Architetti Rivoluzionari 1789-1799
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Architetti Rivoluzionari 1789-1799

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Questions and Answers

Il cenotafio di Newton è un monumento funebre con cui Boullée vuole omaggiare Newton per la scoperta della forma della terra

True

Chi sono i tre architetti rivoluzionari?

  • Ledoux, Blondel, Perrault
  • Blondel, Rondelet, Ledoux
  • Boullée, Ledoux, Lequeu (correct)
  • Laugier,Blondel, Boullée
  • In quali anni si colloca l'architettura rivoluzionaria

  • 1789-1799 (correct)
  • 1756-1780
  • 1880-1898
  • 1960-1970
  • Emil Kaufmann, storico dell'arte vissuto nel Novecento, riscoprì per primo l'importanza di questi architetti

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Ad ogni opera di Kaufmann associa la sua data

    <p>Von Ledoux bis Le Corbusier = 1934 Tre architetti rivoluzionari: Boullée, Ledoux , Lequeu = 1952 L'architettura dell'illuminismo = 1955 / = /</p> Signup and view all the answers

    Quali sono le caratteristiche che li rendono rivoluzionari?

    <p>Sinestesia dei sensi, semplificazione delle forme</p> Signup and view all the answers

    Tutti i progetti di Boullée furono effettivamente realizzati

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    Si dice che l'architettura di Boullée abbia un carattere poetico per il fatto che egli dia tanta importanza alla corrispondenza tra emozioni e destinazione d'uso, che devono coincidere

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    La forma geometrica preferita di Boullée è il cubo

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    Il progetto per una cattedrale è basato sulla corrispondenza tra grandezza del culto e grandezza del tempio

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    La cattedrale di Boullée ha le seguenti caratteristiche:

    <p>Sopraelevata, fatta da 4 parallelepipedi, stile classico, configurazione centripeta</p> Signup and view all the answers

    Il teatro di Boullée ha 4 vestiboli a forma parallelepipeda, di cui due sono per gli ingressi e due per le uscite

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Le caratteristiche principali del teatro di Boullée sono:

    <p>Studio degli accessi, scelta di fare un teatro circolare e non a ferro di cavallo, scelta della forma per garantire una migliore acustica, utilizzo degli ordini classici, sopraelevate la struttura per dominare il contesto</p> Signup and view all the answers

    Secondo Boullée il teatro doveva essere il tempio del gusto, un monumento consacrato al piacere

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    La forma circolare del teatro viene scelta da Boullée per:

    <p>Migliorare l'acustica e la dispersione del rumore</p> Signup and view all the answers

    La biblioteca di Boullée corrisponde alla tipologia architettonica di:

    <p>Una basilica</p> Signup and view all the answers

    L'idea di biblioteca di Boullée è quella di un anfiteatro di libri

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Descrivi la scansione del prospetto interno della biblioteca di Boullée, dal basso verso l'alto

    <p>Scaffali a vista continui, colonnato continuo, volta a botte, lucernario</p> Signup and view all the answers

    A quale opere pittorica si ispira la biblioteca di Boullée?

    <p>Alla Scuola di Atene di Raffaello</p> Signup and view all the answers

    La biblioteca di Boullée ha come unica fonte di illuminazione un grande lucernario in cima alla volta

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Il cenotafio è un monumento funebre

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Il cenotafio secondo Boullée deve esprimere la volontà di:

    <p>Immortalare la memoria dei defunti e riconnettere con la natura</p> Signup and view all the answers

    I temi principali del cenotafio di newton sono: connettere con la terra, il tema del recinto, l'importanza del chiaro scuro, l'uso della forma circolare perché è simbolo delle scoperte di Newton

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Nel cenotafio di Newton la luce arriva da:

    <p>Da piccole aperture imbuto sparse su tutta la superficie, a mimare le stelle</p> Signup and view all the answers

    Nel cenotafio di Newton si entra in basso alla sfera, nella quale ci sono delle scale interne che conducono a metà

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    J.N.L.Durand fu allievo di Boullée

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Durand scrisse " Precis des lecons donnees a l'Ecole Polytecnique" nel 1802

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Durand fu insegnante all'Accademia Reale di Architettura

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    Quali sono le 3 caratteristiche dell'architettura di Durnad

    <p>Risposta alla domanda sociale di varietà tipologiche, convenienza economica, estetica semplificata e priva di ornamenti</p> Signup and view all the answers

    Durand si occupa di creare varie tipologie minime di piante e alzati a partire da un reticolo geometrico quadrato

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Lequeu fu un disegnatore che progettò proposte utopostiche mai realizzate

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Lequeu porta all'eccesso il concetto di carattere e introduce elementi orientaleggianti, come il portico persiano

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Da chi fu realizzato il faro/colonna coclide?

    <p>Lequeu</p> Signup and view all the answers

    Ledoux è considerato il precursore di :

    <p>Urbanistica utopica e architettura moderna</p> Signup and view all the answers

    Quale tra queste è un'opera di Ledoux ?

    <p>Teatro di Besançon</p> Signup and view all the answers

    Associa ad ogni architetto una sua opera

    <p>Boullée = Progetto per un teatro Ledoux = Casa jarnac Durand = Tempio decadario Lequeu = Colonna coclide</p> Signup and view all the answers

    La città di Chaux fu interamente completata

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    Chaux era anche detta città del sale tanto che Ledoux progetto un sistema di canali per il trasposto dell'acqua salata

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Chaux era progettata come città di forma ellittica, con al centro la casa del direttore e le fabbriche, circondata da un anello di spazi verdi. Agli estremi dell'asse maggiore c'erano il municipio e la canonica , nell'asse minore le porte urbiche e gli alloggi per operai con bagni pubblici.

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    La casa delle guardie campestri non fa parte della città di Chaux

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    La casa delle guardie campestri è meglio riuscita rispetto al cenotafio di Newton

    <p>False</p> Signup and view all the answers

    La casa del fabbricante di cerchioni è ispirata ai cerchioni di ferro delle botti per la conservazione del sale

    <p>True</p> Signup and view all the answers

    Cosa significa Oikema?

    <p>Tempio dell'amore</p> Signup and view all the answers

    Quale movimento anticipa la Casa Jarnac?

    <p>Movimento Moderno</p> Signup and view all the answers

    Cosa sono i caselli daziari?

    <p>Sono edifici posti all'ingresso della città per controllare le merci e le persone in entrata</p> Signup and view all the answers

    In che periodo Ledoux realizzò caselli daziari per Parigi?

    <p>1784-1789</p> Signup and view all the answers

    Quanti caselli daziari sono rimasti a Parigi dopo la loro distruzione?

    <p>4</p> Signup and view all the answers

    Quali sono le 5 caratteristiche dei casali daziari di Ledoux

    <p>L'uso del bugnato e delle colonne binate, pianta quadrangolare, spazio quadrangolare centrale comune, presenza di un pronao</p> Signup and view all the answers

    Study Notes

    The Cenotaph of Newton

    • A funerary monument designed by Boullée, honoring Newton for his discovery of the earth's shape.
    • Key themes include connecting with the earth, the importance of chiaroscuro, and the circular form as a symbol of Newton's discoveries.
    • Light enters from above, and access to the interior sphere is through lower entrances leading to internal stairs.

    Revolutionary Architects

    • The three revolutionary architects include Boullée, J.N.L. Durand, and Ledoux.
    • The architecture revolution took place during the late 18th to early 19th centuries.
    • Emil Kaufmann, a 20th-century art historian, rediscovered their significance, associating each of Kaufmann’s works with specific dates.

    Characteristics of Boullée's Architecture

    • Boullée's work is characterized by a poetic nature emphasizing the alignment of emotions and intended use.
    • His preferred geometric form is the cube, serving as a basis for creating monumental structures.
    • Boullée's cathedral design connects the scale of worship to the temple's size.
    • His theater features four parallelepiped vestibules for entrances and exits, emphasizing that it should be a temple of taste dedicated to pleasure.

    Library Design by Boullée

    • Boullée envisioned the library as an amphitheater of books, fostering knowledge and enlightenment.
    • The interior perspective of the library rises from the ground level to a central skylight, providing light from above.

    J.N.L. Durand

    • Durand was a pupil of Boullée, authoring "Precis design second donnees a l'Ecole Polytecnique" in 1802.
    • He served as an instructor at the Royal Academy of Architecture, contributing to architectural education.
    • Durand created minimal types of plans and elevations based on a square geometric grid.

    Ledoux and Utopian Designs

    • Ledoux is recognized as a precursor of modern architecture, known for his visionary designs.
    • The City of Chaux, also known as the salt city, was designed in an elliptical layout, featuring green spaces, factories, and key administrative buildings.
    • Chaux included public baths and was characterized by its functionality and aesthetics.

    Features of Ledoux's Custom Toll Houses

    • The toll houses, or "caselli daziari," illustrate Ledoux’s innovative architectural approach in Paris during the late 18th century.
    • Few original toll houses remain today, showcasing durable architecture rooted in utility and design.
    • Five key characteristics include unique geometrical designs, integration with surroundings, functional adaptability, visual unity, and direct representation of purpose.

    Other Notable Figures

    • Lequeu's utopian designs were characterized by an excess of style and introduced oriental elements, such as Persian porticos.
    • The House of the Country Guards emerged as a more successful representation than Boullée's cenotaph.

    Terminology

    • "Oikema" denotes a concept of housing or a residential environment.
    • The Jarnac House anticipates movements towards a more integrated and functional design philosophy.

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    Description

    Parliamo di architetti rivoluzionari perché rappresentano una rivoluzione architettonica definita da: • dissociazione da schemi secolari • mutato atteggiamento nei riguardi dei materiali • intento di esercitare un effetto diverso sullo spettatore: le loro opere suscitano un effetto emotivo nel fruitore, coinvolgono i sensi nella loro complessità: approccio sintetico • riorganizzazione dell’insieme architettonico: forme nuove, utilizzo di schemi della geometria elementare

    Gli architetti che svolsero un ruolo attivo in questo processo possono essere considerati gli architetti della Rivoluzione Francese, per quanto abbiano lavorato decenni prima e dopo. “Architettura rivoluzionaria” è quella compresa tra il 1789 e il 1799. Ne studiamo fondamentalmente tre: Ledoux, Boullee e Lequeu Uno degli elementi più importanti era la scuola privata che porta alla formazione di questi architetti, definiti come architetti rivoluzionari. Vengono chiamati così perché propongono qualcosa di innovativo, ma anticipano una modernità che non corrisponde al contesto ancora neoclassico. Il rinnovamento non è solo del linguaggio ma anche dei materiali, di loro rimane il concetto di creare una sorta di patos, effetto emotivo sul fruitore che osserva le loro tavole, l’effetto emotivo che loro vogliono produrre si distacca dal patos barocco creato da Bernini e Borromini. La loro è una sorta di sinestesia dei sensi che Boulle introduce, e sarà un elemento che si porterà avanti anche fino alla contemporaneità. Un altro aspetto per il quale vengono definiti in questo modo è la semplificazione delle forme.

    SINESTESIA DEI SENSI + SEMPLIFICAZIONE DELLE FORME

    La riscoperta di questi architetti si deve a uno storico dell’arte viennese, Emil Kaufmann (1891-1953). Kaufmann scopre un’epoca rivoluzionaria ricca di soluzioni innovatrici, l’architettura che abbandona il superfluo basandosi sulla vitalità della struttura, volumi geometrici, spesso dotati di valore simbolico, sovrapponendoli e accostandoli, contro l’armonica organizzazione barocca. Egli pubblica nel 1934 il volume “Von Ledoux bis Le Corbusier”: uno studio dell’architettura da Ledoux fino a Le Corbusier. Origine e sviluppo di un’architettura autonoma. Egli nel suo testo individua un legame tra Ledoux e Le Corbusier in quanto entrambi introducono una semplificazione volumetrica e la razionalizzazione delle forme. 1952: Kaufmann pubblica il volume “ Tre architetti rivoluzionari: Boulleé, Ledoux e Lequeu” Esce postumo un altro testo, nel 1955 , “L’architettura dell’illuminismo” Nel 1964 c’è stata una Esposizione a Parigi di questi tre architetti. Kaufmann scopre un’epoca rivoluzionaria ricca di soluzioni innovatrici: l’architettura che abbandona il superfluo basandosi sulla vitalità della struttura; volumi geometrici, spesso dotati di valore simbolico, sovrapponendoli e accostandoli, in contrasto con l’armonica organizzazione barocca. Il rinnovamento è troppo avanzato per quel tempo e vengono riscoperti successivamente (meccanismo che si verifica più volte nella storia).

    1. Entienne Louis Boullée (1728 - 1793) È stato allievo di J.F. Blondel, la sua formazione è genericamente artistica-pittore, anche se l’accademia che poi frequenta, dove il suo maestro sarà Blondel, è di stampo architettonico. “Essai sur l’art “(1781 - 1793) – Saggio sull’arte di Boullée, nell’edizione italiana l’introduzione è fatta da Aldo Rossi che opera tra gli anni 70 e 80 del ‘900. L’incipit di questo testo è molto famoso: “ Ed io anche son pittore…” I suoi progetti non sono destinati alla realizzazione, ma a costituire un museo ideale di architetture. Egli non costruirà nessun edificio perché l’obiettivo delle committenze era quello di elaborare sperimentazioni tipologiche, che sono poi catalogate nel libro “Saggio sull’arte”. La fase costruttiva diventa per Boullée un’arte secondaria alla progettazione. I suoi studi sono finanziati da un mecenate.
      L’architettura di Boullée ha un carattere poetico, soprattutto negli edifici pubblici: “Le immagini che offrono ai nostri sensi dovrebbero eccitare in noi sentimenti analoghi all’uso al quale questi edifici sono destinati”. I principi della sua architettura sono: • REGOLARITA’ • SIMMETRIA • VARIETA’ La figura geometrica perfetta per Boullée è la SFERA = completa simmetria e ampia varietà. a. Progetto per una Cattedrale: In questa cattedrale ipotizza la celebrazione estiva del corpus domini che deve avere un carattere di maestosità e grandezza. La grandezza del tempio deve offrire l’immagine della grandezza del culto: infatti l’edificio si trova su un luogo sopraelevato e su un nobile basamento, che serve appunto a conferire nobiltà. E’ composta da 4 parallelepipedi con base rettangolare con una configurazione centripeta verso il fulcro anch’esso regolare con diversi livelli sino ai tamburi e alla cupola, i pronai di stampo tradizionale. Semplificazione volumetrica che corrisponde a ciò che era stato realizzato da Quatremère de Quincy nel “Pantheon” di Parigi. Il progetto viene completato nel 1791, questo rientra nelle realizzazioni tipiche dell’epoca mentre le altre proposte si svincolano dalle realizzazioni del tempo.

    b. Progetto per un teatro: Il teatro in questo periodo storico ha un ruolo fondamentale. Il teatro è per Boullée un monumento consacrato al piacere, è il tempio del gusto e tutti i suoi elementi devono denotare questo carattere. Considerazioni ambientali: • Sceglie un lotto ampio e poco costoso • Accesso al teatro da ogni lato • Dispersione del rumore Il teatro del ‘500 aveva una forma tipica a ferro di cavallo, ma per Boullée la forma ideale è la pianta circolare, con 4 vestiboli quadrati sulle diagonali: due corpi per gli ingressi e due per le uscite. Studia gli accessi e teorizza il principio di divisione tra ingresso e uscita: non devono coincidere. Sia la pianta circolare che la struttura semisferica è qualcosa che favorisce l’acustica, viene scelta anche per quello. Deve controllare la città ed anche il contesto è importante, come si osserva propone un edificio aperto verso l’esterno. Gli elementi del teatro sono evidenziati dagli ordini e da elementi allegorici.

    c. Progetto per una biblioteca-basilica: il riferimento di base per Boullèe è La scuola di Atene di Raffaello  “profondamente colpito dalla concezione sublime della Scuola di Atene di Raffaello, ho cercato di realizzarla; ed è senza dubbio a questa idea che devo il mio successo...” Dalla Suola di Atene deriva l’idea di realizzare un anfiteatro di libri, attraverso uno spazio basilicale con un’ampia volta. In realtà l’area assegnata di piazza Vendome aveva già edifici preesistenti che dovevano essere utilizzati, quindi il progetto non aveva pretese di realizzazione, era teorico. Esposizione permanente dei libri con scaffali a vista nelle pareti e corridoi su ogni parte della cavea con illuminazione dall’alto della basilica-biblioteca . Nella sua idea progettuale propone uno spazio centrale, aperto, illuminato da un lucernario con i libri su scaffali a vista. Sopra alle pareti di libri si trova un lungo colonnato. Il carattere di austerità è garantito dall’introduzione di due archi trionfali  Anfiteatro di libri PROGETTO: • Aumentare la capienza di libri • Scuola di Atene come modello di anfiteatro: sistematica tipologia prefissata e necessaria che diventa modello • Illuminazione dall’alto • Volta a botte • Scaffali a vista • Scansione del prospetto interno su tre livelli

    d. Progetto per un monumento funebre - Cenotafio di Newton: Nei monumenti funerari il fine è “immortalare la memoria di coloro i quali sono consacrati” attraverso la forma ideale del Cenotafio celebrativo. Questi progetti richiedono, in modo più particolare rispetto ad altri, la Poesia dell’architettura. Per riconnettere la morte alla natura si scelgono proporzioni basse, quasi interrate. I Cenotafi presentano una parte recinta al cui centro si innalza un monumento principale. Il recinto è formato dagli ossari in mezzo ai quali possono trovarsi delle Cappelle per gli uffici funebri. “Io volevo un insieme composto dall’effetto delle ombre”  elemento fondamentale in questa tipologia di edificio è il chiaro-scuro: le ombre sono parte integrante del progetto, esse offrono l’immagine dei corpi. Buollèe immagina di progettare un cenotafio dedicato a Newton: “O Newton! Se con la vastità dei tuoi lumi e la sublimità del tuo genio hai determinato la figura della terra, io ho concepito il progetto di avvolgerti nella tua stessa scoperta. Ed è come averti in qualche modo avvolto in te stesso. E chi potrebbe trovare al difuori di te stesso qualcosa d’altro degno di te!”. Attraverso il richiamo alla forma della terra si rende altamente simbolico questo progetto. La forma del monumento è una vasta sfera in cui è possibile raggiungere il centro di gravità mediante un’apertura praticata nel basamento, al di sopra di questa apertura si trova la tomba. Da qualsiasi parte si volgano gli sguardi si vede sempre una superficie continua. La luce è prodotta da piccole aperture a imbuto nella parte esterna della volta riproduce gli elementi della volta celeste. 2. Claude Nicolas Ledoux (1736-1806) Egli si pone in antitesi a Boullée, in quanto esprime la concretezza costruttiva dell’architettura. Egli fu architetto dell’alta società parigina. L’architettura rispetta un ordine sociale: “La casa del povero con il suo esterno modesto farà risaltare lo splendore del palazzo del ricco” e “la casa del povero e il palazzo del ricco sono compiti edilizi equivalenti ”  è il carattere che permette di distinguere committenza ricca o povera. Non si tratta di discriminazione sociale, ma di corrispondenza tra la committenza e la realizzazione architettonica= espressione del carattere dell’edificio. Ogni incarico è diverso dall’altro, ma ognuno va trattato con uguale serietà: la casa del povero avrà un suo carattere che deve essere reso manifesto con uguale studio e attenzione che si dedica al progetto della casa del ricco. Riprende il concetto di carattere, utilizza forme geometriche prive di ornamenti e la continuità della linea.  Semplificazione formale come Boullée, ma non con lo stesso estremismo Città di Chaux (Arc et Senans) nel 1775. Raccoglie due luoghi tra loro limitrofi, preesistenti, creando un collegamento tra loro. È una città creata dal nulla (agglomerato di nuova formazione), a pianta ellittica con al centro la casa del direttore e le fabbriche. Ci sono due assi principali: Asse Maggiore (est-ovest): è la strada che da Bresancon porta al fiume Loue, ha come estremità il municipio e la canonica. Asse Minore (nord-sud): è la strada che va da Arc a Senans, ha alle due estremità le porte urbiche con gli alloggi degli operai e i bagni pubblici. L’area centrale è circondata da un anello di spazi verdi. All’esterno della cinta verde sono posizionati gli edifici delle varie attività produttive. Le attività produttive si trovano all’esterno, la città era chiamata anche “città del sale” perché dotata di un sistema di condotti che portavano grandi quantità di acqua salata verso l’esterno, dove, nelle manifatture, veniva prodotto il sale. In realtà venne completata solo per metà, come un emiciclo, perché non c’erano disponibilità economiche sufficienti. A Chaux sono previsti numerosi edifici pubblici e residenziali, tutti trattati con uguale rispetto e attenzione, ma estremamente dotati nel loro carattere, porta all’estremo il concetto di CARATTERE  ARCHITETTURA PARLANTE Luoghi importanti nella cittadina di Chaux:

    1. “casa del fabbricante di cerchioni”: casa del fabbricante di cerchioni di ferro per le botti di legno usate per la conservazione del sale. Essa è formata da due cilindri concentrici con un oculo centrale aperto, specifica corrispondenza con status sociale dell’abitatore della casa (cerchioni = struttura a cerchi). L’esterno è costituito da un continuo susseguirsi di anelli, proprio per indicare la professione di chi la abita.

    2. “Oikema o tempio dell’amore”: bordello con funzioni educative = la pratica del vizio deve arrivare a suscitare il senso di bassezza umana fino a ricondurre alla virtù. L’edificio, all’esterno risulta senza finestre, ma è circondato da un colonnato che lo fa assomigliare ad un tempio antico. E’ collocato in un bel paesaggio naturale e visto dall’alto si nota che nel complesso ha una forma fallica, che fa subito comprendere la sua destinazione.

    3. “Casa Jarnac”, 1780: progetto per la città di Chaux; composizione assolutamente “moderna” per via delle seguenti caratteristiche: forma parallelepipeda, muri spogli, tetto piano, aperture senza cornici, presenza di un pronao, edificio sollevata su un podio = basamento aulico che indica il distacco dei volumi e dall’intorno, ciò evidenza purezza geometrica.

    4. “Casa delle guardie campestri”: in realtà non fa parte del progetto per Chaux, ma fa parte del progetto del Castello di Maupertius,1780. Si tratta di una casa a forma di SFERA, che però non fu mai realizzata. E’ un edificio privo di finestre, con solo 4 accessi, su 4 lati, raggiungibili da 4 rampe. Ogni esigenza funzionale è sacrificata alla purezza della forma. Riduzione dell’architettura alla pura geometria, che però in questo caso risulta discutibile (era più accettabile nel cenotafio di Newton) = applicazione un po’ banale di una grande idea.

    Caselli daziali di Parigi 1784 – 1789: chiamati “barrier” di Parigi. Ledoux riceve l’incarico di realizzare i caselli daziali lungo cinta muraria di Parigi per controllo di merci e persone in entrata, fondamentali per il controllo economico della città. Già nel 1787 i lavori apparivano eccessivamente costosi e “permanenti” nel clima sociale = siamo nel periodo della Rivoluzione Francese  imposizioni economiche e tributi eccessivi portano la gente a ribellarsi. I caselli iniziano ad essere visti con sospetto, molti vengono realizzati, ma molti altri vengono distrutti. Nel 1859 alcune barriere vengono in gran parte distrutte, ne rimangono solo 4. Caratteristiche principali di questi edifici: • Struttura elementare, pianta quadrangolare, con un’area interna per ospitare le varie fasi della definizione del tributo (spazio quadrangolare comune centrale) • Uso del bugnato e delle colonne binate, ispirate alle opere di Sebastiano Serlio. Servono per dare distacco rispetto al muro e conferire un senso di protezione. • un pronao precedeva la struttura. a. Barriére de la Santé: semplicità degli elementi e contrasto compositivo. La semplificazione formale che propone Ledoux è costituita da: un parallelepipedo come corpo principale, 4 pronai che confluiscono in maniera centripeta verso lo spazio quadrangolare interno. Il tamburo è cilindrico. Anche in questo caso, un insieme di forme semplificate vengono giustapposte in un sistema centripeto. b. Barriére de la Villete: progetta una serie di caselli come questo, di pianta circolare mutuate dal Tempietto di San Pietro in Montorio, Bramante e dalla Colonna Traiana. Teatro di Besançon, inaugurato nel 1784: Bresancon è una città vicino a Chaux. Qui Ledoux progetta un teatro in cui studia la conformazione delle gallerie e delle tribune, in modo da godere dello spettacolo con maggiore comfort.

     LEDOUX E’ RIVOLUZIONARIO PERCHE’: • Diventa modello di riferimento per la successiva Urbanistica utopica di Owen, Fourier, Howard, partendo dal rifiuto della metropoli come causa di tutti i mali (Rousseau e Babeuf). • Riduzione dell’architettura alle forme geometriche elementari e la sostanziale rinuncia agli ornamenti fanno apparire Ledoux come precursore dell’architettura moderna e in particolare di Loos e Le Corbusier

    (La saline d’arc-et-Seans, chef-d’oeuvre visionnaire, video) 3. Jean Jacques Lequeu (1757 – 1825) Propone edifici con forme che esplicitano la funzione dell’edificio, operò prevalentemente come disegnatore e non ci è rimasto nessuno dei pochi edifici che realizzò. Produceva disegni in cui le idee di Boullée e Ledoux vengono portate all’eccesso: torri enormi, latterie a forma di mucca, case che uniscono il gotico e motivi classici. Rompe tutte le convenzioni della simmetria, della purezza stilistica, della proporzione e del gusto. Riprende degli elementi decorativi di matrice orientale come nel caso del portico persiano. Anche in questo caso rimane tutto a livello di progetto non realizzabile. Egli alterna e combina proposte utopistiche e realizzazioni concrete, questo è il gioco tra alunni e allievi che abbiamo già visto con il trattato di Rondel. OPERE: • Palazzo municipale, 1779 • Portico Persiano, 1789 • Faro/ colonna cochlide,1789-90 4. J.N.L. Durand (1760-1834) Jean-Nicolas-Loius Durand, allievo di Buollée, fu uno dei primi insegnanti di Architettura all’Ecole Polytecnique, nel 1802. un Scrisse il libro “Precis des lecons donnees a l’Ecole Polytecnique” (1802), si tratta di un compendio delle lezioni tenute in quella scuola, in cui ci trasmette la volontà di ricerca di soluzioni tipologiche in pianta che siano la base di realizzazioni concrete, anche con alzate di carattere differente, ma che abbiano in base alla tipologia uno standard minimo garantito.  individuazione di PIANTE TIPO. L’obbiettivo è arrivare ad uno schema base delle tipologie funzionali dei primi dell’800 per garantire gli standard minimi. Parte dalla pianta quadrangolare e la trasforma in una sorta di reticolo geometrico, che poi articola in diverse conformazioni planimetriche. Architettura = è un’operazione ragionata per utilità pubblica e privata, per il benessere e la conservazione degli individui. Elimina ogni elemento decorativo superfluo. La sua architettura è condizionata da: • Domanda sociale: la richiesta di tipologie • Convenienza economica: è una prerogativa che viene sempre presa in considerazione (teatro di B. terreno piccolo = poco costoso) • Estetica semplificata (simmetria, semplicità geometrica, la varietà): elimina ogni elemento decorativo superfluo.

    Le tavole di Durand sono presentazioni tipologiche che fungono da presupposto archetipo per tutte le tipologie di edificio: c’è una griglia geometrica e su questo reticolo delinea le prime strutture che diventano le organizzazioni tipologiche, tutte le tipologie hanno delle caratteristiche minime sia per lo sviluppo in pianta che per quello in alzato. Ritroviamo l’idea dei quattro parallelepipedi che confluiscono in un volume centrale con intenzionalità centripeta, c’è una giustapposizione di volumi semplificati in una convergenza di volumi. OPERE: • Casa Latguile • Tempio Decadario

    1. J.N.L. Durand (1760-1834) Jean-Nicolas-Loius Durand, allievo di Buollée, fu uno dei primi insegnanti di Architettura all’Ecole Polytecnique, nel 1802. un Scrisse il libro “Precis des lecons donnees a l’Ecole Polytecnique” (1802), si tratta di un compendio delle lezioni tenute in quella scuola, in cui ci trasmette la volontà di ricerca di soluzioni tipologiche in pianta che siano la base di realizzazioni concrete, anche con alzate di carattere differente, ma che abbiano in base alla tipologia uno standard minimo garantito.  individuazione di PIANTE TIPO. L’obbiettivo è arrivare ad uno schema base delle tipologie funzionali dei primi dell’800 per garantire gli standard minimi. Parte dalla pianta quadrangolare e la trasforma in una sorta di reticolo geometrico, che poi articola in diverse conformazioni planimetriche. Architettura = è un’operazione ragionata per utilità pubblica e privata, per il benessere e la conservazione degli individui. Elimina ogni elemento decorativo superfluo. La sua architettura è condizionata da: • Domanda sociale: la richiesta di tipologie • Convenienza economica: è una prerogativa che viene sempre presa in considerazione (teatro di B. terreno piccolo = poco costoso) • Estetica semplificata (simmetria, semplicità geometrica, la varietà): elimina ogni elemento decorativo superfluo.

    Le tavole di Durand sono presentazioni tipologiche che fungono da presupposto archetipo per tutte le tipologie di edificio: c’è una griglia geometrica e su questo reticolo delinea le prime strutture che diventano le organizzazioni tipologiche, tutte le tipologie hanno delle caratteristiche minime sia per lo sviluppo in pianta che per quello in alzato. Ritroviamo l’idea dei quattro parallelepipedi che confluiscono in un volume centrale con intenzionalità centripeta, c’è una giustapposizione di volumi semplificati in una convergenza di volumi. OPERE: • Casa Latguile • Tempio Decadario

    1. J.N.L. Durand (1760-1834) Jean-Nicolas-Loius Durand, allievo di Buollée, fu uno dei primi insegnanti di Architettura all’Ecole Polytecnique, nel 1802. un Scrisse il libro “Precis des lecons donnees a l’Ecole Polytecnique” (1802), si tratta di un compendio delle lezioni tenute in quella scuola, in cui ci trasmette la volontà di ricerca di soluzioni tipologiche in pianta che siano la base di realizzazioni concrete, anche con alzate di carattere differente, ma che abbiano in base alla tipologia uno standard minimo garantito.  individuazione di PIANTE TIPO. L’obbiettivo è arrivare ad uno schema base delle tipologie funzionali dei primi dell’800 per garantire gli standard minimi. Parte dalla pianta quadrangolare e la trasforma in una sorta di reticolo geometrico, che poi articola in diverse conformazioni planimetriche. Architettura = è un’operazione ragionata per utilità pubblica e privata, per il benessere e la conservazione degli individui. Elimina ogni elemento decorativo superfluo. La sua architettura è condizionata da: • Domanda sociale: la richiesta di tipologie • Convenienza economica: è una prerogativa che viene sempre presa in considerazione (teatro di B. terreno piccolo = poco costoso) • Estetica semplificata (simmetria, semplicità geometrica, la varietà): elimina ogni elemento decorativo superfluo.

    Le tavole di Durand sono presentazioni tipologiche che fungono da presupposto archetipo per tutte le tipologie di edificio: c’è una griglia geometrica e su questo reticolo delinea le prime strutture che diventano le organizzazioni tipologiche, tutte le tipologie hanno delle caratteristiche minime sia per lo sviluppo in pianta che per quello in alzato. Ritroviamo l’idea dei quattro parallelepipedi che confluiscono in un volume centrale con intenzionalità centripeta, c’è una giustapposizione di volumi semplificati in una convergenza di volumi. OPERE: • Casa Latguile • Tempio Decadario

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