Il Paradosso Italiano del Dopoguerra

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Questions and Answers

Quale dei seguenti fattori non contribuì alla crisi che investì l'Italia nel periodo immediatamente successivo alla Prima Guerra Mondiale?

  • La generale delusione per l'esito delle trattative post-belliche, considerate insoddisfacenti per l'Italia.
  • L'unanime consenso popolare verso le celebrazioni pubbliche e i reduci di guerra, che aumentò la tensione sociale. (correct)
  • L'avversità di un elevato numero di ufficiali e sottufficiali, promossi durante la guerra, a trovare una stabile occupazione una volta smobilitati.
  • La scarsità di risorse economiche destinate al sostegno dei numerosi feriti di guerra.

Quale fu la principale differenza ideologica tra la corrente 'massimalista' e quella 'minimalista' all'interno del PSI (Partito Socialista Italiano) nel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale?

  • La corrente massimalista era guidata da Filippo Turati ed era più interessata a riforme immediate, mentre la corrente minimalista, guidata da Serrati, seguiva un approccio più rivoluzionario ispirato al modello bolscevico.
  • La corrente massimalista era favorevole alla collaborazione con la borghesia per realizzare riforme sociali, mentre la minimalista era contraria a qualsiasi compromesso.
  • La corrente massimalista era guidata da Giacinto Menotti Serrati e si opponeva al gruppo parlamentare minimalista guidato da Filippo Turati. (correct)
  • La corrente massimalista sosteneva l'intervento in guerra a fianco dell'Intesa, mentre la minimalista propendeva per una immediata uscita dal conflitto.

Quale fu l'atteggiamento dei Governi liberali italiani di fronte alla crescente polarizzazione politica tra le forze socialiste e le destre nazionaliste nel primo dopoguerra?

  • Promossero una politica di pacificazione nazionale, coinvolgendo sia i socialisti che i nazionalisti in un governo di unità nazionale.
  • Si schierarono apertamente con i gruppi nazionalisti e militari per reprimere le agitazioni sociali e proteggere gli interessi della borghesia.
  • Si allearono con le forze socialiste per contrastare l'ascesa dei movimenti nazionalisti e ristabilire l'ordine pubblico.
  • Si trovarono pressati tra le due forze, cercando di mantenere un equilibrio precario senza riuscire a ottenere un solido appoggio parlamentare. (correct)

Quali furono le principali caratteristiche del Partito Popolare Italiano (PPI) fondato da Don Luigi Sturzo nel 1919?

<p>Un partito che combinava elementi conservatori su temi specifici con un programma progressista orientato verso il suffragio universale e migliori condizioni per i lavoratori. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale fu il principale elemento di novità introdotto dai Fasci Italiani di Combattimento di Benito Mussolini nel panorama politico italiano del primo dopoguerra?

<p>L'utilizzo sistematico della violenza come strumento politico per affermare le proprie idee e contrastare gli avversari. (C)</p> Signup and view all the answers

In che modo Mussolini capitalizzò sul concetto di 'trincerocrazia' per ottenere consenso e adesioni al movimento fascista?

<p>Esaltando il valore politico e morale dei combattenti di Vittorio Veneto e contrapponendoli alla classe politica tradizionale, considerata debole e inconcludente. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale fu l'atteggiamento di Francesco Saverio Nitti, in qualità di capo del governo italiano, nei confronti delle celebrazioni per l'anniversario della vittoria nella Prima Guerra Mondiale?

<p>Decise di non celebrare l'anniversario, provocando proteste tra i militari e i nazionalisti. (A)</p> Signup and view all the answers

Come reagirono i proprietari terrieri di fronte alle occupazioni di terre da parte dei contadini durante il 'Biennio Rosso' (1919-1920)?

<p>Si rivolsero al governo nella speranza di una protezione armata per sedare le rivolte e bloccare le rivendicazioni. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale fu il significato del compromesso di Rapallo raggiunto dal governo Giolitti nella questione fiumana?

<p>La creazione dello Stato Libero di Fiume, scontentando i nazionalisti che aspiravano all'annessione. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale fu l'esito del Congresso del PSI (Partito Socialista Italiano) tenutosi a Livorno nel gennaio 1921 e quali conseguenze ebbe sul movimento socialista italiano?

<p>Il PSI respinse l'adesione alla Terza Internazionale, provocando una scissione che portò alla nascita del Partito Comunista d'Italia. (B)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Cause della crisi italiana post-WWI

Scarsità di risorse, difficoltà nel reinserimento dei reduci, delusione post-bellica, povertà, governi instabili.

Definizione del PPI

Partito Popolare Italiano, fondato nel gennaio 1919, guidato da Don Luigi Sturzo, con un programma progressista e supporto cattolico.

Fasci Italiani di Combattimento

Ex socialisti interventisti che miravano a reduci scontenti e giovani desiderosi di azione, usando la violenza.

Dimissioni di Orlando

Richieste su Fiume e gestione delle trattative di Versailles.

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Cos'è la 'Trincerocrazia'?

Sistema in cui chi ha combattuto nelle trincee merita di governare, contro pacifisti e borghesi deboli.

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Cos'è il 'Biennio Rosso'?

Squilibrio politico e sociale nel periodo 1919-1920, caratterizzato da scioperi e occupazioni.

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Cos'era il trattato di Rapallo?

Accordo tra il governo e la Jugoslavia che assegnava Fiume come città libera.

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Congresso di Livorno

Divisione tra massimalisti, riformisti e comunisti (che fondano il PCdI).

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Elezioni del 1921

Elezioni segnate dalle violenze squadriste e dall'entrata dei fascisti in Parlamento.

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Decreto dei 'pieni poteri'

Decreto che dava al governo pieni poteri per riformare lo stato, scavalcando il parlamento.

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Study Notes

Il Paradosso Italiano Post-Guerra

  • Il Regno vince la guerra, ma affronta una crisi dovuta a scarsità di risorse per i feriti (circa 500.000) e difficoltà nel reinserimento dei reduci.
  • Avversità per migliaia di ufficiali smobilitati, delusione per i risultati delle trattative post-belliche, povertà e inflazione.
  • Ritorno all'Italia pre-bellica contro le aspettative, e governi instabili senza maggioranze chiare.

Fattori Politici Aggiuntivi

  • La maggioranza popolare era neutralista nel 1914-1915 e considerava la guerra un danno, idea condivisa da socialisti e cattolici (definita "Inutile strage" da Benedetto XV).
  • Ostilità diffusa verso le celebrazioni pubbliche e i reduci dopo la guerra.
  • Il PSI, guidato dalla corrente massimalista di Giacinto Menotti Serrati dal 1912, si contrapponeva al gruppo parlamentare minimalista di Filippo Turati.
  • Attratto dalla Rivoluzione Bolscevica dopo il 1917, il Partito rappresentava una minaccia per la borghesia italiana.

Dilemma dei Governi Liberali

  • I governi liberali si trovavano tra un PSI massimalista e diviso, e masse contadine e operaie insoddisfatte.
  • Dall'altra parte, gruppi nazionalisti e militari scontenti, una borghesia agraria e industriale impaurita dalla minaccia rivoluzionaria e difficoltà dei governi senza solido sostegno parlamentare.
  • Violenza diffusa appresa in guerra, avversione al sistema parlamentare da entrambe le fazioni e propensione verso soluzioni autoritarie.

Crisi Politica e Biennio Rosso (1919-1920)

  • Nel gennaio 1919, con l'appoggio del Papa, i cattolici fondarono il Partito Popolare Italiano (PPI), guidato da don Luigi Sturzo.
  • Il PPI era conservatore su temi familiari, favorevole a leggi meno laiciste, ma con un programma progressista inclusivo di suffragio universale femminile, riforma agraria, tassazione progressiva e diritti dei lavoratori.
  • Il PPI ebbe successo tra contadini e piccola borghesia, ma meno tra gli operai.
  • La rete nazionale del PPI era favorita dalle parrocchie.

Nascita dei Fasci Italiani di Combattimento

  • Benito Mussolini, ex socialista, fondò a Milano i Fasci Italiani di Combattimento.
  • Il movimento mirava a reduci, ex-Arditi, ex-socialisti interventisti e giovani, con squadre locali guidate dai Ras che usavano la violenza.

Il Programma di San Sepolcro (1919)

  • Il programma dei Fasci era variegato: repubblica, suffragio universale esteso, anticlericalismo, giornata lavorativa di 8 ore, sistemazione dei reduci, milizia nazionale e politica estera nazionalista.
  • Mussolini puntava su "trincerocrazia" e attivismo giovanilista, e "Il Popolo d'Italia" divenne il giornale del movimento.

"Trincerocrazia" e Attivismo Giovanilista

  • La "trincerocrazia" esaltava i combattenti di Vittorio Veneto rispetto a pacifisti e politici tradizionali.
  • L'attivismo giovanilista idealizzava la giovinezza contro l'immobilismo politico e promuoveva l'energia della violenza.
  • Nel 1919, Mussolini aveva 36 anni e l'80% degli squadristi meno di 30.
  • La canzone "Giovinezza" divenne l'inno del movimento, e il colore nero fu adottato per bandiere e camicie dagli Arditi.

Azioni Squadriste e Violenza Politica

  • Nonostante elementi socialisti nel programma, il primo atto fu l'assalto alla sede dell'Avanti a Milano.
  • Le squadre erano organizzate a livello locale e comandate dai Ras, con violenza usata per intimidazione e propaganda.

Crisi Politica e Instabilità dei Governi

  • Nel giugno 1919, Francesco Saverio Nitti sostituì Orlando come capo del governo.
  • Nitti fronteggiò una difficile situazione economica e sociale, scegliendo di non celebrare l'anniversario della Vittoria.
  • Le elezioni di metà novembre introdussero il suffragio universale maschile e il sistema proporzionale.
  • Il PSI ottenne il 32,4% (156 seggi), il PPI il 20,6% (100 seggi) e i liberali il 47%, mentre i Fasci fallirono.

Elezioni del 1919 e Divisioni Politiche

  • Il Nord votò socialista, mentre il Sud preferì i candidati tradizionali.
  • PSI e PPI non riuscirono a collaborare; il PSI massimalista rifiutò accordi di governo.
  • Fu formato un governo Nitti con liberali e PPI, ma risultò debole e inefficace.

Il Biennio Rosso (1919-1920)

  • L'Italia visse un periodo di agitazione, con operai e contadini che organizzarono scioperi per aumenti salariali, riduzione dell'orario di lavoro e distribuzione delle terre.
  • I proprietari reagirono con la serrata, e gli operai occuparono le fabbriche.
  • Il PSI sostenne le occupazioni, ma non creò mai un movimento rivoluzionario.

Reazione dei Proprietari e Nascita dello Squadrismo

  • I proprietari, temendo la rivoluzione, cercarono aiuto nel governo per reprimere le rivolte.
  • Mussolini capì l'opportunità e attivò le squadre fasciste che repressero violentemente le leghe contadine.

Ascesa di Mussolini e Declino di Nitti

  • Mussolini si presentò come difensore della proprietà e della nazione.
  • Accusato di debolezza, Nitti si dimise nel giugno 1920 e fu sostituito da Giolitti.

L'Esplosione della Violenza nel 1920

  • Molti prefetti e ufficiali dell'esercito appoggiarono le squadre fasciste in chiave anti-socialista.
  • A novembre, gli squadristi assaltarono il consiglio comunale di Bologna.

Tentativi di Giolitti e Compromesso su Fiume

  • Giolitti tentò di alternare repressione e riforme, ottenendo risultati nel migliorare le condizioni dei lavoratori.
  • La questione fiumana fu risolta con il compromesso di Rapallo, ma i nazionalisti rimasero scontenti.

Clima Politico Conflittuale e Crescita del Fascismo

  • Il clima politico divenne sempre più conflittuale.
  • Mussolini continuò a crescere grazie al supporto di proprietari terrieri ed esercito.

Dal Congresso di Livorno alla Scissione Comunista (1921)

  • Il 1921 si aprì con il Congresso del PSI a Livorno, dove si discusse l'adesione alla Terza Internazionale.
  • La mancata adesione portò alla scissione dei comunisti, guidati da Bordiga e Gramsci, e alla fondazione del PCdI.

Giolitti Capitalizza la Divisione e Nuove Elezioni

  • Capitalizzando la divisione del PSI, Giolitti si dimise e indisse nuove elezioni a maggio.
  • La campagna elettorale fu segnata da violenze squadriste contro socialisti e comunisti.

Composizione del Nuovo Parlamento

  • PSI: 24,7% (123 seggi)
  • PPI: 20,4% (108 seggi)
  • PCdI: 5% (15 seggi)
  • Blocchi Nazionali: 19% (105 seggi, di cui 35 fascisti)

Fallimento della Strategia di Giolitti

  • Giolitti non ottenne la maggioranza sperata e il Parlamento risultò ancora più diviso.
  • Fu formato un governo guidato dall'ex socialista Ivanoe Bonomi, che cercò una riconciliazione nazionale.
  • Mussolini firmò un patto con il PSI per cessare le violenze.

Rivolta dei Ras e Fondazione del PNF

  • I Ras intensificarono le violenze, portando alla rottura del patto.
  • Mussolini convocò un congresso a Roma e fondò il Partito Nazionale Fascista (PNF), abbandonando le istanze socialiste del 1919 e adottando un'ideologia nazionalista.

Governi Deboli e Ascesa del Fascismo

  • Il governo Bonomi cadde e fu sostituito da Luigi Facta, incapace di affrontare la complessa situazione.
  • Mussolini continuò a operare con le squadre, mentre Pio XI cercò un avvicinamento tra PPI e fascismo.

Sciopero Generale e Crescita della Violenza (1922)

  • La CGdL proclamò uno sciopero generale legalitario, ma le violenze squadriste aumentarono.
  • I parlamentari del PSI si ribellarono e fondarono il Partito Socialista Unitario (PSU), guidato da Giacomo Matteotti.

La Presa del Potere di Mussolini

  • La divisione del PSI, la paura dei liberali, il governo Facta debole e l'appoggio di molti ufficiali dell'esercito permisero a Mussolini di capire che poteva prendere il potere.

La Marcia su Roma e la Formazione del Governo Mussolini

  • Il 24 ottobre Mussolini convocò il PNF a Napoli e minacciò di prendere il potere con la forza.
  • Il 28 ottobre la Marcia su Roma si fermò ai confini della città, ma il re non firmò lo stato d'emergenza e Facta si dimise.
  • Mussolini fu incaricato di formare il nuovo governo e tenne per sé i ministeri degli Interni e degli Esteri.

Il Primo Governo Mussolini (1922-1924)

  • Mussolini attuò importanti riforme, ma iniziò a smantellare il sistema liberale dall'interno, sostenuto da un accordo con il re e l'esercito.
  • Tra le riforme ci furono la legge per la tutela dei reduci, l'abolizione dei diritti operai e la riforma della scuola di Giovanni Gentile.

La Riforma Scolastica di Giovanni Gentile

  • Gentile, filosofo neo-idealista, attuò una riforma che divideva rigidamente le classi sociali e elitizzava l'istruzione.
  • Furono introdotti l'insegnamento della religione, un'impostazione storicista e una gerarchia delle materie.

Distruzione del Sistema Politico Liberale

  • Nel dicembre 1922, Mussolini ottenne i pieni poteri per riformare lo stato.
  • Furono istituiti il Gran Consiglio del Fascismo e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN), legalizzando le intimidazioni contro gli oppositori.
  • La Legge Acerbo introduceva un premio di maggioranza che assegnava i 2/3 dei seggi alla lista che superava il 25%.

Difficoltà del PPI e Caso Minzoni

  • Le politiche di Mussolini misero in difficoltà il PPI, che si divise sulla Legge Acerbo.
  • Intimidazioni contro il PPI culminarono nell'omicidio di don Giovanni Minzoni.

Elezioni del 1924 e Delitto Matteotti

  • Pio XI non difese il PPI, che si spaccò sulla Legge Acerbo.
  • Fu fondata la "Lista Nazionale", formata quasi completamente da fascisti, che ottebbe il 65% dei voti.
  • Giacomo Matteotti denunciò i brogli elettorali e venne assassinato.
  • La "Secessione dell'Aventino" non ebbe risultati pratici e Mussolini si assunse la responsabilità di tutto, dando il via alla dittatura.
  • L'omicidio Matteotti segnò la fine dell'Italia liberale.

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