C2: CHIRURGIA - 5. Carcinoma del colon retto (6)

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11 Questions

Qual è la principale ragione per cui la terapia chirurgica delle metastasi non è possibile come primo approccio?

Dimensioni delle metastasi

Come si può tentare di ridurre le dimensioni delle metastasi?

Chemioterapia neoadiuvante

Quali sono le due metodiche infusionali utilizzate per la chemioterapia neoadiuvante di induzione?

Locoregionale e sistemica

Quale di queste terapie è considerata l'alternativa alla polichemioterapia nella chemioterapia sistemica?

Capecitabina

Quando viene raccomandato di eseguire l'intervento chirurgico dopo l'ultima chemioterapia?

Dopo tre o quattro settimane dall'ultima chemioterapia

Quali sono le indicazioni per il trattamento ablattivo locale delle metastasi da cancro colorettale?

Presenza di 3 o meno lesioni epatiche con un diametro minore di 3 cm

Quali sono le procedure di distruzione locale delle metastasi da cancro colorettale?

Radiofrequenza, microonde e crioablazione

Qual è la procedura che utilizza un farmaco chemioterapico per occludere i vasi e generare radiazioni all'interno del tumore?

Transcatheter Arterial Chemo Embolizzation (TACE)

Qual è la complicanza più comune di questi nuovi trattamenti?

Sindrome post-embolizzazione

Quale tecnica è ancora più efficace nel trattamento di metastasi polmonari da colon retto rispetto al fegato?

Radioterapia selettiva (SIRT)

Quale trattamento sembra evidenziare il vantaggio in DFS di un trattamento pre e post-operatorio rispetto alla sola chirurgia?

Regime FOLFOX1

Study Notes

Trattamento delle metastasi epatiche: approccio chirurgico e terapie locali

  • La terapia chirurgica delle metastasi epatiche non è sempre possibile come primo approccio a causa del volume o del numero delle metastasi o del volume del fegato residuo.
  • La chemioterapia neoadiuvante di induzione può ridurre le dimensioni delle metastasi o il loro numero, rendendo possibile una resezione curativa.
  • Il tasso di resecabilità dopo il trattamento "di conversione" varia dal 16% al 38%.
  • La chemioterapia neoadiuvante può ottenere un downstaging e downsizing della massa tumorale metastatica.
  • Si utilizzano due metodiche infusionali per la chemioterapia neoadiuvante: locoregionale (HAI) e sistemica.
  • L'utilizzo di sistemi impiantabili simili ai port-a-cath ha reso possibile una chemio distrettuale minimamente invasiva.
  • La chemioterapia sistemica neoadiuvante prevede l'associazione di 5-FU e acido folinico con oxaliplatino e/o irinotecan.
  • Sono stati introdotti anticorpi monoclonali anti-EGFR e anti-VEGF per aumentare l'efficacia della chemioterapia.
  • In alternativa alla polichemioterapia, la capecitabina è il farmaco di scelta, preferibilmente in associazione a bevacizumab.
  • Le procedure di distruzione locale delle metastasi possono essere utilizzate per lesioni singole o piccole.
  • Le metodiche di distruzione locale includono la radiofrequenza, le microonde, la crioablazione e l'elettroporazione.
  • Le procedure di distruzione locale possono essere eseguite in combinazione con la terapia chirurgica per le metastasi multiple e bilaterali.

Quiz sul trattamento chirurgico delle metastasi: scopri se la chirurgia è sempre possibile come primo approccio e quali sono le alternative in caso di problematiche legate al volume delle metastasi o al fegato residuo.

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