Le stagioni e le zone astronomiche

Le stagioni e le zone astronomiche

• Le stagioni dipendono dal moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole e dall'inclinazione del suo asse terrestre.
• La durata del giorno e della notte varia a seconda della stagione e della latitudine.
• L'inclinazione dei raggi solari influenza la quantità di calore ricevuta dalle diverse zone della Terra.
• La latitudine è il fattore principale che influenza il clima di un luogo.
• Le zone astronomiche sono 5 grandi aree: due calotte polari (fredde), due temperate (miti), e una intertropicale (calda).
• Nelle calotte polari, i raggi solari sono molto inclinati e il Sole non sorge in inverno.
• Nelle zone temperate, i raggi solari arrivano obliquamente e la durata del giorno e della notte varia durante l'anno.
• Nella zona intertropicale, i raggi solari sono meno inclinati e c'è una minore differenza tra la durata del giorno e della notte.
• L'inclinazione dei raggi solari e la durata del giorno e della notte sono invertite nei due emisferi.

Le zone climatiche, gli ambienti naturali e le azioni che li minacciano

• I fattori climatici interagiscono creando climi specifici, suddividendo la superficie terrestre in zone climatiche.
• Ogni zona climatica ospita uno o più biomi, ambienti caratterizzati da determinate comunità di esseri viventi.
• I principali biomi sono: foreste pluviali, savane, deserti, foreste di latifoglie e praterie, foreste di conifere e tundra.
• La deforestazione, l'estensione dei pascoli, la cementificazione e l'inquinamento sono azioni umane che minacciano gli ambienti naturali.
• La deforestazione riduce la biodiversità e l'emissione di ossigeno.
• L'estensione dei pascoli e la cementificazione provocano degrado del suolo, desertificazione e dissesto idrogeologico.
• L'inquinamento altera gli ambienti naturali e può portare all'estinzione di specie.
• L'utilizzo eccessivo di risorse naturali può causare il loro esaurimento.
• I rifiuti inquinano l'ambiente e superano le capacità di depurazione.

Le zone caldo-umide

• Le zone caldo-umide si trovano tra i due tropici e sono caratterizzate da un clima caldo e umido.
• Ci sono due ambienti naturali principali: la foresta pluviale e la savana.
• La foresta pluviale è caratterizzata da un clima equatoriale con precipitazioni abbondanti e temperatura costante.
• La savana è caratterizzata da un clima con due stagioni distinte: secca e umida, con vegetazione rada e presenza di alberi come baobab e acacie.

Le zone aride

• Le zone aride si trovano soprattutto ai tropici e sono caratterizzate da umidità molto bassa.
• Ci sono tre tipologie di zone aride: deserto caldo, deserto freddo e predeserto.
• I deserti caldi presentano temperature molto elevate di giorno e basse di notte.
• I deserti freddi hanno grandi escursioni termiche annue con estati molto calde e inverni molto freddi.
• I predeserti sono zone di transizione tra zone aride e savane con presenza di vegetazione rada.
• Le piante adattate alla siccità, come i cactus, e gli animali che sono attivi nelle ore notturne sono comuni in questi ambienti.
• Le oasi sono luoghi di vegetazione più rigogliosa nelle zone aride dove sono presenti falde acquifere.
• I venti modellano il paesaggio desertico attraverso l'erosione.

Le zone temperate

• Le zone temperate si trovano a latitudini medie, al di fuori dei tropici.
• Tre tipi di clima sono distinti in questo ambiente: mediterraneo, oceanico e continentale.
• Il clima mediterraneo è caratterizzato da estati lunghe e secche, e inverni miti e piovosi.
• Il clima oceanico presenta inverni miti e estati fresche con piogge frequenti.
• Il clima continentale è caratterizzato da grandi differenze di temperatura tra l'estate e l'inverno con scarse precipitazioni.
• Gli ambienti naturali includono: macchia mediterranea, foreste di latifoglie e praterie.

Le zone fredde

• Le zone fredde si trovano vicino ai poli e sono caratterizzate da inverni lunghi e freddi ed estati brevi e talvolta miti o addirittura miti.
• Tre tipologie di clima sono distinte in questo ambiente: continentale freddo (con foreste di conifere), subpolare (con tundra) e polare (con ghiacci perenni).
• La foresta di conifere (taiga) è caratterizzata da alberi sempreverdi.
• La tundra presenta muschi, licheni e piante basse adatte alle condizioni climatiche rigide.
• Le zone polari sono ricoperte da ghiacci perenni.
• Gli animali di queste zone sono adattati alle temperature estreme.

I cambiamenti climatici

• Il clima della Terra ha subito oscillazioni tra periodi glaciali e interglaciali.
• Gli scienziati studiano il clima utilizzando indizi naturali come i ghiacci, i sedimenti oceanici e gli anelli degli alberi.
• Questi dati mostrano che negli ultimi 150 anni c'è stato un aumento graduale della temperatura media globale.
• I cambiamenti climatici sono attribuiti all'aumento delle emissioni di gas serra, principalmente dall'uomo.
• L'aumento della temperatura può produrre conseguenze come la riduzione del ghiaccio, fenomeni meteorologici estremi, innalzamento del livello del mare e desertificazione.
• La riduzione delle emissioni di gas serra risulta essere una soluzione critica per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici.