Il modello educativo spartano

Study Notes

Sparta era una città-stato militarista che assegnava il massimo valore alla patria e alla città
Lo Stato controllava l'educazione, l'economia, la cultura e la religione.
Gli artisti venivano invitati a Sparta per creare musica, canti, statue ed opere d'arte in servizio dello Stato.
Tirteo, un importante poeta e musicista spartano, cantava l'aretè (eccellenza) di tipo collettivo, non più quella individuale cantata da Omero.
Il percorso educativo a Sparta era improntato sulla formazione militare.
I bambini venivano sottoposti a un esame alla nascita: se giudicati deforma fisicamente venivano abbandonati sul Monte Taigeto.
I bambini sani venivano educati con rigore e sobrietà.
L'educazione spartana durava quasi tutta la vita, dagli 0 ai 7 anni era affidata alla famiglia, dai 7 ai 17 anni era impartita nei Ginnasi dallo Stato.
Dal 18 al 29 anno i giovani spartiati erano sottoposti ad attività ginnico-militari.
Dal 30 al 60 anno lo spartano diventava cittadino e soldato a tutti gli effetti.
Anche le donne ricevevano un'educazione vigorosa e rigida per irrobustire il loro corpo e avere figli forti.
L'obiettivo principale era formare un soldato forte, pronto al sacrificio per la patria.
La cultura spartana era sobria: gli spartani imparavano a leggere, scrivere, fare calcoli e sviluppavano la memoria, il canto e la danza militare.
L'educazione morale mirava a coltivare il senso del dovere, la disciplina, l'orgoglio per la patria e l'emulazione.

L'educazione era incentrata sulla formazione del cittadino.
Nel VI secolo a.C. si verifica una ridefinizione dei valori sociali, valorizzando il dovere, il lavoro e il diritto.
Il processo educativo era influenzato dal diritto romano.
L'educazione ad Atene, pur non essendo statalizzata, aveva criteri comuni.
L'educazione dei fanciulli fino a sette anni era affidata alla madre e agli schiavi, se la famiglia ne possedeva.
Dai 8 anni in poi, per i maschi iniziava l'educazione esterna nelle scuole private o nelle palestre.
Le donne ricevevano un'educazione familiare.
I ragazzi venivano istruiti in lettura, musica ed educazione fisica sotto la guida di insegnanti specializzati.
Il paidagogos, uno schiavo fedele, accompagnava i bambini nei luoghi di educazione.
Dopo aver imparato a scrivere, i ragazzi imparavano a memoria versi, discorsi e narrazioni.
L'educazione fisica si svolgeva nei gymnasia.
Dai 18 ai 20 anni il giovane diventava efebo e prestava servizio militare per due anni.
L'obiettivo dell'educazione ateniese era "essere belli e buoni", ovvero l'armonia tra moralità e bellezza fisica.
Il modello educativo ateniese riguardava solo la classe aristocratica, che considerava il lavoro inferiore.