Psicologia Sociale: Temi e Applicazioni capitolo 8 simone

La scienza che studia come i pensieri, le emozioni e i comportamenti delle persone sono influenzati dalla presenza degli altri, reale o immaginata.

Come interagiamo con gli altri in amicizia, famiglia e gruppi.

Studia perché alcune persone reagiscono con rabbia e altre aiutano gli altri.

Perché i gruppi si scontrano e come risolvere questi conflitti.

Come una persona diventa leader e come le sue decisioni influenzano il gruppo.

Come formiamo le impressioni e i giudizi sugli altri.

Giudizi sugli altri senza conoscerli realmente.

Come l'appartenenza a un gruppo (squadra, cultura) influisce sulla nostra immagine di noi stessi.

La psicologia sociale non solo aiuta a capire le dinamiche di gruppo, ma fornisce strumenti utili per migliorare l'apprendimento e le relazioni in classe, rendendo l'ambiente scolastico più accogliente e produttivo.

La psicologia sociale studia come le persone pensano, sentono e si comportano quando sono in mezzo agli altri, o anche quando immaginano di essere osservate. In altre parole, cerca di capire come siamo influenzati dalla presenza degli altri, anche se non ce ne accorgiamo.

Il modo in cui ci vestiamo, come ci comportiamo a scuola, può essere influenzato dal desiderio di essere accettati dagli amici o dai compagni di classe.

La psicologia sociale si occupa di tanti aspetti diversi del comportamento umano. Alcuni esempi: relazioni sociali, aggressività e altruismo, conflitti tra gruppi, leadership e influenza sociale, pregiudizi, identità sociale.

Studia come alcune persone diventano leader e come le loro decisioni influenzano il gruppo.

La psicologia sociale viene usata in molti settori pratici, come la comunicazione politica, il marketing, il lavoro e la scuola.

Gli insegnanti possono usare la psicologia sociale per capire come gli studenti interagiscono tra di loro, come si formano i gruppi e come aiutare gli studenti a sentirsi parte della classe.

La Scala Likert è un modo per chiedere alle persone quanto sono d'accordo o in disaccordo con un’affermazione, utilizzando una scala con diversi livelli di accordo.

Per ogni affermazione, la persona risponde usando la Scala Likert, e alla fine si sommano i punteggi per capire meglio quello che la persona pensa riguardo all'argomento.

Un vantaggio della Scala Likert è la sua precisione, ma uno svantaggio è che le persone potrebbero non essere completamente oneste nelle loro risposte, specialmente su argomenti delicati.

La tendenza a rispondere in un modo che ci faccia apparire più positivi agli occhi degli altri, piuttosto che dire la verità.

Tecniche per misurare gli atteggiamenti senza che la persona sia consapevole di essere valutata.

Espressioni facciali molto brevi, che durano una frazione di secondo, che rivelano le emozioni reali, anche se nascoste.

Il linguaggio del corpo, le espressioni facciali e i gesti possono rivelare i sentimenti reali, anche se le parole cercano di nasconderli.

Può aiutare a capire cosa pensano davvero le persone, soprattutto su argomenti delicati, perché spesso i comportamenti non verbali sono difficili da controllare.

Un giudizio che si forma prima di avere esperienza o prove concrete su qualcosa.

La tendenza a giudicare negativamente un gruppo di persone senza motivo valido, portando a trattare le persone ingiustamente.

Un'immagine semplificata su gruppi di persone, spesso condivisa da molte persone, basata su informazioni incomplete o sbagliate.

Il contatto sociale, ovvero l'interazione tra persone di gruppi diversi, può aiutare a ridurre il pregiudizio.

Il tentativo di cambiare il modo di pensare, credere o comportarsi di qualcuno.

La tendenza delle persone a ricambiare i favori: se qualcuno fa un favore, si sente il bisogno di ricambiare, anche facendo di più.

Ci lasciamo influenzare più facilmente dalle persone che ci somigliano, con cui condividiamo interessi o valori.

Tendiamo a seguire i consigli o i comandi di figure autorevoli, come insegnanti o esperti.

Facciamo quello che vediamo fare agli altri: se molte persone seguono una certa idea o comportamento, ci sentiamo più sicuri a fare lo stesso.

Siamo più facilmente influenzati dalle persone che ci piacciono: le emozioni positive, come la simpatia, rendono la persuasione più facile.

Secondo Lewin, la ricerca sui problemi sociali dovrebbe essere non solo teorica, ma anche pratica, con lo scopo di trovare soluzioni concrete.

Lewin sosteneva che le persone in gruppi dove possono esprimere opinioni e partecipare alle decisioni, erano più felici e lavoravano meglio insieme rispetto a gruppi con un leader autoritario.

Secondo Lewin, il comportamento di una persona dipende sia da fattori interni (come personalità) sia da fattori esterni (come l'ambiente).

Lewin credeva che la ricerca psicologica dovesse essere applicata nella vita reale per risolvere problemi concreti e migliorare la vita delle persone.

Secondo Lewin, siamo influenzati dall'ambiente e dai gruppi in cui viviamo. Le persone sono più felici e produttive in gruppi democratici e la ricerca psicologica deve aiutare la società.

La capacità di una persona di influenzare un'altra. Può manifestarsi in diverse forme, come il potere di ricompensa, di coercizione, legittimo, d'esempio e di competenza.

Deriva dalla possibilità di promettere ricompense, materiali o simboliche, a chi si conforma alle proprie richieste.

Si basa sulla possibilità di punire chi non si conforma. Può creare solo una compliance superficiale, non un vero cambiamento.

Deriva dal ruolo sociale che si ricopre (es. un docente in classe) e si basa su norme o regole accettate dal gruppo.

Si basa sull'ammirazione e sull'identificazione con il leader. Le persone desiderano essere come lui/lei.

Deriva dalla conoscenza e dall'esperienza del leader in un determinato campo.

Un insieme di persone che interagiscono regolarmente, creando una identità sociale distinta con aspettative comportamentali specifiche.

Creati da istituzioni con obiettivi specifici (es. scuola, squadra sportiva).

Si formano spontaneamente senza obiettivi predefiniti (es. amici che si incontrano per divertirsi).

Il processo per cui l'appartenenza a un gruppo diventa rilevante e influenza il comportamento.

Un gruppo significativo per i suoi membri, con un obiettivo comune, regole, credenze e interdipendenza dinamica.

L'approccio che sostiene che un gruppo non è solo la somma dei suoi membri. L'interazione crea nuove proprietà che trasformano anche gli individui.

Il grado in cui i membri del gruppo agiscono per trarre vantaggio reciproco.

La forza psicologica che mantiene unito il gruppo. È influenzata da fattori come l'interazione regolare, la somiglianza di valori e l'affrontare minacce insieme.

Il proprio gruppo, quello a cui si appartiene. La teoria dell'identità sociale spiega come i membri di un gruppo tendono a favorire il proprio gruppo e discriminare quelli esterni.

Il gruppo esterno al proprio, quello a cui non si appartiene. La teoria dell'identità sociale dimostra che tendiamo a discriminare gli outgroup, anche senza ragioni logiche.

La depersonalizzazione è un fenomeno che può verificarsi quando una persona è parte di un gruppo, soprattutto in situazioni estreme. Perde parte della propria identità personale e inizia a comportarsi in modi che non farebbe da sola.

Questo esperimento dimostra come la depersonalizzazione può portare ad aggressività. Studenti normali sono stati divisi in guardie e prigionieri, e le guardie hanno iniziato a comportarsi in modo aggressivo verso i prigionieri.

La diffusione di responsabilità è il fenomeno per cui in un gruppo, ognuno pensa che qualcun altro interverrà, e quindi nessuno agisce.

Il bullismo è un insieme di comportamenti ripetuti nel tempo, dove una persona o un gruppo fa del male a qualcuno più debole, fisicamente o psicologicamente.

Il cyberbullismo è il bullismo che avviene online. L'anonimato rende ancora più facile essere crudeli senza sentirsi responsabili.

Il pensiero di gruppo è quando le persone in un gruppo accettano le idee della maggioranza senza mettere in discussione nulla.

Kurt Lewin è stato uno psicologo che ha dato un grande contributo alla psicologia sociale.

Secondo la teoria del campo, il comportamento delle persone non dipende solo da quello che succede dentro di loro, ma anche dall'ambiente che le circonda.

Lo spazio di vita è il campo più vicino alla persona: le persone con cui parla, gli oggetti che usa, l'ambiente in cui vive.

La zona di frontiera è il confine tra lo spazio di vita e il mondo esterno. Include cose che possono influenzare il comportamento, ma non in modo diretto.

La zona esterna è tutto ciò non ha influenza diretta sulla persona. Sono eventi che non entrano in contatto con la persona.

Un gruppo non è la somma dei suoi individui. È una totalità dinamica, cioè qualcosa di nuovo che emerge dall'interazione tra i membri.

Lewin ha scoperto che i gruppi con una gestione democratica, dove le decisioni sono prese insieme, funzionano meglio di quelli con una guida autoritaria.

Originariamente, la leadership veniva vista come un controllo irrazionale sulle masse, un modo per manipolare le persone e renderle più facili da controllare.

Secondo Le Bon, le folle sono gruppi irrazionali facilmente influenzabili dai leader, che usano la suggestione per manipolarle.

La suggestione è una tecnica usata dai leader per influenzare le folle, inducendo un'idea o un comportamento.

Il pregiudizio è un giudizio ingiusto e spesso negativo basato su informazioni incomplete o errate.

La persuasione è l'uso di strategie diverse per influenzare gli altri, modificando i loro pensieri, comportamenti e decisioni.

Freud riteneva che i gruppi potessero influenzare l'Io delle persone, riducendo le capacità intellettuali e portando a comportamenti più primitivi.

I membri del gruppo idealizzano il leader, vedendolo come una versione perfetta di se stessi.

Le persone cercano di imitare il leader, adottando il suo stile, le sue idee e i suoi comportamenti.

Il gruppo può limitare la capacità individuale di pensare in modo razionale e critico.

Il leader può suscitare nei membri del gruppo istinti e comportamenti più primitivi, come l'aggressività o la competizione.

Il gruppo può comportarsi in modo infantile e meno razionale, perdendo la capacità di autocontrollo e di risolvere problemi.

Il gruppo vede il leader come un salvatore onnipotente, capace di risolvere tutti i problemi. Se il leader non soddisfa queste aspettative, il gruppo lo abbandona.

Il gruppo si unisce contro un nemico comune, ma questo può portare alla divisione del gruppo in fazioni contrastanti.

Il gruppo focalizza l'attenzione su una coppia di persone, aspettandosi da loro un cambiamento positivo.

Secondo Kernberg, un buon leader è intelligente, onesto, capace di creare relazioni profonde e ha un sano narcisismo e una sana attitudine paranoide.