Politica Economica Seminario 2024-25

Le comunità energetiche sono gruppi di persone, aziende o enti pubblici che collaborano per produrre, gestire e consumare energia da fonti locali. Il loro obiettivo principale è l'autosufficienza energetica e l'accesso a prezzi accessibili per tutti i membri della comunità.

Le comunità energetiche sono nate negli anni '70 in Danimarca, con l'installazione di impianti eolici da parte di cittadini privati. Si sono poi diffuse in Germania e Belgio.

Le comunità energetiche affrontano anche la sfida di distribuire l'energia prodotta in modo efficiente. Devono trovare un sistema flessibile e decentralizzato per rispondere alle variazioni di domanda e gestire i picchi di consumo.

Le comunità energetiche promuovono la partecipazione dei cittadini e l'utilizzo di risorse locali, aumentando la consapevolezza collettiva sull'energia.

L'analisi economica delle comunità energetiche è relativamente recente. I modelli formali studiano il ruolo dei prosumatori (produttori e consumatori) e le diverse strategie di cooperazione che possono essere adottate.

L'energia nucleare che sfrutta la divisione di atomi pesanti, come l'uranio. È già utilizzata in 400 centrali nucleari in tutto il mondo, ma richiede un aumento significativo della capacità per soddisfare le esigenze energetiche del pianeta.

L'energia nucleare che sfrutta la fusione di atomi leggeri, come l'idrogeno. Questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo e si prevede che sarà disponibile tra 30-50 anni.

L'energia prodotta dal sole. È un'energia pulita, inesauribile e sostenibile, disponibile in quantità enorme.

Una risorsa energetica che non è un'energia primaria, ma necessita di essere prodotta. Il suo utilizzo è inefficiente perché richiede energia per la sua creazione.

Una fonte di energia rinnovabile che deriva da piante e materiali organici. Tuttavia, la sua disponibilità è limitata dalla quantità di terra disponibile.

La scelta del design di mercato per le comunità energetiche dovrebbe tener conto della loro preferenza per la volatilità nei costi-redditi. I modelli cooperativi (partecipazione comunitaria) o non cooperativi (gestione privata) presentano vantaggi e svantaggi che dipendono da tecnologie disponibili, preferenze in merito alla volatilità, e dimensione della comunità.

Il modello comunitario per le comunità energetiche presenta vantaggi rispetto al modello individuale, come l'accesso ad economie di scala, maggior potere contrattuale e l'apertura a mercati altrimenti irraggiungibili.

Le comunità energetiche possono rispondere alla crisi climatica tramite soluzioni locali, promuovendo la sostenibilità ambientale, sociale e l'innovazione tecnologica. Questo approccio si basa su decenni di attivismo politico che promuove la cooperazione.

Le comunità energetiche sono considerate una soluzione innovativa per il settore energetico, poiché rispondono al 25% delle emissioni globali. Questo approccio consente di adattare le soluzioni energetiche alle risorse locali.

Le comunità energetiche possono contribuire alla coesione sociale e contrastare la povertà energetica, apportando benefici sociali oltre a quelli economici e ambientali.

Il processo di scambio di beni e servizi tra domanda e offerta, determinato dal prezzo. È il fondamento dell'economia di mercato, basato sulla specializzazione produttiva e sul commercio.

L'equilibrio nel mercato in cui i consumatori e i produttori sono soddisfatti e non hanno incentivi a cambiare la loro quantità domandata o offerta. In questo scenario, il prezzo e la quantità sono ottimali.

Un tipo di mercato ideale in cui la concorrenza è perfetta e i consumatori e i produttori hanno informazioni complete, non ci sono barriere all'ingresso e il prezzo è determinato dalla libera competizione.

L'insieme delle regole e dei principi che governano la produzione e il consumo in una società. È il cuore della scienza economica.

Un individuo che svolge contemporaneamente il ruolo di consumatore e produttore, combinando l'utilizzo e la creazione di beni e servizi. Questo concetto ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo all'economia.

Una situazione in cui un individuo o un gruppo di persone è in grado di soddisfare i propri bisogni senza dover ricorrere al mercato, producendo tutto ciò di cui ha bisogno.

Un insieme di persone che collaborano per produrre e condividere energia in un'area locale, utilizzando fonti rinnovabili e tecnologie intelligenti per ottimizzare il consumo e la produzione energetica.

Un modello economico che promuove la condivisione di beni e servizi tra individui, basato sull'accesso e sull'utilizzo piuttosto che sulla proprietà privata.

La capacità di essere integrato con altre fonti di energia rinnovabile, come vento e acqua, rendendo il sistema energetico più flessibile e affidabile.

La capacità di gestire, conservare e controllare l'energia in modo efficiente, garantendo che si utilizzi al meglio e si sprechi il meno possibile.

Le comunità energetiche si trovano a competere con i grandi operatori del settore delle energie rinnovabili, che hanno più potere contrattuale e risorse.

La ricerca di politiche e programmi che incentivino la creazione e lo sviluppo delle comunità energetiche, promuovendo il risparmio economico, l'efficienza energetica e la partecipazione della comunità.

Gli incentivi governativi e le politiche di sostegno possono portare ad un'allocazione inefficiente delle risorse, distorcendo il mercato e spingendolo verso un percorso non ottimale.

Il cambiamento delle politiche di incentivi può rendere meno sostenibile dal punto di vista economico il progetto delle comunità energetiche, rendendo difficile la sua sopravvivenza nel lungo periodo.

Le comunità energetiche devono trovare un equilibrio tra la suddivisione dell'output, per garantire la partecipazione di tutti i membri, e la condivisione equa dei benefici.

Un trade-off è una situazione in cui bisogna scegliere tra due opzioni, ognuna con vantaggi e svantaggi. Nel caso delle comunità energetiche, il trade-off riguarda il prezzo dell'energia: prezzo basso per l'autoconsumo o prezzo alto per incentivare la partecipazione.

L'energy mix si riferisce alle diverse fonti di energia utilizzate da un paese o da una regione. Un mix diversificato può includere fonti rinnovabili come il solare e l'eolico, ma anche fonti non rinnovabili come il carbone e il gas naturale.

Il quadro istituzionale e legislativo è l'insieme di leggi, regolamenti e politiche che influenzano il funzionamento delle comunità energetiche. Un quadro favorevole può facilitare la loro creazione e il loro sviluppo.

L'attitudine della popolazione verso i temi dell'ambiente e della cooperazione è importante per il successo delle comunità energetiche. Maggiore è l'interesse per la sostenibilità e la collaborazione, più facile sarà coinvolgere la popolazione in queste iniziative.

The Brooklyn Microgrid (BMG) è un esempio di comunità energetica negli Stati Uniti, che utilizza fonti rinnovabili per fornire energia a un quartiere di Brooklyn.

Bioenergy Village Jühnde è un villaggio in Germania, che ha investito in un impianto di energia rinnovabile per fornire energia a tutti i suoi abitanti.

La Cooperativa di Melpignano è un esempio di comunità energetica in Italia, che utilizza i pannelli fotovoltaici per produrre energia e venderne l'eccesso alla rete elettrica.