zoologia 1

Il campo di ricerca che si concentra sulle tecnologie di riproduzione assistita, inclusi tutti gli strumenti e le tecniche che migliorano la riproduzione animale. Tali tecnologie includono l'inseminazione artificiale, la fertilizzazione in vitro e il trasferimento embrionale, volte a ottimizzare i risultati della riproduzione e a migliorare il benessere degli animali.

Processo mediante il quale un embrione viene trasferito nell'utero di una femmina ricevente. È una tecnica importante nella riproduzione assistita, utilizzata per migliorare la riproduzione e la selezione genetica negli animali.

La fase dello sviluppo embrionale in cui l'embrione si attacca alla parete uterina. È un passaggio fondamentale per una gravidanza di successo.

Il processo di sviluppo del gamete femminile (ovulo) fino a raggiungere la piena maturazione e la capacità di essere fecondato e di svilupparsi in un nuovo individuo.

Lo studio dei meccanismi biologici che controllano e regolano i processi di riproduzione animale, inclusi l'ovulazione, la fecondazione, l'impianto e la gravidanza.

L'organizzazione che conduce ricerche nel campo della riproduzione animale, con l'obiettivo di migliorare la riproduzione, la fertilità e il benessere degli animali.

L'insieme delle tecniche che aumentano la probabilità di successo nella riproduzione degli animali.

Conservare gli animali in pericolo di estinzione utilizzando tecniche di riproduzione assistita.

L'utilizzo di tecniche come la clonazione per riprodurre animali di valore.

Classificazione degli esseri viventi in base alle loro caratteristiche e relazioni evolutive.

Lo studio delle relazioni evolutive tra gli organismi, tracciando la loro storia ancestrale.

Studio della struttura, delle funzioni e delle relazioni tra i diversi organismi.

Tecniche e attrezzature utilizzate per la riproduzione assistita.

Studio degli animali e dei loro comportamenti.

La biologia è lo studio scientifico degli esseri viventi. Si concentra sulle proprietà, le funzioni e i processi che riguardano la vita.

Gli organismi viventi condividono caratteristiche uniche che li distinguono dalla materia inanimata. Queste caratteristiche includono l'organizzazione cellulare, la crescita e lo sviluppo, il metabolismo e la capacità di adattarsi all'ambiente.

La teoria cellulare afferma che tutte le creature viventi sono composte da cellule. Queste cellule sono le unità fondamentali della vita e svolgono tutte le funzioni essenziali per la sopravvivenza.

Gli organismi viventi sono organizzati gerarchicamente, con livelli di complessità crescenti. Questo va dalle cellule ai tessuti, agli organi, ai sistemi di organi e infine all'intero organismo.

Le proprietà emergenti sono caratteristiche che compaiono quando diversi componenti interagiscono tra loro. Queste proprietà non esistono nei singoli componenti ma solo nel sistema complessivo.

La vita può essere definita come la capacità della materia organizzata di rispondere agli stimoli esterni, adattandosi ai cambiamenti per preservare la propria identità.

Un sistema vivente è definito da una serie di caratteristiche, tra cui l'organizzazione cellulare, il metabolismo e la capacità di riprodursi.

L'organismo è composto da cellule, che sono le unità di base della vita. Tutte le funzioni vitali sono svolte da cellule, indipendentemente dalla loro complessità.

Gli organismi viventi sono in grado di riprodursi, dando origine a nuovi individui e trasmettendo il loro patrimonio genetico (DNA) alle generazioni successive. Esistono due tipi principali di riproduzione: asessuata e sessuata.

La vita evolve attraverso la selezione naturale e si adatta alle diverse condizioni ambientali. Gli organismi sviluppano caratteristiche che aumentano le loro possibilità di sopravvivenza e riproduzione in un particolare ambiente.

Il processo che permette agli organismi di percepire e rispondere a stimoli provenienti dall'ambiente esterno e interno. Questo include la capacità di interagire con altri organismi e con il mondo circostante.

Le caratteristiche che emergono a livello di organizzazione superiore. I sistemi viventi sono più complessi della somma delle loro singole parti e possiedono proprietà che non si trovano nelle loro componenti individuali.

La vita è caratterizzata da una serie di proprietà che la distinguono dalla materia non vivente. Queste proprietà sono interconnesse e si manifestano a diversi livelli di organizzazione biologica.

Le cellule sono le unità fondamentali di tutti gli organismi viventi. Sono strutture complesse e organizzate racchiuse da una membrana, contenenti molecole organiche e svolgono tutte le funzioni vitali.

I procarioti sono organismi unicellulari che non possiedono un nucleo vero e proprio. Il loro materiale genetico (DNA) è disperso nel citoplasma.

Gli eucarioti sono organismi (unicellulari o pluricellulari) che possiedono un vero nucleo, che contiene il DNA. Hanno anche organelli specializzati.

La teoria cellulare afferma che tutti gli organismi viventi sono composti da una o più cellule e che tutte le cellule derivano da cellule preesistenti.

La crescita è un aumento delle dimensioni delle cellule o del loro numero, aumentando la massa dell'organismo.

Lo sviluppo è il processo che porta alla formazione di organismi complessi a partire da cellule iniziali. Comprende la differenziazione e la morfogenesi.

Il metabolismo è l'insieme di reazioni chimiche che avvengono all'interno di un organismo per mantenere la vita. Comprende l'assunzione di energia e nutrienti dall'ambiente.

L'omeostasi è la capacità di un organismo di mantenere un equilibrio interno, regolando le proprie condizioni interne anche quando l'ambiente esterno cambia.

Gli agenti infettivi di procarioti ed eucarioti, come l'influenza o l'herpes, caratterizzati da un involucro proteico (capside) e un acido nucleico (DNA o RNA). Si replicano all'interno di una cellula ospite.

Piccole molecole di RNA circolari che si replicano autonomamente. Sono patogeni tipici delle cellule vegetali, la cui diffusione e meccanismo d'azione non sono ancora del tutto chiari.

Molecole proteiche che hanno subito una modificazione nella loro struttura tridimensionale, acquisendo la capacità di trasmettere tale modificazione in altre proteine simili. Sono responsabili di malattie neurodegenerative come la scrapie e il morbo di Creutzfeldt-Jacob.

Gli agenti infettivi che non possiedono cellule e non sono in grado di replicarsi autonomamente. Si basano su sistemi viventi per riprodursi. Esempi comuni includono i virus, i viroidi e i prioni.

La capacità degli organismi di resistere a malattie o agenti patogeni. Questa capacità varia a seconda della specie, dell'età, dell'ambiente e altri fattori.

La capacità di un agente patogeno di causare una malattia. Questo dipende dalla virulenza del patogeno e dalla suscettibilità dell'ospite.

L'insieme dei fattori che determinano la comparsa e lo sviluppo di una malattia. Questi possono includere fattori genetici, ambientali, di stile di vita, esposizione a agenti patogeni e molti altri.

La capacità di un agente infettivo di diffondersi da un individuo all'altro. Questo dipende dalla modalità di trasmissione, dal periodo di incubazione e dalla capacità di sopravvivenza dell'agente infettivo.