I 6 Cappelli per Pensare

I 6 Cappelli per Pensare

• Il metodo dei 6 cappelli per pensare, ideato da Edward de Bono, aiuta a generare soluzioni creative ai problemi guardando le cose da diverse prospettive

• Il metodo si basa sull'indossare metaforicamente sei cappelli diversi, ognuno dei quali rappresenta un diverso modo di pensare

• Si può utilizzare sia a livello individuale, sia all'interno di gruppi

Tipologie di Cappelli

• Cappello Bianco: Neutralità - analizzare i dati oggettivamente senza interpretazioni o giudizi

• Cappello Rosso: Emozioni - esprimere le emozioni, intuizioni e presentimenti

• Cappello Giallo: Ottimismo - individuare gli aspetti positivi e le opportunità di miglioramento

• Cappello Nero: Pessimismo - analizzare gli aspetti negativi e i rischi ad una soluzione

• Cappello Verde: Creatività - generare soluzioni creative, nuove idee e alternative, uscire dagli schemi rigid

• Cappello Blu: Processo - guardare al problema in modo distaccato, fissare un metodo pratico da seguire per arrivare ad una soluzione

Uso dei Cappelli

• Non c'è un ordine prefissato per l'utilizzo dei cappelli, ciascuno può scegliere la sequenza che preferisce

• L'obiettivo è mappare le diverse dimensioni del pensiero per arrivare ad una soluzione

• Il vantaggio del metodo è la separazione forzata delle diverse variabili del pensiero

• Analizzando prima le informazioni, emozioni, logica e creatività, si può ottenere una soluzione creativa

Learning by Doing: dall'inizio alla fine del processo

• Il termine "learning by doing" significa imparare facendo.
• Il principio è imparare attraverso l'esperienza diretta.
• L'obiettivo è fissare informazioni e linee guida.
• L'apprendimento è più rapido e facile.
• È necessario comprendere l'azione.
• C'è una relazione tra l'azione svolta e il pensiero logico.
• La consapevolezza e la riflessione sono cruciali.
• L'azione interiorizzata diventa reversibile.
• Combina il learning by doing con il learning by thinking.

Un Metodo Secolare

• Il learning by doing è un metodo antico.
• Dewey (inizio del XX secolo) fu un pioniere della metodologia.
• Il suo scopo è quello di porre fine alle lezioni frontali passive ed introdurre un apprendimento attivo.
• Il pensiero educativo di Dewey si basa sull'interazione tra individuo e ambiente.
• La visione di Dewey sulla scuola è quella di un luogo di sperimentazione e interazione attiva.
• Il pensiero deriva dall'esperienza.
• L'esperienza è attiva e sociale, non solo conoscitiva.

L'Eredità di Dewey

• Il learning by doing è collegato al metodo di Dewey.
• Il metodo di Dewey segue un approccio sperimentale.
• Le fasi del metodo:
  • Osservazione di un problema.
  • Formulazione di un'ipotesi.
  • Sperimentazione per dimostrare l'ipotesi.
  • Risoluzione del problema.
• Dewey enfatizza il principio di continuità.
• I problemi successivi si basano sulle riflessioni derivate dal problema precedente.
• Ogni problema ha un gradiente di difficoltà crescente.

La Diffusione del Metodo

• La metodologia è stata adottata da diversi attivisti e pedagogisti.
• John Dewey e John Kilpatrick furono dei pionieri.
• Kilpatrick ha utilizzato il suo metodo dei progetti per promuovere l'apprendimento attivo.
• Il metodo dei progetti prevede che gli studenti ideino e realizzino progetti personali.
• Gli studenti sono coinvolti in tutte le fasi, dalla pianificazione all'analisi dei risultati.
• Helen Parkhurst, una stimata attivista, ha sviluppato curriculum personalizzati per gli studenti.
• Il suo obiettivo era di promuovere l'autonomia e la responsabilità dei ragazzi.
• Ha introdotto il piano Dalton, un piano di lavoro autonomo.
• Maria Montessori ha utilizzato il suo metodo attivo per dare agli studenti l'opportunità di esplorare e sperimentare.
• Gli studenti sono incoraggiati a usare materiali didattici e a esplorare in modo autonomo.
• L'osservazione e la sperimentazione attiva sono fondamentali nel metodo di Montessori.
• Carl Rogers si è focalizzato sulla condivisione di esperienze attraverso laboratori pratici.
• Ha implementato l'utilizzo di giornali scolastici come mezzo di condivisione delle esperienze.

I Progetti di Papert e la Modernità

• Seymour Papert ha creato Logo, un linguaggio di programmazione per bambini.
• Logo ha consentito ai bambini di sperimentare la creatività e l'apprendimento attraverso il fare.
• Il learning by doing è un approccio moderno ed efficace.
• Richiede un'integrazione del learning by thinking.
• La motivazione personale è diventata cruciale per l'apprendimento.
• I ragazzi hanno bisogno di una motivazione interna per imparare e impegnarsi.
• L'intelligenza emotiva è importante per sostenere il processo di apprendimento.
• Il ruolo degli insegnanti e degli studenti è cambiato.
• Gli insegnanti collaborano con gli studenti nella progettazione e nella realizzazione di attività.
• Gli insegnanti dovrebbero incoraggiare la riflessione e il lavoro di gruppo.
• Gli studenti diventano partecipanti attivi e responsabili del loro percorso di apprendimento.
• I contenuti vengono integrati in progetti e applicazioni reali.
• Il metodo favorisce lo sviluppo di competenze pratiche e il riconoscimento dei talenti individuali.
• Fissare le azioni interiorizzate attraverso la ripetizione mentale.

Esempi di Learning by Doing

• Realizzare un progetto per riqualificare il quartiere.

• Fasi del progetto:

  • Raccolta di informazioni attraverso interviste.
  • Confronto e analisi di dati.
  • Pianificazione del progetto.
  • Esecuzione del progetto.

• Un lavoro pratico che implica la riflessione su ogni azione.### Didattica, Metodo, Tecnica, Strategia e Strumenti

• Didattica è la scienza che studia i metodi e le tecniche per insegnare.

• Il metodo si riferisce al come insegnare, inclusa la pianificazione e organizzazione delle modalità operative.

  • Esempi di metodi: espositivo, operativo, investigativo, individualizzato, master learning.

• La tecnica è il modo pratico di operare all'interno di un'attività di insegnamento.

  • La tecnica è un insieme di mezzi, materiali e procedure che servono per sviluppare un determinato metodo.
  • Esempi di tecniche: brainstorming, ben writing, circle time, storytelling, tutoring.

• La strategia è come un docente si pone nei confronti degli studenti e facilita l'apprendimento.

  • Due tipi principali: espositiva (centrata sui contenuti) ed euristica (centrata sui modi di apprendere).
  • Esempi di strategie euristiche: didattica metacognitiva, didattica per competenze, didattica cooperativa, didattica laboratoriale.

• Gli strumenti sono risorse utilizzate dall'insegnante all'interno del percorso didattico.

  • Esempi di strumenti: software, libri, giochi, materiali manipolativi.

Debriefing

• Il debriefing è una tecnica che aiuta a riflettere su un'attività di gruppo, analizzando gli obiettivi raggiunti, le criticità e i possibili miglioramenti.
• Il debriefing si concentra su tre punti chiave:
  • Parlare dell'attività svolta, discutere e scambiarsi esperienze.
  • Capire cosa si è imparato durante l'attività.
  • Riflettere su come applicare ciò che si è imparato nella vita quotidiana.
• Un debriefing efficace prevede alcuni passaggi:
  • Organizzare un ambiente in cui tutti i partecipanti possono guardarsi negli occhi.
  • L'insegnante funge da mediatore, favorendo la discussione e ponendo domande pertinenti.
  • Le domande devono riguardare tutti gli aspetti dell'esperienza vissuta: attività, compagni, singolo studente e possibili miglioramenti.
• Le qualità chiave di un buon mediatore sono:
  • Saper porre domande pertinenti che coprano tutti gli aspetti dell'attività.
  • Coinvolgere attivamente tutti gli studenti, anche quelli più timidi.
  • Rispettare i tempi di intervento di ogni studente.
  • Favorire l'emergere della creatività di ogni studente.
  • Non esprimere giudizi né sulle persone né sulle risposte.
• Esempi di domande per un debriefing:
  • Come è stata questa esperienza? Ha avuto aspetti positivi e negativi?
  • Le tue aspettative sono state confermate?
  • Cosa ti ha sorpreso?
  • È stato chiaro per tutti l'obiettivo dell'attività?
  • Come è stato il rapporto con i compagni durante l'attività?
  • Avete raggiunto gli obiettivi proposti?
  • Come ti sei sentito all'interno del gruppo?
  • Come ti sei comportato nei confronti dei tuoi compagni?
  • Quali erano le tue paure all'inizio?
  • C'erano altri modi per raggiungere l'obiettivo?

Scopri il metodo dei 6 cappelli di Edward de Bono, un approccio innovativo per affrontare i problemi da diverse angolazioni. Ogni cappello rappresenta un modo di pensare unico, che può aiutarti a sviluppare soluzioni creative e a migliorare la collaborazione nel gruppo. Ideale sia per scopi individuali che di gruppo.