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Modello di applicazione web in cui il client (browser) invia richieste al server per ottenere dati e il server elabora le richieste e restituisce i risultati.

Tecnica che permette al browser di inviare richieste al server senza ricaricare l'intera pagina.

Linguaggio di scripting usato per rendere le pagine web dinamiche, eseguito dal browser.

Spazi di memoria che contengono dati, come numeri, stringhe o valori booleani.

Dare un valore ad una variabile.

Istruzioni che eseguono blocchi di codice solo quando determinate condizioni sono vere.

Blocco di codice che esegue una serie di azioni ed ha un nome identificativo.

Ambiente di esecuzione JavaScript che gira sul server.

Meccanismo per visualizzare il valore di una variabile in base a determinate condizioni.

Combinazione di valori, variabili e operatori che produce un nuovo valore.

Simboli che permettono di combinare valori e variabili in JavaScript (aritmetici, relazionali, e altri).

Funzione per visualizzare HTML dentro un elemento HTML in React.

Blocchi di codice riutilizzabili, indipendenti, che possono essere combinati per costruire l'interfaccia utente.

Comando per creare una versione ottimizzata del codice React per la pubblicazione.

Ambiente per sviluppare applicazioni React, gestito dalla riga di comando.

Componenti React che non possono memorizzare dati (stato). Sono definiti come funzioni JavaScript e ricevono dati tramite props.

Componenti React che possono memorizzare e modificare dati (stato). Sono definiti con classi JavaScript.

Valori che vengono passati ai componenti React per personalizzarli. Sono in sola lettura.

Le props vengono assegnate ai componenti come attributi HTML: nomeProp = "valore"; o, per variabili: nomeProp = {variabile}.

Meccanismo per cambiare l'output dei componenti React basandosi su azioni dell'utente o dati esterni.

Dati proprietari dei componenti che vengono gestiti internamente. Vengono modificati con la funzione setState.

Funzione per modificare lo stato di un componente React in modo che la UI si aggiorni.

Necessaria per utilizzare un componente in un altro file. I componenti devono essere esportati dal file di origine.

Organizzazione tipica di un progetto React, con cartelle 'src', 'public' e 'node_modules', ciascuna con un ruolo specifico.

La cartella dove risiedono tutti i file sorgente dell'applicazione, inclusi componenti, CSS e asset.

Normalmente, i componenti vengono organizzati in base alla funzionalità o al tipo di contenuto (es. cartella per le API, una per UI).

Evitare un eccessivo annidamento per evitare problemi con gli import e la riorganizzazione dei file.

Il punto di ingresso dell'applicazione, dove viene reso l'elemento root dell'app con ReactDOM.render.

Il componente principale che include tutti gli altri componenti dell'app, inizialmente un Function Component, ma modificabile.

Il file HTML principale dove viene inserito il componente React tramite un div con id 'root'.

File di solito dedicato al componente principale dell'applicazione, importato in 'index.js'.

Un nuovo modo di definire i componenti React utilizzando funzioni, offrendo accesso allo stato e semplificando il codice.

Utilizzare le props (prop) per definire la label del bottone, rendendolo personalizzabile e riutilizzabile in diverse situazioni.

Utilizzare le props (prop) per definire la variante del bottone (es. full, outline, text), permettendo la personalizzazione e il riutilizzo.

Utilizzare lo stato (state) per gestire cambiamenti di un bottone, come visualizzare un'icona di loading.

Utilizzare lo stato (state) per memorizzare l'orario corrente. Aggiornare lo stato ogni 100ms con l'orario aggiornato.

Utilizzare le props (prop) per fornire i link alla navigazione, rendendo il componente riutilizzabile in diversi progetti.

React non impone una struttura di file specifica, permettendo di organizzare i file in modo flessibile in base alle proprie esigenze.