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Il percorso del sangue dal cuore agli organi e dai tessuti al cuore, attraverso l'aorta e le vene.

Il percorso del sangue dal cuore ai polmoni per l'ossigenazione e ritorno al cuore, attraverso le arterie e le vene polmonari.

Due grandi vene (superiore e inferiore) che convogliano il sangue deossigenato al cuore dall'alto e dal basso del corpo rispettivamente.

Valvola che separa l'atrio dal ventricolo destro, consentendo al sangue di fluire in una sola direzione.

Valvola che controlla il flusso di sangue dal ventricolo destro al tronco polmonare.

Trasportano il sangue ossigenato dai polmoni all'atrio sinistro del cuore.

Valvola che separa l'atrio e il ventricolo sinistro, consentendo al sangue di fluire in una sola direzione.

Il flusso sanguigno negli organi (sistemico e polmonare) dove le arterie si diramano e le vene convergono, senza che il sangue scorra da un organo all'altro.

Fibre specializzate nel condurre velocemente potenziali d'azione, coordinando le contrazioni cardiache.

Quanto rapidamente i potenziali d'azione viaggiano attraverso le fibre di conduzione.

Il movimento coordinato dei potenziali d'azione lungo le fibre di conduzione, causandone la contrazione.

Strutture che permettono il flusso di ioni da una cellula cardiaca all'altra.

Strutture contenenti giunzioni comunicanti e desmosomi, che connettono le cellule cardiache.

Cellula pacemaker che genera l'impulso elettrico che inizia il battito cardiaco.

Percorsi per la propagazione dell'impulso elettrico dal nodo SA al nodo AV.

Quanto velocemente l'impulso elettrico si propaga nel cuore.

Un processo che mantiene il potenziale di membrana vicino a 0 mV per circa 200 ms, caratterizzato dall'apertura dei canali del calcio di tipo L e dalla chiusura dei canali del potassio rapidi nel muscolo cardiaco.

Canali ionici voltaggio-dipendenti che si aprono durante la depolarizzazione e permettono l'ingresso di ioni calcio nella cellula, fondamentali per la contrazione muscolare.

Canali ionici che si attivano lentamente durante la depolarizzazione e favoriscono l'uscita di ioni potassio, contribuendo alla ripolarizzazione.

Fase di ripolarizzazione del potenziale di membrana, caratterizzata da un aumento della permeabilità al potassio e una diminuzione della permeabilità al calcio, che porta il potenziale verso valori più negativi.

Fase di riposo del potenziale di membrana, caratterizzata da una permeabilità ai diversi ioni ai loro valori standard.

Contrazione muscolare scheletrica prolungata e massiva, causata da un treno di potenziali d'azione che si susseguono rapidamente.

Modello immaginario che rappresenta la posizione degli elettrodi per la registrazione dell'elettrocardiogramma (ECG): braccio destro, braccio sinistro e gamba sinistra.

Registrazione dell'attività elettrica del cuore, che riflette la propagazione dell'onda di eccitazione attraverso il muscolo cardiaco.

Le derivazioni ECG sono coppie di elettrodi posizionati sulla pelle per registrare la differenza di potenziale elettrico nel cuore. Ogni derivazione offre una prospettiva diversa dell'attività elettrica cardiaca.

L'onda P nell'ECG rappresenta la depolarizzazione degli atri, ovvero la diffusione dell'impulso elettrico che causa la contrazione degli atri.

Il complesso QRS nell'ECG rappresenta la depolarizzazione dei ventricoli, ovvero la diffusione dell'impulso elettrico che causa la contrazione dei ventricoli.

L'onda T nell'ECG rappresenta la ripolarizzazione dei ventricoli, ovvero il ritorno delle cellule ventricolari allo stato di riposo.

Gli intervalli e i segmenti nell'ECG forniscono informazioni dettagliate sul tempo di conduzione e sull'attività elettrica del cuore.

L'intervallo P-Q o P-R nell'ECG indica il tempo di conduzione attraverso il nodo AV, ovvero il passaggio dell'impulso elettrico dagli atri ai ventricoli.

L'ECG viene registrato su carta millimetrata alla velocità di 25 mm/sec, con un'ampiezza di 1 mV/cm. Questo è un valore standard per l'interpretazione dei dati.

L'ampiezza nell'ECG è misurata in millivolt/centimetro (mV/cm) e fornisce informazioni sulla forza del segnale elettrocardiografico.

La misura di quanto un vaso può espandersi in risposta a un aumento di pressione. È il coefficiente angolare della retta che rappresenta la deformazione del vaso in relazione alla pressione.

La pressione massima nel sistema arterioso, misurata durante la sistole (contrazione del cuore).

La pressione minima nel sistema arterioso, misurata durante la diastole (rilassamento del cuore).

Il volume di sangue pompato dal ventricolo sinistro del cuore in ogni battito.

La resistenza al flusso sanguigno offerta dai piccoli vasi sanguigni (arteriole) negli organi.

Il valore medio della pressione aortica durante il ciclo cardiaco. È un indice della forza che fa circolare il sangue nel circolo sistemico.

I fattori che determinano la pressione arteriosa possono essere suddivisi in: fattori fisici (volume del sangue e complianza del sistema) e fattori fisiologici (frequenza cardiaca, gittata cardiaca e resistenza periferica).

Le vene hanno una complianza 20 volte maggiore rispetto alle arterie. Ciò significa che possono accogliere maggiori volumi di sangue con piccole variazioni di pressione al loro interno, mentre le arterie hanno bisogno di piccole variazioni di volume per registrare grandi variazioni di pressione.

Una condizione che si verifica quando l’ossigeno viene utilizzato più velocemente di quanto non venga fornito dal sangue. È una condizione in cui il flusso sanguigno diventa insufficiente a sostenere la domanda metabolica dei tessuti.

Una condizione di insufficienza del flusso ematico che crea una minore concentrazione di ossigeno e un aumento dell’anidride carbonica nei tessuti.

L'allargamento dei vasi sanguigni, in particolare delle arteriole, che facilita un flusso sanguigno maggiore.

Un aumento del flusso sanguigno in seguito a un aumento dell’attività metabolica locale dovuto a un aumento della concentrazione di CO2 e una diminuzione della concentrazione di O2.

I vasi sanguigni più piccoli dell'organismo, con una parete sottile che consente lo scambio di nutrienti e prodotti di scarto tra il sangue ed i tessuti.

Il processo di scambio di nutrienti e prodotti di scarto tra il sangue e i tessuti attraverso le pareti sottili dei capillari.

Lo scambio capillare è facilitato dalla parete sottile dei capillari e dalla grande superficie totale disponibile (600 metri quadrati).

La parete dei capillari è composta da uno strato di cellule endoteliali e dalla lamina basale.