Patologie delle Ghiandole Salivari

Tecniche per visualizzare le ghiandole salivari, come radiografie, risonanza magnetica e scintigrafia.

Tecnica per studiare il parenchima delle ghiandole salivari, mostrando tessuti molli e fluidi utilizzando T1 e T2.

Risonanza magnetica funzionale che sfrutta la secrezione salivare indotta da stimolo (es. caramella) per evidenziare eventuali alterazioni.

Esame citologico che preleva cellule dalla ghiandola per valutare la presenza di malignità o benignità.

Patologie congenite caratterizzate dall'assenza o da uno sviluppo ridotto della ghiandola salivare, portando a una funzionalità ridotta o assente.

Condizioni mediche che presentano un'ipoplasia della ghiandola parotide associata ad altri sintomi, come la sindrome di Melkersson-Rosenthal.

Problemi nel cavo orale, come demineralizzazione dello smalto, dovuti alla mancanza di saliva sufficiente.

Procedure chirurgiche per rimuovere un campione di tessuto per analisi microscopica (non eseguite sulle ghiandole maggiori)

Pseudocisti di ritenzione dovute ad atresia canalicolare, possono localizzarsi anche a livello gengivale o intramandibolare.

Associati a malformazioni complesse delle fessure branchiali, derivanti da un'alterazione dello sviluppo embrionale.

Presenza di tessuto salivare ectopico (in posizioni anomale), come la lacuna di Stafne nella mandibola.

Forma asintomatica di distopia salivare, una presenza di tessuto salivare ectopico nella mandibola, non necessita di trattamento.

Tumori benigni della parotide, più frequenti nei bambini, spesso risolvono spontaneamente.

Patologie che coinvolgono le ghiandole salivari, spesso presenti alla nascita o in adolescenza; possono essere trattate con scleroterapia, laser terapia o chirurgia.

Patologie che possono regredire spontaneamente, ma in alcuni casi possono aumentare di volume.

Opzione di trattamento per diverse patologie congenite delle ghiandole salivari, come cisti e fistole.

Raro aumento della produzione di saliva da parte delle ghiandole salivari.

Problemi nella gestione della saliva, non un aumento di produzione.

Incapacità o difficoltà a deglutire.

Soluzioni per lubrificare e umidificare la mucosa orale.

Es. farmaci possono causare un aumento nella produzione salivare.

Intervento chirurgico su bocca e faringe.

Professionisti che riabilitano pazienti con problemi orali e di deglutizione.

Studio delle cause di una malattia o di un problema.

Piccola tumefazione arrotondata azzurrognolo, contenente saliva. Si svuota e poi rimane silente o si riforma.

Mucocele della faccia ventrale della lingua, dovuta a trauma meccanico di una ghiandola salivare accessoria.

Lesione monolaterale del pavimento orale, da danno traumatico della ghiandola sottolinguale o del dotto di Warthon.

Exeresi chirurgica (asportazione completa della lesione, a volte anche della ghiandola) o marsupializzazione (preservare un po' il tessuto).

Infiammazione delle ghiandole salivari, parenchima o dotto.

Infiammazione prevalentemente del parenchima delle ghiandole salivari.

Infiammazione prevalentemente del dotto delle ghiandole salivari.

Risonanza magnetica (RM) per vedere la reazione del tessuto (iperintensa), Ecografia (non completa).

Infiammazione della ghiandola parotide causata da batteri (Stafilococchi e Streptococchi), spesso a seguito di infezione orale e complicazioni di malattie sistemiche.

Antibiotici (generalmente per bocca) associati a cortisonici per favorire la disostruzione dei dotti salivari. Eventualmente terapia endovenosa e/o infusione elettrolitica.

Complicazione grave della parotite, dove il pus si accumula impedendo l'uscita dei liquidi.

Infezioni rare della ghiandola parotide che possono verificarsi dopo interventi chirurgici, a causa di disidratazione post-operatoria e farmaci anestetici.

Infezioni della ghiandola parotide che si ripetono in bambini, spesso legate a germi dell'orofaringe. Prevalentemente nel sesso maschile, tra i 3 e i 6 anni.

Organi che producono saliva, costituite da acini, cellule secretrici, mioepiteliali e sistema duttale che favoriscono il deflusso del secreto.

Secreto prodotto dalle cellule secretrici delle ghiandole salivari.

Saliva che subisce modifiche nella composizione mentre attraversa i dotti fino al cavo orale.

Contiene mucina (lubrificazione), alfa-amilasi (digestione), IgA e lisozima (immunità).

Intorno a 7, ottimale per l'azione dell'alfa-amilasi e tampona il reflusso gastrico.

Saliva con bassa concentrazione di NaCl, fondamentale per i recettori del gusto.

Regolata dal sistema nervoso vegetativo (simpatico e parasimpatico), attivata da stimoli esterni (olfatto, gusto).

Noradrenalina (saliva viscosa) e Acetilcolina (saliva acquosa con enzimi).