Nozione di Impresa Agricola

L'attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e le attività connesse costituiscono l'impresa agricola. Le prime tre sono considerate attività agricole essenziali, mentre le ultime sono attività agricole per connessione.

Il legislatore ha scelto di applicare una disciplina normativa più ristretta all'impresa agricola rispetto ad altre attività imprenditoriali. Questo perché, storicamente, l'impresa agricola si basava principalmente sullo sfruttamento del fondo, un bene spesso di proprietà dell'imprenditore stesso.

In passato, il processo produttivo dell'impresa agricola era incentrato sul fondo. La terra era il fattore produttivo principale e l'attività era spesso legata al diritto di proprietà del fondo.

L'impresa agricola tradizionale comprendeva lo sfruttamento del fondo, la sua coltivazione o l'allevamento del bestiame. A queste attività poteva aggiungersi una attività accessoria di trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti, purché fosse un completamento naturale dell'attività agricola.

La definizione di impresa agricola presente nell'art. 2135 del Codice Civile rifletteva la realtà storica dell'impresa agricola, incentrata sul fondo e sui prodotti derivanti da esso.

Nel 1942, il legislatore ha optato per una disciplina specifica per l'impresa agricola perché, in quel contesto storico, riteneva che questa non necessitasse di un'ampia regolamentazione in materia di investimenti. I fattori produttivi principali coincidevano con il fondo, spesso già posseduto, e le attività di trasformazione o commercializzazione erano considerate accessorie.

Le attività accessorie di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, seppur importanti, erano considerate secondarie rispetto all'attività principale di coltivazione e allevamento.

La disciplina normativa specifica per l'impresa agricola nasce da un'analisi delle esigenze di investimento del settore in un contesto storico preciso. La scelta di regolamentare l'impresa agricola in modo più ristretto era motivata dalla sua struttura basata sul fondo, spesso di proprietà dell'imprenditore, e dal carattere secondario delle attività di trasformazione e commercializzazione.

Ai sensi dell'art. 2135, co. 2, comprendono le attività dirette alla cura dello e allo sviluppo di un ciclo biologico (o di una sua fase necessaria) di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque (dolci, salmastre o marine).

Ai sensi dell'art. 2135, co. 3, si intendono le attività di conservazione, manipolazione, trasformazione e commercializzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalle attività agricole essenziali, nonché le attività dirette alla produzione e alla fornitura di beni o servizi ottenuti mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda agricola.

La versione originaria dell'art. 2135 è stata integrata da due commi (co. 2 e 3) per esplicitare cosa sono le attività agricole essenziali e quelle per connessione.

Prima della riforma, si riteneva che le attività agricole essenziali fossero limitate alla coltivazione e all'allevamento sul fondo.

La riforma ha ampliato la definizione di attività agricole essenziali, includendo anche le attività che possono utilizzare il fondo, ma non necessariamente lo utilizzano.

La riforma ha ampliato il concetto di attività connesse, includendo attività trasformative anche se non sono subordinate alle attività essenziali.

Prima della riforma, si riteneva che le attività connesse fossero subordinate alle attività essenziali e rappresentassero una parte minore dell'attività agricola.

L'ampliamento della nozione di impresa agricola ha generato nuove fattispecie non contemplate dal diritto dell'impresa.

La riforma ha ampliato la definizione di impresa agricola, includendo attività come l'agriturismo.

La riforma ha ampliato la definizione di impresa agricola, includendo attività più moderne e che non erano considerate tradizionalmente agricole.

L'ampliamento della nozione di impresa agricola implica una ridefinizione del diritto dell'impresa in relazione a queste nuove attività.

La riforma ha reso la nozione di impresa agricola più ampia rispetto a quella originariamente immaginata.

Il fondo non è più un elemento costitutivo dell'impresa agricola, ma è un fattore produttivo eventuale.

L'elemento costitutivo e caratterizzante della fattispecie è rappresentato dalla cura e dallo sviluppo del ciclo biologico.

L'impresa agricola odierna non è più caratterizzata da un processo produttivo incentrato sul fondo e dalla subordinazione economica di altre attività. Le attività moderne possono richiedere investimenti significativi e sofisticati.

Le esigenze finanziarie delle imprese agricole moderne sono spesso elevate a causa degli investimenti in strutture sofisticate e attività produttive e commerciali. Per questo, si ricorre sempre più al credito.

Il fatto che le imprese agricole moderne utilizzino il credito per finanziare le loro attività in modo simile ad altre imprese, solleva la questione del trattamento normativo differenziato.

La giustificazione di un trattamento normativo speciale per le imprese agricole, basata sul rischio legato al ciclo biologico, non è convincente. Le sfide del ciclo biologico non dovrebbero portare a una riduzione della protezione normativa.

L'ampliamento delle attività agricole, con l'introduzione di processi produttivi c.d. 'industrializzati', dovrebbe portare a un adeguamento della disciplina normativa.

La normativa attuale, incentrata sulla pubblicità e parziale in ambito concorsuale, non è abbastanza completa e adeguata per affrontare le sfide dell'impresa agricola moderna.

Le imprese agricole dovrebbero essere trattate come le altre imprese per quanto riguarda l'accesso agli strumenti di composizione della crisi, come la composizione negoziata della crisi e gli accordi di ristrutturazione.

L'impresa agricola, soprattutto a causa dei fenomeni di industrializzazione, dovrebbe essere trattata come altre imprese in ambito concorsuale.

L'impresa agricola moderna richiede una disciplina normativa aggiornata per garantire un trattamento equo e un'adeguata protezione, in linea con le esigenze del contesto attuale.

La modernizzazione dell'impresa agricola è un processo complesso che richiede un aggiornamento della disciplina normativa. E' importante un approccio che riconosca la complessità e l'evoluzione del settore.