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Questions and Answers

Quali sono i principali aspetti da padroneggiare nella lingua italiana?

Scrittura, lettura e esposizione orale.

Aver acquisito strutture e competenze comunicative in una lingua straniera moderna corrispondenti almeno al Livello ______ del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

B2

Quale delle seguenti aree non è menzionata come parte dei risultati di apprendimento comuni ai percorsi liceali?

  • Area linguistica
  • Area tecnologica (correct)
  • Area storico-umanistica
  • Area scientifica
  • Le Indicazioni Nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei sono emesse dal D.L. 211.

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Quali strumenti deve saper utilizzare un studente in ambito scientifico?

    <p>Strumenti informatici e telematici.</p> Signup and view all the answers

    Abbina i temi degli obiettivi specifici di apprendimento con i rispettivi periodi del percorso liceale:

    <p>Studio delle civiltà antiche = Primo biennio Imperialismo e nazionalismo = Secondo biennio Decolonizzazione e lotta per lo sviluppo = Ultimo anno</p> Signup and view all the answers

    Che cos'è il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF)?

    <p>Il PTOF è un documento fondamentale che costituisce l'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche.</p> Signup and view all the answers

    Qual è il concetto di personalizzazione del percorso formativo degli studenti?

    <p>Si attua mediante la didattica laboratoriale, progetti specifici, alternanza scuola-lavoro, stage o tirocini.</p> Signup and view all the answers

    Il PTOF è il documento che esplicita la progettazione ____, ____, ____ e organizzativa delle scuole.

    <p>curricolare, extracurricolare, educativa</p> Signup and view all the answers

    Gli alunni disabili non devono essere integrati nelle classi regolari.

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    Il Ministro della pubblica istruzione definisce gli obiettivi generali del processo formativo.

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Quali sono i vincoli che delimitano la possibilità della scuola di progettare curricoli?

    <p>I vincoli sono stabiliti dall'art. 8 del D.P.R. 275/1999, che definisce obiettivi generali, obiettivi specifici e orari delle discipline.</p> Signup and view all the answers

    Qual è l'orario settimanale di lezioni nella scuola secondaria di primo grado?

    <p>29 ore, che possono essere portate a 30 con un'ora di approfondimento.</p> Signup and view all the answers

    Qual è la percentuale della quota oraria nazionale obbligatoria stabilita dal D.M. 234/2000?

    <p>85%</p> Signup and view all the answers

    Nella scuola secondaria di primo grado, l'assegnazione delle ore settimanali di Italiano, Storia e Geografia è di ___ ore.

    <p>9</p> Signup and view all the answers

    Cosa rappresenta la quota dell'autonomia per le scuole?

    <p>La quota dell'autonomia rappresenta il 15% del monte ore annuale che le scuole possono gestire autonomamente.</p> Signup and view all the answers

    Quali discipline hanno un aumento del numero di ore nelle classi a tempo prolungato?

    <p>Italiano</p> Signup and view all the answers

    Chi può formulare proposte per arricchire e modificare il curricolo?

    <p>Le famiglie e gli studenti</p> Signup and view all the answers

    Chi è uno dei maggiori ispiratori delle Indicazioni per il curricolo?

    <p>Edgar Morin.</p> Signup and view all the answers

    Cosa indica il 'traguardo per lo sviluppo della competenza'?

    <p>I risultati da raggiungere al termine di ciascun ciclo educativo.</p> Signup and view all the answers

    Le amministrazioni locali non hanno alcun ruolo nella formulazione del curricolo.

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    Il curricolo della scuola del primo ciclo si articola in aree disciplinari, ciascuna delle quali comprende ___ discipline.

    <p>diverse</p> Signup and view all the answers

    Cosa devono includere le scuole nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa?

    <p>Le scuole devono includere il curricolo obbligatorio elaborato per i propri alunni.</p> Signup and view all the answers

    Nella scuola secondaria a tempo prolungato è possibile attivare corsi a indirizzo musicale.

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    Quali sono i 4 ambiti in cui sono raggruppati gli obiettivi?

    <p>Ascoltare e parlare, leggere, scrivere, riflettere sulla lingua.</p> Signup and view all the answers

    Intervenire in una conversazione significa rispettare i tempi e i turni di parola?

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Cosa si deve controllare quando si riferisce oralmente su un argomento di studio?

    <p>Il lessico specifico.</p> Signup and view all the answers

    Quali elementi devono essere individuati nella comprensione di testi letterari?

    <p>Personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni.</p> Signup and view all the answers

    Quale tra i seguenti tipi di testi non è menzionato come esempio di scrittura?

    <p>Testi scientifici</p> Signup and view all the answers

    Qual è l'argomento principale da approfondire nel curricolo di Italiano?

    <p>La costruzione della frase complessa e la gestione delle proposizioni subordinate.</p> Signup and view all the answers

    Il motto 'Una scuola di tutti e di ciascuno' sottolinea un carattere inclusivo?

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Quale tipo di istruzione non viene menzionato nel documento?

    <p>Disciplina della tecnologia dell'informazione</p> Signup and view all the answers

    Quale nuova opportunità viene offerta alle scuole nel quinto anno?

    <p>L'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica.</p> Signup and view all the answers

    Qual è la differenza tra risultati di apprendimento comuni e specifici?

    <p>Risultati comuni sono raggiunti da tutti i percorsi liceali, risultati specifici sono relativi ai singoli percorsi.</p> Signup and view all the answers

    Quali sono gli spazi di flessibilità nel primo biennio?

    <p>Presenti</p> Signup and view all the answers

    Gli istituti professionali possono svolgere una offerta sussidiaria rispetto all'istruzione e alla Formazione Professionale (IeFP).

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Cosa permette l'offerta complementare agli istituti professionali?

    <p>Erogare la qualifica professionale e il diploma professionale.</p> Signup and view all the answers

    Il D.M. 4/2001 regolamenta __________.

    <p>l'offerta sussidiaria</p> Signup and view all the answers

    Quali sono i due aspetti che compongono il profilo culturale, educativo e professionale (PECuP)?

    <p>Istruzione generale e area di indirizzo</p> Signup and view all the answers

    Quali sono le tre linee fondamentali del secondo Novecento?

    <p>Guerra fredda, decolonizzazione, storia d'Italia</p> Signup and view all the answers

    Le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento sono emanate ai sensi dell'art. 8, c. 6.

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    La decolonizzazione ha avuto un impatto significativo in Europa.

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    Quali tipi di risultati di apprendimento sono previsti per il PECuP?

    <p>Risultati comuni e specifici del settore.</p> Signup and view all the answers

    Quali sono le due articolazioni del settore economico degli istituti tecnici?

    <p>Amministrazione, Finanza e Marketing; Turismo</p> Signup and view all the answers

    Il D.P.R. 275/1999 prevedeva obiettivi generali del __________.

    <p>percorso formativo</p> Signup and view all the answers

    Cosa stabilisce il D.P.R. 88/2010?

    <p>Regolamenta l'assetto organizzativo degli istituti tecnici.</p> Signup and view all the answers

    L'istruzione tecnica deve distinguersi in modo radicale tra i diversi ________.

    <p>indirizzi</p> Signup and view all the answers

    Quale delle seguenti è un'articolazione del settore tecnologico?

    <p>Meccanica, Meccatronica ed Energia</p> Signup and view all the answers

    Le opzioni negli istituti tecnici possono essere attivate all'interno di quale contesto?

    <p>Entrambi</p> Signup and view all the answers

    Quale è uno dei vincoli dell'autonomia scolastica?

    <p>Dover seguire le richieste degli studenti</p> Signup and view all the answers

    Come viene definita l'articolazione dell'indirizzo che diventa effettiva dal secondo biennio?

    <p>Scelta di frequenza di insegnamenti specifici.</p> Signup and view all the answers

    Study Notes

    Autonomia scolastica e progettazione curricolare

    • L'autonomia delle scuole si concretizza nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF), che definisce la progettazione curricolare, educativa e organizzativa.
    • Il PTOF è vincolato da indicazioni ministeriali, tra cui obiettivi generali del processo formativo, obiettivi specifici di apprendimento, discipline e attività del curricolo nazionale e monte ore annuale.
    • Il Ministero fissa una quota nazionale del curricolo (80%) comune a tutte le scuole, che garantisce omogeneità e comparabilità dei risultati.
    • La scuola ha autonomia sulla quota restante (20%), detta "quota dell'autonomia", per adattare il curricolo alle necessità del territorio e degli studenti.
    • Il PTOF deve integrare la quota nazionale con quella locale, garantendo il carattere unitario del sistema di istruzione e valorizzando il pluralismo culturale e territoriale.
    • La quota di autonomia può essere modificata in base alle esigenze degli studenti, famiglie, realtà locali, enti pubblici e docenti.
    • La quota di autonomia deve assicurare attività di orientamento, personalizzazione e integrazione per alunni con DSA, BES e disabilità.

    Regolamento di riordino del primo ciclo

    • Il D.P.R. 89/2009 riordina la scuola dell'infanzia e il primo ciclo, composto dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado.
    • L'orario settimanale nella scuola secondaria di primo grado è di 29 ore, con la possibilità di arrivare a 30 ore con l'inserimento di un'ora di approfondimento per le materie letterarie.
    • Il criterio per l'inserimento dell'ora di approfondimento è definito dal D.M. 37/2009.

    Il Quadro Orario

    • La scuola secondaria di primo grado ha un quadro orario settimanale di 29-30 ore per ogni classe
    • Le ore sono suddivise tra varie materie: Italiano, Storia, Geografia, Matematica, Scienze, Tecnologia, Inglese, Seconda lingua comunitaria, Arte e immagine, Scienze motorie e sportive, Musica, Religione cattolica e Attività di approfondimento in materie letterarie
    • Le classi a tempo prolungato hanno un quadro orario di 38 ore settimanali, con un aumento di ore per Italiano e Matematica
    • Le ore in eccesso per Italiano e Matematica nelle classi a tempo prolungato possono essere utilizzate per formare altre classi a tempo pieno con un orario di 40 ore
    • Le classi a tempo prolungato non possono attivare il corso a indirizzo musicale
    • È possibile attivare l'insegnamento dell'inglese potenziato, utilizzando le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria

    Struttura del Curricolo

    • Le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo d'istruzione vengono emanate con il D.M. 31 luglio 2007
    • La struttura del curricolo per la scuola dell'infanzia si articola sui campi di esperienza
    • La struttura del curricolo per il primo ciclo (scuola primaria e secondaria di primo grado) si articola in aree disciplinari e discipline
    • I traguardi per lo sviluppo della competenza sono dei riferimenti formativi per gli insegnanti, che mostrano i risultati da raggiungere al termine di ciascun ciclo
    • Gli obiettivi di apprendimento sono espressi integrando organicamente conoscenze e abilità in asserti legati alle attività psichiche e fisiche del bambino
    • Gli obiettivi di approfondimento si possono identificare con gli obiettivi specifici di apprendimento

    Traguardi di Sviluppo della Competenza per l'Italiano

    • Al termine della scuola secondaria di primo grado, l'alunno deve essere in grado di:
      • Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative
      • Usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri
      • Leggere con interesse e piacere testi letterari di vario tipo
      • Produrre con l'aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti
      • Apprezzare la lingua come strumento di espressione
      • Utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione
      • Variare opportunamente il registro informale e formale in base alla situazione comunicativa

    Obiettivi di Apprendimento per l'Italiano

    • Gli obiettivi di apprendimento per l'ltaliano al termine della scuola secondaria di primo grado sono raggruppati in 4 vasti ambiti: ascoltare e parlare, leggere, scrivere, riflettere sulla lingua
    • Alcuni esempi di obiettivi per ogni ambito:
      • Ascoltare e parlare: Intervenire in una conversazione o in una discussione, raccontare esperienze personali, riferire su un argomento di studio
      • Leggere: Comprendere testi letterari, descrittivi, argomentativi
      • Scrivere: Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)
      • Riflettere sulla lingua: Conoscere la costruzione della frase complessa, analizzare la frase complessa, stabilire relazioni tra situazione di comunicazione, interlocutori e registri linguistici

    Esempi di Feedback Negativo

    • Un'esempio di feedback negativo ricevuto da diversi licei riguarda le scarse abilità linguistiche in italiano dei propri alunni, in particolare la costruzione della frase complessa, il distinguere la principale dalle subordinate e l'identificare i principali tipi di proposizioni subordinate.

    Il problema delle frasi subordinate

    • Gli studenti hanno difficoltà a riconoscere e distinguere le frasi relative, temporali, finali, causali e consecutive.
    • I licei hanno condotto un'indagine statistica sui risultati degli studenti, riscontrando un tasso di non ammissione e sospensione superiore alla media.
    • Questo problema colpisce anche l'apprendimento di altre materie come la Lingua Latina.

    Potenziamento del Curricolo di Italiano

    • Il curricolo di Italiano dovrebbe essere potenziato per migliorare la comprensione della costruzione della frase complessa e la gestione delle proposizioni subordinate.
    • Gli insegnanti potrebbero dedicare più tempo a questi aspetti, utilizzando metodi di didattica cooperativa o laboratoriale.
    • Le ore di attività di approfondimento e le ore aggiuntive in italiano nelle classi a tempo prolungato possono essere utilizzate per questo scopo.

    Le Indicazioni per il Curricolo 2012

    • Le Indicazioni per il Curricolo del 2007 sono state revisionate nel 2012, con alcune novità importanti.
    • La nuova versione include una sezione specifica sulla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 2006, che definisce le competenze chiave per l'apprendimento permanente.
    • Viene introdotto un profilo di competenze che gli studenti dovrebbero raggiungere al termine del primo ciclo di istruzione.
    • Il motto "Una scuola di tutti e di ciascuno" enfatizza l'inclusione e la personalizzazione dell'apprendimento.
    • Il documento fa riferimento alle Linee Guida per l'integrazione degli alunni disabili, gli alunni stranieri e gli alunni con DSA.
    • L'organizzazione del curricolo non differisce significativamente dalla versione precedente, ma non si fa più riferimento alle aree disciplinari.

    Il Curricolo nei Licei

    • Il D.P.R. 89/2010 regolamenta l'organizzazione dei licei, istituendo 6 percorsi: artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico (con opzione scienze applicate), e scienze umane (con opzione economico sociale).
    • Tutti i percorsi sono articolati in due bienni e un quinto anno.
    • Il primo biennio si focalizza sull'obbligo di istruzione e su elementi comuni a tutti i licei.
    • Il secondo biennio è dedicato all'approfondimento delle discipline specifiche di ciascun percorso.
    • L'ultimo anno è dedicato al Profilo Educativo, Culturale e Professionale dello studente (PECuP) e all'orientamento.

    Modifiche al Piano degli Studi nei Licei

    • Le scuole possono modificare il piano degli studi dei licei entro i limiti previsti dal regolamento.
    • Il piano degli studi può essere adattato per il 20% del primo biennio, 30% del secondo biennio e 20% dell'ultimo anno.
    • Le modifiche devono avvenire nell'ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni e in coerenza con il PECuP.
    • Sono possibili tre tipi di modifiche: rimodulare il piano degli studi, potenziare il monte ore di alcune discipline, o organizzare attività e insegnamenti facoltativi.
    • Le scuole possono attivare l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL) a partire dal quinto anno per tutti i licei, e dal secondo anno del secondo biennio per il liceo linguistico.

    Il Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECuP)

    • L'Allegato A al Regolamento illustra il PECuP dello studente in uscita da un liceo.
    • Il PECuP definisce le conoscenze, abilità e competenze che lo studente dovrebbe acquisire al termine del percorso liceale.
    • I risultati di apprendimento (RdA) possono essere divisi in: sviluppo di conoscenze e abilità, maturazione di competenze, acquisizione di strumenti.
    • I RdA possono essere comuni a tutti i percorsi liceali o specifici per ciascun percorso.
    • I RdA comuni sono suddivisi in cinque aree: metodologica, logico-argomentativa, linguistica e comunicativa, storico-umanistica, scientifica, matematica e tecnologica.
    • I RdA specifici sono relativi alle discipline di indirizzo di ogni percorso.

    Le Indicazioni Nazionali per i Licei

    • Le Indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei sono state emanate nel 2010.
    • Le Indicazioni declinano il PECuP e sono strutturate in base ai percorsi liceali e alle discipline.
    • Per ogni materia sono elaborate linee generali che descrivono le competenze attese alla fine del percorso di studi.
    • Il percorso di studi di ogni disciplina è suddiviso in tre periodi: primo biennio, secondo biennio e ultimo anno.

    Gli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA)

    • Gli OSA sono ciò che gli studenti devono sapere e saper fare alla fine di un ciclo di istruzione, esprimendosi in termini di conoscenze e abilità.
    • I sistemi nazionali di istruzione e formazione assicurano il raggiungimento di questi obiettivi.
    • Gli OSA comprendono tutti gli aspetti della maturazione delle competenze presentate nelle linee generali.
    • Essi descrivono una serie di conoscenze e abilità che sviluppano le competenze da raggiungere alla fine di un percorso disciplinare.
    • Le Indicazioni per i licei contengono gli OSA previsti dall'art. 8, c. 1, lett.b) del D.P.R. 275/1999.

    Struttura e Progettazione del Curricolo

    • Il curricolo si basa sulle Indicazioni.
    • La Tabella 5.5 mostra un esempio delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento per la storia nel liceo scientifico, come presentati nelle Indicazioni.
    • Le competenze in uscita sono caratterizzate da atteggiamenti che dimostrano una padronanza della disciplina e la capacità di riflettere sui concetti fondamentali.
    • La competenza di cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità tra civiltà diverse è sviluppata attraverso un percorso disciplinare che si snoda su cinque anni.
    • Esempi di come questa competenza può essere sviluppata:
      • Studio delle civiltà antiche e altomedievale nel primo biennio.
      • Studio dell'imperialismo e del nazionalismo nel secondo biennio.
      • Studio della decolonizzazione e della lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America Latina, della nascita dello stato di Israele e della questione palestinese e della rinascita della Cina e dell'India come potenze mondiali nell'ultimo anno.

    Adattamento del Curricolo alle Esigenze del Territorio

    • Il contesto sociale può influenzare il curricolo.
    • L'esempio del territorio con un alto tasso di immigrazione dimostra come il curricolo di storia può essere adattato per promuovere l'integrazione interculturale.
    • In questo caso, obiettivi specifici di apprendimento come la nascita e la diffusione dell'Islam, l'imperialismo e il nazionalismo, e la nascita dello stato di Israele e la questione palestinese possono essere approfonditi per favorire la conoscenza reciproca delle due comunità.
    • Questi obiettivi, in sinergia con altri, aiutano a sviluppare la competenza di guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione e il confronto, le radici del presente.
    • La scuola può modificare il curricolo aumentando le ore di storia all'interno della quota di autonomia, permettendo un'analisi più approfondita di queste tematiche.

    Obiettivi Specifici di Apprendimento per la Storia nel Liceo Scientifico

    • L'obiettivo generale è quello di conoscere gli eventi e le trasformazioni di un lungo periodo della storia dell'Europa e dell'Italia, dall'antichità ai giorni nostri, nel contesto storico globale del mondo.
    • Lo studente dovrebbe essere in grado di:
      • Usare il lessico e le categorie interpretative della disciplina in modo appropriato.
      • Leggere e valutare diverse fonti.
      • Guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere le radici del presente.
      • Rielaborare ed esporre i temi trattati in modo articolato, cogliendo le relazioni tra essi.
      • Riconoscere gli elementi comuni e differenti tra civiltà diverse.
      • Orientarsi sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale.
      • Sviluppare un metodo di studio per sintetizzare e schematizzare testi storici, cogliendo i nodi salienti dell'interpretazione, dell'esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare.

    Temi Centrali per Ogni Biennio

    • Primo Biennio: Civiltà antiche e altomedievale - nuclei tematici:

      • Le principali civiltà dell'Antico Oriente.
      • La civiltà giudaica.
      • La civiltà greca.
      • La civiltà romana.
      • L'avvento del Cristianesimo.
      • L'Europa romano-barbarica.
      • Società ed economia nell'Europa altomedioevale.
      • La Chiesa nell'Europa altomedievale.
      • La nascita e la diffusione dell'Islam.
      • Impero e regni nell'alto medioevo.
      • Il particolarismo signorile feudale.
    • Secondo Biennio: Dall'XI secolo al XIX secolo - nuclei tematici:

      • La rinascita dell'XI secolo.
      • I poteri universali (Papato e Impero).
      • Comuni e monarchie.
      • La Chiesa e i movimenti religiosi.
      • Società ed economia nell'Europa basso medievale.
      • La crisi dei poteri universali e l'avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie.
      • Le scoperte geografiche e le loro conseguenze.
      • La crisi dell'unità religiosa dell'Europa.
      • La costruzione degli stati moderni e l'assolutismo.
      • Lo sviluppo dell'economia fino alla rivoluzione industriale.
      • Le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese).
      • L'età napoleonica e la Restaurazione.
      • Il problema della nazionalità nell'Ottocento.
      • Il Risorgimento italiano e l'Italia unita.
      • L'Occidente degli Stati-Nazione.
      • La questione sociale e il movimento operaio.
      • La seconda rivoluzione industriale.
      • L'imperialismo e il nazionalismo.
      • Lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell'Ottocento.
    • Ultimo Anno: Il XX secolo - nuclei tematici:

      • L'inizio della società di massa in Occidente.
      • L'età giolittiana.
      • La prima guerra mondiale.
      • La rivoluzione russa e l'URSS da Lenin a Stalin.
      • La crisi del dopoguerra.
      • Il fascismo.
      • La crisi del '29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo.
      • Il nazismo.
      • La Shoah e gli altri genocidi del XX secolo.
      • La seconda guerra mondiale.
      • L'Italia dal fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.
      • Il quadro storico del secondo Novecento:
        • Dalla "guerra fredda" alle svolte di fine Novecento (l'ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l'età di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell'Unione Europea, i processi di globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del mondo globale).
        • Decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America Latina (la nascita dello stato d'Israele e la questione palestinese, il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell'India come potenze mondiali).
        • La storia d'Italia nel secondo dopoguerra (la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico all'inizio degli anni 90).

    Le opzioni negli istituti tecnici

    • Le opzioni sono state introdotte con la riforma del 2012 e sono attivate nei limiti delle dotazioni organiche assegnate, senza causare esuberi di personale.
    • Le opzioni sono state definite in un elenco nazionale di 11 opzioni, attraverso il D.l. del 24/04/2012, prot. n. 7431.
    • Sono attivabili all'interno degli indirizzi o delle articolazioni e si concentrano su particolari realtà produttive locali.
    • Esempi di opzioni includono "Tecnologie del cuoio" nell'indirizzo "Chimica, Materiali e Biotecnologie".
    • I quadri orari delle opzioni sono specifici e includono attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.

    La struttura degli istituti professionali

    • Sono regolamentati dal D.P.R. 87/2010 e divisi in due settori: Servizi e Industria e Artigianato.
    • Ogni settore si suddivide in più indirizzi e alcuni prevedono articolazioni (ad esempio "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera").
    • Il quadro orario è composto da attività e insegnamenti di istruzione generale, insegnamenti obbligatori di indirizzo comuni all'intero indirizzo e specifici per ogni articolazione.
    • Gli insegnamenti specifici dell'articolazione possono essere attivati dal primo anno o dal terzo anno, a seconda dell'indirizzo.

    Flessibilità e autonomia negli istituti professionali

    • La flessibilità è consentita per il 25% del quadro orario del primo biennio, il 35% del secondo biennio e il 40% dell'ultimo anno.
    • Gli spazi di flessibilità possono essere utilizzati per l'intervento di esperti del mondo del lavoro, arricchendo l'offerta formativa.
    • Le modifiche al quadro orario con la quota di autonomia sono soggette a vincoli, tra cui il limite del contingente di organico assegnato e la riduzione del monte ore di ogni disciplina a non più del 20%.

    L'offerta sussidiaria degli istituti professionali

    • È un'offerta integrativa e complementare rispetto all'istruzione e alla formazione professionale (IeFP).
    • Consente agli studenti di conseguire la "qualifica professionale" al termine del terzo anno o il "diploma professionale" al termine del quinto anno.
    • L'offerta sussidiaria è regolamentata dal D.M. 4/2001.

    Le opzioni negli istituti professionali

    • Simile alle opzioni degli istituti tecnici, le opzioni negli istituti professionali sono definite con il D.l. del 24/04/2012, prot. n. 7428.
    • L'elenco nazionale comprende 10 opzioni specifiche per rispondere a realtà produttive locali.

    Il profilo culturale, educativo e professionale (PECuP)

    • Il PECuP è definito nell'allegato A del Regolamento degli istituti tecnici e professionali e rimanda agli allegati B e C per le specifiche di ogni indirizzo.
    • Si compone di due aspetti complementari: insegnamenti di istruzione generale (comune a tutti gli indirizzi) e insegnamenti di indirizzo (specifici del percorso di studi).

    Risultati di apprendimento

    • Sono riferibili a competenze che lo studente deve maturare al termine del percorso di studi.
    • Sono divisi in due tipologie: comuni a tutti i percorsi e specifici del settore, dell'indirizzo e dell'articolazione.

    Linee guida per gli istituti tecnici e professionali

    • La Direttiva Ministeriale 65/2010 (per gli istituti professionali) e la Direttiva Ministeriale 57/2010 (per gli istituti tecnici) forniscono le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento.
    • Le Linee guida definiscono l'identità di ogni tipo di istituto, presentando un curricolo con un'area di istruzione generale e un'area di indirizzo.
    • I risultati di apprendimento per il primo biennio sono nell'allegato A delle Linee guida.
    • I risultati di apprendimento per il secondo biennio e per l'ultimo anno sono stati emanati nel 2012, tenendo conto delle articolazioni e delle opzioni.

    Struttura delle Linee guida per il primo biennio

    • Le Linee guida per il primo biennio degli istituti professionali e tecnici sono strutturate in base ai percorsi e alle discipline.
    • Per ogni disciplina sono individuati i risultati di apprendimento, le competenze da conseguire alla fine del primo biennio e i contenuti e le abilità riferibili al primo biennio.

    Linee guida per il secondo biennio e quinto anno

    • La Direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 ha definito le Linee guida per il secondo biennio e il quinto anno degli istituti tecnici.
    • Le Linee guida tengono conto dell'anno scolastico 2012/2013, l'anno in cui la riforma è stata applicata.

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