Microbiologia - 1° Lezione

Un processo attraverso il quale i batteri acquisiscono frammenti di DNA dall'ambiente, spesso da batteri che sono andati incontro a lisi.

Un metodo di trasferimento genico in cui i virus batteriofagi trasportano DNA da un batterio all'altro.

La produzione di enzimi che inattivano gli antibiotici, come la beta-lattamasi, che rompe l'anello beta-lattamico della penicillina, rendendola inefficace.

L'utilizzo di sistemi di trasporto cellulare (pompe di efflusso) che espellono gli antibiotici dalla cellula batterica prima che possano agire.

L'alterazione del sito bersaglio dell'antibiotico, impedendo all'antibiotico di legarsi e svolgere la sua funzione.

L'alterazione della permeabilità della membrana cellulare del batterio, impedendo all'antibiotico di entrare nella cellula.

Un agente filtrabile, ovvero non visibile al microscopio ottico tradizionale, che è un parassita endocellulare obbligato.

La struttura proteica che avvolge il genoma virale e protegge il virus dall'ambiente esterno.

Un tipo di batterio che causa infezioni come gonorrea e congiuntivite neonatorum.

Un batterio che causa infezioni come il linfogranuloma venereo.

Un batterio che può causare la congiuntivite neonatorum, un'infezione agli occhi dei neonati.

Un batterio che non ha il peptidoglicano nella sua parete cellulare.

Un batterio che non può produrre ATP da solo.

La forma infettiva di un batterio chiamato Chlamydia.

La forma replicativa di un batterio chiamato Chlamydia, che si trova all'interno di una cellula ospite.

Un compartimento cellulare in cui i batteri Chlamydia si replicano all'interno di una cellula ospite.

Questa relazione è vantaggiosa per entrambi gli organismi coinvolti, come la flora batterica intestinale, che aiuta la digestione e fornisce al corpo vitamine essenziali.

In questo caso, il batterio trae beneficio dalla relazione, mentre l'ospite non subisce né vantaggi né svantaggi. Un esempio è lo Staphylococcus epidermidis che vive sulla pelle.

Il batterio provoca danni significativi all'ospite.

La flora microbica intestinale, detta anche microbiota, è un insieme di batteri che svolgono funzioni essenziali per la salute umana. Come ad esempio la produzione di vitamine e la modulazione del sistema immunitario.

Un'alterazione del microbiota, come ad esempio dopo l'assunzione di antibiotici, può portare a disbiosi, che aumenta il rischio di infezioni, come quelle da Clostridium difficile.

La contaminazione è la presenza di germi su una superficie, mentre il contagio implica la trasmissione di germi da un individuo all'altro. L'infezione si verifica quando i microrganismi superano le barriere dell'ospite e si moltiplicano al suo interno.

La malattia si sviluppa quando un microrganismo patogeno si replica e altera l'omeostasi dell'organismo ospite. La patogenicità indica la capacità di un batterio di causare malattie, mentre la virulenza misura il grado di gravità della malattia che un batterio può provocare.

La capsula batterica è uno degli esempi di fattori di virulenza, ovvero caratteristiche dei batteri che contribuiscono al loro potere patogeno. Una capsula può proteggere il batterio dalla fagocitosi, rendendolo più resistente al sistema immunitario.

I virus nudi sono costituiti solo da materiale genetico e dal capside, mentre i virus rivestiti possiedono un'ulteriore membrana, chiamata PERICAPSIDE o ENVELOPE. Questa membrana viene assunta dal virus al momento della fuoriuscita dalla cellula ospite, quindi fa parte della membrana della cellula ospite.

L'adsorbimento è la fase in cui il virus si lega a una cellula ospite tramite un recettore specifico. I recettori cellulari interagiscono con molecole specifiche presenti sul virus, chiamate anche recettori. Questi recettori possono avere anche funzioni fisiologiche.

La penetrazione è il processo in cui il virus entra nella cellula ospite. Può avvenire tramite endocitosi (inglobamento da parte della cellula) o tramite sistemi specifici, come nel caso dei batteriofagi (virus che infettano i batteri).

La scapsidazione è il processo in cui il capside del virus viene rimosso, liberando il materiale genetico all'interno della cellula ospite.

La replicazione è la fase in cui il virus usa le risorse della cellula ospite per sintetizzare nuovi componenti virali, necessari per la formazione di nuovi virus.

L'assemblaggio è la fase in cui i nuovi componenti virali prodotti vengono assemblati per formare nuovi virus completi, chiamati virioni.

La liberazione è la fase in cui i nuovi virus escono dalla cellula ospite. Negli virus rivestiti questa fase è chiamata gemmazione. Negli virus nudi, invece, la cellula ospite viene distrutta (lisi) per liberare i virus.

Il danno diretto causato dal virus è la distruzione della cellula ospite tramite lisi. Il danno indiretto si verifica quando il sistema immunitario dell'ospite attacca e distrugge le cellule infette dal virus.

La salmonellosi è un'infezione intestinale causata dal batterio Salmonella. Il batterio viene ingerito con alimenti contaminati e provoca sintomi come diarrea, febbre, nausea e vomito. La Salmonellosi spesso guarisce da sola in pochi giorni.

Le persone infette da Salmonella possono essere portatori asintomatici, cioè possono ospitare il batterio senza sviluppare sintomi. Questo perché il corpo è in grado di eliminare il batterio con la bile presente nelle feci.

Il batterio Salmonella può diffondersi dal fegato e dalla milza, tornando nell'intestino tenue e causando ulcere e infiammazioni. Questo processo può portare a diarrea, ulcere intestinali, peritonite ed emorragia.

I sintomi della salmonellosi variano a seconda della settimana di infezione. Nella prima settimana si manifesta malessere generale e febbre in aumento. Nella seconda settimana, la milza si ingrossa. Nella terza settimana, il batterio torna nell'intestino causando diarrea e ulcere intestinali.

Per diagnosticare la salmonellosi, si effettua una coltura batterica su campioni biologici come il sangue (prima settimana) o le feci (dalla seconda settimana in poi). Si può anche ricercare la presenza di anticorpi nel sangue.

La salmonellosi si tratta con antibiotici. Esistono vaccini efficaci contro la salmonellosi per chi viaggia in paesi dove la malattia è endemica, cioè molto diffusa.

Per prevenire la salmonellosi, è importante cuocere bene gli alimenti, soprattutto carne e uova, e evitare di mangiare cibi crudi. La corretta conservazione degli alimenti è fondamentale per impedire la diffusione del batterio.

La Yersinia enterocolitica è un batterio che causa la yersiniosi, un'infezione intestinale auto-limitante, soprattutto nei bambini. Questa infezione può provocare problemi digestivi come diarrea, crampi addominali e nausea.

Una malattia infettiva causata dal batterio Clostridium tetani, caratterizzata da spasmi muscolari e rigidità. Il batterio produce una tossina che agisce sul sistema nervoso.

Tipo di tetano che colpisce il neonato, solitamente durante il parto. È associato a infezioni del cordone ombelicale.

Una forma di tetano meno comune che colpisce una parte limitata del corpo.

Il vaccino contro il tetano. Viene somministrato a dosi multiple e richiede un richiamo periodico per mantenere l'immunità.

La tossina prodotta dal batterio Clostridium tetani, che agisce sul sistema nervoso causando spasmi muscolari.

Malattia infettiva causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae, che si diffonde attraverso l'aria e colpisce le vie respiratorie.

Malattia infettiva causata dal batterio Bordetella pertussis, che si diffonde attraverso l'aria e colpisce le vie respiratorie.

La tossina prodotta dal batterio Bordetella pertussis, che causa danni alle cellule ciliate dell'epitelio respiratorio.