Fair Play: Regole e Principi

• Il "gioco corretto" o "fair play" implica un comportamento rispettoso delle regole, garantendo pari opportunità tra i partecipanti in sport, politica e interazioni sociali.

Regole del Fair Play

• Il fair play, traducibile come "gioco leale", definisce i principi per essere un vero sportivo, rispettando tutte le regole.
• Lo sport è un'attività competitiva che richiede un'attitudine morale, operando in lealtà e rispetto verso gli altri e le regole stesse.
• Il fair play non è solo rispetto delle regole, ma un modo di pensare che include amicizia, rispetto per gli altri e spirito sportivo.
• Il regolamento del fair play è stato creato dal Panathlon International, un'organizzazione che promuove la sportività leale, integrando valori morali e culturali.
• Diverse associazioni formano comitati Nazionali e Internazionali per il Fair Play.
• Il concetto di fair play è nato in Inghilterra nell'Ottocento, inizialmente per le competizioni sportive, ma si è esteso ad altri ambiti come finanza e politica.

Carta del Fair Play

• La Carta del Fair Play è un documento del 1975 proposto dal Comitato Internazionale Fair Play (C.I.F.P.) che riassume i concetti fondamentali del gioco corretto in dieci punti.
• Il decalogo della "Carta del Fair Play" si fonda sui seguenti principi:
  • Considerare ogni incontro sportivo come una festa, indipendentemente dalla sua importanza.
  • Rispettare le regole e lo spirito dello sport praticato.
  • Rispettare gli avversari come se stessi.
  • Accettare le decisioni degli arbitri, riconoscendo il loro diritto all'errore.
  • Evitare cattiverie e aggressioni in atti, parole o scritti.
  • Non usare inganni per ottenere il successo.
  • Rimanere dignitosi sia nella vittoria che nella sconfitta.
  • Aiutare gli altri con esperienza e comprensione.
  • Soccorrere atleti feriti o in pericolo.
  • Essere ambasciatori dello sport, promuovendo il rispetto dei principi.

Principi del Fair Play

• Il fair play si oppone all'imbroglio e alle furbizie al limite del regolamento.
• Il fair play rifiuta categoricamente il doping.
• Il fair play combatte molestie, abusi, violenza, razzismo, sfruttamento, commercializzazione eccessiva e corruzione.

Etica Sportiva

• I valori dello sport si rispettano con comportamenti corretti, cercando la vittoria attraverso un confronto leale con gli avversari.
• Essere antisportivo significa assicurarsi una vittoria sleale, penalizzando l'avversario in modo compromettente.
• Il riconoscimento del fair play da parte della politica e delle istituzioni è avvenuto gradualmente, con il suo radicamento nella mentalità degli organismi di governo dello sport.
• Nel 1992, durante la Conferenza di Rodi, il Consiglio d’Europa ha approvato il Codice Europeo di Etica Sportiva.
• Il Codice Europeo di Etica Sportiva prevede un quadro etico di riferimento per diffondere una mentalità sportiva condivisa in ogni attività, senza fissare regolamenti precisi.
• Il fair play è al centro del codice come elemento necessario, guidando l’approccio allo sport e la lotta a brogli, doping, violenza e discriminazioni.
• Promuovere esperienze sportive per giovani e bambini secondo i principi del fair play deve essere una priorità.
• Praticare sport con fair play offre l’opportunità di conoscersi, fissare obiettivi, integrarsi, divertirsi e dimostrare abilità.
• Quando lo sport non è contaminato da interessi politici ed economici, ignoranza e prepotenza, è un'attività formativa ed educativa.
• Lo sport ha un linguaggio immediato, trasmettendo valori come responsabilità, interazione sociale, abilità tecniche e conoscenza di sé.
• Principi importanti per atleti e tifosi nel contesto di sport e fair play includono:
  • Giocare per divertirsi
  • Giocare con lealtà
  • Rispettare le regole del gioco
  • Rispettare compagni, avversari, arbitri e spettatori
  • Accettare la sconfitta con dignità
  • Rifiutare doping, razzismo, violenza e corruzione
  • Essere generosi verso il prossimo, soprattutto i bisognosi
  • Aiutare gli altri nelle difficoltà
  • Denunciare chi scredita lo sport
  • Onorare chi difende lo spirito olimpico dello sport

Esempi Concreti di Fair Play

• Pierre de Coubertin, fondatore dei moderni Giochi olimpici, affermava che "l’importante non è vincere, ma partecipare".
• Nel 1964, durante i giochi di Innsbruck, Eugenio Monti prestò il suo bullone alla squadra britannica di bob, permettendogli di gareggiare e vincere.
• Monti commentò la sconfitta dicendo che gli avversari avevano vinto perché erano andati più veloci, non grazie al suo aiuto.
• Nel dicembre 2000, Paolo Di Canio fermò il pallone con le mani durante una partita del West Ham vedendo il portiere avversario infortunato a terra.
• Alle Olimpiadi di Atene del 2004, Michael Phelps rinunciò a partecipare alla staffetta 4×100 per dare a un compagno la possibilità di vincere una medaglia d’oro.
• Nel 2005, Andy Roddick mise in dubbio un punto assegnatogli dall’arbitro, permettendo al suo avversario Verdasco di vincere l’incontro.
• Ai Mondiali di Atletica di Doha, Braima Suncar Dabò si fermò a soccorrere un altro atleta, percorrendo con lui gli ultimi 250 metri.
• Lo sport è una scuola di vita che insegna il rispetto come valore fondamentale.
• Per i bambini, lo sport è un momento ludico per imparare a socializzare, rispettare le regole e lavorare in gruppo per un obiettivo comune.
• Lo sport è importante per costruire esperienze che aiutano ad affrontare la vita.
• In ogni sport si costruiscono relazioni umane basate sul rispetto, verso compagni, allenatori, staff e avversari.
• Atteggiamenti come indossare la divisa, essere puntuali, impegnarsi negli allenamenti, identificano il rispetto e conferiscono all'attività fisica un ruolo centrale per una crescita sana.
• Lo sport può mettere dei limiti a una vita sregolata, aiutando a valutare le conseguenze delle proprie azioni.
• Attraverso il gioco, lo sport educa al lavoro di squadra, mettendo al primo posto il rispetto di sé stessi e degli altri.
• La competizione sportiva esalta valori come etica, disciplina, sacrificio e dedizione, contribuendo al "gioco leale".
• Lo sport offre ai ragazzi l'opportunità di mettersi in gioco e crescere, accettando sia la vittoria che la sconfitta per arricchire il proprio bagaglio personale.

Carta Etica della Regione Veneto (2017)

• La Carta Etica è un documento redatto nel 2017 dalla regione Veneto.
• Si rivolge a tutti coloro che hanno a che fare con lo sport, sia amatoriale che professionistico, inclusi ragazzi, adulti, società sportive ed enti locali.
• Afferma il valore sociale, formativo ed educativo dell'attività motoria e sportiva.
• L'attività sportiva è vista come uno strumento per realizzare il diritto alla salute e al benessere psicofisico.
• Promuove la crescita civile e culturale del singolo e della comunità.
• Mira a migliorare le relazioni e l'inclusione sociale.
• Incoraggia un rapporto armonico e rispettoso con l'ambiente.
• Lo sport è portatore di valori morali, culturali ed educativi.
• È un fattore imprescindibile di inclusione sociale e integrazione popolare.
• Rifiuta ogni forma di discriminazione.
• L'attività motoria o sportiva è un elemento irrinunciabile per una crescita equilibrata della persona.
• L'atleta si impegna ad agire senza ledere l'integrità fisica e morale propria e altrui.
• Principi fondamentali includono lealtà, onestà, fair play, spirito di squadra, solidarietà, amicizia e mutua comprensione.
• Impegno al rispetto assoluto degli altri atleti, arbitri, giudici di gara, dell'ambiente e delle strutture utilizzate.
• Le società sportive si impegnano ad avvalersi di personale adeguatamente preparato dal punto di vista tecnico, educativo e formativo.
• A livello giovanile, è importante non imporre l'attività sportiva con carattere di esclusività rispetto ai normali ritmi di vita dei praticanti.
• Curare il benessere fisico ed emotivo dell'atleta, rispettando i tempi di apprendimento ed evitando le specializzazioni precoci.
• Insegnare e esercitare il rispetto delle regole di gioco e dell'avversario, evitando l'esasperazione agonistica.
• Verificare che l'atleta assimili i principi etici e morali dello sport.
• Assicurare la dovuta accoglienza alle società ospiti.
• Pubblicizzare la Carta etica dello sport veneto anche attraverso incontri di approfondimento con i genitori degli atleti.

Esempi di sport che educano al rispetto

• Ogni sport possiede regole che ne permettono uno svolgimento armonico basato sul rispetto.
• Esempi di sport con funzioni educative includono rugby, pallamano, calcio e salto in lungo.

Il Rugby

• Fino all’età di 12 anni si gioca senza alcuna distinzione di sesso.
• L’allenamento misto è fatto di salti, corsa e rotolamenti, utili per gestire la forza e i movimenti del corpo.
• Ogni bambino ha un compito preciso, contribuendo equamente all’interno della squadra.
• L'educazione è un valore fondamentale; solo il capitano può parlare, anche con l’arbitro, e la violazione di questa regola ha conseguenze per l’intera squadra.

La Danza

• È adatta a entrambi i sessi e praticata fin dalla prima infanzia.
• Richiede impegno sia a livello alimentare che disciplinare.
• Insegna il senso del ritmo, delle pause e la coralità, sviluppando l'ascolto e la sincronia con gli altri.

Il Judo

• Aiuta i bambini vivaci a controllare l’aggressività e quelli insicuri a sviluppare fiducia in sé stessi.
• Insegna generosità e rispetto, abbandonando l’idea di prevalere sull’altro.
• La parola Judo deriva da “ju” (cedevolezza) e “do” (via), trasmettendo l'importanza di accettare ciò che arriva.
• Il contributo dei genitori è fondamentale per una competizione sana, senza creare aspettative eccessive.