Termografia e Tecniche Diagnostiche

Una tecnica diagnostica non invasiva che sfrutta il principio fisico secondo cui gli oggetti con temperatura maggiore dello zero assoluto emettono radiazione infrarossa.

Una forma di energia elettromagnetica che non è visibile all'occhio umano ed è emessa da tutti gli oggetti con una temperatura maggiore dello zero assoluto.

Un corpo radiante emette energia in modo discontinuo, non continuo, e genera onde elettromagnetiche di diverse frequenze.

La lunghezza d'onda della radiazione termica emessa da un corpo è inversamente proporzionale alla sua temperatura: corpi più caldi emettono onde più corte.

La potenza irradiata da un corpo è proporzionale al coefficiente di emissività e alla temperatura assoluta elevata alla quarta potenza.

Un numero compreso tra 0 e 1 che indica la capacità di un corpo di emettere radiazione infrarossa.

La temperatura misurata in Kelvin, dove 0 Kelvin corrisponde allo zero assoluto (-273,14 °C).

La termografia può essere utilizzata per diagnosticare patologie, monitorare lo stato di salute di edifici, controllare apparecchiature industriali e molto altro.

Una termocamera è uno strumento che rileva e visualizza la radiazione infrarossa emessa dagli oggetti. Le immagini che produce mostrano le differenze di temperatura come colori o sfumature.

La termografia passiva utilizza la radiazione infrarossa emessa naturalmente dagli oggetti per creare immagini. Le condizioni ambientali naturali sono cruciali per il successo di questo tipo di termografia.

La termografia attiva utilizza una fonte di calore artificiale (ad esempio, una lampada) per riscaldare l'oggetto e aumentare la quantità di radiazione infrarossa emessa. Viene spesso utilizzata per migliorare la qualità delle immagini o per ottenere immagini in condizioni di scarsa luminosità.

La termografia è una tecnica non distruttiva, il che significa che non danneggia l'oggetto che viene analizzato durante l'ispezione.

La termografia non è una radiografia. La termografia rileva la radiazione infrarossa emessa da una superficie, mentre la radiografia utilizza i raggi X per vedere all'interno degli oggetti.

Queste norme stabiliscono i livelli di qualificazione per il personale che esegue la termografia, un'attività che si basa sul rilevamento di variazioni termiche.

Un operatore a Livello 1 è certificato per eseguire analisi termografiche di base seguendo procedure stabilite. E' in grado di identificare anomalie termiche evidenti.

Un operatore a Livello 2 è certificato per eseguire analisi termografiche più avanzate e può anche fornire indicazioni in merito alle misure da eseguire.

Un operatore a Livello 3 è certificato per gestire tutti i tipi di analisi termografiche, anche le più complesse.

Per diagnosticare in modo accurato il comportamento di un edificio, non è sufficiente essere qualificati in termografia. E' necessario avere conoscenze specifiche dell'edificio.

Le analisi termografiche dovrebbero essere eseguite al mattino presto o alla sera tardi, quando le facciate non sono irraggiate dal sole, per evitare che il sole influenzi le misurazioni.

Per un'analisi termografica efficace, la differenza di temperatura tra l'interno dell'abitazione (Ti) e l'ambiente esterno (Te) deve essere di almeno 10 °C.

Prima di iniziare le analisi termografiche, è necessario inserire nella termocamera i valori di emissività, temperatura riflessa e altri parametri pertinenti.

La presenza di irraggiamento solare, pioggia, vento, condizioni geometriche e angoli di ripresa possono influenzare i risultati delle analisi termografiche.

Il fattore di vista si riferisce alla quantità di radiazione infrarossa emessa da un corpo che raggiunge il sensore della termocamera. Dipende dalla posizione reciproca del corpo e del sensore.

La diagnosi energetica richiede conoscenze in fisica (trasferimento del calore, psicrometria), involucro e impianti, e ambiente.

Per ottenere informazioni accurate dalla termografia, è importante programmare l'ispezione nel momento più opportuno, considerando i meccanismi che influenzano la temperatura superficiale (conduzione, flussi d'aria, transitori termici, presenza di umidità).

La norma UNI EN 13187 regola l'esecuzione di indagini termografiche e la redazione dei relativi rapporti, definendo due tipi di prove: una per edifici nuovi o ristrutturati e una più semplice per verifiche in cantiere.

I risultati delle prove termografiche devono essere interpretati da persone con formazione specifica in ambito termografico.

La norma UNI EN 13187 fornisce indicazioni operative per realizzare indagini termografiche sul campo, con l'obiettivo di rilevare irregolarità termiche nell'involucro edilizio.

L'accuratezza nelle ispezioni termografiche degli edifici non è fondamentale, poiché l'obiettivo principale è la rilevazione qualitativa delle irregolarità, come le differenze di temperatura.

Questa norma definisce i termini e le definizioni della termografia all'infrarosso come metodo non distruttivo.

Questa norma tratta la qualificazione e la certificazione del personale addetto alle prove non distruttive, tra cui la termografia.

Questa norma è il riferimento specifico per la rilevazione qualitativa delle irregolarità termiche negli involucri edilizi mediante termografia.

La norma ISO 9712 definisce tre livelli di qualificazione per i termografi: Livello 1 (analisi di base), Livello 2 (analisi avanzate) e Livello 3 (analisi complesse).

Oltre alla qualifica termografica, un termografo deve avere conoscenze approfondite in ambito edile per interpretare correttamente le immagini termografiche.

Le immagini termografiche possono essere interpretate solo da un termografo qualificato almeno al Livello 2, in base alla norma ISO 9712.

Questa norma, ormai superata, trattava la termografia all'infrarosso per l'isolamento termico degli edifici.