Anatomia II - Arti (06/05/2021) - PDF
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Università di Ferrara
2021
Arianna Gonelli
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Summary
These lecture notes cover the anatomy of the lower limb, including the pelvic girdle, femur, tibia, fibula, and patella. The document details the structure and function of each bone, emphasizing articulations and muscle attachments. The date of the lecture is May 6, 2021.
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Anatomia II -- Arti, Lezione 70, 06/05/2021 Professoressa: Arianna Gonelli **[ARTO INFERIORE]** **SCHELETRO** Al pari dell'arto superiore, l'arto inferiore è diviso in diverse parti: la regione dell'anca, della coscia, della gamba e del piede. Lo scheletro dell'anca forma la cosiddetta cintura...
Anatomia II -- Arti, Lezione 70, 06/05/2021 Professoressa: Arianna Gonelli **[ARTO INFERIORE]** **SCHELETRO** Al pari dell'arto superiore, l'arto inferiore è diviso in diverse parti: la regione dell'anca, della coscia, della gamba e del piede. Lo scheletro dell'anca forma la cosiddetta cintura pelvica, formata dalle due ossa dell'anca articolate tra loro e unite tramite l'articolazione all'osso sacro; nel loro insieme l'osso dell'anca, sacro e coccige formano il complesso della pelvi. Lo scheletro della coscia è costituito dal femore, quello della gamba è costituito dalla tibia e dalla fibula, quello del piede consta di circa 26 tratti ossei, organizzato in tarso, metatarso e falangi. ![](media/image2.png)Visione d'insieme della struttura dell'arto inferiore con visione anteriore e posteriore. 1 **OSSO DELL'ANCA** L'osso dell'anca è un grande osso piatto, pari, simmetrico che deriva dalla fusione di tre tratti ossei: l'ileo (giallo), l'ischio (azzurro) e il pube (rosso). La fusione di questi tratti ossei avviene fisiologicamente tra il decimo e il sedicesimo anno di vita. Il punto di incontro di queste tre strutture è rappresentato dall'acetabolo, una cavità articolare che ha il compito di accogliere la testa del femore. L'acetabolo si presenta come una cavità emisferica e alla periferia di questa c'è un rilievo di forma circolare chiamato margine o ciglio dell'acetabolo. Questo margine è interrotto nel punto di fusione tra le tre strutture, di cui però quello che si osserva è il tratto che viene indicato come incisura dell'acetabolo. Superiormente all'acetabolo c'è l'ileo, inferiormente l'ischio e anteriormente il pube. ![](media/image4.png)Non tutta la cavità dell'acetabolo entra in contatto con la testa del femore, infatti all'interno di questa cavità c'è una superficie articolare semilunare rivestita da cartilagine ialina e che prende il nome di faccia semilunare. Questo tratto di cartilagine è interrotto a livello dell'incisura dell'acetabolo. La porzione che non ha un ruolo nell'articolazione è chiamata fossa dell'acetabolo che si trova nella parte centrale. Inferiormente all'acetabolo c'è un grande foro, il foro otturato, che prende il nome dalla membrana otturatoria che lo chiude quasi del tutto e nel punto di interruzione della membrana si viene a creare il canale otturatorio che consentirà il passaggio vascolo- nervoso otturatorio. 2 **ILEO** È formato da una parte superiore, l'ala dell'ileo, e inferiormente dal corpo dell'ileo. Esternamente presenta un solco sopra-acetabolare mentre internamente il corpo è piano e liscio. Il corpo e l'ala sono separati da un rilievo che prende il nome di linea arcuata. La struttura dell'ala dell'ileo esternamente non presenta protuberanze o rilievi, è liscia ed è chiamata faccia glutea; sulla faccia glutea ci sono tre linee rugose dette linee glutee: una posteriore, una anteriore e una inferiore; queste vanno a identificare tre superfici necessarie e funzionali per i muscoli glutei: il piccolo, il medio e il grande. Internamente c'è una concavità, la fossa iliaca, che è l'origine del muscolo iliaco, posteriormente si trova la faccia sacro-pelvica, con una faccia auricolare ricoperta da cartilagine ialina funzionale per l'articolazione con il sacro. ![](media/image5.png)Dorsalmente c'è una grande tuberosità chiamata tuberosità iliaca che è il punto di inserzione dei legamenti sacroiliaci posteriori. Ben evidente è il margine superiore dell'ala che prende il nome di cresta iliaca; La cresta iliaca presenta un labbro esterno, uno interno ed un intermedio che danno inserzione ai muscoli larghi dell'addome, in particolare il labbro esterno presenta una sporgenza laterale che prende il nome di tubercolo iliaco. Gli estremi della cresta sono rappresentati da una spina iliaca antero-superiore e una spina iliaca postero-superiore. Al di sotto di queste due spine avremo la spina anteroinferiore e posteroinferiore. L'eminenza ileopubica è una prominenza che segna il punto di fusione tra ileo e pube. 3 **ISCHIO** È formato da un corpo e da un ramo, il corpo presenta posteriormente una struttura che prende il nome di spina ischiatica al di sopra della quale c'è la grande incisura ischiatica mentre inferiormente c'è la piccola incisura ischiatica. Queste due incisure poi sono trasformate rispettivamente nel grande e nel piccolo foro ischiatico per il legamento sacrospinoso e sacro tuberoso. Il ramo si dirige verso la sporgenza che è la tuberosità ischiatica, presente a questo livello che poi si unisce al ramo inferiore del pube così da formare il ramo ischio-pubico. ![](media/image7.png)**PUBE** È formato da un corpo, da un ramo superiore e da un ramo inferiore. Il corpo è la porzione che contribuisce a formare l'acetabolo, il ramo superiore origina dall'eminenza ileopubica, superiormente al ramo superiore del pube c'è la cresta pettinea che termina a livello del tubercolo pubico inferiormente. A livello mediano la superficie è piatta e corrisponde alla faccia sinfisaria unita alla controlaterale tramite la sinfisi pubica. Il ramo inferiore del pube si unisce al ramo dell'ischio per formare il cosiddetto ramo ischiopubico. 4 **FEMORE** Il femore è l'osso più lungo e voluminoso del corpo e rappresenta lo scheletro della coscia, prossimalmente la sua testa è articolata con l'acetabolo dell'osso dell'anca, distalmente si va ad articolare con tibia e patella. Nel femore distinguiamo un corpo e due estremità, una prossimale ed una distale. Nella posizione eretta il femore è inclinato in basso e medialmente; Il corpo del femore: ha una convessità anteriore e una sezione prismatica in cui distinguiamo tre facce: anteriore, posteriore-mediale e posteriore-laterale; sono facce lisce separate da tre margini lisci, quello posteriore però presenta con un rilievo chiamato linea aspra lungo la quale si trova il foro nutritizio del femore. La linea aspra è formata da un labbro mediale e uno laterale, strutture che sono accostate nella zona centrale mentre verso le due estremità divergono; prossimalmente-lateralmente si va a formare la tuberosità glutea per l'inserzione del muscolo grande gluteo, mentre medialmente va ad allargarsi per dare luogo alla linea pettinea che sarà funzionale per l'inserzione del muscolo pettineo; Distalmente invece, lateralmente c'è la linea sopracondiloidea laterale mentre medialmente c'è la linea sopracondiloidea mediale; entrambe terminano sopra agli epicondili mediale e laterale, l'area che si trova al centro delle due linee sopracondiloidee si chiama faccia poplitea. Estremità prossimale del femore: a questo livello c'è la testa del femore di forma sferica, rivestita da cartilagine ialina, va ad articolarsi con l'acetabolo dell'anca e presenta la fossetta della testa, punto in cui è assente la cartilagine per l'inserzione del legamento della testa del femore. 5 ![](media/image9.png)La struttura della testa del femore termina a livello del collo anatomico, un tratto cilindrico appiattito in cui si apprezzano i numerosi forellini che corrispondono a fori nutritizi; l'asse di testa e collo del femore va a descrivere un angolo di circa 130°, alla base del collo ci sono dei rilievi, uno più grande in alto e lateralmente chiamato grande trocantere e uno in basso e lateralmente che è il piccolo trocantere; questi rilievi sono importanti per l'inserzione dei muscoli e si uniscono anteriormente con la linea intertrocanterica; posteriormente c'è la cresta intertrocanterica, medialmente rispetto al grande trocantere c\'è la fossa trocanterica e inferiormente al piccolo trocantere c\'è il punto indicato come collo chirurgico che è il limite tra la diafisi e l\'epifisi dell'osso. Estremità distale del femore: ci sono due grandi masse, il condilo mediale e il condilo laterale; entrambe rivestite da cartilagine, posteriormente vanno ad articolarsi con la tibia, anteriormente con la patella mediante la faccia patellare; I due condili sono separati da una profonda depressione che prende il nome di fossa intercondiloidea, separata dalla faccia poplitea mediante la linea intercondiloidea. Sopra a ciascun condilo mediale e laterale, ci sono gli epicondili, rispettivamente l'epicondilo mediale e laterale; Superiormente all'epicondilo mediale c'è il tubercolo dell'adduttore, il punto in cui va ad inserirsi il muscolo grande adduttore; Tra l'epicondilo e il condilo laterale un solco che è il solco per il muscolo popliteo. 6 ![](media/image11.png)**PATELLA O ROTULA** La rotula è classificata come un osso sesamoide grande, è presente nello spessore del tendine del muscolo quadricipite femorale. È un osso breve, di forma simil-triangolare in cui si va ad individuare una faccia anteriore o cutanea e una faccia posteriore o articolare, la base e l'apice in basso. La faccia anteriore presenta numerosi solchi verticali mentre la faccia posteriore è rivestita da cartilagine funzionale per l'articolazione presenta una faccia articolare mediale e una faccia articolare laterale che serve per articolarsi con la faccia patellare del femore. La base rivolta in alto serve a dare inserzione del tendine del muscolo quadricipite femorale; L'apice da inserzione al legamento patellare. **[GAMBA]** **TIBIA** È un osso lungo che è presente nella parte anteromediale della gamba. Formato da un corpo e da due estremità, una prossimale e una distale. Il corpo è più voluminoso in alto e va a restringersi inferiormente; presenta una faccia laterale, una mediale, una posteriore e si identificano tre margini, il margine interosseo, l'anteriore e il mediale. La faccia laterale è più concava in alto e convessa inferiormente, mentre la faccia mediale posteriore c'è una superficie liscia convessa e a livello posteriore superiormente c'è una linea obliqua che prende il nome di linea del muscolo soleo, sotto alla quale c'è il foro nutritizio. 7 ![](media/image13.png)Il margine anteriore corrisponde ad un grosso rilievo che prende il nome di tuberosità tibiale, che servirà per l'inserzione del legamento patellare. Il margine mediale è poco pronunciato mentre quello interosseo è tagliente ed è importante perché darà inserzione alla membrana interossea. L'estremità prossimale della tibia non è una struttura molto voluminosa, si sviluppa maggiormente in senso trasversale con due protuberanze che sono i condili, un condilo laterale e un condilo mediale. La faccia dei due condili è ricoperta da cartilagine ialina, infatti si forma la cosiddetta faccia articolare superiore che sarà la superficie che si articola con i condili femorali. Tra i due condili c'è una protuberanza e un piccolo rilievo che prende il nome di eminenza intercondiloidea; anteriormente e posteriormente all'eminenza ci sono delle superfici che sono le aree intercondiloidea anteriore e l'area intercondiloidea posteriore. Sotto al condilo laterale c'è la superficie articolare per la fibula ricoperta da cartilagine ialina. Estremità distale della tibia: le estremità sono più piccole rispetto alla prossimale. Presenta una sporgenza che prende il nome di malleolo mediale, inferiormente a questa sporgenza c'è la faccia articolare inferiore che corrisponde alla troclea dell'astragalo. La superficie articolare si presenta con la faccia articolare del malleolo che andrà ad opporsi alla faccia mediale dell'astragalo. C'è un solco lateralmente al malleolo mediale che andrà ad accogliere i tendini dei muscoli flessori; sulla faccia laterale c'è l'incisura fibulare, rivestita da cartilagine che servirà per l'articolazione con la fibula. 8 ![](media/image15.png)**FIBULA O PERONE** Osso lungo posto lateralmente nello scheletro della gamba; distinguiamo il corpo e le estremità prossimale e distale. Nel corpo si vanno ad individuare tre facce: la faccia laterale, la faccia mediale e la faccia posteriore che vanno a delimitare i margini: anteriore, posteriore e l'interosseo. La faccia laterale è liscia e arrotondata, la faccia mediale presenta un rilievo che è la cresta mediale che va a continuarsi con il margine interosseo inferiormente, la faccia posteriore è piana e presenta il foro nutritizio. La fibula il margine interosseo andrà ad accogliere e dare inserzione alla membrana interossea. **Estremità distali e prossimali della fibula** Le estremità prossimali presentano una sorta di rigonfiamento che prende il nome di testa alla cui sommità c'è un apice, l'apice della testa; a questo livello troviamo la faccia articolare della testa che si articola con il condilo laterale della tibia ed è ricoperta da cartilagine ialina. Nell'estremità distale, si individua il malleolo laterale e la superficie superiore del malleolo laterale andrà ad articolarsi con l'incisura fibulare della tibia mentre inferiormente si articola con l'astragalo. Posteriormente alla faccia articolare c'è la fossa del malleolo laterale che da inserzione al legamento talo-fibulare posteriore mentre lateralmente c'è il solco malleolare che da passaggio ai tendini dei muscoli peronieri. 9 ![](media/image17.png)**[PIEDE]** **TARSO** È rappresentano dall'insieme di 7 ossa brevi organizzate in due file, una fila prossimale data dal talo e dal calcagno, la fila distale è data dall'osso navicolare, da tre ossa cuneiformi (prima seconda e terza) e dall'osso cuboide. **TALO o ASTRAGALO** È il tratto osseo che trasmette il peso del corpo sul piede; è rivestito da cartilagine ialina perché funzionale per le articolazioni, è difficile indicare una forma perché abbastanza irregolare però si distingue la porzione superiore chiamata testa dell'astragalo, sotto la quale c'è un restringimento che corrisponde al collo dell'astragalo e poi c'è un corpo dell'astragalo. La testa ha una forma rotondeggiante, ricoperta da cartilagine ialina e presenta una faccia articolare per l'articolazione con il navicolare e una faccia articolare anteriore per l'articolazione con il calcagno; inferiormente il collo è un segmento osseo con delle rugosità e dei fori vascolari e anche una porzione rivestita da cartilagine ialina che è la faccia articolare media per il calcagno. A livello del corpo troviamo un'ampia superficie articolare che prende il nome di troclea, che andrà ad articolarsi con tibia e fibula, poi questa continua nel corpo con le faccette malleolari che sono due, una mediale e una laterale. Sotto a queste superfici c'è una protuberanza che prende il nome di tubercolo laterale, e posteriormente al corpo c'è il processo posteriore del talo formato dal tubercolo laterale e dal tubercolo mediale, tra i due tubercoli c'è un solco per il tendine del muscolo flessore lungo dell'alluce. Inferiormente al corpo c'è un'ultima faccia articolare che è la calcaneare postero-laterale, separata dalla regione media del collo tramite il solco dell'astragalo. Questo solco insieme al solco che vedremo del calcagno daranno luogo alla struttura che prende il nome di seno del tarso. 10 **CALCAGNO** È un osso breve che si articola superiormente con l'astragalo e anteriormente con il cuboide, un tratto osseo presente nella fila distale. ![](media/image19.png) Nell'immagine si vedono meglio i rapporti con le strutture poste anteriormente e posteriormente, la grande tuberosità posta posteriormente al calcagno prende il nome di tuberosità del calcagno. Di questa tuberosità distinguiamo una tuberosità posteriore e superiormente presenta due processi uno laterale e uno mediale. Inferiormente al calcagno si individua una superficie liscia che prende il nome di tubercolo del calcagno, superiormente presenta tre faccette articolari verso l'astragalo: faccetta articolare posteriore, la faccetta articolare media e quella anteriore. Tra la faccetta articolare media e posteriore c'è un avvallamento che corrisponde al solco del calcagno che insieme al solco del talo andrà a formare il seno del tarso. La faccetta media dell'astragalo corrisponde al sustentacolo del talo sotto al cui si trova il solco per il tendine del muscolo flessore lungo dell'alluce. 11 Lateralmente al calcagno c'è un'ulteriore struttura, un rilievo chiamato troclea fibulare al di sotto della quale c'è un piccolo solco per il tendine del muscolo peroniero lungo. La faccia anteriore andrà ad accogliere la superficie articolare per il cuboide anteriormente. ![](media/image21.png) **NAVICOLARE o SCAFOIDE** Fa parte della fila distale del tarso, è un osso breve posto nell'area mediale del tarso. Si trova davanti al talo ma posteriormente alle tre strutture cuneiformi. Quindi avremo una faccia posteriore rivestita da cartilagine che presenta la faccia articolare per l'astragalo., la faccia anteriore ricoperta sempre da cartilagine ialina per le tre ossa cuneiformi la prima la seconda e la terza. Medialmente c'è una protuberanza definita come tuberosità del navicolare. **TRE TRATTI CUNEIFORMI** Sono tre ossa brevi che si caratterizzano per la dimensione e per la loro posizione. Il primo cuneiforme è detto il cuneiforme mediale ed è il tratto più voluminoso; il secondo cuneiforme è l'intermedio e il più piccolo; il cuneiforme laterale ha dimensioni intermedie tra i primi due. Il mediale è quello rivolto verso la pianta del piede, mentre l'intermedio e il laterale sono rivolti verso il dorso del piede. 12 Tutte e tre posteriormente vanno ad articolarsi con il navicolare, se consideriamo invece i rapporti anteriormente e lateralmente sono differenti. Il primo cuneiforme anteriormente si articola con il primo osso metatarsale e lateralmente con il secondo osso metatarsale e con il cuneiforme intermedio; il cuneiforme intermedio anteriormente con il secondo osso metatarsale, lateralmente e medialmente con l'osso cuneiforme laterale e mediale; il terzo cuneiforme anteriormente con il terzo osso metatarsale, lateralmente il cuboide, medialmente il cuneiforme intermedio e il secondo metatarsale. ![](media/image23.png)**CUBOIDE** È un osso breve, morfologicamente simile ad un cubo, posizionato lateralmente al tarso, davanti al calcagno e lateralmente ai cuneiformi; si articola anteriormente con i metatarsali e ha una faccia posteriore rivestita da cartilagine ialina perché si articola con il calcagno, una faccetta anteriore per il quarto e il quinto metatarsale, una faccia mediale rivestita da cartilagine ialina per il terzo cuneiforme, una superficie superiore rugosa non articolare, una faccia laterale dove c'è il solco per il tendine del muscolo peroniero lungo. sulla faccia inferiore c'è una tuberosità chiamata appunto tuberosità del cuboide. **OSSA DEL METATARSO** Complesso di cinque ossa lunghe, ossa metatarsali, che vengono numerate in senso medio-laterale. Presentano una base prossimale, un corpo e una testa distale; il corpo ha una forma prismatica con le facce laterale, dorsale e mediale; la morfologia del primo osso metatarsale è differente dalle altre, il corpo è il più tozzo, corto e grosso; le basi prossimali sono rivestite da cartilagine ialina e vanno ad articolarsi con le ossa della fila distale del tarso; di queste basi prossimali si vanno a distinguere una faccia laterale e una mediale che si articolano con le ossa contigue metatarsali. Il primo metatarsale ha una faccia prossimale che si articola con il primo cuneiforme, e la base si articola lateralmente con il secondo metatarsale. Il secondo metatarsale si trova con la base inserita tra il primo e il terzo metatarsale. Il terzo metatarsale si articola con il terzo cuneiforme e con la base tra il secondo e il quarto osso metatarsale. 13 Il quarto metatarsale si articola con il cuboide e parzialmente con il terzo cuneiforme, e poi con il terzo metatarsale da un lato e con il quinto metatarsale dall'altro. Il quinto metatarsale si articola lateralmente con il quarto metatarsale e con il cuboide. La testa distale è una struttura arrotondata convessa in cui si evidenzia la presenza della cartilagine ialina per l'articolazione che si rapporta con la base delle falangi prossimali delle dita. Immagini in sequenza del primo, secondo metatarsale ![](media/image25.png) **FALANGI** Sono ossa lunghe in cui si distingue una falange prossimale, una falange media e una falange distale, questo vale solo dal secondo al quinto dito; il primo dito, l'alluce, ha solo una falange prossimale e distale, manca la falange intermedia. Volume e lunghezze sono decrescenti in senso prossimo-distale e di per sé le falangi presentano un corpo centrale, una base ed una testa. Per quanto concerne la falange distale, però, la testa viene sostituita da una lamina slargata in cui verrà accolta l'unghia. Il corpo della falange è appiattito e si distingue una parte dorsale e una plantare. La base per le falangi prossimali presenta le faccette articolari che si rapportano con la testa dei metatarsi corrispondenti, mentre la base della falange media e distale si hanno delle facce articolari che corrispondono alla troclea della testa delle falangi omologhe corrispondenti. La testa delle falangi prossimali e medie è arrotondata e più piccola rispetto alla base, la superficie articolare è data dalla troclea falangea; mentre per la falange distale si ha una tuberosità funzionale all'accoglimento dell'unghia. 14 ![](media/image27.png) 15