Liberalismo Britannico 1846-1874

Gran Bretagna tra il 1846 e il 1874

• Diretta quasi ininterrottamente da governi liberali, con figure chiave come Palmerston e Gladstone.
• Valori del liberalismo: libertà di commercio, protezione degli interessi britannici, con tendenze nazionalistiche e moderate riforme sociali.
• Crescita economica significativa: l'industria inglese superava talvolta la produzione mondiale; l'agricoltura si modernizzò grazie a pratiche capitaliste.
• Il commercio marittimo era un pilastro dell'economia, con una flotta che costituiva metà delle navi europee.
• Le colonie britanniche coprivano un quarto del mondo, consolidando l'egemonia britannica.

Politica sociale e diritti

• Classe dirigente accettò alcune richieste delle classi lavoratrici: estensione del diritto di voto alla piccola borghesia e part del proletariato.
• Legge di legalizzazione delle Trade Unions e introduzione del voto segreto.
• Persistenti problemi sociali come l'alta povertà e l'emigrazione verso America e Australia.

Rapporti con l'Irlanda

• Irlanda sotto il dominio britannico, resistenza nazionalista e insurrezioni, come quella del 1848.
• Governo Gladstone attuò riforme per migliorare le condizioni dei contadini irlandesi, ma fallì nel concedere l’autonomia.

Cambiamenti di governo e riforme

• Disraeli, conservatore, prese il potere nel 1874, puntando sulla difesa dell'impero e riforme sociali.
• Gladstone tornò al potere, ampliò ulteriormente il corpo elettorale nel 1884, ma si dimise dopo il fallimento del piano di Home Rule per l'Irlanda.

Declino economico e tensioni coloniali

• Anni '70 segnarono un rallentamento economico; la concorrenza di USA e Germania aumentò.
• Esplosioni di tensioni coloniali con Francia e Germania, in particolare per il controllo del canale di Suez e del Sudan.
• Emergenza di nuove Trade Unions più aggressive e diffusione delle idee socialiste tra i lavoratori.

Impero austro-ungarico

• Dal 1849, l'Impero tentò di gestire le tensioni culturali e nazionali delle diverse etnie.
• Sconfitta nel 1859 e 1866 minarono la sua stabilità, portando a richieste d'autonomia da parte degli ungheresi.
• Creazione dell'Impero austro-ungarico nel 1867, con un governo centralizzato e due Parlamenti.
• Progressiva espansione del diritto di voto fino al suffragio universale nel 1907.

Napoleone III e il Secondo Impero Francese

• Ristabilì il suffragio universale tramite colpo di Stato del 1851; passò da presidente a imperatore nel 1852.
• Politica liberale tra il 1859 e il 1870 e crescente industrializzazione e sviluppo urbano, in particolare a Parigi.
• Sconfitta contro la Prussia nel 1870 segnò la fine del Secondo Impero; proclamata la Repubblica.

Riorganizzazione post-Bellica in Francia

• Dopo la sconfitta, Thiers assunse la leadership e pacificò Parigi con la reazione militare; molti rivoltosi furono uccisi o esiliati.
• Costituzione repubblicana stabilita, garantendo libertà di stampa e di riunione; legalizzazione dei sindacati e istruzione gratuita.
• Crescita delle tensioni nazionali e internazionali in un contesto coloniale attivo, con acquisizioni in Africa e Asia.

Unificazione tedesca sotto Bismarck

• Bismarck promosse un forte nazionalismo prussiano, tolleranza zero per le aspirazioni liberali.
• Guerre contro Danimarca, Austria, e infine Francia portarono all'unificazione e alla proclamazione dell'Impero tedesco nel 1871.
• Politica interna caratterizzata dalla repressione di cattolici e socialisti, mantenendo fermo il controllo delle aristocrazie e della burocrazia.