Debriefing: Tecniche e Applicazioni in Classe

Debriefing: Tecniche e Applicazioni in Classe

• Il debriefing è un processo essenziale dopo un'attività che mira a riflettere su ciò che è stato fatto e a trarre insegnamenti per il futuro.
• Consente di analizzare se le paure iniziali sono state superate e se le speranze iniziali sono state realizzate.
• L'obiettivo del debriefing è anche quello di valutare il miglioramento e la possibilità di replicare l'attività in futuro.
• Il debriefing dovrebbe anche analizzare i punti di forza e le aree di miglioramento dell'attività stessa.

Obiettivi del Debriefing

• Ottenere una visione d'insieme dell'attività svolta.
• Capire le esperienze individuali di ogni partecipante.
• Promuovere la condivisione di impressioni personali, anche divergenti.
• Sviluppare l'empatia e la capacità di mettersi nei panni degli altri.
• Identificare le debolezze e le criticità riscontrate durante l'attività.
• Offrire strumenti per affrontare e superare le criticità in future attività.

Metodi per Condurre un Debreifing Efficace

• Condivisione Verbale: Discussione aperta su tutti gli aspetti dell'attività, incoraggiando la partecipazione e il rispetto di tutti i punti di vista.
• Esercizio del Diario: Ogni partecipante scrive le proprie impressioni sull'attività su un foglio di carta, poi può scegliere se condividere o meno i propri pensieri con il gruppo.
• Creazione di un Collage: Il gruppo crea un collage di immagini che raccontano l'attività in modo cronologico, utilizzando immagini di riviste o disegnando.
• Role Playing: Il gruppo ricrea l'attività attraverso un role-playing, interpretando sé stessi o altri personaggi, per analizzare e rielaborare l'esperienza.

Benjamin Bloom e il suo contributo alla psicologia dell'educazione

• Benjamin Bloom è stato uno psicologo statunitense che ha sviluppato un sistema completo di descrizione e valutazione dei risultati educativi.
• È noto per la sua Teoria del Mastery Learning e per la Tassonomia degli Obiettivi Educativi, sviluppata nel 1956, che definisce una progressione ordinata di obiettivi possibili e verificabili per la costruzione di un piano di studio individualizzato.
• Bloom riteneva che ogni alunno poteva raggiungere qualsiasi obiettivo se le condizioni erano giuste e l'apprendimento poteva essere segmentato in piccole unità che, una volta apprese, avrebbero permesso di passare alle successive.
• La discriminante fondamentale per il Mastery Learning è il tempo: ogni alunno ha i suoi tempi di apprendimento e deve padroneggiare ogni unità prima di passare alla successiva.

Il Mastery Learning: una prospettiva innovativa

• Il Mastery Learning si propone di rendere la scuola più produttiva, aiutando tutti gli alunni a raggiungere la padronanza degli argomenti.
• Si basa su un'attenta individuazione del livello di partenza di ogni alunno e sulla creazione di percorsi individualizzati per aiutare tutti ad arrivare al successo.
• Gli obiettivi vengono scomposti in comportamenti semplici e misurabili.

La Tassonomia degli Obiettivi Educativi di Bloom:

• Bloom ha classificato gli obiettivi educativi in tre aree: cognitiva, affettiva e psicomotoria.
• L'area cognitiva è organizzata gerarchicamente in sei livelli di capacità, dal più semplice al più complesso.
• I livelli di capacità cognitiva includono:
  • Conoscenza: memorizzare informazioni e dati
  • Comprensione: interpretare e estrapolare dati
  • Applicazione: mettere in pratica quanto appreso
  • Analisi: scomporre i problemi in elementi costitutivi
  • Sintesi: mettere insieme diversi elementi per creare nuovi concetti
  • Valutazione: esprimere giudizi e motivazioni.

L'area affettiva e il suo sviluppo

• L'area affettiva è un processo di maturazione che coinvolge l'individuo in una spirale ascendente che lo porta a vivere il mondo con sempre maggiore profondità e consapevolezza, a partire dalle sue emozioni e dalle sue relazioni con gli altri.

• L'area affettiva è divisa in cinque livelli, anch'essi dal più semplice al più complesso:

  • Ricezione: prestare attenzione alle interazioni e riconoscere l'aspetto emotivo
  • Risposta: agire in modo consapevole a seguito del riconoscimento di un'emozione
  • Valutazione: attribuire un valore personale a un fenomeno
  • Organizzazione: integrare i valori interiorizzati nei propri schemi di pensiero
  • Caratterizzazione del valore: agire in modo coerente con i valori scelti.

• Bloom criticava i metodi educativi tradizionali che si basavano sul presupposto che solo una parte degli studenti sarebbe riuscita a raggiungere gli obiettivi formativi.

• Credeva invece che la maggior parte degli studenti fosse in grado di raggiungere qualsiasi obiettivo, se gli fossero forniti gli strumenti e il supporto necessari.

Il Debate: un'attività educativa per lo sviluppo di competenze trasversali

• Il debate, o dibattito, è una tecnica che prevede il confronto tra due squadre che sostengono tesi opposte su un tema specifico.
• Questa tecnica è molto utile per sviluppare competenze come la ricerca di informazioni, il pensiero critico, l'argomentazione, la comunicazione efficace, il problem solving, la capacità decisionale e l'empatia.
• Un moderatore o giudice supervisiona il dibattito e valuta le performance delle squadre in base a criteri come la validità delle argomentazioni, la capacità di convincere gli altri e la collaborazione tra i membri.

Come organizzare un debate

• Il primo passo è scegliere un tema che permetta di sostenere due posizioni contrapposte con pari dignità.
• La classe viene divisa in due squadre con un massimo di quattro alunni per squadra.
• Ogni squadra si prepara a sostenere la propria tesi, cercando informazioni e argomentazioni valide.
• Il dibattito si svolge in modo strutturato con tempi precisi per ogni intervento e per le repliche.
• È importante incoraggiare i ragazzi a ascoltare le argomentazioni degli altri e a rispondere in modo costruttivo.
• Il moderatore valuta le prestazioni delle squadre ed offre un feedback costruttivo a tutti i partecipanti.

La Tavola Rotonda come Metodologia Didattica

• La tavola rotonda è una metodologia didattica che si basa sul concetto di "cooperativa learning", favorisce l'interazione e la collaborazione tra gli studenti.
• Prende il nome dal tavolo rotondo del re Artù, dove tutti i cavalieri si sedevano allo stesso livello per prendere decisioni.
• In classe, la tavola rotonda prevede che gli studenti si siedano in un cerchio, facilitando la comunicazione e l'ascolto reciproco, con l'obiettivo di esprimere le proprie idee e costruire insieme una soluzione o una risposta.
• La disposizione circolare dei partecipanti elimina gerarchie e pone tutti sullo stesso piano, promuovendo l'inclusione e la partecipazione attiva di tutti.
• La tavola rotonda è un'attività particolarmente utile nella fase di formazione del gruppo classe, in quanto incoraggia l'interazione e la conoscenza reciproca tra gli studenti.
• È anche un'ottima base per attività più strutturate, come il brainstorming, che richiedono un gruppo classe coeso e collaborativo.
• Il docente organizza la tavola rotonda dividendo la classe in piccoli gruppi e assegnando a ciascun gruppo un tavolo o un'isola, con una disposizione circolare degli studenti.

Utilizzi della Tavola Rotonda

• La tavola rotonda è un'attività versatile che può essere utilizzata in diverse situazioni all'interno della classe.
• Può essere utilizzata per risolvere un problema, discutere un argomento, analizzare un testo o un video, o per sviluppare un progetto.
• Favorisce lo scambio di idee, la condivisione di punti di vista e il confronto costruttivo.
• Si adatta a diversi livelli di età, dai bambini della scuola primaria ai ragazzi della scuola secondaria.

Questo quiz esplora le tecniche e le applicazioni del debriefing in classe. Attraverso domande mirate, aiuterà a comprendere l'importanza della riflessione dopo le attività e il suo impatto sul miglioramento futuro. Scopri come facilitare una discussione efficace e valutare le esperienze dei partecipanti.