2022_OSY1_TEST_Exercises - 01.pdf

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1. Quale dispositivo del Sistema Operativo controlla il Grado di Multiprogrammazione? A ­ Lo scheduler a breve termine (in modo automatico). B ­ Lo scheduler a medio terine mediante l’utilizzo degli i­node C ­ Lo scheduler a breve termine mediante la gestinoe dei PCB D ­ Lo scheduler a lungo termine...

1. Quale dispositivo del Sistema Operativo controlla il Grado di Multiprogrammazione? A ­ Lo scheduler a breve termine (in modo automatico). B ­ Lo scheduler a medio terine mediante l’utilizzo degli i­node C ­ Lo scheduler a breve termine mediante la gestinoe dei PCB D ­ Lo scheduler a lungo termine E ­ Lo scheduler a breve termine mediante una System Call 2. In uno schema PRODUTTORE/CONSUMATORE, sia V un vettore circolare condiviso di grandezza DIM_VETTORE. Qual’è il test per la verifica di “Vettore pieno” ? A ­ Inserisci % (DIM_VETTORE­1) == preleva B ­ (inserisci +1) % DIM_VETTORE == preleva C ­ (preleva­1) % DIM_VETTORE == inserisci D ­ (preleva+1) % DIM_VETTORE == inserisci E ­ (inserisci­1) % DIM_VETTORE == preleva 3. Nella memoria Virtuale, mediante quale meccanismo il paginatore segnala una Page Fault Trap? A ­ Mediante il bit di parità associato ad ogni pagina caricata in memoria B ­ Controllando il bit di validità nella memoria logica C ­ Controllando il bit di validità nella tabella delle pagine D ­ Controllando il bit di validità nel registro della CPU E ­ Controllando che il puntatore alla pagina richiesta sia settato a “null” 4. Quando un processo è in esecuzione nella propria ​ sezione critica A ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di essere in esecuzione nella propria sezione critica B ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di effettuare la lettura di un file C ­ Può essere consentita l’esecuzione di altri processi nella propria sezione critica, solo se non richiedono ulteriore memoria di esecuzione D ­ Può essere consentita l’esecuzione di altri processi nella propria sezione critica E ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di poter effettuare stampe 5. Una soluzione del problema della ​ Sezione Critica​ deve soddisfare i seguenti tre requisiti: A ­ Indipendenza; Progresso; Attesa limitata B ­ Mutua Esclusione; Progresso, Attesa limitata C ­ Variabilità; Mutua esclusione, Attesa limitata D ­ Mutua Esclusione; Progresso; Indipendenza E ­ Mutua Esclusione; Indipendenza; Attesa limitata 6. In Quale circostanza può verificarsi lo ​Stallo dei Processi A ­ Se si verificano contemporaneamente le condizioni di: Mutua prelazione; Possesso e attesa; Impossibilità di esclusione; Attesa circolare B ­ Se si verificano contemporaneamente le condizioni di: Mutua esclusione; Possesso e attesa; Attesa circolare. C ­ Se si verificano almeno due delle condizioni di: Mutua esclusione; Possesso e attesa; Impossibilità di prelazione; Attesa circolare D ­ Se si verificano almeno una delle condizioni di: Mutua esclusione; Possesso e attesa; Impossibilità di prelazione; Attesa circolare. E ­ Se si verificano contemporaneamente le condizioni di: Mutua esclusione; Possesso e attesa; Impossibilità di prelazione; Attesa circolare. 7. Si indichi la sequenza di “Statements” di seguito elencati (A, B, C, D, E, F) che definiscono il Corpo dell’istruzione Swap(boolean &a, boolean &b) {...Corpo…} A = “boolean temp = b” B = “a = b” C = “boolean temp = a” D = “b = temp” E = “a = temp” F = “b = a” A ­ A; B; D; B ­ C; B; E; C ­ C; B; D; D ­ E; B; C; E ­ F; A; E; 8. Cosa caratterizza l’Anomalia di Belady? A ­ Con alcuni algoritmi di sostituzione delle pagine la frequenza di assenza delle pagine può diminuire con il diminuire del numero dei blocchi di memoria assegnati. B ­ Con alcuni algoritmi di sostituzione delle pagine la frequenza di assenza delle pagine resta invariata diminuendo il numero dei blocchi di memoria assegnati C ­ Con alcuni algoritmi di sostituzione delle pagine la frequenza di assenza delle pagine può aumentare con il diminuire del numero dei blocchi di memoria assegnati. D ­ Con alcuni algoritmi di sostituzione delle pagine la frequenza di assenza delle pagine può diminuire con l’aumentare del numero dei blocchi di memoria assegnati E ­ Con alcuni algoritmi di sostituzione delle pagine la frequenza di assenza delle pagine può aumentare con l’aumentare del numero dei blocchi di memoria assegnati. 9. Qual’è la limitazione principale dell’algoritmo OPT nella sostituzione delle pagine A ­ Richiede conoscenza istantanea del carico di CPU B ­ Complessità dell’algoritmo troppo elevata in termini di tempo C ­ Richiede la conoscenza futura della successione dei riferimenti D ­ I Riferimenti alle pagine sono strutturati in una linked­list ad accesso sequenziale E ­ Complessità dell’algoritmo troppo elevata in termini di spazio 10. Quale tra le seguenti definisce in modo corretto la struttura generale di un processo Produttore? A ­ do { …; produce un elemento in appena_prodotto … ; wait (mutex); wait(piene);... ; inserisci appena_prodotto in vettore;.. signal (vuote); signal(mutex); } while (1); B ­ do { …; produce un elemento in appena_prodotto … ; wait(vuote); wait(piene); … ; inserisci appena_prodotto in vettore; signal(mutex); signal(mutex); } while (1); C ­ do { …; produce un elemento in appena_prodotto … ; wait(vuote); wait(mutex); … ; inserisci appena_prodotto in vettore; … signal(piene); signal(mutex); } while (1); D ­ do { …; produce un elemento in appena_prodotto … ;wait(mutex); wait(vuote); … ; inserisci appena_prodotto in vettore; … signal(mutex); signal(piene); } while(1); E ­ do { …; produce un elemento in appena_prodotto … ;wait(vuote); wait(mutex); … ; inserisci appena_prodotto in vettore; … signal(mutex); signal(piene); } while (1); 11. Un codice è definito essere RILOCABILE se: A ­ fa riferimento esclusivamente ad indirizzi fisici B ­ E’ generabile solo da linguaggi ad alto livello C ­ E’ stata ritardata l’associazione finale degli indirizzi alla fase di caricamento D ­ Quando richiede maggiore memoria di quella prevista E ­ E’ possibile riproporlo per una nuova esecuzione 12. In caso di stallo, quali fattori devono essere considerati per la Selezione della Vittima? A ­ 1) Quantità e tipo di risorse impiegate. 2) Numero di eventi di page­fault causati dai singoli processi. 3) Tempo già trascorso e tempo ancora necessario per ogni processo B ­ 1) Tempo giù trascorso e tempo ancora necessario per ogni processo. 2) Grafo di assegnazione delle risorse. 3) Grado di multiprogrammazione C ­ 1) Priorità dei processi. 2) Tempo già trascorso e tempo ancora necessario per ogni processo. 3) Quantità e tipo di risorse impiegate D ­ 1) Numero di eventi di page­fault causati dai singoli processi. 2) Tempo già trascorso e tempo ancora necessario per ogni processo. 3) Processi che fanno uso intensivo della tecnica della ricorsione E ­ 1) Grafo di assegnazione delle risorse. 2) Tempo già trascorso e tempo ancora necessario per ogni proecsso. 3) Quantità e tipo di risorse impiegate. 13. Un processo leggero o Thread A ­ Può condividere direttamente uno spazio logico di indirizzi B ­ Deve condividere dati soltanto attraverso dei files C ­ Può condividere dati solo se essi non superano il limite massimo di 5k bytes D ­ Può condividere dati soltanto se essi sono posizionati su Hard Disk E ­ Può condividere dati soltanto attraverso dei files 14. Quando il sistema entra in una Situazione di Stallo, si possono applicare le seguenti Strategie di ripristino automatico​ : A ­ Reinizializzazione dei driver delle periferiche; prelazione sulle risorse relative alla memoria secondaria in possesso di uno dei processi in stallo. B ­ Terminazione di un solo processo per l’interruzione dell’attesa circolare; prelazione di tutte le risorse in possesso di uno o più processi in stallo C ­ Prelazione sulla Memoria in possesso di uno o più processi in stallo; terminazione dei processi che hanno fatto maggior uso di memoria D ­ Terminazione di uno o più processi per interrompere l’attesa circolare; prelazione su alcune risorse in possesso di uno o più processi in stallo E ­ Prelazione sulla CPU in possesso di uno o più processi in stallo; terminazione dei processi che hanno fatto maggior uso della CPU 15. Nei sistemi con scambio di messaggi, in quale circostanza viene generalmente utilizzato l’Automatic Buffering? A ­ Code con capacità zero B ­ Code con capacità limitata (o zero) C ­ Code con capacità zero, limitata e illimitata D ­ Code con capacità limitata e illimitata E ­ Code con capacità illimitata 16. Sia assegnato il seguente Frammento di Codice: #include void main(int argc, char *argv[]) { int pid; pid = fork(); if (pid 0 nel padre D ­ pid padre = pidfiglio+1 E ­ pid=0 nel padre e Zero nel figlio 110. In che modo un utente può eseguire istruzioni privilegiate? A ­ Aumentando la priorità del processo durante la sua esecuzione B ­ In nessun caso C ­ Mediante la chiamata di una System Call D ­ Aumentandola priorità del processi prima che esso venga eseguito E ­ Utilizzando le risorse critiche del sistema 111. In che modo alcune architetture di calcolatori ottimizzano il tempo di cambio contesto dei processi? A ­ Limitando il numero di processi in esecuzione B ­ Limitando il numero delle fork dei processi C ­ Aumentando la frequenza di lavoro della CPU D ­ Mettendo a disposizione maggiore memoria RAM E ­ Mettendo a disposizione più gruppi di registri 112. Nella gestione della memoria si consideri la tecnica di swapping tra i processi P1 e P2. Si supponga che, al completamento di P2, si debba di nuovo ricaricare in RAM il processo P1. Quale spazio occuperà P1? A ­ Dipende dalle grandezze di P1 e P2 B ­ Sicuramente lo stesso spazio che P1 occupava in precedenza C ­ Lo stesso spazio che P2 occupava in precedenza D ­ Dipende dal tipo di associazione indirizzi (logici/fisici) adottato E ­ Dipende dalla quantità di overlay necessary CORRETTORE 1 D ­ Lo scheduler a lungo termine 2 B ­ (inserisci +1) % DIM_VETTORE == preleva 3 C ­ Controllando il bit di validità nella tabella delle pagine 4 A ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di essere in esecuzione nella propria sezione critica (Vedi libro pag. 217) 5 B ­ Mutua Esclusione; Progresso, Attesa limitata 6 E ­ Se si verificano contemporaneamente le condizioni di: Mutua esclusione; Possesso e attesa; Impossibilità di prelazione; Attesa circolare. 7 C ­ C; B; D 8 E ­ Con alcuni algoritmi di sostituzione delle pagine la frequenza di assenza delle pagine può aumentare con l’aumentare del numero dei blocchi di memoria assegnati. 9 C ­ Richiede la conoscenza futura della successione dei riferimenti 10 E ­ do { …; produce un elemento in appena_prodotto … ;wait(vuote); wait(mutex); … ; inserisci appena_prodotto in vettore; … signal(mutex); signal(piene); } while (1); 11 C ­ E’ stata ritardata l’associazione finale degli indirizzi alla fase di caricamento 12 C ­ 1) Priorità dei processi. 2) Tempo già trascorso e tempo ancora necessario per ogni processo. 3) Quantità e tipo di risorse impiegate. 13 A ­ Può condividere direttamente uno spazio logico di indirizzi 14 D ­ Terminazione di uno o più processi per interrompere l’attesa circolare; prelazione su alcune risorse in possesso di uno o più processi in stallo 15 D ­ Code con capacità limitata e illimitata 16 C ­ Il processo padre stampa HELLO; il processo figlio esegue un comando di “ls” 17 B ­ Tipo di dispositivo, indirizzo, stato 18 D ­ Registri, Blocchi, Pile 19 C ­ quando un processo dallo stato di esecuzione o di attesa passa allo stato di pronto 20 ­­­ 21 A ­ Quando è rilevante il fattore di prevedibilità 22 B ­ 10 (P2 finisce a 10, P1 finisce ad 11, P3 finisce al 5) 23 E ­ Un ciclo nel grafo di assegnazione delle risorse implica necessariamente uno stallo 24 A ­ Controllo processi; Gestione file; Gestione dei dispositivi; Gestione delle informazioni; Comunicazioni 25 C ­ Si serve per prima il processo con il nome “minore”. 26 D ­ I thread a livello utente sono generalmente più veloci dei thread a livello nucleo 27 C ­ Memoria Centrale 28 D ­ E’ un’interfaccia tra utente e Sistema Operativo 29 D ­ Definisce la validità dei valori che sono memorizzati nelle pagine indicate. 30 D ­ Si leggono e si mettono nella cache la pagina richiesta e parecchie pagine successive 31 A ­ Terminazione forzata di processi e/o arresto del sistema 32 A ­ File aperti per lunghi periodi e modificati spesso 33 D ­ R.R. per processi in primo piano e FCFS per processi in background 34 E ­ Mutua esclusione, Attesa limitata 35 A ­ E2 = E1­E3 (vedere diagramma della domanda 42 per capire) 36 E ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di essere in esecuzione nella propria sezione critica. 37 B ­ *Mediante dei link (rispondo per esclusioe, perchè le altre non hanno senso) 38 A ­ L’impiego di liste concatenate 39 E ­ La Prima figura a sinistra 40 D ­ 81 41 E ­ Instradamento Fisso e Virtuale 42 C ­ C = “Memoria”; B=”Registro di Rilocazione”; A=”Registro di Limite”. [ Corretta ] 43 D ­ Il cliente con il numero progressivo più basso e, a parità, si serve quello con nome minore 44 ((indirizzi­log2pagina)/2) 45 E ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di essere in esecuzione nella propria sezione critica. 46 B ­ *Mediante dei link 47 B ­ Sostituzione Ottimale ed LRU 48 D ­ Per ogni Pi le richieste che Pi può ancora fare si possono soddisfare impiegando le risorse possedute da tutti i Pj con j => (0+3+9+16)/4 = 28/4=7 ) 57 E ­ (inserisci+1)%DIM_VETTORE == preleva 58 C ­ Memoria Centrale, Registri CPU 59 A ­ 101 60 C ­ I Descrittori dei files 61 C ­ Unire le directory remote alle directory locali 62 B ­ Il numero dei parametri è maggiore del numero dei registri 63 D ­ Mantengono costante la quantità di dati che scorre sotto le testine 64 C ­ Poter stabilire quando il file non è più in uso 65 E ­ Ad ogni pagina associa l’istante in cui è stata usata per l’ultima volta 66 B ­ 9 67 D ­ Instradamento Fisso e Virtuale 68 C ­ A è totalmente controllato dall’utente; B è sotto il controllo dei Sistema Operativo 69 C ­ Tattesa = TempoFineProcesso ­ TempoArrivoProcesso ­ DurataProcesso 70 A ­ Un processo può richiedere risorse solo se non ne possiede. 71 D ­ In (1) un calcolatore resta in attesa attiva 72 D ­ se il numero di wait() è maggiore al numero di Signal() 73 A ­ Controllo processi; gestione file; Gestione dei dispositivi; Gestione delle informazioni; Comunicazioni 74 B ­ La disposizione degli elementi della tabella non è organizzata per indirizzi virtuali 75 D ­ 6,5 76 D ­ il ricevente riceve un messaggio valido oppure nullo 77 E ­ 24 78 C ­ Per gestire un numero maggiore di temporizzatori rispetto quelli fisici 79 A ­ Si pone a 0 il bit di modo 80 B ­ E’ simile all’FCFS ma con capacità di prelazione 81 D ­ 166 82 E ­ 7 83 C ­ Il punto di montaggio, il dispositivo, il file­system da montare 84 D ­ Sostituzione dello spazio di memoria del processo con un nuovo programma 85 D ­ Il ricevente riceve un messaggio valido oppure nullo 86 E ­ (2) è interattivo e (1) no 87 C ­ Race Condition 88 D ­ Nessuna 89 D ­ In generale è preferibile una combinazione dei due tipi menzionati. 90 A ­ Si fanno corrispondere registri di dispositivi a intervalli dello spazio di indirizzi della CPU 91 B ­ I thread a livello utente sono generalmente più veloci dei thread a livello nucleo 92 D ­ Registri, Cache, Memoria centrale, Disco Ram, Dischi magnetici, Dischi ottici, Nastri magnetici 93 A ­ 3 94 B ­ Capacità di continuare il servizio in proporzione ai dispositivi correttamente funzionanti 95 B ­ Una astrazione della chiamata di procedura impiegata tra sistemi collegati in rete 96 B ­ Nell’ “I/O Programmato” la CPU verifica mediante polling la disponibilità del dispositivo; nell’ “I/O guidato da interruzioni” si attende mediante l’interruzione la disponibilità di un dispositivo. 97 D ­ Consentire di aumentare l’utilizzo della CPU, organizzando i lavori in modo da mantenerla in continua attività 98 D ­ Un puntatore ad un altro file o directory 99 A ­ Esecuzione atomica anche in presenza di più unità di elaborazione 100 101 A ­ Nessuna 102 E ­ Possedere informazioni per la correzione di un errore 103 A ­ Il disco A (1­Dim_blocco (F%DBlocco)) / Dblocco)). Si sceglie il blocco che da valore più alto. 104 A ­ Non condividono la memoria o il clock 105 A ­ Errore di richiesta 106 A ­ Gestiscono il controllo degli I/O mediante segnali di interruzione 107 A ­ Processi padri e figli condividono molti dati 108 A ­ 1 109 C ­ Zero nel figlio e pid>0 nel padre. 110 C ­ Mediante la chiamata di una System Call 111 C ­ Aumentando la frequenza di lavoro della CPU 112 D ­ Dipende dal tipo di associazione indirizzi (logici/fisici) adottato CORRETTORE CON SPIEGAZIONI E/O RIFERIMENTI AL LIBRO 1 D ­ Lo scheduler a lungo termine (Vedi Pag 104 Capitolo 3 ed8) (Lo scheduler a lungo termine si esegue con una frequenza molta inferiore, lo scheduler a lungo termine controlla il grado di multiprogrammazione ciò il numero di processi in memoria. Quello a breve termine seleziona, tra quelli pronti per l'esecuzione. ). 2 B ­ (inserisci +1) % DIM_VETTORE == preleva 3 C ­ Controllando il bit di validità nella tabella delle pagine (chi ha fatto ADE, lo sa gia') 4 A ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di essere in esecuzione nella propria sezione critica (Vedi libro pag. 217 Capitolo 6 ed8) (quando un processo è in esecuzione nella propria sezione critica, non si deve consentire a nessun altro processo di essere in esecuzinoe nella propria sezione critica) 5 B ­ Mutua Esclusione; Progresso, Attesa limitata (Vedi libro pag. 217 Capitolo 6 ed8) 6 E ­ Se si verificano contemporaneamente le condizioni di: Mutua esclusione; Possesso e attesa; Impossibilità di prelazione; Attesa circolare. (Pagina 271, capitolo 7 ed8) Il Dead Lock: Condizioni necessarie se si verificano Muta Esclusione: Non possono essere seguiti processi se un processo è nella sua sezione critica Possesso e Attesa: Un processo in possesso di almeno una risorsa attendo di acquisirne un'altra già in possesso di altri processi Impossibilità di prelazione: non esiste un diritto di prelazione sulle risorse. Una risorsa può essere rilasciata dal processo che la possiede solo in attesa di aver terminato il proprio compito. Attesa Circolare: Deve esistere un insieme di processi | P0 attende risorsa da P1, P1 attende da P2,... , Pn attende da P0 ) 7 C ­ C; B; D (mi rifiuto di dare una spiegazioe a questa boiata!!!) 8 E ­ Con alcuni algoritmi di sostituzione delle pagine la frequenza di assenza delle pagine può aumentare con l’aumentare del numero dei blocchi di memoria assegnati. (Anomalia di belady riguarda lo scheduling FIFO, in base a questa anomalia, più blocchi di memoria si possiede maggiore è l'assenza delle pagine. OPT e LRU ne sono immuni) 9 C ­ Richiede la conoscenza futura della successione dei riferimenti (OPT rimuove dalla lista dei blocchi di memoria quello che userò più lontano nel futuro, quindi è ovvio che debba conoscere prossimamente) 10 E ­ do { …; produce un elemento in appena_prodotto … ;wait(vuote); wait(mutex); … ; inserisci appena_prodotto in vettore; … signal(mutex); signal(piene); } while (1); 11 C ­ E’ stata ritardata l’associazione finale degli indirizzi alla fase di caricamento Associazione di istruzioni e dati alla memoria Compilazione: se la locazione di memoria è conosciuta a priori possono essere generati indirizzi assoluti. La ricompilazione è necessaria quando la locazione di partenza cambia. Caricamento: se la locazione di memoria non è conosciuta a priori si genera codice rilocabile (al variare dell’indirizzo iniziale). Esecuzione: se il processo può essere spostato, l’associazione viene ritardata al momento dell’esecuzione. Necessario hardware specializzato (es: registri base e limite). 12 C ­ 1) Priorità dei processi. 2) Tempo già trascorso e tempo ancora necessario per ogni processo. 3) Quantità e tipo di risorse impiegate Leggere anche (è spiegato chiaramente) http://www2.units.it/mumolo/stallo.pdf Una volta che lo stallo è rilevato: ­ La selezione dei processi vittima secondo i seguenti Criteri di selezione: Priorità,Tempo di calcolo, Tipo di risorse occupate; terminazione dei processi: totale o incrementale (capitolo 7 pag 290 ed8) Occorre stabilire quali risorse e quali processi si devono sottoporre a prelazione. Come per la terminazione è necessario stabilire ordine di prelazione per ridurre i costi. ­Numero di risorse occupate. –Per quanto tempo il processo ha elaborato e per quanto tempo ancora il processo proseguirà prima di completare l’operazione pianificata 13 A ­ Può condividere direttamente uno spazio logico di indirizzi 14 D ­ Terminazione di uno o più processi per interrompere l’attesa circolare; prelazione su alcune risorse in possesso di uno o più processi in stallo 15 D ­ Code con capacità limitata e illimitata (Capitolo 3 pag. 117 ed8) Se la comunicazione è diretta o indiretta i messaggi scambiati tra i processi risiedono in code temporanee. Esistono 3 modi per realizzare queste code: ­capacita 0 (sistema a scambio di messaggio senza memorizzazione transitoria) ­capacità limitata (automatic buffering) ­capacità illimitata (automatic buffering) 16 C ­ Il processo padre stampa HELLO; il processo figlio esegue un comando di “ls” 17 B ­ Tipo di dispositivo, indirizzo, stato (Pag 548, capitolo 13) Gli elementi della tabella indicano, il tipo, l'indirizzo e lo stato del dispositivo. I kernel che mettono a disposizione I/O sincrono asincrono gestiscono più richieste I/O contemporanemante a questo fine alcuni sistemi annettono una tabella dello stato dei dispositivi alla coda dei processi in attesa. 18 D ­ Registri, Blocchi, Pile 19 C ­ quando un processo dallo stato di esecuzione o di attesa passa allo stato di pronto (pagina 175, capitolo 5) 20 ­­­ 21 A ­ Quando è rilevante il fattore di prevedibilità (Rif pag 179) 22 B ­ 10 (P2 finisce a 10, P1 finisce ad 11, P3 finisce al 5) 23 E ­ Un ciclo nel grafo di assegnazione delle risorse implica necessariamente uno stallo 24 A ­ Controllo processi; Gestione file; Gestione dei dispositivi; Gestione delle informazioni; Comunicazioni 25 C ­ Si serve per prima il processo con il nome “minore”. 26 D ­ I thread a livello utente sono generalmente più veloci dei thread a livello nucleo (The kernel­level threads are slow and inefficient. For instance, threads operations are hundreds of times slower than that of user­level threads). 27 C ­ Memoria Centrale 28 D ­ E’ un’interfaccia tra utente e Sistema Operativo 29 D ­ Definisce la validità dei valori che sono memorizzati nelle pagine indicate. 30 D ­ Si leggono e si mettono nella cache la pagina richiesta e parecchie pagine successive 31 A ­ Terminazione forzata di processi e/o arresto del sistema 32 A ­ File aperti per lunghi periodi e modificati spesso 33 D ­ R.R. per processi in primo piano e FCFS per processi in background 34 E ­ Mutua esclusione, Attesa limitata 35 A ­ E2 = E1­E3 (vedere diagramma della domanda 42 per capire) 36 E ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di essere in esecuzione nella propria sezione critica. 37 B ­ *Mediante dei link C ­ Mediante directory a singolo livello (vedi capitolo 17 del libro e dammi conferma) 38 A ­ L’impiego di liste concatenate 39 E ­ La Prima figura a sinistra A ­ La terza figura (all’aumentare dei blocchi di memoria aumenta il numero delle assenze delle pagine) 40 D ­ 81 41 E ­ Instradamento Fisso e Virtuale (Pag 661, Cap 16) I tre schemi di instradamento più diffusi sono fisso, virtuale e dinamico. Fisso o Virtuale, assicura che i messaggi da A­>B arrivino nell'ordine in cui son stati trasmessi Con Instadametno dinamico, possono arrivare disordinatamente. 42 C ­ C = “Memoria”; B=”Registro di Rilocazione”; A=”Registro di Limite”. [ Corretta ] 43 D ­ Il cliente con il numero progressivo più basso e, a parità, si serve quello con nome minore 44 ((indirizzi­log2pagina)/2) 45 E ­ Non si deve consentire a nessun altro processo di essere in esecuzione nella propria sezione critica. 46 B ­ *Mediante dei link 47 B ­ Sostituzione Ottimale ed LRU 48 D ­ Per ogni Pi le richieste che Pi può ancora fare si possono soddisfare impiegando le risorse possedute da tutti i Pj con j (0+3+9+16)/4 = 28/4=7 ) 57 E ­ (inserisci+1)%DIM_VETTORE == preleva 58 C ­ Memoria Centrale, Registri CPU 59 A ­ 101 60 C ­ I Descrittori dei files Un inode è un record nella tabella di un hard disk, che contiene informazioni sul file o sulla directory tra cui dimensioni, proprietari, socket, pipe, device node e così via. Tutte informazioni, o per meglio dire meta­informazioni, il cui numero corrisponde con il numero di file e directory contenuti nell’hard disk del sistema). Aggiungo, che quando in C usiamo la Open a basso livello, iniziamo il FileDescriptor if ((fd = open(filename, O_WRONLY | O_CREAT | O_TRUNC, S_IRUSR | S_IWUSR | S_IRGRP | S_IROTH)) == ­1) 61 C ­ Unire le directory remote alle directory locali 62 B ­ Il numero dei parametri è maggiore del numero dei registri 63 D ­ Mantengono costante la quantità di dati che scorre sotto le testine 64 C ­ Poter stabilire quando il file non è più in uso 65 E ­ Ad ogni pagina associa l’istante in cui è stata usata per l’ultima volta 66 B ­ 9 67 D ­ Instradamento Fisso e Virtuale 68 C ­ A è totalmente controllato dall’utente; B è sotto il controllo dei Sistema Operativo 69 C ­ Tattesa = TempoFineProcesso ­ TempoArrivoProcesso ­ DurataProcesso 70 A ­ Un processo può richiedere risorse solo se non ne possiede. 71 D ­ In (1) un calcolatore resta in attesa attiva 72 D ­ se il numero di wait() è maggiore al numero di Signal() 73 A ­ Controllo processi; gestione file; Gestione dei dispositivi; Gestione delle informazioni; Comunicazioni 74 B ­ La disposizione degli elementi della tabella non è organizzata per indirizzi virtuali (sorge solo un dubbio… leggendo questo. Credo però che la risposta A sia ambigua) Usando questo schema (tabella delle pagine inverita) ­la tabella delle pagine contiene una entry per ogin pagina reale in memoria ­​ ogni entry consiste dell'indirizzo virtuale (esclude risposta B)​ della pagine a dell'identificatore del processoche posside quella pagina diminuisce la memoria necessaria ​ ­​ per memorizzare la tabella delle pagine, MA​ aumenta il tempo per cercare la tabella quando viene fatto un riferimento ad una pagina ­Si può usare una tabella di hash per limitare la ricerca a poche entry della tabella delle pagine 75 D ­ 6,5 76 D ­ il ricevente riceve un messaggio valido oppure nullo 77 E ­ 24 78 C ­ Per gestire un numero maggiore di temporizzatori rispetto quelli fisici 79 A ­ Si pone a 0 il bit di modo 80 B ­ E’ simile all’FCFS ma con capacità di prelazione 81 D ­ 166 82 E ­ 7 83 C ­ Il punto di montaggio, il dispositivo, il file­system da montare 84 D ­ Sostituzione dello spazio di memoria del processo con un nuovo programma 85 D ­ Il ricevente riceve un messaggio valido oppure nullo 86 E ­ (2) è interattivo e (1) no 87 C ­ Race Condition 88 D ­ Nessuna 89 D ­ In generale è preferibile una combinazione dei due tipi menzionati. 90 A ­ Si fanno corrispondere registri di dispositivi a intervalli dello spazio di indirizzi della CPU 91 B ­ I thread a livello utente sono generalmente più veloci dei thread a livello nucleo. (The kernel­level threads are slow and inefficient. For instance, threads operations are hundreds of times slower than that of user­level threads). 92 D ­ Registri, Cache, Memoria centrale, Disco Ram, Dischi magnetici, Dischi ottici, Nastri magnetici 93 A ­ 3 94 B ­ Capacità di continuare il servizio in proporzione ai dispositivi correttamente funzionanti 95 B ­ Una astrazione della chiamata di procedura impiegata tra sistemi collegati in rete 96 B ­ Nell’ “I/O Programmato” la CPU verifica mediante polling la disponibilità del dispositivo; nell’ “I/O guidato da interruzioni” si attende mediante l’interruzione la disponibilità di un dispositivo. 97 D ­ Consentire di aumentare l’utilizzo della CPU, organizzando i lavori in modo da mantenerla in continua attività 98 D ­ Un puntatore ad un altro file o directory 99 A ­ Esecuzione atomica anche in presenza di più unità di elaborazione 100 101 A ­ Nessuna 102 E ­ Possedere informazioni per la correzione di un errore 103 A ­ Il disco A (1­Dim_blocco (F%DBlocco)) / Dblocco)). Si sceglie il blocco che da valore più alto. 104 A ­ Non condividono la memoria o il clock 105 A ­ Errore di richiesta 106 A ­ Gestiscono il controllo degli I/O mediante segnali di interruzione 107 A ­ Processi padri e figli condividono molti dati. 108 A ­ 1 (66­>149 + 149­>0 + 0­>41 si arriva a 273 Cilindri. Al 275 sarà a metà strada tra il 41 e il 44 che dovrà ancora fare) 109 C ­ Zero nel figlio e pid>0 nel padre 110 C ­ Mediante la chiamata di una System Call 111 C ­ Aumentando la frequenza di lavoro della CPU 112 D ­ Dipende dal tipo di associazione indirizzi (logici/fisici) adottato

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