(54) L'Udienza preliminare

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Questions and Answers

In quale circostanza il giudice dell'udienza preliminare emette il decreto che dispone il giudizio?

  • Quando ritiene che gli elementi forniti dal p.m. non siano sufficienti a sostenere l'accusa in dibattimento.
  • Quando non pronuncia la sentenza di non luogo a procedere. (correct)
  • Quando l'imputato richiede espressamente di essere giudicato in dibattimento.
  • Quando il p.m. non formula l'imputazione iniziale in modo corretto.

Quale potere ha il giudice riguardo al fatto storico addebitato all'imputato durante l'udienza preliminare?

  • Può respingere il fatto storico e archiviare il caso se lo ritiene infondato.
  • Può modificare il fatto storico addebitato se lo ritiene necessario per una corretta qualificazione giuridica.
  • Non può modificare il fatto storico, ma può dare al fatto una diversa qualificazione giuridica. (correct)
  • Può modificare sia il fatto storico che la qualificazione giuridica, per adeguarli alle prove raccolte.

Qual è la finalità del termine dilatorio di 20 giorni prima del giudizio?

  • Notificare il decreto che dispone il giudizio al p.m..
  • Consentire al giudice di raccogliere ulteriori prove.
  • Consentire alle parti di preparare le proprie difese. (correct)
  • Garantire che l'imputato sia presente all'udienza.

In quale momento possono essere fatte valere le questioni di nullità concernenti l'udienza preliminare e il decreto che dispone il giudizio?

<p>Possono essere fatte valere soltanto come questioni preliminari nell'udienza dibattimentale. (D)</p> Signup and view all the answers

Secondo il contenuto, cosa si intende per provvedimento abnorme emesso dal G.U.P.?

<p>Un provvedimento che dichiara la nullità dell'accertamento tecnico e dispone la restituzione degli atti al p.m.. (D)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Decreto che dispone il giudizio

Provvedimento giurisdizionale che chiude l'udienza preliminare in modo sfavorevole all'imputato, disponendo il giudizio dibattimentale.

Art. 429 c.p.p.

Non indica il quantum di prova necessario per emettere il decreto. I criteri si ricavano dalle sentenze di non luogo a procedere.

Doppia funzione del decreto

Accoglie la richiesta del p.m. e funge da ordine di citazione per il dibattimento.

Notifiche del decreto

Deve essere notificato all'imputato (contumace o non presente) e deve avvenire almeno 20 giorni prima del giudizio.

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Provvedimento abnorme (GUP)

Atto con cui il GUP ordina la trasmissione degli atti al p.m. per una nuova consulenza tecnica.

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Study Notes

Il decreto che dispone il giudizio

  • Il decreto che dispone il giudizio è un provvedimento giurisdizionale che conclude l'udienza preliminare in modo sfavorevole all'imputato
  • L'effetto del decreto è di sottoporre l'imputato al giudizio dibattimentale
  • Il decreto viene emesso quando il giudice dell'udienza preliminare decide di non pronunciare sentenza di non luogo a procedere
  • L'art. 429 c.p.p. non esplicita il quantum di prova necessario, ma questo quantum si deduce a contrario dai criteri per la sentenza di non luogo a procedere
  • Il giudice emette il decreto se gli elementi forniti dal pubblico ministero a sostegno della richiesta e le eventuali prove raccolte nell'udienza preliminare rendono utile l'istruzione dibattimentale
  • Il codice attribuisce esclusivamente al pubblico ministero la formulazione iniziale dell'imputazione e la possibilità di modificarla durante l'udienza preliminare
  • Il giudice non ha facoltà di modificare il fatto storico addebitato, ma può fornire una diversa qualificazione giuridica del fatto
  • Il giudice può esercitare un "filtro" sulla richiesta di rinvio a giudizio
  • Se sussistono dubbi sull'attendibilità o credibilità degli elementi di accusa, oppure se questi sono contraddittori, il giudice può respingere la richiesta, rendendo superfluo il dibattimento

Doppia funzione del decreto

  • Il decreto ha una doppia funzione: è sia una "decisione" che accoglie la richiesta del pubblico ministero, sia un "ordine di citazione" per il dibattimento
  • Il decreto esprime una "decisione", ma non è motivato per evitare pregiudizi all'imputato nel caso in cui un giudice affermasse l'attendibilità degli elementi di prova prima del dibattimento
  • Il decreto deve contenere "l'enunciazione in forma chiara e precisa del fatto" e delle circostanze, con indicazione degli articoli di legge pertinenti, e "l'indicazione sommaria delle fonti di prova ed i fatti cui esse si riferiscono"
  • Il decreto funge anche da citazione a giudizio, ossia convoca le parti al dibattimento
  • Il giudice deve specificare data e luogo dell'udienza dibattimentale, avvertendo l'imputato che, in caso di mancata comparizione, sarà giudicato in contumacia

Le notifiche del decreto

  • Il decreto deve essere notificato sia all'imputato contumace che all'imputato e alla persona offesa non presenti alla lettura del decreto
  • Il difensore nominato, anche se assente all'udienza preliminare, non riceve notifica del decreto, poiché non è previsto dall'art. 429 c.p.p.
  • La notifica deve avvenire almeno 20 giorni prima della data fissata per il giudizio

Caratteristiche del decreto

  • I 20 giorni necessari per comparire hanno valore dilatorio: non vanno dunque calcolati nel termine né il dies a quo né il dies ad quem
  • Il termine è finalizzato a consentire alle parti di preparare adeguatamente le proprie difese
  • Il decreto è nullo se l'imputato non è identificato in modo certo o se manca o è insufficiente l'indicazione di uno dei requisiti previsti dall'art. 429 c.p.p.
  • Il decreto non è impugnabile; eventuali questioni di nullità concernenti l'udienza preliminare e il decreto stesso possono essere sollevate solo come questioni preliminari nell'udienza dibattimentale

Le fonti di prova

  • Le fonti di prova sono quelle raccolte dal pubblico ministero durante le indagini preliminari, non sono ancora "prove" in senso stretto raccolte in dibattimento, ma hanno la potenzialità di diventarlo
  • Un esempio di fonte di prova consiste nel nominativo di un testimone; un esempio di fatti a cui le fonti si riferiscono è la capacità del testimone di narrare come ha visto compiere una rapina
  • L'indicazione delle fonti consentendo all'imputato di conoscere i fatti su cui il pubblico ministero fonda il convincimento della sua colpevolezza, gli consente di preparare un'adeguata difesa

Emissione e redazione del decreto

  • Il GUP può validamente emettere il decreto che dispone il giudizio, ai sensi dell'art. 424 c.p.p., mediante dettatura a verbale con contestuale lettura del contenuto, riservandosi di provvedere successivamente alla redazione dell'atto e alla decisione sulle istanze concernenti la formazione del fascicolo per il dibattimento
  • La data del rinvio a giudizio resta quella della predisposizione del verbale, mentre la successiva redazione dell'atto è una mera trascrizione priva di autonomo rilievo (C 28-11-01, Conidi, Cass. pen. 03, 3916)

Il provvedimento abnorme

  • Il provvedimento con cui il GUP ordina la trasmissione degli atti al pubblico ministero perché disponga una nuova consulenza tecnica è stato ritenuto abnorme, secondo la S.C
  • Tale provvedimento è estraneo all'iter procedimentale e comporta una inammissibile regressione del procedimento alla fase anteriore (Cass., 11/2/94, Barbieri, Cass. pen., 95, 3045)
  • E' stato ritenuto abnorme il provvedimento con cui il g.u.p., anziché adottare una sentenza di non luogo a procedere o un decreto che dispone il giudizio, dichiara la nullità dell'accertamento tecnico svolto e dispone la restituzione degli atti al p.m. (Cass. 10/11/94, Mancinelli, A. n. proc. pen., 95, 95)

Il decreto abnorme

  • Non è qualificabile come abnorme il decreto che dispone il giudizio emesso senza rispettare le regole dell'immediata deliberazione, lettura e deposito, nonché la cui motivazione sia ampliata per valutare gli elementi di accusa in violazione dell'art. 429, co. 1 lett. d
  • Si tratta di un atto che rientra nello schema tipico dei provvedimenti emessi dal giudice al termine dell'udienza preliminare, idoneo a determinare la progressione del processo alla fase del giudizio, nonostante la presenza di irregolarità (Cass., 7/1/99, Garati, Cass. pen., 00, 729)

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