Cap 10 Come percepiamo il mondo: i nostri sensi

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Questions and Answers

Quale dei seguenti processi rappresenta la fase iniziale della trasduzione sensoriale, garantendo la conversione dello stimolo in un formato interpretabile dal sistema nervoso centrale?

  • L'integrazione multisensoriale a livello corticale, che modula la percezione in base a esperienze pregresse e aspettative cognitive.
  • La modulazione sinaptica a livello del talamo, che filtra e seleziona le informazioni sensoriali da inviare alla corteccia cerebrale.
  • L'attivazione dei recettori sensoriali specializzati, che convertono l'energia dello stimolo in variazioni del potenziale di membrana. (correct)
  • La depolarizzazione delle cellule gangliari, che amplifica il segnale e lo prepara per la trasmissione lungo le vie sensoriali ascendenti.

In che modo il sistema visivo umano gestisce l'enorme variabilità nell'intensità della luce per garantire una visione efficace in diverse condizioni ambientali?

  • Mediante l'azione sinergica di coni e bastoncelli, modulando la sensibilità retinica e la dilatazione pupillare in risposta alle variazioni di luminosità. (correct)
  • Attraverso un meccanismo esclusivo di adattamento pupillare, che regola l'ingresso della luce ma non incide sulla sensibilità retinica.
  • Tramite l'inibizione laterale, che amplifica i contrasti e minimizza gli effetti delle variazioni di intensità luminosa.
  • Grazie alla compensazione corticale, dove le aree visive superiori correggono le distorsioni causate dalle fluttuazioni luminose.

Qual è il ruolo del chiasma ottico nel garantire l'integrazione delle informazioni visive provenienti dai due occhi, consentendo una percezione visiva binoculare e tridimensionale?

  • Il chiasma ottico funge da filtro selettivo, eliminando le informazioni ridondanti e trasferendo solo i segnali essenziali alla corteccia visiva.
  • Nel chiasma ottico, le fibre nervose di ciascun occhio rimangono ipsilaterali, mantenendo separate le informazioni provenienti dai due campi visivi.
  • Il chiasma ottico assicura che ogni emisfero cerebrale riceva informazioni visive complete da entrambi gli occhi, creando una rappresentazione monoculare ridondante.
  • Il chiasma ottico permette la decussazione parziale delle fibre nervose, consentendo a ciascun emisfero di elaborare le informazioni provenienti dal campo visivo controlaterale. (correct)

In che modo le cellule ciliate dell'organo del Corti contribuiscono alla discriminazione delle diverse frequenze sonore, consentendo al sistema uditivo di analizzare e interpretare la complessità del suono?

<p>Le cellule ciliate sono organizzate tonotopicamente lungo la membrana basilare, rispondendo selettivamente a specifiche frequenze in base alla loro posizione. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale meccanismo fisiologico spiega la capacità degli animali ecolocalizzatori, come pipistrelli e delfini, di percepire e interpretare suoni ad altissima frequenza per navigare e cacciare nel loro ambiente?

<p>Specializzazioni anatomiche e neurali che permettono di emettere e ricevere ultrasuoni, analizzando le modifiche del suono riflesso per localizzare gli oggetti. (C)</p> Signup and view all the answers

Come la complessa interazione tra gusto, olfatto, tatto e stimolazione dolorifica influenza la percezione del sapore, e quale ruolo svolge la corteccia orbitofrontale in questo processo multisensoriale?

<p>Olfatto, tatto e dolore contribuiscono all'esperienza gustativa, mentre la corteccia orbitofrontale integra queste informazioni con il gusto per creare la percezione del sapore. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale meccanismo specifico consente ai neuroni olfattivi di rilevare una vasta gamma di odori, nonostante la presenza di un numero limitato di tipi di recettori olfattivi?

<p>La combinazione di diversi recettori attivati da una singola molecola odorosa crea un codice combinatorio che permette di distinguere un'ampia gamma di odori. (A)</p> Signup and view all the answers

In che modo l'organizzazione controlaterale del sistema somatosensoriale influenza la percezione tattile, e quale importanza ha la densità dei recettori tattili nella discriminazione spaziale fine?

<p>L'organizzazione controlaterale implica che la parte sinistra del corpo sia rappresentata nel lobo destro del cervello, con aree corticali più estese dedicate a regioni con maggiore densità di recettori tattili. (A)</p> Signup and view all the answers

Qual è il ruolo del sistema vestibolare nel mantenimento dell'equilibrio, e come l'integrazione delle informazioni visive contribuisce a stabilizzare la percezione spaziale?

<p>Il sistema vestibolare rileva i movimenti del capo, mentre la visione fornisce un quadro di riferimento stabile, permettendo di integrare le informazioni sensoriali e mantenere l'equilibrio. (B)</p> Signup and view all the answers

Comprendendo che i recettori per il tatto hanno zone di eccitazione circondate da zone inibitorie a forma di ciambella, quale implicazione ha questa organizzazione per la percezione e la discriminazione degli stimoli tattili complessi?

<p>Le zone inibitorie migliorano la discriminazione spaziale, accentuando i contorni degli oggetti e sopprimendo le informazioni irrilevanti. (A)</p> Signup and view all the answers

Considerando l'organizzazione non crociata della via gustativa, a quale specifica conseguenza clinica si andrebbe incontro in caso di lesioni encefaliche unilaterali che interessano questa via?

<p>Disturbi gustativi limitati alla metà della lingua ipsilaterale alla lesione, con alterazione selettiva della percezione dei sapori fondamentali. (B)</p> Signup and view all the answers

Se un individuo subisce un danno selettivo al corpo genicolato laterale (LGN) del talamo, quali specifiche conseguenze visive si manifesterebbero, considerando il ruolo cruciale di questa struttura nell'elaborazione delle informazioni visive?

<p>Emianopsia omonima controlaterale, con perdita della visione in metà del campo visivo controlaterale rispetto al lato della lesione. (C)</p> Signup and view all the answers

Si consideri un paziente con una lesione selettiva della corteccia piriforme. Quali specifiche capacità sensoriali risulterebbero maggiormente compromesse, in relazione al ruolo di questa area cerebrale nell'elaborazione olfattiva?

<p>Incapacità di identificare e discriminare gli odori (anosmia specifica) e difficoltà nel riconoscere le associazioni tra odori ed eventi o emozioni. (C)</p> Signup and view all the answers

Un individuo presenta una lesione che compromette selettivamente l'area 43 di Brodmann. Quale specifica conseguenza sensoriale sarebbe più probabile osservare, data la funzione nota di questa area?

<p>Ageusia (perdita del gusto) e difficoltà nel discriminare le diverse qualità gustative fondamentali (dolce, salato, acido, amaro, umami). (A)</p> Signup and view all the answers

Considerando le diverse specializzazioni anatomiche e funzionali del sistema uditivo negli animali, come si riflettono queste differenze comportamentali nella capacità ecolocalizzatrice di pipistrelli e delfini?

<p>Mediante la capacità di emettere e ricevere ultrasuoni, analizzando le modifiche del suono riflesso per creare una mappa acustica dettagliata dell'ambiente circostante. (D)</p> Signup and view all the answers

In che modo il processo di adattamento sensoriale influenza la percezione del mondo esterno, e quali meccanismi neurali contribuiscono a modulare la risposta ai diversi stimoli sensoriali nel tempo?

<p>L'adattamento sensoriale riduce la risposta agli stimoli persistenti, focalizzando l'attenzione sulle novità e ottimizzando l'efficienza dell'elaborazione sensoriale. (C)</p> Signup and view all the answers

Considerando il ruolo delle informazioni provenienti dai muscoli, dai tendini e dalle articolazioni nella percezione della posizione e del movimento del corpo, quale patologia potrebbe derivare dalla compromissione di questi recettori sensoriali?

<p>Atassia sensoriale, con perdita della coordinazione dei movimenti volontari a causa della compromissione del feedback sensoriale propriocettivo. (B)</p> Signup and view all the answers

In che modo l'influenza dell'olfatto sui processi emotivi modula il comportamento umano, e quali circuiti neurali mediano il legame tra l'olfatto e le emozioni?

<p>L'olfatto innesca risposte emotive attraverso connessioni dirette con il sistema limbico, modulando il comportamento in base alle valenze affettive degli odori. (C)</p> Signup and view all the answers

Un paziente affetto da una lesione bilaterale della corteccia orbitofrontale (OFC) mostra una marcata compromissione della capacità di integrare le informazioni gustative e olfattive. In quale modo specifico questa condizione influenzerebbe il suo comportamento alimentare?

<p>Manifestesterebbe una riduzione della capacità di valutare la gradevolezza degli alimenti, pur mantenendo intatta la sensibilità ai sapori fondamentali, con conseguente alterazione del comportamento alimentare. (C)</p> Signup and view all the answers

Si consideri un individuo che, a seguito di un trauma cranico, sviluppa una lesione che compromette l'integrità del nervo cocleare. Quali specifiche alterazioni uditive sarebbero più probabili, in relazione al ruolo di questo nervo nella trasmissione dei segnali sonori al cervello?

<p>Perdita completa dell'udito (sordità neurosensoriale) nell'orecchio omolaterale alla lesione, con incapacità di percepire qualsiasi suono, indipendentemente dall'intensità. (A)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Cos'è la sensazione?

Capacità di trasdurre, codificare e percepire informazioni da stimoli esterni/interni.

Cosa sono i recettori?

Cellule nervose specializzate che convertono energia in segnali neurali.

Cos'è la cornea?

Tessuto trasparente e convesso che contribuisce a convergere la luce nell'occhio.

Cos'è l'iride?

Tessuto pigmentato opaco che determina il colore degli occhi.

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Cos'è la pupilla?

Parte nera dell'iride che regola la quantità di luce in entrata.

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Cosa fanno i coni?

Consentono la visione nitida e a colori in condizioni di luce vivida.

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Cosa fanno i bastoncelli?

Consentono la visione quando la luce è debole.

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Cos'è la fovea?

Area specializzata per l'acuità visiva nella retina.

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Cos'è l'adattamento visivo?

Processo di adattamento dell'occhio a variazioni di intensità luminosa.

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Cos'è il punto cieco?

Punto sulla retina senza fotorecettori dove emerge il nervo ottico.

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Cos'è il chiasma ottico?

Punto dove le fibre nervose degli occhi si incrociano parzialmente.

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Cos'è il corpo genicolato laterale?

Nucleo del talamo che elabora segnali visivi prima della corteccia.

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Cos'è il suono?

Onde di pressione generate da vibrazioni delle molecole d'aria.

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Cosa sono i decibel (dB)?

Unità logica per esprimere l'ampiezza (intensità) del suono.

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Cosa sono gli Hertz (Hz)?

Unità di misura della frequenza del suono (cicli al secondo).

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Cosa fanno gli animali che ecolocalizzano?

Mammiferi usano suoni ad alta frequenza per localizzare oggetti.

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Cos'è l'orecchio?

Ricezione e codifica dei suoni.

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Cos'è la funzione dell'orecchio medio?

Amplifica pressione meccanica delle onde sonore.

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Cosa avviene nella trasduzione nel Corti?

Trasforma segnale meccanico in segnale elettrico.

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Cos'è il gusto?

Consente di saggiare la qualità chimica del mondo.

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Cosa fanno i bottoni gustativi?

Raccolgono cellule recettoriali del gusto.

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Cos'è il sapore dei cibi?

Percepito attraverso gusto, odore, tatto e dolore.

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Cosa sono gusto e olfatto?

Permettono di saggiare le qualità chimiche del mondo.

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Cosa sono le cellule pluriciliate?

Cellule che costituiscono i recettori olfattivi.

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Cos'è la percezione tattile?

Permette di percepire pressione, tessitura e vibrazione.

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Study Notes

Ecco gli appunti di studio dettagliati sul testo fornito:

Come percepiamo il mondo: i nostri sensi

  • La sensazione implica la capacità di trasdurre, codificare e percepire informazioni da stimoli esterni e interni.
  • Gran parte del cervello supporta queste funzioni.
  • I sensi di base comprendono: la sensazione somatica, la visione, l'udito, la sensazione vestibolare e i sensi chimici.
  • Regole fondamentali governano il modo in cui il sistema nervoso gestisce queste diverse modalità sensoriali.
  • Cellule nervose specializzate, chiamate recettori, convertono l'energia in segnali neurali.
  • L'energia può provenire da forze meccaniche, luce, onde sonore, molecole odorose o sostanze chimiche.
  • I segnali sensoriali afferenti attivano neuroni centrali.
  • I neuroni centrali rappresentano gli aspetti qualitativi e quantitativi dello stimolo e la sua posizione nello spazio (con la sensazione somatica, la visione e l'udito).

La Vista

  • L'occhio umano è costituito da un bulbo oculare pieno di una sostanza gelatinosa trasparente.
  • I fotorecettori si trovano nella retina, una membrana che ricopre il fondo del bulbo oculare.
  • Le parti anteriori dell'occhio raccolgono e focalizzano la luce riflessa dagli oggetti formando immagini.
  • La cornea è un tessuto trasparente e convesso che contribuisce a far convergere la luce sul fondo del bulbo oculare.
  • L'iride è un sottile tessuto pigmentato (opaco) che determina il colore degli occhi e si trova dietro la cornea.
  • La luce entra attraverso la pupilla, la parte centrale nera dell'iride, regolata da fibre muscolari per controllare la quantità di luce.
  • Dietro l'iride si trova il cristallino che partecipa al processo di focalizzazione variando il proprio diametro.
  • I meccanismi di messa a fuoco di cornea e cristallino convergono i raggi luminosi in un punto della retina creando un'immagine.
  • Le connessioni tra cervello e retina fanno sì che la corteccia attribuisca segnali dalla parte inferiore della retina alle parti superiori della scena visiva.
  • La trasduzione della luce in segnali nervosi è svolta da due tipi di fotorecettori sulla retina: i coni e i bastoncelli.
  • I coni consentono la visione nitida e a colori degli oggetti in condizioni di luce vivida.
  • I bastoncelli consentono la visione quando la luce è debole.
  • I coni si concentrano nella fovea, un'area specializzata per l'acuità visiva.
  • I bastoncelli sono distribuiti su tutta la retina tranne nella fovea e sono concentrati a circa 20 gradi dalla fovea.
  • Il segmento esterno di ogni fotorecettore contiene un pigmento fotosensibile.
  • Nei bastoncelli questo pigmento è la rodopsina.
  • Nei fotorecettori le variazioni di potenziale elettrico innescano reazioni culminanti in un potenziale d'azione nei neuroni del nervo ottico.
  • Il punto in cui emergono gli assoni del nervo ottico è detto punto cieco a causa della mancanza di fotorecettori.
  • Coni e bastoncelli formano due sistemi visivi distinti ma interagenti.
  • La visione dovuta ai coni (fotopica/diurna) è specializzata per l'acuità visiva e la visione dei colori.
  • La visione dovuta ai bastoncelli (scotopica/notturna) è specializzata per la sensibilità alla luce debole, permettendo di percepire la forma generale degli oggetti.
  • Il sistema visivo umano si adatta alle variazioni di intensità luminose in un arco di 24 ore.
  • L'adattamento è dovuto in parte all'iride che regola la quantità di luce, ma è influenzato soprattutto dalla diversa sensibilità dei fotorecettori.
  • I bastoncelli con la rodopsina sono più sensibili alla luce.
  • In piena luce, la rodopsina si scinde e i bastoncelli smettono di funzionare, mediando la visione diurna quasi esclusivamente i coni.
  • In una stanza buia, inizialmente non si vede nulla, ma dopo un po' la rodopsina si rigenera e la sensibilità dei bastoncelli aumenta.
  • Tornando alla luce solare, si è inizialmente abbagliati finché la rodopsina non si degrada, lasciando spazio alla visione dei coni.
  • L'immagine passa attraverso l'iride proiettata e messa a fuoco dalla lente, risultando rovesciata sulla retina.
  • I fasci di assoni dei nervi ottici si incrociano a X nel cervello (chiasma ottico) scambiandosi una parte delle fibre e diventando composito.
  • Le fibre della parte nasale di ciascun occhio attraversano la linea mediana, mentre quelle dalla parte temporale continuano dallo stesso lato.
  • Dopo il chiasma, le fibre diventano tratti ottici.
  • Il campo visivo destro viaggia verso il lobo occipitale sinistro e viceversa.
  • I tratti ottici si collegano al corpo genicolato laterale (LGN) nel talamo che elabora preliminarmente i segnali visivi prima della corteccia.
  • Le informazioni visive viaggiano verso la corteccia visiva primaria (V1) nel lobo occipitale tramite proiezioni.
  • Nella V1, le informazioni vengono elaborate per aspetti come colore, forma, movimento e profondità.
  • L'elaborazione parallela di varie categorie di informazioni visive prosegue in percorsi corticali che alimentano aree visive nei lobi occipitale, parietale e temporale.
  • Le aree visive del lobo temporale riconoscono gli oggetti, mentre quelle del lobo parietale si occupano del movimento.
  • La visione normale dipende dall'integrazione delle informazioni di queste aree. Percezione non ancora chiarita al meglio.

L'Udito

  • Il sistema uditivo, racchiuso in uno spazio piccolo, trasduce vibrazioni di dimensioni atomiche e risponde rapidamente.
  • Facilita l'orientamento verso nuovi stimoli, anche fuori dal campo visivo.
  • La perdita dell'udito è debilitante quanto la cecità.
  • È essenziale per la comprensione del parlato e per la musica.
  • Il suono si riferisce alle onde di pressione generate dalla vibrazione delle molecole d'aria.
  • Le onde sonore hanno quattro caratteristiche principali: forma d'onda, fase, ampiezza (dB) e frequenza (Hz).
  • L'ampiezza e la frequenza corrispondono approssimativamente all'intensità e all'altezza per la percezione umana.
  • Gli umani percepiscono suoni da circa 20 Hz a 20 kHz.
  • Pipistrelli percepiscono toni fino a 200 kHz a causa delle ridotte dimensioni delle loro strutture uditive.
  • Gli animali ecolocalizzatori usano suoni ad alta frequenza mentre quelli che evitano i predatori usano sistemi uditivi sintonizzati sulle basse frequenze.
  • L'organo di senso è l'orecchio, diviso in esterno, medio e interno.
  • L'orecchio esterno ha il padiglione auricolare e il condotto uditivo.
  • L'orecchio esterno raccoglie le onde sonore dirigendole verso l'interno.
  • L'aria esterna produce vibrazione che a sua volta fa vibrare la membrana timpanica. L'orecchio esterno serve ad incanalare la vibrazione.
  • L'orecchio medio ha tre ossicini (martello, incudine e staffa) che formano un ponte tra timpano e finestra ovale.
  • Gli ossicini amplificano la pressione sonora circa 30 volte rispetto al timpano.
  • L'orecchio interno ha la chiocciola (coclea) con un dotto esterno che termina nella finestra rotonda.
  • All'interno del dotto esterno viene contenuto il dotto interno che ospita la membrana basilare contenente le cellule ciliate.
  • Le cellule ciliate sporgono nel dotto interno con le ciglia che terminano nella membrana tettoria.
  • Ogni cellula ciliata è in contatto con neuroni uditivi il cui assone da origine al nervo acustico.
  • Le onde sonore vengono convertite in segnali elettrici che il cervello può interpretare.
  • Il suono entra nell'orecchio esterno composto da padiglione e canale uditivo.
  • Le vibrazioni del timpano sono trasmesse agli ossicini (martello, incudine e staffa) che le amplificano a conducendole verso la finestra ovale.
  • Nell'orecchio interno, le vibrazioni passano dalla finestra ovale alla coclea che ospita l'organo del Corti.
  • Le vibrazioni nel fluido cocleare fanno oscillare le cellule ciliate. I canali ionici nelle cellule ciliate permettono agli ioni di fluire generando un potenziale elettrico.
  • Il potenziale elettrico nelle cellule ciliate provoca il rilascio di neurotrasmettitori che stimolano le terminazioni del nervo cocleare (cranial VII/acustico).
  • Il segnale meccanico si trasforma in un segnale elettrico trasmissibile al cervello.
  • Il segnale elettrico viaggia lungo il nervo cocleare arrivando ai nuclei cocleari nel tronco encefalico, poi al collicolo inferiore nel mesencefalo, al corpo genicolato mediale del talamo e infine alla corteccia uditiva nel lobo temporale.
  • Il cervello interpreta i segnali come suoni con tono, volume e direzione specifici.

Gusto e Olfatto

  • Il gusto, insieme all'olfatto, saggia la qualità chimica del mondo.
  • La funzione del gusto per l'autoregolamentazione alimentare umana è culturalmente mediata.
  • Le cellule recettoriali del gusto si raccolgono nei "bottoni gustativi" sulle papille linguali, velo palatino, faringe e guance.
  • Esistono recettori per quattro gusti fondamentali: dolce sulla punta della lingua, salato sui bordi anteriori, aspro sui bordi posteriori e amaro sul dorso.
  • La topografia dei recettori presenta sovrapposizioni.
  • Fibre nervose trasportano segnali riferiti ad altezze tonali distinte.
  • La proiezione dei segnali gustativi è collocata sulla neocorteccia nell'area 43 di Brodman.
  • La soglia gustativa è bassa, ma la gamma di sostanze non è molto estesa.
  • L'adattamento è rapido e poco efficiente senza altre integrazioni.
  • Il sapore percepito deriva dalla miscela dei gusti fondamentali integrata con odore, tatto e stimolazione dolorifica.
  • La sensazione condizionata di disgusto può correlarsi alla presenza di particolari.
  • All'apice di ogni cellula gustativa vi sono estensioni sensoriali simili a ciglia che contengono siti di legame per le sostanze.
  • Il legame produce un potenziale d'azione nelle cellule e nei neuroni sensoriali gustativi.
  • Gli esseri umani hanno da 2000 a 10000 calici gustativi: più se ne hanno e maggiore è la sensibilità soprattutto all'amaro.
  • Le sensazioni gustative si distinguono in base all'attivazione di recettori e fibre afferenti che terminano nel nucleo del tratto solitario nel bulbo.
  • Le proiezioni raggiungono il nucleo ventro-postero-mediale del talamo e proiettano alla corteccia gustativa primaria nella corteccia dell'insula e dell'opercolo frontale.
  • La corteccia primaria proietta alla corteccia orbito-frontale che integra informazioni gustative, olfattive, viscerali e dagli altri sistemi.
  • L'organizzazione gustativa è prevalentemente non crociata causando disturbi del gusto su disturbi encefalici unilaterali colpisce la metà della lingua.
  • Le aree corticali ricevono informazioni anche dalla metà controlaterale della lingua tramite proiezioni ascendenti e assicurate dal corpo calloso.
  • L'olfatto, meno studiato, ha recettori costituiti da cellule pluriciliate impiantate in un epitelio della cavità nasale.
  • L'annusamento porta l'aria a contatto con la regione olfattoria altrimenti tranquilla.
  • Le sostanze odorose eccitano attraverso la mediazione chimica di enzimi nella sostanza gelatinosa.
  • Gli stimoli odorosi sono molecole chimiche che penetrano insieme all'aria e si sciolgono nel muco che ricopre l'epitelio olfattivo.
  • Il tessuto sensoriale riceve terminazioni sensoriali di 6 milioni di neuroni olfattivi.
  • Le terminazioni contengono recettori costituiti da proteine che legano molecole odoranti.
  • Il legame produce cambiamenti strutturali ed elettrici nella membrana innescando potenziali d'azione.
  • Un alto numero di recettori attivati causa alta frequenza dei potenziali d'azione.
  • Il nervo olfattivo ha assoni di 350 tipi di neuroni con recettori specifici a livello dell'epitelio.
  • Un recettore lega più odoranti, ma con diverse affinità, risultando in neuroni olfattivi con sensibilità differente per particolari odoranti.
  • Formano sinapsi con altri neuroni nei glomeruli nel bulbo olfattivo.
  • L'organizzazione è ordinata con un glomerulo ricevente per ogni tipo di neurone.
  • I glomeruli inviano proiezioni alla corteccia olfattiva primaria (piriforme) e alla corteccia orbitofrontale, le due aree sono essenziali per l'esperienza conscia degli odori e per distinguere le differenze.
  • Il bulbo olfattivo ha forti connessioni con le strutture del sistema limbico e dell'ipotalamo influenzando le pulsioni e gli stati motivazionali ed emozionali.
  • L'influenza dell'olfatto sui processi emotivi è accentuata rispetto alla ragione.

Tatto, posizione ed equilibrio

  • La percezione tattile deriva dall'esplorazione dell'ambiente con le mani.
  • Quattro tipi di recettori sotto la pelle percepiscono pressione, tessitura, pattern e vibrazione.
  • I termorecettori rispondono ai cambiamenti di temperatura.
  • La percezione del tatto inizia con la trasduzione di sensazioni in segnali neurali.
  • I recettori tattili hanno zone di eccitazione e zone inibitorie.
  • La rappresentazione del tatto segue uno schema topografico con diverse localizzazioni che inviano segnali diverse.
  • Il controllo è controlaterale per le sensazioni tattili.
  • Le regioni estese della corteccia somatosensoriale con maggiore sensibilità hanno un'elevata densità di recettori.
  • Il corpo ha bisogno di percepire la propria posizione nello spazio anche.
  • I recettori sensoriali nei muscoli, tendini e articolazioni inviano le informazioni per percepire la posizione e il movimento.
  • Serve anche il feedback per un movimento volontario o per adattare la forza a un oggetto.
  • L'equilibrio dipende dal sistema vestibolare con tre canali semicircolari pieni di liquido.
  • I canali contengono cellule ciliate orientate in tre direzioni perpendicolari per recepire il movimento del fluido con il movimento.
  • Oltre al sistema vestibolare, le informazioni visive contribuiscono a mantenere l'equilibrio.
  • Uno sfasamento tra visione e feedback vestibolare genera malessere dovuto al movimento.

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