Quanto conosci la storia del Giappone?

Study Notes

Il Giappone è un paese insulare dell'Estremo Oriente, costituito da oltre 3000 isole, che si estendono per circa 2400 km. Il territorio è caratterizzato da un'orografia irregolare e aspra, con oltre il 75% del territorio occupato da rilievi. Il clima è influenzato dalla presenza dei monsoni, delle correnti marine e dalla vasta estensione in latitudine degli arcipelaghi giapponesi. La popolazione, che nel primo decennio del nuovo millennio superava i 127 milioni di abitanti, è concentrata nelle aree temperate e subtropicali. La tradizionale scarsa apertura verso l'immigrazione ha contenuto il numero degli stranieri sotto i 2 milioni. Il 14% del territorio è protetto da parchi e riserve naturali.Il Giappone è un paese altamente urbanizzato, con oltre il 80% della popolazione che vive in città e grandi agglomerati. La capitale, Tokyo, ha una popolazione di 33,4 milioni di abitanti, rendendola la città più grande del mondo. La religione principale è una forma sincretica di shintoismo e buddhismo. L'agricoltura occupa solo il 14% del territorio e contribuisce solo per l'1,5% alla formazione del prodotto interno lordo. La pesca ha subito un calo drastico negli ultimi decenni, ma il Giappone è ancora uno dei maggiori produttori di alghe, crostacei e molluschi. L'industria del Giappone è la seconda più grande del mondo per valore di produzione, ma negli ultimi anni ha subito la concorrenza di paesi asiatici emergenti. Il Giappone è il terzo produttore di energia nucleare al mondo, ma resta il secondo importatore di petrolio.flotte mongole, il paese conobbe un periodo di relativa pace e prosperità.

Nel 1333, l’imperatore Go-Daigo tentò di ristabilire il potere imperiale, ma fu sconfitto dallo shōgun Ashikaga Takauji, che fondò un nuovo governo a Kyoto. Iniziò così il periodo di Ashikaga (1336-1573), caratterizzato da un declino dell’autorità centrale e dall’aumento del potere dei daimyō, signori feudali locali che controllavano territori e eserciti. Nel 1467 scoppiò la guerra Ōnin, che durò per oltre un decennio e distrusse gran parte di Kyoto. La guerra portò alla frammentazione del potere dei daimyō e alla nascita dei cosiddetti «Stati guerrieri».

Nel 1543 giunsero in Giappone i primi portoghesi, aprendo il paese al commercio con l’Europa. Il commercio estero portò alla diffusione di nuove tecnologie e di nuovi prodotti, come le armi da fuoco e il tabacco. Nel 1568, Oda Nobunaga, uno dei daimyō più potenti del paese, iniziò una campagna per riunificare il G. sotto il suo controllo. Dopo la sua morte, il suo successore Toyotomi Hideyoshi riuscì a completare l’unificazione del paese, ponendo fine alla guerra civile. Nel 1603, Tokugawa Ieyasu fu nominato shōgun dal nuovo imperatore e fondò il governo di Edo (l’attuale Tokyo), dando inizio al periodo di Edo (1603-1868).

Il periodo di Edo

Il periodo di Edo vide il G. isolarsi dal resto del mondo e sviluppare una cultura e un’arte uniche. Il governo di Tokugawa Ieyasu impose una rigida gerarchia sociale, con i daimyō al vertice e i mercanti in fondo alla scala. Si sviluppò un sistema di controllo dei daimyō, che dovevano trascorrere ogni anno alcuni mesi a Edo, lasciando le loro famiglie come ostaggi. I contadini erano considerati la classe più bassa della società e avevano il dovere di pagare le tasse e di lavorare la terra.

Il periodo di Edo vide anche la nascita di nuove forme di arte, come l’ukiyo-e (stampe popolari) e il kabuki (teatro popolare). Durante questo periodo, il G. conobbe un forte sviluppo economico e un aumento della popolazione. Nel 1853, gli Stati Uniti inviarono una flotta sotto il comando del commodoro Matthew Perry per costringere il G. ad aprire i suoi porti al commercio con l’Occidente. Nel 1868, il governo di Edo fu rovesciato da una coalizione di daimyō efavore degli Alleati, il G. ottenne il riconoscimento dei propri interessi nel Pacifico, acquisendo le colonie tedesche nel Pacifico e la concessione di mandati sulla Cina settentrionale. La guerra aveva inoltre stimolato la produzione industriale e la modernizzazione dell’apparato militare. Nel 1920 il G. fu ammesso alla Società delle Nazioni e alla Conferenza di Washington (1921-22) si accordò con gli Stati Uniti e il Regno Unito per limitare la corsa agli armamenti navali. Negli anni Venti lo sviluppo economico proseguì, ma la depressione del 1929 colpì anche il G., che tentò di risollevarsi con politiche protezionistiche. Nel 1931 il G. invase la Manciuria; nel 1937-38 la guerra contro la Cina fu estesa all’intero paese, mentre nel 1940 il G. entrò nel patto tripartito con Germania e Italia. Nel 1941 l’attacco alla base navale di Pearl Harbor segnò l’ingresso del G. nella seconda guerra mondiale. Dopo la resa nel 1945, il G. fu occupato dagli Alleati e la Costituzione del 1947 sancì la fine della monarchia e l’instaurazione di una democrazia parlamentare. Negli anni Cinquanta lo sviluppo economico riprese, portando il G. a diventare una delle maggiori potenze industriali del mondo.

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