Cap 5 Orientamento al lavoro: guida al cambiamento

In che modo l'innovazione, legata alla globalizzazione, influenza le competenze professionali?

Quale ruolo assume il pensiero divergente nel contesto delle nuove configurazioni sociali, economiche e produttive?

Cosa accade in una comunità dove prevalgono processi culturali 'a ribasso'?

Qual è l'obiettivo primario del processo di orientamento al lavoro secondo il testo?

In relazione alle prospettive di orientamento al lavoro proposte da Savickas (2014), quale affermazione descrive meglio la 'vocational guidance'?

Cos'è la 'career education' nel contesto dell'orientamento al lavoro?

Qual è il focus principale della terza prospettiva di orientamento, il 'life design'?

In che modo il supporto fornito in fase di orientamento si lega alla ricostruzione narrativa secondo Pellerey (2017)?

Come si può interpretare il 'riattraversamento dell'istruzione' nel contesto dell'orientamento al lavoro?

Qual è il focus dell'interesse del mondo produttivo e della formazione nell'ultimo decennio?

Qual è la funzione delle 'funzioni esecutive' che si sviluppano dai tre ai nove anni?

Secondo la categorizzazione di Pellerey, come si classificano le competenze in relazione alla trasferibilità?

Qual è la caratteristica principale delle 'soft skill'?

Quali sono le tre grandi categorie in cui si possono sintetizzare le soft skill?

Qual è la principale differenza tra 'hard skill generiche' e 'hard skill specifiche'?

Nel contesto dell'evoluzione della definizione di competenze dal 2006 al 2018, quale cambiamento significativo è stato evidenziato?

Nel documento del 2018, come vengono definiti gli 'atteggiamenti'?

Nel modello di Abramavanel e D'Agnese, quali sono le soft skill più valorizzate da imprenditori e selezionatori del personale dipendente?

Qual è la definizione di 'auto-regolazione' nel contesto del capitolo?

Secondo Alec Ross, quale competenza sarà sempre più necessaria nel futuro a fronte dell'automazione?

In che modo la transizione da un approccio di 'orientamento professionale' a uno di 'life design' riflette un cambiamento nella concezione del lavoro e dell'identità professionale?

Quale implicazione fondamentale deriva dall'affermazione che le 'soft skill' siano perfettamente trasferibili?

In che modo l'enfasi sulla 'narrazione di sé' nell'orientamento al lavoro può influenzare la percezione individuale delle proprie competenze e del proprio potenziale professionale?

Come si concilia il concetto di 'competenze chiave' aggiornato a livello europeo con le esigenze di un mercato del lavoro in rapida evoluzione, caratterizzato da incertezza e dalla necessità di lifelong learning?

Qual è la relazione tra 'autoregolazione' e 'persistenza' nel contesto dello sviluppo della competenza professionale, e come queste qualità possono contribuire al successo in un ambiente lavorativo dinamico e incerto?

In che modo la distinzione tra hard skill generiche e specifiche influenza le strategie di formazione e sviluppo professionale in un contesto di rapida obsolescenza delle competenze?

Come si manifesta la relazione tra 'l'innovazione tecnologica e la globalizzazione', e l'incremento della 'variabilità e complessità delle professioni'?

In quale modo la 'formazione professionale' si differenzia dall'orientamento professionale classico nel supportare l'individuo di fronte ai cambiamenti del mondo del lavoro?

Come può la capacità di 'problem solving complesso' influenzare l'efficacia dell'orientamento al lavoro in un contesto caratterizzato da incertezza e rapido cambiamento?

In che modo la valorizzazione delle competenze che accompagnano l'individuo lungo l'intero arco della vita, si integra con le strategie di orientamento al lavoro?