Rischio Biologico e Occupazionale: Guida

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Questions and Answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio il rischio biologico occupazionale?

  • Il rischio, inferiore alla norma, di esposizione a agenti biologici infetti rispetto alla popolazione generale.
  • Il rischio di entrare in contatto con materiali non infetti in ambiente lavorativo.
  • Il rischio di entrare in contatto con materiali potenzialmente infetti, superiore a quello osservabile nella popolazione generale. (correct)
  • Il rischio, di pari livello, di contrarre malattie infettive rispetto alla popolazione esterna al contesto lavorativo.

Quale tra le seguenti NON è considerata un'attività assistenziale che comporta rischio biologico?

  • La redazione di cartelle cliniche digitali. (correct)
  • La pulizia di ferri chirurgici.
  • Il trasporto di campioni biologici.
  • Il prelievo venoso.

Secondo il D.Lgs 81/08, quale titolo regola la prevenzione e protezione dall'esposizione ad agenti biologici?

  • Titolo IX
  • Titolo XI
  • Titolo X (correct)
  • Titolo VIII

Qual è la definizione corretta di 'agente biologico' secondo il testo?

<p>Qualsiasi microrganismo, anche geneticamente modificato, coltura cellulare o endoparassita umano che può provocare infezioni, allergie o intossicazioni. (D)</p> Signup and view all the answers

Cosa NON viene incluso tra le caratteristiche di pericolosità considerate nella classificazione degli agenti biologici?

<p>Dimensione dell'agente. (D)</p> Signup and view all the answers

Un agente biologico classificato nel Gruppo 2 presenta le seguenti caratteristiche, ECCETTO:

<p>Ha un'alta probabilità di propagazione nella comunità. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti agenti biologici è classificato nel Gruppo 1?

<p>Saccharomyces cerevisiae. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti aspetti è fondamentale considerare nella valutazione del rischio biologico, secondo il testo?

<p>L'epidemiologia dell'infezione. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti attività lavorative NON è specificamente elencata come un'attività 'a rischio' biologico?

<p>Uffici amministrativi ospedalieri. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale tra i seguenti NON è un elemento delle barriere primarie nel contenimento del rischio biologico?

<p>Adozione di sistemi di areazione forzata. (D)</p> Signup and view all the answers

In un laboratorio di livello di contenimento 3 (BL-3), quale delle seguenti caratteristiche è essenziale?

<p>Doppio ingresso. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale livello di contenimento richiede che l'entrata/uscita del materiale sia sterilizzata?

<p>Livello di contenimento 4 (BL-4). (D)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti NON è una modalità di esposizione al rischio biologico per gli operatori sanitari?

<p>Transcutanea. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale tipo di infortunio è più frequentemente segnalato in Italia tra i rischi occupazionali per gli operatori sanitari?

<p>Rischio biologico. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale tra le seguenti NON è una raccomandazione universale per la protezione dall'esposizione ad agenti biologici?

<p>Utilizzare sempre lo stesso paio di guanti per l'intera giornata lavorativa. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale tipo di guanti NON è menzionato per la protezione dell'esposizione muco-cutanea?

<p>Guanti in neoprene. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale tra le seguenti azioni è fondamentale in caso di esposizione percutanea ad agenti biologici?

<p>Favorire il sanguinamento, detergere e disinfettare la zona esposta. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale tipo di DPI offre la maggiore efficienza filtrante nella protezione del rischio inalatorio?

<p>FFP3. (B)</p> Signup and view all the answers

Cosa si deve fare immediatamente in caso di versamento accidentale di materiale biologico?

<p>Allontanare le persone e confinare la zona. (D)</p> Signup and view all the answers

Qual è la prima azione da compiere in caso di contatto con materiale biologico?

<p>Rimuovere gli indumenti contaminati ed eliminarli. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti rifiuti rientra nella categoria dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo?

<p>Pannoloni. (C)</p> Signup and view all the answers

Come devono essere smaltiti i rifiuti taglienti/pungenti?

<p>In un contenitore rigido PVC (giallo). (C)</p> Signup and view all the answers

Qual è il riempimento massimo consentito per i contenitori di rifiuti sanitari pericolosi?

<p>3/4 (B)</p> Signup and view all the answers

Cosa è necessario indicare sull'etichetta dei contenitori di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo?

<p>Tipo di rifiuto, reparto, ente e data. (D)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Rischio biologico occupazionale

Rischio di venire a contatto con materiali infetti, superiore alla norma.

Agente biologico

Microrganismo che può causare infezioni, allergie o intossicazioni.

Agente biologico Gruppo 1

Poca probabilità di causare malattie nell'uomo

Agente biologico Gruppo 2

Può causare malattie nell'uomo, ma con misure disponibili.

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Agente biologico Gruppo 3

Causa malattie gravi e costituisce un serio rischio per i lavoratori.

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Agente biologico Gruppo 4

Provoca malattie gravi con alto rischio di propagazione e poche terapie.

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Attività lavorative a rischio

Servizi sanitari, laboratori clinici, veterinari e diagnostici.

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Contenimento del rischio biologico

Barriere preventive e protettive in condizioni normali e di emergenza.

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Livello di contenimento 2 (BL-2)

Manipolazione agenti biologici classe 1 e 2, barriere primarie e limitazione accesso.

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Livello di contenimento 3 (BL-3)

Manipolazione agenti biologici classe 3, doppio ingresso, aria HEPA-filtrata.

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Livello di contenimento 4 (BL-4)

Manipolazione agenti biologici classe 4, tute pressurizzate, sterilizzazione materiali.

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Rischio occupazionale operatori sanitari

Contatto diretto con il malato e/o con fluidi biologici.

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DPI per esposizione ad agenti biologici

Guanti, camici, mascherine, occhiali e visiere.

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Esposizione percutanea

Procedure di utilizzo e eliminazione di rifiuti taglienti.

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Rischio inalatorio

Apparecchiature con filtri HEPA e DPI facciali.

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Versamenti accidentali

Allontanare, confinare, decontaminare; seguire le procedure.

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Contatto con materiale biologico

Rimuovere indumenti, lavare con acqua e disinfettare.

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Rifiuti sanitari pericolosi

Materiali con MO, tossine, rifiuti da trattamento.

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Contenitori per rifiuti

Sacco polietilene in contenitore rigido o PVC, chiusura ermetica.

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Study Notes

Rischio Biologico e Occupazionale

  • Il rischio biologico e occupazionale implica la possibilità di entrare in contatto con materiali potenzialmente infetti, superando il livello di rischio normalmente presente nella popolazione.
  • È strettamente legato alla probabilità di esposizione a un agente biologico.
  • Questo rischio è trasversale in diverse attività e non va sottovalutato.
  • Le attività assistenziali, come quelle in laboratorio, pulizia di strumenti chirurgici, trasporto di campioni biologici, prelievi venosi, e pulizia degli ambienti di degenza, comportano questo tipo di rischio.
  • La prevenzione e la protezione dall'esposizione ad agenti biologici sono disciplinate dal Titolo X del D.Lgs 81/08.

Agente Biologico e Rischio Biologico

  • Un agente biologico è definito come qualsiasi microrganismo, inclusi quelli geneticamente modificati, colture cellulari ed endoparassiti umani capaci di causare infezioni, allergie o intossicazioni.
  • Questa definizione è delineata negli articoli 267 e 268 del D.Lgs 81/08.
  • Gli agenti biologici sono classificati in quattro gruppi in base alle loro caratteristiche di pericolosità, tra cui infettività, trasmissibilità, patogenicità, neutralizzabilità, sorgente di infezione, dose minima infettante, sensibilità dell'ospite, contesto e potenziale impatto.
  • Il Gruppo 1 include agenti con bassa probabilità di causare malattie.
  • Il Gruppo 2 comprende agenti che possono causare malattie nell'uomo e costituiscono un rischio per i lavoratori, con una bassa probabilità di propagazione e disponibilità di misure profilattiche e terapeutiche.
  • Il Gruppo 3 riguarda agenti che possono causare malattie gravi nell'uomo e rappresentano un serio rischio per i lavoratori, con potenziale di propagazione nella comunità, ma con disponibilità di misure profilattiche e terapeutiche.
  • Il Gruppo 4 comprende agenti che possono causare malattie gravi nell'uomo e costituiscono un serio rischio per i lavoratori, associato a un elevato rischio di propagazione nella comunità a causa della mancanza di misure profilattiche e terapeutiche efficaci.

Attività Lavorative a Rischio

  • Servizi sanitari, laboratori clinici, veterinari e diagnostici rientrano tra le attività lavorative a rischio biologico.
  • Le attività che prevedono l'uso deliberato di microrganismi includono i laboratori di microbiologia presso università, centri di ricerca, ospedali e industrie biotecnologiche.
  • L'esposizione accidentale può derivare da morsi di animali, punture di aghi, tagli con strumenti chirurgici e versamenti con formazione di aerosol.
  • Il datore di lavoro è responsabile della valutazione del rischio biologico e deve garantire la disponibilità di attrezzature e strutture adeguate al tipo di lavoro.
  • La valutazione del rischio deve considerare l'epidemiologia dell'infezione (frequenza, distribuzione dei casi, fattori di rischio, vie di trasmissione), le caratteristiche di pericolosità (patogenicità, fattori di virulenza, resistenza), il monitoraggio ambientale (diffusione e distribuzione) e il contesto lavorativo (procedure, percorsi, materiali).

Contenimento del Rischio Biologico

  • L'adozione di barriere di protezione primarie e secondarie, sia preventive che protettive, è fondamentale in condizioni normali e di emergenza.
  • Evitare qualsiasi esposizione poiché per molte specie di microrganismi non esiste una soglia di sicurezza definita.

Barriere Primarie

  • Includono la vaccinoprofilassi.
  • Norme comportamentali tecniche, organizzative e procedurali, riguardanti attrezzature, DPI, segnaletica, procedure per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e l'adozione di comportamenti sicuri.
  • Norme igieniche, come il divieto di assumere cibi, bevande e fumare.
  • Presenza di servizi sanitari e l'uso di indumenti idonei.

Barriere Secondarie

  • Comprendono la progettazione dell'ambiente lavorativo.
  • L'adozione di sistemi di areazione forzata e locali in depressione.
  • La decontaminazione dei rifiuti.

Livelli di Contenimento dei Laboratori (D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81)

Livello di Contenimento 2 (BL-2)

  • È destinato alla manipolazione di agenti biologici di classe 1 e 2.
  • Prevede barriere primarie e limitazione all'accesso.
  • Richiede una finestra di ispezione.
  • Consente attività sul bancone utilizzando carta assorbente o plastificata.
  • La cabina di sicurezza biologica deve essere posizionata lontano da porte, finestre, passaggi di persone e impianti di ventilazione.
  • Richiede la disinfezione giornaliera delle superfici e l'uso di cappe biologiche.
  • Prevede la raccolta differenziata dei rifiuti e un adeguato smaltimento dei rifiuti pericolosi.
  • Richiede il controllo dei vettori.

Livello di Contenimento 3 (BL-3)

  • Destinato alla manipolazione di agenti biologici di classe 3 e quantità rilevanti di agenti biologici di classe 2.
  • Prevede doppio ingresso.
  • Richiede un flusso d'aria unidirezionale.
  • L'aria in uscita deve essere filtrata con filtri HEPA.
  • Richiede la chiusura a tenuta.
  • La centrifugazione deve avvenire sotto cabina di sicurezza.
  • Le superfici di lavoro devono essere idrorepellenti.
  • Richiede una finestra di ispezione.
  • Richiede la registrazione degli incidenti e la sorveglianza medica.

Livello di Contenimento 4 (BL-4)

  • Utilizzato per la manipolazione di agenti biologici di classe 4.
  • Richiede l'uso di tute pressurizzate.
  • Il materiale in entrata e in uscita deve essere sterilizzato.
  • Deve essere situato in un edificio dedicato.
  • Prevede un flusso d'aria HEPA-filtrato in ingresso e uscita.
  • Le superfici di lavoro devono essere idrorepellenti.
  • Deve essere presente un inceneritore.
  • In Italia, strutture di questo tipo si trovano presso l'Ospedale "Luigi Sacco" di Milano e l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma.

Rischio Occupazionale degli Operatori Sanitari

  • Il contatto diretto con il malato e/o con i suoi liquidi biologici è l'infortunio occupazionale più frequentemente segnalato in Italia, con un'incidenza del 41%.
  • Le tipologie di rischio biologico possono essere cumulative o derivanti da infortuni.
  • Le modalità di esposizione includono: muco-cutanea, percutanea (la più frequente, ad esempio con HCV, HIV, HBV tramite aghi cavi, lancette e aghi da sutura, prelievi ematici, cateteri i.v.) e inalatoria.
  • Il personale infermieristico è particolarmente esposto a causa dell'esecuzione di manovre ad "alto rischio".

Altre Categorie e Reparti a Rischio

  • Altre categorie a rischio includono medici, tecnici di laboratorio e microbiologi.
  • I reparti con maggior rischio sono: CHIR (Chirurgia), PED (Pediatria), Dialisi, Neonatologia, Laboratori, PS (Pronto Soccorso) e sale autoptiche.
  • Il costo sociale di questi rischi è molto elevato, stimato in 75 milioni di Euro all'anno.

Protezione dall'Esposizione ad Agenti Biologici

  • Le raccomandazioni universali includono: lavare le mani con acqua e detergente dopo il contatto e dopo la rimozione dei guanti.
  • Indossare i DPI durante le procedure che possono causare esposizione della cute (guanti, camici, grembiuli) e delle mucose orali, nasali e congiuntivali (mascherine, occhiali e visiere) a sangue e/o liquidi biologici.
  • Smaltire correttamente i taglienti.
  • Riempire i contenitori per lo smaltimento fino a tre quarti della loro capacità.
  • Trasportare i campioni biologici in contenitori appositi.
  • Programmare le sedute dei pazienti infetti per ultime, per evitare il carryover.

Protezione Esposizione Muco-Cutanea

  • Utilizzare DPI adeguati.
  • Indossare guanti della giusta misura, previa detersione e asciugatura delle mani, sostituendoli tra una procedura e l'altra, e comunque non oltre i 30 minuti di utilizzo.
  • Utilizzare guanti sterili in lattice, guanti in polietilene o guanti in vinile.
  • Utilizzare il doppio paio di guanti (uno sotto e uno sopra il polsino del camice).
  • Utilizzare occhiali protettivi, schermi facciali e mascherine (specialmente nello smaltimento dei rifiuti pericolosi).
  • Indossare divisa e camice.

Protezione Esposizione Percutanea

  • Seguire procedure adeguate per l'utilizzo e l'eliminazione di dispositivi taglienti e di rifiuti contaminati, utilizzando contenitori appositi.
  • Eliminare i taglienti in modo sicuro.
  • Utilizzare DPI con meccanismi di protezione e sicurezza.
  • Evitare di re-incappucciare gli aghi.
  • Effettuare sorveglianza sanitaria.
  • Sensibilizzare gli operatori sui rischi e sull'utilizzo dei DPI, stabilendo procedure per la notifica, la risposta e il monitoraggio degli incidenti.
  • Definire procedure per prestare soccorso al ferito.
  • Favorire il sanguinamento, detergere e disinfettare la ferita (in assenza di interessamento del viso, risciacquare con acqua corrente).

Protezione Rischio Inalatorio

  • Utilizzare apparecchiature/strumentazioni che contengano la dispersione di aerosol (cappe a flusso laminare con filtro HEPA e flusso unidirezionale e costante).
  • Utilizzare DPI come facciali, occhiali e mascherine:FFP1 (efficienza filtrante >80%), FFP2 (efficienza filtrante >94%), FFP3 (efficienza filtrante >99%).
  • Nel caso di agenti biologici appartenenti al gruppo 4, isolare l'operatore dall'esterno con autorespiratori.
  • Rispettare le buone prassi di laboratorio.

Contenimento in Caso di Emergenze (Versamenti Accidentali)

  • Allontanare le persone dalla zona interessata.
  • Confinare la zona.
  • Abbandonare la stanza.
  • Segnalare l'incidente al responsabile.
  • Attendere 30 minuti per la sedimentazione dell'aerosol.
  • Indossare DPI di emergenza.
  • Decontaminare con carta assorbente e ipoclorito di sodio al 5% per più di 20 minuti.
  • Assorbire il versamento dall'esterno verso l'interno.
  • Rimuovere e smaltire i materiali utilizzati.
  • Disinfettare l'area.
  • Risciacquare con acqua.
  • Smaltire i DPI utilizzati.
  • Avvertire il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).

Contenimento in Caso di Emergenze (Contatto con Materiale Biologico)

  • Rimuovere gli indumenti contaminati.
  • Lavare l'area interessata con acqua e sapone e applicare un antisettico (amuchina o iodio).
  • Effettuare una doccia di emergenza se l'area contaminata è estesa.
  • Utilizzare lavaocchi in caso di contatto con gli occhi.
  • Favorire il sanguinamento e disinfettare.

Rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo

  • Gestiti in accordo con l'Art. 242 del D. Lgs. 81/08.
  • Devono essere raccolti, immagazzinati e smaltiti con mezzi adeguati.
  • Includono materiali con microrganismi, tossine, DPI, pannoloni, garze, cateteri, cannule, drenaggi, fleboclisi, aghi, siringhe, lame, vetri, lancette pungidito, agocannule, testine, rasoi, bisturi monouso, sacche per trasfusione, stomia, nutrizione parenterale, sonde rettali/gastriche/per broncoaspirazione/ossigenoterapia.
  • Includono anche rifiuti dei reparti di maternità e rifiuti legati alla diagnosi, trattamento e prevenzione di malattie infettive (CER 180103), nonché rifiuti legati alle attività di ricerca, diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie veterinarie (CER 180202).

Smaltimento dei Rifiuti Sanitari

  • I contenitori per i rifiuti devono essere scelti in base alla tipologia di rifiuto: sacchi in polietilene all'interno di un contenitore rigido o flessibile resistente agli urti per materiali non taglienti/pungenti, contenitori rigidi in PVC giallo per rifiuti taglienti/pungenti, e contenitori con chiusura ermetica per rifiuti liquidi.
  • Lo smaltimento deve essere effettuato indossando guanti, divisa, occhiali, mascherina e scarpe antinfortunistiche.
  • I contenitori devono essere riempiti solo per tre quarti della loro capacità.
  • Chiudere i contenitori senza schiacciare il contenuto.
  • Eliminare i guanti e lavare le mani.
  • Etichettare i contenitori con il tipo di rifiuto, il reparto, l'ente e la data.
  • Trasportare i rifiuti in un locale dedicato, con una permanenza non superiore a 24 ore.
  • Depositare i rifiuti presso un trasportatore autorizzato per la termodistruzione se il deposito supera i 5 giorni.

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