Significato della Comunicazione

Study Notes

La comunicazione è un processo interpersonale e sociale che permette scambio di informazioni e creazione di significati condivisi.
Deriva dal latino "communico" che significa "mettere in comune" o "rendere partecipe".
Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione (Zygmunt Bauman).

La comunicazione avviene in riferimento al presente, passato o futuro, anche a distanza.
Avviene in un contesto sociale, creando un carattere relazionale.
Una relazione implica la condivisione di suoni significativi (linguaggio), segni e significati, regole e convenzioni (grammatica).
La distinzione tra comunicazione e comportamento: un comportamento è qualsiasi azione motoria ma non tutti i comportamenti sono comunicazione. La comunicazione è scambio interattivo fra due o più partecipanti, con intenzionalità reciproca, ed è basata su sistemi simbolici e convenzionali di significazione.

Modello matematico (Shannon & Weaver, 1949): un modello lineare di comunicazione definita come trasmissione di informazioni da un mittente a un destinatario, composto da Fonte/Mittente, Trasmittente/Trasmettitore, Canale, Ricevente/Ricevitore e Rumore. Importante notare l'assenza di Feedback. Il modello si applica a sistemi di comunicazione tecnologici (radio, telefono, etc.)
Modello semiotico (Ogden & Richards, 1923): studia la relazione tra segni e significati. Il principale elemento è la simbolizzazione. Il simbolo (o segno) si relaziona alla referenza (rappresentazione mentale), la quale si relaziona al referente (oggetto reale).
Intenzionalità (Grice, 1975): L'emittente manifesta l'obiettivo di comunicare; il significato viene costruito nella relazione interpersonale.
Livelli di intenzionalità:
- Comunicazione informativa: trasmettere informazioni
- Comunicazione comunicativa: interagire e condividere con il ricevente.

Semiotica: studia i segni e i significati nella vita sociale. Studia come i significati vengono creati, comunicati e interpretati attraverso vari sistemi di segni (linguaggio, immagini, gesti, suoni).

Pragmatica: studio dell'uso dei significati; si concentra sull'azione comunicativa nel contesto.
atti linguistici (Austin): Descrive l'azione nel dire qualcosa, come specificare diversi atti: locutori, illocutori o perlocutori.

Massima della qualità: il messaggio deve essere attendibile e basato su prove adeguate.
Massima di quantità: il contributo deve essere tanto informativo quanto necessario.
Massima di relazione (o pertinenza): il messaggio deve essere pertinente.
Massima di modo: il messaggio deve essere chiaro e non ambiguo.

Include segnali non verbali intenzionali e non intenzionali.
Linguaggio verbale: parole, linguaggio scritto.
Linguaggio non verbale: mimica facciale, gesti, postura, prossemica (spazio personale, contatto fisico), aspetto, sguardo.
I segnali non verbali sono importanti per regolare l'interazione e veicolare emozioni, e sono influenzati dalla cultura.

Memoria dichiarativa: contiene conoscenze fattuali (es. "Roma è la capitale d'Italia").
Memoria procedurale: contiene conoscenze sulle procedure (es. "andare in bicicletta").
Memoria semantica: sistema unitario in cui sono rappresentate le conoscenze di tipo fattuale.
Memoria episodica: riguarda eventi ed episodi caratterizzati da informazioni spazio-temporali.
Memoria sensoriale: ricezione iniziale di informazione (input sensoriale) e può essere visiva, uditoria, olfattiva, etc.
Memoria di lavoro (a breve termine): magazzino di memoria limitato nel tempo, che immagazzina informazioni durante un'attività.

Differenze culturali: i significati e il comportamento non verbale possono variare a seconda delle culture.
Intenzionalità: la comunicazione può essere intenzionale o non intenzionale.
Contesto: il contesto in cui avviene la comunicazione influenza il suo significato.