Design Tipografico: Aspetti Tecnici ed Espressivi

Design Tipografico

• Il design tipografico si divide in tecnico/funzionale e espressivo/emotivo.
• L'aspetto tecnico/funzionale include leggibilità, allineamento, disposizione, disegno, morfologia, gerarchia visiva e accessibilità.
• L'aspetto espressivo/emotivo comprende personalità, tono, stile visivo, sensorialità, pattern cognitivi e identità culturale/storica.
• La tipografia è un elemento che, se ben realizzato, ci distrae dalla forma delle lettere, concentrandoci sul significato delle parole.
• È difficile concentrarsi simultaneamente sulla forma di un carattere tipografico e sul contenuto del testo.
• Si instaura un meccanismo simile alle figure bivalenti, dove è impossibile percepire figura e sfondo contemporaneamente.

"La buona tipografia si legge come si respira: inconsapevolmente"

• Beatrice Warde paragona la buona tipografia a un bicchiere di cristallo che rivela la bellezza del vino, mentre una cattiva tipografia è come un calice d'oro che distrae dal contenuto.
• In altre parole la buona tipografia non distrae dal contenuto.

Apofenia

• È la tendenza a percepire connessioni significative tra eventi casuali.
• Lo psichiatra tedesco Klaus Conrad ha coniato questo termine negli anni '50.

Dettagli nel design

• Charles Eames sosteneva che "i dettagli non sono dettagli, i dettagli sono il progetto".

Stone Alphabet

• Creato dalla designer belga Clotilde Olyff (2019), include sia caratteri maiuscoli che minuscoli.

Johannes Gutenberg

• Vissuto dal 1400 al 1468 a Magonza.
• Il suo vero nome era Gensfleisch.
• Proveniva da una famiglia patrizia addetta alla lavorazione del metallo.
• Si trasferì a Strasburgo nel 1430 per motivi politici, dove lavorò come orafo.

Tipografia

• Deriva dal greco "topos" (impronta) e "graffe" (scrittura).
• Originariamente si riferiva al processo di stampa, ma oggi include la progettazione e l'estetica del testo.
• Prima dei caratteri mobili c'era la xilografia, che però non permetteva correzioni facili.
• Gutenberg si associò con Fust per creare libri.
• È considerato il padre della tipografia moderna.

Invenzioni di Gutenberg

• Perfezionò i caratteri mobili in metallo, già esistenti in Cina (in legno), rendendoli riutilizzabili.
• Utilizzò una lega di piombo, stagno e antimonio per garantire durevolezza.
• Adattò il torchio da vinificazione per la stampa, rendendo il processo più efficiente.
• Introdusse un sistema di matrice e punzone per creare caratteri uniformi.
• Sviluppò un inchiostro oleoso che aderiva meglio ai caratteri mobili e alla carta.
• Organizzò un sistema di produzione su larga scala, dividendo il lavoro tra diverse figure professionali.
• La carta era realizzata con fibre vegetali come cotone, lino, canapa o cellulosa derivata dal legno, mentre la pergamena era ottenuta da pelle animale.

Organizzazione del lavoro di Gutenberg

• Maestro: Supervisore generale del processo.
• Compositore: Selezionava e assemblava i caratteri mobili.
• Battitore: Realizzava una prima stampa di prova.
• Correttore: Cercava refusi e errori.
• Torcoliere: Azionava il torchio per la stampa finale.
• Apprendista: Asciugava i fogli stampati.

Bibbia di Gutenberg

• Noto anche come Bibbia a 42 linee.
• È il primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili.
• Realizzata a Magonza, è composta da due volumi in folio per un totale di 1282 pagine.
• Ci sono voluti 3 anni di composizione e 2 di stampa per produrre 180 copie (140 su carta di canapa e 40 su pergamena).
• Furono utilizzati 100.000 caratteri fusi, 12 stampatori e 6 torchi.
• Riproduce il testo della Vulgata.
• Nel 2001 è stata inserita dall'UNESCO nell'elenco della Memoria del Mondo.
• Il formato è 28x39,8 cm.
• La griglia di impaginazione è basata sulla proporzione aurea.
• L'impaginazione è a doppia colonna, tipica dei messali.

Carattere Textura

• Peter Schoeffer incise questo carattere per la Bibbia di Gutenberg.
• Le lettere sono angolose, con aste che terminano con quadrangoli e occhielli esagonali.
• Il termine "Textura" deriva dall'aspetto intrecciato della pagina, simile a una tessitura.
• Era uno stile gotico già usato nei manoscritti medievali.
• Inizialmente si voleva stampare a due colori, ma poi si optò per il bianco e nero, lasciando spazio per le iniziali miniate.

Tipografia come Zeitgeist

• Ogni stile tipografico riflette i valori, l'estetica e le idee del suo tempo.
• I caratteri tipografici catturano lo spirito del momento in cui sono stati progettati.
• Documentano la storia sociale, gli sviluppi tecnologici e i gusti dominanti.

Stili tipografici e associazioni storiche

• Romanico (1000): arco a tutto sesto, scrittura onciale, maiuscola VIII-XIII secolo.
• Gotico (1300): arco a sesto acuto, scrittura gotica, grafia minuscola derivata dall'alfabeto latino XIII secolo.
• Rinascimentale (1400): capitalis romana, scrittura rinascimentale classica XV secolo.
• Art Nouveau (1900): lettere ornate, carattere Jugendstil, fine 1800.
• Razionalista (1930): caratteri minimali, scrittura razionalista, anni '30.
• Stile parametrico (2000): caratteri contemporanei, molteplici forme in continua evoluzione.

Font Variabili

• Sono caratteri tipografici che contengono più stili o pesi in un unico file.
• Gli assi di variazione (peso, larghezza, inclinazione, ecc.) permettono di regolare l'aspetto del font in modo fluido.
• Offrono maggiore flessibilità grafica e migliorano le prestazioni web.
• Il carattere Paris 2024 si ispira all'Art Déco.

Polite Type

• È un font open source che sostituisce parole offensive con alternative più inclusive.
• Creato da Tietoevry (Svezia) e The Children and Youth Foundation nel 2020.
• Pensato per scopi educativi.

Handmade Fonts

• Azienda fondata in Estonia nel 2008.
• Crea caratteri tipografici realizzati con materiali inusuali.

Protoscritture

• Sono sistemi di segni primitivi usati per comunicare prima della scrittura vera e propria.
• Non rappresentano un linguaggio completo, ma simboli che indicano idee, oggetti o concetti.
• Esempi includono incisioni rupestri e pittogrammi.
• Rappresentano l'individuo prima dell'invenzione della scrittura.
• Sono segni di firma e appartenenza.
• Grotte di Lascaux (Francia), 30000 a.C.

Brand

• Deriva da un termine scandinavo medievale che significa marchiare a fuoco.
• A Strasburgo, i segni erano riprodotti su griglie precise (quadrati, cerchi).
• Segni simili indicavano rapporti di parentela tra tagliapietre.

Monogramma

• È una singola figura grafica costituita dalla combinazione di una o più lettere.
• Usato per esprimere un nome proprio di persona.
• Emidracma del V sec. a.C. usavano le lettere per indicare il nome della città di appartenenza.
• Monogrammi delle antiche leghe greche Achee AX.

Cristogramma

• Xpotós (Khristòs) è l'appellativo di Gesù in greco, che significa "unto".
• Le lettere 'a' e 'w' (alfa e omega) simboleggiano il principio e la fine.

Carlo Magno

• Era analfabeta, ma usava un sigillo monogrammatico con le lettere A, O e U al centro.

Stile spaziale

• Permette di risparmiare spazio amplificando le proprietà espressive e mnemoniche.