Prescienza Divina e Contingenza
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Questions and Answers

La conoscenza divina di Dio è relativa e si basa sulla sua natura atemporale.

True (A)

Anselmo d’Aosta non distingue tra necessità antecedente e necessità conseguente.

False (B)

Pietro Abelardo considera la prescienza divina come un'osservazione costrittiva.

False (B)

Tommaso d’Aquino sostiene che Dio conosce gli eventi infallibilmente ma non li rende necessari.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Bradwardine afferma che la volontà divina non determina le azioni umane.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Pietro Aureolo propone che gli eventi sono considerati veri o falsi prima del loro accadere.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La riflessione medievale cerca un equilibrio tra determinismo teologico e libero arbitrio.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

La causalità sine qua non è un modello introdotto da Pietro Lombardo.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Study Notes

Prescienza Divina e Contingenza dei Futuri

  • La conoscenza divina degli eventi futuri è atemporale, Dio percepisce passato, presente e futuro simultaneamente.
  • Gli eventi sono necessari solo in relazione alla conoscenza divina, ma restano contingenti in sé.
  • Boezio definì la conoscenza divina come relativa, distinta dalla necessità assoluta.

Sviluppi Successivi

  • Anselmo d'Aosta distinse tra necessità antecedente (che impone necessità agli eventi) e necessità conseguente (che non costringe gli eventi futuri).
  • Pietro Abelardo considerò la prescienza divina come un'osservazione non costrittiva.
  • Pietro Lombardo introdusse il concetto di causalità sine qua non, dove la prescienza non è causa efficiente degli eventi.

Posizione di Tommaso d'Aquino

  • Dio conosce gli eventi futuri infallibilmente, ma non li rende necessari.
  • La volontà divina decide la necessità o la contingenza degli eventi, rispettandone la natura.
  • Tommaso propose una visione di necessità condizionale .

Dibattiti del XIV Secolo

  • Enrico di Gand e Duns Scoto sostennero che Dio conosce i futuri contingenti tramite la sua volontà, mantenendone la contingenza.
  • Pietro Aureolo affermò che gli eventi non sono né veri né falsi fino al loro accadere.
  • Bradwardine e Buckingham ebbero posizioni opposte sulla volontà divina e sulla necessità degli eventi umani.

Conclusione

  • La filosofia medievale cercò di conciliare l'onniscienza divina con la libertà umana distinguendo tra necessità assoluta e condizionale.
  • La conoscenza divina degli eventi futuri è compatibile con la contingenza.

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Questo quiz esplora la relazione tra la prescienza divina e la contingenza degli eventi futuri, toccando le posizioni di filosofi come Boezio, Anselmo d'Aosta e Tommaso d'Aquino. Scopri come questi pensatori interpretano la necessità e la libertà in relazione alla conoscenza divina. Testa la tua comprensione con domande pertinenti alla filosofia medievale.

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