziale, dal quale passa al circolo sanguigno venoso sistemico. Successivamente raggiunge il circolo arterioso sistemico e arriva alla cellule bersaglio. Gli ormoni possono agire anche a livello locale, senza entrare in circolo. Con la segnalazione paracrina, l'ormone agisce in prossimità della cellula che lo ha prodotto. Mentre, nella segnalazione autocrina, esso si lega ai recettori delle cellule che lo hanno prodotto. Nella segnalazione neurocrina, i neuroni secernenti si portano nelle vicinanze del capillari dove rilasciano i neurormoni (ipotalamo e midollare del surrene). Gli ormoni si differenziano per la struttura chimica e la solubilità in: 1. - - 2. - - - Il controllo della secrezione avviene ad opera di: - - - **[Ipofisi]** Localizzata alla base dell'encefalo, sopra la sella turcica dello sfenoide nella fossetta ipofisaria. Collegata anatomicamente alla base del diencefalo (ipotalamo) tramite peduncolo ipofisario. *[Morfologia]* Forma di nocciola leggermente appiattita in senso antero posteriore. Presenta due parti: 1. - - - Rivestita da una capsula fibrosa, presenta uno stroma di fibre reticolari e un parenchima costituito da cordoni di cellule epiteliali endocrine, tra i quali troviamo una rete di capillari dove vengono secreti gli ormoni. L'attività secernente è regolata dai neuroni parvocellulari dell'ipotalamo che producono RH e IH (fattori di rilascio o inibizione). Vascolarizzata da arteria ipofisaria superiore che capillarizza formando un plesso capillare primario. Dal quale si creano delle vene che capillarizzano formando il plesso capillare secondario. I fattori di rilascio o inibizione vengono rilasciati nella rete venosa e raggiungono l'adenoipofisi. L\'adenoipofisi presenta molte cellule diverse, che formano i cordoni, si suddividono in base all'affinità tintoriale: 1. - - 2. - - - Per ciascuna delle popolazione di cellule, ci saranno specifici RH e IH con funzione regolatoria. Ad esempio, RH che agisce su tireotrope è TRH, oppure CRH è RH che stimola corticotrope. 2. - - **[Epifisi]** Ghiandola di piccole dimensioni annessa all'epitalamo a livello del terzo ventricolo encefalico. Organo pari, impari e mediano. *[Morfologia]* Rivestita da sottile capsula fibrosa costituita da pia madra. Il parenchima è costituito da cordoni di pinealociti. Produce: - - **[Tiroide]** Localizzata a livello dei visceri del collo, nella regione antero inferiore davanti al condotto laringo - tracheale tra C5 e T1. Unica ghiandola endocrina follicolare. *[Morfologia]* Ha una forma che ricorda un papillon. Costituita da due lobi laterali connessi da una porzione mediana chiamata istmo, dal cui margine superiore può essere presente un lobo accessorio piramidale. I lobi sono in rapporto posteriormente con faringe ed esofago. Presenta un colore rosso bruno. Sulla porzione posteriore dei lobi tiroidei sono presenti 4 ghiandole paratiroidi. Rivestita da una capsula fibrosa connettivale, da cui dipartono fibre reticolari che formano lo stroma e dividono il parenchima in follicoli tiroidei. La parete di ciascun follicolo è formata da due tipi cellulari: 1. 2. All\'interno del lume è presente la sostanza colloide sintetizzata da tireociti. Sostanza riserva di ormoni tiroidei iodati inattivi, ricca di tireoglobulina. Tra un follicolo e l'altro si trova lo stroma interfollicolare. I follicoli hanno dimensioni diverse: - - TSH agisce su tireociti e promuove il riassorbimento di colloide. i macrofollicoli si trasformano in microfollicoli e gli ormoni T3 e T4 vengono staccati. Essi agiscono su adenoipofisi bloccando ulteriore rilascio di TSH tramite feedback negativo. - - Circolano legati a proteine epatiche perché idrofobici. Agiscono su molte cellule, poiché dotate di recettori. La loro azione riguarda: - - - - - - *[Vascolarizzazione]* Vascolarizzata da: - - Il sangue refluo è portato da: - La tiroide si trova all'interno di uno spazio pericoloso, dato dalla presenza di ramificazioni vascolari e nervose che è avvolto da una guaina peritiroidea. **[Paratiroidi]** Piccoli organi pieni di forma ovoidale accolti nella parte posteriore dei lobi della tiroide nello spazio pericoloso. Sono generalmente 4 , ciascun lobo ne ha una superiore e una inferiore. Presentano un colore roseo nel giovane, mentre con l'età diventano giallastre per infiltrazione di tessuto adiposo. *[Morfologia]* Rivestite da capsula connettivale, da cui dipartono delle fibre reticolari che formano lo stroma e dividono il parenchima. Ghiandole di tipo cordonale, i cui cordoni sono anastomizzati tra loro e tra cui decorrono sinusoidi. Costituiti da: - - **[Ghiandole surrenali]** organi retroperitoneali. Ciascuna ghiandola si trova adagiata al di sopra del polo superiore del rene. A dividerle troviamo la vena cava inferiore e l'aorta discendente addominale. *[Morfologia]* Presentano una forma a berretto frigio; quella a dx ha una forma a piramide irregolare con apice riconoscibile e si rapporta con il fegato anteriormente e la vena cava inferiore medialmente. Quella sx ha una forma semilunare e si rapporta con lo stomaco anteriormente e medialmente si porta nella vicinanza dell'aorta. Avvolte da una capsula connettivale fibrosa, dalla quale si originano dei tralci connettivali che costituiscono lo stroma. Il parenchima è costituito da due ghiandole distinte: 1. - - - 2. - - Vengono messe in circolo velocemente. Messe in atto in situazioni di stress, quando l'organismo si prepara a combattere o fuggire. *[Vascolarizzazione]* Si riconoscono un'arteria surrenale superiore, media e inferiore data dall\'arteria renale. Fuoriesce la vena surrenale; quella di dx è più corta. A partire dal plesso arterioso sottocapsulare, si originano due arterie: - - Il sangue derivante dalle due arterie viene raccolto da una vena centrale che si apre nella vena surrenale. **SISTEMA NERVOSO** Costituito da: neuroni e cellule della glia. Gli organi hanno il compito di raccogliere le informazioni, elaborarle e trasmetterle agli organi effettori. Composto da: 1. - - 2. - - - Si può distinguere anche: - - Il sistema nervoso è costituito da **[neuroni]**; unità anatomo funzionale che possiedono la caratteristica di essere irritabili e di trasmettere impulsi nervosi. Si presentano costituiti da: - - - I neuroni sono di morfologie diverse, ad ognuna delle quali è associata una funzione: - - - - A livello organizzativo il sistema nervoso è formato da: 1. 2. 3. Il SNC è formato da due tipi diversi di sostanze: 1. 2. Queste sostanze sono disposte in modo diverse nelle varie parti del SNC: - - - Il SNP è formato da: - - *Sensibilità* La sensibilità è la capacità dell'organismo di raccogliere in modo consapevole o inconsapevole gli stimoli. Si può classificare in: - - Ma anche in: - - [Specifica] - - - - [Generale] Prevede un neurone sensitivo primario a T nel ganglio e si divide in: - - - - **Sistema nervoso centrale** [Midollo spinale] Accolto nel canale vertebrale. Superiormente attraversa il foro occipitale e si continua nella porzione inferiore del tronco encefalico (bulbo). Forma cilindrica con due rigonfiamenti a livello cervicale e lombare. Termina a livello di L1 -L2, assottigliandosi nel **cono midollare**. Presenta una struttura metamerica ed è diviso in *neuromeri*; segmenti da cui dipartono un paio di nervi spinali che fuoriescono attraverso i fori intervertebrali. A ciascun neuromero corrisponde un dermatomero (cute) e un miomero (muscolatura). Essendo più corto della colonna, gli ultimi nervi spinali percorrono un decorso più lungo per uscire dai fori intervertebrali e quindi formano la **cauda equina**. Il midollo è protetto dalla scatola ossea ed è sospeso nel liquor cerebrospinale che gli consente di seguire i movimenti della colonna. I mezzi di fissità sono dati da: la continuità con il bulbo, il tessuto adiposo peridurale, i legamenti denticolati a livello della superficie laterale del midollo. Rivestito da meningi, delle guaine connettivali: 1. - 2. - 3. - A livello del cono midollare, le tre meningi si fondono formando il **filum terminale** che si inserisce sul coccige con il legamento coccigeo. La superficie esterna presenta dei solchi longitudinali: - - - A livello dei solchi laterali, originano le radici posteriori e anteriori dei nervi spinali che sono le [origini apparenti dei nervi]. In realtà, le fibre nervose originano nel luogo in cui sono localizzati i corpi dei neuroni. - - Le due radici si uniscono formando il nervo dove si trovano gli assoni dei neuroni sensitivi e l'assone dei neuroni effettori, per questo i nervi spinali sono definiti misti. Il midollo spinale si divide in 5 tratti: 1. 2. 3. 4. 5. I nervi spinali formano dei plessi nervosi: cervicale, brachiali, lombare, sacrale. *Morfologia interna* La **sostanza grigia** forma la farfalla o H grigia; costituita da un corno anteriore e uno posteriore. A livello cervicale e lombare, la sostanza grigia è più abbondante poiché forma il plesso brachiale e lombare. A livello del torace, l'H grigia presenta una base del corno anteriore chiamata corna laterale, qui troviamo i neuroni del SNA. La sostanza grigia presenta due tipologie di neuroni: 1. - - - - - - - - 2. Ciascun corno può essere diviso in due zone; base e testa che delimitano territori precisi: - - - - Al centro della sostanza grigia si trova il canale centrale o ependimale, rivestito da ependimociti dove scorre il liquor. La **sostanza bianca** si organizza in tre cordoni formati dagli assoni mielinizzati: 1. 2. 3. Nella zona mediana, la sostanza bianca prende il nome di connessura bianca, dove si trovano dei fasci a decorso trasversale. I cordoni vanno a costituire i fasci longitudinali: - - [Encefalo] L'encefalo si forma a partire da tre vescicole encefaliche: prosencefalo, mesencefalo rombencefalo. All'interno di queste parti sono scavate della cavità dove circola il liquor. - - - Ha la forma di un ovoide con asse maggiore sagittale, presenta una faccia convessa in alto e una appiattita in basso che poggia sulla base del cranio. Composto da più parti: *Tronco encefalico* costituito a sua volta da: bulbo, ponte di varolio e mesencefalo. Da esso fuoriescono i 12 nervi cranici tramite i fori presenti alla base del cranio. La loro origine apparente a livello della superficie ventrale del tronco encefalico tutti tranne il 7°. Ma anche il 1° annesso al telencefalo e il 2 °annesso al diencefalo. [Anteriormente vediamo:] - - - [Posteriormente vediamo]: Una parte della superficie dorsale del bulbo e del ponte prende il nome di **fossa romboidale**. Il triangolo inferiore è formato dalla superficie dorsale del bulbo, quello superiore è costituito da porzione dorsale del ponte e costituisce il pavimento del quarto ventricolo. Si riconoscono strutture cilindriche pari: - - - La porzione dorsale del mesencefalo (lamina quadrigemina) è formata da sostanza grigia, costituita da 4 rilievi chiamati *tubercoli superiori e inferiori*. Al di sotto del quale origina apparentemente il nervo trocleare. *Morfologia interna* Il tronco encefalico presenta una sostanza grigia attraversata da fasci di fibre di sostanza bianca, formando i [nuclei grigi]. L'H grigia del midollo si divarica, il corno posteriore è spostato lateralmente e le corna anteriori medialmente. I nuclei effettori saranno mediali e quelli sensitivi laterali. Quindi, la sostanza grigia sarà composta da: - - - - - - - - - - - - - - La lamina quadrigemina è composta da sostanza grigia e si trova disposta sulla superficie superiore del mesencefalo. Costituita da 4 collicoli o tubercoli: - - Nella fossetta tra i due collicoli superiori alloggia nell'epifisi. **Nervi cranici** I nervi cranici possono essere: - EFFETTORI PURI: oculomotore, trocleare, abducente, accessorio e ipoglosso; motori - SENSITIVI PURI : olfattivo, ottico, stato acustico (sensibilità specifica) - NERVI MISTI : trigemino, faciale, glossofaringeo, vago - alcuni contengono fibre pregangliari parasimpatiche del SNA con componente viscero All'interno dei nervi cranici, la sostanza grigia si trova sotto forma di nuclei grigi o colonne. 1. 2. 3. 4. 5. - - - 6. 7. - - 8. - - 9. - - - - - 10. - - - - - 11. - - 12. **Sistema nervoso autonomo** Parte del sistema nervoso che si occupa delle funzioni vegetative/viscerali. Prende il nome di autonomo perché la sua attività ha una certa indipendenza dal nevrasse. *Piano organizzativo* Sono presenti neuroni visceroeffettori centrali dai quali originano fibre pre gangliari accolte a livello dei nervi spinali o encefalici (III, VII, IX e X) e che mettono capo ai gangli vegetali del SNA da cui nascono le fibre postgangliari che si recano ai visceri (muscolatura liscia, scheletrica e ghiandole). Si divide in orto e parasimpatico, che differiscono per: 1. localizzazione dei neuroni visceromotori pregangliari centrali: - - 2. topografica dei gangli vegetativi: - - 3. neurotrasmettitore usato dalle fibre; se quelle pregangliari sono entrambe colinergiche,quelle - - 4. A livello spinale, le fibre pregangliari dell\'ortosimpatico fuoriescono dal midollo spinale accolta a livello della radice anteriore e lo abbandona tramite il ramo comunicante bianco per sinaptare con un ganglio, da cui poi si formerà la fibra postgangliari che si porta all'organo da innervare. I neuroni visceromotori dei gangli prevertebrali vanno ad innervare gli organi interni. Mentre, quelli paravertebrali innervano strutture a livello cutaneo come ghiandole sebacee, basi cutanei in periferia. Per arrivare in periferia, le fibre postgangliari del neurone del ganglio rientrano nel nervo spinale tramite il ramo comunicante grigio. [Encefalo] **Cervelletto** Situato dorsalmente al bulbo e al ponte, dai quali è separato dalla cavità del IV ventricolo cerebrale. Sono presenti tre paia di peduncoli cerebellari; superiori, medi e inferiori che costituiscono la volta del IV ventricolo cerebrale. Quelli superiori lo connettono al telencefalo, quelli medi al ponte e quelli inferiori al bulbo. Parte del SNC che presenta il massimo sviluppo nei primati e nell'uomo. *Morfologia* Faccia superiore convessa, con forma di ellissoide. Costituito da: - - - Presenta anche una faccia inferiore separata da quella superiore da il solco orizzontale (circonferenza). La faccia superiore è in rapporto con la lamina della dura madre; tentorio del cervelletto della dura madre, che la separa dai lobi occipitali degli emisferi cerebrali. La faccia inferiore è in rapporto con le fosse cerebellari dell'osso occipitale. Anteriormente riconosciamo l'ilo, dove troviamo i peduncoli. Presenta una superficie con solchi con andamento trasversale. Il solco orizzontale è il più profondo e distingue le due facce andando a dividere il verme e gli emisferi. I solchi dividono il cervelletto in lobi: - - Ciascun lobo è organizzato in lobuli, ciascuno dei quali è costituito da lamine, che a sua volta sono costituite da lamella. Il cervelletto si può suddividere anche filogeneticamente: - - - *Morfologia interna* Sostanza grigia forma una corteccia cerebellare in superficie e i nuclei propri del cervelletto (4) immersi nella sostanza bianca; corpo midollare del cervelletto. - - - - Presenti fessure che lo dividono in lamine adiacenti e parallele, nel contesto delle quali ci sono fessure meno profonde che creano pieghe: lamelle cerebellari. Ognuna delle quali è una porzione di corteccia ripiegata e tenuta al centro da asse si sostanza bianca. Si parla di disposizione arborescente = arbor vitae. La corteccia del cervelletto è sostanza grigia stratificata, 3 strati di neuroni: 1. 2. 3. **Diencefalo** Porzione localizzato tra i due emisferi cerebrali che lo avvolgono. La porzione che affiora sulla superficie ventrale dell'encefalo si trova tra il chiasma ottico anteriormente e i due peduncoli cerebrali del mesencefalo posteriormente. Sono visibili sulla faccia inferiore dell'encefalo: - - - Presenta una forma a piramide tronca, con una base in alto e un apice in basso, da cui origina il peduncolo ipofisario. Le due facce laterali continuano con gli emisferi cerebrali, costituiti da talamo dx e sx. Costituito da raggruppamenti nucleari: - - - - - Il diencefalo può essere diviso in due antimeri separati dalla cavità del III ventricolo, che è in continuità con il condotto del Silvio inferiormente e tramite i fori interventricolari del Monro con i I e II ventricoli. **Telencefalo** Porzione composta da emisferi cerebrali dx e sx, ciascuno dei quali costituito da sostanza grigia in superficie= corteccia cerebrale, e sostanza bianca che costituisce il centro semiovale dove si trovano immersi nuclei grigi della base; stazioni che regolano movimenti volontari. In ciascun emisfero è scavata la cavità del ventricolo laterale (II e I). Gli emisferi sono connessi da formazioni di sostanza bianca interemisferiche; corpo calloso, fornice e commessura anteriore. *Morfologia* La faccia superiore del telencefalo si può dividere in emisferi con forma di mezzo ovoide, dove si riconoscono una faccia laterale, mediale e inferiore delimitati da 3 margini. Si trovano un polo anteriore o frontale e uno posteriore o occipitale. Sul piano sagittale si trova la fessura interemisferica sagittale, nella cui profondità si trova corpo calloso. la superficie è percorsa da: - - La faccia laterale si riconoscono delle scissure: - - - Il lobo dell'insula si trova nella profondità della scissura del Silvio, dove sporge nella fossa laterale del Silvio. La faccia mediale è pianeggiante e rivolta verso la fessura interemisferica. In rapporto con la lamina della dura madre; falce cerebrale. La scissura calcarina è presente a livello del lobo occipitale, in grado di identificare la corteccia calcarina dove si raccoglie la sensibilità della vista. La scissura del cingolo o limbica superiore, che insieme a la limbica inferiore nella faccia inferiore, delimita il lobo limbico con forma ad anello. Si estende intorno all'ilo, circondato dal corpo calloso di sostanza bianca dove arriva il peduncolo cerebrale del mesencefalo. Il lobo limbico è formato da 2 giri; sulla faccia mediale circonvoluzione del cingolo e sulla faccia inferiore circonvoluzione dell'ippocampo. La faccia inferiore presenta un corpicciolo di forma ovalare che prende il nome di bulbo olfattivo. Esso è appoggiato sulla lamina cribrosa dell'etmoide, intercalato lungo le vie olfattive e riceve i filamenti del nervo olfattivo. Al bulbo fa seguito il peduncolo olfattivo di sostanza bianca, che forma il tratto olfattivo diretto alla corteccia encefalica. *Morfologia interna* La corteccia cerebrale o pallio è sostanza grigia disomogenea, perché presenta numero di tratti e tipi cellulari diversi. Si classifica in: - - - - - Corteccia divisa in aree corticali di Brodmann in base a caratteri morfologici e funzionali: 1. 2. 3. 4. Le aree 1,2,3 = corteccia sensitiva primaria che riceve le informazioni della sensibilità generale si fanno coscienti. Riceve gli impulsi sensitivi della metà eterolaterale del corpo (emisfero dx controlla il sx). L'area sensitiva è localizzata a livello della circonvoluzione parietale ascendente. Troviamo la rappresentazione sensitiva somatotopica dell' homunculus sensitivus; della metà eterolaterale del corpo. La sensibilità somatica del corpo raccolta in distretti diversi viene proiettata in porzioni circonvoluzioni ben precise. Infatti, l'estensione di ciascuna porzione corticale è proporzionale alla ricchezza di innervazione del territorio periferico. Es: la mano possiede molti più recettori tattili rispetto al tronco. Le aree della sensibilità specifica sono precise: - - - - - Le aree della sensibilità secondaria ricevono afferenze dalle omonime cortecce primarie e sono coinvolte all'attribuzione di un significato ad uno stimolo in base a esperienze pregresse. Le aree motrici primarie sono localizzate a livello dell'area 4. Si ha l'origine degli impulsi motori volontari per il movimento dei muscoli scheletrici. Dà origine alla via motrice piramidale, i cui assoni sono diretti ai nuclei somatomotori dei nervi encefalici e ai motoneuroni alfa spinali. Si trova a livello della circonvoluzione frontale ascendente. L\'area motrice secondaria è l'area 6, da cui originano le vie motrici extrapiramidali. Nell'area 4 si ha una rappresentazione motoria somatotopica dell homunculus motorius. Si identificano delle zone ciascuna delle quali presiede a delle attività dei muscoli scheletrici che mettono in movimento una singola articolazione. L'estensione è proporzionale al quantitativo di articolazioni presenti nel territorio. Centri corticali del linguaggio; zone della corteccia che sono adibite alla possibilità di esprimersi e di recepire il significato delle parole. Si trovano solo nell'emisfero cerebrale dominante. Sono 4: - - - - Sotto la corteccia abbiamo i nuclei della base immersi nella sostanza bianca. Sono: - - - Sono stazioni delle vie motrici extrapiramidali. La sostanza bianca si trova tra nuclei e corteccia, che forma il centro semiovale. I due centri dx e sx sono collegati da corpo calloso. Nella parte basale dell'emisfero la sostanza bianca forma capsule tra i nuclei; interna, esterna e estrema. La sostanza bianca è costituita da fibre mieliniche che formano: sistemi di proiezione, associazione e commessurali. Le commessure con cui le fibre commessurali si portano da un emisfero all'altro sono: - - Meningi encefaliche dell'encefalo sono: - - - - - - Consente ramificazione dei vasi sanguigni, i capillari sanguiferi sono rivestiti da astrociti che costituiscono la parete della barriera emato encefalica. Negli emisferi del telencefalo sono scavati il I e II ventricolo (laterali), che comunicano con il III ventricolo tra i due talami del diencefalo con foro ventricolare del Monro. Si continua poi con l'acquedotto del Silvio nel mesencefalo che si apre nel IV ventricolo tra ponte, bulbo e cervelletto, che si continua con il canale pendimale del midollo. Circola all'interno, il liquor cefalorachidiano che si forma attraverso una filtrazione del plasma sanguigno. Costituisce manicotto idraulico che dà protezione meccanica, sostegno, funzione trofica e rimozione di scarti. Viene prodotto a livello dei plessi corioidei, che si trovano a livello di ciascun ventricolo. Sono costituiti da capillari sanguigni avvolti da pia madre e da ependima da cui origina la barriera emato liquorale. Il liquor circola in tutto il sistema delle cavità e nello spazio subaracnoideo, che arriva tramite i tre fori a livello del IV ventricolo; fori laterali di Luschka e foro centrale di Magendie. Il liquor deve essere smaltito tramite il sangue venoso con le granulazioni aracnoidali del Pacchioni, protrusioni dell'aracnoide che sporgono nei seni venosi della dura madre.

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