Misurazione Indiretta della Pressione Arteriosa (Fisiologia 30)

Un metodo non invasivo che stima la pressione arteriosa sistolica, diastolica e media.

Un bracciale gonfiato viene posizionato intorno al braccio del paziente.

Variazioni di pressione registrate nel bracciale durante la misurazione.

Corrisponde all'ampiezza della prima oscillazione significativa.

Corrisponde all'ampiezza dell'oscillazione che si registra alla scomparsa dei suoni di Korotkoff.

Corrisponde all'oscillazione di massima ampiezza quando la pressione nel bracciale è stabilizzata.

Un diagramma che confronta i valori di pressione misurati con il metodo indiretto con quelli misurati con il metodo diretto.

Il nucleo del tratto solitario (NTS) è una struttura nel bulbo che riceve segnali dai barocettori e funge da centro di integrazione per il riflesso barocettivo.

Il NTS è connesso al CVLM (Bulbo Caudale Ventrolaterale), che a sua volta è connesso all'RVLM (Bulbo Rostrale Ventrolaterale). Il CVLM, quando attivato, inibisce l'RVLM, riducendo l'attività del sistema nervoso simpatico e quindi diminuendo la pressione sanguigna.

Il NTS è anche connesso al Nucleo Ambiguo e al Nucleo Motore Dorsale del Vago, che contengono i neuroni pregangliari parasimpatici che innervano il cuore. L'attivazione di questi neuroni stimola il rilascio di acetilcolina, riducendo la frequenza cardiaca.

L'ipotalamo è un'area del cervello che regola funzioni come la sete, la fame e la temperatura corporea. Produce anche ormoni come vasopressina, ossitocina e CRH, che possono influenzare la pressione sanguigna.

A differenza di altre aree del cervello, gli organi circumventricolari non sono protetti dalla barriera ematoencefalica. Questo permette loro di ricevere informazioni direttamente dal sangue, contribuendo alla regolazione della pressione sanguigna.

Metodo che misura la pressione sistolica al ritorno del polso dopo la compressione dell'arteria.

I metodi indiretti, come il palpatorio, l'auscultatorio e l'oscillometrico, tendono a sottostimare la pressione sistolica reale.

Anche i metodi auscultatorio e oscillometrico sottostimano la sistolica, ma in misura minore rispetto al palpatorio.

I metodi indiretti, nonostante la sottostima, sono ampiamente usati grazie alla loro praticità e non invasività.

L'holter pressorio misura la pressione arteriosa continuativamente durante il giorno, solitamente ogni mezz'ora.

La pressione misurata alle dita o ad altre arterie periferiche differisce da quella misurata nell'aorta, presentando un'escursione di pressione più ampia.

La pressione misurata all'arteria brachiale differisce da quella aortica, con un'escursione di pressione maggiore.

Il metodo oscillometrico è usato negli holter pressori per misurare la pressione arteriosa in modo continuo.

Tecnologie basate su transistor polimerici flessibili offrono metodi automatici per misurare la pressione arteriosa tramite sensori posizionati su arterie periferiche.

I barocettori sono recettori sensoriali che rilevano le variazioni della pressione arteriosa.

I barocettori si trovano nelle pareti dell'arco aortico e del seno carotideo.

Quando la pressione arteriosa aumenta, le pareti dei vasi sanguigni si dilatano e stirano i barocettori.

Lo stiramento dei barocettori apre canali ionici che permettono l'ingresso di sodio nelle cellule nervose.

La depolarizzazione dei barocettori genera un potenziale d'azione che viaggia lungo l'assone verso il sistema nervoso centrale.

Il riflesso barocettivo è un meccanismo che regola la pressione arteriosa in risposta alle variazioni di pressione.

I barocettori si trovano nei glomi aortici e carotidei.

I chemocettori rilevano le variazioni di concentrazione di ossigeno, anidride carbonica e ioni H+ nel sangue.

I barocettori e i chemocettori inviano i segnali al sistema nervoso centrale attraverso il nervo vago e il nervo glossofaringeo.

I segnali dai barocettori e chemocettori vengono elaborati nel tronco encefalico, che invia risposte al cuore e ai vasi sanguigni per regolare la pressione arteriosa.

Le misurazioni della pressione arteriosa al dito, dopo opportune correzioni, risultano valide e affidabili, sia rispetto a misurazioni indirette al braccio sia a misurazioni dirette arteriose. Questo le rende uno strumento utile per il monitoraggio della pressione sia in condizioni statiche che dinamiche.

Il volume del sangue nel corpo, chiamato volemia, è regolato da meccanismi ormonali e nervosi.

Gli ormoni agiscono sui reni per regolare la quantità di acqua trattenuta o eliminata dal corpo, influenzando quindi il volume del sangue.

L'ipotalamo, una regione del cervello, regola la sete e il comportamento di assunzione dei liquidi, contribuendo a mantenere un adeguato volume sanguigno.

La gittata cardiaca è la quantità di sangue che il cuore pompa in un minuto ed è determinata dalla frequenza cardiaca e dalla forza di contrazione del cuore.

Il raggio dei vasi sanguigni, soprattutto delle arteriole, influenza la resistenza al flusso del sangue. Vasi più stretti comportano maggiore resistenza e viceversa.

Il riflesso barocettivo è un meccanismo di controllo della pressione che interviene molto rapidamente. I barocettori, sensori di pressione nel sistema circolatorio, rilevano le variazioni di pressione e inviano segnali al cervello per regolare il battito cardiaco e la forza di contrazione dei vasi sanguigni.

Il sistema nervoso, agendo tramite il riflesso barocettivo, regola la pressione arteriosa in modo rapido e immediato.

Il sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAA) è un sistema ormonale che regola la pressione arteriosa a lungo termine. L'angiotensina II, ormone prodotto da questo sistema, aumenta la pressione arteriosa attraverso la vasocostrizione e il mantenimento di liquidi.

Il sistema nervoso autonomo regola la pressione arteriosa attraverso l'attivazione del sistema simpatico e parasimpatico. Il sistema simpatico aumenta la pressione arteriosa, mentre il sistema parasimpatico la diminuisce.