Proteine fibrose: cheratina e collagene
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Questions and Answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la struttura quaternaria dell'α-cheratina?

  • Due catene di α-cheratina avvolte l'una sopra l'altra in un superavvolgimento sinistrorso (coiled coil). (correct)
  • Una struttura a foglietto beta stabilizzata da ponti disolfuro.
  • Tre catene polipeptidiche avvolte l'una sull'altra con andamento destrorso.
  • Una singola α-elica destrorsa.

Il collagene è una proteina fibrosa presente solo nei tessuti connettivi specializzati come tendini e cartilagine.

False (B)

Qual è la sequenza amminoacidica ripetuta che caratterizza il collagene?

Gly-X-Y

Nelle α-cheratine più dure, come quelle del corno dei rinoceronti, una percentuale significativa dei residui totali è costituita dalle ___________ dei ponti disolfuro.

<p>cisteine</p> Signup and view all the answers

Abbina le seguenti caratteristiche alle rispettive proteine fibrose:

<p>α-cheratina = Superavvolgimento sinistrorso (coiled coil) di due catene Collagene = Presenza di 4-idrossiprolina</p> Signup and view all the answers

Qual è il ruolo principale dell'acido ascorbico (vitamina C) nella sintesi del collagene?

<p>Agire come cofattore enzimatico nella formazione del collagene. (D)</p> Signup and view all the answers

Nel collagene, le catene alfa all'interno di una molecola e le molecole all'interno di una fibra sono unite solo da legami idrogeno.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Descrivi brevemente perché la presenza di glicina è essenziale nella struttura del collagene.

<p>La glicina, essendo il più piccolo amminoacido, permette alle tre catene polipeptidiche di avvolgersi strettamente formando la tripla elica.</p> Signup and view all the answers

Quale tipo di interazioni contribuisce maggiormente alla stabilizzazione delle proteine in ambiente acquoso?

<p>Interazioni idrofobiche (A)</p> Signup and view all the answers

Le interazioni deboli non covalenti, come i legami a idrogeno, non influenzano l'avvolgimento delle catene peptidiche nelle strutture secondarie e terziarie.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Come viene definita la disposizione spaziale degli atomi in una proteina o in una sua porzione?

<p>Conformazione</p> Signup and view all the answers

La conformazione che consente alla proteina di svolgere la sua funzione specifica è detta ________.

<p>nativa</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la stabilità di una proteina?

<p>La tendenza della proteina a mantenere la conformazione nativa. (B)</p> Signup and view all the answers

Una proteina può assumere un numero finito di strutture, ognuna corrispondente a una diversa funzione.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Cosa sono i ponti disolfuro?

<p>Legami covalenti che contribuiscono a stabilizzare la conformazione nativa. (D)</p> Signup and view all the answers

Le conformazioni di una proteina tendono ad essere quelle con il valore più basso di ________.

<p>energia libera di Gibbs</p> Signup and view all the answers

Quali dei seguenti amminoacidi possiedono una catena laterale con una carica netta negativa a pH fisiologico?

<p>Aspartato e Glutammato (C)</p> Signup and view all the answers

Un amminoacido con un gruppo R ionizzabile esiste in soluzione acquosa solo come ione positivo.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Come vengono definiti i composti che possono comportarsi sia da acidi che da basi?

<p>Anfoterici</p> Signup and view all the answers

La forma prevalente della glicina a pH=7 è quella ______.

<p>zwitterionica</p> Signup and view all the answers

Durante la titolazione acido-base di un amminoacido, cosa rappresenta il punto di flesso?

<p>Il punto in cui il pH è uguale al pKa del gruppo funzionale che viene titolato. (D)</p> Signup and view all the answers

Nella titolazione della glicina, il gruppo amminico viene deprotonato prima del gruppo carbossilico.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Cosa indica il pK1 nella curva di titolazione della glicina?

<p>Il pKa del gruppo carbossilico</p> Signup and view all the answers

Durante la titolazione della glicina con NaOH, quando si raggiunge la forma zwitterionica?

<p>Dopo che il gruppo carbossilico è quasi completamente deprotonato e il gruppo amminico comincia ad esserlo. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio un multimero?

<p>Una proteina costituita da più subunità associate. (D)</p> Signup and view all the answers

Un oligomero è un multimero composto da un gran numero di catene polipeptidiche.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Come viene definita l'unità strutturale ripetitiva di un multimero?

<p>protomero</p> Signup and view all the answers

L'emoglobina è un esempio di proteina __________, specificamente un tetramero o dimero formato da due protomeri αβ.

<p>oligomerica</p> Signup and view all the answers

Quale tipo di simmetria NON è tipica delle proteine multimeriche?

<p>Asimmetrica (B)</p> Signup and view all the answers

Le proteine intrinsecamente disordinate presentano sempre un nucleo idrofobico ben definito.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Quali amminoacidi sono comunemente presenti in grande quantità nelle proteine intrinsecamente disordinate?

<p>Lisina, Arginina, Glutammato e Prolina</p> Signup and view all the answers

Abbina le seguenti caratteristiche alle rispettive proteine:

<p>Multimero = Proteina costituita da più subunità. Oligomero = Multimero formato da poche catene polipeptidiche. Proteina disordinata = Manca di una struttura tridimensionale fissa e svolge un ruolo nell'interazione proteica.</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente la relazione tra la costante di dissociazione (Kd) e l'affinità tra una proteina e un ligando?

<p>Un basso valore di Kd indica un'alta affinità. (B)</p> Signup and view all the answers

Quando la concentrazione del ligando è molto superiore alla concentrazione dei siti di legame, la concentrazione del ligando libero rimane pressoché costante durante l'interazione con la proteina.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Come si calcola la costante di associazione (Ka) in termini di costanti di velocità?

<p>Ka è il rapporto tra la costante di velocità di associazione (ka) e la costante di velocità di dissociazione (kd), ovvero Ka = ka/kd.</p> Signup and view all the answers

La costante di dissociazione Kd corrisponde al ______ della costante di associazione.

<p>reciproco</p> Signup and view all the answers

Abbina i seguenti termini alle loro definizioni:

<p>Costante di associazione (Ka) = Misura dell'affinità del ligando per la proteina Costante di dissociazione (Kd) = Reciproco della costante di associazione θ (theta) = Frazione dei siti di legame occupata dal ligando [L] = Concentrazione del ligando</p> Signup and view all the answers

Cosa rappresenta la frazione θ (theta) nell'equilibrio di legame ligando-proteina?

<p>La frazione di siti di legame occupati dal ligando. (A)</p> Signup and view all the answers

Nel caso del legame dell'ossigeno alla mioglobina, si considera la concentrazione del gas disciolto anziché la pressione parziale, dato che la concentrazione è più facile da misurare.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Se la costante di velocità di associazione (ka) è $1 \cdot 10^5 M^{-1}s^{-1}$ e la costante di velocità di dissociazione (kd) è $1 \cdot 10^{-2} s^{-1}$, qual è il valore della costante di associazione (Ka)?

<p>$1 \cdot 10^7 M^{-1}$</p> Signup and view all the answers

Qual è il ruolo principale dell'enzima rispetto allo stato di transizione del substrato?

<p>Essere complementare allo stato di transizione per interazioni ottimali. (B)</p> Signup and view all the answers

Un enzima che è perfettamente complementare al substrato nella sua forma originale è ideale per catalizzare una reazione.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

In che modo l'energia di legame tra l'enzima e il substrato nello stato di transizione influisce sull'energia di attivazione?

<p>riduce l'energia di attivazione</p> Signup and view all the answers

La capacità di un enzima di distinguere tra il substrato corretto e molecole simili è definita come la sua ________.

<p>specificità</p> Signup and view all the answers

Quali fattori fisici e termodinamici contribuiscono alla formazione di una barriera di attivazione?

<p>Riduzione dell'entropia e distorsione del substrato. (A)</p> Signup and view all the answers

Abbina i seguenti elementi al loro effetto sull'energia di legame e sulla reazione:

<p>Riduzione entropica = Mantiene i substrati nell'orientamento corretto Interazione ottimale con lo stato di transizione = Favorisce la catalisi e la specificità enzimatica Stabilizzazione del substrato = Aumenta la barriera energetica Energia di legame negativa = Diminuisce l'energia di attivazione</p> Signup and view all the answers

In che modo l'energia di legame contribuisce alla riduzione dell'entropia durante la catalisi enzimatica?

<p>Mantenendo i substrati nell'orientamento corretto per la reazione. (B)</p> Signup and view all the answers

Le interazioni forti tra l'enzima e il substrato nello stato di transizione sono meno efficaci per la catalisi enzimatica rispetto alle interazioni deboli.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Conformazione proteica

La disposizione spaziale degli atomi in una proteina o in una sua parte.

Conformazione nativa

La conformazione che permette alla proteina di svolgere la sua funzione specifica.

Stabilizzatori della conformazione proteica

Interazioni deboli non covalenti e ponti disolfuro.

Tipi di interazioni deboli

Interazioni idrofobiche, legami a idrogeno e interazioni ioniche.

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Energia libera di Gibbs

Una misura dell'energia disponibile in un sistema termodinamico per compiere lavoro.

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Stabilità proteica

La tendenza di una proteina a mantenere la sua conformazione nativa.

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Strato di solvatazione

Le interazioni tra molecole idrofobiche e acqua, che creano un involucro intorno alla molecola idrofobica.

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Mobilità dei legami proteici

Assume un numero infinito di strutture.

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Multimero

Proteina composta da più subunità associate.

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Oligomero

Multimero formato da un numero limitato di subunità polipeptidiche.

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Protomero

Unità strutturale ripetitiva di un multimero.

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Emoglobina

Proteina tetramerica composta da due protomeri αβ.

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Simmetria ciclica

Subunità disposte con una rotazione attorno a un asse.

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Simmetria diedrica

Subunità correlate da rotazioni attorno a uno o più assi.

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Proteine intrinsecamente disordinate

Proteine senza struttura tridimensionale fissa, ricche di amminoacidi carichi e prolina.

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Funzioni delle proteine disordinate

Proteine disordinate che legano ioni e molecole o interagiscono con diversi partner.

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Amminoacidi con carica negativa

Aspartato e Glutammato, che possiedono un secondo gruppo carbossilico, presentano una carica netta negativa a pH fisiologico.

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Cos'è uno zwitterione?

Uno ione che può agire sia da acido che da base, manifestando una duplice natura chimica.

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Forma zwitterionica (a pH 7)

La forma di un amminoacido predominante quando il pH è neutro (circa pH 7).

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Cosa sono le sostanze anfoteriche?

Molecole capaci di reagire sia come acidi che come basi.

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Titolazione acido-base

Aggiunta o rimozione graduale di protoni (H+) dai gruppi funzionali ionizzabili di una molecola.

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Cos'è il pKa?

Il pH al quale un gruppo funzionale tende a cedere protoni (H+).

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Glicina a pH basso

A pH bassi, la forma prevalente di glicina è quella completamente protonata con una carica netta positiva.

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Punto di flesso (gruppo carbossilico)

Il punto della curva di titolazione dove il pH è uguale al pKa del gruppo carbossilico.

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ɑ-Cheratine

Proteine resistenti presenti in peli, unghie, ecc.

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Coiled Coil

Superavvolgimento destrorso di due alfa-eliche sinistrorse di alfa-cheratina.

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Ala, Val, Leu, Met e Phe

Amminoacidi abbondanti nelle alfa-cheratine.

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Collagene

Proteina che resiste alle tensioni, presente nei tessuti connettivi.

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Struttura del collagene

Superavvolgimento destrorso di tre catene polipeptidiche sinistrorse.

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Glicina, Prolina, 4-idrossiprolina

Amminoacidi caratteristici del collagene.

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Legami covalenti crociati

Legami che uniscono le catene alfa e le molecole di collagene.

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Acido ascorbico (Vitamina C)

Coinvolta nella formazione del collagene.

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Costante di associazione (Ka)

Misura dell'affinità di un ligando per una proteina, espressa in M-1. Un valore alto indica alta affinità.

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Ka come rapporto di velocità

Rapporto tra la velocità di associazione (ka) e la velocità di dissociazione (kd).

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θ (Theta)

Frazione dei siti di legame occupati da un ligando.

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Costante di dissociazione (Kd)

Reciproco della costante di associazione (Ka).

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Kd e occupazione del legame

Concentrazione del ligando [L] alla quale metà dei siti di legame sono occupati (θ=0.5).

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Basso Kd = Alta affinità

Un valore basso di Kd indica un'elevata affinità tra proteina e ligando.

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Forza del legame e Kd

Più saldamente una proteina lega un ligando, minore è la concentrazione di ligando (Kd) necessaria per occupare metà dei siti di legame.

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Legame dell'ossigeno e pressione parziale

Invece della concentrazione, si considera la pressione parziale dell'ossigeno.

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Complementarietà enzimatica

L'enzima è complementare allo stato di transizione del substrato, non al substrato stesso.

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Enzima complementare al substrato

Stabilizza il substrato, aumentando l'energia necessaria per raggiungere lo stato di transizione.

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Abbassamento dell'energia di attivazione

La somma tra l'energia di attivazione (positiva) e l'energia di legame (negativa).

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Forza trainante della catalisi

Le interazioni deboli tra enzima e substrato nello stato di transizione.

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Specificità enzimatica

La capacità di un enzima di distinguere tra il substrato corretto e molecole simili.

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Sito attivo ottimale

La disposizione spaziale degli atomi nel sito attivo che massimizza le interazioni deboli con lo stato di transizione.

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Riduzione entropica

Mantiene i substrati orientati correttamente per la reazione, riducendo la libertà di movimento degli atomi.

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Orientamento corretto dei substrati

L'energia di legame mantiene i substrati nell'orientamento corretto per la reazione.

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Study Notes

Gli Amminoacidi: Definizione Generale

  • Le proteine sono le macromolecole più abbondanti nelle cellule e nelle frazioni subcellulari.
  • Svolgono la maggior parte delle funzioni biologiche.
  • Derivano dalla manipolazione dell'informazione genetica nelle cellule.
  • Le unità monomeriche sono 20 amminoacidi codificati, legati covalentemente.
  • La varietà di funzioni biologiche dipende dalla combinazione di questi precursori.
  • Le proprietà chimiche degli amminoacidi determinano le proprietà della biomolecola.
  • Le proteine sono polimeri di amminoacidi legati da legami covalenti specifici.

Proprietà Strutturali Comuni degli Amminoacidi

  • Si identificano più di 300 amminoacidi, ma solo 20 sono codificati geneticamente.
  • L'informazione genetica regola l'ordine di questi 20 precursori nelle catene polipeptidiche.
  • Tutti i 20 amminoacidi presenti nelle proteine sono α-amminoacidi.
  • Questi amminoacidi hanno un gruppo carbossilico e un gruppo amminico legati all'atomo di carbonio alfa.
  • La catena laterale (gruppo R) differenzia gli amminoacidi per struttura, dimensioni e carica, influenzando la solubilità in acqua.
  • L'atomo di Cα è legato a 4 gruppi diversi nei precursori, eccetto la glicina.
  • La disposizione degli orbitali ibridati sp⁴ permette due diverse disposizioni dei sostituenti.
  • Il carbonio alfa è un centro chirale; ogni amminoacido può esistere come stereoisomero configurazionale (enantiomero).
  • Amminoacidi e zuccheri sono identificati come enantiomeri D o L in riferimento alla configurazione assoluta della gliceraldeide.
  • Amminoacidi con configurazione assoluta assimilabile alla D-gliceraldeide sono D-Aa, altrimenti L-Aa.
  • I residui amminoacidi nelle molecole proteiche sono tutti enantiomeri di tipo L.
  • La serie D è presente in pochi peptidi con funzioni strutturali, come nella parete dei batteri.
  • Le cellule sintetizzano specificamente l'enantiomero L perché i siti attivi degli enzimi sono asimmetrici e catalizzano reazioni stereoselettive.

Classificazione degli Amminoacidi in Base al Gruppo R

  • Gli amminoacidi si presentano nella forma zwitterionica a pH fisiologico, comportandosi come ioni bipolari.
  • Sono raggruppati in cinque classi principali in base alle proprietà dei gruppi R, in particolare alla polarità.
  • Alcuni amminoacidi come cisteina, glicina, istidina e prolina sono difficilmente caratterizzabili.

Gruppi R Alifatici, non Carichi

  • Alanina, valina, leucina e isoleucina tendono a ripiegarsi all'interno, stabilizzando la proteina mediante interazioni idrofobiche.
  • La glicina, con H come gruppo R, non può fare altrettanto data l'assenza di un centro chirale.
  • Metionina contiene un atomo di zolfo sottoforma di gruppo tioetere (R-S-R').
  • La prolina ha una catena alifatica a struttura ciclica, con gruppo amminico secondario (gruppo imminico) rigido che riduce la flessibilità.

Gruppi R Aromatici

  • Fenilalanina, tirosina e triptofano sono relativamente idrofobici, con un anello benzenico.
  • La tirosina e il triptofano sono più polari per la presenza di un gruppo ossidrile e di un azoto nell'anello indolico, rispettivamente.
  • Tutti e tre assorbono luce ultravioletta, con un assorbimento del triptofano circa 4 volte maggiore rispetto a quello della tirosina a 280 nm.
  • È possibile identificare la natura delle sostanze chimiche e la concentrazione in soluzione mediante uno studio spettroscopico.
  • L'assorbanza è proporzionale al cammino ottico (l), alla concentrazione della sostanza e al coefficiente di estinzione molare (ε), secondo la legge di Lambert-Beer: log(Io/T) = εcl.

Gruppi R Polari, Non Carichi

  • I gruppi R sono polari e idrofilici, con atomi che interagiscono mediante legami a idrogeno.
  • Questa classe include serina, treonina, cisteina, asparagina e glutammina.
  • La polarità della serina e della treonina dipende dai gruppi ossidrilici, quella dell'asparagina e della glutammina dai gruppi ammidici.
  • La polarità della cisteina è modesta, ma essa contiene un atomo di zolfo sottoforma di gruppo sulfidrilico.
  • I residui di cisteina possono formare ponti disolfuro idrofobici per ossidazione, stabilizzando le strutture proteiche, unendo parti di una proteina o proteine diverse mediante interazioni covalenti.

Gruppi R Carichi Positivamente (Basici)

  • Gli amminoacidi con carica netta positiva a pH fisiologico sono lisina, arginina e istidina.
  • Lisina presenta un secondo gruppo amminico primario nella posizione e della sua catena alifatica.
  • Arginina ha un gruppo guanidinico carico positivamente.
  • L'istidina ha un gruppo imidazolico aromatico ed è l'unico con catena laterale ionizzabile a pH fisiologico, facilitando l'attività enzimatica come donatore/accettore di protoni.

Gruppi R Carichi Negativamente (Acidi)

  • Aspartato e glutammato hanno una catena laterale con carica netta negativa a pH fisiologico, ognuno con un secondo gruppo carbossilico.

Curve di Titolazione degli Amminoacidi

  • Un amminoacido senza gruppo R ionizzabile esiste come ione bipolare (zwitterione) in soluzione acquosa, comportandosi da acido e da base (anfoterico).
  • Gli stati di ionizzazione dipendono dal pH, con la forma zwitterionica predominante a pH=7.
  • La titolazione acido-base comporta l'aggiunta/rimozione di protoni a gruppi funzionali ionizzabili.
  • La curva di titolazione della glicina, con gruppi ionizzabili carbossilici e amminici, mostra: A pH bassi, prevale la forma completamente protonata con carica positiva. Con l'aumento del pH, il gruppo -COOH perde il protone, raggiungendo il punto di flesso quando il pH è uguale al pKa del gruppo carbossilico (pK1).
  • Incrementando il pH, il gruppo carbossilico è quasi completamente deprotonato mentre quello amminico comincia ad esserlo.
  • In questa fase zwitterionica si assiste alla formazione di un nuovo punto di flesso. La seconda fase della titolazione corrisponde alla rimozione completa del protone dal gruppo amminico e il pH al punto di flesso corrisponde al pK2 del gruppo stesso. In questa seconda fase la forma prevalente sarà quella completamente deprotonata con carica netta negativa.

Informazioni Ricavabili dalla Curva di Titolazione

  • I valori di pKa dei gruppi ionizzabili sono influenzati dall'intorno chimico.
  • Il pKa del gruppo carbossilico della glicina è minore rispetto a quello dell'acido acetico perché l'espulsione del protone favorisce la formazione di una specie zwitterionica stabilizzata dalla presenza di due cariche opposte.
  • Il pKa del gruppo amminico è inferiore rispetto a quello della metilammina per via dell'atomo di ossigeno carbossilico che attira gli elettroni.
  • Esiste una relazione tra pH e carica netta dell'amminoacido. Il punto di flesso nella curva bifasica che segna il passaggio dalla prima alla seconda fase, è il valore di pH al quale la glicina si trova sottoforma di zwitterione con una carica netta nulla. Il valore di pH al quale la carica netta di un Aa è pari a 0 è detto punto isoelettrico (pI). Per la glicina che non presenta gruppi R ionizzabili, il punto isoelettrico è la media aritmetica dei due valori pK1 e pK2.
  • Un amminoacido ha una carica netta positiva quando pH<pI mentre una carica netta negativa quando pH>pI.
  • Gli amminoacidi con gruppi R ionizzabili hanno curve di titolazione più complesse, con tre fasi corrispondenti alle tre tappe di ionizzazione. I punti isoelettrici di questi amminoacidi riflettono le proprietà chimiche dei gruppi R.
  • L'istidina è l'unico amminoacido con un gruppo R avente un pKa pari a 6,0 e quindi in soluzione acquosa può comportarsi da tampone in quanto è in grado di protonarsi in condizioni di neutralità

Amminoacidi Non Comuni con Funzioni Importanti

  • Le proteine possono contenere residui di amminoacidi chimicamente modificati, come la 4-idrossiprolina derivata dalla prolina.
  • Essa è una componente fondamentale del collagene, proteina fibrosa del tessuto connettivo.
  • La conversione della prolina è catalizzata dall'enzima prolil idrossilasi, che agisce in presenza di ioni Fe²⁺ e α-chetoglutarato, richiedendo vitamina C (acido ascorbico) per prevenire l'ossidazione del ferro. La carenza di vitamina C causa scorbuto.

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Quiz sulle proteine fibrose, α-cheratina e collagene, concentrandosi sulla loro struttura, composizione amminoacidica e importanza biologica. Esplora i ruoli di glicina e vitamina C nella sintesi del collagene e le interazioni che stabilizzano queste proteine.

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