Media Digitali e Società

Nuova fase del web caratterizzata dalla collaborazione tra utenti, con piattaforme che facilitano la condivisione e la creazione di contenuti.

Processo in cui la creazione di contenuti è condivisa e realizzata collettivamente dagli utenti.

Sistema di rating o feedback che permette agli utenti di esprimere giudizi su prodotti, contenuti e servizi.

Lavoro non retribuito fornito dagli utenti online, che contribuiscono a piattaforme senza essere compensati.

Critico del web 2.0, che sostiene che la sovrabbondanza di contributi non professionali influenzi negativamente la qualità dei contenuti online.

Processo in cui la società e la tecnologia digitali si influenzano e si modellano reciprocamente.

Teoria che considera la tecnologia come l'unica forza che guida il cambiamento sociale.

La grande quantità di opinioni di utenti non esperti o superficiali può ridurre la qualità delle informazioni.

Strumenti, come le recensioni o le classificazioni, che permettono agli utenti di esprimere giudizi su prodotti o servizi.

Piattaforme che forniscono le basi su cui altre applicazioni e servizi si appoggiano, controllando l'accesso a risorse essenziali come dati, servizi cloud e utenti.

Le cinque grandi aziende (Meta, Apple, Microsoft, Alphabet e Amazon) che dominano il panorama digitale occidentale e agiscono come piattaforme-infrastruttura.

Piattaforme che operano in settori specifici, offrendo servizi altamente specializzati.

Ruolo delle piattaforme-infrastruttura nel controllare l'accesso a risorse cruciali come dati, servizi e utenti.

L'insieme complesso di piattaforme, servizi e relazioni tra di loro che formano il mondo digitale moderno.

Obbligo delle piattaforme di gestire e moderare contenuti come discorsi d'odio, fake news e contenuti illegali.

Un metodo di studio delle piattaforme digitali che considera le loro relazioni con altre piattaforme, le strutture politiche e le dinamiche sociali.

Sistemi che facilitano transazioni tra utenti, ridefinendo settori economici creando nuovi modelli di business senza possedere i beni/servizi intermedi.

Caratteristiche dell'interfaccia di una piattaforma che indirizzano inconsciamente gli utenti verso specifiche azioni o interazioni, modellando l'esperienza online.

Trasformazione di esperienze umane in dati, trasformando azioni e interazioni in informazioni quantificabili.

Trasformazione di contenuti, interazioni e identità in prodotti scambiabili, con valore in termini di attenzione, dati, utenti e denaro.

Meccanismi attraverso cui piattaforme scelgono e promuovono contenuti per l'utente, usando algoritmi per massimizzare l'engagement.

Sistema economico in cui aziende come Facebook e Google raccolgono e analizzano dati utente per prevedere e influenzare i comportamenti, accrescendo il potere delle piattaforme.

Piattaforme che mettono in contatto fornitori di servizi con clienti, usando ranking reputazionali per incentivare l'offerta e la competizione.

Piattaforme online che permettono la condivisione di contenuti e la creazione di connessioni tra utenti.

Come gli individui si presentano e costruiscono la propria immagine nei social media.

Interazioni sociali che avvengono attraverso piattaforme digitali, spesso simili a quelle offline.

La disparità nell'accesso alle tecnologie digitali e all'utilizzo di internet tra diverse popolazioni.

Chi crede che le nuove tecnologie digitali portino a una maggiore libertà, democrazia e uguaglianza.

Chi dubita dei benefici delle nuove tecnologie, vedendoli come potenzialmente dannosi o inefficaci.

Limitazioni imposte dalle piattaforme digitali nell'utilizzo dei social media.

Come gli utenti regolano la vicinanza e la lontananza nelle relazioni online.

La difficoltà a distinguere tra attività svolte nello spazio digitale e in quello fisico.

Le differenze di accesso e utilizzo dei nuovi media, che spesso favoriscono persone con alta istruzione e condizione economica.

Processo in cui le interazioni sociali sono sempre più influenzate dai media e dalle tecnologie di comunicazione, trasformando la sfera pubblica.

Presentazione dei temi politici in modo emozionante, sensazionalistico e drammatico, piuttosto che informativo, simile a un prodotto da vendere.

Processo che riduce o elimina la figura/ruolo degli intermediari tradizionali dell'informazione, come giornali o partiti.

Trasformazione della sfera pubblica online, in cui i cittadini svolgono attivamente un ruolo di controllo democratico.

Concentrarsi sulla vita privata dei politici, invece delle loro competenze o ideologie.

Utilizzo dei media come "vetrina" per esporre aspetti privati di individui e istituzioni, come un prodotto in vendita.

Cittadini che producono e condividono notizie, influenzando l'opinione pubblica senza i canali tradizionali.

L'idea che il web sia un luogo libero da controlli e disuguaglianze è errata, nella realtà ci sono controlli e disparità.

È la varietà di opinioni e fonti diverse di informazioni accessibili online, che arricchisce il dibattito pubblico a differenza dei media tradizionali.

La possibilità di interagire con la politica attraverso piattaforme online, ma spesso resa inaccessibile a tutti.

L'uso dei media e del web per mera esposizione di contenuti, senza autentico coinvolgimento del pubblico.

Utilizzo dei nuovi media, come internet e social media, nella politica, ma spesso usato per apparire moderni senza offrire vera partecipazione civica.